New Tabloid n°5 - Ordine dei Giornalisti
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Colleghi<br />
sul web<br />
La piattaforma ha fatto il suo atteso debutto lo scorso 25 settembre<br />
Huffington Post Italia<br />
mix di cronaca social<br />
Una miscela di blogging, community e impegno sociale. In redazione<br />
11 giornalisti, una decina di collaboratori fissi e quasi 200 blogger<br />
per il sito al 51% di Aol e al 49% di Gruppo Espresso<br />
di Maria Comotti<br />
Dopo mesi di rumors e indiscrezioni,<br />
lo scorso 25 settembre ha fatto il suo<br />
debutto online l’Huffington Post Italia,<br />
nato dalla joint venture tra Aol (51%)<br />
e Gruppo Espresso (49%). L’Italia è<br />
il sesto paese al mondo a lanciare<br />
la piattaforma del “blog d’informazione”<br />
ideata nel 2005 da Arianna<br />
Huffington e che nei prossimi mesi<br />
dovrebbe arrivare anche in Germania,<br />
India e Brasile. L’HuffPost porta anche<br />
nel nostro Paese «la sua miscela<br />
di cronaca, piattaforme di blogging,<br />
community e impegno sociale», ha<br />
spiegato la giornalista greca naturalizzata<br />
statunitense nel suo editoriale<br />
di benvenuto. La grafica (e la formula)<br />
riprendono infatti il modello rappresentato<br />
dall’edizione Usa, anche se<br />
l’impostazione editoriale riflette un<br />
modello localizzato. Ci ha tenuto a<br />
precisarlo Lucia Annunziata, chiamata<br />
dalla Huffington a guidare il sito, visto<br />
il “pedigree” in perfetta sintonia con<br />
le richieste arrivate<br />
da Washington:<br />
un direttore donna,<br />
con “le palle”<br />
ed esperienza da<br />
vendere. Insieme<br />
a lei ci saranno<br />
i blogger: circa<br />
duecento, per ora,<br />
• Lucia Annunziata, direttore<br />
responsabile del sito<br />
www.huffingtonpost.it<br />
Sede: Roma<br />
con l’obiettivo di coinvolgerne in futuro<br />
almeno mille. Nomi illustri, da<br />
Giulio Tremonti, ex ministro italiano<br />
dell’Economia a Ilaria Cucchi, attivista<br />
contro la brutalità delle forze di polizia;<br />
da Oscar Farinetti, fondatore di<br />
Eataly a Maurizio Landini, capo della<br />
Fiom, accanto a nomi meno conosciuti:<br />
operai, studentesse, religiosi,<br />
di destra e di sinistra. «Questa lista<br />
- ha commentato il direttore nel suo<br />
primo editoriale - è per noi già, in sé,<br />
una mappa della società in cui viviamo,<br />
delle dinamiche oggi in corso. Tra<br />
vecchio e nuovo, fra idee e bisogni,<br />
fra quel che cade, quel che nasce<br />
e quel che si rivela solo illusione.<br />
Mappa aggiornata, e da aggiornare<br />
continuamente. Di cos’altro deve,<br />
dopotutto, occuparsi il giornalismo<br />
oggi, se non di tentare di descrivere<br />
il cambiamento (o dovremmo<br />
dire crollo) in corso Alle voci <strong>dei</strong><br />
blogger e della Rete affiancheremo<br />
così un lavoro giornalistico che si<br />
concentra soprattutto sulla politica<br />
e l’economia, cioè i settori che più<br />
pesano sul nostro destino e che più<br />
sono colpiti dalla crisi di entità a noi<br />
finora sconosciuta». Scelta rispettata<br />
fin dal primo giorno, con l’apertura<br />
dedicata a un’intervista all’ex Premier<br />
Silvio Berlusconi, accompagnata<br />
dalla ferma promessa di non cadere<br />
mai nel gossip. In redazione (al sesto<br />
piano della sede romana del Gruppo<br />
Espresso) una squadra guidata dal<br />
vicedirettore Gianni Del Vecchio e da<br />
Marco Pasqua, senior news editor.<br />
Stefano Baldolini segue la colonna di<br />
sinistra dedicata ai blog mentre Rita<br />
Pinci è lifestyle editor.<br />
L’obiettivo, per l’edizione italiana, è di<br />
raggiungere alla fine del terzo anno di<br />
vita un bacino di 500 mila utenti unici<br />
al giorno, mentre sul versante pubblicitario<br />
(raccoglie la concessionaria<br />
Manzoni) la speranza è di arrivare a<br />
un fatturato di circa 5 milioni di euro<br />
alla fine del triennio e a break even<br />
entro un anno dal lancio.<br />
La cosa che caratterizza l’HuffPo è<br />
l’assoluta centralità del lettore che,<br />
una volta registrato, con un proprio<br />
account può commentare, seguire<br />
altri utenti e diventare punto di riferimento.<br />
Per evitare l’anarchia, verrà<br />
utilizzato un software battezzato Julia,<br />
in grado di individuare le parole<br />
politicamente scorrette. Nuovi, senza<br />
dubbio. Alternativi, anche. Ma soprattutto<br />
realisti. «Senza alcuna pretesa di<br />
saperne più, o saper far meglio – ha<br />
infatti dichiarato l’Annunziata nel suo<br />
editoriale - vogliamo aggiungerci a<br />
tutti gli altri media nell’identificare e<br />
capire quel che ci sta succedendo.<br />
Con un solo vantaggio a nostro favore:<br />
il patrimonio creato fin qui da<br />
queste due testate che danno vita a<br />
l’HuffPost Italia, la grande tradizione<br />
del giornalismo civico del Gruppo<br />
Espresso, e la intuizione di Arianna<br />
Huffington sul nuovo mondo che la<br />
Rete ha formato. L’Huffington Post<br />
Italia nasce “meticcio”, dunque, come<br />
meticcio del resto è il tempo in<br />
cui viviamo».<br />
40 <strong>Tabloid</strong> 5 / 2012