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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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LA MICROMETEOROLOGIA E LA CAPACITA’ DISPERDENTE DELL’ATMOSFERA<br />

2.6.3 Superficie coperta dal<strong>la</strong> vegetazione<br />

Estese porzioni di terraferma sono ricoperte dal<strong>la</strong> vegetazione presente in forme<br />

e dimensioni diverse a seconda del<strong>la</strong> <strong>la</strong>titudine. Si passa da coltivazioni di cereali<br />

ed erba, quindi vegetazione abbastanza bassa, alle foreste tropicali con estensioni<br />

verticali estremamente rilevanti. La presenza del<strong>la</strong> vegetazione è un elemento<br />

che può recare perturbazioni profonde al PBL ed indurre alterazioni climatiche,<br />

fondamentali per <strong>la</strong> vista del<strong>la</strong> Terra. Il tema è complesso ed affascinante<br />

e non sarà possibile qui trattarlo in maniera sufficientemente estesa, pertanto<br />

ci limiteremo solo ad una breve presentazione sull’argomento, ampiamente basata<br />

su Oke (1987).<br />

Una superficie con copertura vegetale rappresenta un sistema complesso non<br />

solo dal punto di vista geometrico, ma anche per il fatto che gli elementi strutturali<br />

presenti al<strong>la</strong> superficie interagiscono con l’ambiente esterno in maniera<br />

decisamente attiva.Per studiare globalmente un tale sistema è conveniente individuare<br />

un volume di controllo limitato superiormente da una superficie che rappresenti<br />

l’inviluppo superiore di tutta <strong>la</strong> vegetazione ed inferiormente da una<br />

superficie posta nel sottosuolo ad una profondità in cui sia praticamente nullo il<br />

flusso verticale di calore. Il bi<strong>la</strong>ncio energetico semplificato di questo sistema è<br />

dato dal<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione seguente:<br />

dove ∆Q S è lo storage fisico di calore, cioè l’assorbimento o il ri<strong>la</strong>scio di calore dall’aria,<br />

dal suolo e dal<strong>la</strong> biomassa vegetale presente (foglie, rami, fusti, ecc.); ∆Q P<br />

rappresenta, invece, lo storage biochimico cioè il calore necessario per assimi<strong>la</strong>re <strong>la</strong><br />

CO 2 mediante il processo di fotosintesi; ∆Q A , spesso trascurabile, rappresenta il<br />

trasporto orizzontale di calore causato dal<strong>la</strong> geometria e dal<strong>la</strong> struttura fisica dell’ambiente<br />

circostante il nostro volume di riferimento.<br />

132<br />

L’elemento attivo presente in una superficie a copertura vegetale è il comportamento<br />

biochimico del<strong>la</strong> vegetazione sintetizzato dal processo di fotosintesi secondo<br />

cui, almeno in prima approssimazione, <strong>la</strong> disponibilità di CO 2 , di H 2 O e di radiazione<br />

ad onda corta determina <strong>la</strong> creazione di carboidrati (CH 2 O) e quindi l’accrescimento<br />

del<strong>la</strong> pianta. Il tasso di assimi<strong>la</strong>zione di CO 2 per <strong>la</strong> fotosintesi sia P<br />

(g •(m2 h) -1 ). Oltre a ciò, <strong>la</strong> pianta presenta anche il fenomeno noto come respirazione,<br />

secondo cui il vegetale consuma carboidrati per restituire all’aria CO 2 .Il<br />

tasso di perdita di CO 2 per respirazione sia R.Pertanto il tasso netto di fotosintesi<br />

risulta pari a ∆P = P - R ed il tasso di calore coinvolto nel processo è dato da<br />

∆Q = Φ • ∆P dove Φ è il calore di assimi<strong>la</strong>zione del carbonio. Nelle ore diurne,<br />

P è maggiore di R e quindi <strong>la</strong> vegetazione è un utilizzatore di CO 2 . Nelle ore<br />

notturne, invece, ∆P risulta negativo e quindi <strong>la</strong> vegetazione diventa una sorgente<br />

di CO 2 . Il mezzo usato dal<strong>la</strong> vegetazione per realizzare questo scambio di CO 2 è<br />

rappresentato dagli stomi, cioè da pori presenti sulle foglie, <strong>la</strong> cui densità è di<br />

50÷500 stomi •mm-2 di foglia e, quando sono aperti, l’area da essi occupata è circa<br />

lo 0.3÷1% dell’intera area fogliare. La loro funzione è quel<strong>la</strong> di valvole di rego<strong>la</strong>zione<br />

nel processo di trasferimento di H 2 O e CO 2 tra pianta ed atmosfera. In<br />

effetti, all’alba, le cellule di guardia presenti negli stomi registrano <strong>la</strong> presenza di<br />

radiazione ad onda corta e comandano l’apertura <strong>degli</strong> stomi.A questo punto gli<br />

stomi presentano all’aria <strong>la</strong> loro superficie interna dove realizzano l’assorbimento<br />

di CO 2 ed il ri<strong>la</strong>scio di H 2 O. L’evaporazione di acqua (traspirazione) è quindi<br />

una conseguenza inevitabile del<strong>la</strong> fotosintesi. Il grado di apertura <strong>degli</strong> stomi

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