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La TOSCANA - Giugno 2013

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vari Paesi del mondo che hanno contribuito alla crescita internazionale della rete della<br />

Fondazione e delle sue relazioni: Arest Beglaryan, Bohumil Fanta, Aleksej Komech, Oleksandr<br />

Rovenko, Aleksej Shkaev, Arimitsu Tsuji e Mihály Zádor (Armenia, Repubblica Ceca,<br />

Russia, Ucraina, Kirghizistan, Giappone, Ungheria) che sono a rappresentare tutta la<br />

grande famiglia degli esperti della Fondazione che quotidianamente, nel mondo, si dedicano<br />

alle sue attività. Abbiamo insomma voluto dare un contributo per una migliore comprensione<br />

dell’importanza dello sviluppo di queste relazioni per il dialogo tra culture».<br />

Ci può illustrare le caratteristiche del restauro<br />

«Il restauro degli ambienti ha riportato all’originale bellezza molti elementi architettonici<br />

di pregio, tra cui una scala elicoidale cinquecentesca, la fontana rinascimentale e<br />

molti altri particolari. Il risultato combina l’antico con soluzioni Hi-Tech, in modo da dare<br />

una cornice ideale alle memorie esposte e agli eventi che vi si svolgono».<br />

Gli oggetti in<br />

esposizione<br />

Maschere artigianali,<br />

seimila volumi e<br />

opere d’arte<br />

A che tipo di utenti vi rivolgete<br />

«<strong>La</strong> posizione strategica a due passi dalla stazione di Santa Maria<br />

Novella, i veloci collegamenti con le maggiori città italiane ed europee,<br />

e la vicinanza con le altre strutture del Centro Congressi al Duomo,<br />

in particolare con l’Auditorium al Duomo e il suo Anfiteatro Andrzej<br />

Tomaszewski, rendono gli spazi del Palazzo Coppini adatti per le<br />

sottosessioni dei convegni, riunioni dei comitati, eventi collaterali,<br />

workshops, masterclasses e incontri riservati all’interno degli eventi<br />

scientifici e culturali più ampi».<br />

Gli oggetti esposti in Palazzo Coppini sono memorie,<br />

oggetti e volumi donati alla Fondazione<br />

nel corso del tempo. Sono testimonianze di<br />

gratitudine da parte di studenti, professori, rappresentanti<br />

istituzionali ed amici che sono venuti in Toscana<br />

invitati a partecipare alle attività promosse<br />

dalla Fondazione. Sono insomma un concreto simbolo<br />

delle armoniose relazioni umane, di cui il mondo attuale<br />

ha una maggiore necessità.<br />

I doni esposti sono volutamente molto vari, e spaziano<br />

dai costumi tipici di vari Paesi alle maschere tradizionali<br />

giapponesi del teatro Noh, in legno, dalle<br />

sculture e dagli oggetti d’arte a pezzi di artigianato e<br />

di uso quotidiano.<br />

I libri formano una biblioteca rara: oltre 6.000 volumi<br />

scritti in 10 alfabeti e molteplici lingue, provenienti<br />

da tutto il mondo. Sono catalogati e a disposizione di<br />

studiosi e ricercatori. Fra le curiosità, una Divina<br />

Commedia in cinese e un vocabolario latino-croato,<br />

ma anche un libro donato ad una amica dal Premio<br />

Nobel Watson, che la stessa ha voluto regalare a<br />

questa biblioteca.<br />

In Palazzo Coppini sono collocati anche dodici busti in<br />

marmo di Carrara dello scultore Dino De Ranieri di<br />

Pietrasanta: raffigurano altrettanti stati d’animo comuni<br />

a tutta la “Famiglia Umana” al di là delle differenze<br />

culturali. Sono stati già esposti in prestigiose<br />

istituzioni a Mosca e a Saratov, e fanno oggi parte<br />

della raccolta della Fondazione Romualdo Del Bianco<br />

® - Life Beyond Tourism ® grazie al rapporto profondo<br />

con lo scultore che per la Fondazione ha realizzato<br />

un modello raffigurante Leonardo da Vinci le cui copie,<br />

a grandezza naturale in marmo di Carrara, sono<br />

state donate dalla stessa Fondazione a istituzioni a<br />

Mosca, a Yerevan, a Tbilisi, a Baku, a Green Bay e a<br />

Ivanovo.<br />

Info: www.palazzocoppini.org<br />

Palazzo Coppini<br />

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