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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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LA MICROMETEOROLOGIA E LA CAPACITA’ DISPERDENTE DELL’ATMOSFERA<br />

140<br />

Fig.2.48: profili verticali di temperatura potenziale<br />

in ambiente urbano (Oke, 1987).<br />

2.7 TECNICHE PER L’OSSERVAZIONE DEL PBL<br />

Per misura si intende quel processo che consente ad un osservatore di conoscere<br />

il valore assunto da una variabile meteorologica di interesse in un punto ben<br />

definito dello spazio e del tempo. In termini astratti, il processo di misura,è <strong>la</strong> mappatura<br />

tra una variabile di interesse in punto dello spazio-tempo ed i numeri reali, immediatamente<br />

visibili ed interpretabili da parte di un osservatore, e richiede un qualcosa<br />

di fisico che determini questa conversione dal mondo delle variabili meteorologiche<br />

al mondo dei numeri reali. Si immagina, quindi, l’esistenza di un apparato<br />

fisico (un Sistema di Misura Ideale) che, posto in un punto dello spazio ed in<br />

un certo istante, sia in grado di fornire in termini esatti il valore assunto da una<br />

data variabile meteorologica nel punto dello spazio-tempo considerato. Un tale<br />

apparato deve essere costruito in modo da variare una delle proprie caratteristiche<br />

fisico-chimiche in funzione del<strong>la</strong> variabile da misurare, non deve indurre<br />

perturbazioni al<strong>la</strong> variabile da misurare e deve essere noto un modello (cioè una<br />

o più re<strong>la</strong>zioni matematiche) che metta in re<strong>la</strong>zione tale variazione con <strong>la</strong> variabile<br />

da misurare. In pratica, se X è <strong>la</strong> variabile da misurare e x è <strong>la</strong> misura, cioè il<br />

numero reale corrispondente, dovrà essere nota <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione x = m(X).<br />

Non tutte le variabili fisiche descrittive del PBL possono essere realmente misurate<br />

o meglio non per tutte le variabili micrometeorologiche di interesse risulta<br />

disponibile o realizzabile un Sistema di Misura appropriato. Per questo tutte le<br />

variabili micrometeorologiche per cui sia possibile un Sistema di Misura Ideale,<br />

prendono il nome di grandezze osservabili. Ovviamente non si è interessati solo<br />

al<strong>la</strong> conoscenza delle grandezze osservabili, ma anche a molte altre grandezze<br />

non direttamente osservabili, ma legate a queste ultime da re<strong>la</strong>zioni matematiche<br />

note. Per fissare le idee, una di queste variabili, non appartenente all’insieme delle<br />

grandezze osservabili, è <strong>la</strong> lunghezza di Monin Obukhov L, che caratterizza il<br />

livello di turbolenza nel SL e per cui non esiste un sistema di misura che lo<br />

determini direttamente.<br />

Un Sistema di Misura Ideale produce una misura ideale, quindi priva di errori nel<br />

senso che il sistema di misura fornisce all’osservatore esattamente il valore del<strong>la</strong><br />

variabile osservata in un dato punto dello spazio e ad un generico istante t. Se il<br />

sistema ideale opera in continuo, produrrà nel tempo un insieme infinito di valori<br />

corrispondenti all’andamento temporale del<strong>la</strong> variabile osservata che sarà esatto,<br />

nel senso che riprodurrà esattamente l’andamento del<strong>la</strong> variabile osservata,

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