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Resoconto della seduta consiliare del 25 giugno 2013 - Comune di ...

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<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Treviglio<br />

Consiglio Comunale <strong>del</strong> <strong>25</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2013</strong><br />

RESOCONTO DELLA SEDUTA<br />

Adunanza or<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> 1^ Convocazione – <strong>seduta</strong> pubblica con inizio alle ore 18:00<br />

Presiede la <strong>seduta</strong> il Presidente Avv. Gianluca PIGNATELLI<br />

Partecipa il Segretario Generale Dr. Antonio Sebastiano PURCARO<br />

All’appello risultano:<br />

PEZZONI Giuseppe – Sindaco<br />

COLOGNO Andrea – Consigliere<br />

FUMAGALLI Giancarlo – Consigliere<br />

MELLI Paolo – Consigliere<br />

PIGNATELLI Gianluca – Consigliere<br />

RISI Oreste - Consigliere<br />

SGHIRLANZONI Giuseppe – Consigliere<br />

CIOCCA Alessandro – Consigliere<br />

FERRI Giulio – Consigliere<br />

GIUSSANI Francesco – Consigliere<br />

PREMOLI Maurizio . Consigliere<br />

BORGHI Ariella – Consigliere<br />

BUSSINI Simona – Consigliere<br />

LINGIARDI Francesco – Consigliere<br />

CIOCCA Daniela – Consigliere<br />

MERISI Federico – Consigliere<br />

MINUTI Luigi – Consigliere<br />

Presente<br />

Presente<br />

Presente<br />

Presente<br />

Presente<br />

Presente<br />

Assente<br />

Presente<br />

Presente<br />

Presente<br />

Presente<br />

Presente<br />

Presente<br />

Presente<br />

Presente<br />

Presente<br />

Presente<br />

e con la partecipazione degli Assessori:<br />

IMERI Juri Fabio – ViceSindaco<br />

VAILATI Sabrina – Assessore<br />

MANGANO Basilio Antonino - Assessore<br />

ZOCCOLI in PRANDINA Giuseppina – Assessore<br />

NISOLI Alessandro – Assessore<br />

Presente<br />

Presente<br />

Presente<br />

Presente<br />

Presente<br />

Constatata la presenza <strong>del</strong> numero legale, il Presidente <strong>di</strong>chiara aperta la <strong>seduta</strong> per la<br />

trattazione <strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno.


[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Buonasera, iniziamo i lavori <strong>del</strong> Consiglio Comunale <strong>di</strong> oggi <strong>25</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2013</strong>.<br />

Proce<strong>di</strong>amo, come da Regolamento, all’appello nominale a cura <strong>del</strong> Segretario Generale.<br />

Prego, signor Segretario.<br />

[SEGRETARIO GENERALE]<br />

Pezzoni, assente; Cologno è assente; Sghirlanzoni, assente; Melli; Giussani; Premoli, non c’è;<br />

Pignatelli, presente; Risi; Fumagalli è assente; Ciocca Alessandro; Ferri Giulio; Borghi Ariella;<br />

Ciocca Daniela; Lingiar<strong>di</strong> Francesco è assente; Bussini è assente; Minuti; Merisi.<br />

10 presenti, 7 assenti. La <strong>seduta</strong> è legale.<br />

Per la Giunta: il Vicesindaco Imeri; Nisoli; Mangano; Vailati non c’è; Zoccoli in Pran<strong>di</strong>na è<br />

presente.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Grazie, signor Segretario. La <strong>seduta</strong> è legalmente valida alle ore 18.18.<br />

Possiamo passare all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno. Il consigliere Lingiar<strong>di</strong> mi ha preannunciato che sarebbe<br />

arrivato con ritardo legato a motivi <strong>di</strong> lavoro, per cui le interpellanze presentate dallo stesso le<br />

portiamo in coda all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno.<br />

Per cui iniziamo col punto n. 2 all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno, avente ad oggetto: “Interpellanza<br />

presentata al Consigliere comunale Merisi relativa ad apertura <strong>di</strong> variante al PGT”.<br />

Ne do lettura. Il Consigliere ha acclarato in data 20 maggio <strong>del</strong> ’13 al protocollo <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> la<br />

seguente interpellanza: “1) Premesso che già in precedenza è stata inoltrata un’interpellanza<br />

avente lo stesso argomento; 2) alla precedente interpellanza è stata fornita risposta, che è agli<br />

atti.<br />

Appurato che: a) la stampa nazionale ha riportato l’apertura <strong>di</strong> variante al PGT; b) l’Eco <strong>di</strong><br />

Bergamo ha pubblicato un avviso avente ad oggetto ‘Avviso proce<strong>di</strong>mento connesso alla<br />

redazione <strong>di</strong> variante agli atti <strong>di</strong> Piani <strong>di</strong> Governo <strong>del</strong> Territorio, Piano dei Servizi e Piano <strong>del</strong>le<br />

Regole’.<br />

Verificato che: a) il terreno quanto al punto 1 e al punto a) è rappresentato dal comparto D <strong>del</strong><br />

cosiddetto ‘Bollone’; b) si tratta <strong>di</strong> due interventi urbanisticamente assimilabili o ad<strong>di</strong>rittura<br />

uguali.<br />

Interpella Sindaco e Giunta per avere risposta ai seguenti quesiti: 1) se tutti i proprietari <strong>del</strong><br />

comparto D abbiano assentito all’intervento <strong>di</strong> cui ai punti a) e b); 2) se l’intervento proposto<br />

non si configuri come un’alterazione <strong>del</strong>le caratteristiche generali <strong>del</strong> PL, così come previsto<br />

dall’articolo 20 <strong><strong>del</strong>la</strong> Convenzione; 3) se l’intervento proposto non rappresenti variante<br />

sostanziale per quanto all’e<strong>di</strong>lizia residenziale, EEP e convenzionata prevista nella Convenzione<br />

e pari a più <strong>di</strong> 16.000 metri cubi; 4) dove vengano destinate o allocate le volumetrie previste<br />

dalla Convenzione in quanto parrebbe che, con l’intervento proposto, venga messa in ven<strong>di</strong>ta<br />

solo superficie, senza il volume; 5) nel caso in questione <strong>di</strong> cui al punto quarto, rispetto agli<br />

introiti calcolabili dalla Convenzione, quale sia la <strong>di</strong>fferenza attiva o passiva <strong>di</strong> introiti per il<br />

<strong>Comune</strong>, compresi oneri e standard”.<br />

Risponde l’assessore Nisoli, prego.<br />

[ASSESSORE NISOLI]<br />

Sì, buona sera. Do lettura alla risposta all’interpellanza.<br />

Onde evitare errate letture e per comprendere, quanto alla precedente interpellanza da lei<br />

richiamata, i punti 1 e 2 e quanto pubblicato nei quoti<strong>di</strong>ani da lei richiamati ai punti a) e b)<br />

<strong>del</strong>l’interpellanza in oggetto, occorre procedere ad alcune precisazioni prima <strong>di</strong> rispondere ai<br />

quesiti posti.<br />

1) Destinazioni d’uso ammissibili nella zona denominata “Bollone”. Con <strong>del</strong>ibera 27 <strong>del</strong> 29<br />

marzo 2011 il Consiglio comunale ha <strong>del</strong>iberato <strong>di</strong> assumere la seguente <strong>di</strong>rettiva nei riguar<strong>di</strong><br />

<strong>del</strong> Settore Gestione <strong>del</strong> Territorio: si ritiene possibile l’inse<strong>di</strong>amento, all’interno <strong>del</strong>le aree<br />

interessate dai Piani Attuativi degli ambiti A, B, C, D, E, F, G, H, I, costituenti la zona <strong>di</strong><br />

espansione nord-est via San Zeno, denominata “Bollone”, per le destinazioni d’uso <strong>di</strong> cui<br />

all’articolo 19 <strong>del</strong>le NTA <strong>del</strong> PRG vigente, precedentemente elencate, laddove siano ricomprese<br />

tra quelle in<strong>di</strong>cate al punto 3 <strong>del</strong>l’articolo 35 <strong><strong>del</strong>la</strong> NTA <strong>del</strong> Piano <strong>del</strong>le Regole adottato, fino al<br />

raggiungimento <strong>del</strong> 35 per cento <strong><strong>del</strong>la</strong> sup ammessa. È comunque vietato l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong>


artigianato <strong>di</strong> produzione, come prescritto dalle Norme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione allegate alla<br />

variante n. 11 al PRG, articolo 31. Altresì, il Consiglio comunale ha precisato che in sede <strong>di</strong><br />

rilascio <strong>del</strong>l’atto autorizzativo e<strong>di</strong>lizio dovrà essere rideterminata l’eventuale maggiore quantità<br />

<strong>di</strong> aree a standard dovuta in relazione alle previsioni d’uso, <strong>di</strong>verse da quella residenziale,<br />

ammesse, e la relativa monetizzazione, con i valori <strong>di</strong> cui alla <strong>del</strong>ibera <strong>di</strong> Consiglio comunale 58<br />

<strong>del</strong> 28 luglio 2007, debitamente rivalutati. Si riportano, <strong>di</strong> seguito, le destinazioni compatibili<br />

con la residenza, in<strong>di</strong>viduate nell’articolo 19 <strong>del</strong>le NTA <strong>del</strong> PRG, che sono: negozi, magazzini <strong>di</strong><br />

ven<strong>di</strong>ta, pubblici esercizi, banche ed uffici in genere, stu<strong>di</strong> e laboratori professionali, agenzie<br />

commerciali, istituzioni complementari alla residenza e alle attività produttive, alberghi e<br />

ristoranti, teatri e cinematografi, se<strong>di</strong> per il <strong>di</strong>vertimento e lo svago, ad esclusione dei locali<br />

pubblici con <strong>di</strong>mensioni superiori a metri quadrati 300, se<strong>di</strong> <strong>di</strong> attività assistenziali e culturali <strong>di</strong><br />

associazioni in genere e <strong>di</strong> scuole private, attività artigianali <strong>di</strong> piccola entità o <strong>di</strong> servizio che<br />

non producono né rumori, né odori molesti o nocivi, purché vengano realizzati in e<strong>di</strong>fici con<br />

tipologie omogenee a quelle <strong><strong>del</strong>la</strong> zona residenziale. Ciascun attività non dovrà comunque<br />

essere estesa ad una superficie complessiva superiore a quella <strong>di</strong> un piano <strong>del</strong>l’e<strong>di</strong>ficio;<br />

autorimesse pubbliche e stazioni <strong>di</strong> servizio, sempre che si provveda ad un’adeguata soluzione<br />

degli accessi e <strong>del</strong>le esigenze <strong>di</strong> manovra, nonché ad una conveniente protezione contro i<br />

rumori molesti.<br />

2) Le destinazioni ammesse dal comma 3 <strong>del</strong>l’articolo 35 <strong>del</strong>le NTA <strong>del</strong> Piano <strong>del</strong>le Regole,<br />

approvato con <strong>del</strong>ibera n. 12 <strong>del</strong> 2012, sono le destinazioni residenziali e per servizi e<br />

attrezzature pubbliche o <strong>di</strong> uso pubblico (S); sono altresì ammesse destinazioni produttivo<br />

<strong>di</strong>rezionale (PD) o commerciale (PC), fino alla me<strong>di</strong>a struttura <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta tipo 1, e produttivo<br />

artigianale (PI) limitatamente all’artigianato <strong>di</strong> servizio. Altre attività o destinazioni non<br />

residenziali saranno consentite solo se esistenti precedentemente alla data <strong>di</strong> adozione <strong>del</strong>le<br />

presenti norme.<br />

2) Precisazioni ai contenuti <strong>del</strong>l’interpellanza <strong>del</strong> 22.4.<strong>2013</strong>, protocollo 20545, ed è la risposta<br />

alla stessa, allegata alla <strong>del</strong>ibera <strong>di</strong> Consiglio comunale n. 40 <strong>del</strong> 30 aprile <strong>2013</strong>. Al punto 1<br />

<strong>del</strong>le premesse all’interpellanza <strong>del</strong> 20 maggio <strong>2013</strong>, <strong>di</strong> cui all’oggetto, si legge: “già in<br />

precedenza è stata inoltrata un’interpellanza avente lo stesso argomento”. Tale interpellanza,<br />

depositata al Protocollo <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> in data 22 aprile <strong>2013</strong>, richiamava nella premessa le<br />

richieste avanzate all’Amministrazione comunale da un operatore privato per il trasferimento,<br />

con ampliamento, in ambito “Bollone”, <strong>di</strong> un asilo nido esistente in altra zona <strong><strong>del</strong>la</strong> città (punto<br />

1); i pareri negativi, fino al parere definitivo espresso dall’Amministrazione comunale, che<br />

faceva riferimento a una relazione, avvallata dall’Assessore, a firma <strong><strong>del</strong>la</strong> referente<br />

responsabile degli asili nido, da cui non risultava carenza <strong>di</strong> posti, ovvero necessità <strong>di</strong><br />

ampliamento <strong>del</strong>l’offerta (punti 2 e 3); e che nello stesso periodo un asilo nido esistente si è<br />

trasferito nell’ambito comunale con facoltà <strong>di</strong> ampliamento, senza nessuna relazione ostativa<br />

<strong>del</strong>l’Amministrazione comunale (punto 4). La premessa prosegue nell’affermare che non sono<br />

mutate le succitate con<strong>di</strong>zioni tecniche, urbanistiche e <strong>di</strong> necessità (punto a)) e che è stata<br />

fatta pubblicità da parte <strong>di</strong> un privato per un asilo nido in ambito “Bollone” (punto b),<br />

richiedendo infine al Sindaco ed alla Giunta <strong>di</strong> avere notizie dettagliate e circostanziate su quali<br />

siano le eventuali mo<strong>di</strong>fiche tecniche, urbanistiche e <strong>di</strong> necessità che potrebbero concedere la<br />

possibilità al privato <strong>di</strong> cui al punto b) <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficare la struttura, negata dalla precedente<br />

Amministrazione comunale, e su quali siano gli sviluppi <strong>del</strong>l’iniziativa <strong>di</strong> cui sopra.<br />

Al punto 2 <strong>del</strong>le premesse <strong>del</strong>l’interpellanza <strong>del</strong> 20 maggio <strong>2013</strong>, protocollo <strong>25</strong>351 <strong>di</strong> cui<br />

all’oggetto, si legge: “alla precedente interpellanza è stata fornita risposta, che è agli atti”. La<br />

risposta a tale interpellanza precisa che non risultano, allo stato attuale, domande relative a<br />

quanto richiesto e per le quali l’autorizzazione è <strong>di</strong> competenza <strong>di</strong> risorsa sociale; ed inoltre che<br />

nessuno stu<strong>di</strong>o ulteriore, nessun parere è stato richiesto agli Uffici. Per cui resta invariato<br />

quanto contenuto nelle relazioni allegate.<br />

Gli allegati forniti unitamente alla risposta all’interpellanza consistono in: richiesta al Servizio<br />

Urbanistica, Ufficio <strong>di</strong> Piano, in data 21 gennaio 2010, in<strong>di</strong>rizzata alla <strong>di</strong>rigente Settore Affari<br />

Generali e, per conoscenza, all’Assessore ai Servizi Sociali e Assessore all’Urbanistica, nella<br />

quale si specifica che, a seguito <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong> un operatore privato per la realizzazione <strong>di</strong> un<br />

asilo nido, con gli Assessori ai Servizi Sociali e all’Urbanistica era stata inizialmente valutata<br />

l’ipotesi <strong>di</strong> stralciare dal lotto D3 <strong>del</strong> “Bollone” una porzione <strong>di</strong> area da cedere tramite bando<br />

pubblico per la realizzazione <strong>di</strong> una struttura privata e che, successivamente alla decisione


<strong>del</strong>l’allora Giunta comunale <strong>di</strong> alienare il lotto D3 ad uso esclusivamente residenziale, in parte<br />

libera e in parte convenzionata, non erano previste aree per l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> strutture <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

tipologia richiesta. In effetti, in data 18 marzo 2010, con determina <strong>del</strong> responsabile <strong>del</strong>l’Ufficio<br />

<strong>del</strong> Patrimonio, il lotto D3 fu messo all’asta.<br />

Pertanto, onde verificare l’opportunità <strong>di</strong> procedere con una variante urbanistica per la<br />

trasformazione <strong>di</strong> parte <strong>del</strong>lo standard in<strong>di</strong>viduato all’interno <strong>del</strong> comparto “Bollone” e<br />

destinato a verde pubblico in area <strong>di</strong> interesse comune, idonea all’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> una<br />

struttura d’asilo nido, si richiedeva <strong>di</strong> valutare, per quanto <strong>di</strong> competenza, il fabbisogno<br />

specifico asilo nido esistente e futuro in quel territorio, zona nord-est, nell’ambito <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

programmazione generale comunale. Relazione a firma <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente Affari Generali e Servizi<br />

alla Persona e <strong><strong>del</strong>la</strong> responsabile PO, nella quale, dopo aver esaminato l’offerta <strong>di</strong> servizi<br />

all’infanzia data dalle strutture pubbliche e private, viene evidenziata la non sussistenza <strong>di</strong> un<br />

ampliamento dei servizi offerti per la prima infanzia, né quin<strong>di</strong> la realizzazione <strong>di</strong> una struttura<br />

da a<strong>di</strong>bire ad asilo nido.<br />

In base alle risultanze <strong><strong>del</strong>la</strong> relazione fornita, l’Amministrazione comunale non ritiene<br />

necessario provvedere alla variante urbanistica per trasformare un verde pubblico in area per<br />

attrezzature <strong>di</strong> interesse comune.<br />

Relativamente al punto 4, non vengono forniti i dati circa l’esatto periodo <strong>del</strong> trasferimento ed<br />

ampliamento <strong>del</strong>l’asilo nido, né l’ubicazione <strong>del</strong>lo stesso.<br />

Si ricorda, comunque, che aprire un asilo nido è a tutti gli effetti l’avvio <strong>di</strong> un’attività<br />

impren<strong>di</strong>toriale, che comporta il reperimento <strong>di</strong> locali idonei, personale specializzato e servizi<br />

all’infanzia ben regolati e stu<strong>di</strong>ati e nel rispetto <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>di</strong>gnità <strong><strong>del</strong>la</strong> persona, universalità <strong>del</strong><br />

<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> accesso e uguaglianza <strong>del</strong> trattamento, effettività ed efficacia <strong>del</strong>le prestazioni<br />

erogate, dando la possibilità al privato <strong>di</strong> scegliere se richiedere l’accre<strong>di</strong>tamento regionale, al<br />

fine <strong>di</strong> entrare nella rete <strong>del</strong>le unità <strong>di</strong> offerta, oppure <strong>di</strong> svolgere la loro attività rimanendo<br />

fuori dalla rete (legge regionale 3 <strong>del</strong> 2008).<br />

Da una ricerca effettuata presso gli Uffici <strong>del</strong> SUAP e presso il Servizio E<strong>di</strong>lizia Privata e<br />

Urbanistica si è riscontrato che recentemente, <strong>di</strong>cembre 2012, sono state autorizzate le opere<br />

per la sistemazione dei locali <strong>di</strong> viale Piave al fine <strong>di</strong> trasferimento <strong>di</strong> un asilo nido privato già<br />

operante in via Tasso. L’e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> viale Piave è classificato nel Piano <strong>del</strong>le Regole vigente come<br />

tessuto non residenziale NR1, normato dall’articolo 28 <strong>del</strong>le NTA <strong>del</strong> Piano <strong>del</strong>le Regole, nel<br />

quale sono ammesse destinazioni produttivo artigianali, produttivo commerciali fino alla me<strong>di</strong>a<br />

struttura <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> tipo 2, produttivo <strong>di</strong>rezionale o per servizi; sono ammesse destinazioni<br />

residenziali. Di conseguenza, vista la compatibilità <strong>del</strong>l’asilo nido con la destinazione a servizi,<br />

sono stati autorizzati sia il trasferimento <strong>del</strong>l’attività, sia il rinnovo dei locali.<br />

3) Contenuti degli articoli e avvisi pubblicati sulla stampa. Al punto a) <strong>del</strong>l’“appurato” <strong>di</strong> cui<br />

all’interpellanza <strong>del</strong> 20 maggio <strong>2013</strong> si legge: “la stampa nazionale ha riportato l’apertura <strong>di</strong><br />

una variante al PGT allegato”. L’articolo, titolato “Treviglio, aperta una variante al PGT per<br />

cambiare destinazione urbanistica. Idea: un asilo al Bollone. Ancora ancora invenduta, si fa<br />

avanti un privato”, a firma <strong>di</strong> Pietro Tosca, allegato all’interpellanza, è tratto dall’inserto <strong>del</strong>l’8<br />

maggio <strong>2013</strong> de Il Corriere <strong><strong>del</strong>la</strong> Sera Bergamo. L’articolo riporta la notizia circa la<br />

trasformazione urbanistica <strong>di</strong> quattro lotti <strong>di</strong> terreno e<strong>di</strong>ficabile nel nuovo quartiere nord-est,<br />

da una zona residenziale a zona <strong>di</strong> servizi per l’istruzione. L’articolo prosegue commentando le<br />

vicissitu<strong>di</strong>ni <strong>del</strong>le aree, messe all’asta più volte ed ogni volta con riduzione <strong>del</strong> prezzo, senza<br />

che però fosse avanzata alcuna offerta. L’articolo continua riportando in sintesi i contenuti<br />

<strong>del</strong>l’interpellanza da lei presentata e <strong>di</strong> cui è opportuno riportare interamente il seguente<br />

periodo: “L’interesse <strong>di</strong> un privato per costruire un asilo nido privato nel quartiere ci sarebbe<br />

da tempo. Un impren<strong>di</strong>tore avrebbe sondato l’Amministrazione anche in passato. Ne ha chiesto<br />

conto nell’ultimo Consiglio comunale l’esponente <strong><strong>del</strong>la</strong> minoranza, Federico Merisi, con<br />

un’interpellanza in cui chiedeva perché nel precedente mandato amministrativo non furono<br />

concessi i permessi. Ai tempi, però, le rilevazioni <strong>del</strong>l’Ufficio Pubblica Istruzione in<strong>di</strong>carono che<br />

il fabbisogno citta<strong>di</strong>no per questo tipo <strong>di</strong> servizi era già sod<strong>di</strong>sfatto”.<br />

L’articolo si conclude con un’intervista all’assessore Nisoli che riguarda il valore più basso <strong>del</strong><br />

terreno con la nuova destinazione e <strong><strong>del</strong>la</strong> variante <strong>del</strong> terreno <strong>di</strong> proprietà comunale posto al<br />

PIP 1, che da standard <strong>di</strong>venta ora area e<strong>di</strong>ficabile per la realizzazione <strong>di</strong> capannoni artigianali.<br />

Al punto b) <strong>del</strong>l’“appurato” <strong>di</strong> cui all’interpellanza <strong>del</strong> 20 maggio <strong>2013</strong> si legge: “L’Eco <strong>di</strong><br />

Bergamo ha pubblicato un avviso avente per oggetto ‘Avvio <strong>del</strong> proce<strong>di</strong>mento connesso alla


edazione <strong>di</strong> variante degli atti <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> Governo <strong>del</strong> Territorio, Piano dei Servizi e Piano <strong>del</strong>le<br />

Regole’”. L’inserzione, pubblicata l’8 maggio <strong>2013</strong> su L’Eco <strong>di</strong> Bergamo, rende noto ai citta<strong>di</strong>ni<br />

che la Giunta comunale ha dato l’avvio <strong>del</strong> proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> variante al Piano <strong>del</strong>le Regole e al<br />

Piano dei Servizi, ai sensi <strong>del</strong>l’articolo 95 bis, comma 2, <strong><strong>del</strong>la</strong> legge regionale 12/2005, in modo<br />

che chiunque ne abbia interesse, anche per la tutela <strong>di</strong> interessi <strong>di</strong>ffusi, possa, nei tempi<br />

prefissati dallo stesso avviso, quin<strong>di</strong>ci giorni dalla pubblicazione, presentare suggerimenti o<br />

proposte. Dell’avvenuta pubblicazione <strong>del</strong>l’avviso sull’Eco <strong>di</strong> Bergamo ne è stata data notizia<br />

sul sito PGT Web <strong><strong>del</strong>la</strong> Regione Lombar<strong>di</strong>a; inoltre, l’avviso è stato pubblicato all’Albo pretorio<br />

on-line <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Treviglio e nell’apposita sezione <strong>del</strong> sito web comunale riguardante le<br />

varianti al PGT.<br />

Si ricorda che l’avvio <strong>del</strong> proce<strong>di</strong>mento per la redazione <strong>del</strong> PGT e <strong>del</strong>le sue varianti è un atto<br />

obbligatorio, previsto dal comma 2 <strong>del</strong>l’articolo 13 <strong><strong>del</strong>la</strong> legge regionale 12/2005, e deve<br />

avvenire me<strong>di</strong>ante pubblicazione su almeno un quoti<strong>di</strong>ano o perio<strong>di</strong>co a <strong>di</strong>ffusione locale e sui<br />

normali canali <strong>di</strong> comunicazione con la citta<strong>di</strong>nanza.<br />

Le aree <strong>di</strong> proprietà comunale in questione interessate dal proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> variante<br />

urbanistica, poiché inserite nel Piano <strong>del</strong>le Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari, sono il lotto<br />

D3, comparto D <strong>del</strong> “Bollone”, da area residenziale a servizi, ed un terreno posto nel PIP 1, da<br />

area a servizi ad area e<strong>di</strong>ficabile produttiva. Si porta integralmente il testo <strong>del</strong>l’avviso al punto<br />

1 riguardante il lotto D3: “Area compresa nel Piano <strong>del</strong>le Regole e nel Piano Attuativo San<br />

Zeno nord-est, comparto D <strong>del</strong> “Bollone”, convenzione sottoscritta in data 14.12.2009,<br />

repertorio <strong>25</strong>527, me<strong>di</strong>ante l’inserimento <strong>del</strong>l’area nel Piano dei Servizi con previsione <strong>di</strong><br />

realizzazione attrezzature per l’istruzione scuole materne, scuole primarie, scuole secondarie <strong>di</strong><br />

primo grado <strong>di</strong> cui all’articolo 8 <strong>del</strong> Piano dei Servizi; servizi prevalentemente costruiti SCI,<br />

fermo restando la vali<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> tutti gli obblighi convenzionali già in carico all’Amministrazione<br />

comunale in qualità <strong>di</strong> co-lottizzante”.<br />

Dalla lettura comparata <strong>di</strong> quanto riportato nella prima parte <strong>del</strong>l’articolo pubblicato su Il<br />

Corriere <strong><strong>del</strong>la</strong> Sera e quanto al punto 1 <strong>del</strong>l’avviso pubblicato su L’Eco <strong>di</strong> Bergamo, è evidente<br />

che l’avvio <strong>del</strong> proce<strong>di</strong>mento <strong>del</strong>l’area <strong>del</strong> “Bollone” riguarda solo ed esclusivamente la variante<br />

<strong>del</strong>l’area in<strong>di</strong>viduata come lotto D3, nel comparto D, da area residenziale ad area per<br />

attrezzature per l’istruzione, scuole materne, scuole primarie e scuole secondarie <strong>di</strong> primo<br />

grado.<br />

Il titolo <strong>del</strong>l’articolo pubblicato sull’inserto Bergamo de Il Corriere <strong><strong>del</strong>la</strong> Sera e la parte<br />

<strong>del</strong>l’articolo riportata in corsivo tra le virgolette <strong>del</strong> punto a) sono inesatte. Infatti, l’articolo<br />

afferma che lei avrebbe richiesto perché nel precedente mandato amministrativo non furono<br />

concessi i permessi. Ai tempi, però, le rivelazioni <strong>del</strong>l’Ufficio Pubblica Istruzione in<strong>di</strong>carono che<br />

il fabbisogno citta<strong>di</strong>no per questo tipo <strong>di</strong> servizi era già sod<strong>di</strong>sfatto; notizie già da lei<br />

conosciute, infatti sono citate nelle premesse <strong>del</strong>l’interpellanza, mentre l’articolo non riporta<br />

l’effettiva domanda su un’eventuale variante urbanistica per l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> un asilo nido e la<br />

risposta fornitale, che afferma che nessuno stu<strong>di</strong>o e nessun parere è stato richiesto agli Uffici,<br />

per cui resta invariato quanto contenuto nelle relazioni allegate alla risposta, sempre riferito<br />

all’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> un asilo nido, peraltro da attuarsi me<strong>di</strong>ante variante <strong>di</strong> un’area a verde<br />

pubblico ad attrezzature <strong>di</strong> interesse generale nel comparto Bollone, senza che vi sia in<strong>di</strong>cato<br />

un comparto specifico dei nove che lo compongono, che, con le varie cessioni <strong>di</strong> area, hanno<br />

contribuito a comporre il <strong>di</strong>segno globale degli spazi pubblici sia <strong>del</strong> verde, dei percorsi e dei<br />

parcheggi, come risulta nella richiesta <strong>di</strong> parere inviata dal Servizio Urbanistica, Ufficio <strong>di</strong><br />

Piano, in data 21 gennaio 2010, alla <strong>di</strong>rigente Settore Affari Generali.<br />

Per quanto sopra precisato e relazionato, contrariamente a quanto riportato nell’interpellanza<br />

<strong>di</strong> cui all’oggetto, inoltrata in data 20 maggio <strong>2013</strong>, non risulta verificato quanto da lei<br />

affermato ai punti a). Il terreno <strong>di</strong> cui al punto 1 e al punto a) è rappresentato dal comparto D<br />

<strong>del</strong> cosiddetto “Bollone”; infatti l’interpellanza <strong>di</strong> cui al punto 1 e la risposta <strong>di</strong> cui al punto 2<br />

non riguardano il comparto D, bensì <strong>di</strong> tutta l’area a standard <strong>del</strong> cosiddetto “Bollone”.<br />

b) Si tratta <strong>di</strong> due interventi urbanisticamente assimilati o ad<strong>di</strong>rittura uguali, si tratta<br />

esclusivamente <strong>di</strong> variante urbanistica riguardante il lotto D3 <strong>del</strong> comparto D, derivante dalla<br />

variante al Piano <strong>del</strong>le Alienazioni e valorizzazioni immobiliari, che classifica l’area in questione<br />

come attrezzature per l’istruzione, scuole materne, scuole primarie e scuole secondarie <strong>di</strong><br />

primo grado, <strong>di</strong> cui all’articolo 8 <strong>del</strong> Piano dei Servizi.<br />

Tutto ciò premesso, si forniscono le seguenti risposte ai quesiti posti nell’interpellanza. Quesito


primo: se tutti i proprietari <strong>del</strong> comparto d abbiano assentito all’intervento <strong>di</strong> cui ai punti a) e<br />

b). Risposta: considerato che relativamente al punto a) non è necessario dar risposta, poiché<br />

non pertinente, non avendo l’Amministrazione comunale avviato in tal senso nessuna variante<br />

al PGT, si precisa che, come richiamato nel punto 2, destinazioni d’uso ammissibili nella zona<br />

“Bollone”, la destinazione pubblica o <strong>di</strong> interesse pubblico e già ammessa dalle attuali<br />

normative. Si cita la <strong>del</strong>ibera <strong>di</strong> Consiglio comunale n. 27 <strong>del</strong> 2011, comma 3, articolo 35 <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

NTA. L’inserimento <strong>del</strong>l’area <strong>di</strong> proprietà comunale <strong>del</strong> lotto D3 <strong>del</strong> comparto D “Bollone” si è<br />

resa necessaria per la mo<strong>di</strong>fica al Piano <strong>del</strong>le Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari, che<br />

prevede l’alienazione <strong><strong>del</strong>la</strong> stessa quale Piano dei Servizi, articolo 8, servizi prevalentemente<br />

costruiti, attrezzature per l’istruzione, scuole materne, scuole primarie e scuole secondarie <strong>di</strong><br />

primo grado, come risulta dalla ricognizione e valorizzazione <strong>del</strong> patrimonio immobiliare <strong>del</strong><br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Treviglio, in adempimento alle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all’articolo 58 <strong>del</strong> decreto legge<br />

112 <strong>del</strong> 2008, allegata la <strong>del</strong>iberazione <strong>consiliare</strong> numero 66 <strong>del</strong> <strong>2013</strong>. Pertanto, non risulta<br />

necessario l’assenso degli altri co-lottizzanti, i quali parimenti non dovranno chiedere l’assenso<br />

qualora propongano interventi con destinazioni d’uso ammesse, fatto salvo l’ottenimento<br />

dall’atto autorizzativo per la costruzione.<br />

Quesito secondo: se l’intervento proposto non si configuri come un’alterazione <strong>del</strong>le<br />

caratteristiche generali <strong>del</strong> PL, come previsto dall’articolo 20 <strong><strong>del</strong>la</strong> Convenzione. Risposta: il<br />

rispetto <strong><strong>del</strong>la</strong> conformità alle varianti consentite dall’articolo 20 <strong><strong>del</strong>la</strong> Convenzione potrà essere<br />

verificato solo in sede <strong>di</strong> presentazione <strong>del</strong> progetto per l’ottenimento dei singoli permessi <strong>di</strong><br />

costruire o DIA. Si riba<strong>di</strong>sce che la realizzazione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici con destinazioni d’uso ammesse non<br />

costituisce alterazione <strong>del</strong>le caratteristiche generali <strong>del</strong> PL. In sede <strong>di</strong> istruttoria connessa alla<br />

presentazione <strong><strong>del</strong>la</strong> richiesta per l’ottenimento <strong>del</strong>l’atto autorizzativo sarà verificata la<br />

conformità <strong>del</strong> progetto ai contenuti <strong><strong>del</strong>la</strong> Convenzione.<br />

Quesito terzo: se l’intervento proposto non rappresenti variante sostanziale per quanto<br />

all’e<strong>di</strong>lizia residenziale, EEP e convenzionata prevista dalla Convenzione, pari a più <strong>di</strong> 16.000<br />

metri cubi. Risposta: l’e<strong>di</strong>lizia residenziale, EEP e convenzionata propria <strong>del</strong> lotto, prevista dalla<br />

Convenzione urbanistica, è pari a metri cubi 1.924,70, derivante dai <strong>di</strong>sposti <strong><strong>del</strong>la</strong> legge<br />

regionale 23/97, che consentivano l’aumento volumetrico <strong>del</strong> 10 per cento me<strong>di</strong>ante<br />

l’approvazione <strong>di</strong> PA in variante al PRG; mentre l’e<strong>di</strong>lizia residenziale libera, propria <strong>del</strong> lotto<br />

D3 <strong>di</strong> proprietà comunale, calcolata secondo i parametri <strong>del</strong> PRG, è pari a metri cubi 7.965,78.<br />

La restante parte <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia convenzionata, <strong>di</strong> metri cubi 6.511, per un totale <strong>di</strong> 8.436,<br />

proviene dagli altri otto comparti <strong>del</strong> “Bollone”, come previsto dalle linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo <strong>del</strong><br />

coor<strong>di</strong>namento dei Piani Attuativi <strong><strong>del</strong>la</strong> zona nord-est, in<strong>di</strong>cate dal Consiglio comunale con<br />

<strong>del</strong>ibera 47 <strong>del</strong> 2007, che prevedeva <strong>di</strong> approvare il PL in variante al PRG con aumento<br />

volumetrico <strong>del</strong> 10 per cento, <strong>di</strong> cui la metà, 5 per cento, con facoltà <strong>di</strong> utilizzo da parte dei<br />

lottizzanti, destinando almeno il 5 per cento <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia libera per la realizzazione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici in<br />

e<strong>di</strong>lizia convenzionata. Il restante 5 per cento proveniente dall’aumento volumetrico messo a<br />

<strong>di</strong>sposizione <strong>del</strong>l’Amministrazione comunale per la localizzazione su altro lotto e/o comparto<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> zona, poiché l’utilizzazione <strong>del</strong>l’aumento volumetrico <strong>del</strong> 5 per cento a <strong>di</strong>sposizione dei<br />

lottizzanti non costituiva un obbligo, alcuni lottizzanti hanno rinunciato all’aumento<br />

volumetrico, riversando ulteriori 1.<strong>25</strong>6 metri cubi all’Amministrazione comunale.<br />

Pertanto, considerato che l’atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> cui alla <strong>del</strong>ibera <strong>di</strong> Consiglio comunale 47 <strong>del</strong><br />

2007 non in<strong>di</strong>cava specificatamente il lotto <strong>di</strong> atterraggio dei volumi provenienti dall’aumento<br />

volumetrico, la possibilità e<strong>di</strong>ficatoria per l’e<strong>di</strong>lizia convenzionata, in<strong>di</strong>viduata dalla Giunta con<br />

<strong>del</strong>ibera 99 <strong>del</strong> 12.7.2010, da e<strong>di</strong>ficarsi sul lotto D3 <strong>del</strong> comparto D me<strong>di</strong>ante l’approvazione <strong>di</strong><br />

un progetto parivolumetrico, potrà essere trasferita, qualora vi fossero operatori interessati, su<br />

altro lotto all’interno <strong>del</strong> “Bollone” o su altro lotto <strong>di</strong> proprietà comunale, anche se a tutt’oggi<br />

l’Amministrazione comunale ha ancora a <strong>di</strong>sposizione per l’e<strong>di</strong>lizia convenzionata due lotti nel<br />

comparto PI Bergamo Est, dalla consistenza <strong>di</strong> metri cubi 1.750 cadauno. Di conseguenza, la<br />

mancata previsione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia economica popolare o e<strong>di</strong>lizia convenzionata sul lotto D3 non<br />

rappresenta variante sostanziale per quanto previsto in Convenzione.<br />

Quesito 4: dove vengono destinate o allocate le volumetrie previste dalla Convenzione In<br />

quanto parrebbe che, con l’intervento proposto, venga messa in ven<strong>di</strong>ta solo la superficie,<br />

senza il volume. La risposta è già contenuta nella risposta al quesito 3.<br />

Quesito 5: nel caso in questione <strong>di</strong> cui al punto 4, rispetto agli introiti calcolabili dalla<br />

Convenzione, quale sia la <strong>di</strong>fferenza attiva o passiva <strong>di</strong> introiti per il <strong>Comune</strong>, compresi oneri e


standard. Risposta: gli oneri <strong>di</strong> urbanizzazione previsti dalla Convenzione relativa al lotto D3<br />

sono riferiti solo all’e<strong>di</strong>lizia libera, metri cubi 7.965. Risultano essere oneri <strong>di</strong> urbanizzazione<br />

primaria euro 134.305, oneri <strong>di</strong> urbanizzazione secondaria euro 128.570, contributo<br />

percentuale sul costo <strong>di</strong> costruzione euro 195.000. Considerato che all’Amministrazione<br />

comunale è stata attribuita la quota <strong>del</strong> 41 per cento in rapporto al volume e<strong>di</strong>ficabile,<br />

l’importo presunto risulta essere <strong>di</strong> 80.000 euro. Poiché, come risulta dall’articolo 5 <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

Convenzione, l’Amministrazione comunale ha ceduto superfici a standard superiori, in rapporto<br />

a quanto <strong>di</strong> competenza non è prevista la monetizzazione <strong>di</strong> aree a standard. Per quanto<br />

riguarda il volume previsto in convenzionata, pari a metri cubi 8.436, gli importi presunti, ma<br />

non riportati in Convenzione, secondo quanto attualmente in vigore per il comparto “Bollone”<br />

risultano essere: oneri <strong>di</strong> urbanizzazione primaria 142.000 euro, oneri <strong>di</strong> urbanizzazione<br />

secondaria 150.000, contributo percentuale sul costo <strong>di</strong> costruzione non dovuto. Grazie.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Il consigliere Merisi ha chiesto la parola, può <strong>di</strong>chiararsi sod<strong>di</strong>sfatto o meno.<br />

[CONSIGLIERE MERISI]<br />

Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore per la sua relazione in risposta alla mia interpellanza<br />

e devo <strong>di</strong>re, mi passi la simpatia, che è la prima volta che la vedo così lungo nelle risposte, <strong>di</strong><br />

solito è più conciso. E’ una battuta, evidentemente.<br />

Non mi posso certo <strong>di</strong>chiarare sod<strong>di</strong>sfatto per tutta una serie <strong>di</strong> motivi che ho già espresso<br />

l’altra volta. Allora, innanzitutto questa era una richiesta ufficiale presentata, non come <strong>di</strong>ce<br />

lei, presentata ufficialmente, per iscritto; è evidente che era una richiesta che cercava una<br />

risposta <strong>di</strong> un certo tipo. Non è stato presentato certo un progetto, io prima devo chiedere se lì<br />

lo posso fare, e la risposta è stata quella che è stata. Si trattava <strong>di</strong> un trasferimento, con<br />

eventuale possibilità <strong>di</strong> ampliamento.<br />

Se le risposte sono queste, sono esattamente come quelle <strong>del</strong>l’altra volta: l’altra volta non ero<br />

stato sod<strong>di</strong>sfatto, idem anche questa volta. Quando lei <strong>di</strong>ce: “considerato che relativamente al<br />

punto a) non è necessario dare risposta perché non pertinente, non avendo l’Amministrazione<br />

comunale avviato in tal senso nessuna variante <strong>del</strong> PGT”; benissimo, alla pagina dopo:<br />

“verificato che solo in sede <strong>di</strong> presentazione <strong>del</strong> progetto (…) si riba<strong>di</strong>sce che la realizzazione <strong>di</strong><br />

e<strong>di</strong>fici con destinazione d’uso ammesse non costituisce alterazione alle caratteristiche generali<br />

<strong>del</strong> PL”, esattamente come la Baslini. Per cui siamo nella stessa linea; legittimo, per carità,<br />

Assessore, la sua risposta, dovrà convenire che è legittima anche la mia insod<strong>di</strong>sfazione. In<br />

Convenzione sta scritto qualcosa <strong>di</strong> un pochettino <strong>di</strong>verso rispetto alla comunicazione per tutti.<br />

È chiaro che se questa non viene considerata variante, non è necessaria la comunicazione ai<br />

convenzionati e non è necessario l’assenso.<br />

Quanto allo spostamento <strong>del</strong>le volumetrie, ce l’aveva già detto anche l’altra volta, quin<strong>di</strong> lei<br />

conferma che attualmente questa Amministrazione non ha ancora deciso dove allocare questi<br />

metri cubi e che comunque sarà possibile da qualsiasi parte, tra virgolette, nel momento in cui<br />

ci sia una richiesta effettiva <strong>di</strong> interesse.<br />

L’ultima cosa è sempre quella: “ai tempi, però, le rilevazioni <strong>del</strong>l’Ufficio Pubblica Istruzione<br />

in<strong>di</strong>carono che il fabbisogno dei citta<strong>di</strong>ni per questo tipo <strong>di</strong> servizi era già sod<strong>di</strong>sfatto”. Era<br />

sod<strong>di</strong>sfatto, tanto è vero che a un asilo nido era stato consentito il trasferimento e a quest’altro<br />

no, ma questo è un altro <strong>di</strong>scorso. Il concetto fondamentale è che cosa è cambiato nel<br />

frattempo. Lei ce l’ha spiegato, chiaramente non posso essere sod<strong>di</strong>sfatto perché, secondo me,<br />

la sostanza, le idee <strong>di</strong> fondo, mi passi il termine, è un po’ <strong>di</strong>versa da quello che lei ci ha<br />

illustrato questa sera. Grazie.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Proce<strong>di</strong>amo oltre. Punto n. 3 all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno, avente ad oggetto “Interpellanza<br />

presentata dal consigliere comunale Merisi in or<strong>di</strong>ne ai programmi <strong>di</strong> sostenibilità<br />

ambientale promossi dall’Amministrazione”. È stata acclarata al Protocollo <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> in<br />

data 20 maggio ’13 la seguente interpellanza: “Premesso che: 1) la sostenibilità ambientale<br />

ormai è <strong>di</strong>venuta un punto fermo per qualsiasi intervento, non solo urbanistico o e<strong>di</strong>lizio; 2)<br />

codesta Amministrazione comunale si è finora <strong>di</strong>mostrata attenta a questo argomento; 3)<br />

codesta Amministrazione comunale ha già proposto alcuni interventi in merito.


Appurato che: a) Regione Lombar<strong>di</strong>a sostiene la ventesima e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> “Expo Scuola<br />

Ambiente”, ospitata dal Museo Civico <strong>di</strong> Scienze Naturali <strong>di</strong> Bergamo; b) Regione Lombar<strong>di</strong>a<br />

sostiene il Festival <strong>del</strong>l’Ambiente <strong>di</strong> Bergamo.<br />

Accertato che: a) le realtà legate a uno stile <strong>di</strong> vita sostenibile e alla la green economy sono<br />

giustamente in aumento; b) tali realtà costituiscono obiettivamente una base solida per un<br />

futuro sostenibile.<br />

Interpella Sindaco e Giunta per avere informazioni dettagliate sui programmi che codesta<br />

Amministrazione comunale intende attuare per promuovere uno stile <strong>di</strong> vita improntato a un<br />

consapevole uso <strong>del</strong>le risorse ambientali, così come affermato recentemente dall’Assessore<br />

regionale all’Ambiente”.<br />

Risponde l’assessore Imeri, prego.<br />

[ASSESSORE IMERI]<br />

Grazie, buona sera. In merito all’interpellanza devo <strong>di</strong>re che l’Amministrazione comunale, come<br />

citato nelle premesse, ha già proposto alcuni interventi che vanno nella <strong>di</strong>rezione <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

sostenibilità ambientale, che tra l’altro è un tema sul quale la nostra città da sempre, a<br />

prescindere dalle Amministrazioni, è attenta e sensibile sia dal punto <strong>di</strong> vista appunto<br />

amministrativo, che dal punto <strong>di</strong> vista <strong>del</strong>le risposte poi <strong><strong>del</strong>la</strong> citta<strong>di</strong>nanza.<br />

In questa fase storica lo strumento guida, se ho ben inteso poi anche le intenzioni<br />

<strong>del</strong>l’interpellanza, è sicuramente il PAES che abbiamo approvato lo scorso anno, uno strumento<br />

importante <strong>di</strong> pianificazione e <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo, ma anche che ci ha permesso <strong>di</strong> fare un po’ il punto<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> situazione e capire quali siano gli interventi da pianificare o le aree su cui agire<br />

maggiormente per poter migliorare la qualità <strong><strong>del</strong>la</strong> vita dei citta<strong>di</strong>ni attraverso un uso più<br />

consapevole <strong>del</strong>le risorse ambientali. L’Amministrazione ha quin<strong>di</strong> pianificato una serie<br />

interventi tecnici, assumendosi il ruolo <strong>di</strong> esempio da imitare, oltre a dotarsi <strong>di</strong> strumenti che<br />

abbiano riflesso anche sulla vita dei citta<strong>di</strong>ni, quali ad esempio l’Allegato Energetico, anch’esso<br />

approvato lo scorso anno.<br />

Alle iniziative già in corso, tra le quali ci sono anche i patrocini a iniziative, chiamiamole così,<br />

più leggere, ma che vanno nell’in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> stili <strong>di</strong> vita da sostenere, quin<strong>di</strong> il Festival Bike o<br />

la recente iniziativa proposta dall’ipermercato Pellicano, “Diecimila passi”, a queste iniziative si<br />

integrano e si integreranno nei prossimi mesi ulteriori proposte: un percorso formativo nelle<br />

scuole (che è già in essere e verrà riproposto) sul tema <strong><strong>del</strong>la</strong> raccolta <strong>di</strong>fferenziata; un altro<br />

percorso formativo sul tema <strong>del</strong>l’acqua come risorsa; e poi le iniziative <strong>di</strong> sensibilizzazione<br />

collegate e prevista dal PAES e rivolte a quelli che sono i cosiddetti stakeholder, attraverso<br />

azioni quali ad esempio l’Energy Day, che è già andato in scena anche lo scorso anno.<br />

Inoltre, da un punto <strong>di</strong> vista più pragmatico, più operativo, stiamo valutando per la prossima<br />

stagione, per il prossimo anno, scusate il lapsus, la possibilità <strong>di</strong> incentivare la sostituzione <strong>di</strong><br />

caldaie a gasolio (che sono uno dei lati emersi su cui agire maggiormente) con caldaie a minor<br />

impatto ambientale, andando a dare dei contributi ai citta<strong>di</strong>ni perché ovviamente, oltre alle<br />

azioni che può intraprendere il <strong>Comune</strong>, ci sono poi quelle che devono intraprendere i privati, e<br />

questo a nostro avviso è un campo d’azione su cui agire.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Il consigliere Merisi ha chiesto la parola, prego.<br />

[CONSIGLIERE MERISI]<br />

Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, mi <strong>di</strong>chiaro sod<strong>di</strong>sfatto <strong><strong>del</strong>la</strong> risposta. Restiamo in attesa<br />

degli sviluppi concreti, come lei ci ha appena detto. Grazie.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Grazie. Punto n. 4: “Interpellanza presentata dal consigliere comunale Borghi in<br />

merito allo smaltimento rifiuti industriali, società Flydeco – via Ugo La Malfa,<br />

Treviglio”.<br />

La Consigliera ha depositato in data 27 maggio <strong>2013</strong> la seguente interpellanza: “Premesso che<br />

la <strong>di</strong>tta Flydeco ha ottenuto l’autorizzazione AIA con DDS n. 12162… 21910/2007 – si tratta <strong>di</strong><br />

errori <strong>di</strong> battitura – e che con decreto 5945 <strong>del</strong> 15 <strong>giugno</strong> ’09 ha acquisito una mo<strong>di</strong>fica all’AIA<br />

con prescrizioni, prescrizioni che non ha realizzato entro i termini previsti, dovendo quin<strong>di</strong>


icorre ad altra richiesta alla Provincia <strong>di</strong> proroga dei termini per ultimare i lavori <strong>di</strong><br />

ampliamento autorizzati; che la Provincia, con nota a Protocollo 2245 <strong>del</strong>l’11.8.11 ha concesso<br />

la proroga richiesta da Flydeco precisando che i lavori avrebbero dovuto essere conclusi entro il<br />

30.11.12 e gli impianti essere a regime entro il 31.3.13.<br />

Rilevato che dovrebbero essere vigenti due Convenzioni, quella volontaria con il Dipartimento<br />

ARPA <strong>di</strong> Bergamo per il controllo <strong>del</strong>le emissioni in atmosfera e degli scarichi idrici, stipulata<br />

nel 2007 e rinnovata, come <strong>di</strong>ce l’Assessore, con nota a Protocollo 36186/2012 per l’anno<br />

2012, e quella 3 agosto 2009 che il <strong>Comune</strong> ha stipulato con Flydeco S.r.l. al fine <strong>di</strong> rendere<br />

più stringente il rispetto <strong><strong>del</strong>la</strong> normativa da parte <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>di</strong>tta stessa, introducendo un<br />

meccanismo sanzionatorio <strong>di</strong> tipo economico.<br />

Evidenziato che Flydeco, <strong>di</strong>etro sua richiesta <strong>del</strong> 29.10.12, protocollata in Provincia al 105108,<br />

ha ottenuto, senza aggiornamento <strong>del</strong>l’AIA, <strong>di</strong> realizzare un’importante variante <strong>del</strong> sistema <strong>di</strong><br />

aspirazione che riguarda la zona a batch, autorizzazione vincolata, secondo la norma<br />

provinciale, firmata dall’ingegner Andrea Castelli, alla valutazione <strong>di</strong> ARPA; che, per stessa<br />

ammissione <strong>del</strong>l’azienda, tale nuovo sistema avrebbe dovuto impe<strong>di</strong>re alla formazione gassosa,<br />

che talvolta ha un andamento rapito, <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondersi imme<strong>di</strong>atamente nell’ambiente e <strong>di</strong> restarvi<br />

a lungo per inefficienza <strong>del</strong>l’impianto <strong>di</strong> espirazione in uso; che la <strong>di</strong>tta, in data 30.11.12, ha<br />

rinunciato a installare un impianto <strong>di</strong> pretrattamento me<strong>di</strong>ante evaporazione <strong>di</strong> alcuni reflui,<br />

autorizzato dal decreto AIA <strong>del</strong> 2009, comunicazione acclarata al 60471 <strong>del</strong> Protocollo<br />

comunale e che non si conosce la risposta a questa richiesta <strong>di</strong> rinuncia avanzata da Flydeco.<br />

Sottolineato che l’Assessore all’Ambiente, sempre con nota a Protocollo 36186/2012, ha<br />

<strong>di</strong>chiarato che è Flydeco a controllare se stessa in quanto effettua la valutazione <strong>del</strong> rischio <strong>di</strong><br />

agenti chimici me<strong>di</strong>ata ogni tre, quattro anni, in base ai valori <strong>di</strong> esposizione rilevati nei<br />

monitoraggi ambientali; compie misurazioni olfattometriche semestralmente per il controllo<br />

<strong>del</strong>le sostanze emesse e degli odori; l’impianto è gestito e monitorato da Flydeco con<br />

tecnologie <strong>di</strong> automazione e telecontrollo.<br />

Considerato che anche lo scarico <strong>di</strong>retto in fognatura <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>tta, seppur sempre<br />

monitorato da Cogeide, richiede controlli sempre più costanti e accurati perché non si riscontri<br />

come nel 2008 (nota ARPA <strong>25</strong> luglio 2008) il superamento dei limiti per i valori <strong>di</strong> PH <strong>del</strong>l’azoto<br />

liquido e <strong>del</strong> boro, con conseguente notifica <strong>di</strong> reato alla Procura e <strong>di</strong>ffida alla <strong>di</strong>tta; perché il<br />

canale recettore in cui scarica il depuratore, cioè il fiume Serio, non peggiori qualitativamente<br />

le sue con<strong>di</strong>zioni (è già uno dei fiumi più inquinati <strong><strong>del</strong>la</strong> Lombar<strong>di</strong>a), cioè non vada in<br />

continuazione a <strong>di</strong>minuire la sua capacità idrica <strong>di</strong> derivazione naturale e quella che viene da<br />

monte nell’aumentare il flusso dei reflui che provengono dalla depauperazione degli scarichi<br />

industriali.<br />

Verificato che il Difensore regionale <strong><strong>del</strong>la</strong> Lombar<strong>di</strong>a in data 30.8.12 ha inviato una lettera,<br />

Protocollo 03984MDT201204245.31/8 al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Treviglio e all’ASL a all’ARPA <strong>di</strong> Bergamo<br />

chiedendo conto <strong>del</strong>le iniziative da lui intraprese relativamente all’inquinamento atmosferico<br />

provocato da Flydeco, inquinamento segnalato gli Enti citati con esposto datato agosto 2011 e<br />

rimasto, all’agosto 2012, senza alcuna risposta.<br />

Ricordato che l’inquinamento atmosferico e le molestie olfattive vengono continuamente<br />

rilevate e segnalate anche formalmente a partire dal 1996: con <strong>del</strong>ibera 593/96 <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

Treviglio, Flydeco viene inserita nella classificazione <strong>di</strong>tte insalubri; nel 2000 vengono raccolte<br />

620 firme, soprattutto per chiedere all’Amministrazione <strong>di</strong> intervenire per mettere fine alle<br />

molestie olfattive; nel luglio 2007 si verifica una grave incidente, con intervento <strong><strong>del</strong>la</strong> Polizia<br />

locale e dei Vigili <strong>del</strong> Fuoco, con danni alla salute dei residenti nei pressi <strong>del</strong>l’azienda,<br />

trasportati d’urgenza al pronto soccorso; che la Consulta per l’Ambiente <strong>di</strong> Treviglio (verbali<br />

26.7.07, 9.10.07 e 27.4.09), il Consiglio comunale <strong>di</strong> Treviglio (7 aprile ’09, 5 aprile ’11, 9<br />

agosto ’12) e l’Assessore regionale Raimon<strong>di</strong>, in conseguenza <strong>di</strong> una interpellanza con risposta<br />

scritta <strong>del</strong>l’Italia dei Valori in data 13.3.12, sono costretti a occuparsi <strong>del</strong> problema che Flydeco<br />

continua a provocare. Nella VAS <strong>del</strong> PGT <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Treviglio <strong>del</strong> <strong>di</strong>cembre 2010, pagine<br />

168 e 169, si legge a proposito <strong>di</strong> Flydeco: ‘Nell’ambito <strong><strong>del</strong>la</strong> Conferenza dei Servizi, il <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> Treviglio ha fatto presente il manifestarsi <strong>di</strong> criticità dovute alle emissioni olfattive e<br />

emissioni fuggitive’; il 13.5.12 Legambiente fa un esposto alla Procura <strong>di</strong> Bergamo; le<br />

segnalazioni dei citta<strong>di</strong>ni sono sempre state numerose e i verbali <strong>di</strong> controlli effettuati per le<br />

molestie olfattive, nonostante l’intervallo <strong>di</strong> tempo che necessariamente intercorre tra la<br />

denuncia e il sopralluogo, ammettono la presenza <strong>di</strong> odori. Il 22 e il 23 maggio ultimo scorso


sono stati nuovamente segnalati al <strong>Comune</strong> e ad ARPA insostenibili e insopportabili esalazioni<br />

pungenti e acide.<br />

Le osservazioni inviate alla Procura per la pratica J Consult sono firmate da parecchi residenti e<br />

<strong>di</strong>tte <strong><strong>del</strong>la</strong> zona che si oppongono all’apertura <strong>di</strong> un altro impianto <strong>di</strong> conferimento e<br />

trattamento rifiuti accanto a Flydeco, anche perché paventano, per timori espressi persino<br />

dalla Provincia, che la J Consult sia un ampliamento <strong>di</strong> Flydeco.<br />

Dato atto che numerosi atti tecnici dei Comuni <strong>di</strong> Treviglio e Casirate d’Adda e <strong><strong>del</strong>la</strong> Provincia<br />

<strong>di</strong> Bergamo <strong>di</strong>chiarano che l’area in cui è inse<strong>di</strong>ata Flydeco e potrà essere inse<strong>di</strong>ata j Consult<br />

presenta numerose criticità: abitazioni, mensa, scuola professionale, esercizi pubblici, palestre<br />

frequentate da bambini, aziende commerciali limitrofe, roggia Vailate a<strong>di</strong>acente all’impianto<br />

proposto e irrigante i campi sottostanti, importanti attività manifatturiere con problematiche<br />

ambientali complesse, due <strong>di</strong>tte a rischio, RIR, BreBeMi e TAV in fase <strong>di</strong> realizzazione alla<br />

periferia <strong>di</strong> Casirate; che le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> compromissione reale e potenziale <strong>del</strong>l’area<br />

interessata potranno <strong>di</strong>venire ulteriormente critiche per il non <strong>di</strong>stante progetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>scarica <strong>di</strong><br />

cemento/amianto che ha recentemente ottenuto il parere favorevole <strong>di</strong> compatibilità<br />

ambientale <strong><strong>del</strong>la</strong> Regione.<br />

Valutato che, per quanto detto e illustrato, la <strong>di</strong>tta va tenuta in continuazione sotto la lente <strong>di</strong><br />

ingran<strong>di</strong>mento e va strettamente monitorata da parte <strong>di</strong> tutti coloro che, a <strong>di</strong>verso titolo,<br />

hanno il <strong>di</strong>fficile compito <strong>di</strong> presi<strong>di</strong>are il sistema dei controlli; che il Consiglio comunale deve,<br />

per il suo ruolo <strong>di</strong> bilancia, continuamente informarsi sulla tenuta dei sistemi <strong>di</strong> controllo<br />

riguardanti questa azienda per garantire al massimo la tutela <strong><strong>del</strong>la</strong> salute dei citta<strong>di</strong>ni, tanto<br />

più oggi che ai rischi <strong>di</strong> Flydeco potrebbero essere accumulati quelli <strong>di</strong> J Consult, che ha chiesto<br />

<strong>di</strong> inse<strong>di</strong>arsi accanto a Flydeco nonostante la ferma opposizione dei Comuni e dei Consigli<br />

comunali <strong>di</strong> Treviglio e <strong>di</strong> Casirate.<br />

Si interpellano il Sindaco e la Giunta per sapere: 1) se, secondo quanto prescritto dalla nota<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> Provincia, protocollo 2245 <strong>del</strong>l’11.8.11, i lavori si sono conclusi entro il 30.11.12 e gli<br />

impianti sono entrati a regime entro il 31.3.13; sennò, quali interventi non sono stati portati a<br />

termine e per quando è prevista la fine lavori; 2) se le Convenzioni citate sono entrambe<br />

vigenti nel <strong>2013</strong>, quanti controlli esterni ARPA, dalla loro stipula, hanno consentito <strong>di</strong><br />

effettuare, in quali date e con che esiti rispetto agli impegni pattuiti; se la somma <strong>di</strong> euro<br />

6.000 è stata regolarmente versata anche a febbraio <strong>2013</strong>; quante volte il <strong>Comune</strong>, senza<br />

preavviso, ha visitato gli impianti e quante volte ha avuto accesso al sistema <strong>di</strong> telecontrollo<br />

(punto 4, Convenzione 2009); se Flydeco ha partecipato attivamente ai cre<strong>di</strong>ti formativi degli<br />

studenti <strong>del</strong>le scuole superiori, mettendo a <strong>di</strong>sposizione annualmente due posti per<br />

l’organizzazione <strong>di</strong> corsi <strong>di</strong> formazione <strong>di</strong> laboratorio chimico e <strong>di</strong> gestione impianti e, se sì,<br />

quali istituti ha coinvolto e in quali perio<strong>di</strong> <strong>del</strong>l’anno scolastico; 3) se l’azienda ha avuto il via<br />

libera dall’ARPA, come previsto dall’autorizzazione <strong><strong>del</strong>la</strong> Provincia, per realizzare il sistema <strong>di</strong><br />

aspirazione che riguarda la zona a batch e che avrebbe dovuto consentire <strong>di</strong> meglio controllare<br />

e <strong>di</strong> gestire la formazione gassosa che si crea nell’ambiente; se sì, si chiede copia <strong>del</strong>l’atto; se<br />

tale sistema è stato installato e con quali risultati. 4) se la <strong>di</strong>tta ha avuto un’ufficiale<br />

autorizzazione a non installare l’impianto <strong>di</strong> pretrattamento me<strong>di</strong>ante evaporazione <strong>di</strong> alcuni<br />

reflui, autorizzato nel decreto AIA <strong>del</strong> 2009 e, se sì, quali controlli si sono effettuati per provare<br />

che effettivamente la tecnologia citata non avrebbe migliorato le capacità gestionali<br />

<strong>del</strong>l’impianto; 5) se non si ritiene che Flydeco debba in continuum essere soggetta a controlli<br />

esterni, quin<strong>di</strong> essere costretta a installare un sistema <strong>di</strong> controllo, come per esempio Profibus,<br />

usato da Idroclean a Casirate, che legge, acquisisce e conserva per un certo tempo i dati,<br />

mantenendoli a <strong>di</strong>sposizioni <strong>del</strong>le Autorità (ARPA e Provincia), che possono acquisirli<br />

<strong>di</strong>rettamente in impianto o, in alternativa, farseli trasmettere via modem per poterli leggere e<br />

interpretare presso i loro uffici provinciali; se non si sia presa in considerazione la possibilità <strong>di</strong><br />

inviare, per la sola analisi olfattometrica, alcuni dati a laboratori specializzati, come per<br />

esempio il CRPA <strong>di</strong> Reggio Emilia; 6) se si intende procedere con ulteriori verifiche da parte <strong>di</strong><br />

terzi per approfon<strong>di</strong>re e verificare le concentrazioni odorigene emesse, sia che l’impianto<br />

Flydeco sia a regime, sia che non lo sia ancora (si veda nota Assessore Imeri, protocollo<br />

36186); 7) se non si è mai verificato, dopo il 2008, che lo scarico dei reflui in fognatura<br />

superasse i limiti fissati in deroga dalla Convenzione <strong>del</strong> 2009 e, se sì, con che frequenza e con<br />

quali valori; quanti sfiori a valle <strong>del</strong>l’impianto si sono registrati dal 2009 a oggi; 8) quali sono<br />

state le rispose <strong>del</strong>l’Ufficio Ambiente e <strong>del</strong>l’ARPA (si chiede copia degli atti) alle segnalazioni dei


esidenti <strong>del</strong> 22 e 23 maggio ultimo scorso; 9) quali sono state le risposte <strong>di</strong> ASL e ARPA al<br />

Difensore regionale <strong><strong>del</strong>la</strong> Lombar<strong>di</strong>a (l’accesso agli atti è <strong>del</strong>l’1.12.12 e risulta senza risposta);<br />

se non si ritiene che siano documenti importanti e quin<strong>di</strong> da richiedere, se non ancora acquisiti,<br />

per tenere coor<strong>di</strong>nate le azioni dei <strong>di</strong>versi Enti e tutela massima <strong><strong>del</strong>la</strong> salute pubblica (e se ne<br />

chiede copia); 10) se è possibile, vista la <strong>del</strong>icatezza <strong><strong>del</strong>la</strong> situazione <strong>di</strong> Flydeco per i problemi<br />

<strong>di</strong> impatto ambientale e <strong>di</strong> insalubrità che genera, che semestralmente venga fatto un punto<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> situazione in Commissione <strong>consiliare</strong> per monitorare l’evoluzione dei problemi emersi e<br />

che emergeranno, con ciò salvaguardato il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> informazione e <strong>di</strong> controllo <strong>del</strong> Consiglio<br />

comunale e per dar conto ai citta<strong>di</strong>ni <strong>del</strong> fatto che il primo obiettivo <strong>di</strong> questa Amministrazione<br />

è la salute <strong>del</strong>le persone e <strong>del</strong>l’ambiente”.<br />

Risponde all’interpellanza l’assessore Imeri, prego.<br />

[ASSESSORE IMERI]<br />

Buonasera. Rispondo punto per punto all’interpellanza, partendo dal primo punto, che riguarda<br />

i lavori <strong>di</strong> adeguamento all’impianto, lavori che erano stati autorizzati nel 2011 dalla Provincia<br />

<strong>di</strong> Bergamo, che ci sono conclusi, la comunicazione <strong>di</strong> messa in esercizio è avvenuta il 24<br />

marzo, la messa a regime – che è prevista entro novanta giorni – è invece avvenuta il 26<br />

aprile <strong>del</strong> <strong>2013</strong>.<br />

Per quanto riguarda il punto 2, quello che riguarda le Convenzioni, abbiamo in essere una<br />

Convenzione con l’ARPA, che è stata sottoscritta il 27 <strong>giugno</strong> <strong>del</strong> 2012 ed è una Convenzione<br />

volontaria che viene stipulata tra <strong>Comune</strong> ed ARPA per il controllo <strong>di</strong> numerose matrici<br />

ambientali, tra cui anche le emissioni atmosferiche, all’interno <strong>del</strong> quale, nell’elenco <strong>del</strong>le<br />

aziende, è ovviamente inserita anche la <strong>di</strong>tta Flydeco. ARPA ha recentemente chiesto una<br />

proroga dei termini per completare gli interventi previsti dalla Convenzione, proroga che è<br />

stata concessa in questi giorni, e i punti <strong>di</strong> controllo <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>di</strong>tta Flydeco sono ancora da essere<br />

effettuati e ovviamente sono previsti nelle prossime settimane, con una perio<strong>di</strong>cità che non<br />

conosciamo in quanto vengono effettuati a sorpresa.<br />

La Convenzione invece in essere tra Flydeco e <strong>Comune</strong> è <strong>del</strong> 3 agosto <strong>del</strong> 2009, una<br />

Convenzione volontaria che prevede da una parte il versamento <strong>di</strong> una cifra annua e dall’altra<br />

introduce un meccanismo sanzionatorio <strong>di</strong> tipo economico. A oggi non si sono mai verificate le<br />

con<strong>di</strong>zioni previste dalla Convenzione dal 2009 per l’applicazione <strong>di</strong> una sanzione ai sensi <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

citata Convenzione. La somma <strong>di</strong> 6.030 euro viene regolarmente versata e anche quest’anno la<br />

<strong>di</strong>tta ha provveduto con reversale n. 143 <strong>del</strong> 31 gennaio <strong>2013</strong>.<br />

Per quanto riguarda le verifiche, i sopralluoghi, controlli, ci sono state <strong>di</strong>verse attività <strong>di</strong><br />

controllo sia in seguito alle segnalazioni che sono pervenute dalla <strong>di</strong>tta Fratelli Frigerio, sia in<br />

seguito ad attività <strong>di</strong> ufficio, tanto <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Treviglio, quanto dall’ARPA in sede <strong>di</strong><br />

verifiche AIA. L’ultima è quella <strong>del</strong> 27 maggio, che viene poi citata e <strong>di</strong> cui si allega il verbale; il<br />

22 maggio è intervenuta la Polizia locale; il 19 marzo è intervenuta l’ARPA, e c’è un verbale<br />

anche <strong>di</strong> quello. Nel 2012, luglio 2012, settembre 2012, ottobre 2012 e poi a gennaio <strong>2013</strong>, 23<br />

e 30 gennaio e 23 maggio <strong>2013</strong> erano in corso verifiche dall’ARPA e <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> per il rinnovo<br />

<strong>del</strong>l’AIA. A novembre 2012 un altro controllo <strong>del</strong>l’ARPA per quanto riguarda una segnalazione<br />

dalla <strong>di</strong>tta Fratelli Frigerio; 21 agosto 2012 intervento <strong>del</strong>l’Ufficio Ambiente, segnalazione<br />

Fratelli Frigerio; e un anno fa la riunione che abbiamo fatto come ufficio, presente anche il<br />

sottoscritto, presso la <strong>di</strong>tta Flydeco, con sopralluogo, verbalizzato, il 18 <strong>giugno</strong> 2012 un<br />

controllo <strong>di</strong> routine <strong>del</strong>l’azienda e degli interventi.<br />

Relativamente alla Convenzione, il sistema <strong>di</strong> telecontrollo riguarda il campionatore automatico<br />

per quanto riguarda lo scarico in fognatura, un campionatore che è collegato e controllato da<br />

Cogeide; invece, non è previsto alcun sistema <strong>di</strong> controllo per quanto riguarda le emissioni. In<br />

merito a questo non ci sono verificati superi o anomalie dei dati.<br />

Per quanto riguarda i cre<strong>di</strong>ti formativi, la richiesta sempre <strong>del</strong> punto 2, si conferma che Flydeco<br />

collabora annualmente con le scuole, in particolare con l’Istituto Mozzali, e questo anche prima<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> Convenzione, che è <strong>del</strong> 2009. Ci sono stati due studenti nel 2007/2008, due studenti nel<br />

2008/2009, due studenti nel 2009/2010, un solo studente (ma perché in<strong>di</strong>cato soltanto uno)<br />

nel 2010/2011, due studenti nel 2011/2012 e due studenti nell’anno scolastico 2012/<strong>2013</strong>.<br />

La Convenzione regola e prevede questo, ma veniva appunto già fatto: l’azienda fornisce<br />

supporto all’Istituto per effettuare analisi sul territorio <strong>di</strong> Treviglio; viene effettuata una<br />

formazione per la durata minima <strong>di</strong> due settimane a due studenti <strong>del</strong> quarto anno <strong>del</strong> corso <strong>di</strong>


chimica e il periodo in cui vengono svolte queste attività è il periodo primaverile/estivo.<br />

Peraltro, Flydeco evidenziava anche che tra le finalità <strong>di</strong> collaborazione e formazione espresse<br />

nella Convenzione era stato chiesto al <strong>Comune</strong>, in sede <strong>di</strong> stipula <strong><strong>del</strong>la</strong> Convenzione, <strong>di</strong><br />

selezionare alcune scuole con cui portare avanti una serie <strong>di</strong> incontri formativi sugli aspetti <strong>di</strong><br />

gestione ambientale applicati al funzionamento eccetera eccetera, cosa che poi non è più stata<br />

proposta.<br />

Per quanto riguarda il punto 3, quin<strong>di</strong> per quanto riguarda l’intervento agli impianti, Flydeco<br />

aveva fatto una proposta <strong>di</strong> rivedere il sistema <strong>di</strong> trattamento, andando a migliorare la<br />

situazione per quanto riguarda sia l’aspetto ambientale, sia l’aspetto <strong><strong>del</strong>la</strong> sicurezza degli<br />

operatori <strong>di</strong> Flydeco, quin<strong>di</strong> le normative che riguardano la sicurezza sui luoghi <strong>di</strong> lavoro. La<br />

Provincia <strong>di</strong> Bergamo, con una nota, quella che viene citata <strong>del</strong> dottor ingegner Castelli, la nota<br />

<strong>del</strong> 4 <strong>di</strong>cembre, concordava con la <strong>di</strong>tta, facendo salva la possibilità <strong>di</strong> ARPA <strong>di</strong> esprimere una<br />

propria valutazione in merito. Il progetto riguardava la rideterminazione <strong>del</strong>le portate aspirate<br />

per le emissioni gassose provenienti appunto dai trattamenti a batch per la neutralizzazione<br />

<strong>del</strong>le emissioni nella nuova configurazione. Si passa da 3.500 newton/metro cubo a circa 900,<br />

ma <strong>di</strong> fatto è una aspirazione molto più localizzata e compartimentata.<br />

L’ARPA non ha fatto pervenire alcuna nota, anche perché appunto era una possibilità che<br />

aveva, non era un parere prescritto, anche perché si trattava <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica non sostanziale<br />

<strong>del</strong>l’impianto. Dopo la messa in esercizio, che è avvenuta appunto a marzo, Flydeco ha<br />

eseguito il primo ciclo <strong>di</strong> campionamenti post mo<strong>di</strong>fica e ha trasmesso in data 28 maggio i dati,<br />

dati che parlano, per i parametri COV (composti organici volatili), un valore contenuto nei limiti<br />

<strong>del</strong>l’AIA, che è <strong>di</strong> 50 milligrammi newton/metro cubo; inoltre è stata effettuata anche l’indagine<br />

olfattometrica, che ha dato un risultato <strong>di</strong> 210 unità olfattometriche, rispetto alle 300 date<br />

come limiti dei valori guida.<br />

Inoltre, nella bozza <strong>di</strong> relazione finale a conclusione <strong>del</strong>le visite ispettive per il rinnovo <strong>del</strong>l’AIA,<br />

l’ARPA ha anticipato un parere tecnico favorevole allo stralcio <strong>del</strong>l’impianto <strong>di</strong> evaporazione<br />

proposto dalla <strong>di</strong>tta, visti sia i riscontri analitici che le motivazioni tecniche addotte dalla <strong>di</strong>tta.<br />

Per quanto riguarda l’autorizzazione alla variante, quin<strong>di</strong> al punto 4, si fa riferimento alla nota<br />

dalla Provincia <strong>di</strong> Bergamo <strong>di</strong> cui sopra.<br />

Punto 5, analizzatori in continuum <strong>del</strong>le emissioni atmosferiche; le emissioni in atmosfera <strong>di</strong><br />

Flydeco, soltanto due punti <strong>di</strong> emissione, il punto E e il punto E1 hanno <strong>del</strong>le in<strong>di</strong>cazioni in<br />

merito a dei parametri da rispettare: il punto 1 per quanto riguarda le polveri totali sospese, le<br />

PTS, e l’altro per quanto riguarda gli odori, quin<strong>di</strong> le unità olfattometriche e, appunto, le COV.<br />

Il tipo e le caratteristiche <strong>di</strong> tali emissioni non giustificano, a parere tecnico <strong>del</strong> Servizio<br />

Ambiente, l’istallazione <strong>di</strong> un analizzatore in continuo. Si rimanda all’AIA per eventuali ed<br />

ulteriori valutazioni.<br />

Per quanto riguarda il punto 6, le verifiche da parte <strong>di</strong> terzi, ovviamente il riferimento già nella<br />

risposta precedente era alla Convenzione con ARPA, nulla esclude che si possa poi ampliare al<br />

altri, ma per noi lo strumento <strong>di</strong> verifica <strong>del</strong> territorio è principalmente quella Convenzione.<br />

Per lo scarico in pubblico fognatura c’era stato appunto un supero, che era <strong>del</strong> 2008. La<br />

Convenzione prevede che, nel momento in cui si verifichi un superamento dei limiti, si proceda<br />

per due volte a fare la verifica, entrambe le verifiche successive fatte allora avevano dato, in<br />

contrad<strong>di</strong>ttorio con la <strong>di</strong>tta, esito positivo e quin<strong>di</strong> non c’era alcun supero: era stato un<br />

episo<strong>di</strong>o spora<strong>di</strong>co, per questo motivo non è stata emessa la sanzione e da quel tempo non<br />

sono più state note problematiche relative allo scarico in pubblica fognatura, come peraltro si<br />

evince dai dati <strong>del</strong>l’analizzatore in continuo installato da Cogeide sullo scarico, perché noi<br />

abbiamo da una parte quello in uscita <strong>di</strong> Flydeco e poi quello <strong>di</strong> Cogeide. Peraltro, i valori sullo<br />

scarico in pubblica fognatura sono stati rivisti, ed era già previsto nell’autorizzazione AIA che<br />

nel corso <strong>del</strong> tempo si riducessero, e anche con i nuovi parametri non si evidenziano superi.<br />

Punto 8 riguarda le molestie, le segnalazioni <strong>del</strong> 22 e 23 maggio, sono pervenute alla Polizia<br />

locale e all’Ufficio Ambiente in forma mail, che è arrivata il 23 maggio alle ore 17. Il 24<br />

maggio, tra l’altro una comunicazione è arrivata anche all’ARPA, secondo le nuove procedure<br />

che avevamo già consegnato anche alla <strong>di</strong>tta Fratelli Frigerio, era stata attivata l’ARPA, che ha<br />

poi contattato il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Treviglio. Si voleva fare un sopralluogo il 24 maggio, ma era una<br />

giornata particolarmente piovosa e quin<strong>di</strong> si è rinviato al 27 maggio e si allega il verbale dal<br />

signor Cherubini <strong>del</strong>l’Ufficio Ambiente, il quale appunto evidenzia che ovviamente il 27 maggio,<br />

quin<strong>di</strong> non imme<strong>di</strong>atamente in seguito alla segnalazione, non si evidenziavano particolari


criticità, ma si è appreso anche che proprio il giorno in cui sono pervenute le segnalazioni ARPA<br />

era a fare una verifica in Flydeco e nulla aveva da eccepire in merito alle emissioni in corso.<br />

Quin<strong>di</strong> i tecnici <strong>di</strong> ARPA erano sul luogo fisicamente il 23 maggio e, mentre arriva la<br />

segnalazione al <strong>Comune</strong>, l’ARPA, che era presente, non ha evidenziato nulla.<br />

Per quanto riguarda il punto 9, quin<strong>di</strong> la comunicazione <strong>del</strong> Difensore regionale, che aveva<br />

chiesto al <strong>Comune</strong>, all’ARPA e all’ASL <strong>di</strong> relazionare in merito, perché era stata fatta una<br />

segnalazione, sempre dalla <strong>di</strong>tta confinante; noi abbiamo provveduto a dare la nostra risposta,<br />

non sono pervenute risposte <strong>di</strong> ASL ed ARPA. Abbiamo provveduto a sollecitare, a richiedere<br />

nuovamente la documentazione, quin<strong>di</strong> se mai ce la faranno avere e se mai abbiano risposto,<br />

provvederemo a consegnarla. Abbiamo inoltrato ancora una nota formale <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong> questi<br />

dati.<br />

Per quanto riguarda il punto 10, dove c’è una richiesta fondamentalmente <strong>di</strong> aggiornamento<br />

semestrale <strong><strong>del</strong>la</strong> situazione, penso che non sia il caso <strong>di</strong> calendarizzarla ma piuttosto <strong>di</strong><br />

continuare su una strada che mi sembra – però mai <strong>di</strong>re mai – sia stata intrapresa, nel senso<br />

che le eventuali richieste mi sembra che siano sempre state accolte e, qualora dovessero<br />

esserci particolari sviluppi, non c’è bisogno che sia semestrale, ma potrebbe essere anche<br />

mensile, quin<strong>di</strong> penso che calendarizzare semestralmente una Commissione con all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong><br />

giorno un aggiornamento che potrebbe magari essere superfluo oppure necessitare <strong>di</strong> cadenza<br />

inferiore non sia una in<strong>di</strong>cazione accoglibile. Grazie.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

La Consigliera Borghi ha chiesto la parola, può <strong>di</strong>chiararsi sod<strong>di</strong>sfatta o meno. Prego.<br />

[CONSIGLIERE BORGHI]<br />

Sì, non sono assolutamente sod<strong>di</strong>sfatta, si continua a sottovalutare questo problema. Mi fa<br />

piacere, ovviamente, mi rassicura il fatto che i lavori <strong>di</strong> adeguamento <strong>del</strong>l’impianto siano<br />

terminati e che siano stati messi a regime, ma ho chiesto precisamente quanti controlli ha<br />

fatto l’ARPA dalla stipula <strong>del</strong>le Convenzioni ad oggi, nulla si <strong>di</strong>ce, si <strong>di</strong>ce che va senza<br />

preavviso, mentre toccava al <strong>Comune</strong> andare senza preavviso, e tutte le date qui citate <strong>di</strong><br />

sopralluoghi sono in concomitanza <strong>di</strong> segnalazioni da parte dei citta<strong>di</strong>ni, che non sono poche.<br />

Io possiedo tutta questa documentazione e vi posso assicurare che in qualche caso si ammette<br />

la presenza <strong>di</strong> molestie olfattive, in qualche altro caso, siccome si va anche dopo un certo<br />

periodo <strong>di</strong> tempo, queste cose non si ammettono, ma io credo che i citta<strong>di</strong>ni non segnalino per<br />

buon tempo, ma perché effettivamente hanno problemi <strong>di</strong> natura anche respiratoria.<br />

Dico che se aumentano le segnalazioni, Assessore, guar<strong>di</strong> che lei è fermo alla segnalazione <strong>del</strong><br />

22 e <strong>del</strong> 23, il sopralluogo è stato fatto il 27, ma io possiedo tutta la documentazione anche <strong>di</strong><br />

ARPA, che <strong>di</strong>ce, un certo signor Bianchi <strong>di</strong> ARPA rimanda la cosa a Zambotti e l’Ufficio<br />

Ambiente manda fuori il 27. Il 6 <strong>giugno</strong> ci sono altre segnalazioni ad ARPA e all’Ufficio<br />

Ambiente; l’11 <strong>giugno</strong> ci sono altre segnalazioni: l’ARPA questa volta manda il signor Luca<br />

Bianchi. Capisce che c’è qualcosa che non funziona<br />

Legambiente fa una lettera all’Assessore, chiedo <strong>di</strong> avere questa risposta e ancora oggi non so<br />

che cosa l’Assessore abbia risposto a Legambiente, perché questa volta Legambiente si è fatta<br />

sentire, anche perché non era stata data alcuna risposta proprio all’esposto <strong>di</strong> Legambiente<br />

<strong>del</strong>l’anno precedente. Del resto lei stesso, Assessore, <strong>di</strong>ce che mentre gli scarichi in fogna sono<br />

controllati da Cogeide, per le emissioni atmosferiche è quasi sempre, salvo, ma non mi <strong>di</strong>ce<br />

quanti sopralluoghi ha fatto ARPA e quali risultati ha avuto, è quasi sempre Flydeco a<br />

controllare se stessa.<br />

Per quanto riguarda il pretrattamento rifiuti me<strong>di</strong>ante evaporatore, mi fa piacere che sia stato<br />

installato, ma guar<strong>di</strong> che l’autorizzazione provinciale <strong>di</strong>ceva che doveva esserci il via libera da<br />

parte <strong>del</strong>l’ARPA. In nessun caso ARPA, rispetto a questa cosa qui, avrebbe potuto lavarsi le<br />

mani, cosa che invece non è stata assolutamente ricercata.<br />

Per quanto riguarda l’impianto <strong>di</strong> evaporazione, ecco, qui è il punctum dolens anche <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>di</strong>tta,<br />

che appunto chiedo l’impianto <strong>di</strong> evaporazione perché spesso le esalazioni gassose restano<br />

nell’ambiente e possono essere (speriamo non nocive) comunque moleste per chi vive<br />

nell’ambiente interno ed esterno, e quin<strong>di</strong> è la stessa <strong>di</strong>tta che, chiedendo questo impianto,<br />

ammette le proprie pecche.<br />

Per quanto riguarda la nostra richiesta – e questa era la richiesta più forte - <strong>di</strong> evitare che


Flydeco controllasse se stessa, con cose piuttosto realizzabili operativamente, perché se le ha<br />

fatte Casirate, non capisco perché non possa farle Treviglio, che sono appunto un impianto che<br />

monitori la situazione <strong>del</strong>le esalazioni, che spesso sono acide, in modo tale che Provincia e<br />

ARPA possano in continuum averle. E soprattutto, come lei ha detto nella risposta alla<br />

precedente interpellanza, che una volta terminata, <strong>di</strong>ciamo, la messa in regime <strong>del</strong>l’impianto<br />

secondo le prescrizioni, avrebbe lei stesso chiesto verifiche a terzi per quanto riguarda le<br />

molestie olfattive. Si <strong>di</strong>ce che i valori non giustificano il fatto che ci sia un controllo esterno a<br />

Flydeco, questa cosa mi preoccupa tantissimo, non perché non creda a ciò che si afferma, ma<br />

perché il limite è sempre possibile superarlo, ci possono essere gravi, gravi, gravi danni per la<br />

salute <strong>del</strong>le persone, e per quanto riguarda la misurazione, <strong>di</strong>fficile, olfattometrica, anche su<br />

Bergamo News è apparso recentemente che queste molestie olfattive aumentano, ma che ci<br />

sono laboratori, che utilizzano anche Zanica e Urgnano, per andare a fare <strong>del</strong>le verifiche<br />

puntuali.<br />

Per quanto riguarda…<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Consigliera, concluda, per cortesia.<br />

[CONSIGLIERE BORGHI]<br />

Sì, concludo. Per quanto riguarda le risposte <strong>di</strong> ASL e ARPA al Difensore civico, sono cinque o<br />

sei mesi che le chiedo, spero che finalmente si siano sollecitate queste risposte. Comunque,<br />

anche qui c’è una mancanza <strong>di</strong> attenzione, cioè secondo me chi amministra questa cosa qui<br />

deve, rispetto alle segnalazioni <strong>di</strong> un Difensore regionale, farsi carico <strong>del</strong> problema e prestare<br />

molta attenzione e sollecitare ASL e ARPA. Va bene che siamo noi a chiedere, quando<br />

riteniamo opportuno, che venga portato l’argomento in Commissione, lo faremo. Assessore,<br />

noi siamo molto preoccupati perché i citta<strong>di</strong>ni lo sono e siamo a un punto <strong>di</strong> non ritorno; le<br />

<strong>di</strong>co che il Titolo…<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Consigliera, concluda, per cortesia.<br />

[CONSIGLIERE BORGHI]<br />

Sì, finisco. Che il Titolo III bis <strong>del</strong>l’Autorizzazione Integrata Ambientale, all’articolo 29 quater,<br />

<strong>di</strong>ce che “in presenza <strong>di</strong> circostanze intervenute successivamente al rilascio AIA il Sindaco,<br />

qualora lo ritenga necessario per la salute pubblica, può chiedere all’Autorità competente <strong>di</strong><br />

verificare la necessità <strong>di</strong> riesaminare l’autorizzazione rilasciata ai sensi <strong>di</strong>…”, quin<strong>di</strong> potremmo<br />

giungere a chiedere questo. Il Sindaco <strong>di</strong> Quinzano d’Oglio, con un decreto rispetto ad un<br />

impianto x or<strong>di</strong>na <strong>di</strong> mettere in essere entro e non oltre la tal data tutte le determinazioni atte<br />

a porre fine all’emissione <strong>di</strong> esalazioni che provocano notevoli <strong>di</strong>sagi olfattivi e respiratori alla<br />

popolazione.<br />

Vorremmo che anche il Sindaco o l’Assessore <strong>di</strong> Treviglio stesse dalla parte dei citta<strong>di</strong>ni in<br />

questo modo, ricordando che J Consult è <strong>di</strong>etro la porta e questi fenomeni possono<br />

raddoppiarsi.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Grazie. Assessore Imeri, vuol dare… Una breve replica <strong>del</strong>l’assessore Imeri.<br />

[ASSESSORE IMERI]<br />

Sì, mi fa… non so se sorridere o arrabbiare, perché io sono uno che cerca sempre <strong>di</strong> essere<br />

abbastanza moderato, però penso che sia importante <strong>di</strong>videre quella che può essere la<br />

polemica politica, e va bene tutto, cavalcare un’onda, un cavallo, ma proprio un’onda grande<br />

grande, e quella che è la realtà.<br />

Stiamo parlando <strong>di</strong> azioni che sono state fatte, <strong>di</strong> interventi che l’azienda ha fatto, sicuramente<br />

<strong>di</strong> alcune segnalazioni. Per quanto mi riguarda, sono sempre state oggetto <strong>di</strong> attenzione, mi<br />

sembra assurdo <strong>di</strong>re che non si tengono in considerazione o non si dà il giusto peso, perché le<br />

garantisco che gli Uffici, la Polizia locale e l’ARPA, con la quale siamo in contatto, sono<br />

particolarmente attenti. Se poi i verbali <strong>di</strong> ARPA <strong>di</strong>cono che l’intervento in loco si conclude


perché non si ravvisano nemmeno le con<strong>di</strong>zioni per intervenire, se poi arriva una segnalazione<br />

nel giorno in cui l’ARPA è fisicamente in azienda, e quin<strong>di</strong> sembra un po’ un paradosso, se poi<br />

si deve assolutamente andare a cercare il pelo nell’uovo, io penso che sia da una parte<br />

importante collaborare su un tema che comunque è sotto controllo, su un’azienda che<br />

comunque sta facendo degli sforzi, ci sarà magari qualche <strong>di</strong>fficoltà, possiamo vederlo.<br />

Io invito, perché ho chiesto anche questa <strong>di</strong>sponibilità al dottor Costa, ad avere magari un<br />

incontro anche in loco, così almeno ci ren<strong>di</strong>amo tutti conto, perché un conto è <strong>di</strong>re “mettiamo<br />

un rilevatore in continuo, facciamo, <strong>di</strong>sfiamo” eccetera, criminalizzando una situazione che può<br />

vedere criticità, come ce le hanno tutte le aziende. Qualsiasi azienda autorizzata, per quanto<br />

riguarda le emissioni eccetera, ha una fase <strong>di</strong> autocontrollo, sono poche quelle che poi hanno<br />

un regime <strong>di</strong> monitoraggio in continuo. Qui è stato ritenuto fondamentale per quanto riguarda<br />

le acque, e infatti è attivo; non è ritenuto fondamentale per le emissioni, potremo valutare in<br />

sede <strong>di</strong> rinnovo <strong>del</strong>l’AIA quello che è previsto eccetera eccetera, però davvero invito a prendere<br />

coscienza <strong>di</strong> quella che è la realtà, nella logica da una parte appunto <strong>di</strong> garantire ai citta<strong>di</strong>ni,<br />

fermo restando che le segnalazioni fortunatamente sono molto spora<strong>di</strong>che, non per questo non<br />

meritano attenzione, anzi, ci mancherebbe; dall’altra parte, però, senza mettere per forza alla<br />

gogna un’attività impren<strong>di</strong>toriale che è sul territorio.<br />

Siamo contrari all’ampliamento <strong>di</strong> J Consult, abbiamo <strong>del</strong>le perplessità anche su alcune<br />

<strong>di</strong>namiche relative a questo tipo <strong>di</strong> attività, però mi sembra un po’ fuori luogo andare a<br />

mischiare un po’ <strong>di</strong> demagogia e un po’ <strong>di</strong> situazioni: quando si fanno i controlli, i controlli a<br />

sorpresa eccetera eccetera. Non esiste nessuna azienda che venga controllata dalla mattina<br />

alla sera, è normale che questo avvenga, così come è normale che ci siano poi dei controlli.<br />

Non ci sono solo controlli in seguito a segnalazioni, ce ne sono anche altri; la stessa azienda<br />

ad<strong>di</strong>rittura lamentava, tra virgolette, il fatto che spesso e volentieri, se non con cadenza<br />

quoti<strong>di</strong>ana, la Polizia locale faccia dei sopralluoghi, così come abbiamo chiesto <strong>di</strong> fare, proprio<br />

per essere sul pezzo nel momento in cui potrebbe verificarsi qualcosa.<br />

Quin<strong>di</strong> mi <strong>di</strong>spiace, perché penso che sui temi che riguardano l’ambiente abbiamo sempre<br />

cercato <strong>di</strong> avere una certa con<strong>di</strong>visione, pur con opinioni <strong>di</strong>verse, però penso che se ci<br />

troviamo in un punto <strong>di</strong> incontro un po’ più costruttivo e meno precostruito, soprattutto magari<br />

andando in loco e quin<strong>di</strong> magari come Seconda Commissione potremmo organizzare un<br />

incontro, penso che possa essere più utile a tutti. Grazie.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Bene. No, Consigliera. Sì, poteva replicare, articolo 69, comma decimo.<br />

È trascorsa un’ora dall’inizio <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>di</strong>scussione <strong>del</strong>le interpellanze e interrogazioni, quin<strong>di</strong>, ai<br />

sensi <strong>del</strong> quinto comma <strong>del</strong>l’articolo 69, sospen<strong>di</strong>amo la trattazione degli atti ispettivi, che<br />

proseguirà in coda al Consiglio, e passiamo al punto numero 15 all’or<strong>di</strong>ne… Sì, così abbiamo<br />

stabilito in Capigruppo mesi fa. Al punto n. 15 all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno, avente ad oggetto:<br />

“Adozione variante parziale al PGT per inserimento nel Piano dei Servizi <strong>del</strong>l’area ex<br />

Cava <strong><strong>del</strong>la</strong> Vailata – Immobili <strong>di</strong> via Palazzo e via Fissi (ai sensi <strong>del</strong>l’art. 13 L.R.<br />

12/2005)”.<br />

Illustra la proposta <strong>di</strong> <strong>del</strong>ibera l’Assessore all’Urbanistica. Prego, Assessore.<br />

[ASSESSORE NISOLI]<br />

Sì. La Giunta comunale, con <strong>del</strong>ibera n. 171 <strong>del</strong> 29 ottobre 2012, ha dato avvio al<br />

proce<strong>di</strong>mento per la redazione <strong>di</strong> variante puntuale per l’inserimento nel Piano dei Servizi<br />

<strong>del</strong>l’area ex Cava <strong><strong>del</strong>la</strong> Vailata, compresa tra la via Palazzo e la via Fissi, unitamente alla<br />

verifica <strong>di</strong> assoggettabilità alla VAS.<br />

L’area in oggetto, si tratta <strong>di</strong> un’area posta a sud-ovest <strong>del</strong> centro abitato <strong>di</strong> Treviglio, <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>mensioni significative, 80.000 metri quadrati, già a<strong>di</strong>bita ad attività <strong>di</strong> escavazione, poi a<br />

<strong>di</strong>scarica <strong>di</strong> inerti, oggi attualmente è <strong>di</strong>smessa e si presenta in una situazione <strong>di</strong> degrado<br />

ambientale e paesistico.<br />

In forza agli accor<strong>di</strong> sottoscritti quest’area avrebbe dovuto essere oggetto <strong>di</strong> recupero,<br />

riqualificazione e recupero ambientale, oltre che <strong>di</strong> rinaturalizzazione. Di questa opera <strong>di</strong><br />

rinaturalizzazione, <strong>di</strong> recupero ambientale non è mai stato fatto niente. Il territorio a sud<br />

<strong>del</strong>l’abitato <strong>di</strong> Treviglio è interessato dalla realizzazione <strong>di</strong> opere pubbliche <strong>di</strong> carattere<br />

sovracomunale a forte impatto ambientale e, appunto, si rende opportuno prevedere un


incremento <strong>del</strong>le dotazioni a verde, realizzando dei corridoi ecologici attraverso la previsione <strong>di</strong><br />

zone <strong>di</strong> frapposizione tra l’area destinata allo sviluppo <strong><strong>del</strong>la</strong> città e l’area interessata dalle<br />

gran<strong>di</strong> opere, attraverso il rafforzamento <strong>del</strong> sistema <strong>del</strong> verde <strong>di</strong> connessione tra opere<br />

viabilistiche e aree urbanizzate.<br />

L’interesse, appunto, <strong><strong>del</strong>la</strong> nostra Amministrazione è <strong>di</strong> acquisire quest’area, l’area <strong><strong>del</strong>la</strong> ex<br />

Cava Vailata, per procedere poi con un recupero ambientale e procedere con la riqualificazione<br />

<strong>del</strong>l’area per attrezzature pubbliche, con destinazione appunto ad area a verde attrezzata e<br />

fruibile. Il PGT vigente nel Piano <strong>del</strong>le Regole classifica quest’area in parte come zona <strong>di</strong><br />

salvaguar<strong>di</strong>a ambientale E2 e la rimanente parte come AGR1, aree produttive specializzate con<br />

limitazione, poiché le nuove e<strong>di</strong>ficazioni solo <strong>di</strong> tipo rurale dovranno essere realizzate<br />

esclusivamente nel raggio <strong>di</strong> 200 metri dagli e<strong>di</strong>fici agricoli esistenti e dalle aziende agricole<br />

stesse.<br />

A seguito <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong> 29 ottobre 2012 è stato dato avvio <strong>del</strong> proce<strong>di</strong>mento appunto per<br />

la procedura <strong>di</strong> esclusione <strong><strong>del</strong>la</strong> VAS; il 27.12.2012 è pervenuta un’osservazione soltanto da<br />

parte appunto <strong><strong>del</strong>la</strong> società Team, la quale è già stata controdedotta in sede <strong>di</strong> rapporto<br />

preliminare, respingendola. La richiesta <strong><strong>del</strong>la</strong> Team era <strong>di</strong> annullare la <strong>del</strong>ibera <strong>di</strong> variante <strong>del</strong><br />

vigente Piano <strong>di</strong> Governo <strong>del</strong> Territorio ai fini <strong><strong>del</strong>la</strong> previsione <strong>di</strong> acquisizione <strong>del</strong>l’area Cava<br />

Vailata e <strong>di</strong> riconoscere all’area ex Cava Vailata la destinazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>scarica mono rifiuto, per<br />

rifiuti non pericolosi contenenti cemento/amianto.<br />

In sede <strong>di</strong> Conferenza <strong>di</strong> VAS è stata rigettata questa osservazione, perché da parte nostra non<br />

la con<strong>di</strong>vi<strong>di</strong>amo e non era pertinente, e abbiamo proceduto appunto con l’iter che questa sera<br />

si vede appunto nella <strong>del</strong>ibera, per riconoscere l’interesse pubblico alla riqualificazione<br />

ambientale e rinaturalizzazione <strong>del</strong>l’area occupata dal se<strong>di</strong>me <strong>del</strong>l’ex Cava Vailata e alla<br />

ristrutturazione urbanistica <strong>del</strong>l’intero comparto, con la previsione <strong><strong>del</strong>la</strong> realizzazione <strong>di</strong> un’area<br />

a verde attrezzata per la fruizione pubblica e per il tempo libero; <strong>di</strong> respingere, appunto,<br />

l’osservazione presentata dalla società Team; e <strong>di</strong> adottare gli elaborati allegati alla proposta <strong>di</strong><br />

<strong>del</strong>ibera per l’inserimento <strong>di</strong> tutta l’area nel Piano dei Servizi.<br />

Questo è l’oggetto <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>del</strong>ibera. Grazie.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Grazie, Assessore. Dichiaro aperta la <strong>di</strong>scussione e invito i Consiglieri a iscriversi.<br />

Nessuno chiede la parola È iscritta a parlare la consigliera Ciocca; ne ha facoltà.<br />

[CONSIGLIERE CIOCCA D.]<br />

Sì, io non posso che riportare all’attenzione <strong>del</strong> Consiglio gli elementi <strong>di</strong> valutazione che ho già<br />

comunicato in sede <strong>di</strong> Commissione. Ecco, problema: tutto quello che si può fare contro la<br />

<strong>di</strong>scarica <strong>di</strong> cemento/amianto. Questa è effettivamente un chance che si offre; il problema è<br />

vedere se è funzionale al raggiungimento <strong>del</strong>l’obiettivo o meno. Ci sono dei punti deboli in<br />

questa proposta, che sono questi: sappiamo per certo, e ce lo ha confermato l’Assessore<br />

regionale Terzi nel corso <strong>del</strong>l’incontro che il Comitato contro l’amianto <strong>di</strong> Treviglio a avuto con<br />

lei non più <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci giorni fa, che la normativa regionale è sovraor<strong>di</strong>nata rispetto a tutte le<br />

scelte urbanistiche che possa fare un <strong>Comune</strong> quando si tratta <strong>di</strong> localizzare una <strong>di</strong>scarica.<br />

Quin<strong>di</strong> questa è già un’arma spuntata in partenza.<br />

A questo punto uno può riflettere sulla funzionalità effettiva <strong>di</strong> questa scelta, perché io posso<br />

anche cambiare destinazione d’uso, ma nella chiara consapevolezza che, se il fine è quello, il<br />

fine non sarà raggiunto.<br />

Quin<strong>di</strong> ci sono dei notevoli dubbi sul fatto che questa operazione, oltre all’effetto imme<strong>di</strong>ato <strong>di</strong><br />

riba<strong>di</strong>re una volta <strong>di</strong> più che tutta la comunità trevigliese nelle sue <strong>di</strong>verse manifestazioni – i<br />

citta<strong>di</strong>ni, le associazioni, i residenti, le Istituzioni – sono concor<strong>di</strong> nel non volere questo<br />

impianto sul nostro territorio per i motivi già detti e stradetti, tutto ciò premesso questo<br />

potrebbe essere solamente uno strumento <strong>di</strong> tipo me<strong>di</strong>atico per riba<strong>di</strong>re questo concetto.<br />

Seconda osservazione: come iter <strong>di</strong> tipo urbanistico, come concetto <strong>di</strong> tipo urbanistico si va a<br />

intervenire con questa scelta su un puntino <strong>di</strong> tutto quel complesso che è la Mezzaluna, la<br />

quale è stata riportata al PRG vigente rispetto al Piano <strong>di</strong> Governo <strong>del</strong> Territorio, ma non ha<br />

mai visto (né è annunciata a breve, a quanto ne so io) una progettazione complessiva, quin<strong>di</strong><br />

si tratta <strong>di</strong> un intervento che è assolutamente sganciato dal ripensamento complessivo <strong>di</strong><br />

quest’area, così come ci era stato promesso.


Terza osservazione: non sarebbe la prima volta che ci viene proposta una <strong>del</strong>ibera in questi<br />

termini. Già in passato noi abbiamo espresso <strong>del</strong>le perplessità sulla funzionalità a raggiungere<br />

l’obiettivo non avere la <strong>di</strong>scarica in quella particolare sede <strong>del</strong> nostro territorio, rispetto ad altri<br />

atti, per esempio l’intervento in SABB. Poi abbiamo verificato che, in effetti, anche quella era<br />

più un’operazione che tendesse a rinsaldare tutte le forze contrarie alla <strong>di</strong>scarica, in qualche<br />

modo, anche dentro la maggioranza, e che fosse funzionale a riba<strong>di</strong>re ai mezzi <strong>di</strong><br />

comunicazione questa posizione; perché, in effetti, la questione con la SABB era già<br />

pregiu<strong>di</strong>cata in precedenza dal fatto che il socio privato <strong>di</strong> Team era stato scelto senza una<br />

gara, e questo era il motivo che rendeva assolutamente, <strong>di</strong>ciamo, accessorio l’intervento da<br />

parte <strong>del</strong> Sindaco <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Treviglio rispetto a SABB.<br />

Ora ci rimane questo dubbio: a questo punto che senso ha questo provve<strong>di</strong>mento Non si<br />

riesce a vederne il senso, se non all’affermazione, ma da questo punto <strong>di</strong> vista basterebbero<br />

anche altri tipi <strong>di</strong> manifestazione, <strong>di</strong> una scelta, uno strumento per riba<strong>di</strong>re la contrarietà<br />

unanime – ripeto, unanime, al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> scelte <strong>di</strong>verse che si possono fare in alcune occasioni –<br />

rispetto a questo problema.<br />

Non è ancora assolutamente risolto il problema <strong>del</strong> rapporto con Team, non è che ne sappiamo<br />

molto <strong>di</strong> più <strong>di</strong> come si sia sviluppata la trattativa <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Treviglio con Team, in<br />

particolare con il socio privato <strong>di</strong> Team. È certo che le mosse effettuate dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

Treviglio, al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>le sue… il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Treviglio nel senso <strong>di</strong> Amministrazione trevigliese, al<br />

<strong>di</strong> là <strong>del</strong>l’obiettivo <strong>di</strong>chiarato, che è con<strong>di</strong>visibile, poi alla fine non sono risultate funzionali, e<br />

quin<strong>di</strong> il dubbio è che anche questa sia una scelta che, okay, può funzionare per una<br />

comunicazione pubblica, una presa <strong>di</strong> posizione pubblica, una conferenza stampa, ma ci sono<br />

grossi dubbi che funzioni rispetto al raggiungimento <strong>del</strong>l’obiettivo, e quin<strong>di</strong> che sia, <strong>di</strong>ciamo,<br />

un’arma assolutamente spuntata.<br />

Queste tutte le riserve che ho espresso in Commissione e che riba<strong>di</strong>sco qui. Grazie.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Nessun altro è iscritto È iscritto a parlare il consigliere Minuti; ne ha facoltà.<br />

[CONSIGLIERE MINUTI]<br />

Mi sembra <strong>di</strong> capire che con questo provve<strong>di</strong>mento l’Amministrazione comunale intende<br />

inserire nel Piano dei Servizi un’area, quella <strong>del</strong>l’ex Cava dalla Vailata, consacrando la sua<br />

destinazione a standard urbanistico, secondo le vecchie terminologie <strong><strong>del</strong>la</strong> urbanistica, e<br />

impegnandosi quin<strong>di</strong>, attraverso i programmi e il Bilancio, ad acquisirla al patrimonio comunale<br />

e a renderla fruibile alla collettività. Questa mi pare la sostanza. E’ questa la sostanza <strong>del</strong><br />

provve<strong>di</strong>mento Okay.<br />

Allora, se è questa la sostanza <strong>del</strong> provve<strong>di</strong>mento, voglio fare qualche domanda <strong>di</strong> chiarimento<br />

sulla modalità, atteso che, come <strong>di</strong>ceva bene la consigliere Ciocca, questo provve<strong>di</strong>mento<br />

comunque è ininfluente riguardo il destino <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>di</strong>scarica <strong>di</strong> cemento/amianto, che nessuno <strong>di</strong><br />

noi vuole, che tutti ci auguriamo che non venga qui, ma che malauguratamente, si sa, la legge<br />

regionale lombarda prevede che la puntuale localizzazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>scariche, così come <strong>del</strong>le cave,<br />

e ne abbiamo parlato altre volte, prescinde dalla normativa comunale e quin<strong>di</strong> dalla<br />

destinazione urbanistica.<br />

Torniamo alla consacrazione a standard e all’inserimento nella programmazione comunale <strong>di</strong><br />

quest’area <strong>di</strong> 75.000 metri quadrati circa. La normativa relativa alla inclusione <strong>del</strong>le aree nel<br />

Piano dei Servizi pone cinque punti fondamentali quali presupposto. Il primo: l’effettiva<br />

fruibilità attuale e potenziale <strong>del</strong>l’area, il primo. Poi la composizione equilibrata in termini<br />

tipologici, qualitativi e localizzativi, perché per esempio uno standard <strong>di</strong> verde, può essere una<br />

bellissima cosa che è una città abbia un grande parco, il Parco <strong>del</strong> Lambro, può essere che una<br />

città come la nostra abbia la utilità <strong>di</strong> vedere cinque, sei, otto polmoni <strong>di</strong> verde laddove ci sono<br />

cinque, sei, otto quartieri <strong><strong>del</strong>la</strong> città. Un ragionamento. Può essere che, come è scritto più<br />

volte, ripetuto più volte nella relazione, che io continuo a ritenere carente <strong>di</strong> motivazione<br />

sostanziale, anche se alcuni concetti vengono ripetuti con il copia/incolla anche quattro o<br />

cinque volte, come per esempio il parere <strong><strong>del</strong>la</strong> Provincia riguardo a queste cose, quattro o<br />

cinque volte, e alcune tavole sono molto ridondanti, manca una motivazione per la quale il<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Treviglio intende mettere nel Piano dei Servizi quest’area, intende acquisirla.<br />

Torniamo alle precon<strong>di</strong>zioni per fare questo. Composizione equilibrata, <strong>di</strong>cevo, la <strong>di</strong>mensione: lì


può essere che stia bene un parco più grande <strong>del</strong> solito perché deve fare da frangente tra le<br />

gran<strong>di</strong> infrastrutture e il resto <strong><strong>del</strong>la</strong> città. Può anche starci. Possibilità <strong>di</strong> organizzazione <strong>di</strong> una<br />

gestione efficiente; un po’ <strong>di</strong>fficile, proprio per le complicazioni <strong>del</strong> contesto e le preesistenze.<br />

Possibile configurazione a sistema degli spazi interclusi; c’è uno sforzo per <strong>di</strong>mostrare che si<br />

può configurare così, vengono descritti i percorsi per assolvere a questa funzione qui. Utilità<br />

<strong>del</strong>l’inclusione; non l’ho vista <strong>di</strong>mostrata l’utilità <strong>del</strong>l’inclusione, che per la verità la normativa<br />

prevede soprattutto a tutela <strong>del</strong>le preesistenti coltivazioni agricole. Qui non ci sono preesistenti<br />

coltivazioni agricole, questo punto potremmo saltarlo.<br />

Quando però, <strong>di</strong>ce la legge regionale n. 12, il nostro Testo Unico <strong>del</strong>l’E<strong>di</strong>lizia nella Regione<br />

Lombar<strong>di</strong>a, quando però si inserisce un’area nello standard, c’è poi il collegamento con il<br />

Programma <strong>del</strong>le opere pubbliche, tant’è che il vincolo <strong>di</strong> standard decade dopo cinque anni (se<br />

non è compreso nelle opere pubbliche, vi è uno svincolo <strong>di</strong> questa previsione) e deve essere<br />

compreso negli strumenti <strong>di</strong> programmazione finanziaria per in<strong>di</strong>care le risorse attraverso le<br />

quali quest’area viene acquisita, perché la citazione come estremo rime<strong>di</strong>o <strong><strong>del</strong>la</strong> procedura<br />

espropriativa è eufemistica per le <strong>di</strong>fficoltà giuri<strong>di</strong>che a praticarla e perché le indennità <strong>del</strong>le<br />

aree, anche a titolo <strong>di</strong> esproprio, non sono formali ma sono commisurate al valore venale dei<br />

beni e<strong>di</strong>ficabili circostanti.<br />

Dico questo perché mi era balenata un’idea e sono andato a vedere come si stanno<br />

comportando altri Comuni, a partire dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Milano, relativamente a una procedura che<br />

a me è sempre parsa affascinante e che ora è prevista dalla norma, in particolare dalla nostra<br />

legge regionale, ma anche dalle leggi nazionali, che è l’istituto <strong><strong>del</strong>la</strong> perequazione, e che nel<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Treviglio noi avevamo inventato quin<strong>di</strong>ci, venti anni prima che la legislazione lo<br />

sancisse come strumento <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa <strong>del</strong>l’uguaglianza tra tutti i proprietari dei terreni. Oggi non ci<br />

sono più le destinazioni specialistiche dei terreni, via l’uguaglianza <strong>di</strong> tutti, però esiste il regime<br />

<strong>di</strong> perequazione. E i Comuni che cosa hanno fatto Una cosa molto semplice: hanno istituito il<br />

regime <strong>del</strong>le perequazioni. A me piaceva… Volevo chiedere: è stato istituito il Registro <strong>del</strong>le<br />

perequazioni E’ una domanda. Ma mi piaceva che si aprisse il Registro <strong>del</strong>le perequazioni con<br />

in<strong>di</strong>cata tutta una serie <strong>di</strong> volumi <strong>di</strong> cui il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Treviglio è a cre<strong>di</strong>to rispetto a terzi<br />

proprio in virtù <strong>del</strong>le perequazioni. Ma dove li mettiamo i volumi eccedenti, che per opportunità<br />

non possono essere realizzati sulle nostre aree perché sono incapienti, e però hanno il <strong>di</strong>ritto,<br />

finora consacrato nel tempo dagli strumenti urbanistici, <strong>di</strong> essere e<strong>di</strong>ficato Non so, il volume<br />

che magari è bene non fare nella zona nord-est, il volume che è bene contenere su Foro<br />

Boario. Dove li mettiamo Ecco, li mettiamo in testa al Registro <strong>del</strong>le perequazioni essendo noi,<br />

quali proprietari <strong>di</strong> quelle aree per conto pubblico, cre<strong>di</strong>tori nei confronti <strong>di</strong> chi intraprende<br />

un’iniziativa e<strong>di</strong>lizia.<br />

Leggendo la normativa specifica che <strong>di</strong>sciplina questa materia ho visto che questo era proprio il<br />

caso nel quale si poteva applicare in anteprima questo meccanismo perequativo, e cioè<br />

attribuire, come <strong>di</strong>ce ad esempio, che è architettato proprio per le aree nelle quali il <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong>ce che intende acquisirle, però non può renderle effettivamente fruibili. Per renderle<br />

effettivamente fruibili deve o valorizzarle, oppure deve compiere grossi interventi <strong>di</strong> bonifica<br />

che gli restano sul gobbo. Come risolve la legge queste questioni Da un lato prevede che a<br />

pagare l’acquisto <strong>del</strong>l’area siano coloro che e<strong>di</strong>ficano nel contesto più vasto; e allora ci voleva<br />

una variante che in<strong>di</strong>viduava gli almeno 500.000 metri quadrati <strong>di</strong> aree – questa è la vera<br />

bomba per quell’area a sud <strong>di</strong> Treviglio, più ancora <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>di</strong>scarica – per poter sod<strong>di</strong>sfare il<br />

costo <strong>di</strong> acquisire 75.000 metri quadrati <strong>di</strong> verde pubblico, perché nell’ambito <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

perequazione avranno <strong>di</strong>ritto ad e<strong>di</strong>ficare nell’area almeno un milione e mezzo <strong>di</strong> metri cubi,<br />

verde assolto con il verde che abbiamo in<strong>di</strong>cato essere questo l’ideale per quell’area a sud <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

città, dove si potranno inse<strong>di</strong>are 1.500 nuovi abitanti, più <strong>di</strong> quelli <strong>del</strong> “Bollone”.<br />

La normativa prevede tutti questi passaggi, ma contestuali però, sia l’incremento <strong>del</strong> 15 per<br />

cento <strong>del</strong>le possibilità e<strong>di</strong>ficatorie come indennizzo per costi <strong>di</strong> bonifica, sia, attraverso il<br />

corretto uso <strong>del</strong> Registro, la perequazione tra i titolari dei <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> proprietà <strong>di</strong> tutte le aree <strong>del</strong><br />

contesto, anche se il parco che ne deriva da lì, il verde pubblico che ne deriva da lì è un verde<br />

non tipologico solo per essere da frangente rispetto alle gran<strong>di</strong> infrastrutture, ma è qualche<br />

cosa <strong>di</strong> più, è un indennizzo <strong>del</strong>lo stato <strong>di</strong> inquinamento <strong>del</strong>l’area, assomma tutte le valenze<br />

che in parte qui sono riconosciute. Ci dev’essere, però, una spiegazione anche numerica, ed è<br />

per questo che avevo sollevato in Commissione, forse in due occasioni, la questione <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

carenza <strong><strong>del</strong>la</strong> motivazione, una <strong>di</strong>mostrazione numerica tra gli standard esistenti, il fabbisogno


degli standard, perché se noi an<strong>di</strong>amo a costituire uno standard <strong>del</strong> 30 per cento rispetto<br />

all’e<strong>di</strong>ficato e all’e<strong>di</strong>ficabile potenziale, è ovvio che chiunque fa ricorso, è successo, caso – l’ho<br />

vissuto <strong>di</strong>rettamente – <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Calvenzano…<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Consigliere, concluda, per cortesia.<br />

[CONSIGLIERE MINUTI]<br />

…destinò a verde pubblico tutta l’area <strong>del</strong> compen<strong>di</strong>o Torri, fecero ricorso allo strumento<br />

urbanistico, questa destinazione venne cassata e restò in vigore la destinazione precedente.<br />

Chiudo specificando che quanto ho relazionato è sotto forma <strong>di</strong>… vorrei avere <strong>del</strong>le risposte,<br />

ecco, su questi ancoraggi alla normativa, quella generale, il Testo Unico, e quella particolare<br />

che ispira come si deve procedere a istituire o a aggiornare il Piano dei Servizi, e cioè il Piano<br />

degli Standard.<br />

Mi riservo poi, in base alle risposte, <strong>di</strong> assumere il mio atteggiamento.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Vi sono altri interventi da parte dei Consiglieri È iscritta a parlare la consigliera Borghi; ne ha<br />

facoltà.<br />

[CONSIGLIERE BORGHI]<br />

Sì, concordo sia con l’intervento <strong><strong>del</strong>la</strong> consigliera Ciocca, questo intervento, questa scelta<br />

sicuramente non ci mette al riparo dalla <strong>di</strong>scarica, perché farebbe variante automatica, e anche<br />

perché in questo modo an<strong>di</strong>amo, come ho sempre detto, a continue varianti <strong>del</strong> PGT senza<br />

avere una programmazione <strong>del</strong> territorio, come <strong>di</strong>ceva Minuti, or<strong>di</strong>nata, organica, con <strong>del</strong>le<br />

scelte coor<strong>di</strong>nate tra loro, con una visione <strong><strong>del</strong>la</strong> città ben definita.<br />

Ecco, non voglio ripetere questi concetti e queste posizioni. Voglio però assolutamente <strong>di</strong>re che<br />

abbiamo appena visto che al “Bollone” si fanno scelte senza <strong>di</strong>re dove i volumi vanno,<br />

l’abbiamo appena visto; Foro Boario, anche lì si è fatta una <strong>del</strong>ibera <strong>di</strong>cendo: lì facciamo tot<br />

metri cubi, più il commerciale eccetera, per fare la Fiera, ma nel frattempo la Fiera non si può<br />

fare perché il <strong>Comune</strong> non può acquisire le aree, come non può acquisire neanche il parco, non<br />

può acquisire neanche la Cava <strong><strong>del</strong>la</strong> Vailata, <strong>di</strong>ciamolo chiaro, stiamo parlando <strong>di</strong> cose che in<br />

questo momento non si possono fare, lo stiamo vedendo come la Cava Vailata e lo vedremo.<br />

Se questo <strong>Comune</strong>, questa Amministrazione avesse avuto proprio l’intenzione chiara <strong>di</strong> <strong>di</strong>re<br />

che cosa si fa su quell’area <strong>del</strong>l’ex Cava <strong><strong>del</strong>la</strong> Vailata, avrebbe forse dovuto presentare una<br />

ridefinizione <strong>del</strong>l’area, un <strong>di</strong>segno, seppure mo<strong>di</strong>ficabile, sostituibile eccetera, per <strong>di</strong>re: noi lì, in<br />

quell’area, vorremmo fare questa cosa qui e occupare i metri quadri in questo modo e<br />

destinare i metri cubi a quest’altra scelta. Mentre, come sempre, si fanno scelte senza<br />

substrato, senza sostanza: parco verde. Va bene, parco verde può voler <strong>di</strong>re tanto, può non<br />

voler <strong>di</strong>r niente, non sappiamo che cosa frulla nella testa <strong>di</strong> questa Giunta.<br />

Per cui anch’io adesso aspetterò le risposte a queste nostre riflessioni, a questi nostri<br />

approfon<strong>di</strong>menti. La mia impressione è che su questi temi, che questa Amministrazione si<br />

guarda bene dal portare al Consiglio comunale, che ha un dovere <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo, perché decide a<br />

prescindere e senza consultare il Consiglio comunale, almeno non come parere vincolante,<br />

perché sappiamo che sta in capo alla Giunta il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> decidere, ma almeno come parere che<br />

si acquisisce per andare a fare scelte più oculate perché si è sentito anche il Consiglio<br />

comunale.<br />

Quin<strong>di</strong> mi pare proprio che si stia navigando a vista, senza conoscere quali sono gli in<strong>di</strong>rizzi <strong>del</strong><br />

Consiglio comunale; secondo me occorre che questa tendenza si inverta, questa tendenza è<br />

senz’altro da invertire. Grazie.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

È iscritto a parlare il consigliere Merisi; ne ha facoltà.<br />

[CONSIGLIERE MERISI]<br />

Grazie, Presidente. Una sottolineatura <strong>di</strong> tipo politico, ed è questa: siamo <strong>di</strong> fronte alla<br />

proposta <strong>di</strong> variante parziale <strong>del</strong> PGT solo per un’area – io parlo <strong>di</strong> metri quadri, evidentemente


– limitata rispetto a quello che era stato annunciato già in passato come possibile “variantona”,<br />

e quin<strong>di</strong> per tutta la zona sud. Posso capire che il momento non è dei più facili, anzi, forse è<br />

dei più <strong>di</strong>fficili, però secondo me si poteva anche collegare, questa ipotesi <strong>di</strong> variante parziale<br />

al PGT sì potevo collegare, <strong>di</strong>cevo, anche a qualcos’altro giù in zona sud, quin<strong>di</strong> in quella che è<br />

la zona in parte – passatemi il termine – frequentata da quello che il PIP 2 e squassata da<br />

quelle che sono le gran<strong>di</strong> infrastrutture. Questa è la prima osservazione.<br />

La seconda osservazione è <strong>di</strong> metodo: anche in questo caso è una variante parziale al PGT,<br />

non si considera variante parziale al PGT Baslini, non si considera variante, nemmeno parziale,<br />

quella <strong>di</strong> cui abbiamo parlato prima al “Bollone”. Qui si parte dal presupposto: variante<br />

puntuale al PGT, <strong>del</strong>iberazione <strong>del</strong> Consiglio comunale <strong>del</strong> 26 settembre 2012; e variante<br />

puntuale <strong>del</strong>iberazione <strong>del</strong> Consiglio comunale <strong>del</strong> 19 marzo <strong>2013</strong>, con l’avvenuta<br />

pubblicazione sul BURL. Quin<strong>di</strong> è un proce<strong>di</strong>mento, è una procedura che mi lascia un po’<br />

perplesso nella sostanza; probabilmente si poteva andare un pochettino più <strong>di</strong>ritti allo scopo.<br />

Terza osservazione: mi rimane ancora – scusate se mi ripeto – qualche dubbio sulla necessità<br />

<strong>di</strong> rimarcare con questo tipo <strong>di</strong> proposta l’assoluta negatività <strong>di</strong> una cava… scusate, <strong>di</strong> una<br />

<strong>di</strong>scarica <strong>di</strong> cemento/amianto in quella zona. L’abbiamo detto in tutte le salse e lo riba<strong>di</strong>amo<br />

anche questa sera.<br />

Questo, però, non significa che il no alla <strong>di</strong>scarica possa essere supportato, per lo meno a mio<br />

avviso, in questa fase anche da una proposta <strong>di</strong> questo tipo. La variante parziale <strong>del</strong> PGT<br />

poteva secondo me, come <strong>di</strong>cevo all’inizio, essere più complessiva, essere più centrata.<br />

Capisco che, come <strong>di</strong>cevo prima, da un lato ci sono <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> tipo economico per fare una<br />

variante completa; ho qualche dubbio, mi permane qualche perplessità, e quin<strong>di</strong> la traduco<br />

come domanda, l’urgenza – per carità, è comunque da valutare, da rispettare – <strong>di</strong> proporre<br />

una variante <strong>di</strong> questo tipo. Grazie.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Nessun altro Consigliere è iscritto per il <strong>di</strong>battito. Possiamo procedere alle repliche.<br />

Assessore Nisoli, prego.<br />

[ASSESSORE NISOLI]<br />

Allora, iniziando dalle considerazioni <strong><strong>del</strong>la</strong> consigliera Ciocca, è vero che l’autorizzazione<br />

regionale per l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> una <strong>di</strong>scarica è un atto sovracomunale, per cui fa automatica<br />

variante al PGT. Però se il <strong>Comune</strong> nel frattempo acquisisce e porta a casa le aree, non è<br />

possibile fare una variante su un’area che non è più <strong>di</strong> proprietà dei proponenti il progetto.<br />

Infatti recentemente sono stati eliminati i vincoli che vietavano l’acquisizione <strong>di</strong> immobili da<br />

parte <strong>del</strong>le Amministrazioni, per cui per interventi <strong>di</strong> pubblica utilità è possibile anche<br />

procedere con l’acquisizione.<br />

Il nostro intento è quello, appunto, <strong>di</strong> procedere con questa variante, inserirlo nel Piano dei<br />

Servizi e poi procedere, continuare con l’esproprio per l’acquisizione <strong>del</strong>l’area.<br />

Appunto, continuando poi con quello che ha chiesto il consigliere Minuti, il nostro intento anche<br />

nel progetto preliminare che è allegato a questa <strong>del</strong>ibera è quello <strong>di</strong> realizzare sì uno spazio<br />

verde fruibile, un aspetto naturalistico <strong>di</strong> riqualificazione, l’accesso avviene dalla via Fissi e<br />

dalla via Palazzo, il progetto preliminare prevede la realizzazione <strong>di</strong> un piccolo parcheggio <strong>di</strong><br />

attestamento sull’area nella zona nord e poi un percorso, un breve percorso all’interno e la<br />

realizzazione nella parte ribassata <strong>di</strong> spazi proprio naturalistici, dove ci può essere la presenza<br />

<strong>di</strong> animali, la ni<strong>di</strong>ficazione, anche ricreare uno spazio con <strong>del</strong>l’acqua, e quin<strong>di</strong> si ha proprio una<br />

fruizione naturalistica <strong>di</strong> questo spazio.<br />

La posizione e la <strong>di</strong>mensione, secondo noi, sono appunto un filtro tra le infrastrutture che ci<br />

sono a sud <strong><strong>del</strong>la</strong> città e quello che è la parte e<strong>di</strong>ficata a nord.<br />

Registro <strong>di</strong> perequazioni. Nel nostro PGT è prevista la possibilità <strong>di</strong> perequazione tra tre ambiti,<br />

tra il comparto per il quale è previsto l’ampliamento <strong><strong>del</strong>la</strong> zona degli impianti sportivi posti ad<br />

est dei campi <strong>di</strong> via Bergamo. Queste aree generano una volumetria; a fronte <strong><strong>del</strong>la</strong> cessione <strong>di</strong><br />

queste aree la volumetria potrà essere utilizzata in parte in via da Verrazzano, nel Piano <strong>di</strong><br />

lottizzazione posto a nord <strong><strong>del</strong>la</strong> via da Verrazzano, e in parte in un comparto che c’è ad est <strong>del</strong><br />

“Bollone”, verso Brignano. Per cui la perequazione prevista dal nostro PGT è limitata a questi<br />

tre ambiti.<br />

Non è necessario, per il momento, istituire il Registro <strong>del</strong>le perequazioni, o Registro <strong>del</strong>le


volumetrie, in quanto al momento questo ambito <strong>di</strong> via Bergamo non è ancora né partito, né<br />

stato attuato.<br />

La sua proposta <strong>di</strong> prevedere un Piano <strong>di</strong> 500.000 metri quadrati con a fronte una cessione <strong>di</strong><br />

80.000 metri sull’area <strong>del</strong>l’ex Cava può essere un pensiero, una proposta, ma noi siamo<br />

sempre stati contrari all’e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> tipo residenziale a sud e nella zona <strong><strong>del</strong>la</strong> Mezzaluna.<br />

Pertanto non riteniamo in questo momento una scelta strategica quella <strong>di</strong> urbanizzare 500.000<br />

metri quadrati per portare a casa questa superficie. Pensiamo, comunque siamo convinti che<br />

con una procedura espropriativa portiamo a casa quest’area senza aumentare i 1.500 abitanti<br />

ai quali faceva riferimento.<br />

Per quanto aveva richiesto la consigliera Borghi, l’intenzione è chiara su quello che vogliamo<br />

fare nell’area, appunto è la proposta <strong>di</strong> realizzare questo parco verde come da progetto<br />

preliminare allegato, per cui uno spazio naturalistico fruibile, senza realizzazione <strong>di</strong> nessuna<br />

costruzione.<br />

Per quanto riguarda le considerazioni <strong>del</strong> consigliere Merisi, sì, è una variante parziale limitata<br />

a questi mappali, perché sono quelli che in questo momento ci interessa acquisire e per i quali<br />

vogliamo <strong>di</strong>ventarne proprietari. Basta, penso che…<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Grazie, Assessore. Possiamo procedere alle repliche da parte dei Capigruppo.<br />

E’ iscritto a parlare il consigliere Minuti; ne ha facoltà.<br />

[CONSIGLIERE MINUTI]<br />

Desidero che si comprenda subito che non ho fatto alcuna proposta <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>are 500.000 metri<br />

quadrati <strong>di</strong> residenza nella zona a sud <strong>di</strong> Treviglio. Io sono contrario a ulteriore<br />

cementificazione <strong><strong>del</strong>la</strong> città, a sud come a nord. Ritengo però inevitabile, inevitabile che queste<br />

iniziative sorgano, e conoscendovi, intanto la legge consente che i proprietari <strong>del</strong>le aree<br />

facciano proposte <strong>di</strong> intervento e<strong>di</strong>lizio, a prescindere dalla volontà <strong>del</strong>l’Amministrazione.<br />

Conoscendovi, sinora le avete assecondate queste iniziative, quin<strong>di</strong> temo che voi localizziate<br />

500.000 metri quadrati <strong>di</strong> lottizzazione a sud <strong><strong>del</strong>la</strong> città quando vi deciderete a fare la<br />

pianificazione <strong>del</strong> “Bollone”, istituendo lì la perequazione e il Registro <strong><strong>del</strong>la</strong> perequazione <strong>del</strong><br />

“Bollone”, per ammortizzare l’investimento relativo all’acquisizione <strong>del</strong>l’area, alla bonifica<br />

<strong>del</strong>l’area, alla sua fruibilità, nel caso in cui vi sarà concesso <strong>di</strong> farlo. Perché io temo che questa<br />

<strong>del</strong>iberazione è un grande regalo a quello che ha programmato <strong>di</strong> localizzare lì la <strong>di</strong>scarica <strong>di</strong><br />

cemento/amianto, perché a fronte <strong>di</strong> una sentenza <strong>di</strong> annullamento <strong>di</strong> una <strong>del</strong>ibera che è<br />

carente <strong>di</strong> motivazione, che è illogica, che è piena <strong>di</strong> contorsioni, faranno i salti <strong>di</strong> gioia.<br />

A mio avviso, era molto più interessante procedere attraverso una pianificazione. Voi lo <strong>di</strong>te<br />

che l’auspicio è quello <strong>di</strong> pianificare la zona sud, ma non è il momento, però stiamo compiendo<br />

gli stu<strong>di</strong> preliminari e così via. Ma tutto deve avere un termine.<br />

Se la crisi prende una piega <strong>di</strong>versa da quella che attualmente ha, si localizzeranno gli<br />

investimenti là dove ci sono degli strumenti attuativi, là dove ci sono <strong>del</strong>le possibilità <strong>di</strong><br />

intervento, che a Treviglio si stanno esaurendo. Va bene così, va bene così: abbiamo<br />

cementificato troppo, va bene una lunga pausa <strong>di</strong> non occupazione <strong>di</strong> ulteriori spazi, ma anche<br />

gli standard devono essere proporzionati. Non si può passare, in un’epoca <strong>di</strong> assenza totale <strong>di</strong><br />

risorse, non si possono fare mutui, non ci sono entrate per oneri urbanizzativi, non si possono<br />

vendere le aree <strong>di</strong> proprietà comunale, salvo svenderle al terzo ribasso o cambiando la<br />

destinazione, acquisisco 75.000 metri quadrati <strong>di</strong> area da bonificare. Ma è una goliar<strong>di</strong>a o è<br />

una <strong>del</strong>ibera, questa È una <strong>del</strong>ibera, questa Questa è una <strong>del</strong>ibera Va bene, se è una<br />

<strong>del</strong>ibera noi voteremo contro.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Non vi sono altri interventi Dichiaro chiusa la <strong>di</strong>scussione.<br />

Invito i Consiglieri a iscriversi per <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto. Nessuno chiede la parola per<br />

<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto Consigliera Borghi, per <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto.<br />

[CONSIGLIERE BORGHI]<br />

Sì, concordo in toto con quello che ha detto Minuti e credo che da parte mia, in ogni Consiglio<br />

comunale, ci sia stato il richiamo ad una pianificazione che desse senso e significato ad ogni


scelta territoriale.<br />

Ancora una volta siamo ad una <strong>del</strong>ibera, a parte che non è urgente, a parte che l’acquisizione<br />

<strong>del</strong> territorio non si può fare, a una <strong>del</strong>ibera che viene posta, cioè che sceglie <strong>di</strong> porre in<br />

quell’area questo grande parco verde, figuriamoci, noi volevamo un parco verde lungo tutta la<br />

BreBeMi, però prevedevamo che lì fosse una città vera e propria, quin<strong>di</strong> vissuta <strong>di</strong> giorno, <strong>di</strong><br />

notte, <strong>di</strong> sera, <strong>di</strong> mattino. Noi qui, in questa zona, dove ci sarà l’Interporto, dove ci sono<br />

infrastrutture, dove ci sono le <strong>di</strong>tte a rischio rilevante, dove c’è Flydeco, dove ci sarà<br />

probabilmente J Consult eccetera eccetera eccetera, mettiamo un parco che non sarà vissuto,<br />

almeno <strong>di</strong> sera o quando…, sarà deserto perché se non c’è residenza, se non c’è vita sociale, se<br />

non ci sono attrezzature sportive, e poi parliamo <strong>di</strong> ridare, <strong>di</strong> valorizzare naturalisticamente la<br />

zona Ma abbiamo ridotto il PLIS, an<strong>di</strong>amo a costruire dentro il PLIS la RSA Non solo, la RSA<br />

<strong>di</strong> quelle <strong>di</strong>mensioni lì<br />

Ha ragione Minuti quando <strong>di</strong>ce che il rischio è che poi lì ci troviamo una mega cementificazione,<br />

perché io questo rischio l’ho visto – e l’ho detto in Consiglio comunale – per le RSA, nel<br />

momento in cui non ci sarà più l’uso pubblico verrà meno, basta che i proponenti ri<strong>di</strong>ano al<br />

<strong>Comune</strong> gli oneri <strong>di</strong> urbanizzazione e probabilmente avranno libertà <strong>di</strong> costruire. Ma anche al<br />

“Bollone” e così: se per un motivo qualsiasi questo intervento non va in porto, probabilmente<br />

avremo tante villette a schiera.<br />

Ora, non si può chiedere a un Consiglio comunale <strong>di</strong> decidere sulla base <strong>di</strong> scelte che non sono<br />

state ancora fatte, non c’è assolutamente una pianificazione territoriale. Nella città consolidata<br />

sono i privati che decidono la destinazione d’uso, nella zona sud la “variantona” non viene<br />

avanti, nel Piano <strong>di</strong> Governo <strong>del</strong> Territorio <strong>di</strong> Caravaggio in pole position c’è l’Interporto, <strong>di</strong><br />

quella zona non so cosa vorrete farne, noi presi<strong>di</strong>eremo con le nostre valutazioni. È impossibile<br />

decidere, cioè non ci sono gli elementi per decidere, non si può più navigare a vista, la<br />

tendenza va invertita.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Per <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto, consigliere Giussani.<br />

[CONSIGLIERE GIUSSANI]<br />

Grazie, Presidente. Non con<strong>di</strong>vido una mezza parola <strong>di</strong> quello che ha detto Minuti, ma<br />

soprattutto non con<strong>di</strong>vido le contrad<strong>di</strong>zioni fatte dalla consigliera Borghi.<br />

La consigliera Borghi <strong>di</strong>ce che per salvaguardare quell’area bisogno farci <strong>del</strong> residenziale, farci<br />

<strong>del</strong> residenziale. Consigliera Borghi, lei voleva fare due milioni <strong>di</strong> metri quadrati <strong>di</strong><br />

cementificazione alla Mezzaluna, mettendo il residenziale vicino a Flydeco, mettendo il<br />

residenziale vicino all’ECB, mettendo tutto a macchia <strong>di</strong> leopardo, e c’è il Piano proposto da<br />

voi, che è stato stralciato per fortuna, che lo <strong>di</strong>mostra: un bel Piano, veramente a macchia <strong>di</strong><br />

leopardo. L’abbiamo già detto.<br />

Sul fatto che serva in prospettiva, e voglio rispondere al consigliere Minuti, in prospettiva <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

residenza a Treviglio, forse si <strong>di</strong>mentica che c’è ancora una triade, stanno ancora pensando<br />

cosa farne, c’è ancora tutta la zona nord, dove c’è anche e<strong>di</strong>lizia convenzionata. Non parliamo<br />

poi <strong><strong>del</strong>la</strong> Baslini, signori: lì ce n’è da vendere per i prossimi vent’anni.<br />

Questa Amministrazione ha fatto la scelta <strong>di</strong> non fare porcate; non lo <strong>di</strong>co fra virgolette, ma<br />

porcate, signori, perché quando si va a prendere un’area, un’area come la Mezzaluna e<br />

pensare <strong>di</strong> fare un po’ <strong>di</strong> residenziale, per noi è una cosa che proprio a livello architettonico<br />

non sta in pie<strong>di</strong>, è una cosa fuori da qualsiasi logica.<br />

Pertanto noi non solo voteremo a favore, ma speriamo che la Amministrazione comunale faccia<br />

in fretta a portarsi a casa quest’area, perché emerge chiaramente dagli interventi fatti prima<br />

che qualcuno non è proprio così contrario alla <strong>di</strong>scarica <strong>di</strong> amianto. Non ci stiamo muovendo.<br />

Se l’avesse fatto lei, consigliera (o ex Sindaco) Borghi, probabilmente noi oggi non saremmo<br />

qua a <strong>di</strong>scutere <strong>di</strong> queste cose. La verità è che vi dà fasti<strong>di</strong>o che stiamo prendendo in mano il<br />

problema, con tante <strong>di</strong>fficoltà, perché ci sono <strong>di</strong>fficoltà, è vero che la Regione ha valenza<br />

sovracomunale, però ci stiamo provando, abbiamo contatti continui con l’ARPA in modo <strong>di</strong>verso<br />

rispetto a prima. Stiamo mettendo dei picchetti che voi non avete mai messo.<br />

Anche perché i documenti che stanno uscendo, e poi piano piano, quando li avremo completi, li<br />

porteremo a conoscenza <strong>di</strong> tutti, la Amministrazione comunale non ha messo proprio quei<br />

vincoli che poteva e doveva mettere a suo tempo, cioè considerare quell’area fascia B è stata


una grande scivolata, una grande incapacità <strong>di</strong> gestione e una grande impossibilità da parte<br />

<strong>del</strong>l’Amministrazione <strong>di</strong> fermare, <strong>di</strong> fermare sul nascere la <strong>di</strong>scarica. Perché se l’avesse fatto,<br />

anziché, come risulta dai verbali, presenti i tecnici <strong>del</strong> <strong>Comune</strong>, oggi noi non saremmo a<br />

<strong>di</strong>scutere queste cose.<br />

Noi voteremo assolutamente a favore. Grazie.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Per <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto, il consigliere Fumagalli.<br />

[CONSIGLIERE FUMAGALLI]<br />

Grazie, Presidente. Mi auguro che ci siano collegate tantissime persone in streaming questa<br />

sera, perché è giusto anche, a questo punto, togliere qualche maschera.<br />

Nel primo banco <strong>del</strong> Consiglio comunale noi abbiamo due ex Sindaci che effettivamente hanno<br />

trasformato la zona Geromina con la cementificazione e volevano trasformare la zona sud,<br />

Mezzaluna, con la cementificazione. Sentirci dare dei cementificatori semplicemente perché<br />

PdL, non il PdL, la Lega, facciamo gli impren<strong>di</strong>tori, a questo punto non può starci bene, colleghi<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> maggioranza, e non è leale. Della maggioranza, io mi permetto <strong>di</strong> rivolgermi ai miei<br />

colleghi <strong><strong>del</strong>la</strong> maggioranza: non ci deve stare bene, per il semplice motivo che ritengo che il<br />

PGT, che qualcuno che invece navigava con gli orizzonti belli chiari non è riuscito ad approvare<br />

in cinque anni, noi in due mesi l’abbiamo chiuso, e per fortuna noi navighiamo a vista. Noi, che<br />

navighiamo a vista, effettivamente quelle piccole cose che con le piccole risorse abbiamo siamo<br />

riusciti a portarle avanti.<br />

Il problema <strong>di</strong> navigare a vista o non navigare a vista è semplicemente una <strong>di</strong>chiarazione<br />

politica, perché qualcuno, a causa <strong>del</strong> fatto che era così bravo a navigare con gli strumenti,<br />

non è riuscito a vendere le farmacie, è riuscito a far partire un progetto UPIM, facendo sì che<br />

noi poi ci prendessimo la responsabilità <strong>di</strong> addossare a voi citta<strong>di</strong>ni trevigliesi tutti quegli oneri<br />

che adesso vi trovate nelle varie bollette, e questo deve essere chiaro.<br />

Pretendo, pretendo che è la minoranza faccia il suo compito, oppure più che pretendo, in modo<br />

cortese lo chiedo, cortesemente, con la logica: se ci dovete accusare <strong>di</strong> qualche cosa, fatelo,<br />

ma darci dei cementificatori quando abbiamo stralciato due milioni <strong>di</strong> metri cubi e la Geromina,<br />

se vedete com’è, non è sicuramente colpa né <strong>di</strong> Pezzoni, né <strong>di</strong> nessun altro, questa mi sembra<br />

davvero una cosa fuori posto.<br />

Quin<strong>di</strong>, a chiusura <strong>del</strong>l’intervento, ritengo che la proposta fatta dal nostro Assessore sia da<br />

votare. Grazie.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Per <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto, consigliera Ciocca.<br />

[CONSIGLIERE CIOCCA D.]<br />

Va beh, mi ero <strong>di</strong>menticata, parlando <strong>del</strong> mio intervento in Commissione, un aspetto, in realtà<br />

l’avevo lasciato perdere perché ho nutrito la speranza, ahimè vana, che almeno stavolta<br />

stessimo sul pezzo e non cominciassimo con le fantasie <strong>del</strong>iranti tipo quella, che adesso non ho<br />

capito bene, se attraverso le bollette i citta<strong>di</strong>ni trevigliesi pagano l’UPIM. Questa qui e la news<br />

da orologiaio <strong>di</strong> “Alice nel paese <strong>del</strong>le meraviglie”.<br />

Il problema qual è Tutte le volte che si tocca un argomento sensibile, molto sensibile, per<br />

usare una citazione, una parola non mia, che ho preso da un Consigliere <strong>di</strong> minoranza, quale è<br />

la <strong>di</strong>scarica <strong>di</strong> amianto, viene fuori la solita storia, per cui noi ci troviamo regolarmente in<br />

questa posizione, che è abbastanza ricattatoria, al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>le intenzioni, <strong>di</strong>: è un<br />

provve<strong>di</strong>mento che ufficialmente mira a preservarci da questa iattura ambientale, quin<strong>di</strong><br />

bisogna votarlo. Ma se noi abbiamo la chiara percezione che sia un’arma spuntata, che non<br />

serve a nulla rispetto all’obiettivo, uno <strong>di</strong>ce: perché devo votare una <strong>del</strong>ibera che il consigliere<br />

Minuti ha definito “pura goliar<strong>di</strong>a” Io non ho memoria <strong>di</strong> situazioni <strong>di</strong> esproprio forzato nel<br />

quale il proprietario <strong>del</strong>l’area, in questo caso Rotanodari o comunque il socio privato <strong>di</strong> Team,<br />

abbia lasciato passare tutto in fanteria, e quin<strong>di</strong> può anche darsi che si arrivi a concludere<br />

questo iter, ma sia chiaro che il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Treviglio si espone, a meno che non abbia <strong>del</strong>le<br />

assicurazioni che a noi oggi non vengono date, probabilmente perché non esistono. Il privato,<br />

come ogni investitore, fa il suo mestiere e quin<strong>di</strong> cerca il maggior profitto; non si capisce


perché in questo caso non dovrebbe cercarlo e quin<strong>di</strong> mi aspetto una causa stramiliardaria.<br />

Allora, se io ho la netta percezione che l’arma sia spuntata e che questo sia una chiamata alle<br />

armi su un tema emergenziale, che a mio avviso si aggrava sempre <strong>di</strong> più, perché le reazioni<br />

incomposte purtroppo a me <strong>di</strong>cono questo, che questo iter si avvicina, passetto passetto, a un<br />

esito <strong>di</strong> tipo positivo.<br />

Allora, se noi lo vogliamo scongiurare è giusto che usiamo tutte le armi che abbiamo per, ma<br />

se questa è un’arma che non raggiunge l’effetto, anzi, ci espone ad ulteriori rischi, io continuo<br />

ad avere tutti i dubbi che ha detto Minuti, e non mi si venga a <strong>di</strong>re domani mattina: ecco,<br />

vedete Se uno non ha votato questa <strong>del</strong>ibera allora vuol <strong>di</strong>re che fa finta <strong>di</strong> essere contrario,<br />

ma poi è d’accordo.<br />

Ecco, sarebbe ora <strong>di</strong> finirla con queste robe qui, con l’annunciare i dossier doppi, tripli, gli<br />

interventi che noi siamo i cementificatori, tutte queste robe qui, che lasciano il tempo che<br />

trovano.<br />

Quello è un problema, noi <strong>di</strong>ciamo questa non è una soluzione, dobbiamo secondo me<br />

riprenderci in mano il <strong>di</strong>ritto ad essere seri e <strong>di</strong>re che questa cosa non funziona e quin<strong>di</strong> votare<br />

<strong>di</strong> conseguenza. Quin<strong>di</strong> io mi assocerò al voto già annunciato tra le righe ma non ufficialmente,<br />

adesso aspetterò la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong>retta <strong>del</strong> consigliere Minuti.<br />

Credo che sia ora <strong>di</strong> uscire da questa logica implicitamente ricattatoria. Facciamo <strong>del</strong>le<br />

operazioni serie, questa qui non ci sembra un’operazione seria e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>ciamo <strong>di</strong> no, fermo<br />

restando che la scelta nostra è sempre stata quella – oggi, ieri, domani e dopodomani – <strong>di</strong> <strong>di</strong>re<br />

no a questo inse<strong>di</strong>amento. Grazie.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

È iscritto a parlare il consigliere Merisi per <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto; ne ha facoltà.<br />

[CONSIGLIERE MERISI]<br />

Grazie, Presidente. In un modo molto semplice e altrettanto veloce, avevo chiesto all’Assessore<br />

- probabilmente è sfuggito nella risposta - le motivazioni <strong>del</strong>l’urgenza <strong>di</strong> questa variante<br />

parziale. Non ho ricevuto alcun segnale; può essere che poi, in separata sede, l’Assessore<br />

gentilmente me ne <strong>di</strong>a motivazione.<br />

Ma al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> questo e al <strong>di</strong> là <strong>del</strong> riba<strong>di</strong>re ancora una volta l’essere assolutamente contrari, ma<br />

non fin da adesso, fin da prima, fin da quando nell’Amministrazione Zordan si affrontò questo<br />

problema, volevo richiamare e sottolineare un aspetto un po’ particolare, facendo una<br />

similitu<strong>di</strong>ne con quello che ci è proposto questa sera in approvazione e con quello che è<br />

successo quando abbiamo votato il bilancio <strong>di</strong> SABB: lì ci fu un voto politico e un voto tecnico<br />

da parte <strong>di</strong> qualcuno <strong><strong>del</strong>la</strong> minoranza e un voto politico da parte <strong>di</strong> tutti gli altri. Ebbene, anche<br />

in questo caso noi ci sentiamo <strong>di</strong> <strong>di</strong>videre queste due cose, per le motivazioni già addotte<br />

prima.<br />

L’ultima sottolineatura è <strong>di</strong> tipo metodologico, e cioè se an<strong>di</strong>amo “in esproprio” significa che i<br />

contatti col privato non sono andati a buon fine, però <strong>di</strong> questi contatti col privato noi non<br />

abbiamo più avuto notizie dettagliate fin da un po’, per cui il mio voto è contrario. Grazie.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Grazie. Consigliere Minuti, manca la sua <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto. Prego.<br />

[CONSIGLIERE MINUTI]<br />

Beh, intanto io mi qualifico: sono un pensionato ex bancario, sono un funzionario <strong>di</strong> banca in<br />

pensione. Sarebbe bello che ogni Consigliere, quando intervenisse invocando lo streaming,<br />

<strong>di</strong>cesse qual è la sua professione, perché si sapesse e il consigliere Fumagalli fa<br />

l’immobiliarista, cioè si de<strong>di</strong>ca a compravendere immobili, e quando sentenzia su alcune<br />

questioni urbanistiche, su alcune questioni urbanistiche, i citta<strong>di</strong>ni possono giu<strong>di</strong>care loro se il<br />

pensiero è un pensiero libero oppure se è un pensiero che ha recon<strong>di</strong>ti <strong>di</strong> insod<strong>di</strong>sfazione, per<br />

esempio perché alla Geromina non ha venduto un immobile, perché la Geromina è stata fatta<br />

da cooperative, è stata fatta da Istituzioni, io un contesto il più bello <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>a per quanto<br />

riguarda tipologie e standard urbanistici. È da vedere, è da vedere, questa città è molto bella.<br />

Venendo però alla questione, alla questione specifica, ma cosa credete A noi <strong>di</strong>spiace non<br />

essere favorevoli a un provve<strong>di</strong>mento che è complesso, voi non l’avete sottolineato per


mancanza <strong>di</strong> rispetto <strong>del</strong>l’opposizione e <strong>del</strong> Consiglio. Non è solo una variante <strong>del</strong> Piano dei<br />

Servizi e la consacrazione a standard <strong>di</strong> quest’area qui, ma è il respingere una osservazione <strong>di</strong><br />

un privato che tendeva a contestare le iniziative che giustamente l’Amministrazione comunale<br />

ha posto in atto per raffreddare questa questione <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>di</strong>scarica, tornare ad essere<br />

protagonisti sul territorio e impe<strong>di</strong>re la realizzazione <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>di</strong>scarica. Era una <strong>del</strong>ibera<br />

complessa, ci interessa che non venga fatta la <strong>di</strong>scarica, ma l’atto così come è formulato, vi<br />

avevamo avvisato, la carenza <strong>di</strong> motivazione lo rende vulnerabile e rende più vicina la<br />

realizzazione <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>scarica perché, Assessore Nisoli, vuol <strong>di</strong>re…, adesso che faremo<br />

l’espropriazione, le procedure hanno i loro tempi, richiedono le loro garanzie, ci sono le<br />

garanzie dei citta<strong>di</strong>ni, che quando gli si lede un <strong>di</strong>ritto hanno la possibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>fendere i loro<br />

interessi, cioè non è una cosa così semplice.<br />

La cosa più semplice, ma a quanto pare qui, ed è la prima volta nella storia <strong>di</strong> Treviglio che<br />

avviene, che la cosa più semplice non viene ritenuta tale e praticata, è la concertazione, è il<br />

<strong>di</strong>alogo. Ma questo è un <strong>Comune</strong> che ha realizzato milioni <strong>di</strong> metri quadrati <strong>di</strong> standard<br />

urbanistici senza espropriare mai nulla, se non al momento <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>di</strong>sperazione. Voglio <strong>di</strong>re, è la<br />

negoziazione, è quello che a voi manca, perché avete come connotato la prepotenza: voi non<br />

avete rispetto. No<br />

E anche per questa ragione, con grande <strong>di</strong>spiacere, ci tocca votare contro questa <strong>del</strong>ibera.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Per <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto, il Sindaco.<br />

[SINDACO PEZZONI]<br />

Sono Beppe Pezzoni, sono Sindaco e faccio l’insegnante <strong>di</strong> mestiere. Aderisco alla provocazione<br />

<strong>del</strong> consigliere Minuti, che mi pare che, oltre a essere in pensione, invece faccia anche il<br />

goliarda (o il goliardo), perché <strong>di</strong>re che noi non abbiamo rispetto, non ricordandosi dei<br />

proce<strong>di</strong>menti espropriativi che ha approvato lui e che ha lasciato in gobbo alle Amministrazione<br />

che sono arrivate successivamente e che si sono pagate, all’inizio <strong>di</strong> ciascun mandato, i debiti<br />

per l’acquisto <strong>di</strong> aree, forse gli fa <strong>di</strong>menticare una parte significativa <strong><strong>del</strong>la</strong> sua attività <strong>di</strong><br />

Sindaco, quando era seduto da questa parte. Posso Comunque… Posso Io ho interrotto<br />

Il goliarda ci <strong>di</strong>ce (o il goliardo) che questa è una maggioranza che non ha rispetto. Noi stiamo<br />

chiudendo iter aperti <strong>di</strong>eci, quin<strong>di</strong>ci, venti, anche quarant’anni fa. Non sto <strong>di</strong>cendo che le colpe<br />

sono <strong>del</strong>l’Amministrazione <strong>di</strong> Minuti; <strong>di</strong>co che anche ci <strong>del</strong>l’Amministrazione <strong>di</strong> Minuti e che<br />

ciascuna Amministrazione, la Amministrazione Borghi neo insi<strong>di</strong>ata ne ha sistemato uno<br />

particolarmente pesante, l’Amministrazione che ho guidato io, che sto guidando io ne ha<br />

sistemato un altro particolarmente pesante che ricadevano in quel periodo lì.<br />

Quin<strong>di</strong> forse vale la pena <strong>di</strong> aprire anche la casella <strong><strong>del</strong>la</strong> memoria e <strong>di</strong> ricordarsi le cose che<br />

sono state fatte, non tirando addosso ad altri, okay, colpe che al momento non ci sono.<br />

Io riba<strong>di</strong>sco che, per quanto mi riguarda, questa è una <strong>del</strong>le strade da battere perché anche in<br />

questo modo si evidenzia una contrarietà alla <strong>di</strong>scarica. Non sto <strong>di</strong>cendo che chi vota contro sia<br />

favorevole, perché questa cosa non la <strong>di</strong>rò mai; <strong>di</strong>co soltanto però alla consigliera Ciocca che<br />

lamentarsi che un’arma è spuntata non significa <strong>di</strong>re che non la si possa usare, e dal mio punto<br />

<strong>di</strong> vista, in questa circostanza, nel momento in cui la trattativa col privato, aperta quando mi<br />

sono seduto in questo <strong>Comune</strong> da Sindaco, quin<strong>di</strong> nel luglio <strong>del</strong> 2011, aveva alcune<br />

prospettive, ha dall’altra parte chiuso queste prospettive nel momento in cui la concertazione<br />

non arriva.<br />

Non <strong>di</strong>mentichiamoci che siamo arrivati comunque in un Consiglio comunale e siamo riusciti ad<br />

avere quell’iter <strong>di</strong> uscita <strong>di</strong> SABB da Team, perché il problema <strong>di</strong> fondo quin<strong>di</strong> <strong>di</strong><strong>di</strong>etro, e lo<br />

riba<strong>di</strong>sco ancora, è la copertura pubblica <strong>del</strong>l’intervento, almeno para-pubblica o la società<br />

mista, e questo secondo me è uno dei gran<strong>di</strong> vulnus che non è stato sistemato nel corso <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

legislazione precedente. E, torno in<strong>di</strong>etro <strong>di</strong> un passo, non <strong>di</strong>mentichiamoci, caro Sindaco<br />

Minuti, che sei stato anche tu – o ex Sindaco Minuti - a parlare <strong>del</strong>lo riempimento <strong><strong>del</strong>la</strong> Cava<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> Vailata nel lontano 2007; c’è una <strong>del</strong>ibera, mi pare, adesso andrò a recuperarla e poi te la<br />

farò vedere.<br />

Io sono convinto <strong>di</strong> una cosa: credo che sia necessaria ogni soluzione possibile per fermare<br />

l’iter, ed è quello che stiamo facendo. La parte avanzata dal punto <strong>di</strong> vista tecnico è quella<br />

relativa allo stu<strong>di</strong>o <strong>del</strong> regime idrico <strong>del</strong> sottosuolo, che abbiamo presentato in Regione, e mi


pare un argomento particolarmente significativo; si poteva presentare tre anni, cinque anni fa,<br />

sei anni fa, sette anni fa, non è stato fatto e lo stiamo facendo, è un’arma spuntata; si poteva<br />

avviare la variante tre anni fa, cinque anni fa, sette anni fa, è un’arma spuntata, non è stato<br />

fatto.<br />

Alla fine io chiedo che ci sia concor<strong>di</strong>a per quanto riguarda la chiusura <strong>di</strong> questa fase, e cioè<br />

l’obiettivo finale <strong>di</strong> tutti: non avere nessun tipo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scarica all’interno <strong><strong>del</strong>la</strong> Cava <strong><strong>del</strong>la</strong> Vailata,<br />

punto. Con quale strada ci si arrivi, secondo me, è in<strong>di</strong>fferente; se questa <strong>del</strong>ibera, che è una<br />

goliardata, ci consente <strong>di</strong> arrivarci, son contento <strong>di</strong> avere scherzato; se è un ulteriore tassello<br />

per fermare un progetto, sono ancora più ulteriormente contento <strong>di</strong> esserci arrivato.<br />

Quin<strong>di</strong> per me questa è la questione <strong>di</strong> fondo. Io alla maggioranza chiedo <strong>di</strong> votarla perché è<br />

uno dei passi che stiamo facendo per evidenziare la volontà <strong>di</strong> un’Amministrazione. Poi<br />

entreremo nel merito <strong><strong>del</strong>la</strong> pianificazione, <strong>del</strong>le capacità pianificatorie quando <strong>di</strong>scuteremo <strong>di</strong><br />

altri argomenti.<br />

Quin<strong>di</strong> chiedo la votazione <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>del</strong>ibera. Grazie.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Esaurita la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto, possiamo procedere con la votazione.<br />

Pongo quin<strong>di</strong> in votazione il punto n. 15 all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno, avente ad oggetto: “Adozione<br />

variante parziale al PGT per inserimento nel Piano dei Servizi <strong>del</strong>l’area ex Cava <strong><strong>del</strong>la</strong> Vailata –<br />

Immobili <strong>di</strong> via Palazzo e via Fissi (ai sensi <strong>del</strong>l’art. 13 <strong><strong>del</strong>la</strong> L.R. 12/2005)”.<br />

Proce<strong>di</strong>amo con votazione in forma palese con sistema elettronico.<br />

Dichiaro aperta la votazione. Consigliere Ferri, non ha votato.<br />

Dichiaro chiusa la votazione.<br />

10 voti a favore, 6 contrari, nessun astenuto.<br />

Il Consiglio approva.<br />

Hanno votato contro i consiglieri Borghi, Lingiar<strong>di</strong>, Bussini, Ciocca Daniela, Minuti, Merisi. A<br />

favore gli altri Consiglieri presenti.<br />

Passiamo al punto n. 16 all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno, avente ad oggetto: “Mozione presentata<br />

dal consigliere Borghi in merito alla scadenza <strong><strong>del</strong>la</strong> convenzione PLIS (21 <strong>giugno</strong><br />

<strong>2013</strong>)”.<br />

Consigliera, le cedo la parola per l’illustrazione <strong><strong>del</strong>la</strong> proposta.<br />

[CONSIGLIERE BORGHI]<br />

Credo che il tema sia conosciuto, perché c’è stato anche <strong>di</strong>battito in Facebook ed è stato<br />

presente sulla stampa locale. Abbiamo saputo, in un Consiglio comunale <strong>di</strong> poco tempo fa,<br />

abbiamo saputo per incuria nostra, ovviamente, che la convenzione intercomunale sul PLIS<br />

stava andando a scadenza e il Sindaco ci ha preoccupato perché in quell’occasione ha detto<br />

chiaro che non sapeva assolutamente <strong>di</strong>re che cosa sarebbe stato <strong>del</strong> Parco Locale <strong>di</strong> Interesse<br />

Sovracomunale.<br />

Noi siamo molto contrari a far decadere questa convenzione, sappiamo che ha avuto <strong>del</strong>le<br />

<strong>di</strong>fficoltà, ma anche dalla stampa <strong>di</strong> questi giorni abbiamo visto che gli altri Sindaci continuano<br />

ad essere convinti che si possa fare <strong>di</strong> più e meglio, non è che non ammettano le <strong>di</strong>fficoltà, non<br />

è che <strong>di</strong>cano che sia stato un successone, però mi pare che, dopo questa valutazione, siano<br />

<strong>di</strong>sposti a rimettersi in gioco e, va beh, qualcuno ritiene che la convenzione non debba<br />

decadere, ritiene che da parte <strong>di</strong> Treviglio ci possa essere l’assunzione <strong>di</strong> <strong>Comune</strong> capofila,<br />

Piazzalunga ad<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong>ce che è <strong>di</strong>sponibile a lasciare - consentitemi la parola – lo scettro<br />

eccetera.<br />

Quin<strong>di</strong>, secondo noi, gli obiettivi <strong>del</strong> PLIS continuano ad essere molto, molto importanti per il<br />

nostro territorio. Non siamo d’accordo su quanto il Sindaco ha detto, sempre via stampa, che si<br />

può fare una convenzione in cui ci si unisce e si prendono le decisioni, ma poi ognuno fa per<br />

sé. Non siamo assolutamente d’accordo: il coor<strong>di</strong>namento e le regole comuni <strong>del</strong> Parco vanno<br />

gestite insieme e le scelte <strong>di</strong> ogni singolo <strong>Comune</strong> vanno valutate e <strong>del</strong>iberate insieme.<br />

Quin<strong>di</strong>, secondo noi, con nuove strategie <strong>di</strong> gestione, con un’organizzazione rinnovata, in capo<br />

magari al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Treviglio, è possibile salvare il Piano Locale <strong>di</strong> Interesse Sovracomunale.<br />

Abbiamo saputo in questi giorni che i Sindaci <strong>del</strong>l’Assemblea <strong>del</strong> PLIS, quasi tutti erano contrari<br />

alla nuova perimetrazione proposta dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Treviglio, ma hanno accettato la volontà<br />

<strong>del</strong>l’Amministrazione comunale <strong>di</strong> Treviglio, ora abbiamo dalla nostra anche questa


informazione che ci rincuora, riteniamo che il PLIS debba essere mantenuto, chie<strong>di</strong>amo al<br />

nostro Sindaco <strong>di</strong> assumersi, come <strong>di</strong>ciamo nella mozione, l’onore e l’onere <strong>di</strong> questa<br />

rigenerazione, <strong>di</strong> questa rifondazione, che va realizzata ovviamente tenendo conto dei vincoli,<br />

che sono tanti, anche per le scarse risorse finanziarie che sono in campo, ma da parte nostra<br />

riteniamo che ci sia la possibilità <strong>di</strong> un reazione fattiva, costruttiva e che porti ad alcuni degli<br />

obiettivi, che aiuti a perseguire alcuni degli obiettivi <strong>del</strong> PLIS.<br />

Nel caso in cui non ci fosse da parte <strong>del</strong> nostro Sindaco e degli altri Sindaci la volontà <strong>di</strong> tenere<br />

in pie<strong>di</strong>, <strong>di</strong> salvare il PLIS, che secondo noi è un grande bene, è un grande bene comune,<br />

anche se in questi anni ha fatto fatica a decollare, è un grande bene comune; non eravamo<br />

d’accordo sui due piccoli parchi con il corridoio ecologico, perché ritenevamo che la fruibilità<br />

più ampia potesse portare beneficio e continuiamo a ritenerlo, non solo da un punto <strong>di</strong> vista<br />

naturalistico, ma anche da un punto <strong>di</strong> vista sociale e ricreativo, quin<strong>di</strong> riteniamo comunque<br />

che non si debba smembrare, qualsiasi siano le scelte dei Sindaci, ma che si vada ad unire<br />

almeno la parte che è più verso la costa <strong>del</strong>l’Adda al Parco Adda Nord, che in questo momento<br />

sta ridefinendo i propri confini.<br />

Questa è la nostra proposta. La speranza è che, appunto, si vada nella <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> mantenere<br />

il PLIS e la nostra speranza è anche che si ripensi a quella drastica riduzione <strong>del</strong>le aree <strong>di</strong><br />

questo Parco.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Grazie. Dichiaro aperta la <strong>di</strong>scussione. La parola al Sindaco.<br />

[SINDACO PEZZONI]<br />

Io avevo già sottolineato, quando sono intervenuto in Consiglio comunale, il fatto che i destini<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> convenzione e i destini <strong>del</strong> PLIS non sono la stessa cosa. Avevo detto, in quella<br />

circostanza, che sapevamo che stava per scadere la convenzione, ci siamo mossi nell’ultimo<br />

anno e mezzo per chiedere un cambio <strong>di</strong> passo dal punto <strong>di</strong> vista <strong><strong>del</strong>la</strong> gestione <strong>del</strong> PLIS. La<br />

riunione per cominciare a <strong>di</strong>scuterne è arrivata intorno al 13 <strong>di</strong> <strong>giugno</strong>, quin<strong>di</strong> una settimana<br />

prima, quasi, <strong><strong>del</strong>la</strong> scadenza <strong><strong>del</strong>la</strong> convenzione.<br />

Forse vale la pena che ci si renda conto <strong>del</strong> fatto che una cosa <strong>di</strong> questo genere, che ha avuto<br />

un iter così <strong>di</strong>fficoltoso nella sua origine, probabilmente non poteva essere gestita in questa<br />

circostanza.<br />

Noi abbiamo poi <strong>di</strong>scusso, avevamo anticipato la <strong>di</strong>scussione nel momento in cui avevamo<br />

riperimetrato o avevamo avanzato la proposta <strong>di</strong> riperimetrazione <strong>del</strong> PLIS, perché già in<br />

quella circostanza avevamo fatto presente il fatto che c’erano le <strong>di</strong>fficoltà gestionali <strong>del</strong><br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Fara d’Adda, d’altro canto <strong>di</strong>fficoltà che erano riconosciute anche dalla precedente<br />

Amministrazione e dal precedente Assessore all’Ambiente, e avevamo fatto presente che alle<br />

con<strong>di</strong>zioni che erano vigenti l’Amministrazione comunale <strong>di</strong> Treviglio non era <strong>di</strong>sponibile a<br />

proseguire l’esperienza.<br />

Distinguerei però il destino <strong><strong>del</strong>la</strong> Valle <strong>del</strong> Lupo e <strong><strong>del</strong>la</strong> costa rispetto alla riperimetrazione <strong>del</strong>le<br />

aree che sono, per quanto ci riguarda, <strong>di</strong> scarsissimo valore naturalistico, penso soprattutto a<br />

quelle nella zona che è interessata dall’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> Farchemia & C., che onestamente<br />

troviamo inserite nel PLIS molto strumentalmente per aumentarne la superficie, ma poco, e<br />

francamente in maniera poco con<strong>di</strong>visibile per quanto riguarda il pregio ambientale.<br />

Allora, questa Amministrazione ha sempre, per il tramite <strong>di</strong> coloro che hanno partecipato alle<br />

riunioni <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento <strong>del</strong> PLIS, quin<strong>di</strong> penso all’assessore Nisoli, che ringrazio, e<br />

all’Assessore Imeri, che ringrazio, il Sindaco non c’è mai andato non perché non si abbassasse<br />

alla cosa, come ho trovato scritto sul giornale, ma perché aveva altri impegni e perché crede<br />

che sia opportuno anche <strong>del</strong>egare e non avere tutto accentrato sulla figura <strong>del</strong> sottoscritto,<br />

<strong>di</strong>cevo, in quelle riunioni avevamo avanzato questa proposta, ma nessuno vuole fare il<br />

capofila, malgrado gli altri. Vedo e leggo anch’io le <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> stampa, ci sono Comuni che<br />

non sono contenti <strong>di</strong> questa proposta <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Treviglio; nessuna <strong>di</strong>fficoltà a lasciare il<br />

cerino in mano ad altri, <strong>di</strong>co, come al momento ce l’hanno.<br />

Io con<strong>di</strong>vido una parte <strong>del</strong>le osservazioni che ha fatto il consigliere Borghi in relazione alla<br />

necessità <strong><strong>del</strong>la</strong> “rifondazione <strong>del</strong> PLIS”, perché anch’io sono favorevole a una pianificazione che<br />

<strong>di</strong>a senso e significato al territorio, cito l’espressione precedentemente intervenuta, ma faccio<br />

presente che a oggi, per quanto riguarda il PLIS, l’unico vincolo esistente è quello che era già


stato apposto a quell’area da qualche Amministrazione fa, per il semplice motivo che non c’è<br />

nulla <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso oggi sulle aree <strong>del</strong> PLIS, che non siano i vincoli <strong>di</strong> Piano Regolatore, poi ripresi<br />

nel Piano <strong>di</strong> Governo <strong>del</strong> Territorio.<br />

La <strong>di</strong>chiarazione la fa il 24 aprile 2007 l’assessore Tura, l’ho letta, pagina 89 <strong>del</strong> resoconto<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>del</strong>ibera, e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>ce: il PLIS non tutela assolutamente niente finché non arriva il<br />

Regolamento; “per rendere a tutti gli effetti operativo il PLIS, bisognerà anche andare a<br />

definire quello che è l’atto più importante, e cioè il Regolamento, che dovrà <strong>di</strong>sciplinare le<br />

attività che si svolgeranno all’interno <strong>del</strong> PLIS”. Siamo al 14 febbraio 2009, sono passati due<br />

anni; lunga campagna <strong>di</strong> adesione, sappiamo tutti che il Regolamento è lo strumento più<br />

importante. Dal 2009 al <strong>2013</strong> <strong>del</strong> Regolamento non si è vista traccia, così come non si vede<br />

traccia neanche dei verbali <strong>del</strong> PLIS, <strong>del</strong>le riunioni <strong>del</strong> PLIS, se non da quando ci siamo<br />

inse<strong>di</strong>ati e li abbiamo chiesti, così come non abbiamo visto i ren<strong>di</strong>conti, però 84.000 euro da<br />

questo <strong>Comune</strong> sono usciti per il PLIS.<br />

Allora la questione <strong>di</strong> sostanza non è quella relativa al fatto che il <strong>Comune</strong> voglia o non voglia<br />

espropriare o <strong>di</strong>ventare cattivo nei confronti degli altri Comuni. La questione è: o c’è uno<br />

strumento serio, e al momento, riba<strong>di</strong>sco, le aree restano riperimetrate all’interno <strong>del</strong> PLIS così<br />

come è stato definito, questo non comporta nessun vincolo in più e nessun vincolo in meno, lo<br />

<strong>di</strong>ce l’assessore Tura, non lo <strong>di</strong>ce il Sindaco Pezzoni; l’assenza <strong>del</strong> Regolamento non comporta<br />

il fatto che il PLIS non sia operativo; l’assenza <strong><strong>del</strong>la</strong> convenzione comporta adesso che ci<br />

possano essere dei problemi.<br />

Perché non sono favorevole alla proroga <strong>di</strong> sei mesi <strong><strong>del</strong>la</strong> convenzione, che peraltro è già<br />

scaduta Perché la risoluzione o si trova in maniera tale da arrivare alla chiusura e a degli<br />

impegni, e sottolineo a questo proposito che si è fatto avanti anche il tecnico comunale <strong>di</strong> uno<br />

dei Comuni soci <strong>del</strong> PLIS, dando la sua <strong>di</strong>sponibilità a fare il Direttore nel momento in cui,<br />

finalmente, quando si vuole fare una cosa la si fa sul serio, <strong>di</strong>cendo: se il PLIS si dota <strong>di</strong> un<br />

Regolamento, se il PLIS si dota <strong>di</strong> un programma, se il PLIS si dota <strong>di</strong> strumenti operativi,<br />

allora an<strong>di</strong>amo avanti. Io credo che questa sia la <strong>di</strong>chiarazione davvero <strong>del</strong> sostanziale<br />

fallimento <strong>di</strong> quello che è stato oggi il PLIS, e vale la pena rifondarlo, su questo sono d’accordo<br />

con la consigliera Borghi, ma i criteri devono essere con<strong>di</strong>visi.<br />

La perimetrazione <strong>del</strong>le aree per me è un’altra questione e riba<strong>di</strong>sco l’intenzione<br />

<strong>del</strong>l’Amministrazione <strong>di</strong> procedere come avevamo avviato; ci eravamo fermati nella<br />

convinzione che si riuscisse in questo lasso <strong>di</strong> tempo, da gennaio a <strong>giugno</strong>, a trovare una<br />

nuova forma <strong>di</strong> convenzione. Non c’è stata, non siamo il <strong>Comune</strong> capofila, ci pren<strong>di</strong>amo le<br />

responsabilità che sono nostre, nel momento in cui lo fossimo andremmo in una determinata<br />

<strong>di</strong>rezione cercando <strong>di</strong> convincere anche gli altri; nel momento in cui gli altri non ci stanno, loro<br />

vadano per la loro strada e noi an<strong>di</strong>amo per la nostra.<br />

Nel Piano generale <strong>di</strong> sviluppo, interventi <strong>di</strong> riqualificazione per il corridoio ecologico nella Valle<br />

<strong>del</strong> Lupo sono già previsti e finanziati per lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità, magari è sfuggito a molti, però<br />

c’era. Grazie.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

È iscritto a parlare il consigliere Minuti; ne ha facoltà.<br />

[CONSIGLIERE MINUTI]<br />

A me pare che la mozione si ponga in positivo, cercando <strong>di</strong> salvare credo non la forma <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

convenzione <strong>del</strong> PLIS, <strong><strong>del</strong>la</strong> durata <strong>del</strong> PLIS, <strong>del</strong>le norme che non ci sono, ma la sostanza <strong>di</strong><br />

che cosa si deve fare per salvaguardare quel territorio, che ricade, secondo <strong>del</strong>le <strong>del</strong>ibere<br />

formalizzate, nel PLIS, cioè raccomanda la sostanza e non la forma, la responsabilità e non le<br />

recriminazioni: quel che non hanno fatto gli altri, che adesso dobbiamo fare noi, noi che<br />

promettiamo e non facciamo e così via.<br />

Sento <strong>di</strong> dovere <strong>di</strong>re queste cose per responsabilità, perché sono il papà <strong>del</strong> PLIS. Nel breve<br />

periodo in cui ho svolto il pessimo lavoro <strong>di</strong> Assessore all’Urbanistica, chiamato da Zordan che<br />

era in <strong>di</strong>fficoltà, c’era l’assessora Pran<strong>di</strong>na allora in quella Giunta, ahimè, ma dovrai ricrederti<br />

su molti “ahimè”, però non è oggetto all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno, e dopo avere proposto alcuni<br />

provve<strong>di</strong>menti urbanistici a mio avviso all’avanguar<strong>di</strong>a, quale l’adozione <strong>del</strong> Parco <strong>del</strong> Cerreto e<br />

<strong>del</strong> Parco <strong>del</strong>lo Roccolo, per <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> questi due avamposti agricoli <strong><strong>del</strong>la</strong> città, atteso che non<br />

era passata la proposta più impegnativa <strong>di</strong> aderire al Parco <strong>del</strong>l’Adda fui costretto a rinviare


l’adozione <strong>del</strong>le norme attuative per la forte resistenza che c’era ad accettare l’introduzione <strong>di</strong><br />

questa novità, resistenza così forte che dopo breve periodo ha comportato che il Sindaco mi ha<br />

dato un calcio nel sedere e io ho perso quel mio ruolo assessorile; ci ha dato a tutti e due calci<br />

nel sedere, va beh, <strong>del</strong> resto è nella sovranità dei Sindaci <strong>di</strong> scegliere e <strong>di</strong> revocare gli<br />

Assessori.<br />

Nel breve periodo, però, nacque questo strumento. È per questo che io sarei contento se il<br />

Consiglio comunale nella sostanza - non nella forma - esprimesse un auspicio (se non una<br />

votazione) <strong>di</strong> continuità <strong><strong>del</strong>la</strong> iniziativa <strong>del</strong> PLIS, a prescindere dagli aspetti formali. Il primo,<br />

che non mi ha mai entusiasmato, è la perimetrazione, quando si <strong>di</strong>ce spostare sopra o sotto la<br />

costa, che ci sia dentro la Bianchi, la Farchemia dentro il PLIS, è anacronistico: se si riduce il<br />

perimetro <strong>del</strong> PLIS escludendo i manufatti industriali esistenti, è logico. Fu un errore estendere<br />

il PLIS fino alle Battaglie, doveva fermarsi poco prima, alla strada per Pontirolo, e agli errori ci<br />

si rime<strong>di</strong>a. Introdurre le norme che mancano; si introducono le norme che mancano. Adesso la<br />

situazione non solo è accetta, ma è auspicata da tutti, per cui si possono trovare le soluzioni<br />

che prima era gravoso e <strong>di</strong>fficoltoso trovare.<br />

Ma voglio ripetere qui quello che ho detto già nell’occasione precedente: che a prescindere<br />

dalle norme sì e dalle norme no, dal perimetro vasto, dal perimetro piccolo, nel concreto<br />

alcune Amministrazioni, ispirate dal PLIS, anche in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong>fficili, più complicate <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

nostra, hanno realizzato molte iniziative <strong>di</strong> tutela <strong>del</strong> loro territorio. Il PLIS nella parte <strong>di</strong><br />

Casirate è <strong>di</strong>scontinuo: un “bollone” qui, un “bollone” lì, un “bollone” là, e però hanno<br />

realizzato la cosiddetta “foresta <strong>di</strong> pianura”; hanno adesso ad<strong>di</strong>rittura stanziato un 1.300.000<br />

euro per ristrutturare la cascina Ronchi, che presi<strong>di</strong>a questa foresta, perché non basta<br />

istituire… 1.300.000 euro, che sono il contributo che hanno ricevuto, già riscosso, già riscosso<br />

per convenzione dall’Agip, sulla base <strong>di</strong> un accordo fatto da due precedenti Amministrazioni,<br />

dal plesso Malossa.<br />

Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Treviglio ha realizzato una sua iniziativa a nord <strong>del</strong> Cerreto, a confine con il<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Pontirolo Nuovo; è perfettibile, vanno migliorati gli accessi, va assicurata la…, ma è<br />

stato qualche cosa. Quando qualcuno ha inventato, con molta enfasi e poca progettualità, in<br />

questa fase storica, il parco agricolo <strong>del</strong> Cerreto, intanto l’ha fatto in quanto c’era anche un<br />

substrato <strong>di</strong> una destinazione a parco <strong>di</strong> quest’area e <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa <strong>del</strong>l’agricoltura. Non ignoriamo<br />

queste cose e incominciamo a far <strong>di</strong> nuovo prevalere la concretezza <strong>del</strong> fare piuttosto che la<br />

<strong>di</strong>scussione bizantina sulle <strong>di</strong>mensioni, sulla regolamentazione, su a chi tocca. Ognuno faccia<br />

quel che deve fare.<br />

A me la mozione piace e la voto.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Nessun altro intervento Siamo in sede <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione, certo. Consigliera Borghi, prego.<br />

[CONSIGLIERE BORGHI]<br />

Volevo aggiungere un paio <strong>di</strong> considerazioni, perché alcune le ho fatte nel presentare la<br />

mozione. Leggo – ma credo che corrisponda al vero - che i Sindaci dei Comuni più piccoli che<br />

fanno parte <strong>del</strong> PLIS temono che il venir meno <strong><strong>del</strong>la</strong> convenzione renderà impossibili i<br />

pagamenti alle Amministrazioni che hanno fatto alcuni… leggo, <strong>di</strong> questi Comuni.<br />

Mi permetto, poi, <strong>di</strong> <strong>di</strong>re al Sindaco, trovandomi d’accordo col consigliere Minuti, che sarebbe<br />

opportuno che esercitasse il proprio ruolo <strong>di</strong> Sindaco che, come scrive nel programma, vuole<br />

essere il Sindaco <strong><strong>del</strong>la</strong> capitale <strong><strong>del</strong>la</strong> bassa. Io credo che Pezzoni, il nostro Sindaco, abbia le<br />

risorse, le competenze, le capacità e credo anche la <strong>di</strong>sponibilità per rimettere in pista questo<br />

intervento, che è stato sì fallimentare ma che grazie al suo apporto, e quin<strong>di</strong> grazie a Treviglio<br />

<strong>Comune</strong> capofila, può forse invertire questa rotta.<br />

Io credo proprio che ci si debba pensare bene prima <strong>di</strong> smembrare un parco che<br />

naturalisticamente vive proprio in continuità e favorisce sicuramente quello che è lo sviluppo <strong>di</strong><br />

flora, fauna, agricoltura eccetera.<br />

Il Regolamento, signor Sindaco, mi permetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>re che non è vero che non è stato più<br />

oggetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussioni dal 2009, perché dal 2010, quando sono sempre andata io alle<br />

Assemblee <strong>del</strong> PLIS, si è essenzialmente <strong>di</strong>scusso <strong>di</strong> questo ed io ho lasciato l’Assemblea dei<br />

Sindaci l’ultima volta con una decisione <strong>di</strong> conferimento <strong>di</strong> incarico per il Regolamento <strong>del</strong> PLIS.


Dopo non so come siano andate le cose, però questa volontà i piccoli Comuni ce l’hanno e<br />

forse, ecco, hanno bisogno i piccoli Comuni <strong>di</strong> una guida salda, <strong>di</strong> una guida competente, <strong>di</strong><br />

una guida che si dà il “verso dove” e lì va insieme a tutti gli altri Comuni che ruotano, non<br />

proprio <strong>del</strong> tutto, a trecentosessanta gra<strong>di</strong>, intorno al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Treviglio. Grazie.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

La parola al Sindaco. Prego.<br />

[SINDACO PEZZONI]<br />

Vedo che il <strong>di</strong>battito, anche in rete, su ‘sta cosa spopola. Ex Sindaci che hanno sottoscritto il<br />

PLIS parlano <strong>di</strong> psicosud<strong>di</strong>tanza <strong><strong>del</strong>la</strong> maggior parte dei Comuni piccoli nei confronti <strong>del</strong>l’attuale<br />

Sindaco <strong>di</strong> Treviglio; poi entrano nel merito <strong>del</strong> fatto che le scelte debbano essere fatte e che<br />

ciascuno porta avanti quelle che crede.<br />

Io vorrei che fosse chiara una cosa, perché qui probabilmente non ci stiamo intendendo:<br />

nessuno sta smembramento il PLIS; stiamo soltanto <strong>di</strong>cendo che è necessaria una<br />

convenzione, in maniera che si possa andare avanti a lavorare. Il consigliere Minuti, nel<br />

lontano 2009, faceva un intervento <strong>del</strong>lo stesso tenore <strong>di</strong> quello che ha fatto oggi, <strong>di</strong>ceva:<br />

“voglio sottolineare che finora abbiamo affrontato aspetti puramente burocratici, organizzativi,<br />

istituzionali, ma la politica <strong>del</strong> PLIS qual è”. 14 febbraio <strong>del</strong> 2009. Mi avranno regalato una<br />

<strong>del</strong>ibera <strong>di</strong>versa. Pagina 23. 2008, chiedo scusa, 2008, ho sbagliato a scrivere la data. Sì, va<br />

bene, infatti avevo scritto male. Tutti sbagliamo: chi fa le cose sbaglia, chi non le fa…<br />

Allora, <strong>di</strong>cevo: “voglio sottolineare che abbiamo affrontato aspetti puramente burocratici,<br />

organizzativi, istituzionali ma la politica <strong>del</strong> parco qual è Quali sono le <strong>di</strong>fese e il valore<br />

aggiunto che darà al parco eccetera eccetera eccetera”. Queste cose qui devono star dentro<br />

nel Regolamento. Dispiace, <strong>di</strong>co, ma è l’unica strada possibile perché il PLIS non sia soltanto<br />

un oggetto <strong>di</strong> carta. C’è però una responsabilità, secondo me, anche amministrativa, e io su<br />

questo vorrei puntare l’attenzione: il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Treviglio ha fatto uscire dalle sue casse<br />

84.000 euro a favore <strong>del</strong> PLIS. Domanda: in che cosa si sono tramutati, nel corso dei cinque<br />

anni <strong>di</strong> esistenza, queste cose Io vorrei un ren<strong>di</strong>conto, io credo che si debba anche rendere<br />

conto, da questo punto <strong>di</strong> vista, <strong>del</strong>le azioni che sono state fatte. Non l’abbiamo; l’abbiamo<br />

chiesto, l’abbiamo chiesto a febbraio, lo continuiamo a chiedere.<br />

Per questo motivo io sono particolarmente rigido, per il semplice motivo che credo che debba<br />

essere, o si arrivi o si debba arrivare a una soluzione, soluzione che se ci trova in maniera<br />

concorde con gli altri Comuni, per carità, va benissimo andare avanti e sarei anche contento<br />

che il <strong>Comune</strong> capo convenzione continuasse ad essere Fara, se supera i problemi <strong>del</strong> Patto <strong>di</strong><br />

stabilità, fosse Pontirolo, fosse anche qualche altro <strong>Comune</strong>. Il problema non è il capofilato nel<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Treviglio, il problema è la con<strong>di</strong>visione degli intenti e un programma operativo che<br />

venga fatto perché, chiedo scusa se apro un attimo un tono polemico, ma prima mi si è detto<br />

che nel giro <strong>di</strong> due anni non abbiamo <strong>di</strong>segnato l’idea <strong>di</strong> città, io posso <strong>di</strong>re che nel giro <strong>di</strong><br />

cinque anni non si è <strong>di</strong>segnato uno straccio <strong>di</strong> Regolamento <strong>del</strong> PLIS. Chiudo la parentesi, però<br />

siccome è ora <strong>di</strong> finirla, me lo sono sentito <strong>di</strong>re, ma i confronti continuano ad andare avanti,<br />

per quanto mi riguarda la questione è appunto questa.<br />

Ci si vuole sedere al tavolo con gli altri Comuni che hanno sottoscritto la convenzione per il<br />

PLIS e vogliamo andare avanti Nessuna <strong>di</strong>fficoltà a parlare. L’unica cosa che chie<strong>di</strong>amo è che<br />

ci siano <strong>del</strong>le con<strong>di</strong>zioni operative che consentano <strong>di</strong> fare politiche <strong>di</strong> valorizzazione <strong>del</strong>le aree.<br />

Proprio per questo motivo, avendo visto quanto fosse imballato il PLIS, e mi fa piacere che<br />

qualcuno adesso cominci a <strong>di</strong>re che non tutto è stato oro e che nascondersi <strong>di</strong>etro il <strong>di</strong>scorso<br />

<strong>del</strong> parco magari è funzionale alla campagna elettorale, ma non è poi sostanziale nelle cose,<br />

<strong>di</strong>cevo, è per questo motivo che abbiamo stralciato le aree non produttive ed altre che<br />

inten<strong>di</strong>amo valorizzare <strong>di</strong>rettamente, per il semplice motivo che vogliamo davvero intervenire<br />

in quelle aree, non per portare il cemento, come si è detto strumentalmente all’inizio <strong>del</strong><br />

percorso <strong>di</strong> riperimetrazione <strong>del</strong>le aree.<br />

Quin<strong>di</strong> per me la questione in relazione alla mozione, però, <strong>di</strong>venta fondamentale. Dei tre punti<br />

parto da quello che non mi vede per niente convinto, che è il terzo: l’adesione al Parco<br />

<strong>del</strong>l’Adda la trovo impossibile in questo momento e, onestamente, fuori dalla volontà<br />

<strong>del</strong>l’Amministrazione.<br />

Il secondo punto, che è quello relativo alla possibilità <strong>di</strong> sedersi con gli altri, nessuna <strong>di</strong>fficoltà


per quanto mi riguarda. Il PLIS non muore, è questa la parte che non con<strong>di</strong>vido <strong><strong>del</strong>la</strong> mozione,<br />

perché il PLIS rimane, perché la perimetrazione e già stata registrata agli strumenti <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

Provincia e quin<strong>di</strong> lì è e lì resta. Oltretutto, il paradosso è che in questa situazione <strong>di</strong> stallo<br />

anche la nostra riperimetrazione <strong>di</strong>venta più <strong>di</strong>fficile da gestire, quin<strong>di</strong> c’è una sorta <strong>di</strong><br />

eterogenesi dei fini perché la mancanza <strong>di</strong> una convenzione <strong>di</strong> gestione ci fa fermare le<br />

macchine sulla riperimetrazione. Quin<strong>di</strong> a tutela <strong>del</strong> perimetro storico sta la mancanza <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

convenzione, oggi.<br />

Io auspico soltanto che i Comuni possono sedersi al tavolo, <strong>di</strong>co, e garantire il fatto che nel<br />

giro <strong>di</strong> poco ripristinino le con<strong>di</strong>zioni operative, anche per far fronte agli oneri che hanno<br />

assunto e che non sono stati in grado a oggi <strong>di</strong> saldare. Su questa cosa, però, il sottoscritto<br />

chiede che un ren<strong>di</strong>conto <strong>del</strong> PLIS gli venga dato, un ren<strong>di</strong>conto economico, lo chie<strong>di</strong>amo da<br />

febbraio e non l’abbiamo ancora.<br />

Quin<strong>di</strong>, sulla mozione, non sono favorevole all’accoglimento per come è formulata perché la<br />

parte relativa al Parco <strong>del</strong>l’Adda non mi trova favorevole, sulla seconda parte e sulla prima la<br />

<strong>di</strong>scussione è aperta, però non voglio fare quello che pesta i pie<strong>di</strong> o che picchia i pugni, come<br />

si è già detto in altre circostanze, per ottenere il consenso <strong>di</strong> Comuni che non vogliono avere a<br />

che fare col <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Treviglio.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Consigliera Borghi, prego.<br />

[CONSIGLIERE BORGHI]<br />

Scusate, stavo scrivendo. La mia proposta <strong>di</strong> emendamento, o meglio, <strong>di</strong> emendamenti, è la<br />

seguente: stralciamo l’adesione al Parco Adda Nord perché mi pare che il Sindaco abbia<br />

espresso la volontà, comunque, <strong>di</strong> provare a riqualificare, ricostruire, rifondare il PLIS, quin<strong>di</strong><br />

siamo d’accordo nel togliere il terzo punto, e a cambiare il primo punto, per accogliere quanto<br />

il Sindaco ha appena detto: “Il Consiglio comunale impegna il Sindaco a far ripartire il PLIS<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> Gera d’Adda sulla base <strong>di</strong> un’analisi approfon<strong>di</strong>ta <strong>del</strong> ren<strong>di</strong>conto <strong>di</strong> questi ultimi cinque<br />

anni e a proporre agli altri Comuni <strong>di</strong>”. Il ren<strong>di</strong>conto finanziario.<br />

Posso presentarli<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Sì, ne <strong>di</strong>a lettura, perché lei mo<strong>di</strong>fica già il testo <strong>del</strong> punto in votazione. Essendo un<br />

emendamento <strong>del</strong> proponente, lei lo mo<strong>di</strong>fica.<br />

[CONSIGLIERE BORGHI]<br />

Sì, è un emendamento <strong>del</strong> proponente che consiste nel togliere il terzo punto, quin<strong>di</strong> l’adesione<br />

all’Adda Nord, e nel riformulare il primo punto in questo modo, poi lo si può mettere a posto da<br />

un punto <strong>di</strong> vista linguistico: “a far ripartire il PLIS <strong><strong>del</strong>la</strong> Gera d’Adda sulla base <strong>di</strong> un’analisi<br />

approfon<strong>di</strong>ta <strong>del</strong> ren<strong>di</strong>conto finanziario <strong>di</strong> questi ultimi cinque anni e a proporre agli altri<br />

Comuni <strong>di</strong> rinnovare, su basi organizzative più solide e più (…), la convenzione in scadenza”.<br />

Io, non so, vi passo questo<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Sì, ci passi l’originale, Consigliera, che lo acquisiamo come testo mo<strong>di</strong>ficato.<br />

Signor Sindaco, prego.<br />

[SINDACO PEZZONI]<br />

Chiederei la formalizzazione <strong>del</strong> fatto che non si parli <strong>di</strong> rinnovo <strong><strong>del</strong>la</strong> convenzione in scadenza.<br />

La convenzione è scaduta. La si riformula, la si rigira, si trova una cosa, un giro <strong>di</strong>verso, ma<br />

non si rinnova quella che c’era. Okay Per non dare a<strong>di</strong>to a “rinnoviamo la convenzione che<br />

c’era”, che significa: pren<strong>di</strong>amo quello che c’era e an<strong>di</strong>amo avanti così. “Sulla base <strong>di</strong> nuove<br />

(…) formulare l’ipotesi <strong>di</strong> nuova convenzione”, mi va benissimo tutto.<br />

[CONSIGLIERE BORGHI]<br />

Togliamolo. Che verbo volevi, scusa Non “rinnovare” ma


[SINDACO PEZZONI]<br />

Riformulare.<br />

[CONSIGLIERE BORGHI]<br />

Va bene<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Consiglieri, vi do lettura <strong><strong>del</strong>la</strong> mo<strong>di</strong>fica che è stata apportata. Quin<strong>di</strong> la soppressione <strong>del</strong> punto<br />

n. 3 <strong>del</strong> testo <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>del</strong>ibera che avete a vostre mani, nella parte <strong>di</strong>spositiva. E il punto 1 è così<br />

mo<strong>di</strong>ficato: “Sostituire l’inizio <strong><strong>del</strong>la</strong> frase con ‘a far ripartire il PLIS sulla base…’”…<br />

[SINDACO PEZZONI]<br />

Dice: “Sostituire l’inizio <strong><strong>del</strong>la</strong> frase con: ‘far ripartire il PLIS <strong><strong>del</strong>la</strong> Gera d’Adda sulla base <strong>di</strong><br />

un’approfon<strong>di</strong>ta analisi <strong>del</strong> ren<strong>di</strong>conto finanziario <strong>del</strong> quinquennio e a proporre agli altri Comuni<br />

<strong>di</strong> riformulare, su basi organizzative più solide, più efficienti e più efficaci, la convenzione in<br />

scadenza’”. Okay<br />

[CONSIGLIERE BORGHI]<br />

Va bene.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Va bene, acquisiamo il testo…<br />

[SINDACO PEZZONI]<br />

“scaduta”, qui in fondo.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Al primo punto: “ormai scaduta”.<br />

Non vi sono altri interventi. Per <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto Nessuno chiede la parola per<br />

<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto<br />

Pongo in votazione il punto n. 16, avente ad oggetto: “Mozione presentata dal consigliere<br />

Borghi in merito alla scadenza <strong><strong>del</strong>la</strong> convenzione PLIS (21 <strong>giugno</strong> <strong>2013</strong>)”.<br />

Proce<strong>di</strong>amo con votazione in forma palese con sistema elettronico.<br />

Dichiaro aperta la votazione.<br />

Dichiaro chiusa la votazione.<br />

16 voti a favore, nessun contrario, nessun astenuto.<br />

Il Consiglio approva all’unanimità.<br />

Punto n. 17 all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno: “Mozione presentata consigliere comunale Borghi,<br />

relativa all’adesione ad atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo <strong>del</strong> Consiglio provinciale, per la costituzione<br />

<strong>di</strong> una ‘Conferenza <strong>di</strong> programmazione istituzionale’ contro la mafia in provincia <strong>di</strong><br />

Bergamo”.<br />

Consigliera, a lei la parola per l’illustrazione <strong>del</strong> provve<strong>di</strong>mento.<br />

[CONSIGLIERE BORGHI]<br />

Allora, in premessa, consegno un emendamento, che riguarda – un attimo perché son<br />

talmente tanti i fogli – il punto 2 <strong>del</strong> <strong>di</strong>spositivo. L’emendamento consiste nell’aderire<br />

formalmente, in sintonia con lo Statuto e la Carta degli intenti <strong>di</strong> Avviso Pubblico, alla più volte<br />

citata Conferenza provinciale, a questo punto inserire “non appena la Conferenza spessa sarà<br />

istituita e avviata”. E adesso, siccome in Commissione è emerso che si chiedeva l’adesione a<br />

una conferenza, che a <strong>di</strong>re il vero non sappiamo se è stata istituita e avviata, non ci risulta;<br />

comunque io credo <strong>di</strong> non dovermi <strong>di</strong>lungare molto, abbiamo appena deciso l’adesione ad<br />

Avviso Pubblico sulla necessità <strong>di</strong> contrastare il fenomeno <strong>del</strong>le mafie e <strong><strong>del</strong>la</strong> criminalità<br />

organizzata. Abbiamo aderito ad Avviso Pubblico, il Sindaco si è reso <strong>di</strong>sponibile a sentire gli<br />

altri Sindaci <strong>del</strong>l’ambito perché anch’essi aderiscano ad Avviso Pubblico e si crei un certo<br />

coor<strong>di</strong>namento dalla nostra zona rispetto ad azioni contro la mafia e per la cultura <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

legalità.<br />

La Provincia <strong>di</strong> Bergamo, già nell’ottobre <strong>del</strong> <strong>2013</strong>, il Consiglio Provinciale aveva <strong>del</strong>iberato<br />

all’unanimità l’istituzione <strong>di</strong> una Conferenza <strong>di</strong> programmazione istituzionale, che coinvolgesse


le Amministrazioni locali interessate, le Istituzioni statali competenti e le forze economicosociali<br />

impegnate sul tema, per ad<strong>di</strong>venire alla redazione <strong>di</strong> uno specifico piano strategico, il<br />

più possibile con<strong>di</strong>viso, quale parte integrante <strong><strong>del</strong>la</strong> programmazione economica e territoriale e<br />

<strong>del</strong>l’azione <strong>di</strong> competenza degli Enti interessati. Avevo salutato quest’iniziativa, questa <strong>del</strong>ibera<br />

con grande gioia perché apriva ad un coor<strong>di</strong>namento su questo argomento, che dovrebbe<br />

interessare tutti. Però, ad oggi, a me non risulta, ma mi pare che così sia perché proprio in<br />

questi giorni è stata presentata un’interpellanza in Provincia, che chiede appunto conto <strong>di</strong> che<br />

fine abbia fatto queste <strong>del</strong>ibera sulla Conferenza <strong>di</strong> programmazione istituzionale contro la<br />

mafia in provincia <strong>di</strong> Bergamo.<br />

Quin<strong>di</strong> ho approfittato <strong>del</strong> fatto che abbiamo aderito ad Avviso Pubblico per chiedere al Sindaco<br />

– come Consiglio comunale, ovviamente, non come Ariella Borghi- <strong>di</strong> sollecitare il Presidente<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> Provincia a realizzare questo importante strumento <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento per avere una<br />

strategia con<strong>di</strong>visa sul territorio su alcuni settori, su alcune attività particolarmente importanti,<br />

come: le attività connesse alle operazioni ambientali <strong>di</strong> bonifica, le attività <strong>di</strong> gestione e<br />

trattamento <strong>del</strong> ciclo ambientale dei rifiuti, le attività <strong>di</strong> prelievo e movimentazione <strong>di</strong> materiale<br />

inerte, opere infrastrutturali <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione me<strong>di</strong>o rilevante, atti autorizzatori connessi ad atti<br />

precedenti, <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> accesso al cre<strong>di</strong>to e conseguente <strong>di</strong>ffusione <strong>del</strong> fenomeno <strong>del</strong>l’usura,<br />

attività economiche capaci <strong>di</strong> favorire il riciclaggio <strong>di</strong> denaro sporco.<br />

Quin<strong>di</strong> la richiesta è che il Sindaco solleciti l’Amministrazione provinciale perché istituisca<br />

questa Conferenza provinciale; e chie<strong>di</strong>amo ancora al Sindaco – l’avevamo già fatto con Avviso<br />

Pubblico, cioè quantomeno avevamo già richiamato i valori a cui ispirarsi con Avviso Pubblico –<br />

<strong>di</strong> aderire formalmente, in sintonia con lo Statuto e la Carta degli intenti <strong>di</strong> Avviso Pubblico alla<br />

più volte citata Conferenza provinciale, ovviamente non appena istituita e avviata, <strong>di</strong>videndo<br />

come Sindaco dalla seconda città <strong><strong>del</strong>la</strong> Provincia punto <strong>di</strong> riferimento per gli altri Sindaci <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

Bassa Bergamasca e promotore <strong>di</strong> proposte programmatiche degli Enti locali per il Tavolo <strong>di</strong><br />

coor<strong>di</strong>namento provinciale.<br />

Ci aveva, l’assessora Pran<strong>di</strong>na, in Commissione chiesto <strong>di</strong> stralciare questo punto perché, se la<br />

conferenza non è ancora istituita, non è logico chiedere <strong>di</strong> aderire, era ovvio <strong>di</strong> aderire non<br />

appena fosse istituita, insomma, non appena questa fosse istituita.<br />

Questa è la nostra proposta. Credo che ci sia parecchia sensibilità sul tema in questo Consiglio<br />

comunale e mi auguro che, come con Avviso Pubblico, ci sia un’adesione a questo tipo <strong>di</strong><br />

invito.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Dichiaro aperta la <strong>di</strong>scussione. La parola al Sindaco.<br />

[SINDACO PEZZONI]<br />

Grazie, Presidente. Per come è stata emendata trovo che sia ampiamente sottoscrivibile.<br />

L’unica perplessità che ho è che siamo agli sgoccioli <strong>del</strong>l’attività <strong><strong>del</strong>la</strong> Provincia. La<br />

sollecitazione gliela man<strong>di</strong>amo, speriamo, a meno che dopo il 3 luglio cambino i destini degli<br />

Enti provinciali, comunque assicuro il fatto che trasmetteremo la <strong>del</strong>ibera al Presidente <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

Provincia e cercheremo <strong>di</strong> fare in modo tale che, per la parte che è ancora possibile<br />

<strong>del</strong>l’attività, anche questa venga attivata. Come emendata, non vedo problemi.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Grazie. Nessuno chiede la parola Dichiaro chiusa la <strong>di</strong>scussione. Per <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto<br />

Nessuno è iscritto per <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto.<br />

Pongo in votazione il punto n. 17 all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno, avente ad oggetto: “Mozione presentata<br />

dal Consigliere comunale Borghi relativa all’adesione atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo <strong>del</strong> Consiglio provinciale<br />

per la costituzione <strong>di</strong> una Conferenza <strong>di</strong> programmazione istituzionale contro la mafia in<br />

provincia <strong>di</strong> Bergamo”.<br />

Proce<strong>di</strong>amo con votazione in forma palese e col sistema elettronico. Dichiaro aperta la<br />

votazione.<br />

Consigliere Merisi non ha votato, consiglieri Bussini e Lingiar<strong>di</strong> neppure.<br />

Dichiaro chiusa la votazione: 15 voti a favore, nessun contrario, nessun astenuto.<br />

Il Consiglio approva all’unanimità.<br />

Punto n. 18 all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno: “Mozione presentata dal Consigliere comunale


Merisi relativa al recupero <strong>del</strong>le eccedenze alimentari <strong>del</strong>le mense scolastiche”.<br />

Consigliere Merisi, a lei la parola.<br />

[CONSIGLIERE MERISI]<br />

Grazie, Presidente. Credo che siamo in presenza <strong>di</strong> un problema tutti i giorni più serio e più<br />

importante e più <strong>del</strong>icato; credo però che vadano sottolineati due aspetti fondamentali: uno è<br />

il <strong>di</strong>scorso generale, espresso dai numeri che ho messo in mozione, quin<strong>di</strong> 1,3 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

tonnellate <strong>di</strong> cibo buttate via tutti i giorni, e 1 persona su 7 nel mondo che soffre la fame;<br />

20.000 bambini con meno <strong>di</strong> cinque anni muoiono ogni anno a causa <strong>di</strong> malattie legate alla<br />

malnutrizione, e questo è l’aspetto più generale.<br />

L’aspetto più particolare, <strong>di</strong> cui ho avuto già occasione in un recente passato <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re<br />

con l’assessore Pran<strong>di</strong>na, era il <strong>di</strong>scorso <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>di</strong>gnità <strong><strong>del</strong>la</strong> persona umana, che si trova in<br />

<strong>di</strong>fficoltà, e in particolare <strong>di</strong>fficoltà in questo momento. Quin<strong>di</strong> la mozione ha questo fine: visto<br />

che questa Amministrazione ha già iniziato un certo tipo <strong>di</strong> percorso per destinare alle persone<br />

bisognose quanto avanza dalle mense scolastiche, la richiesta è specifica, <strong>di</strong>retta, ampliare<br />

questo tipo <strong>di</strong> intervento nel prossimo anno con il coinvolgimento dei Enti <strong>di</strong> volontariato e <strong>di</strong><br />

oratori. Grazie.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Grazie. Dichiaro aperta la <strong>di</strong>scussione. L’assessore Pran<strong>di</strong>na, prego.<br />

[ASSESSORE ZOCCOLI in PRANDINA]<br />

Grazie, Presidente. Mi chiamo Pinuccia Zoccoli, sono casalinga, ho un marito pensionato, un<br />

figlio bancario e una figlia amministrativa in ospedale.<br />

Sulla mozioni <strong>di</strong> Merisi io ringrazio Merisi per la sensibilità, prima cosa; ringrazio anche, però, Il<br />

Germoglio, l’associazione Il Germoglio perché, come <strong>di</strong>re, si è veramente preoccupata <strong>di</strong> tutte<br />

queste derrate alimentari, non sco<strong><strong>del</strong>la</strong>te nelle mense scolastiche, che vanno a perdere, vanno<br />

nell’umido tutti i giorni.<br />

C’è stato questo protocollo <strong>di</strong> intesa con Gemeaz, il nostro Centro cottura pasti, il <strong>Comune</strong> e Il<br />

Germoglio. Certo, io colgo questa opportunità <strong>di</strong> ampliare, nell’anno scolastico prossimo, a Enti<br />

<strong>di</strong> volontariato e oratori, basta che ne abbiano la forza, nel senso servono operatori, servono<br />

volontari, serve avere imme<strong>di</strong>atamente la famiglia che riceve ciò che non è stato consumato<br />

dai ragazzi e che è intonso e che non è stato ovviamente sco<strong><strong>del</strong>la</strong>to, però atten<strong>di</strong>amo. Noi<br />

siamo aperti sicuramente a tutto, atten<strong>di</strong>amo sollecitazioni da queste associazioni, dagli<br />

oratori, perché no, in tempo <strong>di</strong> crisi questo e altro.<br />

Ringrazio davvero il consigliere Merisi per la sua sensibilità e per il gesto nobile che Il<br />

Germoglio fa quoti<strong>di</strong>anamente per questa Locanda <strong>del</strong> Samaritano, dove ci sono persone<br />

fragili, <strong>di</strong> passaggio o stanziali, che ha numeri, per Treviglio, abbastanza importanti.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Consigliere Risi, prego.<br />

[CONSIGLIERE RISI]<br />

La Pran<strong>di</strong>na, praticamente, mi ha tolto quello che devo <strong>di</strong>re, ma comunque mi complimento,<br />

anzitutto, con Federico perché, come lui ben sa, facciamo parte <strong><strong>del</strong>la</strong> stessa Commissione e<br />

quin<strong>di</strong> abbiamo sempre toccato con mano quelli che sono i problemi <strong>del</strong>le mense, la lotta con<br />

la A.S.L. per migliorare la qualità <strong><strong>del</strong>la</strong> mensa, e purtroppo il problema è che i bambini – e<br />

questo lo possiamo <strong>di</strong>re tranquillamente – non mangiano molto volentieri questi pasti e questo<br />

fa sì che aumenta il numero <strong>di</strong> materiale a <strong>di</strong>sposizione, e su questo si è aperta sempre una<br />

<strong>di</strong>scussione per cercare <strong>di</strong> “eliminare” la mano <strong><strong>del</strong>la</strong> A.S.L. su alcuni cibi, ma ancora non siamo<br />

riusciti a far questo.<br />

Dopo<strong>di</strong>ché, anch’io mi associo ai ringraziamenti per questa collaborazione tra la Gemeaz, il<br />

<strong>Comune</strong> e Il Germoglio perché ha aperto una strada, che io spero che venga seguita dalle altre<br />

associazioni, tenendo conto, come ha detto la Pran<strong>di</strong>na, che però ci sarà necessità <strong>di</strong> avere un<br />

numero elevato <strong>di</strong> volontari che possa seguire questa strada, che non è così facile ma è anche<br />

faticosa perché gli orari devono essere rispettati, non si può lasciare tante ore il cibo,<br />

specialmente d’estate, bisogna portarlo subito nei locali adeguati. Per cui ci aspettiamo, nel


prossimo anno, un momento <strong>di</strong> numero <strong>di</strong> pasti per i soggetti fragili. Grazie, Federico.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

È iscritto a parlare il consigliere Minuti; ne ha facoltà.<br />

[CONSIGLIERE MINUTI]<br />

Intervengo a correggere il lapsus freu<strong>di</strong>ano <strong>del</strong>l’assessora Pran<strong>di</strong>na, ma perché ha sempre in<br />

mente Minuti Io non sono mica un’oca che ripete le cose che fanno gli altri.<br />

Intervengo criticamente sulla mozione presentata dal collega Merisi, ma nel senso <strong>di</strong> effettuare<br />

una critica costruttiva per collocarla nella sua <strong>di</strong>mensione, che è un po’ più grande rispetto a<br />

quella che è stata sin qui compresa, vale <strong>di</strong> più questa mozione. Perché, vedete, la necessità <strong>di</strong><br />

dare da mangiare a chi non ce l’ha non è solo quella <strong>di</strong> fornire gli avanzi <strong>del</strong>le mense, ancorché<br />

so benissimo che non si tratta degli avanzi <strong>del</strong> pasto dei bimbi, ma è il cuociuto in più rispetto<br />

alle presenze dei bimbi; quin<strong>di</strong> si tratta <strong>di</strong> roba da mangiare sana, pulita e appetibile, sia chiaro<br />

questo. Ma perché <strong>di</strong>co qualche critica costruttiva Ma perché, per esempio, le mense la<br />

domenica non ci sono. E allora la domenica i poveri non devono mangiare No, devono<br />

mangiare anche la domenica.<br />

Poi ci sono i poveri, che per abitu<strong>di</strong>ne vanno ad attingere alla mensa, sempre quelli, pochi per<br />

la verità, perché Il Germoglio ne sod<strong>di</strong>sfa sette al giorno – sette al giorno – e<br />

l’Amministrazione comunale una ventina, come tu mi hai detto a mia domanda, presso il<br />

concessionario <strong><strong>del</strong>la</strong> mensa, totale 27. Il fabbisogno è <strong>di</strong> 350, quin<strong>di</strong> viene sod<strong>di</strong>sfatto un<br />

decimo <strong>del</strong> fabbisogno. Occorre stu<strong>di</strong>are qualche cosa <strong>di</strong> più.<br />

Ecco perché una molteplicità <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni – perché questa è davvero una città solidale, è una<br />

città dove ognuno si pone anche nei panni degli altri – si è esercitata, in queste ultime<br />

settimane, per cercare <strong>di</strong> costituire davvero una mensa per i poveri, che lavorasse la<br />

domenica, che lavorasse anche per quelli che non si fanno avanti a mezzogiorno, la sera e poi<br />

il giorno dopo, ma che hanno vergogna a farlo perché <strong>di</strong>etro <strong>di</strong> loro ci sono i bimbi, son padri <strong>di</strong><br />

famiglia, madri <strong>di</strong> famiglia, per i quali la risposta non è la mensa, pur fatta magari in forma <strong>di</strong><br />

ristorante, con i separé, per cui uno non si sente umiliato, si sente uguale agli altri, ma deve<br />

essere assistito a domicilio con la consegna <strong>del</strong> pasto. Per cui è richiesto molto <strong>di</strong> più. Sia<br />

istituita oggi, si sta istituendo in questo momento la cooperativa Agar, una Onlus per gestire<br />

una mensa per i poveri a Treviglio, suscitata da un sacerdote, un padre Monfortano e da un<br />

nostro concitta<strong>di</strong>no, già sperimentato nel sociale, che è il Presidente degli Amici <strong>di</strong> Gabry,<br />

Angelo Frigerio; una serie <strong>di</strong> ristoratori che, smettendo l’attività, hanno detto: ma adesso noi<br />

cosa facciamo An<strong>di</strong>amo alla mensa dei poveri.<br />

Io mi sono offerto a fare il conversatore, il conversatore perché penso che chi deve andare alla<br />

mensa dei poveri non va solo a mangiare, ma deve andare anche a socializzare, deve sentirsi<br />

uguale a quelli che non vanno lì, vanno da un’altra parte, e a me è piaciuta questa idea. Ho<br />

partecipato a questo gruppo in forma molto, molto, molto secondaria, avendo ora molto più<br />

tempo libero lo vorrei impiegare al meglio.<br />

Quin<strong>di</strong>, naturalmente, apprezzo, era una formulazione provocatoria, Federico, quella iniziale, la<br />

mozione, ed è collocata in un momento giusto, però vorrei che ci rendessimo davvero conto<br />

che le attività che noi poniamo in essere riescono a sod<strong>di</strong>sfare il 10 per cento <strong>del</strong> fabbisogno,<br />

che è richiesto qualche cosa <strong>di</strong> ulteriore, qualche cosa <strong>di</strong> più e che quin<strong>di</strong> forse sarà opportuno<br />

che in Commissione, come citava il dottor Risi, si ritorni a parlarne, <strong>di</strong> modo che si possa<br />

entrare nei dettagli operativi, <strong>di</strong> modo che quando noi aggiorneremo i nostri strumenti<br />

programmatici e <strong>di</strong> bilancio si possa <strong>di</strong>re abbiamo concorso in maniera ancora più significativa.<br />

Questa cooperativa Agar ha anche valutato degli immobili perché vuole fare una cosa molto<br />

importante ed essere autonoma, non dovere <strong>di</strong>pendere dalle Istituzioni, anche se ci sono <strong>del</strong>le<br />

formalità che sono state segnalate per l’accesso a contributi <strong>di</strong> varie Istituzioni, però sta<br />

cercando <strong>di</strong> essere autonoma. Tuttavia credo che una cooperazione con l’Amministrazione<br />

comunale sia assolutamente essenziale.<br />

Il mio voto sarà a favore.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Grazie. Assessore Pran<strong>di</strong>na, prego.


[ASSESSORE ZOCCOLI in PRANDINA]<br />

Grazie, Presidente. Consigliere Minuti, io spero <strong>di</strong> essere invitata a questo tavolo perché il<br />

progetto l’avevo pensato ancora due anni fa e poi, non trovando un locale idoneo, ho optato<br />

per il “Self service solidale”, che nel 2012 ha erogato 4.000 pasti a persone bisognose; e in più<br />

nuovi come Servizi sociali portiamo, abbiamo la convenzione con la Gemeaz, che fornisce a<br />

circa 130 anziani il pasto veicolato a domicilio, anche il sabato e la domenica. Volevo<br />

puntualizzare questo.<br />

Intanto esprimo davvero sod<strong>di</strong>sfazione per il progetto e vedremo una probabile collaborazione,<br />

perché no Grazie.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Grazie. Consigliere Lingiar<strong>di</strong>, prego.<br />

[CONSIGLIERE LINGIARDI]<br />

Sì, grazie, Presidente. Questa mozione naturalmente sollecita a intervenire anche in questo<br />

argomento, ci dà una sensibilità verso questo problema, che purtroppo la crisi sta<br />

accentuando. Ci sono i centri <strong>di</strong> ascolto Caritas che ogni giorno hanno veramente un afflusso <strong>di</strong><br />

persone, non più solo extracomunitari, ormai stiamo parlando anche <strong>di</strong> italiani che affluiscono<br />

ai centri <strong>di</strong> ascolto Caritas, e questi possono essere coinvolti in questo aspetto. D’altronde, Il<br />

Germoglio è una costola <strong>del</strong> centro ascolto Caritas, arriva anche da quella sensibilità. Il<br />

Cappellini, che era stato responsabile, adesso non penso che sia più, però era stato<br />

responsabile <strong><strong>del</strong>la</strong> Caritas zonale.<br />

Credo che la sollecitazione stia anche in questi termini: coinvolgere anche i centri <strong>di</strong> ascolto<br />

Caritas, che effettivamente già fanno un lavoro, <strong>di</strong>stribuendo naturalmente derrate alimentari,<br />

in questo caso non usufruibili imme<strong>di</strong>atamente, ma parliamo <strong>di</strong> pacchi <strong>di</strong> pasta, <strong>di</strong> olio, <strong>di</strong><br />

pomodori eccetera. Quin<strong>di</strong> questo coinvolgimento sicuramente, secondo me, deve essere fatto.<br />

Penso che l’Assessore qualche accordo con i centri <strong>di</strong> ascolto Caritas..., c’era la convenzione e<br />

c’è ancora, appunto. Non so se si riuscirà a trasferire magari questo pasto non <strong>di</strong>stribuito a<br />

loro, però magari una proposta la si può fare, ecco, coinvolgiamoli anche loro in questo senso;<br />

poi magari la loro struttura è <strong>di</strong>versa, è più consolidata, con una determinata modalità, che è<br />

l’accoglienza, non è solo il dare il cibo, ma magari anche dare qualche vestiario in più,<br />

specialmente ai bambini. Grazie.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Grazie. Si è iscritto a parlare il consigliere Merisi; ne ha facoltà.<br />

[CONSIGLIERE MERISI]<br />

Grazie, Presidente. Mi fa piacere, ma non in modo personale, ma per le persone a cui avevo<br />

rivolto il pensiero nello stendere questa mozione, <strong>di</strong>cevo, mi fa piacere che un testo semplice<br />

come questo possa avere dato origine a degli stimoli molto più vasti, molto più ampi, a un<br />

coinvolgimento decisamente maggiore rispetto a quello che c’è già e <strong>di</strong> cui ringrazio, anche a<br />

nome dei fruitori, chi ha avuto la lungimiranza <strong>di</strong> metterlo in pie<strong>di</strong>.<br />

È chiaro che i numeri ormai non sono quelli <strong>di</strong> cui <strong>di</strong>cevo prima, i numeri a Treviglio sono<br />

decisamente più <strong>di</strong>fficili, come si sottolineava prima, per la <strong>di</strong>gnità, per i genitori che hanno<br />

<strong>di</strong>etro i figli, i numeri sono <strong>di</strong>fficili da quantificare. Io credo che l’importante sia comunque<br />

mettere in atto un percorso che ben venga sia ampliato giornalmente, mensilmente, con tutte<br />

le Associazioni e gli Enti <strong>di</strong> volontariato.<br />

Due cose a margine, mettiamo pure <strong>di</strong> colore. La prima: mi can<strong>di</strong>do come assaggiatore a<br />

questa mensa dei poveri. Non mi piacciono aglio e cipolla per cui lo <strong>di</strong>co già fin da prima.<br />

Seconda cosa: chiedevo, invece, al consigliere Minuti, esiste già una cooperativa AGA,<br />

Associazione Genitori Antidroga, ma probabilmente ho capito male. Agar, ah, ecco, sono<br />

<strong>di</strong>ventato un po’ sordo. Però, appunto, mi sembrava strano che la moglie fosse solo Agar.<br />

Ringrazio ancora e preannuncio, evidentemente, il voto favorevole.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Grazie. Sindaco, prego.


[SINDACO PEZZONI]<br />

Ringrazio anch’io per la bella notizia <strong><strong>del</strong>la</strong> cooperativa in fase <strong>di</strong> creazione. Io ho incontrato<br />

venerdì scorso il dottor Rozzoni, che è il Direttore <strong>del</strong> Distretto sanitario <strong>di</strong> Treviglio, per fare il<br />

punto sulla situazione <strong>del</strong>lo spostamento degli uffici; e ho avuto modo, in quella circostanza,<br />

ma mi pare doveroso farlo anche in questa sede ufficiale, <strong>di</strong> ringraziare la dottoressa Stellin,<br />

che ha seguito, all’interno degli uffici <strong>del</strong>l’A.S.L., il percorso per arrivare alla determinazione e<br />

alla firma <strong>del</strong> protocollo <strong>di</strong> intesa, che l’Amministrazione comunale ha sottoscritto con Gemeaz<br />

per il riutilizzo dei pasti.<br />

Perché lo sottolineo Perché nell’incontro che abbiamo avuto, da una parte, con Il Germoglio e,<br />

dall’altra, con l’A.S.L., con Gemeaz e con l’Amministrazione comunale alcune intese, che poi<br />

fanno prevedere la possibilità <strong>di</strong> sviluppare questa collaborazione, ci sono. Oltretutto, anche in<br />

relazione al recupero, penso, dei generi <strong><strong>del</strong>la</strong> grande <strong>di</strong>stribuzione organizzata, prossimi alla<br />

scadenza, che possono essere riusati. A questo proposito partiremo con una sperimentazione<br />

nel momento in cui avremo definito alcune linee <strong>di</strong> intento con gli operatori presenti sul<br />

territorio <strong>di</strong> Treviglio.<br />

Quin<strong>di</strong> a me è piaciuto molto la <strong>di</strong>sponibilità, mentre molto spesso ci si lamenta <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

farraginosità <strong>del</strong>le procedure che vengono messe in atto; in questa circostanza, invece, penso<br />

complice e causa anche la crisi, c’è stata un’estrema <strong>di</strong>sponibilità all’apertura e alla<br />

con<strong>di</strong>visione <strong>del</strong> progetto.<br />

Per questo motivo, da una parte, ringrazio il consigliere Merisi e mi auguro che la sollecitazione<br />

possa passare anche attraverso poi altri operatori, che all’interno <strong>del</strong> protocollo, che è già stato<br />

strutturato con Gemeaz, possano recuperare questi pasti; dall’altra, che nuove forme che<br />

stiamo pensando, tipo quella che <strong>di</strong>cevo prima per il recupero dei beni (penso allo yogurt a<br />

pochi giorni dalla scadenza), cioè quando si tratta <strong>di</strong> quei beni che sono da consumare<br />

preferibilmente entro, che sarebbero poi avviati alla <strong>di</strong>struzione, che possono invece essere<br />

riutilizzati in un contesto <strong>di</strong> “città solidale”, come <strong>di</strong>ceva prima il consigliere Minuti, che in<br />

questo periodo storico <strong>di</strong>venta ancora più necessario. Quin<strong>di</strong> sottolineo la mia approvazione <strong>del</strong><br />

testo <strong><strong>del</strong>la</strong> mozione e l’invito a dare una mano all’Amministrazione anche da questo punto <strong>di</strong><br />

vista e fare in modo tale che ci possa essere tutta la collaborazione possibile. Grazie.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Grazie. Nessun altro chiede la parola. Dichiaro chiusa la <strong>di</strong>scussione. Invito i Consiglieri a<br />

iscriversi per <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto. Nessuno per <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto.<br />

Pongo, quin<strong>di</strong>, in votazione il punto n. 18 all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno, avente ad oggetto: “Mozione<br />

presentata dal Consigliere comunale Merisi relativa al recupero <strong>del</strong>le eccedenze alimentari <strong>del</strong>le<br />

mense scolastiche”.<br />

Proce<strong>di</strong>amo con votazione in forma palese e con sistema elettronico. Dichiaro aperta la<br />

votazione.<br />

Dichiaro chiusa la votazione: 16 voti a favore, nessun contrario nessun astenuto.<br />

Il Consiglio approva all’unanimità.<br />

Punto n. 19 all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno: “Mozione presentata dai Consiglieri comunali<br />

Merisi, Ciocca Daniela, Borghi e Minuti inerente la documentazione <strong>del</strong> P.E.G. e<br />

modalità <strong>di</strong> consegna”.<br />

Illustra la proposta Il consigliere Merisi, a cui do la parola. Prego, Consigliere.<br />

[CONSIGLIERE MERISI]<br />

Grazie, Presidente. Anche in questo caso è un’illustrazione molto breve e sintetica. Tutti noi<br />

sappiamo la valenza <strong>del</strong> PEG, tutti noi sappiamo quali sono i riferimenti legislativi: il PEG è uno<br />

strumento <strong>di</strong> programmazione con il quali vengono fissati obiettivi, risorse e responsabilità <strong>di</strong><br />

gestione. In questa logica, seppure sia <strong>di</strong> competenza <strong><strong>del</strong>la</strong> Giunta, il PEG rappresenta il<br />

collegamento con il Bilancio <strong>di</strong> previsione, con il coinvolgimento <strong>del</strong> Consiglio comunale.<br />

Si chiede con questa mozione e si impegna il Sindaco e la Giunta a voler fornire con congruo<br />

anticipo, rispetto alla <strong>di</strong>scussione in Consiglio comunale, copia <strong>del</strong> PEG, al fine <strong>di</strong> avere<br />

maggiori possibilità analitiche e <strong>di</strong> avere maggiori chiarimenti, anche in ambito <strong>di</strong><br />

Commissione. Grazie.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Grazie, Consigliere. Dichiaro aperta la <strong>di</strong>scussione. La parola al Sindaco.


[SINDACO PEZZONI]<br />

Grazie, Presidente. Sono nettamente contrario alla richiesta. Il PEG non è <strong>di</strong> competenza <strong>del</strong><br />

Consiglio comunale. Una volta approvato, viene reso <strong>di</strong>sponibile nelle forme e nei mo<strong>di</strong> che la<br />

legge prevede.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Nessun altro interviene Dichiaro chiusa la <strong>di</strong>scussione. Invito i Consiglieri a iscriversi per<br />

<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto.<br />

Per <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto la consigliera Ciocca, prego.<br />

[CONSIGLIERE CIOCCA D.]<br />

Telegrafico e freddante il Sindaco.<br />

Diciamo che questa richiesta, che è una richiesta assolutamente legittima perché consente ai<br />

Consiglieri comunali, tutti – non è la prima volta che noi facciamo <strong>del</strong>le proposte a tutela <strong>del</strong><br />

ruolo dei Consiglieri comunali, tutti – ecco, il PEG consente ai Consiglieri comunali <strong>di</strong> svolgere il<br />

loro ruolo, se sono maggioranza <strong>di</strong> proposte e se sono in minoranza <strong>di</strong> proposta e controllo.<br />

Nella tra<strong>di</strong>zione <strong>del</strong>le Amministrazioni, che si sono succedute nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Treviglio, il PEG è<br />

sempre stato a <strong>di</strong>sposizione dei Consiglieri. Noi non capiamo questo no, secondo noi<br />

immotivato e irragionevole. Per cui, preso atto <strong>di</strong> questa scelta <strong>del</strong>l’Amministrazione Pezzoni,<br />

decideremo come regolarci <strong>di</strong> conseguenza, secondo quanto la legge ci consente <strong>di</strong> fare.<br />

Grazie.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Grazie. Per <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto il Sindaco.<br />

[SINDACO PEZZONI]<br />

Una precisazione: il PEG è a <strong>di</strong>sposizione dei Consiglieri. Non vorrei che si ingenerasse il<br />

meccanismo <strong>del</strong> ‘viene tenuto nascosto’. Il PEG viene reso <strong>di</strong>sponibile quando è stato valutato,<br />

quando è stato variato, non viene reso <strong>di</strong>sponibile nella forma <strong>di</strong> bozza, così come gran parte<br />

degli atti non vengono resi <strong>di</strong>sponibili nella forma <strong>di</strong> bozza, ma soltanto quando vengono<br />

approvati.<br />

Quin<strong>di</strong>, per chiarezza, il PEG lo approva la Giunta, le variazioni le approva la Giunta; una volta<br />

che sono approvate, sono pubblicate sul sito, sono sempre <strong>di</strong>sponibili anche per i Consiglieri<br />

comunali; il controllo lo si può fare in quella circostanza. Quin<strong>di</strong> non stiamo <strong>di</strong>cendo che non è<br />

legittima, è legittima la domanda <strong><strong>del</strong>la</strong> consigliera Ciocca, penso che sia legale quello che<br />

stiamo facendo noi.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Per <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto il consigliere Merisi.<br />

[CONSIGLIERE MERISI]<br />

Grazie, Presidente. La richiesta era un po’ <strong>di</strong>versa nella sostanza. Nessuno ha detto che il PEG<br />

non è messo a <strong>di</strong>sposizione, né tanto meno per gli imbranati come me che ci sia sul sito, io ho<br />

chiesto una cosa un po’ <strong>di</strong>versa: congruo anticipo rispetto alla <strong>di</strong>scussione in Consiglio<br />

comunale. Tutto qua. Cosa che non ci risulta essere stata fatta. Nessuno punta il <strong>di</strong>to contro,<br />

cioè nessuno <strong>di</strong>ce che è legale o non legale, non è questo il <strong>di</strong>scorso. Era una richiesta ben<br />

precisa <strong>di</strong> temporalità nella presentazione. Grazie.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Per <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto, consigliere Minuti.<br />

[CONSIGLIERE MINUTI]<br />

Le mie considerazioni sulla materia <strong>del</strong> PEG le ho fatte più volte per cui rinvio a quelle. Mi<br />

aggancio, però, all’enfasi che il Sindaco impiega ogni volta che parla, ma che non è solo<br />

negativa, in parte è lodevole, che deriva dallo spirito <strong>di</strong> innovazione, <strong>di</strong> modernità, l’enfasi che


dà all’accessibilità degli strumenti informativi tramite la Rete.<br />

Vede, Sindaco, io è da settimane che non posso usare la posta elettronica, sono stato a<br />

lamentarmi, mi hanno detto: ma non è possibile. Però anche stamattina ho interrogato la<br />

posta elettronica dal computer dove lavoro al mattino e mi dà casella vuota. Ma non è possibile<br />

che ci sia la casella vuota perché ci sarà una convocazione. E poi cerco <strong>di</strong> andare, anziché<br />

“posta in arrivo”, a scalare, “posta arrivata”, “posta da cestinare”, e non si sposta. Io lo so che<br />

sono imbranato, però aiutatemi a esserlo <strong>di</strong> meno. Succede anche a te, però tu non ti lamenti<br />

perché si è ripristinata, però ormai sono settimane, e certe volte fa anche piacere non dover<br />

<strong>di</strong>alogare con la posta, soprattutto quando <strong>di</strong>aloghi con i sor<strong>di</strong>, ma altre volte è utile per essere<br />

informati sulle scadenze e sulle necessità.<br />

Voglio <strong>di</strong>re, quin<strong>di</strong>, che certe volte vi è la necessità <strong>di</strong> godere <strong>del</strong> materiale cartaceo. Quin<strong>di</strong> io,<br />

se non riesco ad accedere al sistema comunale, chiederò l’utilizzo <strong>del</strong> cartaceo <strong>del</strong> PEG,<br />

certamente dopo la sua adozione da parte <strong><strong>del</strong>la</strong> Giunta, non mi sono mai sognato <strong>di</strong> chiederlo<br />

prima.<br />

Intanto, perché la mozione aderisce a questo stato <strong>del</strong>le cose, debbo – naturalmente per<br />

coerenza, ma anche perché credo nel merito dalla proposta – votare a favore.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Per <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto la consigliera Borghi, prego.<br />

[CONSIGLIERE BORGHI]<br />

Non credo che fino al 2012 le Amministrazioni abbiano illegalmente fornito la bozza <strong>di</strong> PEG<br />

prima <strong>del</strong> Consiglio comunale. La necessità era <strong>di</strong> consentire ai Consiglieri comunali <strong>di</strong><br />

conoscere anche nel dettaglio le scelte programmatiche <strong>del</strong>l’Amministrazione, ed<br />

eventualmente <strong>di</strong> fare domande <strong>di</strong> chiarimento, oppure <strong>di</strong> fare proposte <strong>di</strong> emendamenti.<br />

Io continuo a non capire, perché non credo che la ragione stia nel voler nascondere qualcosa,<br />

continuo a non capire, mi sembra un po’ un “braccio <strong>di</strong> ferro”. Non sto pensando<br />

assolutamente che si voglia omettere una qualche informazione. Continuo a non capire perché,<br />

secondo me, è sacrosanta la possibilità per i Consiglieri comunali <strong>di</strong> avere tutte le informazioni<br />

perché possano decidere con cognizione <strong>di</strong> causa, le informazioni che dà un PEG sono<br />

sicuramente più efficaci <strong>di</strong> quelle <strong>del</strong> Bilancio.<br />

Quando poi arriviamo in Consiglio comunale e mi sento <strong>di</strong>re che, per esempio, su una<br />

variazione non solo non è stato dato il PEG, ma non si ripete quanto è stato detto in<br />

Commissione perché ormai è già stato detto, e quando vedo che proprio nella serata in cui<br />

parliamo <strong>di</strong> Bollone e parliamo <strong>di</strong> scuola privata nel Bollone, l’Assessora noi ripete quanto ha<br />

detto in Commissione, e cioè che sono stati tagliati 1.500 qua, 1.000 là, 1.000 su, 1.000 giù<br />

sull’istruzione, istruzione pubblica in questo caso; mi <strong>di</strong>spiace molto perché sono strumenti che<br />

ci possono consentire un confronto.<br />

Voi tendete – “voi” intesa maggioranza – tendete a ritenere accuse le nostre critiche, che come<br />

opposizione o come minoranza legittimamente facciamo, ma le facciamo apertamente, le<br />

facciamo guardandoci negli occhi, le facciamo <strong>di</strong>cendovi quelle che sono le nostre necessità per<br />

rappresentare al meglio i citta<strong>di</strong>ni. Tutto qui. Io continuo a non capire, mi sembra davvero un<br />

“braccio <strong>di</strong> ferro”, una presa <strong>di</strong> posizione, presa <strong>di</strong> posizione <strong>di</strong> forza, ma mi vien da <strong>di</strong>re <strong>di</strong> no,<br />

che non esprime molta forza.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Per <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto il consigliere Giussani.<br />

[CONSIGLIERE GIUSSANI]<br />

Grazie, Presidente. La consigliera Borghi continua a non capire. Noi, invece, abbiamo capito<br />

che lei non capisce, o non vuol capire perché le è stato detto in tutte le lingue, in tutte le salse,<br />

in tutti i mo<strong>di</strong> che una volta approvato lo può vedere a sistema. A parte piccoli incidenti <strong>di</strong><br />

percorso, è <strong>di</strong>sponibile, cosa che non capisce. Lei va dentro, lo guarda, non è <strong>di</strong>fficile.<br />

Noi voteremo contro. Grazie.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Esaurite le <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> voto, la parola al Sindaco, e poi proce<strong>di</strong>amo con la votazione.


[SINDACO PEZZONI]<br />

Grazie, Presidente. Volevo chiarire al consigliere Merisi che ho inteso lo spirito <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

<strong>del</strong>l’interpellanza, <strong><strong>del</strong>la</strong> mozione, chiedo scusa. Ma il problema era che l’intervento <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

consigliera Ciocca mi sembrava che avesse spostato l’asse <strong>del</strong>l’attenzione.<br />

Il PEG non è oggetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione in Consiglio comunale, non viene presentato in Consiglio<br />

comunale, quin<strong>di</strong> questa è la questione; può essere uno strumento che <strong>di</strong>venta un’operazione,<br />

uno strumento grazie al quale si valutano le scelte che l’Amministrazione ha effettuato; non si<br />

valutano le intenzioni <strong>del</strong>l’Amministrazione, si valutano le scelte. Questa è competenza <strong>del</strong><br />

Consiglio Comunale.<br />

Quin<strong>di</strong> la legge <strong>di</strong>ce che il bilancio è <strong>di</strong> competenza <strong>del</strong> Consiglio, le variazioni <strong>di</strong> bilancio sono<br />

<strong>di</strong> competenza <strong>del</strong> Consiglio, quando non adottate dalla Giunta, PEG e variazioni <strong>di</strong> PEG sono <strong>di</strong><br />

competenza esclusiva <strong><strong>del</strong>la</strong> Giunta. Quin<strong>di</strong> la attività <strong>di</strong> controllo e <strong>di</strong> verifica la si può fare<br />

comunque, non c’è assolutamente niente da nascondere perché il PEG è un atto pubblico,<br />

come tutti gli altri atti che la Giunta provvede a emanare in materia <strong>di</strong> bilancio.<br />

Quin<strong>di</strong>, secondo me, la questione è questa: deve essere chiaro quali sono gli orientamenti<br />

<strong>del</strong>l’Amministrazione, e li si vede nel bilancio, quali sono poi le scelte operative le si vede nel<br />

PEG, le scelte però <strong>di</strong>ventano oggetto <strong>di</strong> valutazione nel momento in cui sono effettuate, non<br />

nel momento in cui sono ancora in fase <strong>di</strong> definizione. Questo è il motivo per cui è la legge<br />

stessa a <strong>di</strong>re che cosa è <strong>di</strong> competenza <strong>del</strong> Consiglio e che cosa è <strong>di</strong> competenza <strong><strong>del</strong>la</strong> Giunta.<br />

Chiedo – tutto qui – che si faccia quello che è previsto dalle normative.<br />

Per cui, nel momento in cui abbiamo approvato il PEG, lo ren<strong>di</strong>amo <strong>di</strong>sponibile, lo trasmettiamo<br />

ai Capigruppo, a coloro che non avessero la possibilità <strong>di</strong> guardarlo elettronicamente abbiamo<br />

detto agli Uffici <strong>di</strong> prevedere la stampa, quin<strong>di</strong> senza nessuna <strong>di</strong>fficoltà. Arriveremo, spero, <strong>di</strong><br />

qui a un po’, alla totale dematerializzazione, però nel momento in cui non c’è la possibilità mi<br />

sembra anche doveroso garantire il fatto che sia leggibile su carta. Però, una volta che è stato<br />

approvato, è tutto <strong>di</strong>sponibile, fino al momento <strong>del</strong>l’approvazione assolutamente no.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Proce<strong>di</strong>amo con la votazione.<br />

Pongo in votazione il punto n. 19 all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno, avente ad oggetto: “Mozione presentata<br />

dai Consiglieri comunali Merisi, Ciocca Daniela, Borghi e Minuti inerente la documentazione <strong>del</strong><br />

PEG e modalità <strong>di</strong> consegna”.<br />

Proce<strong>di</strong>amo con votazione in forma palese e col sistema elettronico. Dichiaro aperta la<br />

votazione.<br />

Consigliere Giussani non ha votato.<br />

Dichiaro chiusa la votazione: 6 voti a favore, 10 voti contrari, nessun astenuto.<br />

Il Consiglio respinge. Hanno votato a favore i consiglieri Borghi, Lingiar<strong>di</strong>, Bussini, Ciocca<br />

Daniela, Minuti, Merisi; contrari gli altri Consiglieri.<br />

Ripren<strong>di</strong>amo, quin<strong>di</strong>, l’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno, essendo terminata la parte <strong>del</strong>iberativa dei punti in<br />

esame e quin<strong>di</strong> passiamo al punto n. 1: “Interpellanza presentata dal consigliere<br />

Lingiar<strong>di</strong> in merito alla situazione <strong>del</strong>l’acqua <strong><strong>del</strong>la</strong> piscina comunale”.<br />

Vi do lettura.<br />

Vi ricordo, Consiglieri, che alla Conferenza dei Capigruppo <strong>del</strong> 3 <strong>di</strong>cembre 2012, quando vi<br />

avevo proposto l’introduzione <strong><strong>del</strong>la</strong> question-time, unanimemente, la Conferenza dei<br />

Capigruppo ha deciso <strong>di</strong> interpretare il Regolamento in questi termini, cioè: sospendere dopo<br />

un’ora la trattazione <strong>di</strong> interrogazioni e interpellanze; procedere con la fase <strong>del</strong>iberativa degli<br />

or<strong>di</strong>ni <strong>del</strong> giorno; e <strong>di</strong> portare in coda le residue interrogazioni e interpellanze.<br />

La mozione d’in<strong>di</strong>rizzo era stata adottata unanimemente da tutti i Gruppi <strong>di</strong> maggioranza e <strong>di</strong><br />

minoranza, per cui ritengo <strong>di</strong> dover ottemperare all’in<strong>di</strong>rizzo che era stato assunto.<br />

Per cui proce<strong>di</strong>amo col punto n. 1 all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno, avente ad oggetto: “Interpellanza<br />

presentata dal consigliere Lingiar<strong>di</strong> in merito alla situazione <strong>del</strong>l’acqua <strong><strong>del</strong>la</strong> piscina comunale”.<br />

Il Consigliere ha depositato, in data 15 maggio <strong>2013</strong>, la seguente interpellanza:<br />

“Premesso che sono giunte numerose segnalazioni da alcuni utenti <strong><strong>del</strong>la</strong> piscina comunale,<br />

confermate da materiale fotografico in nostro possesso, in relazione al fatto che l’acqua <strong>del</strong>le<br />

vasche <strong><strong>del</strong>la</strong> piscina comunale risultava essere oltremodo sporca e/o torbida nelle giornate <strong>del</strong><br />

6 e 7 maggio <strong>2013</strong>;


si interpellano Sindaco e Giunta: 1) perché chiariscano i motivi <strong>di</strong> tale fenomeno; 2) perché si<br />

chiarisca se si sia trattato <strong>di</strong> un fenomeno che potrebbe essere dannoso alla salute degli utenti;<br />

3) trattandosi <strong>del</strong>l’ennesimo episo<strong>di</strong>o che vede protagonista in negativo la struttura, si chiede<br />

se è stata richiesta alla società che gestisce la medesima un’accurata relazione sullo stato<br />

<strong>del</strong>l’impianto; 4) se non sia il caso <strong>di</strong> avviare le opportune indagini in merito, chiarendo le<br />

responsabilità <strong>del</strong> fatto; 5) se non sia venuto il momento <strong>di</strong> istituire una Commissione<br />

comunale sul mo<strong>del</strong>lo <strong><strong>del</strong>la</strong> Commissione mensa, come affermato nella risposta <strong>del</strong> 29.10.2012<br />

dall’Assessore allo Sport, Juri Imeri, all’interrogazione 19.10.2012 <strong><strong>del</strong>la</strong> consigliera Bussini<br />

Simona”.<br />

Risponde l’assessore Imeri, prego.<br />

[ASSESSORE IMERI]<br />

Premesso che l’interrogazione era abbastanza puntuale in merito ad alcune segnalazioni e che<br />

poi è stata ampiamente <strong>di</strong>battuta in modo unilaterale, perché la stampa ha pensato bene solo<br />

<strong>di</strong> riportare una versione, la risposta era già stata protocollata, è già stata oggetto, ho visto,<br />

anche <strong>di</strong> articoli più o meno interessanti e più o meno connessi a quella che è la realtà, e<br />

soprattutto a un certo allarmismo che penso giovi poco a una realtà sulla quale il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

Treviglio fa da garante, e quin<strong>di</strong> bisognerebbe, probabilmente, non limitarci a riportare tutto<br />

quello che si sente, ma anche a verificare e magari rispondere anche alle richieste <strong>di</strong> incontro o<br />

<strong>di</strong> chiarimenti che il gestore mi risulta abbia fatto anche agli esponenti <strong><strong>del</strong>la</strong> minoranza.<br />

Ci sono <strong>del</strong>le <strong>di</strong>fficoltà, ci sono state: il gestore, in questa fase, si è attivato, noi abbiamo<br />

puntualmente risposto a quelle che erano le precedenti segnalazioni. Leggo testualmente il<br />

testo <strong>del</strong>l’interrogazione, facendo poi un ulteriore aggiornamento perché siamo ormai un mese<br />

dopo: “le segnalazioni citate dal consigliere Lingiar<strong>di</strong> sono pervenute anche al Sindaco e al<br />

sottoscritto. Tempestivamente è stato contattato il <strong>di</strong>rettore <strong><strong>del</strong>la</strong> piscina, Matteo Melzi, e si è<br />

chiesto un imme<strong>di</strong>ato resoconto <strong><strong>del</strong>la</strong> situazione, resoconto che è pervenuto via mail al<br />

sottoscritto in data 7 maggio.<br />

Nella mail il Direttore informava <strong>di</strong> aver avuto un problema su uno dei tre filtri <strong>del</strong>l’impianto<br />

preesistente e <strong>del</strong> fatto che fosse in corso la riparazione. Veniva subito chiarito e precisato che<br />

i parametri <strong>del</strong>l’acqua rilevanti risultassero perfettamente nella norma e non fosse quin<strong>di</strong><br />

messa in <strong>di</strong>scussione la balneabilità <strong>del</strong> bacino. Inoltre è stato chiesto se fosse già stata<br />

attivata un’azione correttiva, ottenendo conferma <strong>del</strong> fatto che si fosse provveduto a<br />

incrementare il volume <strong>del</strong>l’acqua cambiata e <strong>del</strong> fatto che il livello <strong>di</strong> torbi<strong>di</strong>tà <strong>del</strong>l’acqua si<br />

stesse riducendo, con la previsione che, nell’arco <strong>di</strong> 24-48 ore, il problema <strong><strong>del</strong>la</strong> torbi<strong>di</strong>tà<br />

<strong>del</strong>l’acqua sarebbe stato risolto, cosa che poi effettivamente è avvenuta.<br />

Si precisa che, in ottemperanza alla normativa vigente, come testimoniato dalle verifiche<br />

<strong>del</strong>l’A.S.L. e <strong>del</strong>l’Ufficio Sport <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Treviglio, il gestore provvede, con cadenza<br />

perio<strong>di</strong>ca nell’arco <strong><strong>del</strong>la</strong> giornata, alla verifica dei parametri chimici <strong>del</strong>le acque, tra cui il PH,<br />

cloro attivo libero, cloro combinato, onde verificarne la rispondenza ai requisiti previsti e la<br />

relativa balneabilità, il tutto in regime <strong>di</strong> autocontrollo che è quello previsto dalla norma.<br />

Inoltre, oltre ai controlli perio<strong>di</strong>ci <strong>del</strong>l’A.S.L., mensilmente il gestore provvede all’analisi<br />

chimica e batteriologica <strong>del</strong>l’acqua me<strong>di</strong>ante un laboratorio accre<strong>di</strong>tato. Nel dettaglio queste<br />

analisi sono state effettuate l’8 maggio (quin<strong>di</strong> il giorno successivo) e hanno dato esito<br />

negativo, non evidenziando alcuna criticità. La torbi<strong>di</strong>tà all’acqua rilevata nelle giornate in<br />

oggetto è da ascriversi al rilascio <strong>di</strong> polveri <strong>di</strong> <strong>di</strong>atomee da parte <strong>del</strong>l’impianto filtrante,<br />

elemento che insieme ai carboni attivi provvede alla filtrazione <strong>del</strong>l’acqua stessa.<br />

Tale eventualità, nelle concentrazioni rilevate, non presenta rischi per la salute.<br />

A seguito <strong>del</strong>l’episo<strong>di</strong>o, si è convenuto con il gestore <strong>del</strong>l’impianto <strong>di</strong> richiedere un sopralluogo<br />

urgente a <strong>di</strong>tta specializzata in sistemi <strong>di</strong> filtrazione. La <strong>di</strong>tta, ribadendo che i parametri<br />

<strong>del</strong>l’acqua non erano tali da comprometterne le qualità fisiche e chimiche, ha suggerito un<br />

significativo intervento sui filtri. La Project Sport si è <strong>di</strong>chiarata <strong>di</strong>sponibile a procedere<br />

all’intervento con modalità che saranno concordate a breve.<br />

In merito a questo, va sottolineato che l’episo<strong>di</strong>o è imputabile alla vetustà <strong>del</strong>l’impianto <strong>di</strong><br />

filtrazione e non alla carenza <strong>di</strong> manutenzioni. Non si ravvisano, quin<strong>di</strong>, responsabilità” –<br />

perché ricordo che il testo prevedeva anche un riferimento alle eventuali responsabilità –. In<br />

merito a questo abbiamo incontrato il gestore <strong><strong>del</strong>la</strong> piscina, va riba<strong>di</strong>to che questi filtri erano<br />

esistenti da <strong>di</strong>versi anni, non era stata presa in considerazione durante il progetto <strong>di</strong>


iqualificazione la sostituzione, hanno una vita che non è eterna, siamo arrivati alla fine <strong>del</strong><br />

tunnel. E in seguito a un incontro che c’è stato mercoledì scorso in Giunta, nel quale Project<br />

Sport ha portato una relazione precisa e dettagliata su quello che è, è arrivata anche la<br />

comunicazione, in seguito alla richiesta <strong>di</strong> alcuni preventivi, <strong>di</strong> provvedete alla sostituzione <strong>di</strong><br />

tutto l’impianto filtrante <strong><strong>del</strong>la</strong> vecchia vasca, con allegato un preventivo.<br />

Per onor <strong>di</strong> cronaca, è comunque un atto protocollato 24 <strong>giugno</strong> <strong>2013</strong>. L’impianto costerà al<br />

gestore, a suo totale carico, ovviamente, 47.660 euro più IVA. La realizzazione <strong>del</strong>l’intervento<br />

avverrà ad agosto. Questo non è un intervento fatto perché l’acqua non è balneabile, perché<br />

l’acqua non va bene, ma perché proprio l’impianto sta dando i primi segnali <strong>di</strong> qualche<br />

problematica, che è connessa più che altro, appunto, alla torbi<strong>di</strong>tà <strong>del</strong>l’ acqua. Quin<strong>di</strong> si è<br />

deciso, perché sarebbe costato molto <strong>di</strong> più l’intervento <strong>di</strong> manutenzione, <strong>di</strong> installare un<br />

nuovo sistema filtrante, che verrà installato nel mese <strong>di</strong> agosto, quando la vasca vecchia verrà,<br />

ovviamente, chiusa per dar luogo, nell’arco <strong>di</strong> un mese (le lavorazioni sono abbastanza<br />

significative), <strong>di</strong> procedere.<br />

Peraltro, si stanno anche concludendo le lavorazioni in ottemperanza ad alcune prescrizioni<br />

<strong>del</strong>l’A.S.L. e agli ultimi adempimenti dal punto <strong>di</strong> vista e<strong>di</strong>lizio, al termine dei quali ci sarà poi<br />

la chiusura dei lavori <strong>del</strong> cantiere, con i collau<strong>di</strong> e tutte le valutazioni tecniche degli Uffici e<br />

anche l’avvio <strong>di</strong> quello che è l’ultimo punto <strong>del</strong>l’interrogazione, quin<strong>di</strong> la Commissione, per la<br />

quale io sono favorevole, perché, come <strong>di</strong>cevo anche in relazione alla Flydeco, penso che molte<br />

volte sia più importante andare in loco, verificare e confrontarci anche con chi gestisce<br />

piuttosto che mettere il carro davanti ai buoi.<br />

Una bozza <strong>del</strong> regolamento <strong><strong>del</strong>la</strong> Commissione l’ho pre<strong>di</strong>sposta. Penso che più che fare una<br />

Commissione, la III in questo caso, nella quale portare già la proposta, presenterò, appunto, la<br />

bozza e poi la valuteremo insieme perché c’erano anche alcuni aspetti, per i quali ho <strong>di</strong>scusso<br />

anche con il consigliere Merisi, in relazione ai vari soggetti. Diciamo che lo schema base era<br />

quello <strong><strong>del</strong>la</strong> Commissione mensa, proprio come da mozione, mi sembra, <strong><strong>del</strong>la</strong> consigliera<br />

Bussini.<br />

Quin<strong>di</strong> da questo punto <strong>di</strong> vista, ripeto, sui filtri c’è un intervento <strong>di</strong>retto, sulle altre attività <strong>di</strong><br />

gestione, quin<strong>di</strong> pulizia eccetera e tariffe: sulle tariffe, in merito anche ad un articolo apparso<br />

recentemente su internet, la piscina <strong>di</strong> Treviglio è la più bassa rispetto ai quattro concorrenti<br />

principali nei <strong>di</strong>ntorni, e i numeri sono lì da vedere; per le pulizie eccetera c’è una costante<br />

attenzione, anche noi provve<strong>di</strong>amo ad alcune segnalazioni, però quelle che arrivano le giriamo<br />

al gestore e ci confrontiamo in merito, senza poi fare esagerato allarmismo. Grazie.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Grazie. Consigliere Lingiar<strong>di</strong>, ha la parola per <strong>di</strong>chiararsi sod<strong>di</strong>sfatto o meno.<br />

[CONSIGLIERE LINGIARDI]<br />

Grazie, Presidente. Prima <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiararmi sod<strong>di</strong>sfatto o meno, devo precisare alcune cose.<br />

Se tutte le volte che un Consigliere presenta un’interrogazione fa allarmismo, allora forse<br />

converrebbe non farne più e andare <strong>di</strong>rettamente ai giornali. L’interrogazione era stata fatta e,<br />

come sempre, un’interrogazione è un documento pubblico e viene mandato i giornali. Se poi il<br />

giornalista prende solo l’interrogazione e non viene da voi, a me è successo per cinque anni da<br />

assessore, poi magari altri cinque anni, prima, quando ho fatto l’Assessore con l’allora Sindaco<br />

Minuti, e quin<strong>di</strong> non vedo che colpe può avere l’interpellante. Allarmismo non è stato fatto. Io<br />

non sono fruitore <strong><strong>del</strong>la</strong> piscina, però tanta gente è venuta da me a chiedermi come mai<br />

succedeva questo, e io ho fatto l’interrogazione.<br />

Altra questione: non è mia usanza, non è mio modus operan<strong>di</strong> incontrare chi non conosco, in<br />

questo caso penso il Direttore <strong><strong>del</strong>la</strong> piscina, prima <strong>di</strong> aver <strong>di</strong>scusso in Consiglio comunale<br />

l’interrogazione. Io ho declinato l’incontro proprio per questo motivo: prima si <strong>di</strong>scute e poi, se<br />

vuole, an<strong>di</strong>amo al bar e parliamo, o meglio, an<strong>di</strong>amo in piscina a vedere cosa sta succedendo.<br />

Quin<strong>di</strong> è per quello che io ho negato e l’ho scritto sul messaggio, potete chiederlo a lui, Melzi si<br />

chiama, giusto<br />

Il <strong>di</strong>scorso <strong><strong>del</strong>la</strong> piscina, chiaramente, è un <strong>di</strong>scorso importante: molte persone <strong>di</strong> Treviglio ne<br />

usufruiscono, e proprio per questo c’è una sensibilità in questo senso, c’è una sensibilità<br />

perché quando si vede acqua, che la gente <strong>di</strong>ce “sporca”, poi bisogna valutarla.<br />

A parte queste note, sono abbastanza sod<strong>di</strong>sfatto <strong><strong>del</strong>la</strong> risposta all’interrogazione, alla risposta


che è stata data un mese fa io, purtroppo, non stavo bene, non ero in Consiglio e mi è<br />

<strong>di</strong>spiaciuto perché si poteva risolvere subito la questione. Però vedo che il percorso si è fatto.<br />

Adesso sembra <strong>di</strong> capire che c’è un impegno da parte <strong><strong>del</strong>la</strong> Project per 47.000 euro più IVA,<br />

che è un impegno importante, e penso che possa portare a risolvere un problema che, se non<br />

è <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne sanitario, mi sembra <strong>di</strong> aver capito, e questo è un bene, perché penso che sia una<br />

per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> questi filtri, quin<strong>di</strong> queste sostanze che entrano nell’acqua, d’altra parte è un po’<br />

fasti<strong>di</strong>o, allora, a questo punto, per nuotare, mi <strong>di</strong>cevano, non si riesce a vedere la riga <strong>di</strong><br />

fondo. Questo io non lo so, però me l’hanno chiesto, me l’hanno detto <strong>di</strong>verse persone.<br />

Quin<strong>di</strong> se la soluzione è questa, quella <strong>di</strong> cambiare l’impianto filtrante, credo che sia una cosa<br />

positiva assolutamente.<br />

La Commissione. Dopo quello che è successo sui giornali, la gente è arrivata da me ancora, mi<br />

ha mandato messaggi e mi ha detto altre cose. Non voglio ripetere, c’era su questo articolo<br />

che è stato nominato, questo articolo in internet, un po’ il riassunto <strong>di</strong> quello che mi hanno<br />

chiesto. D’altronde, se gente viene da me, io penso anche <strong>di</strong> fare, come <strong>di</strong>re, un lavoro <strong>di</strong><br />

cronaca <strong>di</strong>cendo anche quello che sta succedendo. Però non ripeto quello che c’era in<br />

quell’articolo. Però penso che la Commissione possa riassumere un po’ queste istanze, e anche<br />

su questo sono assolutamente favorevole. L’Assessore <strong>di</strong>ce che la bozza <strong>di</strong> Regolamento c’è, si<br />

fa la III Commissione.<br />

Ecco, l’importante è che siano proprio i fruitori <strong><strong>del</strong>la</strong> piscina che possano partecipare per <strong>di</strong>re le<br />

loro istanze. Certo, io sono in III Commissione, ma se non frequento la piscina, non posso <strong>di</strong>re<br />

cosa non va. Riba<strong>di</strong>sco il concetto; non c’era polemica e, secondo me, l’allarmismo non è stato<br />

fatto da questa interpellanza. Per il resto, mi sento abbastanza sod<strong>di</strong>sfatto. Grazie.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Punto n. 5 all’or<strong>di</strong>ne giorno: “Interpellanza presentata dai Consiglieri comunali<br />

Bussini e Ciocca Daniela in merito al Centro servizi alla Geromina”.<br />

Do lettura <strong>del</strong>l’interpellanza protocollata il 12 <strong>giugno</strong> <strong>2013</strong>.<br />

“Con la presente interpellanza si chiede al Sindaco <strong>di</strong> illustrare al Consiglio comunale l’iter in<br />

corso <strong>del</strong> progetto <strong>del</strong> piano finanziario <strong>di</strong> massima per la realizzazione <strong>di</strong> un Centro Servizi alla<br />

Geromina.<br />

Attualmente, i Consiglieri non hanno in proposito alcuna informazione, se non quella che è in<br />

corso una trattativa con un privato, perché era una struttura commerciale <strong>di</strong> servizio al<br />

quartiere, dove attualmente sono ubicate le due ex scuole, elementare e materna”.<br />

La parola al Sindaco.<br />

[SINDACO PEZZONI]<br />

Allo stato non risultano depositate proposte o progetti in merito alla realizzazione <strong>del</strong> Centro<br />

Servizi alla Geromina. Un progetto <strong>di</strong> massima era già stato presentato alla precedente<br />

Amministrazione, quin<strong>di</strong> faceva riferimento, penso, all’assessore Rigon; e un secondo progetto<br />

è stato presentato durante l’assemblea pubblica <strong>di</strong> quartiere alla Geromina il 18 febbraio<br />

scorso.<br />

Nel merito <strong><strong>del</strong>la</strong> prima proposta non sono intervenute variazioni, quin<strong>di</strong> non c’è assolutamente<br />

niente, né piano finanziario né altro, ci sono due <strong>di</strong>segni che sono quelli che sono stati illustrati<br />

anche alla precedente Amministrazione.<br />

Nel merito, invece, <strong><strong>del</strong>la</strong> seconda proposta, quella che è stata avanzata molto embrionalmente<br />

nell’assemblea <strong>del</strong> quartiere, il 24 aprile abbiamo incontrato i progettisti, che hanno dato alcuni<br />

aspetti <strong>di</strong> dettaglio. Non c’è depositato niente dal momento che si tratta <strong>di</strong> eventuali operazioni<br />

in project financing, le proposte non sono avanzate. Nel momento in cui dovessero depositare<br />

dalla documentazione, potremo esaminare qualcosa <strong>di</strong> concreto.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Punto n. 6 all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno...<br />

[SINDACO PEZZONI]<br />

Sod<strong>di</strong>sfatti o rimborsati<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]


Non avete chiesto la parola, prenotatevi, io non vedo la richiesta. Consigliera Bussini, prego.<br />

[CONSIGLIERE BUSSINI]<br />

Sì, grazie, Presidente. Ringrazio il Sindaco <strong><strong>del</strong>la</strong> risposta, mi ritengo sod<strong>di</strong>sfatta e sollecitiamo<br />

a presentare, eventualmente, in Commissione eventuali, appunto, proposte e informazioni<br />

riguardo al tema, quando arriveranno, naturalmente. Grazie.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Punto n. 6 all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno: “Interpellanza presentata dai consiglieri Ciocca<br />

Daniela e Borghi in merito al progetto definitivo <strong>del</strong>l’incrocio tra Statale 11 – BreBeMi<br />

– Alta Velocità, Alta Capacità, previsto al confine tra Treviglio e Caravaggio.<br />

Soluzione per pista ciclopedonale”.<br />

Vi do lettura <strong>del</strong>l’interpellanza acclarata in data 12.06.<strong>2013</strong> al protocollo <strong>del</strong> <strong>Comune</strong>.<br />

“Con la presente interpellanza si chiede <strong>di</strong> illustrare il progetto in oggetto al Consiglio<br />

comunale, argomentando e precisando in modo articolato le scelte operate, in generale, e<br />

quelle relative alla pista ciclopedonale, in particolare”.<br />

Assessore ai Lavori pubblici, prego.<br />

[ASSESSORE MANGANO]<br />

In merito alla richiesta <strong>di</strong> illustrazione <strong>del</strong> progetto si tiene ad evidenziare che lo stesso è stato<br />

redatto dagli stu<strong>di</strong> tecnici <strong>del</strong>le due società BreBeMi ed RFI.<br />

In data 3 marzo 2010 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 51 la <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong> CIPE n. 81<br />

<strong>del</strong> 22.09.2009, con la quale è stato approvato il progetto definitivo ed il finanziamento <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

linea Alta capacità Alta velocità Milano-Verona, lotto funzionale Treviglio-Brescia.<br />

Tale progetto prevede, tra l’altro, sul confine dei territori <strong>di</strong> Treviglio e Caravaggio la<br />

realizzazione <strong>di</strong> un cavalcavia per il superamento <strong>del</strong>l’interferenza fra l’ex Statale 11 e la nuova<br />

struttura ferroviaria. Il progetto definitivo <strong>di</strong> RFI per tale scavalco prevede la realizzazione <strong>di</strong><br />

un sovrappasso alle due infrastrutture BreBeMi Alta velocità Alta capacità, il quale si sviluppa<br />

per circa 1.200 metri lineari, a partire dalla zona Ospedale, Istituti scolastici ITIS Mozzali, sino<br />

all’intersezione con la nuova tangenziale <strong>di</strong> Caravaggio, zona commerciale FIAT Quadri. In tale<br />

intersezione si prevede che la BreBeMi passi in galleria completamente interrata.<br />

La Ferrovia Alta velocità - Alta capacità viene prevista a circa 3-4 metri sopra il livello<br />

campagna e la sede <strong><strong>del</strong>la</strong> Statale 11 è rilevato sopra entrambe le strutture. Detto sovrappasso<br />

con rampe con pendenza <strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> 5 per cento raggiunge un’altezza <strong>di</strong> circa 14 metri dal<br />

piano campagna e a tale quota passa anche la pista ciclabile e il percorso pedonale.<br />

Al riguardo devo <strong>di</strong>re che, soltanto a seguito <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> incontri, la pista ciclopedonale è<br />

stata portata da due metri e mezza a quattro metri e sono stati previsti i punti luce, che in un<br />

primo momento non erano previsti.<br />

Per questa soluzione più volte l’Amministrazione <strong>di</strong> Treviglio ha espresso le proprie perplessità,<br />

presentando osservazioni ed una soluzione alternativa alla realizzazione <strong>del</strong>lo scavalco<br />

ferroviario, senza trovare nessun accoglimento, soprattutto in riferimento al percorso<br />

ciclopedonale. Penso che questa proposta fosse stata presentata con la sua Giunta che<br />

prevedeva la ferrovia sopra, cioè BreBeMi, Statale 11 e ferrovia.<br />

Con nota 22.03.2012, protocollo 148<strong>25</strong>, il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Treviglio ha inoltrato a CEPAV 2 e per<br />

conoscenza anche alla Provincia <strong>di</strong> Bergamo formale richiesta <strong>di</strong> inserimento lungo la linea Alta<br />

capacità - Alta velocità Milano-Verona <strong>di</strong> un manufatto scatolare <strong>di</strong> attraversamento <strong>di</strong><br />

un’altezza <strong>di</strong> due metri e cinquanta, il lato ovest <strong>del</strong>l’ex Statale 11, finalizzato alla<br />

pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> un futuro collegamento ciclopedonale a raso tra i Comuni <strong>di</strong> Treviglio e<br />

Caravaggio, tra l’area nord e quella sud <strong><strong>del</strong>la</strong> linea Alta velocità - Alta capacità, che<br />

permetterebbe <strong>di</strong> collegare i territori <strong>di</strong> Treviglio e Caravaggio con un percorso ciclopedonale<br />

più accessibile a quello in progetto sul cavalcavia <strong>del</strong>l’ex Statale 11.<br />

Con nota 11.04.2012, acclarata agli atti il 13.04.2012, protocollo 18839, CEPAV 2 riscontrava<br />

negativamente tale richiesta in quanto opera non prevista dal progetto <strong>del</strong>iberato dal CIPE.<br />

CEPAV 2 non ha accettato in tutti gli incontri che abbiamo fatto qualcosa che fosse <strong>di</strong>fferente<br />

rispetto a quanto aveva <strong>del</strong>iberato il CIPE.<br />

Con nota 9.05.2012 BreBeMi riscontrava negativamente tale richiesta in quanto l’opera andava<br />

ad interessare aree <strong>di</strong> servizio impianto <strong>di</strong> fitodepurazione.


A seguito <strong>di</strong> tali riscontri e vista la <strong>di</strong>sponibilità manifestata da BreBeMi e CEPAV 2, i Comuni <strong>di</strong><br />

Treviglio e Caravaggio chiederemo alla Regione Lombar<strong>di</strong>a e Provincia <strong>di</strong> convocare un incontro<br />

per la valutazione <strong>di</strong> possibili soluzioni tecniche ed economiche. In data 24 maggio 2012,<br />

presso la Provincia <strong>di</strong> Bergamo, si è tenuto un incontro alla presenza, oltre che dei due<br />

Comuni, <strong>di</strong> BreBeMi, CEPAV 2, CAL e Consorzio BBM.<br />

In tale incontro si è optato per la soluzione originaria richiesta dal <strong>Comune</strong>; la stessa,<br />

con<strong>di</strong>visa da tutti i presenti, è stata inviata dalla Provincia <strong>di</strong> Bergamo alla segreteria tecnica<br />

ed al Collegio <strong>di</strong> vigilanza.<br />

Quin<strong>di</strong>, allo stato degli atti, è stato recepito lo scatolare, cioè in sede <strong>di</strong> costruzione <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

ferrovia, perché poi non era più possibile, è stato recepito, cioè la costruzione, verrà inserito<br />

questo scatolare sotto la ferrovia. E infatti c’è, è quello <strong>di</strong>segnato in giallo. È chiaro che lo<br />

scatolare verrà realizzato, poi la pista ciclopedonale sarà oggetto <strong>di</strong> valutazione sia da parte<br />

<strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Treviglio sia da parte <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Caravaggio. Ad oggi siamo riusciti ad<br />

ottenere questa soluzione per far sì che in un prosieguo ci sia la possibilità <strong>di</strong> collegare i due<br />

territori, altrimenti non c’era nessuna possibilità perché ha sempre detto andava fatto prima<br />

<strong>del</strong> CIPE.<br />

Quin<strong>di</strong> noi abbiamo trovato questa situazione, abbiamo continuato a porre all’attenzione una<br />

soluzione, però per quanto riguarda interventi <strong>di</strong>fferenti rispetto al progetto approvato dal CIPE<br />

non c’è stato nulla da fare.<br />

Aspetta che arrivo.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Vi sono interventi da parte dei Consiglieri Prego, consigliera Borghi. Consigliera Borghi, prego.<br />

[CONSIGLIERE BORGHI]<br />

Sì, la ringrazio, Assessore, e va bene, non so in che cosa consista questa soluzione <strong>del</strong>lo<br />

scatolare, ma so che a quattor<strong>di</strong>ci metri la pista ciclopedonale non può...<br />

Scusate, ma ho bisogno <strong>di</strong> capire.<br />

[ASSESSORE MANGANO]<br />

Allora sono due cose <strong>di</strong>fferenti: la pista ciclopedonale viene realizzata a quattor<strong>di</strong>ci metri <strong>di</strong><br />

altezza, e quella non si <strong>di</strong>scute, cioè allora noi come Amministrazione, Treviglio in modo<br />

particolare, Caravaggio ha partecipato insieme a noi, abbiamo chiesto la possibilità <strong>di</strong> avere in<br />

futuro la possibilità <strong>di</strong> realizzare a raso una pista ciclopedonale, in prospettiva, cioè loro la<br />

fanno a quattor<strong>di</strong>ci metri e non vogliono sapere storie. Ha detto: visto che dovete realizzare la<br />

ferrovia, dateci la possibilità un domani <strong>di</strong> poter utilizzare o <strong>di</strong> poter realizzare a raso un’altra<br />

pista ciclopedonale. Perché se non l’avessimo fatto in questo momento non ci sarebbe stato più<br />

possibilità per creare un minimo <strong>di</strong> relazione, perché una volta costruita la massicciata su cui<br />

veniva l’Alta capacità non ti davano più l’opportunità <strong>di</strong> poter inserire un sottopasso, in poche<br />

parole, perché questo scatolare è un sottopasso.<br />

[CONSIGLIERE BORGHI]<br />

Menomale che si è portato a casa perché io so, perché per un anno e mezzo abbiamo insistito<br />

per altre due soluzioni rispetto a questa, ma non c’è stato assolutamente verso perché a<br />

quattor<strong>di</strong>ci metri è davvero improponibile.<br />

Approfitto per farle un’altra domanda, Assessore, se posso: noi prevedevamo <strong>di</strong> fare in<br />

quell’area anche uno svincolo per la tangenziale sud, questo non è più previsto.<br />

[ASSESSORE MANGANO]<br />

Allo stato non è previsto sbocco per la tangenziale sud, ma non solo per la tangenziale sud,<br />

anche per la tangenziale est, tant’è che è la risposta che le darò nell’altra interpellanza che ha<br />

fatto.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

i <strong>di</strong>chiara sod<strong>di</strong>sfatta o meno Abbastanza sod<strong>di</strong>sfatta<br />

[CONSIGLIERE BORGHI]


La risposta sì, son contenta <strong>del</strong> contenuto <strong><strong>del</strong>la</strong> risposta, però è CEPAV che...<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Punto n. 7 all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno: “Interpellanza presentata dal Consigliere comunale<br />

Lingiar<strong>di</strong> in merito alla revisione <strong>del</strong> Piano <strong>di</strong> zonizzazione acustica”.<br />

L’interpellante ha depositato in data 14.06.<strong>2013</strong> il seguente atto ispettivo:<br />

“Premesso che, in data 03.07.2012, è stata pubblicata la determina <strong>di</strong>rigenziale 771, avente<br />

per oggetto ‘Aggiornamento e revisione <strong>del</strong> Piano <strong>di</strong> classificazione acustica <strong>del</strong> territorio<br />

comunale <strong>di</strong> Treviglio. Approvazione invito a presentare offerta per incarichi professionali <strong>di</strong><br />

servizi’; che con la stessa risultava necessario promuovere un’analisi <strong>del</strong> territorio al fine <strong>di</strong><br />

rilevare eventuali <strong>di</strong>screpanze fra destinazioni urbanistiche e uso effettivo <strong>del</strong>le aree, con<br />

particolare riferimento alle zone destinate ad attività produttive <strong>di</strong> espansione residenziale,<br />

recentemente e<strong>di</strong>ficate, nonché relativamente alle infrastrutture <strong>di</strong> trasporto; che con la stessa<br />

si rendeva conto altresì necessario provvedere all’aggiornamento <strong>del</strong> vigente Regolamento<br />

acustico comunale, già approvato in Consiglio comunale il 30.04.<strong>2013</strong>;<br />

si interpellano Sindaco e Giunta per conoscere tempistiche <strong>di</strong> realizzazione in or<strong>di</strong>ne alla<br />

revisione <strong>del</strong> Piano <strong>di</strong> zonizzazione acustica, tenendo conto che, dopo la gara espletata per<br />

l’assegnazione <strong>del</strong>l’attività, si comunicava al vincitore <strong><strong>del</strong>la</strong> gara che, causa la mo<strong>di</strong>fica degli<br />

obiettivi previsionali comunali <strong>del</strong>l’anno in corso 2012, l’Amministrazione comunale ha deciso <strong>di</strong><br />

sospendere la realizzazione <strong><strong>del</strong>la</strong> revisione in questione, rinviandone la realizzazione a bando<br />

<strong>2013</strong>, compatibilmente con il Piano degli obiettivi”.<br />

La parola all’assessore Imeri.<br />

[ASSESSORE IMERI]<br />

Sì, in merito a queste richieste d’informazioni la determina con cui è stato affidato l’incarico<br />

alla <strong>di</strong>tta che ha vinto, che è la società Eurogeo, <strong>del</strong> 18 <strong>di</strong>cembre 2012, prevedeva anche una<br />

sorta <strong>di</strong> consulenza in relazione al Regolamento acustico, che avevamo definito come<br />

prioritario per la stagione estiva, il Regolamento, quello che abbiamo approvato il 30 aprile,<br />

che prevedeva questa sorta <strong>di</strong> adeguamento alla normativa nazionale e un allargamento dei<br />

condoni in relazione ad alcune attività, soprattutto <strong>del</strong>l’orario fino alla mezzanotte.<br />

Quin<strong>di</strong> la prima parte <strong>del</strong>l’anno <strong>2013</strong> con gli Uffici competenti, Ambiente, Polizia locale, Giuliani<br />

per quanto riguarda il commercio, Finar<strong>di</strong> e Morabito per quanto riguarda l’urbanistica ed<br />

e<strong>di</strong>lizia privata, sono andati in questa <strong>di</strong>rezione. In seguito, poi abbiamo definito le modalità<br />

operative al fine <strong>di</strong> arrivare alla revisione <strong>del</strong> Piano <strong>di</strong> zonizzazione acustica, che è una cosa<br />

<strong>di</strong>verso dal Regolamento e che prevede <strong>di</strong> fatto l’adeguamento in relazione alle gran<strong>di</strong><br />

infrastrutture e la risoluzione <strong>di</strong> alcune problematiche, che man mano sono state riscontrate in<br />

relazione al precedente Piano.<br />

Difficilmente questo sarà lo strumento che permetterà <strong>di</strong> stravolgere quella che è la situazione<br />

attuale perché il Piano <strong>di</strong> zonizzazione acustica viene fatto secondo precisi criteri dati dalla<br />

Regione. L’idea è quella, appunto, <strong>di</strong> andare a normare e a rivedere alcune criticità, alcuni<br />

errori, anche che sono capitati, o anche in seguito a <strong>di</strong>verse situazioni che si sono verificate e<br />

soprattutto, appunto, in relazione alle gran<strong>di</strong> infrastrutture. Abbiamo un contatto <strong>di</strong>retto con la<br />

Società Eurogeo, che sta facendo alcune rilevazioni fonometriche sul territorio, ed entro il 19<br />

luglio avevamo come scadenza una bozza <strong>di</strong> planimetria <strong>di</strong> azzonamento acustico <strong>del</strong> territorio.<br />

Successivamente, nel corso <strong>del</strong> periodo luglio-agosto, si lavorerà su questo azzonamento e poi<br />

a settembre, con la ripresa <strong>del</strong>le normali attività produttive e scolastiche, si completeranno le<br />

rilevazioni per andare a presentare il piano nel periodo <strong>di</strong> settembre. Terremo <strong>di</strong>, chiamiamolo<br />

così, riserva alcune rilevazioni fonometriche rispetto a quelle che sono state presentate<br />

nell’offerta in modo tale che, nel periodo tra l’approvazione e l’adozione, ci possa essere la<br />

possibilità <strong>di</strong> andare a valutare alcune situazioni puntuali, che dovessero essere o segnalate o<br />

emergere nella fase <strong>di</strong> <strong>di</strong>battimento, o per osservazioni che dovessero pervenire.<br />

Questa è la modalità operativa che abbiamo concordato con Eurogeo.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Consigliere Lingiar<strong>di</strong>, prego.<br />

[CONSIGLIERE LINGIARDI]


Grazie, Presidente. Sì, è chiaro che il Regolamento l’abbiamo già approvato in Consiglio,<br />

adesso si tratta <strong>di</strong> rivedere la zonizzazione acustica in funzione <strong>di</strong> alcune problematicità che si<br />

sono verificate dall’ultima adozione <strong>di</strong> zonizzazione acustica. Vedo che ci sono <strong>del</strong>le date<br />

abbastanza precise, quin<strong>di</strong> entro il 19 <strong>di</strong> luglio Eurogeo consegnerà in bozza la planimetria <strong>di</strong><br />

azzonamento acustico, a seguito <strong>del</strong>le rilevazioni fonometriche, e poi, entro le prime due<br />

settimane <strong>di</strong> settembre, alla ripresa <strong>del</strong>le normali attività, verranno completate le rilevazioni<br />

fonometriche, al fine <strong>di</strong> consentire la presentazione <strong>del</strong> nuovo Piano entro la sopra citata data<br />

<strong>del</strong> 24 settembre; cioè il 24 settembre viene consegnata la nuova zonizzazione, giusto Ah, in<br />

Commissione, poi c’è il percorso fino ad arrivare all’approvazione. Pensate <strong>di</strong> riuscire a farlo<br />

entro fine anno o Entro il 31.12 Ok, niente. Ho sollecitazioni, lo stanno un po’ chiedendo<br />

alcune situazioni che si stanno creando, appunto, particolari all’interno <strong><strong>del</strong>la</strong> città consolidata.<br />

E niente, io sono sod<strong>di</strong>sfatto e ringrazio.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Punto n. 8 all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno: “Interpellanza presentata dai Consiglieri comunali<br />

Borghi e Ciocca Daniela in merito alla tangenziale ovest <strong>di</strong> Treviglio e al progetto<br />

viabilistico extraurbano”.<br />

La vogliamo dare per letta Lo chiedo ai Consiglieri interroganti. Mi limito alla richiesta Salto<br />

le premesse Consigliera Borghi e consigliera Ciocca, posso procedere così o do lettura<br />

integrale Va bene Sì.<br />

Gli interroganti chiedono al Sindaco se ritiene che siano sufficienti le infrastrutture autostradali<br />

ex IPB e BreBeMi e siano congrui i tempi <strong><strong>del</strong>la</strong> loro realizzazione per portare fuori dalla città la<br />

mole <strong>di</strong> traffico, che oggi genera livelli molto alti <strong>di</strong> inquinamento e compromette la qualità<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> vita <strong>di</strong> tanti trevigliesi; se no, quale progetto viabilistico extra urbano tangenziale intende<br />

sviluppare per risolvere in toto il problema; quali all’interno <strong>di</strong> tale piano sono i primi passi che<br />

intende compiere e in che tempi ritiene possibile realizzarli; se ha fatto le dovute pressioni<br />

presso la Regione per avere i fon<strong>di</strong> che erano previsti per Tangenziale Ovest, e cioè euro<br />

9.960.000 mila, ai sensi <strong>del</strong> decreto legislativo 112/98, cifra che la Provincia <strong>di</strong> Bergamo,<br />

ritenendo l’opera necessaria e urgente, aveva iscritto nel POP <strong>del</strong> 2007 e <strong>del</strong> 2010, e<br />

5.000.000 <strong>di</strong> euro previsti per la variante nord ovest <strong>di</strong> Treviglio (DGR n. 83539 <strong>del</strong> 15.11.06);<br />

se, nel caso in cui non avesse chiesto <strong>di</strong> scongelare questi fon<strong>di</strong>, intenda farlo ora così da poter<br />

<strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> un primo budget per avviare un qualche intervento sulla rete <strong>del</strong>le tangenziali, che<br />

va gradualmente realizzata per rendere vivibili molte aree <strong><strong>del</strong>la</strong> nostra città”.<br />

Risponde l’assessore Mangano, prego.<br />

[ASSESSORE MANGANO]<br />

Grazie, Presidente. Lei ha letto la parte dove si chiedono le risposte. Io con<strong>di</strong>vido anche le<br />

premesse che sono state scritte nella interpellanza, laddove effettivamente si mette in rilievo la<br />

<strong>di</strong>fficoltà e il traffico che interessa la nostra città. Per questo questa Amministrazione ha<br />

accettato e ha con<strong>di</strong>viso BreBeMi prima e la Bergamo-Treviglio dopo, alla luce <strong>di</strong> quello che<br />

l’interpellante ha scritto nelle sue premesse, dove effettivamente abbiamo un problema <strong>di</strong><br />

traffico e <strong>di</strong> tempi. Perché effettivamente dove <strong>di</strong>ce lei: perché questa autostrada venga<br />

realizzata, e quin<strong>di</strong> anni e anni perché la nostra città venga dotata; è vero sono anni che<br />

aspettiamo che venga realizzata la Tangenziale Ovest, ma se aspettiamo che venga fatta<br />

soltanto con risorse pubbliche possiamo aspettare qualche secolo, vista la situazione in cui ci<br />

troviamo.<br />

Come siamo effettivamente concor<strong>di</strong> che la Statale 42, oggi, per arrivare a Bergamo, da<br />

Treviglio a Bergamo ci vuole più <strong>di</strong> un’ora, effettivamente. E queste sono le motivazioni che ci<br />

hanno indotto a dare una risposta positiva.<br />

In merito alle richieste: allora, in merito ai punti 1, 2 e 3 <strong>del</strong>l’interpellanza, si evidenzia che la<br />

realizzazione <strong>del</strong>le infrastrutture citate (quin<strong>di</strong> IPB e BreBeMi) rappresenta una significativa<br />

risposta per la <strong>di</strong>minuzione <strong><strong>del</strong>la</strong> mole <strong>del</strong> traffico che interessa la viabilità <strong><strong>del</strong>la</strong> nostra città.<br />

Il completamento dei lavori <strong>del</strong>l’autostrada BreBeMi è prevista per la seconda metà <strong>del</strong> 2014.<br />

La realizzazione <strong><strong>del</strong>la</strong> Tangenziale Sud, allo stato, risulta improponibile per motivi tecnici e per<br />

la carenza <strong>di</strong> risorse economiche. Pertanto, una soluzione possibile è che gli automezzi possano<br />

utilizzare il tratto <strong>di</strong> autostrada per l’attraversamento <strong>del</strong> territorio a sud <strong>del</strong> centro abitato, dal<br />

casello <strong>di</strong> Treviglio Casirate al casello Treviglio Caravaggio.


In luogo <strong><strong>del</strong>la</strong> Tangenziale Ovest è stato approvato il progetto preliminare <strong>del</strong>l’autostrada<br />

Bergamo-Treviglio, che per il tratto presente sul territorio comunale si sovrappone al tracciato<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> stessa. Si rimane in attesa <strong>del</strong>le successive fasi progettuali definitive ed esecutive. Allo<br />

stato, il progetto preliminare definitivo era stato approvato a fine 2012, quin<strong>di</strong> adesso siamo in<br />

attesa, anche per motivi <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne economico, quali saranno le successive fasi.<br />

La realizzazione <strong><strong>del</strong>la</strong> Tangenziale Est, altro importante progetto viabilistico extraurbano,<br />

rientra nel quadro <strong>del</strong>le previsioni <strong><strong>del</strong>la</strong> Provincia <strong>di</strong> Bergamo e, pertanto, è con<strong>di</strong>zionata ai<br />

tempi progettuali <strong>di</strong> finanziamento <strong><strong>del</strong>la</strong> stessa. In merito ai punti 4 e 5 <strong>del</strong>l’interpellanza si<br />

riba<strong>di</strong>sce quanto comunicato dalla Provincia <strong>di</strong> Bergamo, e cioè: il progetto preliminare <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

tangenziale era stato effettivamente inserito nel POP <strong><strong>del</strong>la</strong> Provincia dal 2007 al 2010, in forza<br />

<strong>del</strong> previsto finanziamento per euro 9.960.000, attribuito a questo Ente, cioè alla Provincia, ai<br />

sensi <strong>del</strong> decreto legislativo 112/98, decentramento <strong><strong>del</strong>la</strong> gestione <strong>del</strong>le ex strade statali.<br />

Nel corso <strong>del</strong> 2008, a seguito <strong><strong>del</strong>la</strong> chiusura dei progetti definitivi <strong>di</strong> Pedemontana e BreBeMi,<br />

ripresero le interlocuzioni con Comuni e Regioni per l’adeguamento <strong>del</strong> progetto IPB; tant’è<br />

che, in data 13.10.2008, con il DGR 8.199, è stata promossa una convenzione con<br />

Infrastrutture Lombarde, in forza <strong><strong>del</strong>la</strong> quale è stata incaricata la società promotrice, allora<br />

IPB, oggi Autostrade Bergamasche, <strong>di</strong> aggiornare il progetto secondo le in<strong>di</strong>cazioni date da<br />

Regione Lombar<strong>di</strong>a e dai confronti con gli Enti locali consultati dalla Provincia.<br />

A seguito <strong>del</strong>le nuove decisioni, Regione Lombar<strong>di</strong>a comunicò, nel corso <strong>del</strong>le numerose<br />

interlocuzioni sullo sviluppo <strong>del</strong> progetto <strong>di</strong> IPB, che il finanziamento, ex decreto legislativo<br />

112/98, sarebbe stato effettivamente <strong>di</strong>sponibile solo a fronte <strong><strong>del</strong>la</strong> possibilità <strong>di</strong> realizzare la<br />

tangenziale come primo stralcio <strong>di</strong> IPB, per cui anche il progetto <strong><strong>del</strong>la</strong> variante locale doveva<br />

essere rivisto per renderlo compatibile con il tracciato autostradale.<br />

Il progetto <strong><strong>del</strong>la</strong> tangenziale venne adeguato e con<strong>di</strong>viso con il <strong>Comune</strong> e la società promotrice<br />

<strong>del</strong> collocamento autostradale.<br />

Nel 2010 la procedura per la realizzazione <strong>di</strong> IPB riprese slancio per cui l’anticipo <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

tangenziale si ritenne superato.<br />

Alla luce <strong>di</strong> quanto esposto dalla Provincia <strong>di</strong> Bergamo e <strong>di</strong> quanto appurato degli Uffici dei<br />

lavori pubblici <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Treviglio presso la Regione Lombar<strong>di</strong>a, risulta, pertanto, che i<br />

fon<strong>di</strong> citati nell’interpellanza non sono più <strong>di</strong>sponibili e, <strong>di</strong> conseguenza, sono venute meno le<br />

ragioni per effettuare pressioni sull’argomento nei confronti <strong><strong>del</strong>la</strong> Regione. Io ho chiesto alla<br />

Provincia, e mi ha mandato una mail, proprio per richiamare un attimino qual era stato l’iter<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> tangenziale e <strong>del</strong>l’IPB; per cui i 9.960.000, che erano stati allocati dalla Provincia,<br />

dovevano provenire da ANAS a Regione Lombar<strong>di</strong>a e da Regione Lombar<strong>di</strong>a alla Provincia, che<br />

avrebbe progettato e finanziato quel tratto <strong>di</strong> strada. Questo lo abbiamo visto anche qua, sono<br />

venuti l’assessore Milesi in questa sede ad illustrare la Tangenziale Ovest, che sarebbe stato il<br />

primo tratto <strong>di</strong> IPB. Poi, con il passare <strong>del</strong> tempo, quel progetto si è chiuso e ci si è concentrati<br />

sulla IPB o Bergamo-Treviglio, e siamo quin<strong>di</strong> ad oggi. Per cui quei 9.960.000 mila euro non ci<br />

sono più, per cui anche dalla Regione, anch’io ho chiesto, non c’è più nulla almeno dal 2010, in<br />

poche parole.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Consigliera Borghi, prego.<br />

[CONSIGLIERE BORGHI]<br />

Sì, queste sono tutte informazioni che avevo, nel senso che so la <strong>di</strong>fficoltà, so che BreBeMi<br />

finisce nel 2014, so che ha gran<strong>di</strong>ssime <strong>di</strong>fficoltà a partire l’Autostrada bergamasca, so <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

Tangenziale Sud e anche <strong><strong>del</strong>la</strong> Tangenziale Est. Mi chiedevo se ci fosse, da parte <strong>di</strong> questa<br />

Amministrazione, una qualche scelta in qualche <strong>di</strong>rezione che potesse sbloccare la situazione.<br />

Sul Bollettino regionale <strong>del</strong> <strong>di</strong>cembre 2010, n. 9919, la cifra risultava congelata e<br />

nell’au<strong>di</strong>zione, che ho chiesto e a cui ovviamente ho partecipato il 10 gennaio 2011, risultava<br />

ancora congelata, dopo<strong>di</strong>ché siete subentrati voi. 9 milioni <strong>di</strong> euro sono una cifra importante,<br />

era congelata perché davano la priorità ad altre opere. Era presente con me il consigliere<br />

Fumagalli e si è parlato <strong>di</strong> priorità ad altre opere, che attendevano ancora <strong>di</strong> più <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

Tangenziale Ovest. Comunque questi erano fon<strong>di</strong> a quello destinati, che, secondo me..., non<br />

suscita neanch’io a portarli a casa, per l’amor <strong>del</strong> cielo, però ci sono stati scippati perché erano<br />

per il traffico <strong>di</strong> Treviglio.


Tra l’altro, la mia preoccupazione più grossa è relativa al fatto che, appena aprirà la<br />

circonvallazione <strong>di</strong> Cassano e il nuovo ponte, ci butterà addosso, questa nuova arteria,<br />

ulteriore traffico, e l’Amministrazione Bettoni aveva previsto che, appunto, con l’accordo <strong>di</strong><br />

programma <strong>di</strong> Cassano, Provincia <strong>di</strong> Milano, Regione, per la Provincia <strong>di</strong> Bergamo, che aveva<br />

partecipato a questo accordo <strong>di</strong> programma, dovevano esserci proprio 5 milioni, secondo la<br />

normativa, che vi cito e non ho gli occhiali, non vedo, 5 milioni per dare un supporto all’avvio<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> Tangenziale Ovest. Anche questi sol<strong>di</strong> non ci sono. Cioè capisco, obiettivamente siamo in<br />

una situazione <strong>di</strong>fficile, però perché questi sol<strong>di</strong> non ci sono Cioè mi piacerebbe capire, ci<br />

hanno portato via 9 milioni e questi 5 milioni si possono recuperare in qualche modo Ci sono<br />

dovuti o no Non lo so, sono tutte domande che faccio.<br />

So che oggi, con la scelta fatta <strong>di</strong> togliere il traffico pesante dalla zona nord, anche la Statale<br />

42, che già mi pare che insieme alla zona davanti all’ospedale fosse quella col flusso <strong>di</strong> traffico<br />

più elevato, vedrà aumentare notevolmente questo traffico, com’è viale Piave, perché anche<br />

viale Piave con tutto il traffico che arriva da Cassano... Quin<strong>di</strong> sto <strong>di</strong>cendo <strong>del</strong>le cose obiettive,<br />

rispetto alle quali mi pare <strong>di</strong> non vedere via <strong>di</strong> uscita, se non riusciamo a racimolare un po’ <strong>di</strong><br />

sol<strong>di</strong> che ci spetta. Grazie.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Prego, Assessore.<br />

[ASSESSORE MANGANO]<br />

Il problema <strong><strong>del</strong>la</strong> viabilità e <strong>del</strong> traffico è un problema che questa Amministrazione si è posta, e<br />

come se l’è posto Andando a fare una scelta anche <strong>di</strong>fficile, com’era quella <strong><strong>del</strong>la</strong> IPB o <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

Bergamo-Treviglio, che sappiamo c’è l’Associazione “Cambiamola” e compagnia bella, dove<br />

<strong>di</strong>ce che non va fatta perché è un danno fare quel tipo <strong>di</strong> intervento.<br />

Noi ci troviamo in una situazione in cui, nel periodo in cui bisognava andare a trattare con<br />

CEPAV e con BreBeMi, non siamo riusciti a portare – e non faccio polemica qua – nessuna<br />

opera compensativa dal punto <strong>di</strong> vista <strong><strong>del</strong>la</strong> viabilità. Non do colpa a nessuno, sto facendo una<br />

riflessione a voce alta. Quello, forse, era il periodo in cui bisognava andare a chiedere, a<br />

confrontarsi, proprio per tutte queste ragioni, che già erano presenti in Provincia nel 2004-<br />

2005-2006-2007, periodo, benissimo, mi son battuto anch’io, ho creduto anch’io nei 9 milioni,<br />

ho creduto nella Befana! Perché, effettivamente, il <strong>di</strong>scorso dei 9 milioni che c’erano erano<br />

appostati in bilancio, questo è vero. Abbiamo fatto il progetto in Provincia, dopo<strong>di</strong>ché è passato<br />

un’altra era per cui quel tipo <strong>di</strong> intervento, quelle scelte son cambiate, perché è subentrata<br />

questa autostrada. Per cui quel tipo <strong>di</strong> finanziamento, che c’era, che aveva il suo co<strong>di</strong>cillo, che<br />

dovevano essere a <strong>di</strong>sposizione, che poi erano congelati, <strong>di</strong> fatto quei sol<strong>di</strong> non sono mai<br />

arrivati. Questo è il problema vero.<br />

Dopo<strong>di</strong>ché, sono stati inseriti, è stata fatta questa, l’autostrada Bergamo-Treviglio, e siamo in<br />

attesa. Dopo<strong>di</strong>ché, la Tangenziale Sud, e non è serio da parte mia, qua mi prendo la<br />

responsabilità, come Assessore ai Lavori pubblici <strong>di</strong> <strong>di</strong>re che come <strong>Comune</strong> mettiamo la<br />

Tangenziale Sud o preve<strong>di</strong>amo, quando sappiamo le <strong>di</strong>fficoltà che ci sono, l’ho detto qua, sia <strong>di</strong><br />

or<strong>di</strong>ne economico, che sono almeno 10-12 milioni <strong>di</strong> euro per fare quattro chilometri e mezzo<br />

<strong>di</strong> strada a scorrimento, tangenziale, che certamente va fatta con certe caratteristiche, non<br />

possiamo fare la mulattiera. Non c’è dal punto <strong>di</strong> vista tecnico, bisognava pensare prima, non<br />

c’è lo sbocco nella intersezione, perché uno dei problemi che noi abbiamo è che non c’è lo<br />

sbocco, per cui la Tangenziale Sud... non ce l’ha neanche quella Est, che è prevista dalla<br />

Provincia.<br />

La Tangenziale Sud: una risposta che noi possiamo dare – e questo è un impegno che<br />

prenderemo, non è detto che lo porteremo a casa – è <strong>di</strong> parlare con BreBeMi per vedere se ci<br />

sono le con<strong>di</strong>zioni perché tra i due caselli possa <strong>di</strong>ventare la Tangenziale Sud. Lo vedremo<br />

perché non abbiamo ad oggi, né nel me<strong>di</strong>o periodo, <strong>di</strong> poter fare la Tangenziale Sud.<br />

La Tangenziale Ovest è quella che noi reputiamo che sia la risposta in gran parte al traffico che<br />

viene da Cassano. La Tangenziale Est la deve fare la Provincia. Quin<strong>di</strong>, dal punto <strong>di</strong> vista, il<br />

<strong>Comune</strong>, con proprie risorse, non può intervenire perché sono opere extra urbane. La mole <strong>di</strong><br />

interventi e <strong>di</strong> risorse è tale che sarebbe una presa in giro per i citta<strong>di</strong>ni mettere 15 milioni o<br />

12 milioni, quando non ci sono.<br />

Quin<strong>di</strong>, dal punto <strong>di</strong> vista <strong><strong>del</strong>la</strong> viabilità, oggi la situazione è la seguente. Come


Amministrazione cerchiamo <strong>di</strong> colloquiare con BreBeMi nel momento in cui apre per vedere se<br />

quella può essere una soluzione, e poi seguire la Tangenziale Ovest, per quanto riguarda<br />

Bergamo-Treviglio, su cui noi siamo d’accordo, ve<strong>di</strong>amo se ci sono effettivamente, c’è un<br />

problema <strong>di</strong> risorse, se mancano 30 milioni <strong>di</strong> euro, se effettivamente ai <strong>25</strong>0 milioni dei privati<br />

servono 30 o 40 milioni ancora per poter partire.<br />

Questa è la situazione reale che penso anche con senso <strong>di</strong> responsabilità dobbiamo <strong>di</strong>re, cioè<br />

non è che possiamo... perché allora creiamo ancora un’altra aspettativa, come l’avevamo per<br />

quanto riguarda la Tangenziale Ovest, che avevamo previsto con il Piano <strong>del</strong>le Opere<br />

pubbliche.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Punto n. 9 all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno... Sennò facciamo un <strong>di</strong>battito su un’interrogazione.<br />

Punto n. 9 all’or<strong>di</strong>ne giorno: “Interpellanza presentata dal Consigliere comunale<br />

Ciocca Daniela relativa al chiosco <strong>di</strong> fiori civico cimitero”.<br />

La Consigliera ha depositato la seguente interpellanza:<br />

“Premesso che uno dei chioschi <strong>di</strong> fiori al cimitero ha chiuso, sembra temporaneamente,<br />

l’attività <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta, e pertanto risulta libero e possibile <strong>di</strong> nuova assegnazione; che presso il<br />

cimitero esiste tuttora in esercizio un’altra attività <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta fiori;<br />

chiedo <strong>di</strong> conoscere: 1) come si configura il contratto <strong>di</strong> concessione e <strong>di</strong> scadenza, durata,<br />

introito annuale per le casse comunali tra <strong>Comune</strong> e concessione <strong>del</strong> chiosco che ha cessato<br />

l’attività; 2) quando sarà presumibilmente emesso il bando per la nuova assegnazione <strong>del</strong><br />

chiosco restituito, la cui attività garantisce i consumatori, determinando una situazione <strong>di</strong><br />

concorrenza; 3) quale base d’asta l’Amministrazione intende stabilire”.<br />

Risponde il Sindaco, prego.<br />

[SINDACO PEZZONI]<br />

Grazie, Presidente. Parto dalla premessa che è la relazione dei servizi tecnici depositata il 18<br />

<strong>giugno</strong>.<br />

“Facendo seguito alla sua richiesta, inoltrata a mezzo <strong>di</strong> mail <strong>del</strong> 19, sulle sollecitazioni<br />

nell’interpellanza a firma <strong><strong>del</strong>la</strong> consigliera Daniela Ciocca, <strong>di</strong> seguito si riportano tutti i passaggi<br />

attivati dal <strong>Comune</strong> in relazione al chiosco fino al 31 maggio <strong>2013</strong>.<br />

Il Consiglio comunale, con proprio atto 222 <strong>del</strong> 19 <strong>di</strong>cembre 1978, ha autorizzato la<br />

concessione <strong>del</strong> chiosco per la riven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> fiori, successivamente concesso alla società La<br />

Gardenia <strong>di</strong> Ferri Giuseppina e Santambrogio Maria Pia, con atto a repertorio 788 <strong>del</strong> 14 marzo<br />

1988, per la durata <strong>di</strong> vent’anni, con scadenza determinata al 28 febbraio 2008, valore <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

concessione per i vent’anni in lire 35.700.000.<br />

Successivamente, il Consiglio comunale, con proprio atto 82 <strong>del</strong> 16 maggio 1989, ha<br />

autorizzato l’ampliamento <strong>del</strong> chiosco, autorizzato con concessione 906 <strong>del</strong> 1989 per altri<br />

vent’anni, con scadenza al 2009, valore <strong><strong>del</strong>la</strong> concessione per i vent’anni 35.700.000, quin<strong>di</strong><br />

complessivamente per la durata <strong>di</strong> vent’anni il canone <strong>di</strong> concessione ammontava a 36.875,02<br />

euro, 1.843 euro/anno. Sono stati e<strong>di</strong>ficati con i permessi e<strong>di</strong>lizi <strong>del</strong>l’88, <strong>del</strong> ‘90 e nel ’97, i<br />

suddetti fabbricati con oneri a carico <strong>del</strong>l’Amministrazione comunale e sono stati censiti<br />

all’Agenzia <strong>del</strong> Territorio <strong>di</strong> Bergamo il 5 ottobre 2009 (e poi ci sono i mappali).<br />

Le concessioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> superficie e <strong>di</strong> (pozzo) in area demaniale <strong>del</strong> 14 marzo, scadute nel<br />

2008, prorogata con autorizzazione provvisoria <strong>del</strong> 2008, e poi il 2009, non avevano la<br />

possibilità <strong>di</strong> proroga in ossequio alla normativa vigente da sempre in termini <strong>di</strong> valorizzazione<br />

e gestione <strong>del</strong> patrimonio immobiliare, in particolar modo Regio Decreto 1909/454, Regio<br />

Decreto 23 maggio 1924, n. 827, il Co<strong>di</strong>ce degli appalti, decreto legislativo 163/2006.<br />

La normativa <strong>di</strong> cui sopra è orientata verso la tutela dei princìpi <strong>di</strong> imparzialità, economicità,<br />

convenienza e trasparenza <strong><strong>del</strong>la</strong> pubblica amministrazione e l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>del</strong><br />

concessionario. Tali principi possono essere garantiti soltanto me<strong>di</strong>ante adeguate forme <strong>di</strong><br />

pubblicità e procedure concorsuali. In tal senso depone il principio generale secondo il quale, in<br />

presenza <strong>di</strong> più domande <strong>di</strong> concessione, l’Amministrazione concedente è tenuta a dare<br />

adeguata motivazione <strong><strong>del</strong>la</strong> scelta effettuata (v. la sentenza <strong><strong>del</strong>la</strong> Corte dei Conti 17 luglio<br />

1997). Tale orientamento ha trovato autorevole avvallo <strong><strong>del</strong>la</strong> Commissione Europea, la quale,<br />

partendo dalla considerazione <strong><strong>del</strong>la</strong> non applicabilità alle concessioni <strong><strong>del</strong>la</strong> normativa<br />

comunitaria in tema <strong>di</strong> appalti, ha stabilito che, qualora esse abbiano contenuto attività


economiche, non possano porsi in contrasto con i principi <strong>di</strong> parità <strong>di</strong> trattamento e <strong>di</strong><br />

proporzionalità (e c’è la citazione citata a sua volta da Lombardo, commento al rapporto sulle<br />

concessioni nel Giornale <strong>del</strong> Diritto amministrativo n. 9 <strong>del</strong> ’99).<br />

Anche l’Autorità garante per la concorrenza <strong>del</strong> mercato, con segnalazione <strong>del</strong> 28 ottobre ’98,<br />

aveva evidenziato, ancor prima <strong>del</strong>l’entrata in vigore <strong><strong>del</strong>la</strong> legge 448/2001, come attraverso la<br />

concessione <strong>di</strong> beni pubblici si regoli <strong>di</strong>rettamente l’uso <strong>del</strong> bene, ma si possano <strong>di</strong>sciplinare<br />

anche aspetti <strong>del</strong>l’attività <strong>di</strong> impresa; e quin<strong>di</strong> l’Autorità, in questi casi, ha ritenuto <strong>di</strong> ridurre la<br />

<strong>di</strong>screzionalità amministrativa nella scelta dei concessionari, in<strong>di</strong>care come procedura la gara<br />

ad evidenza pubblica, eliminare i casi per il conferimento per rinnovo <strong>di</strong> concessioni in quanto<br />

idoneo a tradursi in una simmetria a favore dei soggetti che già operano sul mercato.<br />

È intervenuta la sentenza <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong> Stato, Sezione V, <strong>del</strong> 24 settembre 1999, n. 1172; in<br />

via <strong>di</strong> estrema sintesi, questa stabilisce che, in assenza <strong>di</strong> una specifica <strong>di</strong>sciplina, stabilita dal<br />

bando <strong>di</strong> gara, è legittima l’applicazione degli istituti e dei principi, ex decreto legislativo 17<br />

marzo 1995, n. 157. La succitata normativa integra quei principi generali <strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>namento<br />

giuri<strong>di</strong>co contabile, garantendo in modo inequivocabile i principi <strong>di</strong> trasparenza ed adeguate<br />

forme <strong>di</strong> pubblicità, sottolineate in grassetto, per acquisire e valutare concorrenti proposte <strong>di</strong><br />

concessione.<br />

Si precisa, inoltre, che, a seguito <strong>del</strong>l’espletamento <strong>del</strong> bando <strong>di</strong> gara, per la concessione <strong>di</strong> un<br />

chiosco e relativa area pertinenziale a<strong>di</strong>bita alla ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> fiori, come previsto dal Regolamento<br />

comunale <strong>di</strong> semplificazione <strong>del</strong>le procedure, che era stato approvato con <strong>del</strong>ibera <strong>di</strong> Consiglio<br />

comunale n. 23 <strong>del</strong> 6 marzo 2008, me<strong>di</strong>ante presentazione <strong>di</strong> offerta segreta da confrontarsi<br />

con il prezzo a base d’asta, approvato con provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>rigenziale n. 1184/2009, la società<br />

La Gardenia <strong>di</strong> Ferri Giuseppina ha proposto ricorso al TAR <strong>di</strong> Brescia. Il TAR <strong>di</strong> Brescia, con<br />

sentenza 1832/2009, ha con<strong>di</strong>viso <strong>di</strong> fatto il proce<strong>di</strong>mento attivato dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Treviglio<br />

(ultimo paragrafo, pagina 4 <strong><strong>del</strong>la</strong> sentenza che è stata allegata), respingendo il ricorso<br />

promosso dalla società.<br />

A seguito <strong>del</strong>l’esito <strong>di</strong> gara, con determinazione n. 1700/2009, veniva approvata<br />

l’aggiu<strong>di</strong>cazione definitiva <strong><strong>del</strong>la</strong> procedura <strong>di</strong> gara aperta per la concessione non ultra<br />

novennale <strong>del</strong> chiosco <strong>di</strong> fiori e aree pertinenziali, ubicato nell’area antistante il civico cimitero,<br />

alla signora Perego Donata, concessione n. 115, 18 gennaio 2010, registrata a Treviglio il 5<br />

febbraio 2010.<br />

Dato atto che successivamente la signora Perego Donata, socio al cinquanta per cento <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

società Il Chiosco, ha richiesto ed ottenuto la volturazione <strong>del</strong>l’intestazione su detta<br />

concessione degli obblighi fiscali derivanti dalla medesima, società Il Chiosco S.n.c. <strong>di</strong> Paola<br />

Cavazzuti e Donata Perego; dato atto che il canone <strong>di</strong> concessione, determinato con bando <strong>di</strong><br />

gara, con l’offerta al massimo rialzo, la base d’asta era 13.300 euro, determinato sulla scorta<br />

dei valori minimi <strong>di</strong> locazione in<strong>di</strong>cati dall’Agenzia <strong>del</strong> Territorio, è stato cristallizzato in 30.000<br />

euro annui, decorrenza a far data dal 18 gennaio 2010, con scadenza naturale il 17 gennaio<br />

2019; dato atto che la Società Il Chiosco <strong>di</strong> Cavazzuti Paola ha formulato, in data 17 gennaio<br />

2011, in riferimento protocollo 7881 <strong>del</strong> 2011, <strong>di</strong>sdetta anticipata <strong><strong>del</strong>la</strong> suddetta concessione,<br />

con avviso <strong>di</strong> asta pubblica pre<strong>di</strong>sposto al riguardo per la concessione <strong>del</strong> chiosco, con offerta<br />

al massimo rialzo, è stata redatta una seguente graduatoria: busta n. 1, L’Ulivo, parere <strong>di</strong><br />

conformità sulla documentazione favorevole, avevano offerto al secondo bando 14.000 euro; la<br />

busta n. 2 Il Chiosco <strong>di</strong> Paola Cavazzuti 14.000 euro e 15 centesimi; busta n. 3, Cinquestelle<br />

Design, con 15.300 euro.<br />

La Commissione <strong>di</strong> valutazione ha proclamato aggiu<strong>di</strong>cataria <strong><strong>del</strong>la</strong> procedura aperta la <strong>di</strong>tta<br />

in<strong>di</strong>viduale Cinquestelle Design <strong>di</strong> Marini Pinuccia, con sede ad Albino, che ha offerto un canone<br />

concessionario annuo <strong>di</strong> 15.300 euro, successivamente cristallizzata con concessione 166, 21<br />

novembre 2011. La società Cinquestelle Design <strong>di</strong> Marini Pinuccia ha formulato il 18 febbraio<br />

<strong>2013</strong> <strong>di</strong>sdetta anticipata <strong><strong>del</strong>la</strong> suddetta concessione.<br />

In data 10 <strong>giugno</strong> <strong>2013</strong> è stato redatto il verbale <strong>di</strong> consegna dei locali liberati <strong><strong>del</strong>la</strong> suddetta<br />

società in data 31 maggio <strong>2013</strong>. Tutti i canoni dovuti sono stati versati ed è stato attribuito lo<br />

svincolo <strong><strong>del</strong>la</strong> polizza fideiussoria bancaria a garanzia rilasciata al Cre<strong>di</strong>to Bergamasco <strong>del</strong><br />

valore <strong>di</strong> 45.900 euro.<br />

Questa è la relazione tecnica. Io mi permetto <strong>di</strong> far notare che il cappello normativo citato nel<br />

più pieno rispetto <strong><strong>del</strong>la</strong> legge ha, in buona sostanza, consentito <strong>di</strong> ‘uccidere’ tre attività nel giro<br />

<strong>di</strong> quattro anni. Il concessionario originario e le due attività che sono subentrate sono state <strong>di</strong>


fatto costrette a chiudere per l’impossibilità <strong>di</strong> reggere i costi <strong>di</strong> esercizio, tra i quali la voce più<br />

significativa è proprio quella <strong>del</strong> canone. Ci troviamo così ad essere ritornati alla con<strong>di</strong>zione<br />

originaria, quella lamentata nella interpellanza come situazione <strong>di</strong> monopolio, e, a mio avviso,<br />

– mi assumo la responsabilità <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>chiarazione – grazie a un’interpretazione che non<br />

con<strong>di</strong>vido in merito alla gestione <strong>del</strong> patrimonio, avviata nello specifico <strong>di</strong> questo chiosco nel<br />

lontano 2009.<br />

In generale, ed in questo periodo in particolare, non trovo con<strong>di</strong>visibile che un <strong>Comune</strong>, se non<br />

responsabile unico, <strong>di</strong> sicuro corresponsabile, si trinceri <strong>di</strong>etro il Digesto e le Pandette, non<br />

riconoscendo l’errore <strong>di</strong> fondo cui possono essere ascritti gli effetti che oggi vengono lamentati.<br />

L’unica via possibile per recuperare la situazione, ancora oggetto <strong>di</strong> riflessione e che sarà<br />

successivamente adottata, consiste nel riallineare a con<strong>di</strong>zioni pressoché identiche le scadenze<br />

<strong>del</strong>le concessioni dei due chioschi per porli <strong>di</strong> nuovo a gara nel medesimo periodo e senza il<br />

vantaggio <strong>di</strong> fatto acquisito dall’esistenza <strong>di</strong> una posizione dominante. Procederemo in questa<br />

<strong>di</strong>rezione nella convinzione che la valutazione economica, che è stata finora il motore unico<br />

<strong>del</strong>le scelte, debba, invece, essere affiancata da garanzia <strong><strong>del</strong>la</strong> concorrenza, il servizio al<br />

citta<strong>di</strong>no, la possibilità <strong>di</strong> scelta, e non da ultimo l’opportunità <strong>di</strong> offrire un sostegno a chi oggi<br />

ancora ha la volontà <strong>di</strong> rischiare per fare impresa e che è stato ‘ammazzato’ dalle scelte che<br />

sono state fatte.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Consigliera Ciocca, può <strong>di</strong>chiararsi sod<strong>di</strong>sfatta o meno, prego.<br />

[CONSIGLIERE CIOCCA D.]<br />

Ma non se ne parla neanche <strong>di</strong> essere sod<strong>di</strong>sfatta perché se a ogni occasione <strong>di</strong> parlare <strong>di</strong> un<br />

problema <strong>di</strong>venta “e noi, e voi”, “e noi, e voi” tutte le volte, signor Sindaco, lei può <strong>di</strong>re quello<br />

che le pare <strong><strong>del</strong>la</strong> sua interpretazione <strong><strong>del</strong>la</strong> legge, però qui c’è una sentenza <strong>del</strong> TAR che dà<br />

ragione <strong>di</strong> una scelta fatta secondo norme <strong>di</strong> legge.<br />

Ciò non toglie che il... che poi non ho mica capito perché tutto questo bailamme, non so. C’è<br />

una risposta tecnica che comincia da Adamo ed Eva, io ho chiesto semplicemente allo stato <strong>di</strong><br />

fatto quali sono le con<strong>di</strong>zioni <strong><strong>del</strong>la</strong> concessione a cui l’ultimo concessionario ha rinunciato, e<br />

chiedevo quando sarà emesso il bando e quale base d’asta si intende stabilire.<br />

Queste le domande, ho ricevuto una filippica in risposta. Non mi interessa questo <strong>di</strong>scorso qui,<br />

io voglio poter <strong>di</strong>re al citta<strong>di</strong>no x e y: c’è un’attività che ha restituito la concessione; voglio<br />

poter <strong>di</strong>re quando sarà rimesso in pista, mi pare <strong>di</strong> capire dalla scelta che qui c’è scritto la<br />

necessità <strong>di</strong> riallineare a con<strong>di</strong>zioni pressoché identiche le scadenze <strong>del</strong>le concessioni dei due<br />

chioschi, vuol <strong>di</strong>re che allora, appunto, visto che uno scade nel 2018, aspettiamo il 2018 a<br />

definire la situazione.<br />

Non ho la risposta alla mia domanda, per questo non sono sod<strong>di</strong>sfatta. Non so se si intende<br />

procedere a una situazione transitoria in attesa <strong>di</strong> questo allineamento, <strong>di</strong>ciamo che le<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong><strong>del</strong>la</strong> concessione pre 2009 obbe<strong>di</strong>vano a <strong>del</strong>le normative che erano <strong>di</strong>verse da<br />

quelle a cui uno ha dovuto adeguarsi dopo. Tutto il resto sono le solite considerazioni, fra<br />

l’altro, ad<strong>di</strong>rittura... cioè scrivere che uno “ammazza” le attività, allora vorrebbe <strong>di</strong>re che<br />

questa Amministrazione ha ‘ammazzato’ tutte le attività commerciali che hanno chiuso in<br />

questi anni a Treviglio. Adesso non scherziamo, per favore! Abbiamo il senso <strong><strong>del</strong>la</strong> misura. Uno<br />

non viene qui a <strong>di</strong>re che la famosa Macelleria Verducci ha chiuso per un motivo, come ha<br />

chiuso l’ultimo negozio lì al... come si chiama, davanti allo storico Pozzi o altri.<br />

Ci sono <strong>del</strong>le <strong>di</strong>fficoltà economiche notevoli. È chiaro che l’affitto incide, però è anche vero che,<br />

quando si stabilisce una base d’asta, io chiedevo, appunto, quale fosse la base d’asta che il<br />

<strong>Comune</strong> aveva intenzione <strong>di</strong> proporre perché poi è l’impren<strong>di</strong>tore che fa la sua libera offerta.<br />

Ora, se uno fa un’offerta che è sproporzionata rispetto alla sua capacità <strong>di</strong> ricavi, ragazzi,<br />

questo qui fa parte <strong>del</strong> rischio impren<strong>di</strong>toriale, che vale sia per le gran<strong>di</strong> come per le piccole<br />

imprese. Allora io non sto qui a dare giu<strong>di</strong>zi a nessuno, però non vorrei che venissero dati<br />

giu<strong>di</strong>zi sprezzanti sull’aver proceduto con un iter, che era quello a norma <strong>di</strong> legge. Punto. Io<br />

<strong>di</strong>co... cioè qui siamo a... va bene, lasciamo perdere.<br />

Io non ho ricevuto la risposta alle domande che ho fatto, la filippica non è una risposta, me la<br />

porto a casa e la metto insieme alle altre, alla fine faremo un bel volume, ognuno ha i suoi<br />

piccoli dossier, io avrò il dossier Filippiche! Grazie.


[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Passiamo al punto n. 10 all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno, che, dato l’orario, credo sia anche<br />

l’ultimo che tratteremo in questa <strong>seduta</strong>: “Interpellanza presentata dal Consigliere<br />

comunale Lingiar<strong>di</strong> relativa agli adempimenti <strong>di</strong> pubblicazione sul sito web <strong>del</strong><br />

<strong>Comune</strong> dei curricula vitae degli Amministratori pubblici”.<br />

Risponde il Sindaco. L’interpellanza chiede <strong>di</strong> conoscere la ragione <strong>di</strong> tale... “il sottoscritto<br />

Consigliere comunale Francesco Lingiar<strong>di</strong>, rilevato che sul sito istituzionale <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> a<br />

tutt’oggi non compare ancora nessun curriculum vitae degli Amministratori pubblici,<br />

nonostante essi siano stati presentati congiuntamente in occasione <strong><strong>del</strong>la</strong> trasmissione <strong>del</strong>le<br />

<strong>di</strong>chiarazioni <strong>del</strong> red<strong>di</strong>to e patrimonio; chiede <strong>di</strong> conoscere le ragioni <strong>di</strong> tale inottemperanza<br />

alla normativa sulla trasparenza e chiede altresì che la seguente interpellanza, con risposta<br />

verbale/scritta, sia posta all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno <strong>del</strong> prossimo Consiglio comunale”. Depositata al<br />

protocollo il 14.06.<strong>2013</strong>.<br />

Prego, signor Sindaco.<br />

[SINDACO PEZZONI]<br />

Grazie, Presidente. La materia sulla trasparenza è stata oggetto <strong>di</strong> revisione, secondo il decreto<br />

legislativo 14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33, che ha titolo “Rior<strong>di</strong>no <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>di</strong>sciplina riguardante gli obblighi<br />

<strong>di</strong> pubblicità, trasparenza e <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> informazioni da parte <strong>del</strong>le pubbliche<br />

amministrazioni”.<br />

Questa Amministrazione comunale, con la <strong>del</strong>ibera <strong>di</strong> Giunta n. 83 <strong>del</strong> 29 maggio ultimo<br />

scorso, ha provveduto ad aggiornare il Piano triennale per la trasparenza, dando atto <strong>del</strong> fatto<br />

che l’intera materia è stata oggetto <strong>di</strong> revisione, secondo il citato decreto legislativo; e per<br />

questo motivo, in attesa <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>di</strong>sciplina <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no sopra richiamata e illustrata in data 24<br />

maggio <strong>2013</strong>, in Sala <strong>consiliare</strong>, in una riunione plenaria con tutti i <strong>di</strong>rigenti, posizioni<br />

organizzative e responsabili degli uffici, sarà sospesa la pubblicazione <strong>del</strong>le informazioni in<br />

attesa <strong><strong>del</strong>la</strong> definizione dei dati e <strong>del</strong>le responsabilità all’interno degli Uffici.<br />

Quin<strong>di</strong> Piano <strong><strong>del</strong>la</strong> trasparenza, chi fa che cosa, come e quando. Si provvederà, pertanto, a<br />

breve a verificare la necessità <strong>di</strong> integrazioni, procedendo in seguito alla pubblicazione a cura<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> Segreteria generale. Questo è stato definito nella <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong> 29 <strong>di</strong> maggio. Siamo,<br />

infatti, anche in fase <strong>di</strong> switch-off, <strong>di</strong>ce la normativa, perché dal prossimo primo luglio la<br />

sezione, che fino adesso doveva chiamarsi “Trasparenza, Valutazione e Merito”, presente sul<br />

sito, e che era precedentemente conforme a quanto era stabilito, adesso non è più adeguata,<br />

quin<strong>di</strong> va riaggiornata; si chiamerà “Amministrazione trasparente” e dal primo luglio ci saranno<br />

anche i curricula.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Consigliere Lingiar<strong>di</strong>, prego.<br />

[CONSIGLIERE LINGIARDI]<br />

Sì, più che altro per spiegare come mai è stata fatta questa interrogazione. I sottoscritti,<br />

insieme ad altri, avevano già presentato i loro curricula perché ci era stato chiesto, e il mio è<br />

stato presentato il <strong>25</strong>.10.2012, quin<strong>di</strong> ottobre; mi sarei aspettato <strong>di</strong> vederlo insieme al<br />

documento <strong>del</strong> patrimonio e <strong>del</strong> red<strong>di</strong>to, che è stato poi consegnato più in là nel tempo. Se il<br />

primo <strong>di</strong> luglio ci saranno i curricula, non so se la forma è ancora quella che è stata richiesta<br />

allora, aspettiamo il primo <strong>di</strong> luglio. Però, insomma, un anno per mettere il curriculum vitae...<br />

il mio curriculum vitae c’è stato per cinque anni, quando ero Vicesindaco e Assessore, sul sito,<br />

e quin<strong>di</strong> io mi sarei aspettato che, dopo quella sollecitazione fatta ad ottobre, almeno chi aveva<br />

consegnato il curriculum vitae avesse la corrispondenza sul sito <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>del</strong> red<strong>di</strong>to<br />

patrimonio e curriculum stesso. Grazie.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Grazie. Punto n. 11 all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno: “Interpellanza presentata dai Consiglieri comunali<br />

Merisi e Minuti”... Consigliere Merisi, prego, mi <strong>di</strong>ca.


CONSIGLIERE MERISI]<br />

Grazie, Presidente. È possibile darle per lette e sentire solo la risposta, magari in un unico<br />

<strong>di</strong>scorso<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

La possiamo dare per lette, indubbiamente, la n. 11<br />

[CONSIGLIERE MERISI]<br />

11, 12 e 13.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Per avere un’unica risposta Eh no, sono materie <strong>di</strong>stinte.<br />

[CONSIGLIERE MERISI]<br />

No, nel senso <strong>di</strong> avere, è chiaro, tre risposte <strong>di</strong>stinte, ma senza stare lì a interrompere e a<br />

ricominciare, <strong>di</strong>amo per lette tutte e tre, e le risposte saranno tre.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Sono quattro.<br />

[CONSIGLIERE MERISI]<br />

No, tre, le prime tre, la quarta è un altro argomento.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Rispondete cumulativamente o una per una Diamo per lette le interrogazioni, <strong>di</strong> cui al punto<br />

all’or<strong>di</strong>ne giorno 11, 12 e 13, avente ad oggetto: l’11, “Interpellanza presentata dai<br />

Consiglieri comunali Merisi e Minuti in merito alle linee guida <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo ‘La Scuola<br />

italiana per Expo 2015’ - Ruolo <strong>del</strong>l’Amministrazione comunale per i futuri corsi <strong>di</strong><br />

scuola in ambito alimentare”; n. 12, “Interpellanza presentata dai Consiglieri<br />

comunali Merisi e Minuti in merito alle iniziative intraprese e da intraprendere<br />

relativamente all’Expo 2015”; n. 13, “Interpellanza presentata dai Consiglieri<br />

comunali Merisi e Minuti in merito alle linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo ‘La Scuola italiana per Expo<br />

2015’ - Ruolo <strong>del</strong>l’Amministrazione comunale nelle scuole trevigliesi”.<br />

Risponde il Sindaco.<br />

[SINDACO PEZZONI]<br />

Grazie, Presidente. La prima interpellanza fa riferimento a un documento che è <strong>del</strong> Capo <strong>del</strong><br />

Dipartimento per l’Istruzione, dottoressa Stellacci, che chiede alle scuole, in pratica, <strong>di</strong> fare<br />

un’operazione simile a quella che le scuole hanno fatto per il centocinquantesimo anniversario<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> Repubblica. Quin<strong>di</strong> qui dentro si <strong>di</strong>ce: così come le scuole sono state motore per le<br />

celebrazioni, altrettanto possono <strong>di</strong>ventare oggetto <strong>di</strong> una campagna <strong>di</strong> sensibilizzazione<br />

interna da parte <strong>del</strong> Ministero, grazie alla quale i temi <strong>del</strong>l’Expo possono essere declinati.<br />

Io ho chiesto a tutti i <strong>di</strong>rigenti <strong>del</strong>le scuole citta<strong>di</strong>ne quale fosse lo stato <strong>del</strong>l’arte <strong><strong>del</strong>la</strong> loro<br />

situazione in merito a questa circolare, che era arrivata a loro, alcuni non l’avevano vista e<br />

ringraziano per la segnalazione, altri l’avevano vista e l’avevano girata ai docenti referenti, e in<br />

pratica nessuno mi risulta abbia partecipato al convegno che c’è stato a Milano il 14 marzo<br />

scorso.<br />

Per quanto riguarda l’Amministrazione, noi abbiamo dato la <strong>di</strong>sponibilità a supportare,<br />

soprattutto all’interno <strong>del</strong> percorso che è <strong>di</strong> valorizzazione <strong><strong>del</strong>la</strong> conoscenza in merito alla<br />

questione <strong>del</strong>l’educazione alimentare, da una parte, le iniziative per quanto riguarda il cibo a<br />

chilometro zero, penso che, ad esempio, le mense <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Treviglio per la parte relativa<br />

alla verdura sono da questo punto <strong>di</strong> vista più avanzate rispetto ad altro, così come è stato<br />

recentemente sottoscritto l’accordo con i panificatori per utilizzare il grano prodotto nei campi<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> zona per la panificazione che poi viene utilizzata per le mense scolastiche. E ho chiesto,<br />

venerdì scorso, come avevo accennato, al dottor Rozzoni <strong>del</strong>l’A.S.L. <strong>di</strong> utilizzare queste linee <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>rizzo per la parte relativa all’educazione alimentare in maniera tale da aggiornare anche i<br />

programmi <strong>del</strong>l’A.S.L. nelle scuole, che era la parte più importante <strong>del</strong>l’azione.


Rispondo all’ultima <strong>del</strong>le tre. Noi stiamo ri<strong>di</strong>segnando, con gli istituti comprensivi, le modalità<br />

<strong>di</strong> attuazione <strong>del</strong> Piano <strong>del</strong>l’offerta formativa, quella è la parte loro, e il Piano <strong>di</strong> sostegno al<br />

<strong>di</strong>ritto allo stu<strong>di</strong>o e <strong>di</strong> miglioramento dall’offerta formativa, quella è la parte nostra; una settore<br />

specifico all’interno dei finanziamenti verranno erogati agli istituti comprensivi – ecco, questo è<br />

il tema però fondamentale per le scuole <strong>di</strong> primo e <strong>di</strong> secondo grado, quin<strong>di</strong> le ex elementari e<br />

le me<strong>di</strong>e soprattutto – c’è il tema adesso <strong><strong>del</strong>la</strong> riorganizzazione degli organici, quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>ciamo<br />

che l’attenzione è puntata lì piuttosto che non su altre attività. Noi abbiamo detto che una<br />

parte specifica <strong>del</strong> finanziamento <strong>del</strong> Piano <strong>del</strong> <strong>di</strong>ritto allo stu<strong>di</strong>o lo de<strong>di</strong>cheremo alla<br />

promozione <strong>del</strong>le attività.<br />

D’altro canto, c’è anche da considerare il fatto, marginale ma non così tanto, che dare la<br />

possibilità alle scuole <strong>di</strong> partecipare alle iniziative <strong>di</strong> Expo prima e inserirle all’interno dalla<br />

programmazione scolastica poi, per quanto riguarda, ad esempio, il <strong>di</strong>scorso <strong><strong>del</strong>la</strong> visita al<br />

pa<strong>di</strong>glione, facilmente raggiungibile con il passante ferroviario, ci garantisce il fatto <strong>di</strong> avere<br />

una sorta <strong>di</strong> spinta ulteriore rispetto all’azione dei <strong>di</strong>rigenti scolastici.<br />

In relazione all’attività <strong>del</strong> <strong>Comune</strong>, per quanto riguarda le proprie tematiche, il punto <strong>di</strong><br />

riferimento è il documento, che è stato stilato, mi pare, non mi ricordo la data, non l’ho<br />

segnata, tra l’ANCI, che è l’Associazione nazionale dei Comuni italiani, e Expo 2015; e in<br />

pratica, stanno definendo una sorta <strong>di</strong> vademecum, che consentirà ai Comuni <strong>di</strong> entrare nello<br />

specifico per attività <strong>di</strong> progetto da sviluppare per la conoscenza dei temi <strong>del</strong>l’Expo.<br />

Io, come ho già detto, mi pare che ci fosse stata un’altra interpellanza in merito, noi<br />

inten<strong>di</strong>amo sostenere, <strong>di</strong>rettamente o in<strong>di</strong>rettamente, tutte le iniziative provenienti da<br />

associazioni, enti, gruppi all’interno <strong><strong>del</strong>la</strong> città che possano essere <strong>di</strong> sensibilizzazione anche<br />

per destinazioni specifiche <strong>di</strong> queste tematiche. L’Amministrazione comunale si rende partner,<br />

sponsor o patrocinatore <strong>di</strong> questo genere <strong>di</strong> iniziative.<br />

Per quanto ci riguarda, nella programmazione vedrete che, ad esempio, sui percorsi <strong>di</strong> tipo<br />

naturalistico, sui percorsi <strong>di</strong> educazione ambientale all’interno <strong>del</strong>le scuole, sui percorsi <strong>di</strong><br />

valorizzazione dei temi culturali che ci sono all’interno dalla città, declineremo, come avevamo<br />

già detto in altre circostanze, interventi anche nella prospettiva <strong><strong>del</strong>la</strong> fruizione da parte dei<br />

futuri visitatori <strong>di</strong> Expo.<br />

Chiudo. Il casello <strong>di</strong> BreBeMi ci darà la possibilità <strong>di</strong> drenare <strong>del</strong>le risorse e dobbiamo essere in<br />

con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> poter essere attrattivi con un sistema che possa essere fruibile anche a coloro<br />

che non conoscono finora la città <strong>di</strong> Treviglio. Grazie.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Consigliere Merisi, prego.<br />

[CONSIGLIERE MERISI]<br />

Grazie, signor Sindaco, completamente sod<strong>di</strong>sfatto.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Siete entrambi sod<strong>di</strong>sfatti, perfetto.<br />

Punto n. 14: “Interpellanza presentata dal Consigliere comunale Merisi in merito alla<br />

concentrazione <strong>di</strong> cromo VI nei pozzi situati ai confini nord <strong>del</strong> territorio trevigliese”.<br />

Diamo anche per letta questa, consigliere Merisi La <strong>di</strong>amo per letta La <strong>di</strong>amo per letta.<br />

Assessore, prego. Imeri.<br />

[ASSESSORE IMERI]<br />

La scorsa volta aveva chiesto alcuni valori, in seguito ai quali ha fatto questa richiesta <strong>di</strong><br />

informazione. Ovviamente sono in vigore le or<strong>di</strong>nanze dall’anno 2010 per tutte le aziende<br />

soggette a superi per quanto riguarda i pozzi privati, in seguito ai quali poi ci sono stati alcuni<br />

interventi. Alcune aziende hanno provveduto a realizzare nuovi pozzi in falda profonda, alcune<br />

si sono allacciate alla rete acquedottistica, una famiglia, quella <strong>di</strong> Treviglio, un’azienda, quella<br />

<strong>di</strong> Arcene, che è l’azienda Nodari, la <strong>di</strong>tta (Bonai Cattuccia) si è dotata <strong>di</strong> un sistema filtrante;<br />

mentre per quanto riguarda l’azienda agricola Sant’Alessandro Di Maffeis è in corso un<br />

provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> sanatoria per quanto riguarda il pozzo privato.<br />

In Conferenza dei servizi, recentemente, è stato ovviamente il <strong>di</strong>vieto riba<strong>di</strong>to per l’uso per


l’acqua potabile; mentre per quanto riguarda l’uso per l’abbeveraggio, l’uso zootecnico, proprio<br />

in sede <strong>di</strong> quella Conferenza <strong>di</strong> servizi è stato riba<strong>di</strong>to e richiesto all’A.S.L. <strong>di</strong> esprimersi in<br />

merito, in quanto quell’in<strong>di</strong>cazione, alla quale penso facesse riferimento quando parlava <strong>di</strong><br />

valori che superano il dato dei 100 microgrammi litro, in realtà, è dato appunto come valore <strong>di</strong><br />

riferimento.<br />

Oggi è arrivata una nota dall’A.S.L. in merito, che ho portato in copia così rimane, che <strong>di</strong>ce che<br />

<strong>di</strong> fatto “lo scrivente servizio, per quanto <strong>di</strong> competenza, nel caso in cui il livello <strong>di</strong><br />

contaminazione <strong>di</strong> cromo nell’acqua non rientri nei limiti <strong>di</strong> attenzione, adotterà tutti i<br />

meccanismi <strong>di</strong> controllo volti ad escludere eventuali ripercussioni sulla salute e il benessere<br />

degli animali e la presenza <strong>di</strong> eventuali residui nelle derrate <strong>di</strong> origine alimentare”. Dottor<br />

Antonio Vitali e visto dal dottor Antognolli, esatto. Gliela lascio.<br />

Per il resto, anche l’ultima relazione dall’ARPA, in relazione agli ultimi monitoraggi, parla <strong>di</strong><br />

trend in costante <strong>di</strong>minuzione, quin<strong>di</strong> almeno da questo punto <strong>di</strong> vista abbiamo qualche notizia<br />

positiva.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Grazie. Consigliere Merisi, si <strong>di</strong>chiara sod<strong>di</strong>sfatto<br />

[CONSIGLIERE MERISI]<br />

Grazie, Assessore, sono sod<strong>di</strong>sfatto. Approfon<strong>di</strong>rò ulteriori aspetti nel prossimo futuro.<br />

[PRESIDENTE PIGNATELLI]<br />

Grazie. Esaurita la trattazione <strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno, <strong>di</strong>chiaro conclusa la <strong>seduta</strong> <strong>del</strong> Consiglio<br />

comunale.<br />

Il Consiglio verrà riconvocato a domicilio. Buona serata!<br />

* * *<br />

ALLE ORE 23.05 TERMINA LA SEDUTA<br />

IL PRESIDENTE<br />

F.to Gianluca PIGNATELLI<br />

IL SEGRETARIO GENERALE<br />

F.to Antonio Sebastiano PURCARO

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