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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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LA MICROMETEOROLOGIA E LA CAPACITA’ DISPERDENTE DELL’ATMOSFERA<br />

La misura di z 0m è rappresentativa di quanto hanno incontrato sopravvento le masse<br />

d’aria in avvicinamento al punto di misura, pertanto è possibile e normale che tale<br />

parametro vari con <strong>la</strong> direzione di provenienza del vento. Questa considerazione rende<br />

quindi necessario realizzare una stima di rugosità con <strong>la</strong> (2.130bc) per ogni direzione<br />

di provenienza del vento. Sperimentalmente si nota che, se si considerassero<br />

N misure re<strong>la</strong>tive al<strong>la</strong> medesima direzione di provenienza del vento, dal<strong>la</strong> (2.130b)<br />

si otterrebbero in generale N valori differenti di z 0m a causa <strong>degli</strong> inevitabili errori<br />

di misura. Sarà quindi indispensabile caratterizzare ogni singo<strong>la</strong> direzione di provenienza<br />

del vento con un valore caratteristico di z 0m , che potrà essere o il valor medio<br />

delle stime realizzate o, meglio, <strong>la</strong> loro mediana. Ovviamente, non si potranno considerare<br />

veramente tutte le possibili direzioni di provenienza del vento, quindi sarà<br />

necessario suddividere l’intero orizzonte attorno al punto di misura in settori.Tale<br />

scelta può essere <strong>la</strong> più varia possibile e dovrà essere adeguata alle caratteristiche<br />

morfologiche del territorio. Nel caso di un territorio piano e rego<strong>la</strong>re, una scelta<br />

opportuna potrà essere per esempio quel<strong>la</strong> di suddividere l’intero orizzonte in un<br />

numero (generalmente 8 o 16) di settori ango<strong>la</strong>ri rego<strong>la</strong>ri centrati sulle direzioni<br />

cardinali.<br />

Se invece di un anemometro tradizionale, fosse disponibile al<strong>la</strong> quota z un anemometro<br />

ultrasonico in grado (con <strong>la</strong> tecnica Eddy-Covariance, di cui si tratterà nel<br />

seguito) di stimare non solo u, ma anche u*, H 0 e z/L, allora (Sozzi e al., 1998) si<br />

può usare direttamente <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione di Simi<strong>la</strong>rità per il profilo verticale del vento nel<br />

SL senza preoccuparsi delle condizioni di stabilità. In questo caso, infatti, si ha che:<br />

In pratica, si opererà come indicato in precedenza, con <strong>la</strong> differenza che invece di<br />

considerare so<strong>la</strong>mente le situazioni adiabatiche, si potranno considerare, almeno in<br />

teoria, tutte le situazioni misurate. In pratica è conveniente considerare solo situazioni<br />

con velocità del vento superiore a 2÷3 m •s-1 , in modo da evitare di considerare<br />

casi con |z/L| troppo elevato (o troppo convettivi o troppo stabili) per i quali<br />

<strong>la</strong> correzione Ψ m (z/L) risulta eccessivamente alta. Quando è nota <strong>la</strong> misura del<strong>la</strong><br />

velocità del vento ad N quote di misura z i e non si ha una stima di z/L (cioè quando<br />

si usano solo anemometri tradizionali), si può comunque determinare z 0m .<br />

Infatti, in condizioni prossime all’adiabaticità (in pratica, situazioni con velocità del<br />

vento a 10 metri superiore a 5 m •s-1 ) si ha che per una generica quota z i vale <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione:<br />

che è una re<strong>la</strong>zione lineare tra u j e ln(z j ) del tipo u j =a 0 +a 1 ln(z j ). Se si considerano<br />

le N coppie (u j , ln(z j )) per tutte le quote di misura, l’applicazione del Metodo dei<br />

Minimi Quadrati consente di determinare i coefficienti a 0 ed a 1 del<strong>la</strong> retta di regressione,<br />

legati a u* e z 0m dalle re<strong>la</strong>zioni:<br />

da cui si ottiene:<br />

2.9.1.2 Determinazione del zero-p<strong>la</strong>ne disp<strong>la</strong>cement height<br />

Il parametro d (zero-p<strong>la</strong>ne-disp<strong>la</strong>cement height) è di determinazione molto più difficoltosa.<br />

Il modo più comodo ed approssimato quando si abbia a che fare con una<br />

vegetazione di altezza uniforme h v ,è di porre, d=2/3 •h v. Determinazioni più pre-<br />

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