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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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LA MICROMETEOROLOGIA E LA CAPACITA’ DISPERDENTE DELL’ATMOSFERA<br />

e x si calco<strong>la</strong> con <strong>la</strong> (2.134a). Quando si usa questo metodo di detrending, <strong>la</strong> fluttuazione<br />

di x i al tempo t i è x’ i = x i -x i ed è semplice verificare che il suo valore<br />

medio in T è nullo.<br />

Per una trattazione dettagliata del metodo ECM si rimanda a Sozzi e al. (2002).<br />

In sintesi, i differenti parametri caratteristici del<strong>la</strong> turbolenza del SL sono caratterizzati<br />

come segue.<br />

La velocità di frizione.<br />

Rimandando al<strong>la</strong> Letteratura scientifica per ulteriori dettagli (Weber, 1999),<br />

si ha che:<br />

Quindi per stimare u* è necessario conoscere le covarianze tra le componenti<br />

orizzontali e <strong>la</strong> componente verticale del vento.<br />

Il flusso turbolento di calore sensibile.<br />

La sua definizione è <strong>la</strong> seguente:<br />

La lunghezza di Monin-Obukhov<br />

La lunghezza di Monin-Obukhov L é definita come (Stull, 1988 e Garratt, 1992):<br />

in cui θ v è <strong>la</strong> temperatura potenziale virtuale media nel SL, k è <strong>la</strong> costante di von<br />

Karman e g è l’accelerazione di gravità. Equivalente al<strong>la</strong> (12.19a) è <strong>la</strong> definizione<br />

seguente di L:<br />

La temperatura di sca<strong>la</strong>.<br />

Associato al flusso verticale di calore c’è anche un parametro di sca<strong>la</strong> definito nel<strong>la</strong><br />

forma seguente:<br />

182<br />

Altri parametri importanti che definiscono il livello del<strong>la</strong> turbolenza nel SL sono<br />

le varianze delle tre componenti del vento e delle variabili sca<strong>la</strong>ri come <strong>la</strong> temperatura<br />

potenziale virtuale e l’umidità. Infine, un parametro fondamentale nel<strong>la</strong><br />

descrizione del<strong>la</strong> turbolenza del SL è <strong>la</strong> dissipazione di energia cinetica turbolenta ε.<br />

Con il metodo ECM non è possibile stimare direttamente questa grandezza e<br />

quindi si può avere solo una sua stima indiretta mediante l’impiego delle re<strong>la</strong>tive<br />

Re<strong>la</strong>zioni del<strong>la</strong> Teoria del<strong>la</strong> Simi<strong>la</strong>rità.<br />

2.9.2.2 Metodo del Bi<strong>la</strong>ncio Energetico Superficiale<br />

Il punto di partenza di questa c<strong>la</strong>sse di metodi, per lo meno per le stime re<strong>la</strong>tive

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