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ed industriale. Passo spesso il mio tempo<br />
libero in lunghe passeggiate in queste zone.<br />
Là mi immergo nel silenzio della campagna<br />
e lungo il fiume attendo che questa parte<br />
nascosta della città mi porti delle sorprese,<br />
degli incontri, delle storie. Questo documentario<br />
nasce da uno di questi incontri<br />
lungo il fiume Arno e da un profondo amore<br />
per la mia terra”<br />
<strong>La</strong> forza del documentario sta proprio nel<br />
rievocare quelle immagini di un Arno ritratto<br />
dalle fotografie dei Fratelli Alinari ed immortalato<br />
anche dal documentario di Cecilia<br />
Mangini sulla Firenze di Pratolini<br />
uscito nel 1959 e che racconta molte<br />
storie di San Frediano e di Santo<br />
Spirito con un occhio ben attento al<br />
realismo e alle tradizioni fiorentine.<br />
Chiodo e il Fiume potrebbe essere<br />
visto anche ad occhi chiusi come un<br />
vero e proprio “documentario sonoro”<br />
perché la troupe è andata a ricercare<br />
i momenti di silenzio, lontani<br />
dal traffico cittadino, in una zona ancora<br />
non toccata dall’asfalto e dalla<br />
civiltà. Molti degli argini verso il Girone<br />
e Bagno a Ripoli sono infatti rimasti<br />
lontani nel tempo, fermi<br />
all’epoca nella quale i nostri padri<br />
imparavano a nuotare nell’Arno.<br />
Il documentario di Ricciardelli avrà<br />
una circuitazione in festival italiani<br />
ed internazionali e avrà un seguito in<br />
un lungometraggio dal titolo “Mal<br />
d’Arno” che racconterà tutta la vita<br />
e l’atmosfera del fiume dal territorio<br />
di Pontassieve fino al Ponte Vecchio.<br />
Un ringraziamento particolare da<br />
parte di Duccio Ricciardelli va a Marco<br />
Castaldi dell’Associazione Renaioli<br />
per aver messo a disposizione le<br />
imbarcazioni e per aver guidato la<br />
troupe lungo l’argine.<br />
Duccio<br />
Ricciardelli<br />
Nato a Firenze nel 1976 si laurea<br />
all’Università di Firenze in Storia e<br />
Critica del Cinema con una tesi sul<br />
documentario d’autore nel Nuovo Cinema<br />
Tedesco (Werner Herzog e Wim Wenders).<br />
Dopo la laurea si dedica alla fotografia di<br />
reportage e di scena per varie agenzie e produzioni<br />
italiane. Si specializza in sceneggiatura<br />
e regia seguendo vari seminari e masterclass<br />
con autori internazionali (Storaro,<br />
Garrone, Salvatores). Collabora con “<strong>La</strong> Toscana”<br />
in veste di redattore e giornalista<br />
pubblicista. Innamorato da sempre dell’arte,<br />
crede fortemente nel potere comunicativo<br />
ed emozionante dell’immagine. Scrive per<br />
varie riviste online articoli su videoarte, nuovi<br />
media e contaminazioni tra i linguaggi del<br />
contemporaneo.<br />
Chiodo e il Fiume<br />
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