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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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INQUINAMENTO, INQUINANTI E MODELLI<br />

12<br />

l’Atmosfera, ma ciò è ben poco probabile visto che l’uomo non è certo disposto<br />

a rinunciare ai benefici di cui attualmente gode (almeno nel mondo industrializzato)!<br />

Non sarebbe comunque possibile eliminare le cause naturali dell’inquinamento<br />

atmosferico, in partico<strong>la</strong>re quelle legate ai fenomeni eruttivi<br />

esplosivi che si sono presentati durante <strong>la</strong> lunga vita del pianeta, anche in tempi<br />

molto recenti. Molto più realistico è pensare ad una riduzione delle emissioni<br />

derivanti dalle attività umane che consenta di raggiungere un compromesso tra<br />

lo sviluppo industriale ed un benessere ambientale (in sostanza raggiungere una<br />

sostenibilità ambientale).<br />

Le sostanze emesse dall’uomo sono le più varie. I processi di combustione che<br />

hanno luogo nelle industrie e nei mezzi di trasporto sono i principali responsabili<br />

delle emissioni di ossidi di zolfo, di carbonio e di azoto. Le attività industriali,<br />

dal canto loro, si incaricano di far arrivare all’Atmosfera una schiera molto<br />

numerosa e molto varia di sostanze inorganiche (ossidi di zolfo, di azoto, di carbonio,<br />

polveri, ecc.) ed organiche. L’industria nucleare, poi, ri<strong>la</strong>scia in aria radionuclidi<br />

di varia natura ed il trasporto aereo si incarica, infine, di far arrivare anche<br />

nelle parti di Atmosfera lontane dalle normali attività umane i prodotti del<strong>la</strong><br />

combustione.<br />

1.1.1 Un punto di vista per l’analisi dell’inquinamento atmosferico<br />

Prima di procedere nel<strong>la</strong> discussione, è importante definire un punto di vista,<br />

cioè un sistema di riferimento logico e culturale, con cui analizzare e studiare l’inquinamento<br />

atmosferico. Oggigiorno il punto di vista più frequentemente adottato<br />

è un punto di vista decisamente androcentrico, secondo cui è l’uomo l’unico soggetto<br />

di primaria importanza nell’universo (spesso l’uomo cui si fa riferimento in<br />

realtà è l’uomo del mondo industrializzato). Da questo punto di vista diciamo<br />

che si ha inquinamento atmosferico se l’atmosfera viene a trovarsi in uno stato<br />

chimico-fisico tale da interferire direttamente o indirettamente con <strong>la</strong> vita dell’uomo:<br />

direttamente, se questo stato di cose può danneggiare <strong>la</strong> salute umana,<br />

indirettamente se tale stato di cose può disturbare le attività umane o danneggiare<br />

manufatti di interesse umano o modificare l’habitat in modo da peggiorare<br />

<strong>la</strong> qualità del<strong>la</strong> vita dell’uomo. Più o meno esplicitamente, un danno al<strong>la</strong> flora,<br />

al<strong>la</strong> fauna ed al paesaggio lo si ritiene generalmente importante solo se può<br />

abbassare il grado di vivibilità del territorio in cui risiediamo. Ovviamente questo<br />

non è necessariamente il miglior punto di vista possibile (non ci vuol molto<br />

per rendersene conto), comunque costituisce pur sempre un importante punto<br />

di partenza. Seguendo questo punto di vista, possiamo definire chiaramente le<br />

cause e gli effetti dell’inquinamento atmosferico.<br />

1.1.2 Gli effetti dell’inquinamento atmosferico<br />

Seguendo questo punto di vista, gli effetti dell’inquinamento atmosferico sono i<br />

danni reali o potenziali, immediati o differiti nel tempo, che derivano agli organismi<br />

umani, al<strong>la</strong> flora, al<strong>la</strong> fauna e alle superfici di interesse (manufatti, opere<br />

d’arte, ecc.) a causa dell’esposizione alle sostanze <strong>inquinanti</strong> (o meglio al<strong>la</strong> loro<br />

concentrazione in aria). Il <strong>la</strong>voro di chi si dedicano allo studio <strong>degli</strong> effetti dell’inquinamento<br />

atmosferico (epidemiologi, tossicologi, ecofisiologi, ecc.) si può<br />

sintetizzare nel determinare il risultato (negativo) derivante ai vari soggetti esaminati<br />

dall’esposizione ad una data concentrazione di un certo inquinante. Il<br />

risultato concettuale del loro <strong>la</strong>voro è una serie di modelli che richiedono in input<br />

l’evoluzione temporale del<strong>la</strong> concentrazione dei vari <strong>inquinanti</strong> in un punto e

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