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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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LA MICROMETEOROLOGIA E LA CAPACITA’ DISPERDENTE DELL’ATMOSFERA<br />

La soluzione tecnica più famosa, a tutti nota come Gill propeller UVW,è anche<br />

<strong>la</strong> soluzione tecnica più logica: il vento è un vettore decomponibile nelle tre<br />

componenti cartesiane ortogonali, quindi era logico costruire un sistema di bracci<br />

tra loro perpendico<strong>la</strong>ri (un sistema di riferimento cartesiano ortogonale), uno<br />

verticale, gli altri due orizzontali, alle cui estremità era posta un’elica che misurava<br />

<strong>la</strong> componente del vettore vento lungo <strong>la</strong> direzione del singolo braccio<br />

(Fig.2.57). Questo geniale apparato, dotato di eliche molto leggere, ha consentito<br />

lo sviluppo del<strong>la</strong> fase pionieristica <strong>degli</strong> studi micrometeorologici.<br />

Fig.2.57: anemometro ad elica triassiale.<br />

154<br />

Dal punto di vista dinamico, <strong>la</strong> singo<strong>la</strong> elica è un sensore del primo ordine e quindi <strong>la</strong><br />

determinazione del<strong>la</strong> velocità e del<strong>la</strong> direzione del vento col Gill UVW non soffre<br />

dei problemi riscontrati con l’utilizzo del vane.A rigore non sarebbe così per<br />

<strong>la</strong> configurazione monoassiale: tale strumento è sicuramente del primo ordine<br />

per quanto riguarda <strong>la</strong> determinazione del<strong>la</strong> velocità del vento, ma del secondo<br />

per quanto riguarda <strong>la</strong> direzione, dedotta dal<strong>la</strong> posizione del vane, quindi con<br />

risposta ad una variazione istantanea di tipo oscil<strong>la</strong>nte. L’effetto stabilizzante dell’elica<br />

in rotazione, però, fa sì che le indesiderate caratteristiche tipiche di un sensore<br />

del secondo ordine risultino decisamente trascurabili. Come per ogni sensore<br />

del primo ordine, anche per l’anemometro ad elica può essere definita una<br />

distance constant L.Accurate misure in galleria a vento (McBean, 1972) hanno fornito<br />

attendibili valori per L ed hanno evidenziato <strong>la</strong> sua dipendenza dall’angolo<br />

θ tra <strong>la</strong> direzione del vento e l’asse dell’elica (circa 1.2m per θ pari a 30° e 1.5m<br />

per θ pari a 60°). L’inerzia (spesso picco<strong>la</strong>) delle parti rotanti agisce sul segnale<br />

di ingresso al<strong>la</strong> stregua di un filtro passa-basso, anche se nelle applicazioni più tradizionali,<br />

questa caratteristica non comporta partico<strong>la</strong>ri conseguenze. Negli studi<br />

sul<strong>la</strong> turbolenza atmosferica, il filtraggio comporta due effetti: il primo effetto,<br />

estremamente benefico, è <strong>la</strong> diminuzione del rumore strumentale, mentre il<br />

secondo, meno positivo, tuttavia di entità ridotta, consiste nel<strong>la</strong> sottostima sistematica<br />

delle varianze e covarianze.

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