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Antichità<br />
Chiavacci<br />
un’eccellenza fiorentina<br />
Il prestigioso negozio<br />
di via della Spada<br />
premiato nel<br />
Salone dei Cinquecento<br />
con l’Aquila di Diamante<br />
di Fabrizio Borghini<br />
Sabato 20 aprile nel Salone<br />
dei Cinquecento in Palazzo<br />
Vecchio sono stati premiati i<br />
Maestri del <strong>La</strong>voro ovvero quei<br />
commercianti storici della città di Firenze<br />
che hanno mantenuto la stessa attività in<br />
maniera continuativa per mezzo secolo. A<br />
loro è stata consegnata dal Sindaco Matteo<br />
Renzi, dal presidente del Consiglio<br />
comunale Eugenio Giani e dall’assessore<br />
alle attività produttive Sara Biagiotti,<br />
l’Aquila di Diamante simbolo dell’antica<br />
arte di Calimala.<br />
Fra i premiati anche Marcello Chiavacci<br />
che, essendo all’estero per motivi di lavoro,<br />
ha delegato per il ritiro dell’ambito<br />
riconoscimento la figlia Silvia.<br />
Marcello, qual è il segreto che fa<br />
rimanere legati per mezzo secolo a<br />
una professione<br />
Faccio questo lavoro da ben 61 anni,<br />
quindi da una vita intera e non ho mai<br />
pensato di abbandonarlo anche ora che<br />
potrei dedicarmi, per ragioni anagrafiche,<br />
ad altri interessi. Alla base di questa passione<br />
per l’antiquariato c’è innanzitutto la<br />
tradizione familiare. <strong>La</strong> ditta fu aperta dai<br />
miei genitori oltre 70 anni fa e io fin da<br />
piccolo, insieme a mio fratello, ho respirato<br />
l’aria di bottega.<br />
Com’era la sede iniziale<br />
Certamente non elegante com’è attualmente<br />
la nostra galleria antiquaria. Aveva più<br />
l’aspetto di una vecchia bottega fiorentina<br />
dove si compravendevano oggetti usati.<br />
Mia madre la mattina esponeva quelli più<br />
accattivanti fuori dalla porta d’ingresso,<br />
come del resto facevano tutte le botteghe<br />
dall’ortolano al civaiolo.<br />
Che tipo di clientela avevate<br />
Gli oggetti erano molto più modesti di quelli<br />
che trattiamo oggi e di riflesso anche la<br />
clientela era di livello più basso.<br />
Lo scatto quando è avvenuto<br />
Nel dopoguerra con l’arrivo degli americani.<br />
Quello è stato il periodo aureo per Firenze<br />
e per l’antiquariato. C’erano intere strade<br />
come via Maggio o via dei Fossi interamente<br />
occupate da antiquari.<br />
Oggi, com’è composta la clientela<br />
Gli americani ricchi sono sempre più rari;<br />
con loro era un piacere fare le trattative<br />
perché oltre ad essere ben forniti economicamente,<br />
avevano il gusto del collezionista.<br />
Sapevano quello che volevano e volevano<br />
sempre il meglio. E lo pagavano per<br />
il valore che aveva. Oggi i nostri migliori<br />
clienti sono russi e cinesi che, però, non<br />
hanno la stessa classe degli americani anche<br />
se economicamente sono allo stesso<br />
livello di loro.<br />
<strong>La</strong> crisi, come la state vivendo<br />
Le vie degli antiquari si stanno giorno dopo<br />
giorno imbastardendo perché molti cessano<br />
e a loro subentrano attività più dozzinali.<br />
<strong>La</strong> nostra categoria è stata decimata dalla<br />
crisi economica. I giovani non guardano più<br />
a questa professione come un solido appro-<br />
22 Antichità Chiavacci