05.01.2015 Views

la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

LA MICROMETEOROLOGIA E LA CAPACITA’ DISPERDENTE DELL’ATMOSFERA<br />

166<br />

Attualmente è disponibile un Radiometro Netto privo di cupole, sostituite da<br />

coperture rigide in silicone, molto più resistenti (Fig.2.63).<br />

2.7.3.7 Misura di flusso di calore nel suolo<br />

Il flusso di calore che si instaura all’interno del terreno è un parametro che riveste<br />

notevole interesse in idrologia e in agrometeorologia. Per quanto riguarda gli<br />

aspetti micrometeorologici, sarebbe importante poter misurare il termine G 0 del<br />

bi<strong>la</strong>ncio energetico superficiale, cioè il flusso di calore verticale che si instaura tra<br />

<strong>la</strong> superficie del terreno e l’aria sovrastante. Date le difficoltà pratiche insite nel<strong>la</strong><br />

realizzazione di un tale tipo di misura, normalmente si procede al<strong>la</strong> misura del<br />

flusso verticale di calore entro il suolo ad una profondità estremamente ridotta<br />

(pochi centimetri), cosa che si realizza mediante <strong>la</strong> piastra di flusso costituita in<br />

sostanza da un piccolo disco dello spessore di pochi millimetri attorniato da una<br />

corona circo<strong>la</strong>re che ha <strong>la</strong> funzione di minimizzare gli effetti di bordo. Se consideriamo<br />

l’elemento sensibile centrale (il sensore vero e proprio), esso è un disco<br />

di pochi centimetri di diametro di materiale p<strong>la</strong>stico entro cui è inserita una termopi<strong>la</strong>,<br />

cioè un numero rilevante di termocoppie collegate in serie. A fronte di<br />

un flusso di calore verticale che attraversa <strong>la</strong> piastra, si stabilirà tra le due superfici<br />

dell’elemento sensibile una differenza di temperatura proporzionale al flusso<br />

verticale di calore.<br />

2.7.3.8 Criteri di localizzazione dei sensori<br />

Per una buona osservazione del<strong>la</strong> meteorologia non basta che vengano utilizzati<br />

sensori di buona qualità ed adeguati alle esigenze operative, ma è necessario<br />

anche che vengano rispettati criteri adeguati nel<strong>la</strong> scelta del punto in cui instal<strong>la</strong>re<br />

una postazione di monitoraggio e che entro <strong>la</strong> stazione di misura i vari sensori<br />

vengano disposti opportunamente. Qui di seguito vengono dati alcuni criteri<br />

di massima per raggiungere questi obiettivi, tratti prevalentemente da US-<br />

EPA (1987) e (2000).<br />

Le caratteristiche fisiche del sito, comprese le proprietà lito-pedologiche, devono<br />

essere in generale rappresentative di un’area <strong>la</strong> più possibile vasta. Ciò dovrà<br />

essere vero in generale, anche se nel caso di postazioni meteorologiche poste<br />

entro le città molte restrizioni dovranno essere ri<strong>la</strong>ssate. Il sito deve essere il più<br />

lontano possibile da aree irrigate, <strong>la</strong>ghi, aree fortemente urbanizzate e linee di<br />

comunicazione viaria ad elevato traffico in modo da evitarne gli effetti perturbanti<br />

a sca<strong>la</strong> locale. La pendenza del suolo dovrebbe, se possibile anche in situazioni<br />

orografiche complesse, essere inferiore a 5° ed il suolo deve essere ricoperto<br />

di erba mantenuta ad altezza ridotta costantemente durante tutto l’anno.<br />

Dal punto di vista logistico, gran parte del<strong>la</strong> strumentazione ed il contenitore del<br />

sistema di acquisizione ed e<strong>la</strong>borazione dati dovranno essere alloggiati a differenti<br />

altezze, su un palo meteorologico dotato di buone doti di rigidità per evitare<br />

che le misure dell’anemometro ultrasonico siano perturbate. Dovrà anche<br />

essere possibile poter allineare e livel<strong>la</strong>re i vari sensori: a tale scopo sarebbe preferibile<br />

adottare un traliccio di tipo arrampicabile, prevedendo tutte le norme di<br />

sicurezza anti-infortunistica previste dal<strong>la</strong> normativa vigente. La soluzione “tutto<br />

sullo stesso palo” minimizza, inoltre, le esigenze di occupazione del suolo.<br />

Ogni anemometro (convenzionale o ultrasonico) dovrà essere collocato al<strong>la</strong><br />

sommità del palo (normalmente alto 10 metri rispetto al suolo) ed orientato a

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!