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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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LA MICROMETEOROLOGIA E LA CAPACITA’ DISPERDENTE DELL’ATMOSFERA<br />

non è semplice garantire <strong>la</strong> misura del gradiente di temperatura con una precisione<br />

sufficiente a consentire una determinazione realistica dei parametri che<br />

caratterizzano <strong>la</strong> turbolenza del SL.<br />

A priori, disponendo di più quote di misura, si potrebbe ottenere <strong>la</strong> stima dei<br />

parametri del<strong>la</strong> turbolenza del SL dal solo profilo di temperatura e velocità del<br />

vento. I metodi di stima così individuati prendono il nome di metodo dei profili.<br />

In partico<strong>la</strong>re Nieuwstadt (1978) ha discusso un metodo di identificazione dei<br />

parametri del SL a partire dal profilo del<strong>la</strong> velocità media del vento e dal profilo<br />

del<strong>la</strong> temperatura potenziale, mentre in Lo (1979) è stato presentato un metodo<br />

analogo, basato sul<strong>la</strong> conoscenza del solo profilo verticale del vento. In Sozzi<br />

e al. (2000) è stato sviluppato un nuovo metodo per <strong>la</strong> stima dei parametri del<br />

SL, sempre basato sul solo profilo del<strong>la</strong> velocità media del vento, partico<strong>la</strong>rmente<br />

specializzato al caso in esame e che può essere implementato anche in un sistema<br />

di acquisizione in tempo reale.Vista <strong>la</strong> complessità formale di questi metodi, si<br />

rimanda per i dettagli ai riferimenti citati.<br />

2.9.2.4 Metodi Flux-Variance<br />

Anche se l'Eddy-Covariance è il metodo principale impiegato per <strong>la</strong> stima dei<br />

parametri del<strong>la</strong> turbolenza del SL, non sono rari i casi in cui lo strumento necessario<br />

a questa tecnica, cioè l’anemometro sonico, risulti indisponibile o impossibile<br />

da instal<strong>la</strong>re. Una situazione tipica è quel<strong>la</strong> in cui non ci sia un’adeguata alimentazione<br />

elettrica, cosa che è <strong>la</strong> rego<strong>la</strong> quando si realizzano campagne sperimentali<br />

in siti partico<strong>la</strong>rmente disagiati. Un secondo caso tipico è costituito da<br />

campagne sperimentali che richiedono molti punti di misura. Equipaggiare tutti<br />

questi punti di misura con strumentazione compatibile con il metodo ECM<br />

potrebbe richiedere uno sforzo finanziario incompatibile con le risorse disponibili.Tutto<br />

ciò spinge quindi ad individuare tecniche alternative che siano basate<br />

su sensori re<strong>la</strong>tivamente economici, richiedano un’alimentazione elettrica molto<br />

contenuta e siano affidabili nel<strong>la</strong> stima dei parametri del SL. Da queste esigenze<br />

sono nate le diverse tecniche note col nome di Flux-Variance, spesso differenti tra<br />

loro, ma tutte accomunate da una unica filosofia: sfruttare, per <strong>la</strong> determinazione di<br />

H 0 e u*, le Re<strong>la</strong>zioni di Simi<strong>la</strong>rità di alcune variabili meteorologiche, soprattutto ma non<br />

esclusivamente quelle re<strong>la</strong>tive alle varianze. Anche se questa famiglia di metodi presenta<br />

un interesse applicativo notevole, non è questa <strong>la</strong> sede per un loro esame.<br />

Si rimanda chi fosse interessato a Sozzi e al. (2002) ed al<strong>la</strong> bibliografia ivi citata.<br />

186<br />

2.9.3 Determinazione dell’altezza del PBL<br />

Il PBL presenta caratteristiche profondamente differenti se si trova in condizioni<br />

convettive o in condizioni stabili e quindi è opportuno suddividere <strong>la</strong> trattazione<br />

nei due casi estremi.Vale <strong>la</strong> pena comunque sottolineare una circostanza<br />

importante: <strong>la</strong> definizione dell’estensione di questo strato dipende molto dai<br />

fenomeni che si vogliono considerare. Chi studia <strong>la</strong> fisica del PBL,in fondo non<br />

è interessato a definire una generica estensione verticale del PBL, ma piuttosto è<br />

interessato a definire con <strong>la</strong> maggior precisione possibile:<br />

• nel caso convettivo, <strong>la</strong> sommità dello Strato Rimesco<strong>la</strong>to (ML) e dello strato di<br />

Entrainment (EL), che presentano proprietà fisiche differenti;<br />

• nel caso stabile, l’estensione verticale dello strato sede di rilevante turbolenza<br />

atmosferica (ovviamente di origine meccanica) e, separatamente, quel<strong>la</strong> dello<br />

strato di inversione, che rappresenta e quantifica il raffreddamento radiativo del<br />

sistema.

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