La TOSCANA - Giugno 2013

con l’ausilio di altri elementi e materiali, come
molle e dadi metallici che vengono ri-significati
per un nuovo valore espressivo. Così il suo più
“vecchio” “Pesce” quanto il più recente “Squalo”
o il “Gallo da combattimento”, al pari dei suoi
“guerrieri”, “Re” e “Regina”, o della splendida - e
premiata - “Nefertiti” (che racchiude in sé la summa
della sua esperienza, la figuratività, la sintesi,
gli inserti metallici), coi loro sapienti vuoti ad articolare
la forma, assumono l’eleganza essenziale
delle stele eppure liberandole dal divenire statiche
perché anzi vengono a disegnare nello spazio
linee dinamiche e superfici levigate e illuminate
anche dal colore o dalla foglia d’oro.
Kevo:
la sua scelta
di vita
Kevo (Claudio Cavallini), nato a Firenze risiede
attualmente a Sieci - Pontassieve (Firenze)
ed ha il suo laboratorio a Molin Del
Piano. Dopo una intensa attività imprenditoriale
a seguito di una inaspettata esperienza
di vita decide improvvisamente di
dedicarsi alla scultura con la quale interagisce
da circa un decennio, prediligendo il
legno che elabora dal blocco intero senza
nessun assemblaggio. Ha affrontato diverse
tematiche, dal figurativo di carattere
primitivo-etnico al realismo simbolico, maturando
infine una sua originale sintesi della
forma alla cui espressività essenziale
contribuiscono talvolta anche il colore ed
elementi in metallo. Presente in rassegne,
fiere e premi d’arte, ha tenuto numerose
personali a Firenze e provincia, Arezzo, Pistoia,
Bologna, di rilievo quelle del 2012
alla Sala delle Eroine del Comune di Pontassieve
ed al Museo Casa di Giotto di Vicchio,
entrambe nell’hinterland fiorentino.
Due volte finalista del “premio Firenze” nel
2012 si aggiudica il Fiorino d’Argento con la
scultura “Nefertiti”.
Nel maggio 2013, a coronamento del suo
percorso espositivo, allestisce una mostra
personale nell’importante Museo di Storia
Naturale La Specola di Firenze.
Kevo
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