Artisti contemporanei in terra d'Arezzo

Artisti contemporanei in terra d’Arezzo
Fernando Casalini
Complicità, 1997, olio su tela, cm. 70x70
Figura in movimento, 1975, bronzo, h. cm. 78
tela come un puzzle ordinato e unitario.
In tal modo persegue un’arte che rende a rappresentare
limpidamente la propria idea di realtà, dimostrando
di aver assorbito i procedimenti, anche
mentali, dell’arte figurativa.
La trama soft ma decisa della pennellata si rivela
direttamente in uno schema propenso alla mera
essenzialità.
I soggetti, quasi tutti al femminile nelle ripetizioni
differenti, appartengono al suo universo esistenziale,
al suo quotidiano, in una interpretazione che
contempera narrazione e prassi pittorica. La sua
poiési si compie il più delle volte seduto al tavolo di
un caffè attraverso penetranti osservazioni generalmente
di donne prese in un senso di perturbante
precarietà (donne in ansia) o assillante da inespresse
aporìe (discordanze) o straniate e titubanti,
la cui centralità contrasta con la presenza in fuga
e inquietante di un uomo (lo stesso artista) che a
tratti appare dietro l’angolo.
Tuttavia mai visibili in atteggiamenti di rigidità o alterità,
ma soavemente presenti in movimenti ritmati,
quasi danzanti, sospinte da calzari di vento e lievitanti
su spazi atemporali di trascendenza, in una dimensione
di tempo tutto mentale, psicologico.
Il magico cromatismo pastellato e soffuso dell’insieme
(rosa carnali, lilla-rosati, azzurri uranici) rende le
figure più misteriose e di affascinante deliberata ironia,
rimarcate dai primi piani sulla tela nell’atto di dire
e di fare.
E sì che l’arte sottende il mistero, la stessa forma è
mistero, perché manifestazioni di forze segrete.
Bisogna guardare con paziente lentezza questi dipinti
per scoprire come Casalini riesca a riconsiderare
quegli elementi linguistici, ottici e storici che si
nascondono dietro la sua figurazione, in cui si ritrova
tutta l’individualità dell’artista e la pittura parla in
funzione esclusiva dello stesso.
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