05.01.2015 Views

la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

LA MICROMETEOROLOGIA E LA CAPACITA’ DISPERDENTE DELL’ATMOSFERA<br />

Spesso non è possibile trascurare il flusso di calore sensibile all’entrainment e quindi<br />

questa re<strong>la</strong>zione non è applicabile.Tuttavia, come evidenziato da Stull (1988), tra<br />

il flusso sensibile al suolo e quello all’entrainment esiste, con buona approssimazione,<br />

una re<strong>la</strong>zione del tipo:<br />

dove A R vale circa 0.2. Pertanto in questo caso <strong>la</strong> (2.108g) si trasforma in:<br />

e se, anche in questo caso, si considera l’intervallo t 1 - t 2 ed il flusso medio al suolo<br />

H, si ha che<br />

Per come è stato concepito, questo modello trascura totalmente l’apporto meccanico<br />

del<strong>la</strong> turbolenza e ciò comporta una inevitabile sottostima delle previsioni in<br />

tutte quelle situazioni in cui tale apporto è percentualmente significativo o predominante<br />

(specialmente nelle prime ore convettive del<strong>la</strong> giornata).<br />

Un approccio differente al<strong>la</strong> determinazione dell’evoluzione prognostica di z i parte<br />

da considerazioni di bi<strong>la</strong>ncio dell’energia cinetica turbolenta. Rimandando per i<br />

dettagli a (Sozzi e al., 2002), uno dei risultati che si può ottenere da tale approccio<br />

è il modello ottenuto da Batchvarova e Gryning (1994) che si riassume nel<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione<br />

differenziale seguente:<br />

in cui w h è <strong>la</strong> velocità di subsidenza (molto difficile da determinare e spesso trascurabile)<br />

e A, B e C sono parametri numerici cui si attribuiscono normalmente i<br />

valori 0.2, 2.5, 8.Tale modello è un’equazione differenziale ordinaria che richiede<br />

<strong>la</strong> conoscenza dell’evoluzione temporale di u*, del flusso al suolo (w’θ’) s = H 0/ ρC p<br />

e di γ.<br />

2.5.3 Il PBL stabile<br />

Il PBL può diventare stabile ogni volta che <strong>la</strong> superficie terrestre risulta più fredda<br />

dell’aria sovrastante e ciò avviene nel<strong>la</strong> maggior parte delle ore notturne sopra territori<br />

pianeggianti; in questo caso si par<strong>la</strong> di PBL Notturno (NBL). Comunque un<br />

PBL stabile può formarsi anche quando si ha un’avvezione di aria più calda sopra<br />

una superficie a temperatura inferiore. In un PBL Stabile (SBL) <strong>la</strong> turbolenza è<br />

molto meno intensa di quel<strong>la</strong> caratteristica delle situazioni convettive, i vortici turbolenti<br />

in esso presenti sono di dimensioni ridotte e sono il risultato del<strong>la</strong> turbolenza<br />

meccanica prodotta prevalentemente dallo shear del vento.A differenza del<br />

PBL convettivo, lo SBL non presenta sempre le medesime caratteristiche: a volte <strong>la</strong><br />

turbolenza risulta sufficientemente continua ed in questo caso si ha un rimesco<strong>la</strong>mento<br />

sufficientemente uniforme, anche se di gran lunga meno intenso di quello<br />

presente nelle situazioni convettive. Più spesso, invece, <strong>la</strong> turbolenza presenta un<br />

elevato grado di intermittenza, con una forte localizzazione nello spazio e nel<br />

tempo. In questo caso <strong>la</strong> caratteristica più evidente è un disaccoppiamento dei pro-<br />

123

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!