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la<br />
<strong>TOSCANA</strong><br />
Toscana Cultura - Anno 1 - Numero 10 - <strong>Novembre</strong> <strong>2013</strong> - Registrazione Tribunale di Firenze n. 5905 del 6-2-<strong>2013</strong> - Iscriz. Roc. 23227. E 2<br />
Angiolo Volpe<br />
al Museo Piaggio<br />
Mauro Baroncini<br />
espone a Santa Brigida<br />
Le "Isole" di<br />
Franco Mauro Franchi<br />
<strong>La</strong> pittura onirica<br />
di Sandra Tesi<br />
Duccia Camiciotti<br />
la poetessa carismatica<br />
Scarlett <strong>La</strong>roma<br />
l'arte di cucire poesia<br />
Diladdarno <strong>2013</strong><br />
25 artisti in Oltrarno<br />
Al Teatro Affratellamento<br />
Cus Cus / Eros & Thanatos<br />
1
Con il Patrocinio del Comune di Campi Bisenzio<br />
Nell'ambito di<br />
&<br />
Lo spettacolo sarà preceduto alle ore 17:00 da un Aperitivo<br />
e una “Asta Silenziosa” nel Foyer del Teatro.<br />
Il ricavato dello spettacolo sarà devoluto per il progetto “Una scuola in Sri <strong>La</strong>nka” che stiamo portando avanti<br />
da diversi anni e la scuola è già operativa in locali in affitto dove già accogliamo 45 bambini. Sul nostro sito www.<br />
fabiojonathan.org ci sono le informazioni su varie iniziative di raccolta fondi aperte al momento
Con il patrocinio del<br />
Artisti e autori alle Giubbe Rosse<br />
a cura di JACOPO CHIOSTRI<br />
PROGRAMMA DEL MESE DI NOVEMBRE <strong>2013</strong><br />
sabato 2 mostra di pittura di<br />
GIACOMO CORAZZI<br />
domenica 3 mostra di pittura<br />
Associazione “Le Balze”<br />
sabato 9 presentazione libro di<br />
SAVERIO DI GIULIO<br />
giovedì 14 presentazione libro di<br />
CLARISSA TRENTACOSTI<br />
sabato 16 pomeriggio di poesia<br />
INNOCENTE FOGLIO e BEPPE GUZZO<br />
sabato 23 mostra di pittura di<br />
LEONARDO GOGGIOLI<br />
sabato 23 ore 20.30<br />
Cena Vegetariana<br />
domenica 24 mostra di grafica di<br />
Yune Hikosaka<br />
Le manifestazioni saranno riprese da Toscana Tv e trasmesse nella rubrica “Incontri con l’arte” condotta da<br />
FABRIZIO BORGHINI<br />
Servizio fotografico di MARCO CHIARANTINI<br />
Info: RICCARDO GHIRIBELLI riccardoghiribelli@virgilio.it<br />
Giubbe Rosse - Piazza della Repubblica 13/14 - 50123 Firenze<br />
Tel. 055 212280 - info@giubberosse.it - www.giubberosse.it
Sommario<br />
Sommario<br />
Al Museo Piaggio di Pontedera<br />
Mauro Baroncini<br />
Tradizione e metodo<br />
A Pontassieve<br />
Un angolo di paradiso<br />
Duccia Camiciotti<br />
L'arte di cucire poesia<br />
Liliana Ugolini<br />
Diladdarno <strong>2013</strong><br />
5<br />
Angiolo<br />
8<br />
a<br />
10<br />
Sandra Tesi<br />
12e la<br />
Il Paiolo alla<br />
Gnoccata<br />
14<br />
18<br />
24<br />
9 Podere<br />
dell'Anselmo<br />
16<br />
Villa<br />
Le Rondini<br />
20<br />
22<br />
Volpe<br />
Santa Brigida<br />
Le Isole di<br />
Franco Mauro Franchi<br />
sua pittura onirica<br />
Arte e amicizia<br />
Poetessa carismatica<br />
Scarlett <strong>La</strong>roma<br />
All'Affratellamento<br />
con Cus Cus<br />
25 artisti in Oltrarno<br />
<strong>La</strong> Toscana si avvia a festeggiare il primo<br />
anno di vita, un traguardo che verrà giustamente<br />
festeggiato da chi ha contribuito<br />
a decretarne il successo, dai giornalisti ai<br />
fotografi, dai grafici agli amministrativi. Ma<br />
quello che più gratifica è aver avuto il consenso<br />
dei lettori che nei primi undici mesi sono stati<br />
oltre centomila.<br />
Anche questo numero riserverà, lo speriamo,<br />
piacevoli sorprese al lettore al quale proponiamo<br />
la sontuosa mostra del pittore livornese Angiolo<br />
Volpe al Museo Piaggio di Pontedera e<br />
quella on the road dello scultore Franco Mauro<br />
Franchi a Pontassieve.<br />
Chi ci seguirà nella lettura, potrà inoltrarsi con<br />
noi nell'antica location della Sosta del Gusto di<br />
Santa Brigida dove incontrerà i quadri dell'artista<br />
fiorentino Mauro Baroncini.<br />
Rimanendo sempre negli splendidi dintorni collinari<br />
di Firenze, proponiamo una visita alla scoperta<br />
di alcune eccellenze quali Villa Le Rondini<br />
sulla via Bolognese e il Podere Anselmo immerso<br />
nei vigneti di Montespertoli mentre a Serpiolle<br />
abbiamo seguito l'annuale connubio fra<br />
l'Antica Compagnia del Paiolo e la Gnoccata.<br />
Ci siamo anche inoltrati nel percorso misterioso<br />
della pittura onirica di Sandra Tesi e e in quello<br />
esistenziale della poetessa Duccia Camiciotti.<br />
Un'originale forma di rappresentazione artistica<br />
ce la propone la fiorentina d'adozione Scarlett<br />
<strong>La</strong>roma che insegna come si possa fare poesia<br />
attraverso il cucito.<br />
Poi, la cronaca di un successo annunciato: il Cus<br />
Cus/Eros & Thanatos di Liliana Ugolini al Teatro<br />
Affratellamento di Firenze.<br />
In conclusione, un'anteprima: Diladdarno <strong>2013</strong>,<br />
la kermesse promossa da CNA per dare visibilità<br />
alle antiche lavorazioni artigiane che sopravvivono<br />
all'incedere dei secoli rimanendo un<br />
vanto del nostro territorio.<br />
Fabrizio Borghini<br />
fabrizio.borghini@toscanacultura.it<br />
In copertina:<br />
Angiolo Volpe, Viaggio nel futuro, 2012, cm. 70x50<br />
la Toscana<br />
Periodico di attualità, arte e cultura<br />
dell’Associazione Toscana Cultura<br />
Registrazione Tribunale di Firenze<br />
n. 5905 del 6-2-<strong>2013</strong> - Iscriz. Roc. 23227<br />
Numero 10 - <strong>Novembre</strong> <strong>2013</strong><br />
Direzione e Redazione:<br />
Via Valdichiana, 42 - 50127 Firenze<br />
Tel. 333 3196324<br />
redazione@toscanacultura.it<br />
www.toscanacultura.it<br />
Direttore responsabile:<br />
Fabrizio Borghini<br />
Segretario e curatore sito web:<br />
Emanuele Mecca<br />
Capo Redattore:<br />
Leonardo <strong>La</strong>ndi<br />
Redazione:<br />
Anna Balsamo<br />
Carmelo Consoli<br />
Scarlett <strong>La</strong>roma<br />
Roberto Milani<br />
Daniela Pronestì<br />
Alfredo Scanzani<br />
Grafica, impaginazione e stampa:<br />
Nova Arti Grafiche srl<br />
50058 Signa (FI)<br />
4 Sommario
Angiolo<br />
VOLPE<br />
Il “Viaggio nel tempo”<br />
al Museo Piaggio<br />
di Pontedera<br />
di Roberto Milani<br />
foto Veronica Gentile<br />
Si è inaugurata lo scorso 19 ottobre, nella prestigiosa<br />
cornice del Museo della Fondazione Piaggio di<br />
Pontedera, la mostra personale dell’artista labronico<br />
Angiolo Volpe, “Viaggio nel Tempo”, curata da Riccardo<br />
Ferrucci (curatore anche del catalogo edito da CLD) e organizzata<br />
in collaborazione con la Casa d’Arte San Lorenzo.<br />
<strong>La</strong> storica dell’arte Slivia Guidi, a proposito dell’esposizione, scrive:<br />
“L’artista toscano ha presentato al pubblico una raccolta di<br />
circa quaranta opere tutte realizzate a matita e pastello su tavola<br />
di pioppo, suddivise in quattro cicli, Cavalli e cavalli, Cavalli di<br />
ferro, Cavalli di ferro nelle scuderie del tempo, Viaggio nel tempo.<br />
Educati a vedere le opere di Volpe di chiaro taglio post macchiaiolo,<br />
i visitatori si sono trovati davanti ad un evento singolare per<br />
l’unicità del soggetto trattato: imponenti locomotive a vapore<br />
lanciate in corsa come liberi cavalli o sbuffanti in sosta in stazioni<br />
Pontedera, Museo Piaggio. Da sinistra: Liviana Canovai, assessore alla Cultura del<br />
Comune di Pontedera, Roberto Milani della Casa d'Arte San Lorenzo, il maestro Volpe,<br />
Riccardo Costagliola, presidente Fondazione Piaggio, Riccardo Ferrucci, curatore della<br />
mostra, fotografati nel fatidico momento del taglio del nastro che inaugura la mostra<br />
<strong>La</strong> vespa rossa, matita e pastello su tavola, cm. 100x120<br />
di altri tempi, ma ben lontani dai “classici” soggetti naturalistici fino ad<br />
ora proposti.<br />
Ad affascinare lo spettatore non è solo il simbolo positivo del progresso<br />
della società industriale ottocentesca o la metafora dell’esistenza<br />
che troviamo in queste tavole, ma l’incisività del tratto delle immagini<br />
reso con estrema maestria e sicurezza.<br />
A partire dal 2009 il disegno rappresenta per l’artista un momento fondamentale<br />
di espressione cui affidare la propria memoria, le sensazioni<br />
percepite durante i viaggi dell’esistenza.<br />
Lo stile si traduce in un disegno sempre più libero capace di cogliere il<br />
movimento attraverso la giustapposizione di linee intricate, stringenti<br />
come fugaci istanti in successione. L’uso sapiente del monocromo e<br />
dello sfumato, intervallati, talvolta, da accese cromie a pastello, contribuiscono<br />
a creare atmosfere sospese tra realtà ed immaginazione.<br />
Stazioni, luoghi ove le persone transitano senza conoscersi, hangar,<br />
Angiolo Volpe 5
all’icona per eccellenza della produzione industriale e dell’innovazione. Il<br />
mezzo a due ruote riecheggia, infatti, non solo nelle locandine pubblicitarie,<br />
ma anche all’interno di grigi hangar ove, con il suo color rosso fiammante, ha<br />
il ruolo indiscusso di star.”<br />
Conosco Angiolo Volpe da anni. Quando lo incontrai la prima volta aveva da<br />
poco accantonato quel gesto pittorico tipicamente labronico, legato essenzialmente<br />
alla tradizione post-macchiaiola.<br />
Si stava cimentando, allora, in una pittura oserei dire di impronta impressionista.<br />
Paesaggi, atmosfere, colori, luci, tutto era permeato da una sapiente<br />
maestria nella gestione della materia, evoluta e sedimentata a colpi di pennello.<br />
Ricordo di lui, le interminabili ore passate in piedi a dipingere, in<br />
quell’enorme studio che è la natura.<br />
Poi, per colpa di inutili persone, nacquero delle incomprensioni e le nostre<br />
strade presero percorsi diversi. Ho continuato però a seguirlo. Mi interessava,<br />
comunque, vedere l’evoluzione di artista così dotato, così capace.<br />
L’ho visto abbandonare il pennello e la pittura ad olio, per dedicarsi completamente<br />
al pastello dove le setole venivano sostituite dai polpastrelli delle<br />
dita e la luce, la sintesi e la trasparenza, diventano protagonisti del tutto.<br />
Poi di nuovo una pittura dal profumo di trementina ed olio di lino, ma il<br />
tema oramai si era evoluto: Angiolo Volpe stava camminando in ambiente<br />
surrealista.<br />
Qualche tempo fa ci siamo ritrovati. E mi accorgo, magicamente, che niente<br />
è cambiato tra di noi. Tutto torna come prima e la stima professionale, l’ammirazione<br />
del genio artistico e l’amicizia ne escono vincenti. Contro tutto e<br />
contro tutti.<br />
Strada ferrata in periferia, matita e pastello su tavola, cm. 150x100<br />
rotaie, edifici industriali, locandine reclamizzanti la vespa,<br />
vecchie pellicole, introducono lo spettatore, come in<br />
film d’epoca, nel lungo viaggio che Volpe ha intrapreso<br />
con sé stesso.<br />
<strong>La</strong> locomotiva è un elemento dinamico, rappresenta la<br />
tecnologia, il progresso, simbolo dei frenetici ritmi che la<br />
vita porta con sé richiamandoci al passato per riconsegnarci<br />
al futuro.<br />
Non è un caso che Volpe, per tramandare la memoria di<br />
uno dei più drammatici episodi della storia del Novecento<br />
commesso ai danni degli ebrei, abbia deliberatamente<br />
scelto di raffigurare un monumentale treno, metafora per<br />
eccellenza della vita, che transita verso l’ultima stazione,<br />
Pontedera, Museo Piaggio. Un momento dell'inaugurazione della mostra<br />
Ten to two, matita e pastello su tavola, cm. 70,5x102<br />
i cancelli di Auschwitz, per consegnare a tutti noi uno<br />
straordinario messaggio di speranza: si può cambiare<br />
prospettiva, il treno compie sempre il viaggio di ritorno.<br />
Siamo nella città della Vespa e l’artista rende omaggio<br />
Come è spesso avvenuto, nella storia dei grandi maestri del passato, assistiamo<br />
all’ennesima “rivoluzione” stilistica anche nell’opera di Volpe. Di<br />
nuovo via i colori, i tubetti, i diluenti per dare spazio alla grafite, al carboncino,<br />
al gesto.<br />
È doveroso ora, da parte mia, fare una riflessione.<br />
In tempi moderni il disegno è stato nobilitato a forma primaria di espressione<br />
artistica. In passato era solo strumento. Era l’idea, la bozza, lo studio.<br />
Solo il dipinto o l’affresco erano il traguardo. Era nobilitato solo dagli addetti.<br />
A volte serviva per realizzare le matrici di stampa ma era relegato a quella<br />
serie di oggetti d’arte considerati “figli di un Dio minore”. Eppure tutti lo<br />
sanno il disegno o meglio ancora, il segno è l’anima dell’arte!<br />
Anche in quelle forme espressive considerate “contemporanee”. Pensate al<br />
cinema, alla video-art, all’arte performativa, alla pubblicità… Tutto nasce<br />
da un’idea che si trasferisce su carta attraverso il segno!<br />
Oggi finalmente il disegno è a tutti gli effetti Arte. E che Arte!<br />
E Angiolo Puntuale come sempre ci guida attraverso il disegno in questo<br />
6 Angiolo Volpe
Pontedera, Museo Piaggio. Da sinistra: Roberto Milani e<br />
Paolo Bacchereti della Casa d'Arte San Lorenzo, Riccardo<br />
Ferrucci, Riccardo Costagliola, il maestro Volpe, Liviana<br />
Canovai e l'architetto Luca Masi<br />
suo universo creativo.<br />
Questa mostra si risolve tutta attraverso questo gesto. Tavole di pioppo, graffiate,<br />
violentate, segnate, sulle quali vibra il grande gioco della vita. Sì perché<br />
giunto a celebrare i cinquanta anni di carriera, Volpe, segna il passo con una<br />
mostra del tutto autobiografica, di soli disegni.<br />
Potrebbe sembrare una mostra interamente dedicata al cinema e alla Vespa.<br />
Insomma al mito. Ma non è così. Il cinema e la Vespa sono solo dei pretesti.<br />
Così come lo sono i suoi “cavalli di ferro”. Locomotive e treni di altri tempi che<br />
prima sfrecciano nel paesaggio, il suo paesaggio, e come sempre avviene,<br />
arrivano in un luogo chiamato stazione. Quella stazione che livella tutti. Quel<br />
luogo dove le persone hanno quasi timore ad incrociare gli sguardi di coloro<br />
che sono di fronte e attendono di proseguire il loro viaggio. Dove la gente si<br />
ritrova o si separa, dove va incontro al proprio futuro o scappa dall’odiato<br />
passato. Dove inizia una<br />
nuova avventura o cavalca<br />
la propria quotidianità.<br />
Comunque viaggio.<br />
Sì, se vi soffermerete a<br />
guardare attentamente le<br />
opere presenti in questa<br />
esposizione troverete il<br />
“viaggio”. Quello compiuto<br />
da quest’uomo.<br />
Dalla fabbrica al dubbio,<br />
dalla capacità di fermarsi a<br />
guardare, al vivere lo scorrere<br />
del tempo. Dalla luce<br />
che ha caratterizzato tanto<br />
lavoro, alle attese di rinnovare<br />
un successo sperato,<br />
voluto, cercato.<br />
Ecco, forse il protagonista assoluto di questo evento è proprio il tempo. Lo<br />
troviamo in molte opere qui esposte. <strong>La</strong>ncette, quadranti, numeri che seguano<br />
l’inarrestabile corso della vita.<br />
L’uomo nella sua magnifica lucida follia, ha inventato “un tempo”, in contrapposizione<br />
a quello dell’universo che scandisce le ere, le stagioni, il giorno, la<br />
notte. Ha inventato i secondi, i minuti, le ore. Il ticchettio dell’ingranaggio che<br />
ammonisce e rimprovera se qualcuno ha il coraggio di non ascoltarlo. Il tempo<br />
passa, il viaggio continua. Questi “cavalli di ferro nelle scuderie del tempo”<br />
non si fermano. Come il viaggio, come l’arte, come la vita.<br />
<strong>La</strong> mostra patrocinata dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Pisa e dal<br />
Comune di Pontedera, sarà visitabile, ad ingresso libero, fino al 16 novembre<br />
<strong>2013</strong> con il seguente orario: martedì/sabato10/13 - 14/18. Aperta la seconda<br />
domenica del mese.<br />
L'enigma dell'ora, matita e pastello su tavola, cm. 100x85 (particolare)<br />
Angiolo Volpe<br />
Nato a Livorno nel 1943. Ha iniziato a dipingere giovanissimo<br />
e si è subito orientato verso la pittura come<br />
unica attività professionale. I suoi primi lavori risentono<br />
della lezione apportata dai Macchiaioli, pur evidenziando<br />
una propria linea espressiva originale che avrà modo di<br />
imporsi sempre più con il trascorrere del tempo.<br />
Negli anni Settanta ha compiuto numerosi viaggi, sia in Italia<br />
che all’estero, per vivere nuove esperienze umane e per dipingere<br />
realtà naturali, ambientali ed architettoniche tra loro<br />
diverse. Ha continuato ad affinare la propria ricerca che è<br />
elemento essenziale del suo divenire espressivo.<br />
Numerose mostre personali nelle più importanti gallerie italiane<br />
e straniere lo hanno imposto negli anni all’attenzione<br />
del pubblico, che ha avuto modo di apprezzarlo anche in<br />
America e in Giappone.<br />
Tra le più recenti esposizioni assumono particolare importanza:<br />
nel 2007 quella presso la Biblioteca Marciana a Venezia<br />
e a Fiesole, Giorgio de Chirico e un Novecento prima e dopo<br />
la Transavanguardia, curate da Giovanni Faccenda. Nel 2008<br />
sempre a Fiesole, alla Basilica di San Alessandro, con una<br />
personale con quaranta pastelli. Nel 2009 due eventi con<br />
Walter <strong>La</strong>zzaro: la mostra Dialogo del Silenzio, catalogo<br />
Mondadori; nella Galleria di Milano ed in contemporanea<br />
nella Galleria di Forte dei Marmi. Successivamente ad<br />
Arezzo, alla Galleria Comunale d’Arte moderna, la mostra dal<br />
titolo Richiami Invisibili curata da G. Faccenda, catalogo<br />
Mondadori. L’esposizione collettiva nel 2010 Giuseppe<br />
Garibaldi e i Mille - Dalla realtà al mito, Granai di Villa<br />
Mimbelli, Livorno, a cura di Aurora Scotti e Marco Di<br />
Giovanni. Nel 2012 Passaggi pedonali per l’infinito presso il<br />
Centrum Sete Sóis Sete Luas di Ponte De Sôr, Portogallo e<br />
nell’ottobre <strong>2013</strong> Viaggio nel tempo al Museo Piaggio di<br />
Pontedera, curate da Riccardo Ferrucci.<br />
Di carattere piuttosto mite e riservato, egli riesce tenacemente<br />
a portare avanti le proprie convinzioni ed i propri intendimenti<br />
con meditate, a volte sofferte, comunque ferme<br />
decisioni. Vive a Castiglioncello (Livorno), a contatto con il<br />
mare e la natura, dove opera in un poetico raccoglimento.<br />
Ripercorre gli antichi binari, matita e pastello su tavola, cm. 34x53<br />
Per info:<br />
Tel. 0587 27171 - www.museopiaggio.it<br />
Tel. 0571 43595 - www.arte-sanlorenzo.it<br />
Angiolo Volpe 7
L’Associazione Artistico Culturale<br />
dalle Terre di Giotto e dell’Angelico<br />
PRESENTA IL PITTORE<br />
Mauro<br />
Baroncini<br />
Attività alla Casa Museo di Giotto<br />
Visto il grande successo che sta avendo la mostra della rivisitazione<br />
di stampe inerenti alcune opere di Giotto nella sua Casa<br />
Natale sul colle di Vespignano a Vicchio, questa continuerà fino<br />
a tutto il mese di novembre e sarà visitabile nei giorni di sabato<br />
e domenica dalle ore 10-13 e 15-19<br />
Sabato 7 dicembre <strong>2013</strong> l’Associazione e il Comune di Vicchio<br />
inaugureranno alle ore 16 presso la Casa di Giotto la Collettiva<br />
di Natale. <strong>La</strong> mostra durerà fino al 12 gennaio 2014.<br />
Informiamo coloro che sono interessati a esporre una mostra di<br />
pittura, scultura e fotografia nel 2014 presso il Museo Casa Natale<br />
di Giotto a Vespignano - Vicchio (FI) di affrettarsi per<br />
l’iscrizione entro il mese di novembre.<br />
Per contatti: info@dalleterredigiottoedellangelico.it<br />
Cell. 328 5990920 - 329 9293044 - 339 2593932<br />
di Daniela Pronestì<br />
Quello dell’arte è un mondo che riserva talvolta delle gradite<br />
sorprese. Può accadere, infatti, di conoscere degli artisti cui<br />
non occorrono clamori della critica per essere grandi, perché<br />
la loro grandezza non è un’ opinione, ma un fatto certo<br />
e incontrovertibile che lascia i nostri occhi stupiti al miracolo di un talento<br />
dispensato dalla natura e forgiato dall’uomo.<br />
Quando incontri Mauro Baroncini, la sua pittura gioiosa ed emozionante,<br />
capisci di avere di fronte a te un maestro dalla sapienza antica, la cui<br />
abilità tecnica è tanto più perfetta quanto più forte è il suo desiderio di<br />
trovare il giusto equilibrio tra imitazione<br />
e originalità. Il pittore fiorentino<br />
attraversa una fase<br />
espressiva particolarmente felice,<br />
in cui la vicenda dell’uomo fa da<br />
sfondo alla maturità dell’artista,<br />
ed entrambe scandiscono le fasi di<br />
un racconto appassionante che<br />
abbraccia una vita intera. Il suo è<br />
un dialogo lungo e ininterrotto con<br />
la pittura, un dialogo che amalgama<br />
sensazioni e sogni, che di<br />
anno in anno si arricchisce di<br />
spunti sempre nuovi. Immerso nel<br />
silenzio del suo studio, Baroncini<br />
non s’interroga su le questioni formali<br />
o sulle contraddizioni del fare<br />
pittorico, perché sente che il suo<br />
compito d’artista è di rivendicare<br />
con urgenza tutto ciò che il passaggio<br />
del tempo inesorabilmente<br />
ci toglie, fermare sulla tela la grazia<br />
di un gesto, il colore dei giorni,<br />
lo splendore di un paesaggio prima<br />
che la poesia dell’attimo finisca,<br />
che l’emozione si disperda. Ciò<br />
che gli preme non è rifare la realtà,<br />
ma darle un nuovo respiro attraverso<br />
la pittura: è per questo che,<br />
ad esempio, dovendo realizzare un<br />
Un attimo.... Un pensiero, 2010, olio su<br />
legno telato, cm 47x120<br />
Allegro ma non troppo: Roberto Benigni, 2012 , olio su legno telato<br />
cm. 50x70<br />
ritratto, non si accontenta di riprodurne fedelmente l’aspetto,<br />
quasi mirando la fotografia, ma gli interessa piuttosto restituirci,<br />
attraverso la consistenza degli impasti cromatici,<br />
l’umanità di un volto, la sua individualità e insieme il suo valore<br />
assoluto rispetto alla caducità dell’esistenza. Egli non si<br />
limita a rappresentare ciò che vede, ma compie un viaggio<br />
fino al fondo del reale per restituire a noi un’immagine<br />
rasserenata, in cui non giungono i rumori del mondo, ma tutto<br />
è silenzio, pace e bellezza. Ecco perché ogni suo dipinto accende<br />
in chi l’osserva un inspiegabile sentimento di completezza,<br />
un’arcana felicità. E quale speranza più grande un<br />
artista può offrirci se non quella di farci riconciliare con la<br />
vita, fosse anche per un solo istante<br />
Mauro Baroncini: Cell. 348 9172065<br />
maurobaroncini@yahoo.it<br />
Blog: maurobaroncinipittore.blogspot.com<br />
Dipinti esposti al Ristorante la ”Sosta del Gusto”<br />
Santa Brigida - Pontassieve (FI)<br />
8 Dalle Terre di Giotto e dell’Angelico
Il "PODERE DELL'ANSELMO" è un piccolo borgo recentemente restaurato, immerso nello splendido<br />
paesaggio toscano, dove filari di cipressi si susseguono sui crinali delle colline circostanti e appaiono alla vista castelli che si<br />
ergono tra le rinomate vigne e le olivete dei colli di Montespertoli.<br />
Tradizione e Metodo<br />
Fabrizio continua la tradizione<br />
dei viticoltori della famiglia<br />
Forconi, che erano già all’opera<br />
nei vigneti di Montespertoli<br />
agli inizi del 19° secolo. <strong>La</strong><br />
coltivazione diretta della<br />
proprietà ha conservato la<br />
struttura tipica del podere<br />
toscano, impiantando nuovi<br />
vigneti ad alta densità tesi ad<br />
ottenere rese per ceppo<br />
ridotte. Le uve, ottenute<br />
prevalentemente da vitigni<br />
autoctoni coltivati secondo<br />
scrupolose pratiche colturali,<br />
vengono raccolte e selezionate<br />
a mano al giusto grado di<br />
maturazione. In cantina<br />
moderne attrezzature e mani<br />
esperte conducono vinificazioni<br />
ed affinamenti dedicati<br />
ad esaltare le tipicità di<br />
ciascun vitigno. I vini così<br />
ottenuti vengono imbottigliati<br />
all’origine e commercializzati<br />
direttamente, così da gestire<br />
l’intero ciclo produttivo, dalla<br />
barbatella al tappo.<br />
Abbiamo effettuato nuovi<br />
impianti del nostro vitigno<br />
principale il Sangiovese con<br />
cloni che danno ottimi risultati<br />
qualitativi, ai quali abbiamo<br />
affiancato: Colorino, Merlot e<br />
Cabernet; questi vitigni nelle<br />
migliori annate producono un<br />
grande rosso toscano il “PAX”.<br />
L’impianto del Riesling Italico<br />
ed una attenta vinificazione in<br />
riduzione hanno conferito<br />
struttura aromatica e gustativa<br />
al nostro bianco.<br />
Produzione<br />
Attualmente la nostra capacità produttiva<br />
media si attesta sulle 50.000 bottiglie<br />
annue. Escono dalla nostra cantina: il<br />
"Chianti Montespertoli docg” prodotto con<br />
grande rispetto della tradizione, in<br />
un’antica cantina con tecnologie e mezzi<br />
moderni, il riserva “Ingannamatti” da sole<br />
uve di sangiovese vinificato in legno di<br />
rovere Allier ed affinato in vetro, il Vino<br />
Bianco di Toscana igt “Anselmino” da uve<br />
di Malvasia del Chianti e Riesling Italico, da<br />
un’attenta selezione di queste uve<br />
ricaviamo anche un Vinsanto ottenuto con<br />
metodo tradizionale. Le olive,<br />
principalmente da cultivar Leccino e<br />
Frantoio raccolte a mano e frante a freddo<br />
in giornata, danno un olio extra vergine di<br />
oliva piccante con sentori di carciofo.<br />
Il nostro ristorante usa tutti prodotti<br />
Toscani e vi aspetta anche con il nostro<br />
olio extra vergine di oliva che grazie<br />
all'attenta lavorazione e conservazione ed<br />
alle pratiche colturali biologiche mantiene<br />
a lungo le sue preziose caratteristiche.<br />
Oltre a mostrarvi i nostri vigneti ed oliveti,<br />
saremo anche lieti di farvi conoscere le<br />
nuove cantine e il centro ippico engea<br />
sede dell'asd i Guelfi Neri dell'Anselmo.<br />
Come arrivare: dall'autostrada A1 uscendo<br />
a Firenze Scandicci si prosegue per Pisa-<br />
Livorno, uscendo a Ginestra Fiorentina<br />
dalla SGC FI-PI-LI girare due volte a destra<br />
in direzione di Montespertoli, quindi<br />
oltrepassare di un Km. Il cartello di<br />
“Anselmo” e girare dopo il dosso<br />
rallentatore a destra poi seguendo le<br />
indicazioni in 600 metri arrivate da noi.<br />
Podere dell'Anselmo<br />
9
Le “Isole” di<br />
Franco Mauro Franchi<br />
a Pontassieve<br />
di Roberto Milani<br />
foto Irene Franchi<br />
Dopo la lunga mostra nel Museo e nell’Area Archeologica<br />
di Fiesole, che ha riscosso un grande successo di pubblico<br />
e di critica internazionale, le giunoniche sculture del<br />
maestro Franco Mauro Franchi approdano a Pontassieve.<br />
L’artista va ad arricchire con le sue opere la cittadina che da molti<br />
anni è un centro propulsivo dell’arte in Toscana, grazie alla lungimiranza<br />
dell’amministrazione comunale e dell’assessore alla Cultura<br />
Alessandro Sarti che ha saputo offrire un’opportunità culturale di<br />
ampio spessore alla cittadinanza, con attività culturali che soprattutto<br />
in questi momenti di difficoltà economica ribadiscono un forte<br />
impegno e una grande capacità, allestendo mostre come quelle di<br />
Antonio Ligabue, Beato Angelico, Renato Guttuso, Pietro Annigoni e<br />
tanti altri maestri contemporanei.<br />
In realtà quello di Franchi è un ritorno nella capitale del Levante fiorentino<br />
in quanto nel 1982 fu selezionato dal critico Dino Pasquali<br />
nell’ambito della rassegna Scultura Ambiente al “Toscanello d’Oro<br />
1982” per la quale realizzò un’opera monumentale “Maternità” (cemento<br />
bianco, h cm 190), oggi collocata nel giardino della scuola<br />
materna “Maria Maltoni” di Pontassieve.<br />
L’esposizione, che sarebbe più appropriato definire percorso espositivo,<br />
dal titolo “Isole”, organizzata dal Comune di Pontassieve e curata<br />
da Filippo Lotti, si è inaugurata lo scorso settembre nella Sala<br />
delle Eroine all’interno di Palazzo Sansoni Trombetta sede del<br />
Municipio; raccoglie una ventina di opere in bronzo e vetroresina.<br />
Quelle di grandi e medie dimensioni sono state collocate nell’area<br />
urbana della città di Pontassieve e a Le Sieci, “Queste – spiega il<br />
curatore Filippo Lotti – si relazionano all’ambiente circostante mantenendo<br />
una sorta di distacco partecipato, emergendo proprio come<br />
isole”. All’interno del palazzo comunale, invece, sono esposte opere<br />
di dimensioni più contenute e principalmente realizzate in bronzo.<br />
Franchi elabora soggetti femminili opulenti, pensosi ed enigmatici,<br />
con il corpo proteso verso l’alto, quindi verso la luce ma anche distese,<br />
quasi in una sorta di “appartenenza” alla Terra. In entrambi i casi, così<br />
come in tutta la produzione di Franchi, le opere cercano un dialogo con<br />
il mondo circostante rapportandosi con il “vivere”. Figure pensanti,<br />
lungimiranti in eteree forme che avvolgono lo spazio circostante.<br />
Il realismo artistico d’una donna in sovrappeso e la rotondità dei volumi<br />
sono una sfida ai canoni convenzionali di bellezza ma allo stesso<br />
tempo ne esaltano, senza ombra di dubbio, l’eleganza e la staticità.<br />
Forme del nudo femminile che caratterizzano in modo assoluto ed<br />
indiscutibile i suoi soggetti e la sua iconografia, tanto da rappresentare<br />
il tema ricorrente nella sua produzione artistica.<br />
Ma i lavori di Franchi partono da lontano. Affondano le radici in<br />
10 Franco Mauro Franchi
quell’arte colta che ha origini addirittura nella preistoria.<br />
Pensiamo, ad esempio, alla Venere di Willendorf, un modello ispirativo<br />
per l’artista che l’ha fatta sua e che attraverso lo scorrere del tempo l’ha<br />
usata come testimone ideale per traghettare l’arte di ieri fino ai nostri<br />
tempi, a sottolineare il concetto, se mai ce ne fosse bisogno, che l’arte,<br />
quando è vera, non ha età, non appartiene ad un’epoca, ma è semplicemente<br />
universale.<br />
Artista di caratura internazionale, ha esposto in molte capitali europee,<br />
riscuotendo in ogni dove grandi consensi.<br />
Un ultimo aspetto da affrontare quando si parla di Franchi, è quello umano:<br />
persona corretta, di grande spessore e cultura, di infinita generosità<br />
e umanità. Soprattutto questa è la sua forza. È un apprezzato docente<br />
dell’Accademia di Carrara, dove con gli studenti riesce ad instaurare un<br />
rapporto di grande stima e fiducia, qualità oggigiorno assai rara in certi<br />
ambienti.<br />
<strong>La</strong> realizzazione di questa ultima esposizione è stata possibile grazie alla<br />
sinergia tra diverse associazioni e la collaborazione tra i privati, connubi<br />
ormai indispensabili per realizzare eventi del genere.<br />
Le opere saranno visibili fino al 30 novembre: quelle nel Palazzo<br />
Comunale, dal lunedì al venerdì (8/13.30); il martedì e giovedì anche<br />
dalle 15.15/17.45 e il sabato dalle 8.30 alle 12.30.<br />
Comune di Pontassieve, Sala delle Eroine. Da sinistra: Filippo Lotti, Roberto Milani, l'assessore<br />
alla Cultura Alessandro Sarti, il maestro Franco Mauro Franchi e Fabrizio Borghini<br />
Per info: Comune di Pontassieve (Dipartimento Cultura)<br />
Tel. 055 83 60 343/344 - cultura@comune.pontassieve.fi.it<br />
Franco Mauro Franchi<br />
Un percorso senza grandi deviazioni, quello di Franco<br />
Mauro Franchi (Castiglioncello, Livorno, 1951), scultore,<br />
pittore, disegnatore formatosi all’Istituto Statale<br />
d’Arte di Lucca e poi all’Accademia di Belle Arti di Firenze.<br />
Costante il suo interesse allo sviluppo plastico dell’immagine,<br />
affiancato, all’inizio, dall’esperienza di un maestro<br />
come Oscar Gallo. Franchi ha costruito le sue forme su un<br />
segno corposo e ben strutturato, dipanato con morbidezza<br />
nella pittura e sinuosamente avviluppato intorno alla materia<br />
nella scultura. Inizia il suo intenso percorso espositivo<br />
alla fine degli anni Sessanta, non ancora ventenne, esponendo<br />
nella galleria dell’artista e amico Sirio Bandini a Cecina.<br />
Intanto prende corso la sua carriera d’insegnamento, che<br />
lo porterà, nel 1989, a ottenere la cattedra di Scultura all’Accademia<br />
di Belle Arti di Foggia, poi a Bologna e infine a Carrara.<br />
Dal 1978 comincia a eseguire opere monumentali, prima<br />
a Cecina (la Fontana in piazza della Libertà), poi in numerosi<br />
altri spazi pubblici e privati in Italia e all’estero. Partecipa<br />
ad importanti rassegne, come la Quadriennale di Roma, e<br />
allestisce personali in luoghi istituzionali come il Museo<br />
Fondation Gianadda di Martigny (Svizzera), Fort Barraux Grenoble<br />
(Francia), Belle Usine di Fully (Svizzera). In particolare,<br />
nel 2005 espone una grande scultura del peso di 9 tonnellate,<br />
in marmo bianco e bardiglio, alla Fiera Internazionale<br />
M.I.B.A. di Ingoldstadt (Germania). Lo stesso anno, la Galleria<br />
Nozzoli di Empoli e la Galleria Il Deposito, di Cecina, gli<br />
dedicano mostre personali di disegni e sculture, a cui seguono<br />
diverse rassegne collettive, come “(S)oggettivamente XV.<br />
Arte moderna per un paese antico”, a Civitella in Val di Chiana<br />
(Ar), o “Amor marmoris. Il lavoro come arte”, esposizione<br />
internazionale di scultura a Levignano di Stazzema (Lu). Nel<br />
2006 il Museo Archeologico di Firenze gli dedica una personale<br />
e l’anno successivo espone un ricco percorso di disegni<br />
e sculture nelle sale della Villa Medicea di Cerreto Guidi. Del<br />
2008 è la personale di scultura e disegno alla Galleria Comunale<br />
Casa Frabboni, San Pietro in Casale (Bo). Nel 2009 partecipa<br />
alla rassegna Vedoquadro, cento artisti nel formato<br />
trenta per trenta, Villa Pacchiani, Santa Croce sull’Arno (Pi) e<br />
all’Accademia dei Ravvivati di Piombino (Li); inoltre è presente<br />
a diverse fiere e allestisce due personali, alla Galerie<br />
de la Cathedrale, Fribourg, e al Centro per l’Arte Diego Martelli,<br />
Castiglioncello (Li). Da segnalare anche le tre mostre<br />
curate da Filippo Lotti: “Le forme liberate” (2010), Castello<br />
dei Vicari, <strong>La</strong>ri (Pi) e quelle del 2011 ”<strong>La</strong> miniera, la materia,<br />
le forme” alla Sala Calderai di Montecatini Val di Cecina (Pi)<br />
e “Mediterranea” nella sala espositiva <strong>La</strong> Macchia di Castiglioncello.<br />
Nel 2011 partecipa alla LIV Biennale di Venezia,<br />
Sala Nervi, Torino. Nel 2012 realizza, per la chiesa di San<br />
Luigi Gonzaga a Ponte a Egola (Pi), una stazione della Via<br />
Crucis. Dello stesso anno l’importante mostra collettiva “Le<br />
avventure della forma” al Palazzo Mediceo di Seravezza (Lu).<br />
Molti gli eventi dell’estate <strong>2013</strong> curati da Filippo Lotti. Primo<br />
fra tutti “Sogni mediterranei” la mostra antologica di scultura<br />
nell’area archeologica del Teatro Romano e nel Museo<br />
Archeologico di Fiesole (Fi), preceduta dall’anteprima “Fiesole<br />
preview” alla Art Gallery Il Cesello di Firenze e proseguita<br />
con la mostra “Mediterranea” a Il Salotto Promoter di<br />
Fiesole. Sempre nel <strong>2013</strong> “Ex Maris” la collettiva di cinque<br />
artisti labronici nella sede estiva della Art Gallery Il Cesello<br />
a Castiglioncello. Nel settembre dello stesso anno la mostra<br />
delle opere di Franchi nella prestigiosa Villa San Michele,<br />
rinomata residenza alberghiera di Fiesole. Recentemente è<br />
stato nominato Accademico della prestigiosa Accademia<br />
delle Arti e del Disegno di Firenze.<br />
Franco Mauro Franchi<br />
11
Dalle tenebre<br />
dell’inconscio alla<br />
luce rivelatrice<br />
Il percorso misterioso<br />
della pittura onirica<br />
di Sandra Tesi<br />
di Carmelo Consoli<br />
Il piacere di parlare amichevolmente con Sandra Tesi delle cose<br />
quotidiane, nella leggerezza di un momento conviviale, ci allontana<br />
temporaneamente dal suo mondo pittorico, antitetico e distante<br />
dalla rilassante normalità di un salotto, lasciandoci intuire<br />
come la donna e l’artista vivano mondi separati e conflittuali tra loro;<br />
due personalità diverse, ambedue affascinanti.<br />
Da una parte il mondo della donna dotata di amabile dolcezza, sempre<br />
pronta ad un sorriso rassicurante, ad una parola di sostegno, emblema<br />
nel volto di saggia maturità e nei modi di tenerezza, comprensione e<br />
amore per i figli, i nipoti, dall’altra quello dell’artista pervasa nella sua<br />
creazione da profonde introspezioni esistenziali ed esplodenti travagli<br />
interiori. Due percorsi vitali che lei affronta con disinvoltura, pronta a<br />
mutare la sua dimensione di donna impegnata nella normalità della<br />
vita ed entrare, come per un incanto, nel momento creativo subliminale<br />
dell’arte, in quella intimistica e misterica regolata da segreti processi<br />
mentali, criptate atmosfere simboliche, costantemente in un rapporto<br />
tra sofferenza e liberazione, facendosi così entità medianica alla ricerca,<br />
nei labirinti del tempo e dello spazio, di vie d’uscita esistenziali.<br />
Rapporto sofferenza-liberazione che ci appare chiaro dalla<br />
lettura dei suoi quadri aperti ai sogni, ai dubbi, alle contraddizioni,<br />
al flusso di una esistenza ricca di segreti incantesimi. Una<br />
pittura che esalta il pianeta dell’inconscio, ossia quel contenitore<br />
Il vernissage della mostra "I colori dell'immagine" a Villa Vogel. Da sinistra, il presidente<br />
del Consiglio Comunale di Firenze Eugenio Giani, il presidente del Centro<br />
d'Arte Modigliani Roberto Cellini, Sandra Tesi e il presidente del Quartiere 4 del<br />
Comune di Firenze Giuseppe D'Eugenio<br />
Chiaro di Luna, cm. 100x120<br />
indistinto, sommerso che l’artista riesce comunque alla fine a<br />
controllare senza che questo diventi poi ingestibile e sconfini nei<br />
rebus dell’informale.<br />
C’è sempre dunque in fondo una ratio dominante che mantiene il<br />
controllo sulla parte onirica, sulle profondità segrete della mente<br />
e del cuore che la pittrice vorrebbe seguire come spinta da un irresistibile<br />
richiamo. Un mondo, quello artistico di Sandra Tesi, pittrice<br />
affermata e notissima, con una cifra stilistica tra le più importanti<br />
della pittura contemporanea, di autoanalisi e conflitti interni<br />
attraversato e svelato con sorprendente lucidità gestuale e poetica,<br />
da cui emerge sotto la spinta delle ragioni del cuore e della<br />
mente, ossia percorrendo un percorso che la conduce dalle tene-<br />
12 Sandra Tesi
Melagrane sull'erba, cm. 100x120<br />
Alla sbarra, cm. 40x60<br />
bre dell’inconscio ad una luce rivelatrice.<br />
Le sue tele sono stanze oniriche, enigmatici<br />
labirinti temporali, spazi che tendono ad<br />
esorcizzare paure e dubbi, attraversati da<br />
magiche e irreali atmosfere coloristiche.<br />
Alla fine del loro tormentato sentiero le creazioni<br />
della Tesi hanno sbocchi e messaggi<br />
salvifici, manifestati sotto la forma di fremiti<br />
o squarci di luce improvvisi, bagliori che<br />
sanno rendere la sua pittura unica, preziosa<br />
alleggerendola dalla sua enigmatica ombrosità;<br />
luminosità che sfiorano i piani allentando<br />
le tensioni drammatiche e che sono simboli<br />
di nuova vita, come talora i suoi drappi<br />
vivaci, rossi, bianchi, metafore di contrasto<br />
e raggiunto equilibrio.<br />
Sandra Tesi vanta un'attività pittorica lunghissima,<br />
ormai più che quarantennale; dalle<br />
sue prime mostre del 1972 all’ultima a<br />
Villa Vogel a Firenze del settembre <strong>2013</strong>.<br />
Diplomata al Liceo Artistico ha frequentato<br />
l’Accademia di Belle Arti e la Facoltà di Architettura<br />
ed ha insegnato disegno nelle<br />
scuole medie. Ha collezionato numerose ed<br />
importanti personali e innumerevoli collettive,<br />
sia in Italia che all’estero. Considerata a<br />
buon diritto tra i protagonisti dell’arte in Toscana<br />
degli ultimi 30 anni, della sua opera<br />
esiste una vasta e autorevole documentazione,<br />
come ad esempio nell’Annuario Comanducci<br />
n° 8, Edizione Il Candelaio, in “Il<br />
Granducato novembre 1988”, in “Images<br />
Artlife 1993” e “Quadri e sculture, settembre-ottobre<br />
1994”. Sue opere sono esposte<br />
in permanenza nella Pinacoteca di Terni, nel<br />
Nell'Eden, cm. 100x120<br />
Museo Dino Campana di Marradi e nel palazzo<br />
della FAO a Roma. Tra i numerosi premi<br />
ricevuti ricordiamo il Premio Nazionale<br />
San Valentino d’oro, Terni 1992 pubblicato<br />
su “Umbria Amica” ed il Premio Acquisto<br />
1994 del Ministero dei <strong>La</strong>vori Pubblici, pubblicato<br />
su “Quadri e Sculture “sett/ott. 1994<br />
esposto a Roma. Sulla sua pittura hanno<br />
scritto tra gli altri, Sergio Bartolini, Ugo Barlozzetti,<br />
Duccia Camiciotti, Dino Carlesi, Roberto<br />
Cellini, Tommaso Paloscia, Elvio Natali<br />
e tantissimi altri tra cui anche il grande<br />
Mario Luzi nella sua opera “ Riflessioni poetiche”.<br />
Inoltre ha fatto parte del Consiglio<br />
Direttivo del Centro d’Arte Modigliani.<br />
E mentre lei ci parla del più e del meno nella<br />
piacevole normalità della sua dimensione<br />
femminile e si mostra squisita nella ospitalità,<br />
noi restiamo affascinati dal suo linguaggio<br />
pittorico travagliato, provocatorio,<br />
stimolante che giunge da un pianeta misterioso<br />
ove vivono i vissuti ancestrali soggettivi<br />
e collettivi, attraversando un itinerario<br />
complesso e sofferto con interni ed esterni<br />
di onirici processi mentali. Sembrerebbe,<br />
tutto questo, un continuo conflitto che ella<br />
apre con sé stessa che alla fine pare risolversi<br />
a favore della ragione, anche se ragione<br />
poetica è e non logica fredda, astratta,<br />
anche se ella esaltando ciò che non può rimuovere<br />
insista a dipingere un mondo tutto<br />
suo, intoccabile, forse per esorcizzarlo. E<br />
perciò a chi le chiede la fonte della sua ispirazione,<br />
i perché e i come si realizzi la sua<br />
pittura, Sandra si trincera in un “non so”,<br />
una sorta di inspiegabile motivazione, in un<br />
tracciato la cui trasparenza le sfugge, ma al<br />
quale attinge con disinvoltura nel momento<br />
creativo. Ma questo, si sa, attiene al mondo<br />
dei grandi artisti, poeti o pittori che siano<br />
che pescano nel magma dell’inconscio. Intanto<br />
le squilla il cellulare e manco a dirlo gli<br />
si apre il mondo degli affetti, dei figli, dei<br />
nipoti, dietro ai quali corre all’infinito con la<br />
sua dolcezza protettrice.<br />
Quella di Sandra Tesi è soprattutto arte accurata,<br />
lungamente sperimentata, sicuramente<br />
solida, colma di preziosità descrittive,<br />
apertamente romantica per il ricorso al<br />
tortuoso mondo dei sentimenti, irreale e<br />
metafisica nel mistero dello spirito che domina<br />
materia e idee e che richiede, in chi si<br />
appresta a decodificarla, un’abbandono più<br />
lirico che un analisi puramente critica. Naturalmente<br />
non mancano nel suo repertorio<br />
artistico quadri, altrettanto preziosi, in cui i<br />
contenuti - siano essi ritratti, nudi, nature<br />
morte, visioni paesaggistiche - appaiono di<br />
più immediata lettura. Alla fine di una immersione<br />
nelle abissali terre del sogno e<br />
delle sconosciute dimensioni, riaffiorati alla<br />
coscienza del tempo e delle situazioni ritroviamo<br />
la dolcezza, il sorriso, la disponibilità<br />
di Sandra Tesi, che riscopriamo essere sia<br />
una donna dalle grandi qualità umane che<br />
una talentuosa ed inimitabile pittrice e dalla<br />
quale ci giungono richieste di commenti sulle<br />
sue innumerevoli tele sparse in tutta la<br />
sua casa-studio: da un giudizio artistico, a<br />
uno poetico, persino a come sistemare l’enorme<br />
mole di lavoro accumulata. <strong>La</strong>sciamo<br />
casa sua e i labirinti di opere sistemate in<br />
ogni dove, ci allontaniamo dal suo mondo<br />
artistico, profondo e intraducibile, vivendo<br />
con lei l’esperienza del sogno e della luce<br />
ritrovata e serbando un ricordo indimenticabile<br />
della donna e dell’artista.<br />
Sandra Tesi<br />
13
L’Antica<br />
Compagnia<br />
del Paiolo<br />
esalta l’arte<br />
e l’amicizia<br />
alla Festa della<br />
Gnoccata<br />
di Alfredo Scanzani<br />
Foto: New Press Photo<br />
Il Presidente Giuliano Borselli mostra con orgoglio il diploma in ceramica<br />
realizzato da maestro Eugenio Taccini per i Paiolanti<br />
"vulcano", anima e presidente della Compagnia del Paiolo.<br />
Oltre che essere cittadino di Serpiolle, dove è nato e vive.<br />
E la mattinata s’è aperta con il benvenuto degli ospiti (Vania<br />
Paoli, presidente della Mutuo Soccorso) e la consegna<br />
del diploma in ceramica di "Socio Paiolante" che Eugenio<br />
Taccini ha dipinto e firmato a ricordo dei cinquecento anni<br />
del Paiolo medesimo. Testimonianza preziosissima, creata e<br />
personalizzata dall’artigiano di Montelupo Fiorentino.<br />
Mentre dalla cucina saliva un accattivanete profumo di funghi<br />
e di rosticciana, la cerimonia s’è snodata in allegria, saluti<br />
e ricordi. Su tutti, il presidente della Provincia, Andrea<br />
Barducci, che ha mantenuto l’impegno di raggiungere la<br />
brigata, partecipare al rito della ceramica, godersi gli gnocchi<br />
di mais sorseggiando un rosso genuino. Sì, proprio lui,<br />
Una panoramica del Teatro SMS di Serpiolle con i Paiolanti in occasione della Gnoccata<br />
Anticipando d’una settimana la festa di San Luca(patrono<br />
dei pittori, doratori, disegnatori e scultori) e scegliendo di<br />
onorarla incontrandosi e desinando in collina, alla Gnoccata di<br />
Serpiolle, invece che far "merenda nella buca", come il vecchio<br />
proverbio pretendebbe, soci ed amici dell’Antica Compagnia del Paiolo hanno<br />
assaporato una giornata esaltata dall’arte, dall’amicizia e dalla polenta.<br />
Un’occasione davvero speciale, condita con quella schietta cordialità che<br />
un tempo animava le brigate degli artisti, famosi per le emozioni trasmesse<br />
non solo dalle opere, ma pure dall’inventiva e dalle loro bizzarrie, che attorno<br />
a una bella tavolata trovano da sempre lievito ed ispirazione.<br />
"Il vulcano s’è riacceso", ha commentato lo scrittore-giornalista Pierfrancesco<br />
Listri con la sua impareggiabile maestria nell’introdurre l’intenso<br />
appuntamento orchestrato con entusiasmo giovanile da Giuliano Borselli,<br />
L'intervento del giornalista Pierfrancesco Listri<br />
14 Antica Compagnia del Paiolo
Giuliana Signorini, che ha tenuto a Serpiolle la mostra "Appunti di viaggio", mentre<br />
riceve il diploma. Accanto Fabrizio Borghini, Giuliano Borselli e Rossella Annigoni<br />
Barducci, il politico che ha trasformato Palazzo Medici Riccardi in<br />
una vera e propria Casa dell’Arte, oltre che mettere a disposizione<br />
gli spazi amministrativi di Via <strong>La</strong>rga per le mostre del Paiolo. Fatto<br />
più unico che raro, se consideriamo che la Compagnia, a oltre cinque<br />
secoli dalla nascita, aspetta che il Comune le assegni uno spazio<br />
dignitoso, rispettando i mille giuramenti fatti con disarmante continuità<br />
e superficialità.<br />
L’opera di Taccini è stata via via consegnata ai soci del Paiolo dai<br />
rappresentanti di Palazzo Vecchio (Marco Colangelo); da Antonio Lo-<br />
Vania Paoli, Presidente dell'SMS, con Giuliano Borselli e Marco Colangelo consigliere<br />
del Quartiere 2 del Comune di Firenze<br />
sono che alcuni dei momenti vissuti nell’ambito della tradizionale<br />
Gnoccata, dove buonumore, incontri, scambi culturali e sentimenti<br />
genuini, si sono alternati con la lettura degli "Appunti di viaggio"<br />
dipinti da Giuliana Signorini. Una fecondità di idee, di comportamenti,<br />
di sogni che l’Antica Compagnia del Paiolo sa ancora seminare,<br />
coltivare e interpretare, addirittura prendendo in prestito<br />
una pannocchia di mais, simbolo di benessere, di ispirazione, di<br />
prosperità, e madre di una polenta sempre disponibile ad esaltare<br />
la sobrietà, l’arte e l’amicizia. Ne abbiamo proprio bisogno.<br />
<strong>La</strong> sede dell'SMS di Serpiolle addobbata per la Festa della Gnoccata<br />
vascio ex vicedirettore de <strong>La</strong> Nazione; da Roberto Ariani delegato<br />
dell’Accademia italiana della cucina; da Rossella Segreto, bellissima<br />
moglie di Pietro Annigoni; dal cantante Narciso Parigi che<br />
nell’accogliere la signora Carla, vedova del calciatore viola Sergio<br />
Cervato (terzino sinistro infallibile dal dischetto e micidiale nelle<br />
punizioni a filo d’erba), insieme all’indimenticabile Alberto Orzan ha<br />
rievocato lo spirito che animava gli atleti al tempo della mitica Fiorentina.<br />
E fa piacere a questo punto rammentare che Guido Gratton<br />
e Miguel Montuori, altre due stelle del glorioso passato viola, oltre<br />
che esprimere magico talento sul terreno di gioco, dipingevano con<br />
insospettabile passione. Il siparietto sportivo andato in onda a Serpiolle,<br />
è stato incorniciato infine dalla presenza del maestro Luca<br />
Alinari, autore del logo dei Campionati mondiali di ciclismo da poco<br />
sfrecciati sulle vie di Lucca, Pistoia, Firenze. Quelli accennati, non<br />
Filippo Cianfanelli riceve il diploma dal giornalista Antonio Lovascio<br />
Un momento della premiazione<br />
Antica Compagnia del Paiolo<br />
15
Villa<br />
Le Rondini<br />
Sulle luci di Firenze c'è una grande veranda piena si<br />
sole dove le "Rondini" passano l'inverno, Villa Le<br />
Rondini. Situato su una delle più belle colline fiorentine<br />
l'albergo gode di una splendida vista sulla<br />
città ed i colli circostanti. Immaginate una "Villa Patrizia" ed<br />
altre case d'epoca nel cuore di una proprietà di 16 ettari di<br />
parco, uliveti e campagna toscana a soli 15 minuti dal centro<br />
storico. <strong>La</strong> vostra "Casa" per un soggiorno sereno, la vostra<br />
"Villa" per una notte di festa, il vostro "Salone" per un banchetto<br />
importante, il vostro "Angolo" per una intima cena a<br />
lume di candela. Tutto questo è Villa Le Rondini, camere in<br />
stile, salotti confortevoli, atmosfera ed accoglienza tipica di<br />
una casa privata. Ancora più esclusiva, più vostra, più cordiale<br />
"Villa Le Rondini" vi aspetta, ieri come oggi con lo stesso<br />
impegno ed il medesimo entusiuasmo di 40 anni fa. E<br />
questa passione si riflette anche nei sapori che la nostra<br />
équipe di giovani cuochi elabora ogni giorno. Odori e profumi<br />
si mischiano creando piatti unici accostati a vini pregiati,<br />
il tutto per risvegliare il piacere del gusto e del palato pur<br />
non togliendo niente alla cucina tradizionale. A questo proposito<br />
si utilizzano anche prodotti biologici e naturali della<br />
azienda agricola di famiglia. Il ristorante è aperto per ogni<br />
buona occasioine: una cena a lume di candela, una colazione<br />
di lavoro, un evento speciale quale una comunione o un<br />
matrimonio, una domenica in famiglia o con gli amici approfittando<br />
dell'ambiente anche per fare due passi nel parco o<br />
un bagno in piscina. Se non si ha la macchina, la villa si può<br />
raggiungere in taxi, autobus di città o elicottero.<br />
16 Villa Le Rondini
Villa Le Rondini<br />
17
Duccia<br />
Camiciotti<br />
poetessa carismatica<br />
di Anna Balsamo<br />
Duccia, nel suo avanzare nel<br />
tempo, ogni anno cresce in<br />
gioventù intellettuale: la<br />
sua scrittura è giubilata da<br />
lunga fedeltà alla pagina, sia essa rivolta<br />
alla sua inossidabile “dea” poesia o alla<br />
critica letteraria (che si estende fino alle<br />
discipline teologiche e filosofiche) o alla<br />
critica d'arte o alla prosa propedeutica,<br />
che scrisse in passato col fu marito Claudio<br />
Battistich, o in quella autobiografica<br />
di qualche anno fa.<br />
<strong>La</strong> poetessa, quando si presenta, mostra<br />
un volto di una dolcezza maliziosa e arguta,<br />
il suo look privilegia sempre la femminilità<br />
degli ornamenti e le affiora sulle<br />
labbra un sorrisetto leonardesco quando<br />
le amiche le donano una qualche bigiotteria;<br />
pure, è una donna munita d'una forza<br />
d'animo e di volontà eccezionali che l'hanno<br />
fatta sempre resistere a mille difficoltà<br />
esistenziali e tuttora le permangono pur in<br />
questi tempi così duri e competitivi.<br />
Addentrata da anni nel suo vastissimo<br />
territorio poetico, risulta difficile dare un<br />
giudizio immediato e univoco che investa<br />
a colpo il suo mobile genere di scrittura,<br />
sempre attento alle attualità storiche<br />
e sociali: meglio valutarla per periodi<br />
ed ere.<br />
Cioè un'era giovanile, una adulta e quella<br />
presente che definirei la sua era informatica,<br />
il che è straordinario per una persona<br />
della sua generazione. Infatti, ha dimestichezza<br />
col computer come una “nativa”<br />
digitale; è ormai da anni in Internet col<br />
quale spazia ad entrare in contatto con<br />
Nella foto Duccia Camiciotti tra il Presidente del Centro d'Arte Modigliani Roberto Cellini e Anna Balsamo vice presidente<br />
emerita della Camerata dei Poeti<br />
personalità letterarie sparse nei più disparati<br />
luoghi del pianeta. Si ritrova, perciò, il<br />
computer giornalmente stracarico di mail<br />
che, con suo rammarico, non arriva completamente<br />
ad approfondire nella lettura, data<br />
la grande quantità, e son generalmente voci<br />
di giovani entusiasti e affascinati da quella<br />
sua fiabesca intrigante aria sciamanica trasmessa<br />
dalle foto nel carisma della sua acuta<br />
intelligenza, quasi levantina - come si può<br />
immaginare Odisseo - e poi, scopri frequentandola,<br />
che l'alterna a momenti di fanciullesca<br />
ingenuità.<br />
Nel definire le sue innumerevoli poesie e<br />
pubblicazioni (come innumerevoli sono i<br />
premi e i riconoscimenti ottenuti nel lungo<br />
iter), nell'epoca primeva giovanile si riscontra<br />
una sorta di alerta rivolta alla protesta<br />
contro il consumismo, una sorta di purezza<br />
nativa che si ribella contro una sensazione<br />
di diffuso corrotto urbano degrado di baudelairiana<br />
memoria (ma senza compiacimento)<br />
che è stata, per lungo periodo, una contestazione<br />
alla tecnologia che poi, nei suoi<br />
aspetti sociali e - malgrado tutto - persino<br />
umanistici, l'ha finita col sedurre, una volta<br />
da lei riconosciuta gemella dell'amata<br />
scienza.<br />
Perno inalienabile della sua formazione esistenziale<br />
ed esoterica orientalista, è stato il<br />
cosiddetto “Tibetano”, come veniva chiamato<br />
il suo secondo marito, Claudio Battistich,<br />
18 Duccia Camiciotti
perché adepto, durante la sua permanenza<br />
in India, alle discipline a lui trasmesse dai<br />
monaci buddisti; il quale non era meno coinvolto<br />
dalla cultura islamica e da quella biblica,<br />
da uomo erudito oltreché laureato in<br />
medicina, conoscitore di antiche lingue.<br />
Perciò si può affermare che Duccia si ritrova<br />
ad essere vedova erede di un grande lascito<br />
spirituale, l'esempio vivente di come si possa<br />
assolvere alle necessità materiali, anche<br />
dolcemente memori o crudelmente o teneramente<br />
amorosi: l'amore degli altri e il suo<br />
s'è fatto più che mai sacro mito da cantare.<br />
Attualmente, Duccia, oltre ad essere eminente<br />
redattrice di Città di Vita (ma chi non<br />
pubblicherebbe volentieri qualsiasi suo pezzo),<br />
è vicepresidente, dal 2009, del glorioso<br />
sodalizio fiorentino della Camerata dei Poeti,<br />
con la presidente Lia Bronzi, ed è socia<br />
onoraria nonché consigliera operativa nel<br />
Eugenij Evtusenko e Eugenij Solonovich in<br />
persona, ammirata dall'amore che i russi rivolgono<br />
alla letteratura.<br />
Duccia, da alcuni anni, tramite Internet ha<br />
reperito con gioia in California la nipote di<br />
Lydia Ugolini nonché dello scrittore e giornalista<br />
Luigi Ugolini, Vanna Bonta, poetessa<br />
e artista multimediale statunitense, di gran<br />
fascino intellettuale e personale, con la<br />
quale corrispondiamo attivamente e che si è<br />
Duccia Camiciotti fotografata da Vanna<br />
Bonta davanti al gonfalone della Regione<br />
Toscana a Palazzo Panciatichi di Firenze<br />
talvolta nell'indigenza, partendo dalla completezza<br />
che dona l'energia interiore e questo<br />
esempio è il più grande carisma che lei<br />
può elargire ai giovani.<br />
Ma, essendo Claudio esule istriano, l'ars<br />
poetica di Duccia ha appassionatamente<br />
sofferto per le orrende cronache dello straziante<br />
conflitto in Jugoslavia, traendone<br />
un'epopea di dolore e di sangue che ha impregnato<br />
e premiato di vigore da tragèdo<br />
greco i suoi versi.<br />
Voltata da tempo la pagina, eccola amare<br />
tutto quanto venga da remote epoche o da<br />
remote steppe e lande asiatiche o dalle adorate<br />
regioni mediorientali: argomenti in cui<br />
si è rivelata la sua tendenza al vedutismo,<br />
attraverso la quale è arrivata al recupero del<br />
lirismo in assoluto come giustamente preconizzava<br />
il grande critico Elvio Natali. Ed il lirismo<br />
porta alla ribalta dei suoi versi eventi<br />
Palazzo Vecchio, Sala della Miniatura. Il presidente del Consiglio Comunale di Firenze Eugenio Giani interviene all'incontro<br />
con Duccia Camiciotti, fra Anna Balsamo a sinistra e Lia Bronzi con accanto Roberto Cellini<br />
Direttivo del Centro d'arte Modigliani per il<br />
quale tante note critiche ha prodotto anche<br />
destinandole, come art-director, alla rivista<br />
Pegaso di Mario Mazzoni, così come ha dato<br />
i suoi contributi critici alle pagine degli Incontri<br />
con l'arte del settimanale Metropoli.<br />
Grandemente si è compiaciuta quando, attraverso<br />
l'Istituto Italiano di Cultura, è stata,<br />
per due volte, invitata a Mosca come autrice<br />
di poesia e testimone, la prima volta per<br />
Maria Luisa Spaziani e Alda Merini e la seconda<br />
- insieme a Caterina Trombetti - per<br />
Mario Luzi, e vi si è recata indicibilmente<br />
sospinta dalla forza dell'entusiasmo, incantata,<br />
lì, dalle cupole d'oro a cipollotto delle<br />
chiese ortodosse e dall'incontro coi poeti<br />
prestata a inserirci nella Wikipedia Usa; ha<br />
voluto anche immortalare Duccia nelle due<br />
foto che accompagnano questo articolo e<br />
che ritraggono la poetessa in primo piano.<br />
Di Vanna Bonta - e con lei presente - nel<br />
2009 abbiamo portato una serata performativa<br />
insieme al presidente del Modigliani<br />
Roberto Cellini alla Camerata.<br />
Il 23 ottobre scorso a Duccia è stato assegnato<br />
un premio alla carriera nell'Auditorium<br />
dell'Ente Cassa di Risparmio in via Folco<br />
Portinari a Firenze.<br />
E un altro premio per designazione le verrà<br />
conferito nel Salone dei Cinquecento di Palazzo<br />
Vecchio la mattina del prossimo 17<br />
novembre.<br />
Duccia Camiciotti 19
Scarlett <strong>La</strong>roma<br />
L'arte di<br />
cucire poesia<br />
Il dio Mercurio<br />
Pescatore dei sogni<br />
Chi ha visitato la mia mostra nella<br />
bellissima galleria di Agostino<br />
Dessì in via dell’Amorino a Firenze,<br />
avrà visto che i miei quadri<br />
sono fatti di tessuto e che sono completemente<br />
cuciti a mano. Qui vorrei condividere<br />
qualche pensiero sul processo creativo.<br />
L’arte nasce dentro l’uomo. Sorge da una<br />
profondità ricettiva, elaborativa e trasformativa.<br />
Per nutrire questo terreno fertile, siamo<br />
dotati di strumenti sensibili come la mente,<br />
le emozioni, le mani, gli occhi, gli orecchi, la<br />
pelle, il naso, la bocca, ecc. attraverso i quali<br />
noi cogliamo informazioni e materiali necessari<br />
per stimolare la creatività.<br />
Io cerco sempre dei collegamenti, o riflessioni<br />
fra l’uomo e l’universale, quindi per me<br />
è interessante notare che nell’arte dell’astrologia<br />
il sole rappresenta quella parte<br />
astratta e spirituale che è la nostra essenza,<br />
mentre la luna, con il suo ritmo eterno della<br />
nascita e della morte, ci ricorda che siamo<br />
incarnati, cioè, siamo qui in forma fisica, capace<br />
di materializzare creativamente i nostri<br />
sogni, i nostri pensieri e le nostre passioni.<br />
Infatti, pensandoci bene, mi sembra che<br />
l’arte, in tutte le sue forme, avvenga attraverso<br />
un incontro fra il sole e la luna dentro<br />
di noi. Sto pensando a come la luna riceve<br />
luce e informazione dal sole. Come le<br />
prende dentro di sé, le fa sue per poi refletterle<br />
fuori poeticamente. Così anche noi<br />
riceviamo dal mondo che ci circonda: l’immensità<br />
del cielo sopra di noi, le forme e i<br />
colori della natura, il bello e, bisogna dire,<br />
anche il brutto dell'umanità e ciò che questa<br />
ha creato. Consapevolmente o inconsapevolmente,<br />
queste sensazioni ci riempiono:<br />
riceviamo impressioni attraverso<br />
tutti i nostri sensi.<br />
A me è sucesso più di una volta di avere<br />
visto qualcosa, forse la forma di un<br />
ramo d’albero, forse il taglio di una pietra<br />
o forse l'espressione di un volto, e<br />
di riconoscerlo come un'idea che ho<br />
espresso in un quadro anni prima, inconsciamente,<br />
senza rendermi conto,<br />
allora, di averlo visto. Quando, dopo<br />
anche degli anni rivedo quella stessa<br />
cosa, o meglio, la ‘vedo’ per la prima<br />
volta, è sempre un riconoscimento forte<br />
come quando si riconosce una persona<br />
che magari non si aspettava di<br />
vedere.<br />
Naturalmente ciascuno di noi è diverso<br />
e quindi l’alchimia fra ciò che riceve<br />
e ciò che è l’essenza del suo essere,<br />
sarà unica e particolare per ciascuno.<br />
20 Scarlett <strong>La</strong>roma
mossa sta a me. <strong>La</strong> musa aspetta un inizio,<br />
un fondo sul quale stendere la sua poesia.<br />
Qui devo stare molto attenta all’ascolto del<br />
cuore, e alla fiducia che devo avere nelle<br />
mani, che riusciranno a cogliere i messaggi<br />
sottili che possono indicare la strada da<br />
seguire.<br />
Mi meraviglio sempre di come un' immagine<br />
possa prendere forma, delle volte molto diversa<br />
dalla mia idea iniziale. Qualche volta<br />
questa partenza avviene felicemente in poco<br />
tempo. Altre volte ci vogliono giorni, forse<br />
anche settimane e allora mi dispero, penso<br />
l’idea, e mi piace immaginarla come un<br />
seme. Un seme perché contiene in essenza<br />
il potenziale di un'immagine. Questo seme<br />
va piantato nella terra fertile, cioè nella<br />
profonda disponibilità di farla crescere<br />
come vuole. Cerco di nutrirlo con le idee<br />
che mi salgono in mente, con i colori, le forme<br />
e le soffe diverse, tenendo ferma l’idea<br />
iniziale per sostenere il piccolo seme. Non<br />
so come si esprimerà e cerco di non limitarlo<br />
con idee fisse di come deve essere.<br />
Seguo la sua crescita e se sono fortunata<br />
nascono fiori belli.<br />
Mentre lavoro su un quadro sono concentrata<br />
totalmente. Sono così immersa che mi<br />
sembra sempre il più bello che abbia mai<br />
fatto! Succedono anche cose curiose come<br />
trovare una stoffa perfetta per il momento<br />
che non sapevo di avere, e di trovarla in una<br />
cesta dove vado sempre a cercare. Delle<br />
volte trovo una stoffa che mi piace molto,<br />
ma poi scopro che è sciupata. Ho imparato a<br />
L'aquilone<br />
Per esempio i miei quadri sono molto diversi<br />
fra di loro come idea, come soggetto, ma<br />
c’è un qualcosa che li lega, e quel qualcosa<br />
parla di me come persona, come artista.<br />
Per me, creare un nuovo quadro è come partire<br />
per un viaggio. So quando sono pronta<br />
per partire, come so quando sto per scrivere<br />
una poesia. C’è una sensazione sottile che<br />
ormai conosco bene, che raccoglie tutta la<br />
mia attenzione. Un amico in Inghilterra dice<br />
che sono come una gallina che cova, quando<br />
un'immagine si sta formando dentro di me!<br />
All’inizio del viaggio creativo, avverto sempre<br />
un forte senso di irrequietezza.<br />
So che c’è qualcosa che vuole<br />
esprimersi, ma mi trovo di<br />
fronte al vuoto, e cerco la chiave<br />
che aprirà la porta dietro alla<br />
quale mi aspetta la mia musa,<br />
nascosta fra una pila di stoffe e<br />
una fragile idea. Ho veramente<br />
la sensazione dei movimenti interiori<br />
e so che mi devo mettere<br />
da parte per dare loro il permesso<br />
di esprimersi.<br />
All’inizio, quindi, scelgo i colori e<br />
le stoffe secondo l’idea che ho in<br />
testa. Tiro fuori tante stoffe, lasciando<br />
che il colore e la qualità<br />
del tessuto mi comunichino<br />
qualcosa e quando li ho scelti li<br />
lascio in un mucchio per consolidare<br />
la loro disponibilità. Non so come dire,<br />
ma è come lasciare che la mia idea penetri<br />
nell'atmosfera creativa.<br />
Ecco, a questo punto devo iniziare, la prima<br />
View from my window<br />
che non riuscirò a fare niente, e poi tac! Il<br />
movimento, la magia, e so che posso rilassarmi<br />
perchè siamo finalmente in viaggio.<br />
Per me quindi, la prima cosa importante è<br />
L'albero della vita<br />
non buttarla via perché spesso è proprio<br />
l’imperfezione che crea il bello. Le mie mani<br />
agiscono da sole, giocano con la stoffa, piegandola,<br />
girandola fino a che ad un certo<br />
punto vedo quello che cerco, come la lente<br />
di una macchina fotografica che mette a<br />
fuoco una scena. Allora spilli per fermarla<br />
nell’attesa dell’ago.<br />
L’arte di cucire richiede molto tempo e molta<br />
pazienza. Non è come il computer dove puoi<br />
tornare indietro o tagliare una parte per inserirne<br />
un’altra; nel cucire bisogna fare per<br />
poi capire se va bene o no. Io non uso mai<br />
disegni già fatti, tutto quello che faccio viene<br />
spontaneamente dall’ispirazione e se poi<br />
trovo che non mi piace devo disfare e ricominciare<br />
da capo!<br />
Alla fine, quando l’opera è finita, mi pare che<br />
abbia una sua presenza, e sono grata per<br />
aver potuto assistere alla sua nascita.<br />
Scarlett <strong>La</strong>roma<br />
21
Liliana<br />
Ugolini<br />
Al Teatro Affratellamento<br />
di Firenze con<br />
Cus Cus / Eros & Thanatos<br />
di ogni personaggio”.<br />
Eros e Thanatos, amore e morte, fili conduttori dei drammi che fondono<br />
i destini umani, sono stati affidati alle voci recitanti di Marco<br />
Contè e Fabio Rubino che hanno dato corpo ad un dialogo fra sessuadi<br />
Fabrizio Borghini<br />
Sabato 12 ottobre al Teatro Affratellamento di Firenze la<br />
poetessa e operatrice culturale Liliana Ugolini ha presentato,<br />
in collaborazione con l'Associazione Culturale Multimedia91,<br />
Cus Cus (Eros e Thanatos), un lavoro che ha<br />
permesso una sperimentazione teatro/musica/voci/immagini in un<br />
connubio tra mito e contemporaneo. Cinque figure storiche della letteratura,<br />
Ofelia, Salomè, Elettra, Fedra, Margherita, sono rese attuali<br />
da una versificazione indagata e rivisitata.<br />
Queste donne, donne di sempre e di ogni giorno, si stagliano nel loro<br />
dramma di assoluta modernità ognuna nella propria chiave di lettura<br />
vivificandosi nelle voci e nelle forme.<br />
Le ha magistralmente interpretate l'attrice Gaia Nanni, fiorentina,<br />
che da oltre dieci anni si occupa di ricerca teatrale. Formatasi al Teatro<br />
Puccini, esordisce nel 2000 continuando negli anni, insieme alla<br />
sua compagnia teatrale, con una predilezione per la prosa contemporanea.<br />
Quali sensazioni ha provato nel calarsi, nel breve spazio di<br />
una performance, nelle esistenze di cinque donne così diverse<br />
quali la shakespeariana Ofelia, la Salomè innamorata di<br />
Giovanni Battista, le mitologiche Fedra ed Elettra, la goethiana<br />
Margherita<br />
“È stata un'esperienza esaltante e appagante da più punti di vista.<br />
Come donna perché questo lavoro è un percorso nel femminile,<br />
nella psicologia di personaggi intensi; dal punto di vista attoriale<br />
perché mi ha consentito di lavorare fianco a fianco con l'autrice,<br />
cosa che permette di cogliere anche le più impercettibili sfumature<br />
L'immagine creata dalla pittrice Giovanna Ugolini per la locandina di Cus Cus<br />
22 Liliana Ugolini
<strong>La</strong> copertina del CD ricavato dal lavoro di Liliana Ugolini<br />
lità e morte in un rimando di frasi poetiche dalle quali scaturiscono i cinque personaggi<br />
femminili indicati da cinque colorazioni (bianco, rosso, nero, giallo, blu).<br />
Fabio Rubino, leccese, dal 1995 a Firenze, dopo la laurea in Giurisprudenza si diploma<br />
presso il Teatro d'Almaviva legandosi successivamente alla compagnia ESTeatro.<br />
“Come Thanatos ho scelto la strada, sia nella lettura che nell'interpretazione, della complicità<br />
con Eros, abbiamo cercati di avvicinarli”.<br />
Marco Conté, Eros ed anche regista della messa in scena, ha frequentato la Bottega teatrale<br />
di Firenze e nel 2009 ha formato il gruppo Kimera che attualmente dirige. “<strong>La</strong> cosa<br />
più affascinante e più complessa era riuscire, in una stessa performance, ad amalgamare<br />
immagini video, musica ed elemento poetico senza che nessuna di queste componenti<br />
fosse predominante. Il risultato finale è stato un perfetto equilibrio fra le parti”.<br />
L'autore delle musiche è Tommaso Pedani, classe 1988; ha iniziato a suonare il pianoforte<br />
a sei anni per poi intraprendere gli studi all'Accademia Musicale di Firenze dove si è<br />
diplomato nel 2008. Poi ha frequentato la Scuola di Musica di Fiesole prima di passare<br />
definitivamente alla composizione. “<strong>La</strong> musica ha avuto un ruolo fondamentale; il lavoro<br />
è partito dal testo dell'opera di Liliana Ugolini e quando è giunto il momento di unire la<br />
parte musicale alle altre componenti della rappresentazione, abbiamo cercato di armonizzare<br />
gli aspetti visivi con quelli poetici e musicali per dar vita a un'opera multimediale<br />
di forte impatto. Le musiche sono state eseguite da Francesco Cecchini (flauto), Antonio<br />
De Sarlo (violino), Luciano Turella (viola), Silvio Risaliti (violoncello), Gloria Cecchini<br />
(percussioni)”.<br />
Le scenografie sono state affidate alla nota pittrice fiorentina Giovanna Ugolini. “Con<br />
mia sorella Liliana collaboriamo da sempre e quando mi ha proposto questo progetto ho<br />
dato immediatamente la mia adesione perché l'ho trovato stimolante e assolutamente<br />
L'interno del Teatro Affratellamento di Firenze<br />
coinvolgente per un'artista”.<br />
Fondamentale è stato l'apporto di Vincenzo<br />
<strong>La</strong>uria per le immagini video che hanno<br />
assecondato le parti recitative e musicali<br />
in maniera superba. “Con Liliana abbiamo<br />
lavorato insieme alla realizzazione del video.<br />
È stato un lavoro immane, un lavoro<br />
di tipo sartoriale in cui abbiamo mixato<br />
immagini tecnologiche con quelle reali<br />
cercando di trasmettere allo spettatore le<br />
medesime suggestioni che riceve dalle<br />
musiche e dalla recitazione”.<br />
Liliana Ugolini, fiorentina, ha pubblicato<br />
19 libri di poesia, 4 in prosa e 4 di teatro.<br />
Da questi ultimi sono stati prodotti 12<br />
spettacoli andati ripetutamente in scena<br />
e 2 opere/concerto. Ha curato per 16<br />
anni, in Pianeta Poesia con Franco Manescalchi<br />
per il Comune di Firenze, la poesia<br />
performativa e multimediale documentata<br />
in 3 libri.<br />
“Nel mio lavoro mi interesso di archetipi e<br />
mi ha intrigato riunire questi cinque archetipi<br />
di donna per parlare del tema<br />
dell'amore e della morte. Desidero sempre<br />
che i miei testi escano dalle pagine<br />
del libro per andare ad abbracciare la musica<br />
e il video per diventare altro, per andare<br />
oltre. Così è nato Cus Cus, una performance di<br />
poesia, musica, video e recitazione. Dopo aver<br />
scritto i testi ho cercato le persone che mi aiutassero<br />
ad andare oltre la pagina scritta. Ho<br />
contattato singolarmente dei bravi professionisti<br />
che prima hanno lavorato da soli e poi in<br />
gruppo per dar vita a quello che non è un vero<br />
e proprio spettacolo, anche se ne ha tutte le<br />
caratteristiche, ma una performance multimediale<br />
che definirei teatro di poesia”.<br />
Liliana Ugolini<br />
23
Mostra a cura di<br />
Renzo Del Lungo<br />
Allestimento mostra<br />
Designer Michele Del Lungo<br />
Artigianato è Arte<br />
Alessandro Belli<br />
Via Gramsci, 26 - 50055 <strong>La</strong>stra a Signa (FI)<br />
Espongono: Antonio Maddaluni<br />
Tel. 335 1297680 - albesive@gmail.com<br />
Alessandro Belli Marco Maffei<br />
Nato a <strong>La</strong>stra a Signa nel 1956. È autodidatta; la passione per la pittura<br />
Claudio Caioli Annamaria Maremmi è nata all’inizio degli anni Novanta, durante i suoi soggiorni a Castiglioncello,<br />
visitando le mostre dei Macchiaioli e post-macchiaioli, che si succedevano<br />
al Castello Pasquini.<br />
Anna Casati<br />
Graziano Marsili<br />
Paolo Catelani Mario Masini<br />
Come dice lui stesso, è ancora alla ricerca di una propria identità pittorica<br />
e spazia da un figurativo “classico” ad opere sempre figurative,<br />
Osvaldo Curandai Viola Mura<br />
ma più materiche e vigorose.<br />
Grazia Danti<br />
Luciano Piseri<br />
Giacomo Del Giudice Marcello Querci<br />
Sara Del Giudice Pier Nicola Ricciardelli<br />
Renzo Del Lungo Fabrizio Secci<br />
Anna di Volo Mario Secci<br />
Leda Giannoni Roberto Smorti<br />
Dida<br />
Studio di onda, tecnica mista, cm. 30x40<br />
Monica Giarrè Raniero Vettori
CLAUDIO CAIOLI<br />
claudiocaioli@libero.it<br />
Vive e lavora a Cerreto Guidi (FI) dove collabora con la Proloco e il Comune<br />
organizzando eventi artistici e mostre di pittura, in particolare alle Cantine<br />
Verdi, sede della contrada Porta Caracosta, una delle quattro contrade che<br />
annualmente, nel mese di settembre, si contendono il Palio del Cerro. Come<br />
pittore predilige l'arte concettuale, riportando sulla tela le sue emozioni interpretando,<br />
a suo modo, la vita e gli eventi<br />
di tutti i giorni. <strong>La</strong> sua pittura è essenziale,<br />
sia nei colori che nel soggetto,<br />
per non distrarre l'osservatore<br />
dal messaggio che vuole dare,<br />
inserendo nei suoi lavori anche<br />
elementi materici, uno fra i<br />
prediletti è lo specchio, perchè,<br />
come sostiene l'artista, lo specchio<br />
riflette la realtà, ma non è la<br />
realtà quella riflessa, Nella sua<br />
carriera artistica ha vinto molti<br />
premi e esposto in varie gallere<br />
sia in Italia che all'estero.<br />
Gita fuori porta, 2012,<br />
acrilico e olio su tela, cm. 60x80<br />
Anna Casati<br />
Stilista e Creatrice di Moda<br />
Via Orcagna, 47<br />
50121 Firenze<br />
annacasati.gelli@tiscali.it<br />
2012:<br />
Mostra al Museo Bardini all’interno<br />
della manifestazione promossa<br />
dal Comune di Firenze “Moda e<br />
Lusso - Percorsi insoliti al Museo<br />
Bardini, Stibbert e Horne”.<br />
Storia dell’azienda Anna Casati attraverso<br />
la presentazione ed esposizione<br />
dei capi realizzati dagli anni<br />
Cinquanta al Novanta.<br />
PAOLO CATELANI<br />
Via Viacce, 8 - Loc. Girone - 50061 Compiobbi (FI)<br />
Cell. 338 3675140<br />
Nato a Firenze nel 1943. Avvicinatosi alla pittura per passione<br />
nell'anno 1960 è stato seguito inizialmente dal maestro G.<br />
Mazzon. Con il pittore Marcuzzi ha collaborato a dipingere,<br />
per una casa editrice inglese, una collana di quadretti commemorativi<br />
della storia dei francobolli di<br />
quel paese. <strong>La</strong>scia la pittura nel 1969.<br />
Stimolato fortemente dalla figlia Beatrice,<br />
il 15 luglio 2007, dipinge un nuovo<br />
quadro. Predilige dipingere la natura, la<br />
campagna e quant'altro lo ispiri. Espone<br />
con l'Associazione Mazzon, Artisti Fiesolani,<br />
C.N.A. Arte Firenze, Associazione<br />
Toscana Cultura e Percorsi d'arte. Alcune<br />
sue opere sono state esposte ad Antella,<br />
presso il Teatro Comunale, ad Ellera,<br />
a Compiobbi, al ristorante Le <strong>La</strong>nce di<br />
Fiesole, a Cellai, alla Galleria Pio Fedi a<br />
Firenze, al Basolato a Fiesole e alla Biennale<br />
di Levizzano (Modena).<br />
Alberi, olio su tela, cm. 60x40<br />
OSVALDO CURANDAI<br />
Via 8 Marzo, 7 - 50067 Rignano sull’Arno (FI) - Tel. 055 699380<br />
Con un lenticolare realismo e con innato spirito di magica evocazione,<br />
propone la sua Toscana qual è oggi ma, insieme, filtrata da<br />
una memoria che ne arricchisce, con lo stupore della luce, i significati<br />
figurali di una volta. <strong>La</strong> sua pittura si esprime al meglio nei<br />
piccoli, talora minuscoli formati dove il pregio della sintesi non<br />
mortifica la varietà dell’insieme. Sebbene paesaggista di vaglia,<br />
ci regala nelle nature morte una quantità di densa e malinconica<br />
pittura che ha la rara magia delle autentiche evocazioni.<br />
Pierfrancesco Listri<br />
<strong>La</strong>voro nei campi, <strong>2013</strong>,<br />
olio su tela, cm. 80x70<br />
Artigianato è Arte 25
grazia danti<br />
graziadanti@yahoo.it<br />
Artista autodidatta che ha avuto grandi successi internazionali quale la<br />
mostra al Grand Palais di Parigi dove è stata chiamata a partecipare consecutivamente<br />
dal 2010. Ha poi ottenuto consensi sia in Toscana, dal Comune<br />
di Cortona (<strong>2013</strong>), sia dal Comune di Viareggio (2012/<strong>2013</strong>).<br />
Artista figurativa con spiccati riferimenti al surrealismo.<br />
Giacomo Del Giudice<br />
Via di Quarate, 8 - 50011 Antella - Firenze<br />
Tel. e fax 055 6499438 - eliartech@libero.it<br />
Il viaggio, 2005, gesso e olio su faesite, cm. 50x50<br />
Sarah Del Giudice<br />
Via dei Bagni, 11 - 50022 Greve in Chianti (FI)<br />
Tel. 339 1157838 - info@fonderiadelgiudice.it<br />
È nata a Firenze nel 1978 e lavora nelle<br />
colline chiantigiane dove gestisce col fratello<br />
la fonderia di famiglia dedicandosi<br />
alla creazione delle sue opere che esegue<br />
nella maggior parte dei casi in bronzo,<br />
materia che sente propria più di altre<br />
che abitualmente lavora (legno, gesso,<br />
resine, cemento e terracotta).<br />
Diplomata al Liceo Artistico Alberti di Firenze<br />
nel 1996, ha continuato gli studi<br />
frequentando la scuola di scultura all'Accademia<br />
di Belle Arti di Firenze dove si è<br />
diplomata nel 2002 con 110 e lode presentando<br />
una tesi sulla fusione a cera<br />
persa che nella sua famiglia si tramanda<br />
da tre generazioni.<br />
Donna che scende le scale,<br />
bronzo, cm. 115x27x40<br />
Nato a Firenze nel 1970. Ha<br />
sempre lavorato presso la<br />
fonderia artistica del padre,<br />
la Del Giudice Leonardo e<br />
Figlio. Come artista ha iniziato<br />
negli anni Novanta<br />
facendo la prima mostra in<br />
una galleria d’arte a Panzano,<br />
per poi continuare le<br />
sue esposizioni e mostre in<br />
varie gallerie e musei,<br />
come ad esempio a Palazzo<br />
del Podestà al Galluzzo, al<br />
Museo di San Francesco a<br />
Greve in Chianti.<br />
Dieci,<br />
bronzo, cm. h 100x50x50<br />
Renzo del lungo<br />
Piazza Ghiberti, 13 - 50060 Pelago (FI)<br />
Tel. 055 8326636 - 333 3080225 - dellungo.renzo@gmail.com<br />
Nasce a Firenze nel 1942. Dopo un continuo vagare per tutti i continenti,<br />
approda nelle regioni polari. Qui viene attratto dal silenzio<br />
dei ghiacciai e dalla maestosità del paesaggio, che caratterizzano<br />
l'ispirazione dell'intera sua opera, dove domina incontrastata la<br />
natura scevra della mano dell'uomo. <strong>La</strong> sua ricerca si richiama alla<br />
fondamentale dimensione del silenzio. Ha tenuto mostre personali<br />
confortate da largo plauso di critica e di pubblico in Europa e<br />
nelle due Americhe.<br />
Paesaggio Marocco, 2011, olio su tela, cm. 120x50<br />
26 Artigianato è Arte
anna di volo<br />
Via Cavour, 75 - 50129 Firenze<br />
Tel. 055 477809 - 328 7133706<br />
anna@annadivolo.com<br />
“Anna di Volo ci consegna attraverso<br />
i suoi quadri il linguaggio divino<br />
e universale che mette in comunicazione<br />
le nostre anime con quelle di<br />
tutti gli esseri viventi. Volti di donne<br />
che si offrono come immagini di sogno.<br />
Anna sa bene che la sua Anima<br />
dipinge immagini nei sogni e che lei<br />
riesce con la sua raffinata tecnica<br />
artistica e con la sua grande sensibilità<br />
di donna a rubare per metterle<br />
sulle tele. E ce le offre per farci vivere<br />
tutte le sue emozioni”.<br />
monica giarrÈ<br />
monicagiarre@alice.it<br />
Fabio Norcia<br />
Donna in rosso, 2006<br />
olio su tela, cm. 60x100<br />
A Firenze ha compiuto studi a indirizzo artistico e musicale. Nel 2001<br />
tiene la sua prima personale al Palagio di Parte Guelfa di Firenze seguita<br />
da un'altra nella storica Villa Montalvo a Campi Bisenzio. Nel 2002 inizia<br />
il suo decennale cammino da una figurazione tradizionale verso una ricerca<br />
introspettiva attraverso una serie di mostre che evidenziano un'acquisita<br />
maturità e la definizione di una riconoscibile cifra stilistica. Nel<br />
2003 è alla Galleria Tartaruga<br />
di Roma e dopo una serie di<br />
collettive approda alla Galleria<br />
Mentana e alla Galleria<br />
Frosecchi di Firenze. Nel 2007<br />
partecipa a Artefiera di Firenze<br />
e alla Fiera di Parma, nel<br />
2008 alla Fiera di Genova e<br />
nel 2012 tiene la personale<br />
Donne, angeli e miti al Museo<br />
Archeologico di Fiesole riportando<br />
un clamoroso successo<br />
di critica e pubblico.<br />
Il coro degli angeli, <strong>2013</strong>,<br />
acrilico su tela, cm. 100x100<br />
leda giannoni<br />
Via G. Giusti, 12 - 50121 Firenze<br />
Tel. 055 245297 - Cell. 3337343038 - ledagiannoni@communicart.it<br />
È nata a Montecatini Terme ma, fin da piccola, vive a Firenze. Frequenta<br />
scuole di rilievo come la Rosso Tiziano diretta da Tiziano<br />
Bonanni e, appassionatasi alla scultura, anche la bottega d'arte di<br />
Amalia Ciardi Dupré. Recenti studi di ritratto dal vero hanno reso il<br />
tessuto pittorico più realistico e sensibile al valore plastico. A Firenze<br />
espone nel 2006 al<br />
Convitto della Calza, nel<br />
2008 alla San Giovanni<br />
Battista, nel 2009 alla Galleria<br />
Mentana e al Grand<br />
Hotel, nel 2010 all'Officina<br />
Profumo Farmaceutica di S.<br />
Maria Novella, nel 2012<br />
alla Galleria Frosecchi e<br />
nel <strong>2013</strong> al Battibecco<br />
d'Impruneta. Ha tenuto<br />
mostre anche a Venezia,<br />
Parigi, Bruges e Verona.<br />
Veronica, olio su tela, cm. 50x45<br />
ANTONIO MADDALUNI<br />
Via Codacci, 38 - 50023 Impruneta (FI)<br />
Anche se fin dal primo anno di età vive a Firenze, nasce alle pendici<br />
del Vesuvio. Come il Vulcano racchiude in sé la forza esplosiva che<br />
al risveglio fa emergere dal profondo della terra il colore del magma,<br />
così questo pittore ha conservato dentro di sé il suo fluido artistico<br />
fino a quando la sua energia ha trovato una via d’uscita,<br />
mostrando i suoi colori al mondo. Frequentando per molti anni la<br />
scuola del maestro fiorentino Tiziano Bonanni (pittore e scultore),<br />
ha imparato le più svariate tecniche pittoriche, ma è continuando a<br />
lavorare nel proprio studio, che ha dato ai suoi dipinti la personale<br />
impronta. Dopo il periodo del disegno<br />
classico, ha iniziato a dipingere con<br />
colori ad olio su tela e tavole di legno.<br />
Successivamente ha utilizzato tecniche<br />
miste su cartoncino con fusaggine,<br />
gessetti e colori acrilici per poi<br />
passare ad una terza fase dove prevale<br />
una tecnica murale, tipo affresco su<br />
tela, lavorando però con una base materica<br />
più corposa, da lui preparata con<br />
Senza titolo, tecnica mista su base materica,<br />
cm. 100x100<br />
un sistema unico e originale.<br />
Artigianato è Arte<br />
27
MARCO MAFFEI<br />
Via Pregiuntino, 10 - 56020 Santa Maria a Monte (PI)<br />
Tel. 0587 709382 - 3381814659<br />
Ritrarre la realtà non significa soltanto fermarne l’aspetto visibile, ma indagarne<br />
la natura profonda. È questo l’obiettivo di Marco Maffei, la cui ricerca<br />
pittorica si serve della nitidezza esecutiva per avvicinarsi millimetricamente<br />
al soggetto rappresentato. Sia nei quadri con la figura umana che nelle<br />
nature morte lo scopo è “guardare dentro realtà”, ovvero calarsi sotto la pelle<br />
delle cose per coglierne gli aspetti che solitamente sfuggono ad una lettura<br />
superficiale. <strong>La</strong> precisione tecnica e il verismo illusionistico non<br />
esauriscono quindi il senso del quadro, ma, al contrario, ci permettono<br />
di scoprire la meraviglia delle piccole e semplici cose, di un<br />
frutto o di un oggetto<br />
che condividono il nostro<br />
spazio di vita e che<br />
però soltanto la pittura<br />
è in grado di mostrarci<br />
sotto una nuova luce.<br />
Natura morta, olio su tela, cm. 70x50<br />
GRAZIANO MARSILI<br />
Via di Mezzo 2 - 50121 Firenze<br />
Tel. 055 241916<br />
Daniela Pronestì<br />
annamaria maremmi<br />
annamaria.maremmi@gmail.com<br />
www.annamariamaremmi.it<br />
Nel formulare una sorta di naturale equilibrio tra cifre che possono apparire<br />
di segno opposto, come realtà e sogno, figurale e indefinito, la pittura<br />
di Annamaria Maremmi riesce ad attraversare un territorio quanto mai<br />
esteso e frequentato nella storia e nella tradizione salvando una sua spiccata<br />
sigla che le consente<br />
di solcare temi come la<br />
figura femminile, il paesaggio,<br />
la natura morta, e<br />
dotarli di nuove suscitazioni<br />
al filtro della sua indole<br />
dinamica e poetica.<br />
Roberta Fiorini<br />
C'è un duplice versante di preferenze percettive e visive di questo Effetto natura, olio su tela, cm. 70x70<br />
pittore: da un lato gli spazi ampi della campagna, dall'altro il paesaggio<br />
urbano, sempre o quasi fiorentino, allegro e gremito di figure<br />
che tende a un'attualità cronachistica. Se, invece, volge la tavolozza<br />
verso la campagna, allora un'imaginérie velata di memoria,<br />
una statica visionarietà intima e raddolcita segna le sue tele.<br />
L'artista è un postmacchiaiolo dotato di una modernissima sveltezza<br />
di tocco e di una leggerezza di pennellata che conferiscono al MARIO MASINI<br />
suo realismo quel Via Viacce 6/A - Loc. Girone - 50061 Compiobbi (FI)<br />
carattere d'improvviso<br />
che è proprio<br />
Cell. 338 2089124 - mariomasini39@alice.it<br />
dell'acquerello. Ha partecipato, più volte invitato, a numerose collettive in Italia e all'estero,<br />
ricevendo premi e riconoscimenti tra i quali:<br />
Pierfrancesco Listri - Medaglia d'argento Premio Nazionale <strong>La</strong>stra a Signa<br />
- Premio Mino da Fiesole<br />
- 1° Premio assoluto "Lo Jacopo<br />
d'oro" Firenze<br />
Ema a Grassina, 2010, olio su tela, cm. 50x70<br />
- Premio Arteuropa<br />
Ha esposto in varie mostre personali,<br />
tra le quali, la più recente<br />
presso la galleria "Casa di Dante"<br />
di Firenze.<br />
L'arte in Europa, 1998,<br />
tecnica mista, cm. 60x80<br />
28 Artigianato è Arte
viola mura<br />
www.opificiodelsegno.it<br />
Cell. 348 7333700 - info@opificiodelsegno.it<br />
Nata nel 1978 a Firenze si occupa di progettazione e comunicazione visiva<br />
da molti anni e la stessa passione per le immagini si trasferisce anche in<br />
quello che per lei è un hobby, una forma di svago e riflessione, che ama<br />
fare da sempre... dipingere. Amante del periodo impressionista, il suo<br />
interesse è rivolto principalmente alla ricerca degli equilibri fra luce ed<br />
ombre.<br />
Il mercato, olio su tela, cm. 50x70<br />
MARCELLO QUERCI<br />
marcelloquerci@gmail.com<br />
è nato a Prato nel 1952.<br />
Appassionato di pittura da sempre, che esercita nei momenti liberi.<br />
È impiegato presso la CNA Firenze.<br />
Luciano Piseri<br />
Via Vernalese, 212 - 50012 Bagno a Ripoli (FI) - Tel. 335 1492297<br />
Nasce a Verrua Po (PV) nel 1943 ma è milanese d'adozione fin dall'infanzia.<br />
Un' innata predisposizione artistica lo spinge a dilettarsi, al di fuori della<br />
sua normale attività professionale, sia nel canto corale sia nella pittura, ove<br />
affina le doti naturali seguendo i corsi della scuola d'arte del Castello Sforzesco.<br />
Entrato nel 1985 nel G.A.R. (Gruppo Artistico del centro culturale<br />
Rosetum di Milano), viene subito selezionato per la partecipazione al palio<br />
cittadino ed espone regolarmente alle mostre collettive della Galleria d'arte<br />
Velasquez. Intensa è anche la sua presenza ai concorsi estemporanei provinciali<br />
e regionali, nei quali raccoglie costantemente significativi riconoscimenti.<br />
Dal 1987 perfeziona la propria tecnica alla scuola del maestro Alfredo<br />
Zecca. Dal 1991 fa parte<br />
dell'A.I.A. (Associazione Italiana<br />
Acquerellisti). Dal 2002 insegna<br />
acquerello a Bagno a Ripoli<br />
(FI) ai corsi dell'Associazione<br />
Culturale G. Mazzon.<br />
Chioggia, 2008, acquerello, cm. 50x70<br />
pier nicola ricciardelli<br />
Studio: via Villamagna 58 - 50126 Firenze<br />
Tel. 055 689306 - Cell. 340 2428363 - pnricciardelli@alice.it<br />
Al telefono, acrilico su compensato, cm. 60x62,5<br />
Nato a Firenze nel 1936 è vissuto per tutta<br />
la vita nell’ambiente bancario. Una<br />
volta in pensione è riuscito a formarsi<br />
un’educazione artistica frequentando varie<br />
scuole, tra cui l’Istituto Artistico di<br />
Porta Romana, l’Istituto Internazionale di<br />
calcografia “Il Bisonte”, l’Accademia<br />
delle Belle Arti di Firenze (scuola libera<br />
del nudo) e vari insegnanti privati. Fa parte<br />
di associazioni artistico-culturali,tra<br />
cui Dalle terre di Giotto e dell’Angelico<br />
di Vicchio, Gadarte e Anla di Firenze.<br />
Ha vinto vari premi in grafica e pittura ed<br />
alcune sue opere sono esposte in musei:<br />
Museo della Chiesa degli Scolopi di Foligno,<br />
Istituto del Bigallo di via Faenza a<br />
Firenze, e al centro socio-culturale del<br />
Fuligno di Firenze.<br />
<strong>La</strong> nipotina, 1994, pastello Rembrandt<br />
su carta, cm. 35x50<br />
Artigianato è Arte<br />
29
fabrizio secci<br />
Via delle Quercioline, 14 - 50012 Grassina (FI)<br />
Tel. 055 642411 - 338 3937464 - fsecci@mtsdistribuzione.it<br />
Iniziò a dipingere giovanissimo su vetro, delicata materia che impone levità<br />
del tratto ed eleganza di sintesi. Seguì poi per un lustro gli ammaestramenti<br />
del pittore Giancarlo Sani, finché fu alla scuola del Mazzon. Una<br />
sua importante mostra ebbe luogo a Fiesole nel 1987. Di lui gli aggettivi<br />
più insistiti della critica dicono: magia, scioltezza, leggerezza, sensibilità.<br />
È giusto e naturale, perché la rifinita esattezza ottica, l'eleganza<br />
ponderata dei colori, l'armonica mai ridondante composizione<br />
dell'insieme dicono di un occhio pittorico educato per un verso al<br />
mirabile e tutto<br />
toscano senso<br />
delle proporzioni<br />
e dall'altro di una<br />
moderna capacità<br />
di equilibri.<br />
Papaveri all'Antella, <strong>2013</strong>,<br />
olio su compensato, cm. 60x50<br />
Pierfrancesco<br />
Listri<br />
Mario Secci<br />
Località Cellai, 30 - 50067 Rignano sull'Arno<br />
Cell. 338 8449747<br />
Nasce a Firenze nel 1936. Amante della pittura floreale, realizza le sue<br />
prime opere in olio su tela. Poi, grazie all'esperienza lavorativa nell'ambito<br />
del ferro battuto e come decoratore, perfeziona la sua tecnica e comincia<br />
a realizzare opere floreali con tecnica<br />
mista su ferro. Ha fatto parte<br />
del Gruppo Arti Figurative Ardengo<br />
Soffici di Rignano sull'Arno, con il<br />
quale ha realizzato mostre collettive<br />
a Firenze e dintorni.<br />
ROBERTO SMORTI<br />
Via Paoletti, 12 - 50012 Villamagna, Bagno a Ripoli (FI)<br />
Tel. 055 6519169 - smortiroberto@libero.it<br />
Dietro la tranquillità ottica di questo artista, vibra un bisogno di<br />
altrove: lui, paesaggista dei dintorni fiorentini, si cimenta anche<br />
nella pittura di scorci urbani. Sebbene artista di notevoli ripensamenti,<br />
ha una felicità immediata nel cogliere luci e colori dei<br />
paesaggi, ora laghi di rossi papaveri,<br />
ora stradine fra muri alti<br />
con il verde che getta rami<br />
d’ombra. Un grande senso della<br />
luce rende i meridiani paesaggi,<br />
come i tramonti, e perfino<br />
certi ritratti, affidati a un cromatismo<br />
senza errori. Sulla linea<br />
di interiore ricerca che si<br />
volge al sacro, non ignora le<br />
grandi tavole di memoria religiosa<br />
della sua terra.<br />
Pierfrancesco Listri<br />
Torrente a Loro Ciuffenna, 2006<br />
olio su tela, cm. 50x70<br />
<strong>La</strong> mimosa, cm. 85x50<br />
RANIERO VETTORI<br />
Via Cavour, 127 - 50019 Sesto Fiorentino (FI)<br />
Tel. 055 4494890 - 335 1312915 - rani5@libero.it<br />
I temi dei suoi quadri sono paesaggi toscani e soggetti anatomici in acrilico<br />
e chiaroscuro che realizza seguendo gli insegnamenti dei professori degli<br />
anni Settanta all'Istituto d'Arte di Sesto. Divenuto imprenditore del settore<br />
pneumatici, non ha mai abbandonato la pittura. “Ho fatto il grafico per dieci<br />
anni e poi ho rilevato l'attività di famiglia. Ma il mio lavoro non ha assolutamente<br />
condizionato la passione per l'arte perché ho sempre continuato a<br />
disegnare. Recentemente<br />
ha tenuto una<br />
personale con 14<br />
opere al Caffè Grotta<br />
di via Gramsci a Sesto<br />
Fiorentino mentre<br />
nello scorso giugno<br />
ha partecipato alla<br />
collettiva ospitata<br />
all'interno del padiglione<br />
espositivo Antonio<br />
Berti di Sesto.<br />
Prato spazzato dal vento, <strong>2013</strong>, acrilico su tavola, cm. 80x70<br />
30 Artigianato è Arte
Artigianato è arte<br />
31
Sede sociale e direzione<br />
Signa<br />
piazza Michelacci 7 - 50058 Signa<br />
Tel. 055 879101 - fax 055 8732067<br />
Filiali<br />
Signa<br />
piazza Michelacci 1-2 - 50058 Signa<br />
Tel. 055 879101 - fax 055 8732067<br />
<strong>La</strong>stra a Signa<br />
via Turati 10-12<br />
50055 <strong>La</strong>stra a Signa<br />
Tel. 055 8720251 - fax 055 8720204<br />
Ponte a Signa<br />
(Comune di <strong>La</strong>stra a Signa)<br />
via S. <strong>La</strong>vagnini 11 - 50055 <strong>La</strong>stra a Signa<br />
Tel. 055 8725268 - fax 055 8725270<br />
San Mauro a Signa<br />
(Comune di Signa)<br />
via della Chiesa 19 - 50050 S. Mauro a Signa<br />
Tel. 055 8739764/5 - fax 055 8739693<br />
Viottolone<br />
(Comune di Scandicci)<br />
via di Castelpulci 3 - 50018 Scandicci<br />
Tel. 055 7310678 - fax 055 720145<br />
Montelupo Fiorentino<br />
via Centofiori 14 - 50056 Montelupo Fiorentino<br />
Tel. 0571 913188 - fax 0571 913216<br />
Malmantile<br />
(Comune di <strong>La</strong>stra a Signa)<br />
via Vecchia Pisana 235<br />
50050 Malmantile (<strong>La</strong>stra a Signa)<br />
Tel. 055 8729244 - fax 055 8784412<br />
Firenze<br />
Piazza della Libertà 32R - 50129 Firenze<br />
Tel. 055 5088114 - fax 055 578832<br />
Sede distaccata<br />
Castelfranco di Sotto<br />
via Provinciale Francesca Nord 78<br />
56022 Castelfranco di Sotto (Pisa)<br />
Tel. 0571 488730 - fax 0571 488740<br />
Sportelli ATM<br />
Signa<br />
Parco dei Renai<br />
Badia a Settimo<br />
(Comune di Scandicci)<br />
via la Comune di Parigi 34<br />
Capannori<br />
Via del Popolo 5<br />
55012 Capannori (Lucca)<br />
Firenze<br />
Nuovo Ospedale San Giovanni di Dio<br />
via Torregalli 3 - 50143 Firenze<br />
Fucecchio<br />
Piazza dei Seccatoi<br />
32<br />
San Miniato<br />
Viale Marconi 20