Artisti contemporanei in terra d'Arezzo

Artisti contemporanei in terra d’Arezzo
Fabio Fabbrini
Vicolo Brandini, strappo di affresco, acquerello
Tutto e niente, acquerello
“Bottega del Bonfresco” (acquisendo l’antica tecnica
dell’affresco e dello strappo d’affresco) con i
maestri pittori Massimo Callossi, Luigi Falai e Mario
Passavanti.
È un acquerellista che ama in maniera smisurata
questa tecnica e vuole continuare su questa strada.
L’acquerello è forse la tecnica più difficile nella pittura,
perché richiede una sensibilità estrema, una
grande velocità di esecuzione, un occhio eccezionale.
Fabbrini possiede tutti questi doni e applica
questa tecnica a figure e paesaggi in maniera direi
quasi toscana, macchiaiola, con una ottima intuizione
per la composizione, per la prospettiva, il colore
ed il disegno.
Eppure nonostante tutti questi risultati raggiunti,
Fabio mi ha confidato di avere un altro ideale dentro
di sé, anche se non ha ancora il coraggio di esprimerlo
in pittura.
Vorrebbe riuscire a fare un acquerello più veloce,
fatto di una pennellata “scappa e fuggi” per arrivare
ad un risultato di sintesi, di estrema semplicità ed
essenzialità.
La voglia di sperimentare, provare è tanta e fa parte
continuamente dei suoi pensieri, ma il lavoro è
pressante, il tempo limitato.
Bello sarebbe vivere da pittore bohemien, ma Fabbrini
ha la sua famiglia nel cuore, le sue bambine da
crescere, il lavoro che a volte lo porta fuori da casa e
lui è un uomo che ama fare prima di tutto il suo dovere.
Questa sua etica familiare, dovrà trovare un accordo
con il suo essere “Pittore” e forse solo il tempo
potrà aiutarlo.
Ma lui è molto giovane ancora e saggio, e sicuramente
troverà il suo momento.
Io che gli voglio bene e che lo stimo molto come
artista, gli auguro di realizzare i propri sogni e di avere
un futuro pieno di soddisfazioni.
Loretta Cappelletti
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