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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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LA MICROMETEOROLOGIA E LA CAPACITA’ DISPERDENTE DELL’ATMOSFERA<br />

pato paralle<strong>la</strong>mente un’intensa attività sperimentale che ha condotto in questo<br />

ultimo mezzo secolo all’acquisizione di una gigantesca mole di misure utilizzate<br />

per descrivere <strong>la</strong> fenomenologia del PBL.Tutta questa gigantesca mole di<br />

informazioni, apparentemente disorganica e confusa, organizzata secondo criteri<br />

rigorosi basati sul<strong>la</strong> Congruenza Dimensionale, ha dato luogo a ciò che viene<br />

indicato genericamente come Teoria del<strong>la</strong> Simi<strong>la</strong>rità del PBL. Non tratteremo<br />

qui i dettagli di tale teoria, per i quali si rimanda a Sozzi e al. (2002). Ci si limiterà<br />

solo a presentarne i risultati più rilevanti e di maggior impatto applicativo<br />

in re<strong>la</strong>zione al<strong>la</strong> simu<strong>la</strong>zione del<strong>la</strong> <strong>dispersione</strong> <strong>degli</strong> <strong>inquinanti</strong>. Innanzitutto è<br />

opportuno sottolineare i limiti del<strong>la</strong> Teoria del<strong>la</strong> Simi<strong>la</strong>rità. Essa si applica in<br />

situazioni di forte omogeneità orizzontale, per essere più precisi, essa si applica<br />

in un sito caratterizzato da una superficie sostanzialmente priva di orografia<br />

(zone piane) ed omogenea in termini di copertura (in pratica, con una rugosità<br />

superficiale non troppo variabile da punto a punto). Oltre a ciò, è necessario<br />

essere in situazioni circa-stazionarie e quindi si applica a tutte quelle situazioni<br />

in cui siano assenti fenomeni meteorologici ad evoluzione “rapida e violenta”<br />

come temporali, tempeste, passaggi di fronti veloci, ecc. Come conseguenza di<br />

ciò, durante una situazione a cui si applica <strong>la</strong> Teoria del<strong>la</strong> Simi<strong>la</strong>rità dovranno<br />

essere trascurabili i gradienti orizzontali di pressione.<br />

Ma quali sono i prodotti del<strong>la</strong> Teoria del<strong>la</strong> Simi<strong>la</strong>rità La risposta è semplice ed<br />

interessante. I prodotti di questa teoria sono re<strong>la</strong>zioni semiempiriche di validità generale<br />

(universali quindi) che descrivono il profilo verticale delle principali variabili di<br />

interesse nello studio del PBL (medie, varianze, covarianze e momenti di ordine<br />

superiore). Il risultato importantissimo ottenuto sta nel fatto che, in pratica, si è<br />

riusciti ad ottenere “sperimentalmente” un modello di PBL totalmente algebrico<br />

ed universale, pur con le limitazioni sottolineate in precedenza e questo non è<br />

poco!<br />

Per addentrarci maggiormente nel tema è necessario premettere che verranno<br />

presentate due distinte Teorie di Simi<strong>la</strong>rità: <strong>la</strong> prima applicabile solo nel SL (che<br />

operativamente indichiamo come lo strato inferiore del PBL dello spessore di<br />

circa il 10% dell’intera estensione del PBL stesso) e <strong>la</strong> seconda applicabile a tutto<br />

il PBL.A seconda delle quote a cui si è interessati, del<strong>la</strong> precisione desiderata e<br />

dell’applicazione, si farà riferimento ad una o all’altra teoria, anche se <strong>la</strong> seconda<br />

si riduce al<strong>la</strong> prima quando le quote considerate stanno entro il SL.<br />

2.4.1 La teoria del<strong>la</strong> Simi<strong>la</strong>rità di Monin-Obukhov<br />

La Teoria del<strong>la</strong> Simi<strong>la</strong>rità, sviluppata dai fisici russi Monin e Obukhov, si riferisce<br />

al solo SL sia in situazioni convettive che in quelle stabili ed afferma che esistono<br />

alcune variabili meteorologiche per le quali il profilo verticale del valor<br />

medio e di alcuni dei momenti statistici di ordine superiore (varianza, covarianza,<br />

skewnes e curtosis) è dato da una re<strong>la</strong>zione algebrica dipendente dal<strong>la</strong> quota z<br />

e dai parametri che ne caratterizzano <strong>la</strong> turbolenza (meccanica u* e convettiva<br />

H 0 ). Dato che da u*, dal flusso turbolento di calore sensibile H 0 = ρC p w’θ’ e dal<br />

parametro di galleggiamento g T è possibile ottenere <strong>la</strong> lunghezza di Monin-<br />

Obukhov:<br />

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