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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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LA MICROMETEOROLOGIA E LA CAPACITA’ DISPERDENTE DELL’ATMOSFERA<br />

^<br />

in cui θ è una temperatura potenziale di riferimento, spesso definita come il valor<br />

medio entro il PBL del<strong>la</strong> temperatura potenziale, h è l’altezza del PBL, Ψ H è <strong>la</strong><br />

funzione di Simi<strong>la</strong>rità nel SL per <strong>la</strong> temperatura, µ è il parametro di stabilità<br />

µ=h/L e C è <strong>la</strong> Funzione Universale di Simi<strong>la</strong>rità di Rossby che, secondo<br />

Yamada (1976) è data dalle re<strong>la</strong>zioni seguenti:<br />

^<br />

La presenza di θ rende <strong>la</strong> (2.101a) impossibile da usare direttamente, quindi per<br />

<strong>la</strong> determinazione del profilo verticale di temperatura potenziale entro il PBL,si<br />

può adottare <strong>la</strong> metodologia seguente:<br />

- sia nota <strong>la</strong> temperatura potenziale ad una quota di riferimento z r ,prossima al<br />

suolo; con tale informazione, noti anche i parametri che caratterizzano <strong>la</strong> turbolenza<br />

del SL (u*,T* e L) e del PBL (h) è possibile dal<strong>la</strong> (2.101a) ottenere il<br />

^<br />

valore di θ;<br />

^<br />

- noto θ, l’impiego diretto del<strong>la</strong> (2.101a) fornisce il profilo desiderato entro l’intero<br />

PBL.<br />

Questa re<strong>la</strong>zione di Simi<strong>la</strong>rità, nelle situazioni convettive,è in grado di riprodurre<br />

il profilo verticale del<strong>la</strong> temperatura potenziale media solo fino al<strong>la</strong> sommità<br />

dello Strato Rimesco<strong>la</strong>to (Mixed Layer) ma non può descrivere il forte gradiente<br />

positivo che si riscontra nell’entrainment <strong>la</strong>yer. Metodi per superare tale limitazione<br />

sono riportati in Sozzi e al. (2002).<br />

2.4.2.3 Il profilo verticale del<strong>la</strong> varianza delle componenti del vento<br />

Qui di seguito si farà riferimento ai risultati ottenuti da Rodean (1996) nel suo<br />

<strong>la</strong>voro di sintesi dell’enorme massa di risultati sperimentali e teorici attualmente<br />

disponibili sull’argomento.<br />

Il profilo verticale del<strong>la</strong> varianza del<strong>la</strong> componente verticale del vento.<br />

Le misure disponibili suggeriscono che <strong>la</strong> varianza del<strong>la</strong> componente w del vento<br />

nelle situazioni convettive è il risultato del<strong>la</strong> sovrapposizione di due distinti contributi:<br />

il primo deriva principalmente dal<strong>la</strong> turbolenza di origine meccanica,<br />

ben rappresentata da u* e quindi proporzionale al<strong>la</strong> velocità del vento oltre che<br />

al livello di stabilità del SL, mentre il secondo contributo deriva dall’azione del<strong>la</strong><br />

convettività presente, cioè dell’effetto combinato del flusso di calore sensibile, del<br />

galleggiamento e dell’effetto di costrizione esercitato dall’estensione verticale z i<br />

del PBL. Questo secondo contributo è ben rappresentato globalmente dal<strong>la</strong> velocità<br />

convettiva di sca<strong>la</strong> w*..Tutti questi contributi sono stati evidenziati nei differenti<br />

<strong>la</strong>vori pubblicati ed in partico<strong>la</strong>re in Hicks (1985), Nieuwstadt (1984) e<br />

Caughey e al. (1979). Dal<strong>la</strong> composizione di tutti questi contributi parziali è nata<br />

<strong>la</strong> Re<strong>la</strong>zione di Simi<strong>la</strong>rità seguente:<br />

112<br />

dove con h si è indicata l’estensione verticale del PBL (sia stabile che convettivo).<br />

E’ importante sottolineare che <strong>la</strong> (2.102a) può essere usata sia nelle situazioni<br />

convettive che in quelle stabili, una volta che in queste ultime w* è stato posto<br />

a zero,e che quindi è in grado di rappresentare in maniera continua <strong>la</strong> transizione

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