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settembre 2008 - Collegio dei Geometri della provincia di Sassari

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COLLEGIO GEOMETRI E<br />

mensile <strong>di</strong><br />

informazione<br />

tecnica<br />

Informazioni Tecniche<br />

Cartostampa Chiandetti srl - Via Vittorio Veneto - 33010 Reana del Rojale/UD - Reg. Tribunale <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne - n. 19/2000 del 19 luglio 2000 - Poste Italiane S.p.a. - Spe<strong>di</strong>zione in<br />

Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB UDINE - Anno ottavo - Perio<strong>di</strong>cità mensile - € 4,00 - Direttore responsabile Luigi Chiandetti<br />

9SETTEMBRE<br />

<strong>2008</strong><br />

Il duomo <strong>di</strong> Ozieri (Foto gentilmente concessa dalla Geom. Bruna Deledda).<br />

I.P.<br />

COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI<br />

DELLA PROVINCIA DI SASSARI<br />

ORGANO UFFICIALE - Via M. Zanfarino, 12 - 07100 SASSARI<br />

Tel. 079 278322 - Fax 079 278334 - E-mail: collegio.geometriss@tiscali.it - www.geometri.ss.it


COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI<br />

DELLA PROVINCIA DI SASSARI<br />

SETTEMBRE <strong>2008</strong><br />

In questo<br />

numero<br />

3 Testo unico sulla sicurezza<br />

(D.Lgs. n. 81/<strong>2008</strong>) cosa cambia<br />

nei cantieri<br />

4 Testo unico sulla sicurezza<br />

Nuovo testo unico in materia<br />

<strong>di</strong> salute e sicurezza sul lavoro<br />

8 Morti bianche<br />

l’Italia al primo posto in Europa<br />

9 Consiglio Nazionale <strong>Geometri</strong><br />

e <strong>Geometri</strong> Laureati<br />

Atti <strong>di</strong> compraven<strong>di</strong>ta<br />

senza certificazione energetica<br />

10 Incontro <strong>dei</strong> Presidenti<br />

del 15 luglio <strong>2008</strong><br />

11 Rilancio <strong>della</strong> competitività<br />

con prestazioni <strong>di</strong> qualità<br />

12 <strong>Geometri</strong> <strong>della</strong> p.a. iscritti all’Albo<br />

Gestione territorio - focus a Verona<br />

13 Nel conto corrente il red<strong>di</strong>to presunto<br />

14 Riabilitati i contanti per i pagamenti<br />

ai professionisti<br />

Perché il PRE.GEO. 10<br />

15 Novità dalla Cassa<br />

16 Assenti le case fantasma in catasto<br />

Istanze sanatoria decorrenza termini<br />

ALBO GEOMETRI<br />

E GEOMETRI LAUREATI<br />

U<br />

na delle prime deliberazioni<br />

del Consiglio Nazionale <strong>dei</strong><br />

<strong>Geometri</strong> appena inse<strong>di</strong>atosi, è<br />

stata quella <strong>di</strong> aggiornare il proprio<br />

nome.<br />

In considerazione <strong>della</strong> esigenza sempre<br />

più crescente ed attuale <strong>di</strong> iscrivere<br />

nel nostro Albo i colleghi che ottengono<br />

la laurea triennale nelle ormai famose<br />

classi IV, VII ed VIII, in ossequio<br />

al dettato del DPR n° 328 del 5 giugno<br />

2001, si è riscontrata la necessità<br />

<strong>di</strong> intitolare la casa <strong>di</strong> questi colleghi,<br />

con un nome nel quale anch’essi possano<br />

e debbano riconoscersi con sod<strong>di</strong>sfazione.<br />

Noi, vecchi <strong>di</strong>plomati, già ci riconoscevamo<br />

prima ed ora continuiamo a riconoscerci<br />

nell’Albo del <strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong><br />

<strong>Geometri</strong>, ma certamente i colleghi<br />

laureati, facevano fatica a identificarsi<br />

con naturalezza in un Albo che non <strong>di</strong>chiarava<br />

esplicitamente <strong>di</strong> accogliere<br />

anche loro.<br />

Tant’è che molti <strong>dei</strong> giovani laureati<br />

triennali, avendo a <strong>di</strong>sposizione la scelta<br />

plurima <strong>di</strong> iscriversi o nei nostri Albi<br />

o in quelli cosiddetti “B” degli<br />

Ingegneri o degli Architetti, hanno<br />

scelto spesso quelli <strong>di</strong> quest’ultimi.<br />

Probabilmente il fatto <strong>di</strong> iscriversi in<br />

questi Albi anzichè nel nostro, gratifica<br />

il giovane laureato triennale già nel nome<br />

Ingegnere o Architetto anche se <strong>di</strong><br />

Il nome<br />

<strong>della</strong> nostra categoria<br />

cambia e si aggiorna,<br />

consentendo tra l’altro<br />

che i colleghi<br />

laureati triennali possano<br />

sentirsi tra <strong>di</strong> noi,<br />

a loro agio e soprattutto,<br />

a casa loro<br />

serie “B”, rispetto a quello <strong>di</strong> “semplice”<br />

Geometra e consente maggior lustro<br />

<strong>di</strong> immagine, nella carta intestata,<br />

nella tabella dello Stu<strong>di</strong>o, nell’intestazione<br />

e nel rispetto <strong>della</strong> clientela.<br />

Quin<strong>di</strong>, questa mera questione <strong>di</strong> immagine<br />

esteriore si è <strong>di</strong>mostrata vincente<br />

per gli Or<strong>di</strong>ni, che hanno così reclutato<br />

più laureati triennali rispetto a noi,<br />

pur non offrendo loro nulla in più <strong>di</strong><br />

quanto possa offrire la nostra categoria<br />

anzi, è facile che possano offrire qualcosa<br />

in meno.<br />

Dunque una questione <strong>di</strong> presentazione,<br />

<strong>di</strong> immagine o se vogliamo <strong>di</strong> corretta<br />

comunicazione, abbinata ad una<br />

moderna identificazione imme<strong>di</strong>ata <strong>di</strong><br />

una professione, la nostra, che cresce e<br />

vuole crescere <strong>di</strong>mostrando a tutti <strong>di</strong>


COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI SASSARI<br />

3<br />

non restare ferma ed ancorata alle antiche consuetu<strong>di</strong>ni,<br />

in una società ed in un mondo che vanno avanti in continuo<br />

cambiamento. I Periti Agrari ed i Periti Industriali,<br />

nostri compagni <strong>di</strong> viaggio nel decreto 328, questo passo<br />

l’avevano già fatto, ora tocca a noi.<br />

Il nostro “nuovo” nome è Albo <strong>Geometri</strong> e <strong>Geometri</strong><br />

Laureati.<br />

Questo significa, per altro, l’equiparazione temporanea<br />

<strong>dei</strong> “vecchi” <strong>Geometri</strong> già iscritti a quelli “nuovi”, che oltre<br />

al <strong>di</strong>ploma possiedono ora anche la laurea.<br />

Non si tratta soltanto <strong>di</strong> ragazzi giovani usciti dalle scuole<br />

me<strong>di</strong>e superiori in questi anni e laureatisi recentemente.<br />

Ci sono anche molti nostri colleghi già iscritti, che<br />

esercitano la nostra professione, i quali con impegno e<br />

de<strong>di</strong>zione encomiabili, stanno ritornando sui libri, sostengono<br />

gli esami universitari e cercano <strong>di</strong> laurearsi.<br />

La laurea è un valido strumento per ampliare ed approfon<strong>di</strong>re<br />

l’acculturamento ormai per noi tutti in<strong>di</strong>spensabile,<br />

esperti e meno esperti, giovani od anziani, al fine <strong>di</strong><br />

qualificare la professionalità e la capacità <strong>di</strong> assolvere con<br />

competenza e capacità le richieste che ci vengono da una<br />

committenza sempre più esigente.<br />

Anche soltanto con un nome nuovo, possiamo aiutare i<br />

nostri colleghi laureati a riconoscersi nella loro casa, a vivere<br />

ed operare tra <strong>di</strong> noi e con noi, migliorando la qualità<br />

intrinseca <strong>della</strong> nostra famiglia professionale.<br />

La nostra categoria sta prendendo ora i più opportuni<br />

provve<strong>di</strong>menti per poter accogliere a braccia aperte i colleghi<br />

laureati. Tra un po’ sarà avviato lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> un nuovo<br />

logo che identificherà la nuova denominazione dell’intera<br />

categoria.<br />

Stiamo quin<strong>di</strong> migliorando la nostra organizzazione e la<br />

nostra immagine, per una più moderna attività <strong>di</strong> comunicazione<br />

e per un più sentito senso <strong>di</strong> appartenenza.<br />

Il Consiglio Nazionale ha deciso, inoltre, <strong>di</strong> mandare le<br />

circolari che già arrivano a tutti i Collegi, anche a tutti i<br />

Consiglieri <strong>dei</strong> Consigli <strong>dei</strong> Collegi, per <strong>di</strong>ffondere la conoscenza<br />

delle nostre argomentazioni in maniera più capillare<br />

ed incisiva.<br />

Pertanto si attiva <strong>di</strong> fatto un network <strong>di</strong> comunicazione<br />

per via telematica più <strong>di</strong>retta tra i vertici locali e nazionali<br />

<strong>della</strong> categoria.<br />

Informando puntualmente tutti i Consiglieri, si potranno<br />

ottimizzare tutte le attività, che a volte hanno anche<br />

l’esigenza <strong>della</strong> tempestività nella conoscenza e nella con<strong>di</strong>visione<br />

delle decisioni, rispetto agli eventi ed alle problematiche<br />

che si susseguono quoti<strong>di</strong>anamente, in una<br />

attenta ed oculata gestione <strong>della</strong> categoria.<br />

Novità organizzative e <strong>di</strong> immagine che faranno piacere<br />

a tutti, fin nei più piccoli Collegi e nelle minuscole realtà,<br />

dove, più che altrove, si aspettano da sempre buone<br />

nuove e concretezza nei contenuti, per, poter tutti, lavorare<br />

e vivere meglio.<br />

Bruno RAZZA<br />

TESTO UNICO SULLA SICUREZZA<br />

(D.LGS. N. 81/<strong>2008</strong>) COSA CAMBIA NEI CANTIERI<br />

C<br />

on l’entrata in vigore del D.Lgs. n. 81/<strong>2008</strong> (c.d.<br />

Testo Unico sulla tutela <strong>della</strong> salute e <strong>della</strong> sicurezza<br />

nei luoghi <strong>di</strong> lavoro) anche il sistema <strong>della</strong> sicurezza<br />

nei cantieri viene ad essere parzialmente mo<strong>di</strong>ficato.<br />

Ve<strong>di</strong>amo in che termini.<br />

Le norme che ci interessano sono state collocate nel Titolo IV<br />

(Cantieri temporanei o mobili)e raggruppate in tre Capi<br />

(Capo I, Artt. da 88 a 104 - Misure per la salute e sicurezza nei<br />

cantieri temporanei o mobili; Capo II, Artt. da 105 a 156 -<br />

Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni<br />

e nei lavori in quota; Capo III, Artt. da 157 a 160 -<br />

Sanzioni).<br />

Queste norme andranno poi coor<strong>di</strong>nate con le previsioni contenute<br />

in alcuni Allegati (in<strong>di</strong>viduati con la numerazione romana)<br />

contenuti nel T.U. ed in particolare con quelli da X a<br />

XXV.<br />

Cambiano i parametri per l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>dei</strong> cantieri per cui<br />

è necessaria la figura <strong>dei</strong> Coor<strong>di</strong>natori. L’Art. 90, commi 3 e<br />

11, stabilisce che i parametri guida saranno:<br />

a) numero <strong>di</strong> imprese presenti, anche non contemporaneamente;<br />

b) titolo abilitativo per la realizzazione dell’opera. Se si prevede<br />

la presenza <strong>di</strong> un’unica impresa, non sarà necessario nominare<br />

Coor<strong>di</strong>natori. Se le imprese previste saranno più<br />

d’una allora occorrerà prestare attenzione al titolo abilitativo<br />

necessario per realizzare l’opera. Nel caso in cui i lavori<br />

non saranno soggetti a Permesso <strong>di</strong> Costruire non sarà necessario<br />

nominare il Coor<strong>di</strong>natore <strong>della</strong> Sicurezza nella<br />

Fase Progettuale (CSP), mentre occorrerà nominare il<br />

Coor<strong>di</strong>natore <strong>della</strong> Sicurezza nella fase esecutiva (CSE), il<br />

quale dovrà re<strong>di</strong>gere, altresì, il Piano <strong>di</strong> Sicurezza e<br />

Coor<strong>di</strong>namento (PSC), previsto dall’art. 100.<br />

Il Responsabile <strong>dei</strong> Lavori viene definito dall’art. 89, comma 1,<br />

lett. c). Egli è “il soggetto incaricato, dal committente, <strong>della</strong><br />

progettazione o del controllo dell’esecuzione dell’opera; tale<br />

soggetto coincide con il progettista per la fase <strong>di</strong> progettazione<br />

dell’opera e con il <strong>di</strong>rettore <strong>dei</strong> lavori per la fase <strong>di</strong> esecuzione<br />

dell’opera. Nel campo <strong>di</strong> applicazione del D.Lgs. n. 163/2006<br />

il responsabile <strong>dei</strong> lavori è il responsabile unico del proce<strong>di</strong>mento”.<br />

La norma è poco chiara in quanto lascerebbe intendere<br />

un’automatismo nella nomina del Responsabile <strong>dei</strong> Lavori<br />

(ogni qual volta vi è un progettista o un <strong>di</strong>rettore <strong>dei</strong> lavori nominati,<br />

questi sono “automaticamente” responsabili <strong>dei</strong> lavori,<br />

in<strong>di</strong>pendentemente da una nomina ad hoc da parte del<br />

Committente), automatismo che nelle restanti norme del T.U.<br />

non è reperibile. Infatti, i compiti del Responsabile <strong>dei</strong> Lavori<br />

sono previsti in alternativa a quelli del Committente (vd. ad<br />

esempio per la nomina <strong>dei</strong> Coor<strong>di</strong>natori: art. 90, commi 3 e 4).<br />

Il CSE viene definito dall’art. 89, comma 1, lett. f) come il


4<br />

COLLEGIO<br />

GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI SASSARI<br />

“soggetto incaricato dal Committente o dal Re spon sabile <strong>dei</strong><br />

Lavori, dell’esecuzione <strong>dei</strong> compiti <strong>di</strong> cui all’art. 92, che non<br />

può essere il datore <strong>di</strong> lavoro delle imprese esecutrici o un suo<br />

<strong>di</strong>pendente o il responsabile del servizio <strong>di</strong> prevenzione e protezione<br />

(RSPP) da lui designato”. Questa norma esplicita un<br />

concetto assolutamente fondamentale: il controllore <strong>della</strong> sicurezza<br />

in cantiere (il CSE) non può avere nulla a che fare con il<br />

controllato (imprese esecutrici, impresa affidataria). In tal modo<br />

si è voluto rendere autonomo e libero da conflitti <strong>di</strong> interessi<br />

il CSE a cui il T.U., all’art. 92, ha confermato compiti assai<br />

onerosi e delicati sia sotto l’aspetto civilistico che penale. Il<br />

CSE è una delle figure più importanti nell’ambito del sistema<br />

sicurezza stu<strong>di</strong>ato dal Legislatore per il settore <strong>dei</strong> cantieri e<br />

certamente è quella su cui pesano le responsabilità più gravi.<br />

Il T.U. ha introdotto la definizione <strong>di</strong> impresa affidataria (vd.<br />

art. 89, comma 1, lett. i): “impresa titolare del contratto <strong>di</strong> appalto<br />

con il Committente che, nell’esecuzione dell’opera appaltata,<br />

può avvalersi <strong>di</strong> imprese subappaltatrici o <strong>di</strong> lavoratori<br />

autonomi”.<br />

Per quanto concerne la Notifica Preliminare il TU. all’art. 99<br />

(vd. anche Allegato XII) ha previsto la necessità <strong>della</strong> sua trasmissione<br />

all’ASL o alla DPL prima dell’inizio <strong>dei</strong> lavori incapo<br />

al Committente o al Responsabile <strong>dei</strong> Lavori nei seguenti<br />

casi: a) cantieri in cui è prevista la presenza <strong>di</strong> più imprese anche<br />

non contemporaneamente; b) cantieri che, per effetto <strong>di</strong><br />

varianti sopravvenute in corso d’opera, vanno a rientrare nella<br />

previsione <strong>di</strong> cui alla precedente lettera; c) cantieri in cui opera<br />

un’unica impresa la cui entità presunta <strong>di</strong> lavoro non sia inferiore<br />

a 200 uomini-giorno. Nel caso in cui la notifica non venisse<br />

effettuata, l’art. 90 comma 10, prevede la sospensione<br />

dell’efficacia del titolo abilitativo.<br />

Tale ultima sanzione è stabilita anche in caso <strong>di</strong> assenza del<br />

PSC o del fascicolo <strong>di</strong> cui all’art. 91, comma 1, lett. b) quando<br />

previsti ed in assenza <strong>della</strong> certificazione <strong>della</strong> regolarità<br />

contributiva (vd. art. 90, comma 9). Sarà l’organo <strong>di</strong> vigilanza<br />

(ASL o DPL) a comunicare l’inadempienza all’Ammini stra -<br />

zione concedente il titolo abilitativo.<br />

Il Piano <strong>di</strong> Sicurezza e <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento è previsto, come più<br />

sopra già ricordato, all’art.100 del T.U. da coor<strong>di</strong>narsi con gli<br />

Allegati XI e XV. È importante ricordare che il PSC “è parte<br />

integrante del contratto <strong>di</strong> appalto” (Art. 100, comma 2).<br />

L’art. 30 del T.U. prevede l’obbligo in capo al datore <strong>di</strong> lavoro<br />

(ad esempio <strong>di</strong> un’impresa e<strong>di</strong>le) <strong>di</strong> adottare un modello d’organizzazione<br />

e <strong>di</strong> gestione idoneo ad avere efficacia esimente<br />

<strong>della</strong> responsabilità amministrativa delle persone giuri<strong>di</strong>che,<br />

delle società e delle Associazioni anche prive <strong>di</strong> personalità giuri<strong>di</strong>ca<br />

<strong>di</strong> cui al D.Lgs. n. 231/2001. Trattasi <strong>di</strong> una previsione<br />

<strong>di</strong> assoluta importanza in quanto, in caso <strong>di</strong> inadempienza,<br />

scattano sanzioni amministrative pecuniarie <strong>di</strong> notevole entità<br />

in ragione dell’evento verificatosi.<br />

Per lavori e<strong>di</strong>li all’interno <strong>di</strong> realtà aziendali (esempio realizzazione<br />

<strong>di</strong> un nuovo capannone, opere <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria<br />

e/o straor<strong>di</strong>naria...) occorrerà altresì prestare attenzione all’art.<br />

26 del T.U.<br />

Avv. Giovanni TAGLIABUE<br />

TESTO UNICO SULLA SICUREZZA<br />

NUOVO TESTO UNICO IN MATERIA<br />

DI SALUTE E SICUREZZA SUL LVAORO<br />

Analisi e confronto fra il D.Lgs. n. 494/1996 sui<br />

cantieri temporanei o mobili ed il titolo IV del<br />

D.Lgs. 81 del 9 aprile <strong>2008</strong> “Nuovo testo unico<br />

in materia <strong>di</strong> salute e sicurezza sul lavoro”.<br />

L<br />

e <strong>di</strong>sposizioni contenute nel decreto legislativo<br />

n° 81 del 9 aprile <strong>2008</strong> pubblicato nella<br />

Gazzetta Ufficiale n. 101 del 30.04.<strong>2008</strong><br />

supplemento or<strong>di</strong>nario n. 108L, costituiscono attuazione<br />

dell’articolo I <strong>della</strong> legge 3 agosto 2007,<br />

n. 123, per il riassetto e la riforma delle norme vigenti<br />

in materia <strong>di</strong> salute e sicurezza delle lavoratrici<br />

e <strong>dei</strong> lavoratori nei luoghi <strong>di</strong> lavoro, me<strong>di</strong>ante il<br />

rior<strong>di</strong>no e il coor<strong>di</strong>namento delle medesime in un<br />

unico testo normativo. Il decreto legislativo garantisce<br />

l’uniformità <strong>della</strong> tutela delle lavoratrici e<br />

<strong>dei</strong> lavoratori sul territorio nazionale attraverso il rispetto<br />

<strong>dei</strong> livelli essenziali delle prestazioni concernenti<br />

i <strong>di</strong>ritti civili e sociali, anche con riguardo alle<br />

<strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> genere, <strong>di</strong> età e alla con<strong>di</strong>zione delle<br />

lavoratrici e <strong>dei</strong> lavoratori immigrati.<br />

Tale decreto è entrato in vigore il 15 maggio<br />

<strong>2008</strong> fatta eccezione per le <strong>di</strong>sposizioni relative<br />

alla valutazione <strong>dei</strong> rischi quelle che rinviano ad<br />

esse, comprese le relative <strong>di</strong>sposizioni sanzionatorie,<br />

che <strong>di</strong>ventano efficaci il 30.07.<strong>2008</strong> (90 giorni<br />

dopo la pubblicazione) e per le <strong>di</strong>sposizioni relative<br />

alla protezione dalla esposizione a campi<br />

elettromagnetici che entrano in vigore il 26.04.<br />

2010 “fino a tale data continueranno a trovare<br />

applicazione le <strong>di</strong>sposizioni vigenti”.<br />

All’art. 304 abroga tra gli altri anche il D.Lgs. n.<br />

494 del 14/8/1996 contenente l’attuazione <strong>della</strong><br />

<strong>di</strong>rettiva 92/57/CEE, concernente le prescrizioni<br />

minime <strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> salute da attuare nei cantieri<br />

temporanei o mobili.<br />

Da una prima analisi e dal confronto fra le <strong>di</strong> sposizioni<br />

abrogate e quelle nuove emergono alcune


COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI SASSARI<br />

5<br />

novità, mo<strong>di</strong>fiche ed integrazioni che vengono <strong>di</strong><br />

seguito riportate.<br />

Partendo dalle definizioni, riportate nell’art. 2 del<br />

D.Lgs. n. 494/1996 ed ora inserite nell’art. 89<br />

del “Testo unico”, è possibile notare una prima<br />

novità, il responsabile <strong>dei</strong> lavori coincide con il progettista<br />

per la fase <strong>di</strong> progettazione dell’opera e con<br />

il <strong>di</strong>rettore <strong>dei</strong> lavori per la fase <strong>di</strong> esecuzione dell’opera<br />

medesima e che inoltre, in riferimento alle incompatibilità,<br />

il coor<strong>di</strong>natore in fase <strong>di</strong> esecuzione<br />

<strong>dei</strong> lavori, oltre a non poter essere il datore <strong>di</strong> lavoro<br />

delle imprese esecutrici caso già previsto nel D.Lgs. n.<br />

494, non potrà dal 15 maggio essere neanche un suo<br />

<strong>di</strong>pendente né il responsabile del servizio <strong>di</strong> prevenzione<br />

e protezione (RSPP) da lui designato.<br />

Nell’art. 89 troviamo inoltre una definizione <strong>della</strong><br />

“impresa affidataria” in<strong>di</strong>viduata come impresa titolare<br />

del contratto <strong>di</strong> appalto con il committente e che,<br />

nella esecuzione dell’opera appaltata, può avvalersi <strong>di</strong><br />

imprese subappaltatrici o <strong>di</strong> lavoratori autonomi.<br />

Nell’art. 90, comma 9, lettera a), tra gli obblighi<br />

posti a carico del Committente viene riba<strong>di</strong>to il<br />

concetto <strong>di</strong> verifica in relazione alle funzioni o ai<br />

lavori da affidare, <strong>della</strong> idoneità tecnico-professionale<br />

dell’impresa “affidataria”, delle imprese esecutrici<br />

e <strong>dei</strong> lavoratori autonomi, definita come “il<br />

possesso <strong>di</strong> capacità organizzative, nonché <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità<br />

<strong>di</strong> forza lavoro, <strong>di</strong> macchine e <strong>di</strong> attrezzature,<br />

in riferimento alla realizzazione dell’opera”.<br />

L’allegato XVII del “Testo unico” elenca i documenti<br />

che le imprese devono consegnare al committente<br />

o al Responsabile <strong>dei</strong> lavori al fine <strong>di</strong> poter verificare<br />

l’idoneità stessa, che risultano essere almeno<br />

i seguenti:<br />

a) iscrizione alla camera <strong>di</strong> commercio, industria<br />

ed artigianato con oggetto sociale inerente alla<br />

tipologia dell’appalto;<br />

b) documento <strong>di</strong> valutazione <strong>dei</strong> rischi <strong>di</strong> cui all’articolo<br />

17, comma 1, lettera a) o autocertificazione<br />

<strong>di</strong> cui all’articolo 29, comma 5, del presente<br />

decreto legislativo;<br />

c) specifica documentazione attestante la conformità<br />

alle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui al presente decreto<br />

legislativo, <strong>di</strong> macchine, attrezzature e opere<br />

provvisionali;<br />

d) elenco <strong>dei</strong> <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> protezione in<strong>di</strong>viduali<br />

forniti ai lavoratori;<br />

e) nomina del responsabile del servizio <strong>di</strong> prevenzione<br />

e protezione, degli incaricati dell’attuazione<br />

delle misure <strong>di</strong> prevenzione incen<strong>di</strong> e lotta<br />

antincen<strong>di</strong>o, <strong>di</strong> evacuazione, <strong>di</strong> primo soccorso e<br />

gestione dell’emergenza, del me<strong>di</strong>co competente<br />

quando necessario;<br />

f) nominativo (i) del (i) rappresentante (i) <strong>dei</strong> lavoratori<br />

per la sicurezza;<br />

g) attestati inerenti la formazione delle suddette figure<br />

e <strong>dei</strong> lavoratori prevista dal presente decreto<br />

legislativo;<br />

h) elenco <strong>dei</strong> lavoratori risultanti dal libro matricola<br />

e relativa idoneità sanitaria prevista dal<br />

presente decreto legislativo;<br />

i) documento unico <strong>di</strong> regolarità contributiva <strong>di</strong><br />

cui al Decreto Ministeriale 24 ottobre 2007;<br />

l) <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> non essere oggetto <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti<br />

<strong>di</strong> sospensione o inter<strong>di</strong>ttivi <strong>di</strong> cui all’art.<br />

14 del decreto legislativo 81/08.<br />

I lavoratori autonomi invece dovranno esibire almeno:<br />

a) iscrizione alla camera <strong>di</strong> commercio, industria<br />

ed artigianato con oggetto sociale inerente alla<br />

tipologia dell’appalto;<br />

b) specifica documentazione attestante la conformità<br />

alle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui al presente decreto<br />

legislativo <strong>di</strong> macchine, attrezzature e opere<br />

provvisionali;<br />

c) elenco <strong>dei</strong> <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> protezione in<strong>di</strong>viduali<br />

in dotazione<br />

d) attestati inerenti la propria formazione e la relativa<br />

idoneità sanitaria previsti dal presente decreto<br />

legislativo;<br />

e) documento unico <strong>di</strong> regolarità contributiva <strong>di</strong><br />

cui al Decreto Ministeriale 24 ottobre 2007<br />

128.<br />

Inoltre in caso <strong>di</strong> sub-appalto il datore <strong>di</strong> lavoro<br />

committente verifica l’idoneità tecnico-professionale<br />

<strong>dei</strong> subappaltatori con gli stessi criteri.<br />

Altra novità rilevante introdotta con l’art. 90 del<br />

“Testo Unico” riguarda i casi nei quali sussiste<br />

l’obbligo da parte del committente <strong>di</strong> designare i<br />

“coor<strong>di</strong>natori in fase <strong>di</strong> progettazione ed in fase <strong>di</strong><br />

esecuzione”, con il 494 era richiesta “nel caso sia<br />

prevista in cantiere la presenza <strong>di</strong> più imprese anche<br />

non contemporanee e nel caso che l’entità del<br />

cantiere sia pari o superiore ai 200 uomini-giorno<br />

o anche nel caso <strong>di</strong> cantiere con entità inferiore<br />

a tale soglia ma in presenza <strong>di</strong> particolari rischi<br />

per la salute e la sicurezza <strong>dei</strong> lavoratori in<strong>di</strong>cati<br />

nell’allegato II del D.Lgs. n. 494”.<br />

Nel D.Lgs. 81/<strong>2008</strong> “Testo Unico”, art. 90 comma<br />

3 e 4 l’obbligo da parte del committente, anche<br />

in caso <strong>di</strong> coincidenza con l’impresa esecutrice,<br />

<strong>della</strong> nomina <strong>dei</strong> coor<strong>di</strong>natori sussiste sempre<br />

“nel caso in cui sia prevista la presenza in cantiere<br />

<strong>di</strong> più imprese anche non contemporanee”, senza<br />

correlare tale requisito alla entità e rischiosità, per<br />

tutti i lavori pubblici e per quelli privati soggetti a<br />

Permesso <strong>di</strong> costruire. Ovviamente l’obbligo <strong>della</strong><br />

nomina (del solo Coor<strong>di</strong>natore in fase <strong>di</strong> esecuzione)<br />

sussiste anche nel caso in cui dopo l’affidamento <strong>dei</strong><br />

lavori a un’unica impresa, l’esecuzione <strong>dei</strong> lavori o<br />

<strong>di</strong> parte <strong>di</strong> essi sia affidata a una o più imprese (art.<br />

90, comma 5). In questo caso sarà il Coor<strong>di</strong> na -<br />

tore in fase <strong>di</strong> esecuzione a re<strong>di</strong>gere il piano <strong>di</strong> sicurezza<br />

e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento e pre<strong>di</strong>sporre il fascicolo,<br />

oltre a svolgere ovviamente i compiti <strong>di</strong> cui<br />

al comma 1 dell’art. 92.


6<br />

COLLEGIO<br />

GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI SASSARI<br />

Unica eccezione è per i cantieri privati non soggetti<br />

a permessi <strong>di</strong> costruire. In questo caso si applica<br />

quanto <strong>di</strong>sposto dall’art. 92, comma 2, nel caso <strong>di</strong><br />

più imprese anche non contemporaneamente si nomina<br />

il Coor<strong>di</strong>natore in fase <strong>di</strong> esecuzione, il quale<br />

re<strong>di</strong>ge il PSC ed il fascicolo.<br />

In quest’ultimo caso, inoltre, le imprese esecutrici,<br />

potranno consegnare al committente o al<br />

Responsabile <strong>dei</strong> lavori in sostituzione <strong>della</strong> documentazione<br />

relativa alla verifica <strong>della</strong> idoneità<br />

tecnico professionale già in<strong>di</strong>cata:<br />

a) certificato <strong>di</strong> iscrizione alla camera <strong>di</strong> commercio,<br />

industria ed artigianato con oggetto sociale<br />

inerente alla tipologia dell’appalto;<br />

b) unico <strong>di</strong> regolarità contributiva <strong>di</strong> cui al<br />

Decreto Ministeriale 24 ottobre 2007;<br />

c) autocertificazione in or<strong>di</strong>ne al possesso degli altri<br />

requisiti previsti dall’allegato XVII.<br />

L’Articolo 99 del T.U. prevede che il Com mit tente<br />

o il Responsabile <strong>dei</strong> Lavori, prima dell’inizio <strong>dei</strong><br />

lavori, trasmette all’azienda sanitaria locale e alla<br />

<strong>di</strong>rezione <strong>provincia</strong>le del lavoro territorialmente<br />

competenti la notifica preliminare, elaborata conformemente<br />

all’allegato XII, nonché gli eventuali<br />

aggiornamenti nei seguenti casi:<br />

a) cantieri in cui operano più imprese anche non<br />

contemporaneamente;<br />

b) cantieri che, inizialmente non soggetti all’obbligo<br />

<strong>di</strong> notifica, ricadono nelle categorie <strong>di</strong> cui al<br />

punto precedente per effetto <strong>di</strong> varianti sopravvenute<br />

in corso d’opera;<br />

c) cantieri in cui opera un’unica impresa la cui entità<br />

presunta <strong>di</strong> lavoro non sia inferiore a duecento<br />

uomini-giorno.<br />

L’art. 90 del “Testo Unico” introduce poi un’altra<br />

novità che riguarda la sospensione del titolo abilitativi,<br />

cosa peraltro già prevista nell’art. 3, comma<br />

8, lettera b-bis) del D.Lgs. n. 494 “nel caso <strong>di</strong><br />

assenza <strong>della</strong> certificazione <strong>della</strong> regolarità contributiva”<br />

ora art. 90, comma 9, lettera c) ultimo periodo,<br />

e che ora sarà adottata anche in assenza del<br />

piano <strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento o del fascicolo<br />

dell’opera o anche in assenza <strong>della</strong> notifica preliminare<br />

quando prevista (art. 90, comma 10).<br />

All’art. 90, comma 9, lettera c) troviamo l’obbligo<br />

posto a carico del committente <strong>di</strong> trasmettere, all’amministrazione<br />

competente, prima dell’inizio <strong>dei</strong><br />

lavori oggetto del permesso <strong>di</strong> costruire o <strong>della</strong> denuncia<br />

<strong>di</strong> inizio attività, il nominativo delle imprese<br />

esecutrici <strong>dei</strong> lavori unitamente alla documentazione<br />

[lettere a) e b)] dello stesso comma. Tale obbligo<br />

è stato esteso anche ai lavori eseguiti in economia<br />

me<strong>di</strong>ante affidamento delle singole lavorazioni<br />

a lavoratori autonomi, ovvero ai lavori realizzati<br />

<strong>di</strong>rettamente con proprio personale <strong>di</strong>pendente<br />

senza ricorso all’appalto.<br />

Una importante novità è quella introdotta con<br />

l’art. 93 per quanto riguarda la responsabilità<br />

del committente ed il rapporto fra questi ed il responsabile<br />

<strong>dei</strong> lavori in quanto, contrariamente a<br />

quanto riportato nell’art. 6, comma 1 del D.<br />

Lgs. n. 494, mo<strong>di</strong>ficato dal D.Lgs. n. 528/1999,<br />

e cioè che “il committente è esonerato dalle responsabilità<br />

connesse all’adempimento degli obblighi<br />

limitatamente all’incarico conferito al responsabile<br />

<strong>dei</strong> lavori” nel “Testo unico” è stato<br />

aggiunto che “in ogni caso il conferimento dell’incarico<br />

al responsabile <strong>dei</strong> lavori non esonera il<br />

committente dalle responsabilità connesse alla verifica<br />

degli adempimenti degli obblighi <strong>di</strong> cui agli<br />

articoli 90, 92, comma 1, lettera e), e 99” e cioè<br />

alla verifica degli adempimenti generali <strong>di</strong> sicurezza,<br />

dell’obbligo del committente <strong>di</strong> adottare<br />

<strong>dei</strong> provve<strong>di</strong>menti nel caso che il coor<strong>di</strong>natore<br />

in fase <strong>di</strong> esecuzione gli segnali delle inadempienze<br />

da parte delle imprese esecutrici e dell’obbligo<br />

<strong>della</strong> trasmissione <strong>della</strong> notifica preliminare.<br />

Con il Testo Unico vengono, inoltre, introdotti<br />

con l’art. 97 nuovi obblighi a carico del datore <strong>di</strong><br />

lavoro delle imprese “affidatarie” i quali sono<br />

chiamati a vigilare sulla sicurezza <strong>dei</strong> lavori affidati<br />

e sull’applicazione delle <strong>di</strong>sposizioni e delle prescrizioni<br />

del piano <strong>di</strong> sicurezza e coor<strong>di</strong>namento<br />

nonché a coor<strong>di</strong>nare gli interventi finalizzati all’attuazione<br />

delle misure generali <strong>di</strong> sicurezza ed a “verificare<br />

la congruenza <strong>dei</strong> piani operativi <strong>di</strong> sicurezza<br />

(POS) delle imprese esecutrici rispetto al proprio”,<br />

prima <strong>della</strong> loro trasmissione al coor<strong>di</strong>natore<br />

per l’esecuzione.<br />

Relativamente i requisiti professionali <strong>dei</strong> coor<strong>di</strong>natori<br />

per la progettazione e <strong>dei</strong> coor<strong>di</strong>natori per<br />

l’esecuzione <strong>dei</strong> lavori nell’art. 98 vengono riconosciuti<br />

nuovi titoli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o corrispondenti alla:<br />

a) laurea magistrale conseguita in una delle seguenti<br />

classi:<br />

LM-4 Architettura e ingegneria e<strong>di</strong>le-architettura;<br />

LM-20 ingegneria aerospaziale e astronautica


COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI SASSARI<br />

7<br />

LM-21 ingegneria biome<strong>di</strong>ca<br />

LM-22 ingegneria chimica<br />

LM-23 ingegneria civile<br />

LM-24 ingegneria <strong>dei</strong> sistemi e<strong>di</strong>lizi<br />

LM-25 ingegneria dell’automazione<br />

LM-26 ingegneria <strong>della</strong> sicurezza<br />

LM-27 ingegneria delle telecomunicazioni<br />

LM-28 ingegneria elettrica<br />

LM-29 ingegneria elettronica<br />

LM-30 ingegneria energetica e nucleare<br />

LM-31 ingegneria gestionale<br />

LM-32 ingegneria informatica<br />

LM-33 Ingegneria meccanica<br />

LM-34 ingegneria navale<br />

LM-35 ingegneria per l’ambiente e il territorio<br />

LM-69 scienze e tecnologie agrarie<br />

LM-70 scienze e tecnologie alimentari<br />

LM-71 scienze e tecnologie <strong>della</strong> chimica industriale<br />

LM-73 scienze e tecnologie forestali ed ambientali<br />

LM-74 scienze e tecnologie geologiche<br />

<strong>di</strong> cui al decreto del Ministro dell’Università e<br />

<strong>della</strong> ricerca del 16 marzo 2007, ovvero laurea<br />

specialistica conseguita nelle seguenti classi:<br />

4/S Architettura<br />

25/S ingegneria aereospaziale<br />

38/S Ingegneria per l’ambiente e il territorio<br />

77/S Scienza agrarie e scienze agrarie tropicali<br />

e subtropicali<br />

74/S Scienze forestali e scienze forestali e ambientali<br />

86/S Scienze geologiche<br />

<strong>di</strong> cui al decreto del Ministro dell’Università e<br />

<strong>della</strong> ricerca scientifica e tecnologica del 4<br />

agosto 2000, ovvero corrispondente <strong>di</strong>ploma<br />

<strong>di</strong> laurea ai sensi del decreto del Ministro dell’istruzione,<br />

dell’università e <strong>della</strong> ricerca 5<br />

maggio 2004, le quali devono comunque essere<br />

completate con l’espletamento <strong>di</strong> una attività lavorativa<br />

nel settore delle costruzioni per almeno<br />

un anno;<br />

b) laurea conseguita nelle seguenti classi:<br />

L7 Ingegneria civile e ambientale<br />

L8 Ingegneria dell’informazione<br />

L9 Ingegneria industriale<br />

L17 Scienze dell’architettura<br />

L23 Scienze e tecniche dell’e<strong>di</strong>lizia<br />

<strong>di</strong> cui al predetto decreto ministeriale 16 marzo<br />

2007, ovvero laurea conseguita nelle classi:<br />

8 Ingegneria Civile ambientale<br />

9 Ingegneria dell’informazione<br />

10 Ingegneria industriale<br />

4 Architettura - ingegneria e<strong>di</strong>le <strong>di</strong> cui al citato<br />

decreto ministeriale 4 agosto 2000, le quali<br />

devono essere comunque completate con l’espletamento<br />

<strong>di</strong> una attività lavorativa nel settore delle<br />

costruzioni per almeno due anni.<br />

Relativamente ai percorsi formativi per i<br />

Coor<strong>di</strong>natori, nel Testo unico, viene introdotta<br />

una verifica dell’appren<strong>di</strong>mento finale che dovrà<br />

essere effettuata da una commissione costituita da<br />

almeno 3 docenti del corso, tramite:<br />

• Simulazione al fine <strong>di</strong> valutare le competenze<br />

tecnico-professionali<br />

• Test finalizzati a verificare le competenze cognitive.<br />

Inoltre lo stesso allegato stabilisce:<br />

• che la presenza ai corsi <strong>di</strong> formazione dovrà essere<br />

garantita almeno nella misura del 90%;<br />

• il numero massimo <strong>di</strong> partecipanti per ogni corso<br />

è fissato a 30;<br />

• l’obbligo <strong>di</strong> aggiornamento a cadenza quinquennale<br />

<strong>della</strong> durata complessiva <strong>di</strong> 40 ore;<br />

• e prevede nel dettaglio i contenuti minimi del<br />

corso inserendo una serie <strong>di</strong> argomenti che <strong>di</strong>fficilmente<br />

nei vecchi corsi <strong>di</strong> formazione erano<br />

stati trattati e che ad una prima analisi risultano<br />

quanto meno interessanti.<br />

I piani <strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento vengono<br />

<strong>di</strong>sciplinati dall’Art. 100 nel quale sono state<br />

riportate le <strong>di</strong>sposizioni già contenute nell’art.<br />

12 del D.Lgs. n. 494 ed integrate con<br />

quelle <strong>di</strong> cui al D.P.R. n. 222/2003 contenente<br />

il Regolamento sui contenuti minimi <strong>dei</strong> piani<br />

<strong>di</strong> sicurezza nei cantieri temporanei o mobili il<br />

quale, a sua volta, è stato inserito nell’allegato<br />

XV e che per tale motivo è da intendersi abrogato.<br />

In riferimento all’obbligo <strong>di</strong> trasmissione <strong>dei</strong> piani<br />

<strong>di</strong> sicurezza, relativamente a quanto già in<strong>di</strong>cato<br />

nell’articolo 13 del D.Lgs. n. 494/1996 secondo<br />

il quale “prima dell’inizio <strong>dei</strong> rispettivi lavori<br />

ciascuna impresa esecutrice trasmette il proprio<br />

piano operativo <strong>di</strong> sicurezza al coor<strong>di</strong>natore<br />

per l’esecuzione”, ora con l’art. 101 del Testo<br />

Unico viene stabilito che tutte le imprese esecutrici<br />

debbano trasmettere il Piano Operativo <strong>di</strong><br />

Sicurezza all’impresa “affidataria” che, previa verifica<br />

<strong>della</strong> congruenza rispetto al proprio piano <strong>di</strong> sicurezza,<br />

lo trasmette al coor<strong>di</strong>natore per la esecuzione.<br />

Per quanto concerne la consultazione del<br />

Rappresentante <strong>dei</strong> lavoratori, l’articolo 102 del<br />

T.U. stabilisce che il Datore <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong> ciascuna<br />

impresa esecutrice ha l’obbligo <strong>di</strong> consultare il RLS<br />

e contestualmente ove gli viene richiesto deve fornire<br />

eventuali chiarimenti sul contenuto del PSC.<br />

Marco D’ANGELO


8<br />

COLLEGIO<br />

GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI SASSARI<br />

MORTI BIANCHE<br />

L’ITALIA AL PRIMO POSTO IN EUROPA<br />

ella per niente onorevole classifica <strong>dei</strong> morti<br />

sul lavoro “statistiche dell’Inail alla mano<br />

N<br />

- riporta in un suo articolo sul Corriere <strong>della</strong><br />

Sera Gian Antonio Stella -, abbiamo avuto a partire<br />

dal 2000 una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 1.376 morti all’anno.<br />

Troppi. Siamo primi nella classifica più terribile<br />

con 944 vittime contro le 804 <strong>della</strong> Germania e le<br />

743 <strong>della</strong> Francia.<br />

Di più, tolta la Spagna, messa perfino peggio <strong>di</strong><br />

noi, siamo in testa alla tabella degli incidenti mortali<br />

in rapporto al Pil: 68 ogni <strong>di</strong>eci miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro<br />

noi, 45 la Francia, 36 la Germania, solo 12 la<br />

Gran Bretagna. Un sesto». Nei dati ufficiali non<br />

compaiono le cifre che riguardano i lavoratori pagati<br />

in nero. Sono cifre che fanno riflettere, che devono<br />

far riflettere.<br />

IL CONFRONTO<br />

IN EUROPA


COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI SASSARI<br />

9<br />

S<br />

CONSIGLIO NAZIONALE GEOMETRI<br />

E GEOMETRI LAUREATI<br />

i informa che il 1° comma dell’art. 32 del Decreto legge n. 112 del giugno <strong>2008</strong>, recante “Disposizioni urgenti<br />

per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione <strong>della</strong> finanza pubblica e la<br />

perequazione tributaria”, mo<strong>di</strong>fica in modo sostanziale alcune previsioni dell’art. 49 - Limitazioni all’uso del contante<br />

e <strong>dei</strong> titoli al portatore - del Decreto legislativo n. 231/2007, <strong>di</strong> attuazione <strong>della</strong> <strong>di</strong>rettiva europea antiriciclaggio.<br />

In particolare l’importo, pari o superiore a 5.000 euro previsto ai commi 1, 5, 8, 12 e 13, viene elevato a 12.500 euro.<br />

Pertanto i trasferimenti <strong>di</strong> denaro possono essere effettuati, senza il tramite del sistema bancario, degli istituti <strong>di</strong> moneta<br />

elettronica e <strong>di</strong> Poste Italiane, per importi sino a 12.500 euro (comma 1). Per importi sino alla citata cifra non occorrono<br />

assegni non trasferibili (commi 5 e 8). I libretti <strong>di</strong> deposito bancario o postale possono avere un saldo massimo <strong>di</strong><br />

12.500 euro e quelli con sal<strong>di</strong> pari o superiori devono essere estinti (commi 12 e 13).<br />

L’ultimo periodo del comma 10, laddove prevede che “ciascuna girata deve recare, a pena <strong>di</strong> nullità, il co<strong>di</strong>ce fiscale del girante”<br />

è annullato.<br />

Il 3° comma dell’art. 32 del Decreto legge 112/<strong>2008</strong> abroga i commi 12 e 12-bis dell’art. 35 del Decreto legge 4 luglio<br />

2006 n. 223 recante “Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione <strong>della</strong><br />

spesa pubblica, nonché interventi in materia <strong>di</strong> entrate e <strong>di</strong> contrasto all’evasione fiscale” e noto come Decreto Bersani.<br />

In particolare l’abrogato comma 12 dell’art. 35 prevedeva - “All’articolo 19 del Decreto del Presidente <strong>della</strong> Repubblica<br />

29 <strong>settembre</strong> 1973 n. 600, dopo il secondo comma sono aggiunti i seguenti: “I soggetti <strong>di</strong> cui al primo comma sono obbligati<br />

a tenere uno o più conti correnti bancari o postali ai quali affluiscono, obbligatoriamente, le somme riscosse nell’esercizio<br />

dell’attività e dai quali sono effettuati i prelevamenti per il pagamento delle spese.”<br />

L’abrogato comma 12-bis recitava: “I compensi in denaro per l’esercizio <strong>di</strong> arti e professioni sono riscossi esclusivamente<br />

me<strong>di</strong>ante assegni non trasferibili o bonifici ovvero altre modalità <strong>di</strong> pagamento bancario o postale nonché me<strong>di</strong>ante sistemi<br />

<strong>di</strong> pagamento elettronico, salvo importi unitari inferiori a 100 euro.”<br />

Si informa infine che il DDL <strong>di</strong> conversione del decreto legge 112/<strong>2008</strong> è all’esame in sede REFERENTE ‘delle commissioni<br />

riunite Bilancio e Finanze <strong>della</strong> Camera con il numero C.1386.<br />

ATTI DI COMPRAVENDITA<br />

SENZA CERTIFICAZIONE ENERGETICA<br />

Un emendamento al D.L. 112/<strong>2008</strong> cancella l’obbligo<br />

<strong>di</strong> allegare il certificato, ma non quello <strong>di</strong> re<strong>di</strong>gerlo.<br />

C<br />

on un emendamento all’articolo 35 del Decreto<br />

Legge n. 112 del 25 giugno <strong>2008</strong>, in <strong>di</strong>scussione<br />

alla Camera, il Governo cancella l’obbligo <strong>di</strong> allegare<br />

l’attestato <strong>di</strong> certificazione energetica all’atto <strong>di</strong><br />

compraven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> interi immobili o <strong>di</strong> singole unità immobiliari,<br />

e l’obbligo, nel caso delle locazioni, <strong>di</strong> consegnare<br />

o mettere a <strong>di</strong>sposizione del conduttore l’attestato<br />

<strong>di</strong> certificazione energetica. Questi obblighi sono<br />

previsti dai commi 3 e 4 dell’articolo 6 del D.Lgs.<br />

192/2005, che l’emendamento del Governo intende<br />

abrogare, insieme con i commi 8 e 9 dell’articolo 15<br />

dello stesso D.Lgs. 192/2005, concernenti le relative<br />

sanzioni. Se la mo<strong>di</strong>fica sarà confermata dall’Aula, verrà<br />

meno l’obbligo <strong>di</strong> allegare l’attestato <strong>di</strong> certificazione<br />

energetica agli atti <strong>di</strong> compraven<strong>di</strong>ta, ma non l’obbligo<br />

<strong>di</strong> re<strong>di</strong>gerlo, previsto dall’art. 6 del D.Lgs. 192/2005.<br />

Ricor<strong>di</strong>amo, a questo proposito, che, per effetto del<br />

D.Lgs. 311/2006, lo scorso 1° luglio è entrato in vigore<br />

l’obbligo <strong>di</strong> produrre l’attestato <strong>di</strong> certificazione<br />

energetica per gli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> superficie utile fino a 1000<br />

metri quadrati, nel caso <strong>di</strong> trasferimento a titolo oneroso<br />

dell’intero immobile con l’esclusione delle singole<br />

unità immobiliari; dal 1° luglio 2009 tale obbligo sarà<br />

esteso alle singole unità immobiliari, sempre nel caso <strong>di</strong><br />

trasferimento a titolo oneroso. L’abolizione dell’obbligo<br />

<strong>di</strong> allegare l’attestato <strong>di</strong> certificazione energetica agli atti<br />

<strong>di</strong> compraven<strong>di</strong>ta è una misura analoga a quella, contenuta<br />

nel medesimo art. 35 del D.L. 112/<strong>2008</strong>, che abroga<br />

l’articolo 13 del DM 37/<strong>2008</strong> (relativo all’installazione<br />

degli impianti negli e<strong>di</strong>fici), cancellando l’obbligo <strong>di</strong><br />

allegare ai contratti <strong>di</strong> compraven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> immobili usati<br />

la “<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> conformità” degli impianti (leggi<br />

tutto). Sempre l’art. 35 del D.L. 112/<strong>2008</strong> prevede anche<br />

che, entro il 31 marzo 2009, siano <strong>di</strong>sciplinate le <strong>di</strong>sposizioni<br />

in materia <strong>di</strong> installazione degli impianti all’interno<br />

degli e<strong>di</strong>fici, semplificando gli adempimenti per i<br />

proprietari <strong>di</strong> abitazioni e per le imprese; sia definito un<br />

sistema <strong>di</strong> verifiche degli impianti; sia rivista la <strong>di</strong>sciplina<br />

sanzionatoria. L’emendamento appena presentato interviene<br />

sul termine del 31 marzo 2009 anticipandolo al<br />

31 <strong>di</strong>cembre <strong>2008</strong>.


10<br />

COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI SASSARI<br />

CONSIGLIO NAZIONALE GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI<br />

PRESSO MINISTERO DELLA GIUSTIZIA<br />

INCONTRO DEI PRESIDENTI<br />

DEL 15 LUGLIO <strong>2008</strong><br />

Roma. Sala Trilussa. Sede Cassa Italiana <strong>Geometri</strong>.<br />

ome annunciato l’incontro <strong>dei</strong> Presidenti <strong>di</strong><br />

<strong>Collegio</strong> vuole esaminare due punti sostanziali che<br />

C fanno parte del programma <strong>di</strong> attività del Consiglio<br />

Nazionale:<br />

- Iscrizione all’Albo <strong>dei</strong> pubblici <strong>di</strong>pendenti;<br />

- Nuova strategia per la definizione delle competenze del geometra<br />

e geometra laureato. Art. 16 del vigente Regolamento.<br />

È fermo proposito del Consiglio Nazionale giungere quanto<br />

prima alla stesura del nuovo Regolamento Professionale visto<br />

che un testo aggiornato e coerente con la nostra attività è sempre<br />

stato invocato ma mai concretamente redatto.<br />

I due temi da esaminare e da decidere costituiscono elementi determinanti<br />

per la stesura del Regolamento e richiedono la con<strong>di</strong>visione<br />

<strong>dei</strong> Dirigenti <strong>di</strong> Categoria che verranno chiamati a rispondere<br />

a due precise domande.<br />

1) Iscrizione all’Albo <strong>dei</strong> pubblici <strong>di</strong>pendenti<br />

La situazione attuale è <strong>di</strong> assoluta confusione.<br />

- Alcuni Collegi applicano rigorosamente l’Art. 7 del<br />

Regolamento interpretandolo come assoluta incompatibilità<br />

del rapporto <strong>di</strong> pubblica <strong>di</strong>pendenza con l’iscrizione<br />

all’Albo.<br />

- Altri Collegi hanno istituito l’Albo speciale: una sorta <strong>di</strong> elenco<br />

<strong>di</strong> colleghi abilitati e non, ad esercitare l’attività <strong>di</strong> geometra<br />

per il solo ente da cui <strong>di</strong>pendono.<br />

- Altri Collegi iscrivono i pubblici <strong>di</strong>pendenti in base ad un parere<br />

espresso dal Procuratore <strong>della</strong> Repubblica che in sostanza<br />

<strong>di</strong>stingue il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> esercitare la libera professione dalla impossibilità<br />

<strong>di</strong> assumere lo status <strong>di</strong> iscritto all’Albo.<br />

- Altri Collegi non cancellano dall’Albo i pubblici <strong>di</strong>pendenti<br />

che sono stati assunti dopo l’iscrizione all’Albo e che non informano<br />

il <strong>Collegio</strong> del loro nuovo impiego.<br />

- Con l’art. 1, commi 56 e seguenti L. 662/96 i geometri abilitati<br />

che scelgono il part-time devono essere iscritti all’Albo ma<br />

sono soggetti a vincoli e limitazioni determinate da incompatibilità<br />

o conflitto <strong>di</strong> interessi.<br />

- Sono vigenti gli artt. 92 e 118 del D.P.R. n. 417/74 che consentono<br />

a particolari tipologie <strong>di</strong> insegnanti <strong>di</strong> essere regolarmente<br />

iscritti all’Albo e <strong>di</strong> esercitare la professione.<br />

- Vige l’art. 15 L. 70/75 che prevede l’istituzione del ruolo professionale<br />

per i <strong>di</strong>pendenti degli Enti Pubblici non economici<br />

che, nello svolgimento dell’attività istituzionale, si assumono<br />

una personale responsabilità <strong>di</strong> natura professionale.<br />

Nella stesura del nuovo Regolamento quale è l’in<strong>di</strong>rizzo che, al<br />

riguardo, deve seguire il Consiglio Nazionale Va precisato<br />

che, comunque si decida, varranno i seguenti principi:<br />

- al pubblico <strong>di</strong>pendente a tempo pieno è comunque vietato<br />

esercitare la libera professione; l’accesso all’Albo sarebbe comunque<br />

legato al possesso dell’abilitazione conseguita con il<br />

superamento dell’esame <strong>di</strong> Stato;<br />

- l’attività <strong>di</strong> geometra svolta per la pubblica amministrazione<br />

sarebbe da considerare attività professionale soggetta al controllo<br />

del <strong>Collegio</strong> ed alle regole deontologiche fissate dalla<br />

Categoria;<br />

- l’iscrizione all’Albo darebbe al <strong>di</strong>pendente gli stessi <strong>di</strong>ritti e<br />

doveri <strong>di</strong> un normale iscritto ivi compreso l’obbligo <strong>della</strong> formazione<br />

continua e dell’aggiornamento professionale;<br />

- uno specifico timbro professionale (unificato) in<strong>di</strong>viduerebbe<br />

gli elaborati redatti dal pubblico <strong>di</strong>pendente;<br />

- sarebbe necessario organizzare un serio controllo delle attività<br />

in conflitto <strong>di</strong> interessi per gli iscritti part-time.<br />

Va ancora precisato che ai Presidenti non viene richiesto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />

con quale mezzo giungere alla eventuale iscrizione <strong>dei</strong><br />

pubblici <strong>di</strong>pendenti:<br />

- se con una interpretazione coerente con i tempi dell’art. 7 del<br />

Regolamento;<br />

- se con un intervento legislativo;<br />

- se fissando modalità e con<strong>di</strong>zioni nel nuovo Regolamento<br />

professionale.<br />

Viene richiesto <strong>di</strong> stabilire il principio e pertanto <strong>di</strong> rispondere a<br />

questa precisa domanda:<br />

“fermo restando il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> esercitare la libera professione, il<br />

Consiglio Nazionale è autorizzato ad adoperarsi per consentire<br />

l’iscrizione all’Albo <strong>dei</strong> geometri e geometri laureati <strong>dei</strong> pubblici<br />

<strong>di</strong>pendenti a tempo pieno fissandone modalità e con<strong>di</strong>zioni”.<br />

La volontà <strong>dei</strong> Collegi verrà raccolta con votazione per appello<br />

nominale <strong>di</strong> ogni <strong>Collegio</strong>.<br />

2) Nuova strategia per la riformulazione dell’art 16 del<br />

Regolamento professionale<br />

Soprattutto nel settore <strong>della</strong> progettazione e<strong>di</strong>lizia non possiamo<br />

continuare a perdere le cause; mentre deve continuare l’azione <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>fesa delle competenze fissate nel ’29 ed acquisite nel tempo, è<br />

necessario in<strong>di</strong>viduare una nuova e <strong>di</strong>versa strategia per la definizione<br />

e tutela delle nostre competenze. Anche in questo caso è<br />

necessario con<strong>di</strong>videre un principio che può essere così riassunto<br />

e che costituisce un’inversione <strong>di</strong> tendenza rispetto al passato:<br />

“non è più vero che la sola iscrizione all’Albo garantisce a tutti il<br />

<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> fare tutto, ma assicura il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> fare a chi sa e <strong>di</strong>mostra<br />

<strong>di</strong> saper fare”.<br />

Questa elementare affermazione ha conseguenze estremamente<br />

importanti, la prima delle quali è che la categoria <strong>di</strong>fenderà solo<br />

e soltanto coloro che concretamente possiederanno i requisiti formativi<br />

ed organizzativi per bene operare nei vari settori <strong>della</strong> nostra<br />

attività. A conseguimento <strong>di</strong> maggiore e specifica formazione<br />

verranno attribuite maggiori e nuove competenze. La tendenza<br />

del legislatore negli ultimi anni conferma questa impostazione<br />

e la si può verificare:


COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI SASSARI<br />

11<br />

- nelle norme che regolano la nuova ed importante materia <strong>della</strong><br />

sicurezza (può agire solo chi è in possesso <strong>di</strong> un preciso titolo<br />

abilitante) - D.Lgs. n. 81/08, art. 98;<br />

- nelle norme sulla certificazione energetica (ve<strong>di</strong> Regione<br />

Lombar<strong>di</strong>a: DGR n. 5773 del 32/10/2007 - Regione Emilia<br />

Romagna: Atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo e coor<strong>di</strong>namento sui requisiti <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>mento<br />

energetico e sulle procedure <strong>di</strong> certifìcazione energetica<br />

degli e<strong>di</strong>fici. (Proposta <strong>della</strong> Giunta regionale in data 16 novembre<br />

2007, n. 1730) - Regione Liguria: DGR n. 181 del<br />

26/02/<strong>2008</strong>: Elenco regionale <strong>dei</strong> professionisti abilitati al rilascio<br />

<strong>della</strong> certificazione energetica art. 30 - LR..29 maggio 2007<br />

n. 22 “Norme in materia <strong>di</strong> energia”. Mo<strong>di</strong>fica ed integrazione<br />

DGR 954,72007 e 1336/2007);<br />

- nelle norme riguardanti la prevenzione incen<strong>di</strong> (L. 818/84 -<br />

D..M. 25/03/85, artt. 3 e 5;<br />

- nelle norme sull’acustica (L. n. 447/95, art. 2).<br />

La formazione specifica e specialistica porrà sullo stesso piano e<br />

con le stesse esigenze i geometri ed i geometri laureati e non<strong>di</strong>meno<br />

rafforzerà in senso generale la polivalenza <strong>di</strong> categoria intesa<br />

come insieme <strong>di</strong> tecnici specialisti nei vari settori in funzione<br />

delle nuove e più sofisticate esigenze <strong>della</strong> società.<br />

Se quanto sopra è con<strong>di</strong>viso è necessario prendere coscienza che<br />

la formazione settoriale e specialistica <strong>di</strong>viene un compito determinante<br />

che la categoria si deve accollare in accordo con la<br />

scuola e con l’Università. Un compito impegnativo che deve riguardare<br />

tutti gli iscritti e che richiederà l’impiego <strong>di</strong> risorse<br />

economiche sia da parte del singolo iscritto sia da parte <strong>dei</strong><br />

Collegi e del Consiglio Nazionale.<br />

Inoltre l’obbligo formativo determina la necessità <strong>di</strong> organizzazione<br />

e soprattutto <strong>di</strong> “regole” che dobbiamo darci per evitare che<br />

sul territorio nazionale vi siano <strong>di</strong>sparità <strong>di</strong> conoscenze e <strong>di</strong>versità<br />

<strong>di</strong> procedure.<br />

Alla formazione dovrà essere garantito il livello equivalente a<br />

“specializzazione universitaria” in modo che in futuro non rilevi<br />

tanto il titolo quanto la qualità.<br />

Ai Presidenti viene chiesto <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre questa strategia che<br />

comporta tra l’altro:<br />

- l’in<strong>di</strong>cazione nell’Albo delle specializzazioni formative conseguite;<br />

- il controllo degli aggiornamenti formativi;<br />

- l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>dei</strong> contenuti minimi <strong>di</strong> qualità per ogni prestazione;<br />

- il <strong>di</strong>ffondersi degli incarichi congiunti tra professionisti in possesso<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>verse specializzazioni (anche appartenenti ad Albi <strong>di</strong>versi);<br />

- la necessità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare e valorizzare i compiti delle associazioni<br />

<strong>di</strong> categoria già raccolte intorno a specifici temi professionali<br />

(valutazioni, topografia, sicurezza ecc.);<br />

- la necessità <strong>di</strong> rivedere le norme che regolano il praticantato per<br />

renderlo più efficace e più aderente alla realtà professionale.<br />

Il raggiungimento <strong>dei</strong> risultati <strong>di</strong> cui sopra determinerà una categoria<br />

evoluta e altamente specializzata, legittimata a richiedere la<br />

conferma delle molte attuali competenze e quelle nuove attribuibili<br />

da leggi speciali in funzione <strong>della</strong> specifica formazione.<br />

IL PRESIDENTE<br />

f.to Geom. Fausto Savol<strong>di</strong><br />

RILANCIO DELLA COMPETITIVITÀ<br />

CON PRESTAZIONI DI QUALITÀ<br />

L<br />

a per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> competitività <strong>della</strong> nostra nazione è esplicitata<br />

in numerosi stu<strong>di</strong> o indagini relativi a <strong>di</strong>versi<br />

settori e viene costantemente agitata dagli altri paesi<br />

<strong>della</strong> Comunità economica europea come fattore negativo<br />

e in<strong>di</strong>ce detrattore nei confronti dell’Italia. I geometri,<br />

componente tecnica delle libere professioni, per dare un contributo<br />

al rilancio economico si fanno carico del problema e<br />

iniziano un processo <strong>di</strong> iniziative che condurranno alla ritrovata<br />

competitività me<strong>di</strong>ante l’ottimizzazione delle prestazioni<br />

e il contenimento <strong>dei</strong> costi senza battaglia sulle tariffe.<br />

Non esiste un’indagine ufficiale, ma l’opinione <strong>di</strong>ffusa tra i<br />

tecnici e i committenti è che i provve<strong>di</strong>menti finalizzati all’implementazione<br />

<strong>della</strong> competitività (abolizione delle tariffe<br />

ecc.) hanno determinato il contenimento <strong>dei</strong> costi ma anche la<br />

per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> livello qualitativo delle prestazioni.<br />

La riflessione appena esposta riporta all’argomento che preme<br />

e che riguarda la pienezza dell’adempimento e la qualità <strong>della</strong><br />

prestazione.<br />

La definizione che riassume sufficientemente il concetto è:<br />

«L’adeguatezza o idoneità <strong>di</strong> risultato rispetto alla prestazione<br />

richiesta» quale «qualità» richiesta dal committente equivalente<br />

alla «qualità attesa» dallo stesso.<br />

Occorrerà formalizzare l’analisi delle attività professionali per<br />

giungere alla fissazione <strong>dei</strong> contenuti minimi <strong>della</strong> prestazione.<br />

Questo è il primo passo e non l’unico che porterà alla certifi<br />

cazione del risultato. È bene riba<strong>di</strong>re che appare del tutto ovvio<br />

come il concetto appena enunciato, se preso come unico<br />

elemento per conseguire una certificazione, potrebbe impoverire<br />

oltre modo il ragionamento. Invece, se si associa il concetto<br />

<strong>di</strong> qualità con l’assunto «possono fare solo coloro che sanno<br />

o che <strong>di</strong>mostrano <strong>di</strong> saper fare» si aprono nuovi scenari nel<br />

campo delle professioni liberali tecniche e ci si pone all’avanguar<strong>di</strong>a<br />

fra le componenti delle stesse.<br />

Questo è il momento <strong>di</strong> far sì che le competenze siano slegate<br />

dal titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e vengano invece riconosciute e assegnate a<br />

coloro che, in possesso <strong>di</strong> una base tecnica formativa scolastica,<br />

abbiano conseguito una concreta specializzazione in un<br />

particolare settore. È <strong>di</strong> tutta evidenza che si tratta <strong>di</strong> un’innovazione<br />

importante da non attuare frettolosamente, in quanto<br />

i molteplici aspetti da analizzare e i coinvolgimenti del processo<br />

possono far nascere opposizioni tali da indurre a lasciare<br />

tutto come attualmente è. Il prendere coscienza, invece, <strong>della</strong><br />

necessità <strong>di</strong> ritrovare competitività e <strong>di</strong> iniziare a percorrere la<br />

strada <strong>della</strong> novità potrà portare a risultati molto più tangibili<br />

rispetto alle incertezze passate.<br />

Soprattutto, partendo dall’esperienza <strong>della</strong> «polivalenza» (da<br />

sempre un vanto per i geometri) si potrà giungere al livello <strong>di</strong><br />

massima specializzazione del singolo professionista in specifici<br />

settori. La categoria professionale rimane polivalente poiché<br />

costituita da professionisti ciascuno competente e specialista<br />

nelle specifiche materie e attività in costante evoluzione nel costruire,<br />

nel misurare e nel governare il processo <strong>di</strong> cambiamento<br />

del territorio.<br />

da “ItaliaOggi”


12<br />

COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI SASSARI<br />

GEOMETRI DELLA P.A. ISCRITTI ALL’ALBO<br />

I<br />

l regolamento professionale è la priorità che il Con -<br />

siglio Nazionale <strong>Geometri</strong> e <strong>Geometri</strong> Laureati guidato<br />

da Fausto Savol<strong>di</strong> si pone tra le proposte da sottoporre<br />

al governo. L’assemblea <strong>dei</strong> presidenti <strong>di</strong> <strong>Collegio</strong>, riunita<br />

a Roma il 15 luglio <strong>2008</strong>, ha approvato all’unanimità (110<br />

Collegi <strong>provincia</strong>li e circondariali su 110) le linee guida <strong>di</strong> un<br />

nuovo corso che comprende due punti car<strong>di</strong>ne: l’iscrizione<br />

all’Albo <strong>dei</strong> pubblici <strong>di</strong>pendenti e una netta definizione delle<br />

competenze con la relativa formazione continua obbligatoria.<br />

Il Consiglio Nazionale <strong>Geometri</strong> e <strong>Geometri</strong> Laureati ritiene<br />

che le nuove e con<strong>di</strong>vise regole partano dalle reali esigenze <strong>dei</strong><br />

professionisti quale volano <strong>di</strong> crescita per l’intera categoria.<br />

Il <strong>di</strong>alogo con il governo si apre, dunque, su due questioni sostanziali<br />

che rispondono parallelamente alla politica <strong>di</strong> riorganizzazione<br />

degli Or<strong>di</strong>ni professionali e alla necessità <strong>di</strong> aggiornare<br />

il testo del regolamento (quello attualmente in vigore risale al<br />

1929) per renderlo conforme a una realtà che si è evoluta e conseguentemente<br />

si è adeguata sulla base delle nuove tecnologie.<br />

L’adozione <strong>di</strong> una strategia per la definizione delle competenze<br />

del geometra e del geometra laureato (articolo 16 del regolamento<br />

risalente agli inizi del secolo scorso), secondo il principio<br />

che «non è più vero che la sola iscrizione all’Albo garantisce<br />

a tutti il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> fare tutto, ma assicura il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> fare<br />

a chi sa e <strong>di</strong>mostra <strong>di</strong> saper fare», come si legge nella nota inviata<br />

ai presidenti e ai <strong>di</strong>rigenti <strong>di</strong> categoria dal presidente del<br />

Consiglio, Fausto Savol<strong>di</strong>.<br />

L’attribuzione <strong>di</strong> nuove competenze dovrà <strong>di</strong>pendere dal conseguimento<br />

<strong>di</strong> maggiore e specifica formazione: una responsabilità<br />

determinante <strong>della</strong> categoria, sviluppata in accordo con<br />

la scuola e l’università. Si prospetta un compito impegnativo<br />

che richiederà l’impiego <strong>di</strong> risorse economiche sia da parte del<br />

singolo iscritto sia da parte <strong>dei</strong> Collegi e del Consiglio Na zio -<br />

nale, ma fondamentale per fare <strong>dei</strong> geometri e <strong>dei</strong> geometri<br />

laureati una categoria evoluta e altamente specializzata.<br />

Alla formazione dovrà essere garantito il livello equivalente a<br />

«specializzazione universitaria», tanto da comportare l’in<strong>di</strong>cazione<br />

nell’Albo delle specializzazioni formative conseguite, il<br />

relativo controllo degli aggiornamenti formativi e l’in<strong>di</strong>viduazione<br />

<strong>dei</strong> contenuti minimi <strong>di</strong> qualità per ogni prestazione.<br />

Questi principi comporteranno un’evoluzione idonea a garantire<br />

solo a coloro in possesso <strong>dei</strong> requisiti formativi e organizzativi<br />

necessari a operare la possibilità professionale <strong>di</strong> trovare<br />

soluzioni all’avanguar<strong>di</strong>a agli specifici problemi <strong>della</strong> committenza.<br />

Anche la possibilità <strong>di</strong> iscrivere all’Albo i <strong>di</strong>pendenti che, inseriti<br />

nei ruoli tecnici, praticano l’attività <strong>di</strong> geometra per conto<br />

<strong>della</strong> pubblica amministrazione è stata approvata dai responsabili<br />

<strong>di</strong> categoria. Si inserisce fra l’altro e a pieno titolo nella<br />

strategia <strong>di</strong> maggiore efficienza e competenza del settore pubblico<br />

messa in atto del ministro Brunetta. Posto che, in questo<br />

ambito, esiste l’esigenza <strong>di</strong> certificare la qualità del lavoro svolto<br />

dai geometri pubblici <strong>di</strong>pendenti regolarizzando le situazioni<br />

professionali attualmente <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile gestione.<br />

Il nuovo assetto consentirebbe <strong>di</strong> ridefinire ruoli e competenze<br />

del geometra impiegato in uffici pubblici, tenendo fede ad alcuni<br />

principi comuni: <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> esercitare la libera professione;<br />

legare l’accesso all’Albo al superamento dell’esame <strong>di</strong> Stato;<br />

estendere al <strong>di</strong>pendente gli stessi <strong>di</strong>ritti e doveri <strong>di</strong> un normale<br />

iscritto, compreso l’obbligo alla formazione continua e all’aggiornamento<br />

professionale; adottare uno speciale timbro per l’identificazione<br />

degli elaborati; attivare un più efficace controllo<br />

delle attività in conflitto <strong>di</strong> interessi per gli iscritti part-time.<br />

Infine, è stato presentato il concorso per la realizzazione del<br />

nuovo logo <strong>della</strong> categoria che sarà indetto nei prossimi mesi<br />

con il patrocinio e la collaborazione <strong>di</strong> Aiap (Associazione italiana<br />

progettazione per la comunicazione visiva). Il logo dovrà<br />

tenere conto delle peculiarità e <strong>di</strong> tutti gli elementi che compongono<br />

la figura professionale del geometra, sintetizzarne le<br />

peculiarità, la funzione, il ruolo nel panorama economico nazionale<br />

e internazionale delle professioni tecniche e in particolare<br />

nel territorio.<br />

da “ItaliaOggi”<br />

GESTIONE TERRITORIO - FOCUS A VERONA<br />

L<br />

a Fig (Federazione Internazionale <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong>) ha<br />

scelto la sede <strong>di</strong> Verona per tenere l’annuale meeting<br />

<strong>della</strong> sua Commissione settima (Catasto e gestione del<br />

territorio) che si terrà dal 9 al 15 <strong>settembre</strong>. Il Consiglio<br />

Nazionale <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong> e <strong>Geometri</strong> Laureati, congiuntamente<br />

al <strong>Collegio</strong> <strong>di</strong> Verona, è fattivamente impegnato nel pre<strong>di</strong>sporre<br />

al meglio l’organizzazione dell’importante evento.<br />

Oltre ai lavori specifici <strong>della</strong> Commissione, che si svolgeranno<br />

dall’11 al 13 <strong>settembre</strong>, sono previsti due momenti importantissimi,<br />

che si terranno in precedenza e a conclusione del meeting<br />

stesso. Si tratta <strong>di</strong> un seminario organizzato dalla Fig in<br />

collaborazione con la Fao, che si svolgerà nei giorni 9 e 10 <strong>settembre</strong>,<br />

che avrà per tema specifico: «La gestione del territorio<br />

pubblico e dello Stato», al quale parteciperanno una cinquantina<br />

<strong>di</strong> delegati stranieri <strong>della</strong> Fig provenienti da tutto il mondo<br />

(Europa, America, Australia, Europa Est, Cina, Nigeria,<br />

Cambogia, In<strong>di</strong>a ecc.) e <strong>della</strong> Fao, assieme ai geometri italiani,<br />

saranno invitati gli amministratori e le autorità locali e nazionali.<br />

Nei giorni 15 e 16 la settimana <strong>di</strong> lavoro si occuperà, nel<br />

Simposio aperto a tutti, <strong>di</strong>: «Amministrazione del territorio:<br />

gran<strong>di</strong> opere per la <strong>di</strong>fesa del territorio». Saranno trattati i temi<br />

correlati all’importanza dello sviluppo sostenibile e del corretto<br />

inserimento delle gran<strong>di</strong> opere pubbliche nel contesto sociale<br />

economico e paesaggistico <strong>dei</strong> luoghi. Il simposio si concluderà<br />

con una visita guidata al Mose, una grande opera pubblica<br />

in costruzione a barriera protettiva del territorio <strong>di</strong><br />

Venezia dalle maree. Verona, dunque, per una settimana sarà<br />

la capitale mon<strong>di</strong>ale <strong>dei</strong> geometri, e aprirà i propri meravigliosi<br />

spazi <strong>di</strong> bellezze storiche, artistiche e naturalistiche a un confronto<br />

internazionale che farà il punto sullo status quo <strong>di</strong> questa<br />

professione, da sempre ra<strong>di</strong>cata nel proprio territorio.<br />

Interverranno ai lavori Enrico Rispoli (Cng), Carlo Canna fo -<br />

glia (Agenzia del Territorio), Domenico LaFaia (Isti tu to idrografico<br />

<strong>della</strong> marina), Andrea Cantile (Istituto geografico militare),<br />

Francesco Marangon (Università <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne) e Tiziano<br />

Tempesta (Università <strong>di</strong> Padova).<br />

Bruno RAZZA<br />

da “ItaliaOggi”


COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI SASSARI<br />

13<br />

NEL CONTO CORRENTE<br />

IL REDDITO PRESUNTO<br />

S<br />

tretta <strong>della</strong> Cassazione sull’accertamento<br />

fiscale <strong>dei</strong> red<strong>di</strong>ti<br />

del professionista. Tutte le<br />

somme che transitano sul conto bancario,<br />

anche se cointestato con la moglie,<br />

vanno imputate all’attività <strong>di</strong> lavoro<br />

autonomo, compresi i passaggi <strong>di</strong><br />

denaro prima versato e poi prelevato<br />

che il contribuente attribuisce a somme<br />

«affidategli in amministrazione».<br />

Per far cadere l’accertamento deve <strong>di</strong>mostrare<br />

che quelle somme non sono<br />

frutto <strong>della</strong> sua attività<br />

e, sul fronte del<br />

passaggio <strong>di</strong> sol<strong>di</strong>,<br />

«deve dare la prova<br />

analitica <strong>della</strong> inerenza<br />

alla sua professione<br />

<strong>di</strong> maneggio<br />

<strong>di</strong> denaro altrui <strong>di</strong><br />

ogni singola movimentazione<br />

bancaria».<br />

Un cocktail <strong>di</strong><br />

principi, messi nero<br />

su bianco dalla<br />

Una sentenza<br />

<strong>della</strong> Cassazione<br />

apre le porte<br />

ad accertamenti<br />

fiscali a 360°<br />

Il conto corrente<br />

specchio<br />

<strong>dei</strong> proventi<br />

professionali<br />

Cassazione nella<br />

sentenza n. 14847<br />

del 5 giugno <strong>2008</strong>,<br />

che fanno cadere tutti<br />

gli ostacoli, e ormai non erano molti,<br />

per accertare con facilità i red<strong>di</strong>ti <strong>dei</strong><br />

professionisti. E non è finita qui.<br />

Manca ancora un tratto per completare<br />

il quadro: infatti dalle motivazioni<br />

emerge che l’accertamento resta valido,<br />

nei confronti degli ere<strong>di</strong>, anche se<br />

il contribuente è morto prima che si<br />

concludessero le indagini <strong>della</strong><br />

Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> finanza. L’equazione più o<br />

meno è questa: il professionista versa<br />

<strong>dei</strong> sol<strong>di</strong> in banca. Il fisco accerta il<br />

red<strong>di</strong>to presumendo che tutte le somme<br />

siano frutto dell’attività, e chiede<br />

le maggiori imposte. Poi si ferma ad<br />

aspettare la prova contraria del contribuente<br />

che deve dettagliare ogni operazione,<br />

sulla provenienza e sull’inerenza<br />

con la sua attività. Altrimenti<br />

paga. Insomma, il professionista ha un<br />

bel da fare se non vuole pagare più imposte<br />

<strong>di</strong> quelle che gli spettano. Tutto<br />

ciò emerge chiaramente in alcuni fondamentali<br />

passaggi delle motivazioni.<br />

«La prova contraria sul passaggio <strong>di</strong><br />

denaro, ha infatti spiegato la sezione<br />

tributaria, dev’essere circostanziata e<br />

non può consistere nella mera affermazione<br />

che sul conto corrente confluivano<br />

anche somme <strong>di</strong> pertinenza<br />

<strong>di</strong> terzi». Infatti, «al fine <strong>di</strong> superare la<br />

presunzione posta a carico del contribuente,<br />

dall’articolo 32 d.p.r. n. 600<br />

del 1973, non è sufficiente <strong>di</strong>mostrare<br />

genericamente <strong>di</strong> avere fatto affluire su<br />

un proprio conto<br />

corrente bancario,<br />

nell’esercizio <strong>della</strong><br />

propria professione,<br />

somme affidategli<br />

da terzi in amministrazione,<br />

ma è necessario<br />

che egli fornisca<br />

la prova analitica<br />

<strong>della</strong> inerenza<br />

<strong>della</strong> sua attività <strong>di</strong><br />

maneggio <strong>di</strong> denaro<br />

altrui <strong>di</strong> ogni singola<br />

movimentazione del<br />

conto».<br />

Niente da fare neppure<br />

sul fronte <strong>della</strong><br />

morte del contribuente. Infatti, ha<br />

motivato la Cassazione, per l’utilizzazione<br />

del verbale redatto dalla Guar<strong>di</strong>a<br />

<strong>di</strong> finanza «non è necessario instaurare<br />

un contrad<strong>di</strong>ttorio con il contribuente<br />

sin dalla fase <strong>di</strong> accertamento». È una<br />

facoltà del fisco e non un obbligo.<br />

Insomma la Suprema corte ha accolto<br />

in pieno il ricorso dell’amministrazione<br />

finanziaria bocciando le due decisioni<br />

<strong>di</strong> merito che avevano annullato<br />

l’accertamento per mancanza <strong>di</strong> prove.<br />

Infatti, secondo la commissione tributaria<br />

regionale <strong>della</strong> Campania, nella<br />

valutazione <strong>dei</strong> fatti andava considerato<br />

che il conto bancario era cointestato,<br />

che il professionista svolgeva attività<br />

politica e quin<strong>di</strong> era depositaria delle<br />

somme <strong>di</strong> altri, e infine che era morto<br />

prima <strong>della</strong> fine delle indagini.<br />

Debora ALBERICI<br />

da “ItaliaOggi”<br />

COSA DICE<br />

LA SENTENZA<br />

In tema <strong>di</strong> accertamento delle<br />

imposte sui red<strong>di</strong>ti i dati raccolti<br />

dall’ufficio in sede <strong>di</strong> accesso<br />

ai conti correnti bancari<br />

del professionista consentono,<br />

in virtù <strong>della</strong> presunzione legale<br />

contenuta nella detta normativa,<br />

<strong>di</strong> imputare gli elementi<br />

da essi risultanti <strong>di</strong>rettamente<br />

ai ricavi dell’attività <strong>di</strong> lavoro<br />

autonomo svolta dal medesimo,<br />

salva la possibilità per il<br />

contribuente <strong>di</strong> provare che determinati<br />

accre<strong>di</strong>ti non costituiscono<br />

proventi <strong>della</strong> detta<br />

attività e che pertanto, in relazione<br />

alla suddetta presunzione<br />

concernente gli elementi risultanti<br />

dagli accertamenti bancari,<br />

si determina un’inversione<br />

dell’onere <strong>della</strong> prova, per cui<br />

deve ritenersi che l’amministrazione<br />

finanziaria abbia fornito<br />

la prova <strong>dei</strong> fatti costitutivi<br />

<strong>della</strong> maggiore pretesa tributaria<br />

e spetta al contribuente<br />

fornire adeguata e specifica<br />

prova contraria.


14<br />

COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI SASSARI<br />

RIABILITATI I CONTANTI PER I PAGAMENTI<br />

AI PROFESSIONISTI<br />

L<br />

a scelta e<strong>di</strong>toriale <strong>della</strong> rivista è quella <strong>di</strong> non riportare<br />

notizie <strong>di</strong> tipo legislativo generale che oggi possono<br />

essere facilmente rintracciabili.<br />

Tuttavia il D.L. 12 del 25.06.<strong>2008</strong>, recentemente pubblicato<br />

sulla Gazzetta Ufficiale, tocca in forma <strong>di</strong>retta i professionisti,<br />

prevedendo l’abrogazione imme<strong>di</strong>ata <strong>di</strong> alcune recenti<br />

<strong>di</strong>sposizioni fiscali e finanziarie che avevano sollevato<br />

molte critiche oltre al fatto che avevano aggravato i costi sia<br />

<strong>dei</strong> professionisti che <strong>dei</strong> propri clienti.<br />

Le norme abrogate sono le seguenti:<br />

• il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> utilizzo <strong>di</strong> contanti o titoli al portatore o assegni<br />

trasferibili per importi non inferiori a 5.000 euro;<br />

• l’obbligo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazione del co<strong>di</strong>ce fiscale nella girata degli<br />

assegni;<br />

• l’obbligo <strong>di</strong> presentazione degli elenchi clienti e fornitori<br />

I.V.A.;<br />

• l’obbligo per i professionisti <strong>di</strong> far transitare in conto corrente<br />

tutti gli incassi e i pagamenti;<br />

• il <strong>di</strong>vieto per i professionisti <strong>di</strong> incasso in contanti per importi<br />

superiori a 1.000 euro.<br />

Tali abrogazioni comportano che:<br />

• torna ad essere ammissibile effettuare pagamenti in contanti<br />

al <strong>di</strong>sotto <strong>dei</strong> 12.500 euro. Nei pagamenti rateizzati<br />

tale limite non deve essere superato nell’ambito delle singole<br />

rate;<br />

• chi ha omesso o commesso errori nella compilazione degli<br />

elenchi clienti e fornitori non sarà sanzionato (quanto<br />

lavoro <strong>dei</strong> commercialisti, pagato dai clienti, inutile!!!);<br />

• non è più richiesto che il pagamento <strong>dei</strong> professionisti avvenga<br />

attraverso uno strumento tracciabile e pertanto si<br />

potranno incassare in contanti, o con assegni trasferibili,<br />

qualsiasi somma (entro i 12.499 euro per le norme antiriciclaggio)<br />

e si possono utilizzare le somme incassate <strong>di</strong>rettamente<br />

per sostenere le spese dell’attività o si possono<br />

prelevare somme per le proprie spese personali senza<br />

transitare attraverso il conto corrente;<br />

• gli assegni bancari e postali potranno continuare a essere<br />

trasferiti se emessi per importi inferiori ai 12.500 euro.<br />

Il bollo per ogni assegno trasferibile rimane;<br />

• ai fini <strong>della</strong> vali<strong>di</strong>tà <strong>della</strong> girata non è più richiesto l’inserimento<br />

del co<strong>di</strong>ce fiscale del girante;<br />

• i libretti <strong>di</strong> deposito al portatore dovranno essere estinti,<br />

ovvero il saldo dovrà essere ridotto ad una somma inferiore<br />

ai 12.500 euro entro il 30 giugno 2009.<br />

Elio MIANI<br />

PERCHÉ IL PRE.GEO. 10<br />

V<br />

i sono ragioni non apparenti, nascoste, ma che sono<br />

la base <strong>di</strong> movimenti e intenzioni legislative, via via<br />

a cascata, fino alla persona comune.<br />

Le ragioni <strong>dei</strong> cambiamenti a cui assistiamo in ambito catastale,<br />

e che ci portano a parlare del Pre.Geo. 10, stanno nella<br />

sollecitazione imposta da alcune previsioni normative e nei<br />

conseguenti programmi futuri dell’Agenzia del Territorio,<br />

nonché nella continua ulteriore sollecitazione da parte <strong>della</strong><br />

società civile nei confronti <strong>di</strong> questa Amministrazione, complessa,<br />

storica, depositaria <strong>di</strong> importanti dati geometrici (quelli<br />

a noi così cari per nostra formazione). Il cambiamento in atto<br />

tende ad unire gli scopi e gli interessi <strong>di</strong> due parti <strong>di</strong>verse,<br />

l’Agenzia del Territorio e il mondo professionale, per anni talvolta<br />

in contrapposizione, ma ora <strong>di</strong> fatto controparti che devono<br />

risultare collaborative a tutti gli effetti, nell’uso e nello<br />

sviluppo <strong>di</strong> una procedura unica, in un <strong>di</strong>alogo talora obbligato,<br />

ma non per questo non concreto e costruttivo.<br />

L’interesse e lo scopo dell’AdT<br />

1) Avere e tenere gli archivi aggiornati;<br />

2) poter destinare le proprie risorse ad obiettivi <strong>di</strong>versi che<br />

non siano l’approvazione <strong>dei</strong> tipi mappali o <strong>di</strong> frazionamento<br />

(per esempio, indagini come quella svolta sul 60%<br />

del territorio con l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>dei</strong> fabbricati non censiti,<br />

che ha portato alla formazione degli elenchi pubblicati<br />

a <strong>di</strong>cembre scorso; il ricupero <strong>della</strong> cartografia, ecc.).<br />

L’interesse e lo scopo del mondo professionale<br />

1) Ottenere una procedura snella, dematerializzata e autodefinita,<br />

così da eliminare la possibilità <strong>di</strong> sospensioni immotivate<br />

(fattore <strong>di</strong> interpretazione umana);<br />

2) nell’epoca del decentrameto, eliminare la preoccupazione<br />

relativa all’interpretazione personale che potrebbe variare<br />

negli ufficiale decentrati.<br />

La procedura unica che unisce questi due <strong>di</strong>versi scopi/interessi,<br />

che li fa <strong>di</strong>alogare, pare essere appunto il Pre.Geo. 10.<br />

Ponendo a confronto i vari aspetti, è intuitivo che da una<br />

parte l’Agenzia intende snellire le procedure debellando, per<br />

esempio, le sospensioni (non è un regalo al mondo professionale,<br />

bensì la <strong>di</strong>rezione giusta per non creare ulteriori lungaggini<br />

nell’iter degli atti, liberando cosí il proprio personale,<br />

in tal modo destinabile ad altro) e comunque riconoscendo<br />

la responsabilità del tecnico redattore, peraltro già<br />

dal 1988 responsabile delle misure geometriche fornite tramite<br />

i libretti Pre.Geo. (se siamo gli unici responsabili <strong>dei</strong><br />

dati forniti, perché dovremmo avere eterne <strong>di</strong>scussioni e “inceppamenti”<br />

vari, se non motivati, per giungere all’approvazione<br />

<strong>di</strong> un atto …)…<br />

La previsione fatta è che sia imminente l’avvio del Pre.Geo. 10.<br />

Diversamente dalle passate e<strong>di</strong>zioni, ove in una prima fase <strong>di</strong><br />

sperimentazione <strong>dei</strong> software partecipavano un gruppo ristretto<br />

<strong>di</strong> professionisti, l’utilizzo sarà esteso da subito a tutti,<br />

in<strong>di</strong>stintamente, con la facoltà <strong>di</strong> poter scegliere tra la ver-


COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI SASSARI<br />

15<br />

sione 9 e la 10, fino al gennaio 2009, data dalla quale si presume<br />

che il 10 <strong>di</strong>verrà invece sostitutivo e obbligatorio.<br />

Le novità inserite non mo<strong>di</strong>ficano il modo <strong>di</strong> operare, il<br />

metodo sia in campagna che nella successiva redazione dell’atto<br />

<strong>di</strong> aggiornamento, ma è stato introdotto l’automatismo<br />

<strong>di</strong> cui si parla da tempo e che eliminerà il fattore umano<br />

nella gran parte <strong>di</strong> approvazioni degli atti, consentendo<br />

quin<strong>di</strong> un invio telematico più snello in quanto esente da<br />

possibilità <strong>di</strong> sospensioni per interpretazioni errate.<br />

Più precisamente sono previsti <strong>dei</strong> controlli nella procedura<br />

(circa 1839, tutti automatici!) che verranno eseguiti ancora<br />

alla fonte, ovvero sul computer del professionista che re<strong>di</strong>ge<br />

l’atto, controlli che potranno portare a tre esiti <strong>di</strong>versi:<br />

1) atto approvabile (quin<strong>di</strong> inviabile telematicamente ed<br />

approvabile senza possibilità <strong>di</strong> sospensione);<br />

2) atto approvabile, ma con qualche riserva, comunque non<br />

bloccante (quin<strong>di</strong> inviabile telematicamente, ma che richiede<br />

poi l’intervento manuale del tecnico catastale, il<br />

quale dovrà stabilire se l’atto sia corretto o meno);<br />

3) atto non approvabile (non inviabile, in quanto <strong>di</strong> sospensione<br />

certa).<br />

È stata poi introdotta una relazione strutturata, atta al controllo<br />

automatico, formata da un insieme <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarzioni<br />

che il tecnico dovrà rendere a seconda <strong>della</strong> tipologia <strong>di</strong> atto<br />

da re<strong>di</strong>gere. E ancora: il modello censuario è stato rinnovato<br />

e la sua compilazione è stata, per così <strong>di</strong>re, “blindata”,<br />

secondo tipologie e casi, ovvero non sarà più possibile interpretarlo<br />

<strong>di</strong>versamente e re<strong>di</strong>gerlo in maniera <strong>di</strong>fferente a<br />

seconda <strong>della</strong> <strong>provincia</strong> (... catasto che vai, modello censuario<br />

che trovi...). Per ora sono state considerate solo alcune<br />

tra le tipologie più frequenti, pensando poi <strong>di</strong> implementarle<br />

e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> estenderle a tutti i casi possibili.<br />

Con la nuova versione Pre.Geo. in arrivo, propedeutico all’aggiornamento<br />

<strong>della</strong> mappa catastale, anche la grafica è stata<br />

migliorata e, pur mantenendo una struttura essenziale, sono<br />

state inserite alcune funzioni dando inoltre la possibilità,<br />

non trascurabile, <strong>di</strong> generare anche un formato Dxf, oltre al<br />

classico Pdf, cosa questa che consentirà <strong>di</strong> trasportare in<br />

AutoCad il risultato catastale, e quin<strong>di</strong> la possibilità <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre<br />

elaborati uso committenza più chiari e completi.<br />

Per i fabbricati trattati a catasto terreni ed in attesa <strong>di</strong> accatastamento<br />

all’urbano, verrà introdotta una nuova categoria,<br />

ovvero la F/6, che farà da tramite temporaneo fra catasto<br />

terreni e catasto fabbricati, visurabile con eventuali annotazioni,<br />

e che permetterà la successiva trattazione delle<br />

<strong>di</strong>tte a catasto urbano, ove si colloca la migliore rappresentazione<br />

delle unità immobiliari.<br />

Laura CINELLI<br />

da “Il Geometra Bresciano” <strong>2008</strong>/3<br />

NOVITÀ DALLA CASSA<br />

I<br />

l Comitato Delegati del maggio scorso ha deliberata<br />

quasi all’unanimità (votanti 144, <strong>di</strong> cui favorevoli n.<br />

140, contrari n. 2, astenuti n. 2) l’obbligo alla iscrizione<br />

alla Cassa ai <strong>Geometri</strong> e <strong>Geometri</strong> Laureati iscritti all’Albo<br />

Professionale, detta <strong>di</strong>sposizione decorrerà dal 1° Gennaio 2010,<br />

naturalmente il provve<strong>di</strong>mento è ora al vaglio <strong>dei</strong> Ministeri<br />

Vigilanti, che dovranno dare il loro parere vincolante in merito.<br />

L’attuazione <strong>della</strong> <strong>di</strong>sciplina iscrittiva in vigore dal 2003, ha imposto<br />

in questi anni una costante e complessa azione <strong>di</strong> controllo<br />

sulla veri<strong>di</strong>cità delle <strong>di</strong>chiarazioni rese dai professionisti iscritti<br />

all’Albo che, al fine <strong>di</strong> escludere l’obbligo <strong>di</strong> iscrizione alla<br />

Cassa, autocertificano il non esercizio dell’attività professionale.<br />

Tale complessa attività <strong>di</strong> verifica, svolta anche con l’ausilio <strong>dei</strong><br />

Collegi, ha fatto emergere situazioni <strong>di</strong> incertezza che richiedevano<br />

un preciso intervento sulla regolamentazione vigente.<br />

Recependo l’esigenza <strong>di</strong> superare tale situazione, la<br />

Commissione Legislativa. in una prospettiva <strong>di</strong> semplificazione<br />

ed allo scopo <strong>di</strong> rendere il regime iscrittivo maggiormente aderente<br />

alla mutata realtà del mondo professionale, ha ritenuto opportuno<br />

proporre ed il Comitato ha approvato, la proposta <strong>di</strong><br />

mo<strong>di</strong>fica che si sostanzia nell’obbligatoria iscrizione alla Cassa <strong>di</strong><br />

tutti gli iscritti all’Albo.<br />

Da un breve approfon<strong>di</strong>mento storico <strong>della</strong> <strong>di</strong>sciplina normativa<br />

dell’istituto, dall’evoluzione <strong>della</strong> quale emerge con chiarezza<br />

come il Legislatore, nell’in<strong>di</strong>viduare i presupposti dell’iscrizione,<br />

abbia nel contempo costantemente recepito le <strong>di</strong>verse<br />

esigenze <strong>della</strong> realtà professionale, adeguando per quanto<br />

possibile il dettato normativo a tale realtà. Se, infatti, la legge<br />

istitutiva <strong>della</strong> Cassa richiedeva per l’iscrizione il requisito dell’esercizio<br />

<strong>della</strong> professione con carattere <strong>di</strong> continuità (L.<br />

990/1955), già con la prima risistemazione <strong>della</strong> <strong>di</strong>sciplina l’iscrizione<br />

è <strong>di</strong>venuta obbligatoria per tutti gli iscritti all’Albo (L.<br />

37/1967); successivamente, è stata poi introdotta la possibiltà<br />

<strong>di</strong> escluderla per i titolari <strong>di</strong> altra forma <strong>di</strong> previdenza (L.<br />

773/1982), prevedendo nuovamente nell’ultimo assetto normativo<br />

che ha preceduto la privatizzazione il requisito <strong>della</strong><br />

continuità professionale (L. 236/1990).<br />

Il regime iscrittivo è stato ulteriormente mo<strong>di</strong>ficato con l’incisiva<br />

riforma del 2002, con la quale il Comitato Delegati ha deciso<br />

l’abolizione degli “Iscritti <strong>di</strong> Solidarietà”, tenendo conto<br />

degli innovativi principi introdotti in materia previdenziale<br />

dalla L. 335/1995, nonché <strong>della</strong> potestà normativa riconosciuta<br />

dal D.Lgs. 509/1994 (privatizzazione <strong>della</strong> Cassa).<br />

Dopo oltre un quinquennio dall’entrata in vigore <strong>della</strong> riforma<br />

in parola, anche se il bilancio complessivo può <strong>di</strong>rsi positivo, la<br />

complessità dell’azione <strong>di</strong> controllo sulla veri<strong>di</strong>cità delle <strong>di</strong>chiarazioni<br />

rese dai professionisti in or<strong>di</strong>ne al non esercizio <strong>della</strong> professione,<br />

deve considerarsi sintomatico <strong>di</strong> un profilo <strong>di</strong> incertezza,<br />

che la nuova <strong>di</strong>sposizione si è inteso superare, rendendo obbligatoria<br />

per tutti gli iscritti all’Albo l’iscrizione alla Cassa ed eliminando<br />

la figura dell’iscritto al solo Albo, la cui permanenza<br />

nell’o<strong>di</strong>namento non appariva in alcun modo più giustificata.<br />

L’iscrizione all’Albo, infatti, produce – in<strong>di</strong>pendentemente da<br />

ogni altra con<strong>di</strong>zione – effetti <strong>di</strong> notevole rilievo, ampliando la<br />

sfera <strong>della</strong> capacità giuri<strong>di</strong>ca del soggetto e legittimandolo ad<br />

esercitare la professione. Tale circostanza è <strong>di</strong> per sé qualificante<br />

ed idonea a generare l’obbligazione contributiva, a fronte<br />

<strong>della</strong> quale il professionista assume il <strong>di</strong>ritto alla tutela assistenziale<br />

e previdenziale garantita dalla Cassa; mentre la figura dell’iscritto<br />

al solo Albo ha invece in questi anni ingenerato una<br />

grande confusione anche sotto un profilo strettamente professionale,<br />

consentendo una consistente evasione contributiva. Gli<br />

effetti dell’iscrizione <strong>di</strong> professionisti che potrebbero non produrre<br />

red<strong>di</strong>to professionale, non è ostativa, infatti il sistema


16<br />

COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI SASSARI<br />

previdenziale <strong>della</strong> Cassa, è fondato sul prelievo contributivo<br />

anche in assenza <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to attraverso il pagamento <strong>dei</strong> minimi,<br />

a fronte del quale il professionista ottiene la garanzia <strong>della</strong><br />

futura liquidazione <strong>di</strong> una prestazione, l’assistenza sanitaria, l’eventualità<br />

<strong>di</strong> prestazione per l’inabilità od invali<strong>di</strong>tà. Il fenomeno,<br />

del resto, è già ampiamente conosciuto dalla nostra<br />

Gestione, alla quale molti associati a “red<strong>di</strong>to zero” sono rimasti<br />

iscritti nella prospettiva <strong>della</strong> liquidazione <strong>di</strong> un trattamento<br />

eventualmente complementare (ritenuto più remunerativo rispetto<br />

a previdenze assicurative) a quello derivante dall’attività principale<br />

svolta. Nella prospettiva <strong>della</strong> semplificazione del regime<br />

iscrittivo alla Cassa, può considerarsi positivo anche il nuovo<br />

regime fiscale semplificato per i contribuenti minimi, introdotto<br />

dalla manovra finanziaria per il <strong>2008</strong>. Sotto il profilo economico,<br />

infine, l’approvazione <strong>della</strong> mo<strong>di</strong>fica del regime iscrittivo<br />

è sostenuta dall’analisi compiuta dall’Attuario, infatti dalla relazione<br />

pre<strong>di</strong>sposta emerge come la mo<strong>di</strong>fica incida positivamente<br />

sui risultati del Bilancio Tecnico, mantenendo positivo il saldo<br />

previdenziale fino al 2021, il saldo corrente fino al 2028 ed il patrimonio<br />

fino al 2043. Per gli altri provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica<br />

regolamentare e sul Bilancio Consuntivo 2007, approvati nella<br />

stessa seduta del Comitato Delegati, vi darò resoconto nel prossimo<br />

numero <strong>della</strong> Rivista.<br />

Renzo FIORITTI<br />

ASSENTI LE CASE FANTASMA IN CATASTO<br />

L<br />

e case non Censite in Catasto, continuano a sorgere<br />

popolando le campagne, senza pagare dazio: il primo<br />

termine per il loro accatastamento è trascorso senza<br />

che nessuno se ne accorgesse. Il 10 Marzo, infatti era la scadenza<br />

per denunciare i fabbricati non risultanti in Catasto, ma<br />

presenti sugli elenchi dell’Agenzia del Territorio, pubblicati in<br />

Gazzetta Ufficiale il 10 Agosto 2007. Quanto agli altri elenchi,<br />

sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale del 26 Ottobre<br />

2007 (il termine per l’accatastamento era il 26 Maggio <strong>2008</strong>),<br />

il 7 Dicembre 2007 e 28 Dicembre 2007, per cui i termini sono<br />

scaduti rispettivamente il 7 e 28 Luglio <strong>2008</strong>.<br />

Il mancato accatastamento è da ricercarsi, sulla impossibilità <strong>di</strong><br />

definire la regolarizzazione urbanistica. Infatti a una denuncia<br />

<strong>di</strong> accatastamento, dovrebbe seguire una regolarizzazione e<strong>di</strong>lizia<br />

con il titolo del permesso e<strong>di</strong>lizio in sanatoria”, che viene<br />

rilasciato se il fabbricato o ampliamento possono ricevere il Si<br />

del Comune.<br />

Dopo gli elenchi pubblicati, tutti si aspettavano un incremento<br />

delle pratiche <strong>di</strong> accatastamento, invece niente.<br />

Chi desidera aderire ad accatastare gli immobili, non lo fa volentieri,<br />

se questi non sono sanabili secondo i Re go la menti vigenti;<br />

da questa considerazione è chiaro che molti immobili<br />

resteranno fantasmi. Gli e<strong>di</strong>fici non accatastati - non rientrano<br />

neanche sugli Unici o nel 730, per mancanza <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>ta.<br />

Una doppia beffa per le Casse dello Stato, che avevano previsto<br />

sostanziosi introiti. Gli effetti fiscali delle ren<strong>di</strong>te attribuite,<br />

decorrono comunque dal 1° Gennaio dell’anno successivo<br />

alla costruzione, ovvero mancando tale data, dal 1° gennaio<br />

2007. In caso <strong>di</strong> mancato adempimento, per entrambe le tipologie<br />

<strong>di</strong> immobili, sarà l’Agenzia del Territorio a censirli, addebitandone<br />

i costi (almeno 300-500 euro a unità immobiliare)<br />

ai proprietari, oltre alle sanzioni (dal minimo <strong>di</strong> 258 al<br />

massimo <strong>di</strong> 2.066 euro per unità).<br />

Ma come farà l’Agenzia, con le proprie forze, a surrogare centinaia<br />

<strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> immobili<br />

Lo strumento sarà, con ogni probabilità, l’affidamento in concessione<br />

ai professionisti delle pratiche, ispezioni sul posto<br />

comprese. Sarebbe consigliabile che i Presidenti <strong>dei</strong> Collegi locali,<br />

tramite mezzi <strong>di</strong> stampa, pubblicizzassero articoli in merito,<br />

sollecitando e informando in modo capillare i contribuenti,<br />

invitandoli così a contattare i tecnici professionisti. Molti che –<br />

già da tempo si sono adoperati , hanno potuto riscontrare – che<br />

ai <strong>Geometri</strong> è aumentato sostanzialmente il lavoro.<br />

Chi non può avvalersi dell’accortezza <strong>dei</strong> Collegi, si organizzi –<br />

personalmente – per partecipare al censimento più importante<br />

degli ultimi anni.<br />

ISTANZE SANATORIA DECORRENZA TERMINI<br />

L<br />

autorità competente ha l’obbligo <strong>di</strong> pronunciarsi entro<br />

60 giorni dalla data <strong>di</strong> presentazione sulla domanda<br />

<strong>di</strong> sanatoria e<strong>di</strong>lizia, che si intende rifiutata<br />

trascorso detto termine. È quanto riba<strong>di</strong>to dalla Corte <strong>di</strong><br />

Cassazione, con la recente sentenza n. 17954 del 6.5.<strong>2008</strong>.<br />

Secondo la Corte il principio sopra enunciato si evince chiaramente<br />

sia dall’art. 13, comma 2, <strong>della</strong> L. 47/1985, sia dall’art.<br />

36, comma 3, del DPR 380/2001 (T.U. dell’e<strong>di</strong>lizia), i quali<br />

entrambi <strong>di</strong>spongono che «Sulla richiesta <strong>di</strong> permesso in sanatoria<br />

il <strong>di</strong>rigente o il responsabile del competente ufficio comunale<br />

si pronuncia con adeguata motivazione, entro sessanta<br />

giorni decorsi i quali la richiesta si intende respinta.».<br />

Quanto sopra ha come conseguenza, secondo la Suprema<br />

Corte, che dopo la scadenza del termine viene meno l’obbligo<br />

del giu<strong>di</strong>ce penale <strong>di</strong> sospendere il proce<strong>di</strong>mento, pur se permane<br />

il potere dell’autorità amministrativa <strong>di</strong> rilasciare tar<strong>di</strong>vamente<br />

atto <strong>di</strong> sanatoria, ove l’esistenza <strong>dei</strong> relativi presupposti<br />

venga accertata anche oltre il termine <strong>dei</strong> 60 giorni. La<br />

Corte nega inoltre la tesi che il termine in argomento decorra<br />

solo dopo l’acquisizione del parere <strong>di</strong> compatibilità paesaggistica,<br />

nei casi in cui questo sia richiesto, in quanto ciò sarebbe<br />

contrario al chiaro tenore letterale delle <strong>di</strong>sposizioni sopra riportate,<br />

dalle quali non si evince alcuna <strong>di</strong>stinzione tra abusi<br />

urbanistici in zona vincolata e abusi urbanistici in zona non<br />

vincolata. Da ultimo si fa presente, a proposito del proce<strong>di</strong>mento<br />

amministrativo <strong>di</strong> rilascio/<strong>di</strong>niego del permesso in sanatoria,<br />

che l’obbligo <strong>di</strong> comunicazione <strong>dei</strong> motivi ostativi all’accoglimento<br />

<strong>della</strong> domanda, <strong>di</strong> cui all’art. 10-bis <strong>della</strong> L.<br />

241/1990, è imposto solo per i casi in cui l’autorità amministrativa<br />

intende adottare un provve<strong>di</strong>mento «formale» <strong>di</strong> <strong>di</strong>niego<br />

<strong>della</strong> domanda, e quin<strong>di</strong> non è applicabile nei casi, come<br />

quello in esame, in cui il provve<strong>di</strong>mento finale si forma solo<br />

in modo «tacito» attraverso il silenzio tenuto dalla pubblica<br />

amministrazione per un determinato periodo <strong>di</strong> tempo.

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