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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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LA MICROMETEOROLOGIA E LA CAPACITA’ DISPERDENTE DELL’ATMOSFERA<br />

cia per fare in modo che <strong>la</strong> temperatura dello specchio, una volta raggiunta <strong>la</strong> temperatura<br />

di rugiada, si mantenga tale. A tal fine spesso si illumina perpendico<strong>la</strong>rmente<br />

lo specchio e, nel momento in cui questa si formerà, <strong>la</strong> luce verrà diffusa e<br />

andrà a colpire una cel<strong>la</strong> fotosensibile che produrrà un segnale elettrico con cui<br />

rego<strong>la</strong>re l’alimentazione del<strong>la</strong> cel<strong>la</strong> di Peltier in modo da mantenere <strong>la</strong> temperatura<br />

dello specchio costante.<br />

2.7.3.3.2 Igrometri a risposta veloce<br />

Gli igrometri a risposta veloce hanno come funzione principale non tanto quel<strong>la</strong><br />

di misurare con accuratezza l’umidità dell’aria, quanto piuttosto quel<strong>la</strong> di misurare<br />

con accuratezza le fluttuazioni nel tempo di tale variabile. Due sono le possibilità<br />

pratiche sfruttate normalmente. La prima è costituita dall’impiego di psicrometri in<br />

cui i termometri siano di piccolo diametro. Se il ridotto diametro consente al termometro<br />

a bulbo secco di raggiungere tempi di risposta molto ridotti, per un termometro<br />

identico con bulbo bagnato, <strong>la</strong> presenza del<strong>la</strong> garza bagnata, aumenta il<br />

tempo di risposta, raggiungendo valori di circa dieci volte quello del termometro<br />

a bulbo secco. Senza dubbio, però, i sensori più impiegati per <strong>la</strong> misura delle fluttuazioni<br />

di umidità si basano sull’assorbimento di radiazione (infrarossa o ultravioletta)<br />

da parte del vapor d’acqua. Per maggiori dettagli si rimanda a Sozzi e al.<br />

(2002).<br />

2.7.3.4 Misura del<strong>la</strong> pressione atmosferica<br />

L’utilità di un barometro in una rete di monitoraggio non sta tanto nel calcolo del<strong>la</strong><br />

pressione assoluta in un punto, quanto nel<strong>la</strong> possibilità, confrontando letture contemporanee<br />

provenienti da punti diversi, di apprezzare i gradienti di pressione<br />

atmosferica al suolo. Questi, a loro volta, forniscono indicazioni interessanti sugli<br />

spostamenti delle masse d’aria a livello regionale: un fenomeno che non è legato<br />

al<strong>la</strong> turbolenza del PBL, ma che permette una miglior comprensione del<strong>la</strong> sua<br />

dinamica. I barometri più diffusi si basano sull’espansione e sul<strong>la</strong> contrazione di una<br />

camera e<strong>la</strong>stica che separa un gas a temperatura campione dall’atmosfera esterna.<br />

L’entità del<strong>la</strong> deformazione del<strong>la</strong> camera e<strong>la</strong>stica dipende:<br />

• dal<strong>la</strong> differenza tra <strong>la</strong> pressione del gas da essa racchiuso e <strong>la</strong> pressione media dell’atmosfera<br />

nel punto di misura (che poi è <strong>la</strong> variabile che interessa misurare);<br />

• dal<strong>la</strong> temperatura (che, in assenza di contromisure, tende a produrre un aumento<br />

del<strong>la</strong> pressione del<strong>la</strong> camera e<strong>la</strong>stica, inducendo sottostime sistematiche del<strong>la</strong> pressione),<br />

• dall’accelerazione di gravità nel punto di misura (che induce un effetto simile a<br />

quello del<strong>la</strong> temperatura, deformando <strong>la</strong> camera e<strong>la</strong>stica ed inducendo sottostime).<br />

Nel caso dei barometri impiegati comunemente nelle reti di monitoraggio, <strong>la</strong><br />

deformazione del<strong>la</strong> camera e<strong>la</strong>stica viene trasdotta in un segnale elettrico di natura<br />

analogica impiegando sensori di deformazione (strain gages) od equipaggi capacitivi.<br />

2.7.3.5 Misura delle precipitazioni<br />

Per <strong>la</strong> misura delle precipitazioni, il sensore più utilizzato è il pluviometro, costituito<br />

da un cilindro metallico di dimensione nota, con il fondo a forma di imbuto che<br />

convoglia l'acqua meteorica raccolta ad un sistema a cucchiaio bascu<strong>la</strong>nte. La bascu<strong>la</strong><br />

ha due posizioni di equilibrio stabile e passa da una posizione all'altra ogni volta<br />

che uno dei due cucchiai si riempie. Quando arriva al<strong>la</strong> nuova posizione di equi-<br />

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