Artisti contemporanei in terra d'Arezzo

Antonio Faccioli
Artisti contemporanei in terra d’Arezzo
Antonio Faccioli
Campagna toscana, acquerello e inchiostro, cm. 35x50
Antonio Faccioli nasce a Firenze il 29 gennaio
1941. Si diploma al Liceo Artistico di Firenze
nel 1960 e frequenta per due anni la Scuola
di Nudo dell’Accademia; contemporaneamente
aiuta il padre nella conduzione dell’allora famoso
Laboratorio di Restauro di Arazzi, il cui patrimonio
tecnico ed artistico, ereditato dall’omonimo nonno
Antonio, doveva da lui stesso essere conservato e
tramandato. Ma in quel lavoro Faccioli non trova
piena soddisfazione, la sua vena artistica lo stimola
a cercare qualcosa di diverso e il suo talento nel disegno,
per il quale ha già avuto importanti riconoscimenti,
lo spinge a fare della pittura la ragione
prima della sua vita.
Appena riesce ad ottenere un incarico d’insegnamento,
lascia Firenze ed inizia la carriera di docente
di materie artistiche nella scuola media in provincia
di Arezzo. Questa scelta influenzerà profondamente
e per sempre la sua vita artistica, perché in quello
splendido angolo della Toscana, compreso fra
Civitella, Monte San Savino, Foiano, Cortona e Castiglion
Fiorentino che è la Val di Chiana, Faccioli
troverà l’ambiente e l’ispirazione giusta per la sua
espressione artistica. In questo ambiente egli si
cala interamente, lo assorbe, lo studia, ne ricerca le
radici, le leggende, le tradizioni antiche, ne intuisce
la natura magica e misteriosa.
Trova i castelli, le case e i casolari, quell’atmosfera,
velatamente triste e forse malinconica dei suoi
paesaggi dai colori pastello, dai contorni sfumati, e
spesso indefiniti, espressione di un’interpretazione
della realtà vissuta, non solo contemplata.
La magia, il mistero che sembra permeare talvolta
i suoi quadri, si esprime chiaramente nelle maschere,
negli alberi scheletrici e spettrali, in quei giochi
grafici e di colore, simili ad antiche grottesche fatte
di volti fantastici e caricaturali che, come un serpente
o un policromo drago dalle cento teste, a volte
incorniciano le sue opere ed altre si presentano
come originali ed autonome forme artistiche.
Lanfranco Rosati, nel commentare le tempere ed
acquerelli, con cui Faccioli ha illustrato i racconti di
Maurizia Bucci Mirri (“La scuola del cuore” - Armando
Ed.), scrive : “La pittura di Faccioli , somiglia
come una goccia d’acqua alle narrazioni che rinfresca.
E racconta, con la stessa intensità evocativa,
una stagione della memoria che restituisce entrambi
– autore e illustratore – al tempo passato, in mezzo
a bimbi bisognosi d’affetto oppure frammisti a
scorci di paese, e di natura, che tradiscono l’origine
e la connotazione agreste o collinare di una Toscana
dolce e ruvida, pur sempre elegante nella vetusta
petrosità, e lussureggiante sugli sfondi a matita,
oscurati dalle pieghe dei secoli”.
Via Madonna di Mercatale, 44 - 52041 Civitella in Val di Chiana (AR)
Cell. 320 4113466
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