Artisti contemporanei in terra d'Arezzo
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LUCREZIA LOMBARDO<br />
<strong>Artisti</strong><br />
<strong>contemporanei</strong><br />
<strong>in</strong> <strong>terra</strong><br />
d’Arezzo
<strong>Artisti</strong><br />
<strong>contemporanei</strong><br />
<strong>in</strong> <strong>terra</strong><br />
d’Arezzo<br />
A cura di<br />
LUCREZIA LOMBARDO
COLLANA<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>in</strong> Toscana<br />
10<br />
Diretta da<br />
FABRIZIO BORGHINI<br />
Ha collaborato alla realizzazione di questo volume<br />
Lucia Raveggi<br />
Con il contributo di<br />
Villa<br />
Gisella<br />
FIRENZE<br />
Il volume è realizzato da<br />
Iª edizione luglio 2014<br />
ISBN 978-88-6039-319-7<br />
Tutti i diritti riservati<br />
© Copyright Associazione Toscana Cultura<br />
e Masso delle Fate Edizioni<br />
Masso delle Fate Edizioni<br />
Via Cavalcanti, 9 - 50058 Signa (FI)<br />
www.massodellefate.it<br />
F<strong>in</strong>ito di stampare nel mese di luglio 2014<br />
presso la Nova Arti Grafiche<br />
Via Cavalcanti, 9/D - 50058 Signa (FI)<br />
www.novaartigrafiche.it<br />
In copert<strong>in</strong>a:<br />
Arezzo, Piazza Grande
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
L’arte: motore di trasformazione<br />
Questo libro nasce con la volontà di restituire<br />
ad Arezzo, la città che dette i<br />
natali a molti illustri uom<strong>in</strong>i del passato,<br />
le sue radici artistiche. In questa<br />
piccola città, quasi un borgo, <strong>in</strong>fatti , hanno avuto<br />
orig<strong>in</strong>e gran parte di quelle idee che, nel corso dei<br />
secoli, hanno rivoluzionato il pensiero e la società.<br />
Arezzo è ancora oggi un <strong>terra</strong> florida artisticamente,<br />
dove la ricerca e la sperimentazione pulsano,<br />
lanciando idee e tendenze <strong>in</strong>novative. L’obiettivo<br />
di questo libro è quello di legare l’arte e le sue<br />
forme espressive al territorio, non per conf<strong>in</strong>are la<br />
creatività, bensì per contestualizzarla e <strong>in</strong>durre nei<br />
lettori una consapevolezza critica del tessuto culturale<br />
che li circonda. E se la cultura è lo spirito di<br />
un luogo e di un’epoca, allora, la cultura è la sola<br />
cosa <strong>in</strong> grado di creare quei cambiamenti che rivoluzionano<br />
l’esistenza e rendono possibile il superamento<br />
delle crisi. L’età contemporanea, <strong>in</strong>fatti,<br />
ci pone d<strong>in</strong>nanzi nuove sfide, la prima e la più importante<br />
delle quali è proprio la necessità di rigenerare<br />
una l<strong>in</strong>fa culturale che faccia da presupposto<br />
per una società più giusta. L’arte, <strong>in</strong> quanto<br />
volontà di superamento dei conf<strong>in</strong>i della “realtà”<br />
e <strong>in</strong> quanto sguardo che si proietta <strong>in</strong> avanti, è un<br />
elemento di nutrimento impresc<strong>in</strong>dibile per l’epoca<br />
di trasformazioni <strong>in</strong> cui stiamo vivendo.<br />
Dare voce alla “trama degli artisti” che operano<br />
nella <strong>terra</strong> di Arezzo, significa sancire un nuovo<br />
punto d’<strong>in</strong>izio da cui pensare il presente: l’arte, la<br />
creazione e l’<strong>in</strong>novazione diventano, cioè, le nuove<br />
categorie a partire dalle quali comprendere la<br />
nostra epoca. L’espressione artistica è l’anima dello<br />
spirito del tempo, quello spirito a cui questo libro<br />
<strong>in</strong>tende dar voce, a partire dalla <strong>terra</strong> di Arezzo.<br />
Gli artisti che vi compaiono si caratterizzano, ciascuno,<br />
per uno stile espressivo peculiare. Chi<br />
crea usando le forme, chi dà voce alla propria anima<br />
ricorrendo al cromatismo, chi si allontana da<br />
tutto ciò scegliendo dei simboli. In ogni caso si<br />
assiste, comunque, allo sviluppo di una ricerca<br />
che costituisce lo spirito stesso dell’arte.<br />
Se molti artisti sentono profondamente il loro radicamento<br />
nel territorio e ne <strong>in</strong>terpretano i valori,<br />
la storia e le tradizioni, ve ne sono altri che immortalano<br />
i paesaggi di questa <strong>terra</strong>, trasformando le<br />
rappresentazioni <strong>in</strong> afflati lirici. Non manca nemmeno<br />
chi abbraccia tendenze artistiche lontane,<br />
con coraggio, re<strong>in</strong>terpretandone i contenuti e i<br />
significati.<br />
È <strong>in</strong>teressante volgere lo sguardo al pullulare di<br />
sp<strong>in</strong>te <strong>in</strong>novative che anima un territorio relativamente<br />
piccolo come Arezzo. Eppure, benché piccola,<br />
questa realtà riesce a esprimere tendenze<br />
tanto diverse tra loro che danno vita ad un microcosmo,<br />
capace di parlarci della nostra epoca.<br />
Questo libro vuol essere una raccolta aperta, che<br />
getta uno sguardo d’<strong>in</strong>sieme sulle tendenze artistiche<br />
che restano, a volte, <strong>in</strong> silenzio, non perché<br />
non abbiano <strong>in</strong> sé una portata <strong>in</strong>novativa, bensì<br />
perché spesso la loro diversità le isola da un mercato<br />
che ricerca il conformismo, annientando la<br />
qualità.<br />
Questa raccolta è frutto dalla conv<strong>in</strong>zione che la<br />
qualità, oggi, non si trova là dove tutti volgono lo<br />
sguardo senza criticità, bensì nei “luoghi piccoli e<br />
appartati” <strong>in</strong> cui, dal silenzio e dalla riflessione,<br />
nascono quelle idee che davvero sono <strong>in</strong> grado di<br />
generare cambiamenti e trasformazioni radicali.<br />
Questi “luoghi appartati” sono i lavori di ricerca di<br />
quegli artisti che, al di fuori dei circuiti ufficiali,<br />
sperimentano e creano. Le idee <strong>in</strong>novative, <strong>in</strong>somma,<br />
nascono nel piccolo, nel silenzio e sono<br />
frutto dell’umiltà e dalla capacità di abbassarsi.<br />
Volgendo lo sguardo dai luoghi <strong>in</strong> cui la fama e il<br />
successo urlano, a quelli <strong>in</strong> cui le logiche non<br />
sono più quelle della notorietà, questo libro <strong>in</strong>tende<br />
dare voce a tutti quegli artisti che, come le formiche,<br />
hanno lavorato con pazienza nel silenzio<br />
trasformando, passo dopo passo, le loro fatiche <strong>in</strong><br />
forza e creazione.<br />
Lucrezia Lombardo
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
4
Emma Acet<strong>in</strong>i<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Paesaggio toscano, olio su tela, cm. 40x50<br />
Emma Acet<strong>in</strong>i è nata a Talla e risiede a Montevarchi;<br />
ha partecipato con successo a<br />
numerose manifestazioni artistiche. Nel<br />
1979 ha v<strong>in</strong>to il 1° premio al concorso «Europa<br />
79», nello stesso anno le è stato assegnato il<br />
«Premio Orig<strong>in</strong>alità e Validità» della galleria Alba<br />
a Ferrara presso il castello degli Estensi, 1° Premio<br />
«Mondo arte 80» a Roma, 2° premio al «Serravalle<br />
Pistoiese» nel 1980, 1° premio al «Londra<br />
80»; 1°premio medaglia d’oro al premio «Star<br />
80» a Roma, a «Grotta Azzurra 80» di Agropoli,<br />
«Città del turismo» a Roma nel 1982.<br />
Inoltre, è stata premiata con medaglia d’oro<br />
dall’Accademia Toscana di Firenze nel 1982. Altri<br />
primi premi li ha conseguiti a Ferrara, Bologna,<br />
Arezzo, Firenze e un 1° premio <strong>in</strong>ternazionale a<br />
Parigi. Ha esposto a Nizza, New York, Madrid e<br />
altre città straniere. Ha ricevuto dalla Francia il 1°<br />
premio mondiale assoluto.<br />
Paesaggio toscano, olio su tela, cm. 50x60<br />
Via Roma, 136 - 52025 Montevarchi (AR)<br />
Tel. 055 981549<br />
5
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Emma Acet<strong>in</strong>i<br />
Lavori dei contad<strong>in</strong>i, olio su tela, cm. 50x60<br />
Paesaggio toscano, olio su tela cm. 60x70<br />
6
Sauro Amegli<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Torpore, olio su tavola, cm. 50x50<br />
Nei lavori di Sauro Amegli la creazione consiste<br />
nel dare una forma soggettiva ad un<br />
qualcosa che ha già una sua concretezza e<br />
che, <strong>in</strong>izialmente, si presenta sottoforma di idea o<br />
di sensazione. La sua carica emotiva, il suo <strong>in</strong>tenso<br />
e costante <strong>in</strong>teragire con un fondo attivo e vivo, le<br />
sue lucide trasfigurazioni anatomiche fanno scaturire<br />
un approccio creativo legato al flusso cont<strong>in</strong>uo di<br />
emozioni che <strong>in</strong> certi momenti potremmo sentire<br />
dentro di noi ma che, quasi mai, abbiamo il coraggio<br />
di manifestare apertamente.<br />
Maurizio Vanni<br />
Viale Europa, 30 - 52024 S. Giust<strong>in</strong>o Valdarno (AR)<br />
Tel. 055 977917 - Cell. 339 1144387 - samegli@val.it<br />
7
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Sauro Amegli<br />
Melagrana, olio su tavola, cm. 30x30<br />
È tangibile la vis cromatica ed espressiva degli olii di<br />
Sauro Amegli sia che rivisiti le “surriscaldate” atmosfere<br />
senesi del Palio sia che re<strong>in</strong>terpreti figurativamente<br />
alcuni flash della sua <strong>in</strong>fanzia trascorsa<br />
nell’amato borgo di Moncioni, vic<strong>in</strong>o Montevarchi.<br />
Fiamma Domestici<br />
8
Silvano Anania<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
La Vestale, 2006, grande pietra cerimoniale. Dono dell’autore alla Città di Arezzo<br />
Silvano Anania è nato nel 1936 e dal 1965 vive<br />
e lavora ad Arezzo, dove ha svolto f<strong>in</strong>o al dicembre<br />
del 1997 le funzioni di magistrato. Nel<br />
suo bagaglio di immigrato aveva con sé gli stimoli<br />
creativi trasmessigli dalla numerosa famiglia romana<br />
e gli <strong>in</strong>segnamenti del ceramista colombiano<br />
Cesare Siviglia, dal quale aveva potuto apprendere i<br />
segreti essenziali di quell’arte, svelati nei racconti<br />
fasc<strong>in</strong>osi della sua giov<strong>in</strong>ezza a cavallo tra le rov<strong>in</strong>e<br />
di Sant’Augustìn. Riscoperte quelle stesse strade,<br />
e prima ancora tutti i mitici percorsi della cultura<br />
centro e sudamericana, l’immag<strong>in</strong>ario di Silvano<br />
Anania, alimentato dai numerosi “appunti di viaggio”<br />
annotati nel suo <strong>in</strong>cessante girovagare per il<br />
nostro fantastico mondo, appare costantemente rivolto<br />
alla ricerca della parte ludica dell’uomo, quella<br />
che muove al gioco, alla <strong>in</strong>venzione, allo stupore, al<br />
magico. Da qui una disposizione verso materiali<br />
“poveri” e primitivi, come la <strong>terra</strong>cotta, il legno, il<br />
Pietra cerimoniale n. 2, 1999, pietra serena, marmo, ottone,<br />
cm. 52x32x16<br />
www.silvanoanania.com<br />
silvanoanania@hotmail.it<br />
9
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Silvano Anania<br />
Amore profano, 1982/2003, cm 50x25x20. Replica <strong>in</strong> marmo<br />
bianco di Carrara e nero del Belgio dall’orig<strong>in</strong>ale <strong>in</strong> <strong>terra</strong>cotta.<br />
Museo Fondazione Logudoro Meilogu, Banari (Sassari)<br />
Reperto n. 9 Astronave n. 2, 1987. L’<strong>in</strong>stallazione nel luglio<br />
1990 della replica <strong>in</strong> marmo bianco di Carrara e bronzo dall’orig<strong>in</strong>ale<br />
<strong>in</strong> legno, rame smaltato e corda. Museo Fondazione Ca’<br />
La Ghironda, Zola Predosa (Bologna)<br />
rame, e una ricerca cont<strong>in</strong>ua di tracce del passato,<br />
testimonianze possibili di antichi riti creativi, senza<br />
mai lasciare l’angolo visuale dell’ironico spettatore<br />
di se stesso, fortunato scopritore di reperti: macch<strong>in</strong>e,<br />
ex voto, improbabili astronavi, menhirs e poi<br />
ancora navi, prue protese verso il mito, verso quello<br />
che è rimasto di ignoto da affasc<strong>in</strong>are la fantasia.<br />
Un’arte rimasta a lungo “<strong>in</strong>tima”, immag<strong>in</strong>ata, realizzata,<br />
custodita tra le mura del suo studio <strong>in</strong> via<br />
dell’Aganìa, nel centro storico di Arezzo, f<strong>in</strong>o alla risoluzione<br />
di lasciare la magistratura e dedicarsi a<br />
tempo pieno alla cura della propria creatività. Aperta<br />
la porta dello studio, ha partecipato a numerose<br />
mostre d’arte, trasformando i nuovi stimoli ricevuti<br />
dal confronto <strong>in</strong> progetti ambiziosi di opere monumentali<br />
(“Il seme della vita”, “La Sacra Famiglia”,<br />
“Kronos”), f<strong>in</strong>o a “La Vestale”, Grande pietra cerimoniale,<br />
donata alla Città di Arezzo nel 2006, collocata<br />
nella rotonda davanti al Cimitero Ebraico, <strong>in</strong> via<br />
Baldaccio d’Anghiari.<br />
Dal giugno al settembre 2007 la corte del Palazzo<br />
Comunale ha ospitato la sua mostra antologica. Da<br />
allora, irretito dalla maggiore duttilità della parola, la<br />
ricerca artistica di Silvano Anania ha trovato il nuovo<br />
approdo della narrativa, dove potere percorrere <strong>in</strong><br />
piena libertà, att<strong>in</strong>gendo ancora, e sempre con il<br />
sale dell’ironia, dal capiente diario dei suoi viaggi e<br />
del suo vissuto.<br />
Ha pubblicato “L’Ospite” (Letizia Editore – 2007),<br />
“Orologio a vento per preghiera” (Albatros Editore<br />
– 2010), “Un lungo ponte sospeso-Metamorfosi<br />
(Universitalia Editore-2012).<br />
10
Riccardo Antonelli<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Eccomi, 3, 2012, olio su tela, cm. 80x80<br />
Born 2, 2013, olio su tela, cm.120x80<br />
Esposizioni Recenti:<br />
2013 Reversus - Galleria Art Expertise - Firenze<br />
2013 Vernice Art Fair - Reggio Emilia Fiere<br />
2013 Arte per la riceca - Filippo Lotti<br />
Museo Archeologico Nazionale - Firenze<br />
2013 Trasportiamo - M<strong>in</strong>istero dei Trasporti<br />
Campagna pubblicitaria - Roma<br />
2013 SevenS<strong>in</strong>s - Roberto Ronca<br />
Napoli - Benevento - Lecce<br />
2013 Drappo Palio della Balestra - Commissionato<br />
da Società Balestrieri - Gubbio<br />
2013 Arte per le donne - Palazzo Pretorio<br />
Sansepolcro<br />
2012 Zago and friends - Emergency World<br />
Foundation - Londra<br />
2012 Premio Cromica - Giovanni Faccenda e<br />
Daniela Meli - Bibbiena<br />
2011 Draw<strong>in</strong>g connection - Siena art <strong>in</strong>stitute<br />
Siena<br />
2010 This isn’t street art - St<strong>in</strong>glius Carcal<br />
Potenza<br />
2010 Internazionale d’Italia - ItaliaArte - Tor<strong>in</strong>o<br />
2010 Startup - Roberto Ronca<br />
Galleria Pubblica - Verona<br />
2010 ArTcevia - Massimo Nicotria - Jesi - Arcevia<br />
2009 Stattbad Kunstzentrum - Sabr<strong>in</strong>a Falzone<br />
Berl<strong>in</strong>o<br />
2009 Premio piccolo formato - Galleria la Pergola<br />
Firenze<br />
2009 Biennale di Firenze - Fortezza da Basso<br />
Firenze<br />
2009 Volo di Melus<strong>in</strong>a - Virg<strong>in</strong>ia Milici - Milano<br />
2008 Artartide - Paola Bernab<strong>in</strong>i - Rim<strong>in</strong>i<br />
2008 Premio “L.Cherub<strong>in</strong>i” - Subbiano<br />
Via Giorgio La Pira, 2 - 52037 Sansepolcro (AR)<br />
www.equilibriarte.net/riccardoantonelli - bibo76@hotmail.it - www.artexpertisefirenze.com<br />
11
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Riccardo Antonelli<br />
Percezioni, 2012, olio su tela, cm. 100x100<br />
Eccomi 4, 2012, olio su tela, cm. 80x80<br />
Mostre personali recenti:<br />
2013 Riflessisti - Arezzo<br />
2012 Novamusica - Umbertide<br />
2011 Non solo Piero - Sansepolcro<br />
2011 Smooth time jazz - Città di Castello<br />
2011 Smooth time jazz - Sansepolcro<br />
2010 Sguardi <strong>in</strong>teriori - Arezzo<br />
2010 Reset - Sansepolcro<br />
2010 Riccardo Antonelli - Lecco<br />
2009 Riccardo Antonelli - Firenze<br />
2008 Paesaggi - Sansepolcro<br />
2006 Paesaggi - Sansepolcro<br />
12
Simone Arrigucci<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Il leader si celebra, 2008, olio su tavola di legno, cm. 40x50<br />
Simone Arrigucci è nato nel 1971 ad Arezzo<br />
dove risiede. Allievo del maestro Gastone Tor<strong>in</strong>i,<br />
formatosi presso gli studi di Ottone Rosai,<br />
Aldo Carpi e P<strong>in</strong>o Ponti.<br />
È Accademico presso l’Accademia Araldica Internazionale<br />
il Marzocco di Firenze e dell’Accademia<br />
Internazionale Città di Roma, Socio Onorario<br />
dell’Associazione Culturale Athena di Catania, Accademico<br />
dell’Accademia Internazionale Greci Mar<strong>in</strong>o<br />
del Verbano, Accademico dell’Accademia Internazionale<br />
dei Micenei. Ha ricevuto numerosi<br />
riconoscimenti anche all’estero, dove ha partecipato<br />
a mostre di grosso spessore artistico (a Londra<br />
nel 2004 a “The Space”, a Praga e a Parigi- organizzato<br />
dal Quadrato) oltre a personali ad Arezzo, Firenze,<br />
Castiglion Fiorent<strong>in</strong>o, Roma, Milano, Ferrara,<br />
Piacenza, Palermo, Catania, Tor<strong>in</strong>o con ottimi<br />
risultati di critica e di pubblico. È stato <strong>in</strong>serito nel<br />
volume “<strong>Artisti</strong> Italiani Contemporanei” Ed. Helicon;<br />
recensito nel Catalogo Nazionale d’Arte Gelmi<br />
Edizioni d’Arte 2003/2004, è presente nel Catalogo<br />
d’Arte Moderna e Contemporanea (Qu<strong>in</strong>ta Ed.)<br />
New Art Collection, è presente nell’Agenda dell’Arte<br />
della Toscana-Casa Ed. il Candelaio di Firenze e<br />
nelle Agende “Arte e Pensiero” dal 2004 al 2007<br />
Ed.Helicon; è altresì presente nell’Annuario del<br />
Quadrato “Pittori e Scultori Italiani del Novecento,<br />
Bibliografia 2005 e 2006”, e Avanguardie <strong>Artisti</strong>che<br />
2005 2006 2007 2008 2009 e 2012, è presente nel<br />
Dizionario Enciclopedico Internazionale d’Arte Moderna<br />
e Contemporanea Casa Editrice Alba 2007<br />
2008 2012. E’ stato pubblicato nel volume “Grandi<br />
Maestri” 2009 edizioni Boè. È presente negli annuari<br />
Comed, Cairo Editore. Sue opere sono state<br />
pubblicate nel 44° Catalogo dell’Arte Moderna edizione<br />
Mondadori. Sue opere sono state più volte<br />
pubblicate nel Bimestrale Boé Centro Diffusione<br />
Arte Palermo, Corriere Aret<strong>in</strong>o, La Nazione, Il Secolo<br />
XIX, Il Tirreno, Oggi Futuro.<br />
Pr<strong>in</strong>cipali premi conseguiti:<br />
nel 2000 - 2° class. al concorso Int. 2000 a Melbourne<br />
(Australia); nel 2001 premiato al Concorso Pre-<br />
Cell. 335 6261365<br />
simonearrigucci@virgilio.it<br />
13
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Simone Arrigucci<br />
La traversata, 2008, olio su tavola di legno, cm. 40x50<br />
mio “Dante Alighieri” di Firenze; al Premio “L’Aquila<br />
della Cultura”dell’Accademia Int. Città di Roma;<br />
alla Coppa Pacis Città di Firenze; alla IV Ediz. della<br />
Biennale Città di Roma di Belle Arti; nel 2002 Secondo<br />
classificato al trofeo ”Città di Bologna” e<br />
“Milanart 2002”; nel 2003 Primo Premio al “Gran<br />
Premio dell’Adriatico - 3° Ed. e Gran Premio per le<br />
arti visive La Vela d’Oro 2003 a Cesenatico; Speciale<br />
Segnalazione all’Expo’ Art-Nice 2003, e al Premio<br />
Biennale Grandi Firme dell’Arte a Portovenere, Primo<br />
Premio alla “Biennale del Medi<strong>terra</strong>neo” di Catania;<br />
nel 2004 ha ricevuto il “Trofeo dei Dogi” a<br />
Camogli e il gran Premio Internazionale Leonardo<br />
da V<strong>in</strong>ci; alla V Ed. del Premio Capitolium di Roma,<br />
Premio Quadriennale Oscar dell’Arte a Montecarlo-<br />
Pr<strong>in</strong>cipato di Monaco, Mercurio d’Oro 2004 al Premio<br />
Biennale per l’Arte a Portovenere e a Catania<br />
Gran Premio VI Biennale Nazionale d’Arte Sicilia<br />
2004, nel 2005 Diploma d’Onore al Premio Selezione<br />
Internazionale del Movimento <strong>Artisti</strong>co Internazionale<br />
Plurismo e a Venezia Premio Internazionale<br />
Biennale di Venezia Rialto; nel 2006 Secondo Premio<br />
al Concorso Internazionale Premio Howard<br />
2006 a Ferrara. Premiato <strong>in</strong>oltre al 1° Premio Internazionale<br />
”Taorm<strong>in</strong>a” a Palermo. Nel 2007 Premio<br />
Città di Castello con la seguente motivazione “Per il<br />
prezioso contributo apportato alla cultura nazionale<br />
ed <strong>in</strong>ternazionale, con le sue opere”; selezionato al<br />
Concorso Internazionale di Tarqu<strong>in</strong>ia con esposizione<br />
delle opere agosto 2007. Nel 2008 a gennaio ha<br />
organizzato una mostra personale presso la Galleria<br />
La Telaccia e tra aprile e maggio una mostra personale<br />
presso la sede dell’Associazione degli Industriali<br />
di Arezzo su <strong>in</strong>vito di Conf<strong>in</strong>dustria Arezzo.<br />
2009 mostra personale presso la Galleria Spadar<strong>in</strong>a<br />
a Piacenza. 2010 selezionato tra i primi 100 f<strong>in</strong>alisti<br />
per il premio <strong>in</strong>ternazionale Città di New York. 2011<br />
f<strong>in</strong>alista premio Effetto Arte, premio organizzato dal<br />
critico Levi. Nel 2012 è pubblicato nel Dizionario Enciclopedico<br />
Internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea,<br />
Casa Editrice Alba.<br />
14
Bruno Becatt<strong>in</strong>i<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Piccolo Eden, 2014, olio su tavola<br />
Senza titolo<br />
Caro Bruno<br />
ammiro molto la coerenza e l’onestà nel tuo lavoro.<br />
Sono passati molti anni e vedo la loro evoluzione.<br />
Con nostalgia ricordo quando da piccolo eravate<br />
tutti voi amici pittori così importanti, e lo siete stati<br />
per la mia formazione. Ricordo le mostre, le discussioni,<br />
le scampagnate, i viaggi…tutti valori che hanno<br />
trasmesso e costruito <strong>in</strong> me l’amore per l’arte e<br />
per la vita.<br />
È bello rivedere nei tuoi lavori tutto questo, il tuo<br />
s<strong>in</strong>cero e costante rispetto per la natura, la cui bellezza<br />
è sempre stata l’arte suprema.<br />
Buon lavoro.<br />
David<br />
Via G. La Pira, 17 - 52024 Loro Ciuffenna (AR)<br />
Cell. 335 1764108<br />
15
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Mario Bettazzi<br />
La battaglia di Campald<strong>in</strong>o, olio su tavola, cm. 80x120<br />
Sognando le magiche atmosfere di Straw<strong>in</strong>sky, olio su tavola,<br />
cm. 80x100<br />
Mario Bettazzi, nato nel 1952 a Poppi (AR), ha<br />
compiuto gli studi all’Istituto d’Arte d’Arezzo.<br />
Insegna Pittura e Ceramica presso i Centri<br />
diurni di socializzazione per disabili del Casent<strong>in</strong>o.<br />
Dal 1969 ha esposto <strong>in</strong> personali e collettive, <strong>in</strong> Italia e<br />
all’estero: M<strong>in</strong>o e Komatsu (Giappone), Artexpo di New<br />
York, Cavaillons (Francia), Norimberga (Germania), Siauliai<br />
(Lithuania), Parigi, Graz (Austria).<br />
Dal 1986 il suo lavoro si articola <strong>in</strong> cicli pittorici: “Enigma<br />
e Mistero” di questo periodo; “Percorsi Onirici” del 1994;<br />
“La Terra del Sole” del 1995, “Colori e Rebus impossibili”<br />
del 1998, “L’ignoto <strong>in</strong> noi come presenza” del 2003,<br />
”Ritratti: essere e apparire” nel 2010.<br />
Documentazione della sua attività è stata <strong>in</strong>serita nel<br />
“Kunsthistorisches Institut” Archivio per l’Arte Italiana<br />
del ‘900 di Firenze. Le sue opere si trovano <strong>in</strong> collezioni<br />
pubbliche e private <strong>in</strong> Italia e all’estero (U.S.A., Brasile,<br />
Thailandia, Giappone, Lituania, Croazia).<br />
...La sua pittura si sviluppa <strong>in</strong> una ricerca costante <strong>in</strong>torno<br />
alle segrete dimensioni dell’Uomo... nel senso di una<br />
moderna pittura metafisica che eleva l’arte del ritratto e<br />
della figurazione simbolica a segno dist<strong>in</strong>tivo di un tradizione<br />
tutta italiana.<br />
L’osservatore viene catturato dalla limpidezza della rappresentazione,<br />
dalla la pulizia figurativa dove tutto viene<br />
esibito alla luce. Una luce chiara che def<strong>in</strong>isce perfettamente<br />
i contorni e le superfici delle figure, marcandole<br />
nei tratti migliori. Ogni cosa viene allo scoperto, illum<strong>in</strong>ata<br />
visibilmente, ostentata addirittura per la capacità<br />
realistica del pennello.<br />
Michele Loffredo<br />
Studio e abitazione: Via Cavour, 65 - 52014 Poppi (AR)<br />
Tel. 0575 529171 - Cell. 349 1359203 - mario.bettazzi@virgilio.it<br />
16
Renato Bittoni<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Renato Bittoni, nato a Chiusi di Siena nel<br />
1933, ha frequentato l’Istituto d’Arte e<br />
l’Accademia di Belle Arti a Firenze giovandosi<br />
del rapporto con ottimi <strong>in</strong>segnanti fra i<br />
quali Alessandro Parronchi e Gianni Vagnetti.<br />
Dopo un primo periodo fiorent<strong>in</strong>o nel quale opera<br />
<strong>in</strong> attività scenografiche, illustrative e grafiche,<br />
si trasferisce a San Giovanni Valdarno (1962) e si<br />
dedica alla pittura, all’<strong>in</strong>cisione e all’<strong>in</strong>segnamento<br />
di materie artistiche.<br />
Durante l’attività pittorica ha allestito numerose<br />
personali nelle pr<strong>in</strong>cipali città italiane. È stato<br />
<strong>in</strong>vitato a importanti rassegne e premi di pittura.<br />
Le due rose, 2012, tecnica mista, cm. 105x95<br />
Interno n. 2, 2012, tecnica mista, cm. 60x80<br />
Via Fratelli Cervi, 4 - 52027 S. Giovanni Valdarno (AR)<br />
Tel. 055 9122070<br />
17
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Leonardo Borgh<strong>in</strong>i<br />
Fiera antiquaria, olio, cm. 50x30<br />
Nato a Follonica (GR) il 17/12/1941, vive e<br />
lavora ad Arezzo.<br />
Da circa 50 anni si dedica alla pittura e alla<br />
scultura, e le sue opere sono presenti <strong>in</strong> varie raccolte<br />
pubbliche e private.<br />
Ha partecipato a numerose collettive e concorsi ricevendo<br />
premi e critiche favorevoli.<br />
Ho conosciuto Leonardo Borgh<strong>in</strong>i alcuni anni fa, grazie<br />
ad un amico comune: d’<strong>in</strong>canto si è stabilita tra<br />
di noi una simpatia-s<strong>in</strong>tonia che ha portato a frequentarci<br />
con cont<strong>in</strong>uità. lo sono un appassionato di<br />
ceramica moderna, e apprezzo e ricerco le forme<br />
<strong>in</strong>usuali, le tonalità nuove, gli slanci <strong>in</strong> avanti e comunque<br />
tutto ciò che riesca a trasmettere piccole e<br />
grandi emozioni. Incredibilmente Leonardo mi ha<br />
co<strong>in</strong>volto/travolto con il suo l<strong>in</strong>guaggio artistico, la<br />
sua padronanza cromatica, la personalità del suo disegno,<br />
la ricerca cont<strong>in</strong>ua che è impresc<strong>in</strong>dibile oggetto<br />
dei suoi studi. Credo che la pittura, come ogni<br />
altra forma d’arte, sia lo specchio dell’anima e la<br />
necessità che ha l’anima di esprimersi: chi “copia”<br />
o chi si ispira ad altri è, secondo me, “out”, non degno<br />
di alcuna considerazione. Condizione necessaria<br />
è la creatività, che Leonardo possiede <strong>in</strong> modo<br />
superlativo e che cont<strong>in</strong>ua a nutrire con una ricerca<br />
<strong>in</strong>stancabile sul colore, sulla prospettiva, sulla metodologia<br />
del disegno, sull’impianto tecnico del quadro.<br />
Specchio dell’anima: confermo... Leonardo è<br />
meticoloso, preciso e mai del tutto soddisfatto,<br />
sempre proteso verso nuovi orizzonti. Non aspettiamoci<br />
dunque di scorgere nelle sue opere il travaso<br />
di un animo tormentato o il riflesso di uno spirito<br />
appagato: magari troveremo la tristezza di un’alba<br />
nebbiosa o la gioia di un paesaggio lum<strong>in</strong>oso, ma<br />
sempre riconosceremo nei suoi quadri la spontaneità<br />
di un artista vivo e vero!<br />
Alessandro Amorosi<br />
Via Magellano, 10 - 52100 AREZZO<br />
Tel. 0575 911298 - Cell. 338 8646599 - leonardoborgh<strong>in</strong>i@hotmail.it<br />
18
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Leonardo Borgh<strong>in</strong>i<br />
Il dolore, cm. 120x80 (situato nella chiesa di San Donato)<br />
Abbraccio, bronzo, cm. 27x30<br />
19
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Leonardo Borgh<strong>in</strong>i<br />
Mar<strong>in</strong>a, olio, cm. 60x80<br />
Verso la città, olio, cm. 40x50<br />
20
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Leonardo Borgh<strong>in</strong>i<br />
Figure con paesaggio, 2013, olio su tela, cm. 30x20<br />
21
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Francesca Calabrò<br />
Girasoli stanchi, 2014, olio su tavola, cm. 38x51<br />
Fichi d’India, 2012, olio su tavola, cm. 64x86<br />
Francesca Calabrò vive da sempre nella campagna<br />
aret<strong>in</strong>a. F<strong>in</strong> da piccola ha amato l’arte e<br />
<strong>in</strong> particolar modo la pittura. Nel tempo, ha<br />
seguito corsi di disegno e di pittura ad acquerello e<br />
a olio. La sua creatività trae sovente ispirazione dai<br />
luoghi delle proprie radici familiari, richiamandosi<br />
spesso a paesaggi e scorci toscani e lucani.<br />
È socia del Cenacolo degli <strong>Artisti</strong> Aret<strong>in</strong>i.<br />
Ha partecipato a estemporanee e a concorsi di pittura,<br />
quali i concorsi nazionali di pittura “Chimera<br />
Arte Arezzo” del 2011, 2012 e 2014.<br />
Ha ricevuto riconoscimenti al XXII Premio Nazionale<br />
di Pittura Città di Civitella nel 2012 e alla Mostra<br />
Internazionale di Arti visive “Omaggio a G<strong>in</strong>o Sever<strong>in</strong>i<br />
- Premio Città di Cortona”, nel 2013.<br />
Nel 2013 ha partecipato anche a varie collettive,<br />
quali “Fuga nel colore”, nell’ambito della Spoleto<br />
International Art Fair; “Note di colore”, mostra d’arte<br />
nel Palazzo della Prov<strong>in</strong>cia di Arezzo, per celebrare<br />
i 200 anni dalla nascita di Verdi e Wagner; “Natale<br />
ad Arte”, organizzata nell’Atrio d’Onore della<br />
Prov<strong>in</strong>cia di Arezzo; “Collettiva d’Arte Varia”, organizzata<br />
nella Sala Espositiva Comunale del Palazzo<br />
Pretorio di Sansepolcro (AR).<br />
Nella primavera del 2014 ha partecipato alla collettiva<br />
it<strong>in</strong>erante <strong>in</strong>titolata “Il Gigante della Carità”, dedicata<br />
a San Camillo de Lellis, che ha toccato Bucchianico,<br />
Manfredonia, San Giovanni Rotondo,<br />
Napoli e Roma. Sempre nel 2014, ha partecipato<br />
alla collettiva it<strong>in</strong>erante “Stessa spiaggia e stesso<br />
mare”, <strong>in</strong> vari centri della Riviera Romagnola.<br />
Loc. Vitiano, 55/a - 52100 Arezzo<br />
Cell. 377 1251247 - 335 7675203<br />
22
Fernando Casal<strong>in</strong>i<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Fernando Casal<strong>in</strong>i accanto all’opera Ritratto alla madre, 1974,<br />
<strong>terra</strong>cotta, h cm. 50<br />
C<strong>in</strong>thia, 1972, bronzo. Collez. Accademia delle Arti del Disegno<br />
Fernando Casal<strong>in</strong>i è nato a Frass<strong>in</strong>eto (AR) l’8<br />
maggio 1937. Ha vissuto a Firenze dal 1970<br />
al 2007 e attualmente risiede ad Arezzo.<br />
Allievo di A. Bon<strong>in</strong>segni, Oscar Gallo, V. Crocetti ha<br />
conseguito all’Accademia di Belle Arti di Firenze il<br />
diploma <strong>in</strong> Scultura, con una tesi sulle proporzioni<br />
nella pittura del Quattrocento e del C<strong>in</strong>quecento. In<br />
questa ricerca egli esam<strong>in</strong>a gli schemi geometricoproporzionali<br />
degli <strong>in</strong>siemi ed alcune riduzioni prospettiche.<br />
La tesi venne consultata prima da Varo<br />
Cioli, poi, tramite il Cioli, dal prof. Luciano Berti, allora<br />
direttore del Bargello e successivamente direttore<br />
degli Uffizi, il quale lo <strong>in</strong>caricò degli studi geometricoproporzionali<br />
nella pittura del Beato<br />
Angelico.<br />
Alcuni di questi grafici geometrico-proporzionali<br />
sono stati pubblicati su L’Angelico a San Marco.<br />
Il Casal<strong>in</strong>i procede, <strong>in</strong>oltre, su <strong>in</strong>carico dello stesso<br />
prof. Berti, allo studio dei grafici geometrico-proporzionali<br />
ed ipotesi di ricostruzione di alcune opere<br />
di Piero della Francesca.<br />
Il saggio dal titolo Ipotesi di lavoro sull’opera di Piero<br />
della Francesca è stato pubblicato sulla rivista<br />
«L’Arte» nel 1968. Un grazie va anche a L. Cossu<br />
per l’aiuto dato durante la stesura dell’articolo.<br />
È stato <strong>in</strong>segnante di Figura Disegnata presso il Liceo<br />
<strong>Artisti</strong>co di Firenze.<br />
Ha allestito mostre personali: a Firenze (Galleria Le<br />
Colonn<strong>in</strong>e nel 1977 e 1979); a Frass<strong>in</strong>eto (AR) nel<br />
1980; alla Compagnia del Paiolo, alla Società delle<br />
Belle Arti - Circolo degli <strong>Artisti</strong> (Casa di Dante),<br />
all’Accademia delle Arti del Disegno, presso il Comune<br />
di Bibbiena, alla sede del Gruppo Donatello, a<br />
Caprese Michelangelo.<br />
Ha partecipato alle seguenti collettive: alla II e III<br />
Biennale <strong>in</strong>ternazionale Dantesca di Ravenna (1975<br />
Via M. Filzi, 26/E - 52100 Arezzo<br />
Tel. 0575 942386<br />
23
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Fernando Casal<strong>in</strong>i<br />
Ritratto di Gail, 1974, gesso, cm. 50x50x35<br />
Il pittore Pasqual<strong>in</strong>o Versari, 1997, olio su tela, cm. 90x80<br />
e 1977); al concorso mostra del ritratto contemporaneo<br />
- Società delle Belle Arti - Circolo degli <strong>Artisti</strong><br />
(Casa di Dante) 1979 dove consegue il I° premio ex<br />
aequo.<br />
Di lui hanno scritto: L. Berti, R. Bett<strong>in</strong>i, R. De Mart<strong>in</strong>o,<br />
G. Mugnone, G. Pallanti, R. Saldarelli, U. Barlozzetti,<br />
M. Hagge, A. Bellanca, C. C<strong>in</strong>elli, A. Cerra, G.<br />
Cherub<strong>in</strong>i. Le sue opere si trovano <strong>in</strong> collezioni pubbliche<br />
e private.<br />
Video, performance, <strong>in</strong>stallazioni: le nuove frontiere<br />
dell’arte contemporanea.<br />
“Provocazione” e ”contam<strong>in</strong>azione” un unico imperativo<br />
le sottende entrambe.<br />
Mentre sale la preoccupazione di motivarne con<br />
attente osservazione i dest<strong>in</strong>i e def<strong>in</strong>irne esplicitamente<br />
lo scopo con giudizi perentori come quello<br />
recente di Saskia Bos, direttrice della Biennale di<br />
Berl<strong>in</strong>o: «Per me l’arte non è decorazione da mettere<br />
sopra il divano, bensì il prodotto di uno scambio<br />
spirituale tra persone, <strong>in</strong> cui attraverso lo scambio<br />
<strong>in</strong>staurato si apre lo spazio per riflessioni critiche e<br />
pensieri utopici».<br />
La considerazione è posta di proposito dopo l’<strong>in</strong>contro<br />
con le opere di Casal<strong>in</strong>i che, per formazione,<br />
cultura e carattere ha referenti illustri che lo hanno<br />
accompagnato nel suo percorso artistico. La <strong>terra</strong><br />
aret<strong>in</strong>a che gli ha dato i natali lo ha portato s<strong>in</strong> da<br />
giovane a muoversi sulla scia epistémica del grande<br />
Piero (gli studi e le appassionate ricerche, anche<br />
se mai pubblicati, restano una valida testimonianza<br />
dei suoi orientamenti artistici).<br />
Ost<strong>in</strong>ato difensore della figurazione, egli fa della<br />
sua scelta stilistica un’aristocratica difesa del mestiere<br />
di pittore, e di quei valori che le neoavanguardie<br />
negano.<br />
E pur senza evidenziare alcuna complicazione o<br />
sforzo di voler fare nella sua pittura del nuovo ad<br />
ogni costo, ha ugualmente sviluppato e aff<strong>in</strong>ato un<br />
l<strong>in</strong>guaggio orig<strong>in</strong>ale portato a raffigurare immag<strong>in</strong>i<br />
che conseguono un alto grado di stilizzazione sul<br />
quale riduzione formale e presa delle caratteristiche<br />
<strong>in</strong>dividuali dei modelli della sua memoria si misurano<br />
<strong>in</strong> un fondamentale equilibrio tra convenzione<br />
e partecipazione.<br />
Casal<strong>in</strong>i <strong>in</strong>fatti assume le distanze dalla rappresentazione<br />
usuale non lavorando direttamente dal vero<br />
tranne che per i ritratti, bensì usando come mezzo<br />
e strumento tecnico-creativo la memoria eidética<br />
per le immag<strong>in</strong>i assunte, da ricomporre poi sulla<br />
24
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Fernando Casal<strong>in</strong>i<br />
Complicità, 1997, olio su tela, cm. 70x70<br />
Figura <strong>in</strong> movimento, 1975, bronzo, h. cm. 78<br />
tela come un puzzle ord<strong>in</strong>ato e unitario.<br />
In tal modo persegue un’arte che rende a rappresentare<br />
limpidamente la propria idea di realtà, dimostrando<br />
di aver assorbito i procedimenti, anche<br />
mentali, dell’arte figurativa.<br />
La trama soft ma decisa della pennellata si rivela<br />
direttamente <strong>in</strong> uno schema propenso alla mera<br />
essenzialità.<br />
I soggetti, quasi tutti al femm<strong>in</strong>ile nelle ripetizioni<br />
differenti, appartengono al suo universo esistenziale,<br />
al suo quotidiano, <strong>in</strong> una <strong>in</strong>terpretazione che<br />
contempera narrazione e prassi pittorica. La sua<br />
poiési si compie il più delle volte seduto al tavolo di<br />
un caffè attraverso penetranti osservazioni generalmente<br />
di donne prese <strong>in</strong> un senso di perturbante<br />
precarietà (donne <strong>in</strong> ansia) o assillante da <strong>in</strong>espresse<br />
aporìe (discordanze) o straniate e titubanti,<br />
la cui centralità contrasta con la presenza <strong>in</strong> fuga<br />
e <strong>in</strong>quietante di un uomo (lo stesso artista) che a<br />
tratti appare dietro l’angolo.<br />
Tuttavia mai visibili <strong>in</strong> atteggiamenti di rigidità o alterità,<br />
ma soavemente presenti <strong>in</strong> movimenti ritmati,<br />
quasi danzanti, sosp<strong>in</strong>te da calzari di vento e lievitanti<br />
su spazi atemporali di trascendenza, <strong>in</strong> una dimensione<br />
di tempo tutto mentale, psicologico.<br />
Il magico cromatismo pastellato e soffuso dell’<strong>in</strong>sieme<br />
(rosa carnali, lilla-rosati, azzurri uranici) rende le<br />
figure più misteriose e di affasc<strong>in</strong>ante deliberata ironia,<br />
rimarcate dai primi piani sulla tela nell’atto di dire<br />
e di fare.<br />
E sì che l’arte sottende il mistero, la stessa forma è<br />
mistero, perché manifestazioni di forze segrete.<br />
Bisogna guardare con paziente lentezza questi dip<strong>in</strong>ti<br />
per scoprire come Casal<strong>in</strong>i riesca a riconsiderare<br />
quegli elementi l<strong>in</strong>guistici, ottici e storici che si<br />
nascondono dietro la sua figurazione, <strong>in</strong> cui si ritrova<br />
tutta l’<strong>in</strong>dividualità dell’artista e la pittura parla <strong>in</strong><br />
funzione esclusiva dello stesso.<br />
25
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Carm<strong>in</strong>e Casertano (Morigore)<br />
Nuovo giorno, 2003, cm. 50x40<br />
Carm<strong>in</strong>e Casertano, <strong>in</strong> arte Morigore, è nato<br />
a Campobasso il 16-09-1948 e risiede <strong>in</strong><br />
piazza Piero della Francesca 3, a Monte San<br />
Sav<strong>in</strong>o (AR).<br />
Ha lavorato nel settore riscaldamento-condizionamento<br />
ed import-export.<br />
Da qualche anno si dedica all’arte.<br />
Morigore, oltre ad avere la passione per la pittura,<br />
per il canto e per la musica, recentemente ha debuttato<br />
nel c<strong>in</strong>ema, con un ruolo nel film “L’ultimo<br />
goal” del regista Federico Di Cicilia, che sarà nelle<br />
sale c<strong>in</strong>ematografiche nel 2014. Inoltre ha fatto parte<br />
del cast per lo spot del film “Giulia Montera una<br />
vita spezzata” con la regia di Marco Limberti, nel<br />
quale avrà un ruolo. Ha poi avuto una parte nel cortometraggio<br />
“Rebels” prodotto da Jimmy Conte,<br />
con la regia di Luca Fort<strong>in</strong>o, ed avrà un ruolo nella<br />
fiction TV “L’amaro della vendetta” del regista Raffaele<br />
Bellopede.<br />
Ha partecipato al corto “Un amore strappato dagli<br />
occhi di Greta”, ed avrà un ruolo nello stesso. Regista,<br />
Floriana Ventura.<br />
È vice presidente della “Fondazione Mamma per<br />
Il Faro, 2000, olio su tela cm. 40x50<br />
Sempre”.<br />
Morigore ha <strong>in</strong>iziato ad esprimere la sua passione<br />
per la pittura nel 2000 con opere paesaggistiche<br />
con le quali ha partecipato a varie mostre; le più<br />
importanti sono state “Kunstart” di Bolzano nel<br />
2009 - “Galerìa de Arte Gaudì” di Madrid nel 2009<br />
- “Biennale di Chianciano” (Internazionale), nel<br />
2011.<br />
Ha partecipato alla Biannuale di Gubbio, nell’aprile<br />
2014.<br />
Ha partecipato allo spettacolo benefico canoro<br />
“Monte San Sav<strong>in</strong>o alla ribalta” dal 2009 al 2012,<br />
con testi <strong>in</strong> spagnolo, napoletano ed italiano.<br />
È fotoamatore associato al FotoClub “Il Sansov<strong>in</strong>o”.<br />
Di recente sta prendendo lezioni di chitarra classica,<br />
pianoforte e canto.<br />
Tra gli sport praticati, predilige equitazione, bici e<br />
palestra.<br />
Cell. 329 4916988 - Facebook: Morigore Pittura Musica<br />
www.morigore.com - c.casertano@virgilio.it<br />
26
Giuliana Casi<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Mal<strong>in</strong>conica Berl<strong>in</strong>o, 2014, acrilico su tavola, cm. 50x70<br />
Giuliana Casi è nata a Sansepolcro e si è formata<br />
nell’ambiente artistico fiorent<strong>in</strong>o frequentando<br />
l’Accademia di Belle Arti e nello<br />
specifico la scuola libera del nudo, <strong>in</strong> parallelo con la<br />
facoltà di Architettura, discipl<strong>in</strong>a quest’ultima <strong>in</strong> cui<br />
si è laureata ed ha esercitato per molti anni.<br />
Parallelamente ha frequentato anche artisti coetanei<br />
di Sansepolcro e con loro ha organizzato alcune<br />
collettive a Sansepolcro e Città di Castello sotto la<br />
guida dei professori Gastone Lanfred<strong>in</strong>i e Francesco<br />
D’Amore che l’hanno fortemente motivata.<br />
Successivamente la pittura e l’architettura si sono<br />
<strong>in</strong>trecciate perchè <strong>in</strong> esecuzione delle leggi sul paesaggio<br />
gli architetti han dovuto realizzare numerosi<br />
piani tridimensionali, anche prima del supporto <strong>in</strong>formatico,<br />
qu<strong>in</strong>di anche la pittura è stata assorbita<br />
dal lavoro quotidiano.<br />
La sua pittura è un figurativo caratterizzato da atmosfere<br />
impressioniste <strong>in</strong> cui i soggetti sono prevalentemente<br />
figure umane, <strong>in</strong>serite <strong>in</strong> un ambiente occasionale,<br />
con richiami al post moderno americano.<br />
La tecnica pittorica che caratterizza le sue opere è<br />
prevalentemente olio, o acrilico, o encausto su legno.<br />
Cell. 328 5637851<br />
giuliana.casi@alice.it<br />
27
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Giuliana Casi<br />
Torta irraggiungibile, 2014, acrilico su tela, cm. 30x60<br />
Hanno detto di lei: “I suoi lavori sono qualitativamente<br />
<strong>in</strong>teressanti, nascondono una forte personalità<br />
e denotano una manualità impeccabile. La gamma<br />
cromatica è variegata ed <strong>in</strong>tensa, basata su<br />
colori caldi essenzialmente primari, le sue figure<br />
sono il preludio di un viaggio figurativo che denota<br />
una profonda cultura delle esperienze artistiche del<br />
Novecento, pur conservando uno stile proprio”.<br />
Giuliana Casi fa parte del Cenacolo Aret<strong>in</strong>o degli artisti<br />
e del Circolo <strong>Artisti</strong>co di Sansepolcro svolge la<br />
sua attività presso l’atelier adiacente all’abitazione<br />
<strong>in</strong> località Matrignano (AR).<br />
Danilo Sensi<br />
28
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Giuliana Casi<br />
L’effimero fra storia e natura, 2013,<br />
tecnica olio su tavola, cm. 50x120<br />
Ragazza coi capelli rossi, 2013, tecnica olio su tavola, cm. 70x50<br />
29
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Lucia Cheli<br />
A summer day<br />
Lucia Cheli nasce ad Arezzo verso la f<strong>in</strong>e del<br />
1979. F<strong>in</strong> dai primi anni mostra una fantasia <strong>in</strong><br />
volo perenne e una forte <strong>in</strong>cl<strong>in</strong>azione al disegno.<br />
Predilige la resa del movimento e il raccontare per<br />
immag<strong>in</strong>i.<br />
Diplomata all’Istituto d’Arte “Piero della Francesca”<br />
di Arezzo, consegue poi i diplomi <strong>in</strong> Fumetto e<br />
Animazione alla Scuola Internazionale di Comics di<br />
Firenze.<br />
Crea vignette e strisce <strong>in</strong> stile umoristico, dando<br />
vita al personaggio di Thomas, prototipo della sua<br />
giovane generazione. Nel 2004 pubblica “Franciscus,<br />
vita del Petrarca a fumetti” ed è autrice d’illustrazioni<br />
per c<strong>in</strong>que altri libri negli anni successivi.<br />
Nel 2005 parte per l’Irlanda, e nell’Isola di Smeraldo<br />
colleziona varie esperienze di studio e di lavoro. Nel<br />
2011 consegue la laurea <strong>in</strong> Heritage Studies (Conservazione<br />
dei Beni Culturali e Ambientali) al<br />
G.M.I.T. di Galway (Irl).<br />
Profonda conoscitrice della storia e delle bellezze<br />
irlandesi, attualmente vive a Dubl<strong>in</strong>o ed è guida turistica<br />
riconosciuta da Fáilte Ireland, ente del turismo<br />
irlandese. Tuttavia cont<strong>in</strong>ua a coltivare la sua<br />
vocazione artistica disegnando illustrazioni, fumetti<br />
e producendo biglietti e oggettistica augurale. Gestisce<br />
il blog www.lucimages.com. Nonostante i<br />
molti anni passati all’estero, mantiene forti legami<br />
con la Toscana e la sua città, Arezzo, dove ritorna<br />
frequentemente, talvolta anche per lunghi periodi,<br />
e dove è anche possibile trovare i prodotti Lucimages<br />
<strong>in</strong> vendita <strong>in</strong> alcuni negozi.<br />
Tel. +353 87 3651818 - Blog: www.lucimages.com<br />
Facebook: Lucimages - lucimages@mail.com<br />
30
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Lucia Cheli<br />
The Journey lib<br />
31
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Artigianato della Cornice<br />
di Roberto Bensi<br />
Viale Michelangelo, 96/Bis - 52011 Bibbiena<br />
Tel. 0575 594563 - robertobensi1@hotmail.it<br />
Facebook: https://www.facebook.com/ArtigianatoDellaCorniceDiRobertoBensi<br />
32
Marco Cipolli<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
P<strong>in</strong>occhio, vetrores<strong>in</strong>a, cm. 150<br />
Marco Cipolli <strong>in</strong>izia a disegnare e dip<strong>in</strong>gere<br />
s<strong>in</strong> da giovanissimo; articoli sui giornali<br />
che parlano di lui appaiono già da quando<br />
aveva 10 anni.<br />
Contrariamente ai suoi coetanei, Cipolli dip<strong>in</strong>ge su<br />
grandi formati; a 8 anni e mezzo vende il suo primo<br />
quadro esposto <strong>in</strong> un negozio. L’acquirente, non a<br />
conoscenza della giovane età dell’autore, acquistò<br />
l’opera per la sua grande forza espressiva. Il soggetto<br />
era quello dei suoi adorati cavalli, ripetuto,<br />
poi, <strong>in</strong> dec<strong>in</strong>e di successive sculture. L’<strong>in</strong>contro con<br />
la famiglia Bell<strong>in</strong>i di Firenze, galleristi storici di artisti<br />
di fama mondiale (tra cui Giorgio de Chirico) lo avvic<strong>in</strong>a<br />
con la grande mostra del 1984 («I grandi maestri<br />
e le nuove frontiere culturali» svoltasi a Chianciano,<br />
Montepulciano, Pienza, Monticchiello) a<br />
maestri come Giacomo Manzù, Antonio Bueno e<br />
tanti altri, con i quali si è confrontato nell’arco di alcuni<br />
mesi, tempo di durata della manifestazione.<br />
Nel suo percorso artistico, Marco Cipolli ha <strong>in</strong>contrato<br />
numerosi nomi del nostro panorama culturale<br />
come Sandro Chia, Renzo Vespignani, Pietro Annigoni,<br />
Giuliano Ghelli, ecc. ecc.<br />
52024 San Giust<strong>in</strong>o Valdarno (AR)<br />
donatellamormile@libero.it<br />
33
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Marco Cipolli<br />
Gatto azzurro, ceramica decorata a freddo con tecnica mista,<br />
cm. 90, collezione Stefano Cipolli<br />
Senza titolo, collezione Tiziana Polver<strong>in</strong>i<br />
MOSTRE<br />
1983 - Firenze, Galleria d’arte Moderna “Il Cenacolo”<br />
1983 - Viareggio, Sala d’Arte “Europa 2000”<br />
1983-84 - Stia (Ar), Palagio Fiorent<strong>in</strong>o<br />
1984 - Firenze, Galleria d’Arte Moderna “Il Cenacolo”<br />
1984 - Roma, IX Salone Nazionale Arte-Antiquariato<br />
(GR 1 RAI)<br />
1985 - Bari, Expo Internazionale Arte Contemporanea,<br />
presentato dalla Galleria Bell<strong>in</strong>i di Firenze<br />
1985 - Rocca di Angera (VA),Museo delle Avanguardie<br />
e del Nuovo R<strong>in</strong>ascimento<br />
2001 - Montevarchi “Il volto dell’anima” Antologica<br />
organizzata dal comune<br />
2008 - personale presso il Museo Bell<strong>in</strong>i di Firenze<br />
2011 - “Temporali Confronti” Museo di Casole<br />
d’Elsa, dove l’artista ha dip<strong>in</strong>to anche il Palio di Luglio<br />
2012 - “Ov-azione” l’<strong>in</strong>utilità apparente dell’arte<br />
Museo di San Casciano (AR)<br />
PREMI<br />
1981 - Firenze, Premio Internazionale «Il Cenacolo»<br />
(segnalazione)<br />
1981 - Firenze, VIII ed. Premio Internazionale «Il<br />
Cenacolo»(segnalazione)<br />
1981 - Bomarzo (VT), Parco dei Mostri «Premio Bomarzo»<br />
(1° classificato per la grafica)<br />
1982 - Firenze, Premio Internazionale «Il Cenacolo»<br />
(1° class.per la grafica)<br />
1982-83 - Candeli (FI), Premio «Lo Stivale» (2° class.)<br />
1983 - Sarzana (SP) «Sarzana Arte» (1° class. per la<br />
grafica colorata)<br />
1983 - Firenze, IX ed. Premio <strong>in</strong>ternazionale «Il Cenacolo»<br />
(v<strong>in</strong>c. 1° premio acquisto)<br />
1984 - Roma, «Premio Nazionale di Poesia Regionale»<br />
- a cura di Biagio Fichera (1° class.)<br />
1984 - Firenze, X ed. Premio Internazionale S.Croce<br />
1994 - Montevarchi (AR), «V Edizione di Valdeuropa»<br />
- targa d’argento (premio cultura)<br />
34
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Marco Cipolli<br />
Birillo, ceramica decorata a freddo con tecnica mista<br />
P<strong>in</strong>occhio bianco, vetrores<strong>in</strong>a decorata a freddo con tecnica mista<br />
Senza titolo, ceramica decorata a freddo con tecnica mista,<br />
collezione Cater<strong>in</strong>a Pap<strong>in</strong>i<br />
35
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Marco Cipolli<br />
P<strong>in</strong>occhio mezzo busto, vetrores<strong>in</strong>a decorata a freddo<br />
con tecnica mista<br />
Senza titolo, ceramica decorata a freddo con tecnica mista,<br />
collezione Tiziana Polver<strong>in</strong>i<br />
P<strong>in</strong>occhio mezzo busto 2, vetrores<strong>in</strong>a decorata a freddo<br />
con tecnica mista<br />
Tre figure, ceramica decorata a freddo con tecnica<br />
mista<br />
36
Irma Cors<strong>in</strong>i<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Caos (Serie Vocabolario n. 4), 2012, olio e acrilico su tela, cm. 80x100<br />
Irma Cors<strong>in</strong>i, di orig<strong>in</strong>e umbra, risiede e lavora<br />
<strong>in</strong> Arezzo. Sue opere sono presenti <strong>in</strong> enti pubblici<br />
come il Comune di Certaldo (FI) e il museo<br />
Cesare Pavese a S.Stefano Belbo (CN) e presso<br />
collezionisti italiani e stranieri (Bangkok-Londra).<br />
Attività pr<strong>in</strong>cipali degli ultimi anni<br />
mostre personali<br />
2003 - Passaggi - Caffè Petrarca - Firenze<br />
2008 - Identikit ipotetico - Galleria del Candelaio -<br />
Firenze<br />
Mostre personali (<strong>in</strong> collettiva)<br />
1998 - Caso/Progetto - Comune Lucignano - Arezzo<br />
1999 - Caso/Progetto - Comune Castiglion Fiorent<strong>in</strong>o<br />
- Arezzo<br />
1999 - Caso/Progetto - Ex Chiesa “La Carbonaia”-<br />
Foiano - Arezzo<br />
2001 - Bibbiena Città per l’immag<strong>in</strong>e - Bibbiena -<br />
Arezzo<br />
2004 - Immag<strong>in</strong>e e poesia negli artisti <strong>contemporanei</strong><br />
umbri e toscani<br />
- Galleria d’ Arte Ciacci - S.Giust<strong>in</strong>o/Perugia<br />
2005 - Colloquio <strong>in</strong> personale - Ex Fornace Pasqu<strong>in</strong>ucci<br />
- Capraia F.na/FI<br />
2005 - Oltre la superficie - Galleria Gadarte - Firenze<br />
2005 - Immag<strong>in</strong>a - Arte <strong>in</strong> Fiera - Fiere di Reggio<br />
Emilia<br />
2006 - Arcipelago - Sassetti Cultura - Milano<br />
2007 - L’altro sguardo - Palazzo della Loggia - Noale<br />
- Venezia<br />
2008 - Modifiche della realtà - Biblioteca Comunale<br />
- Pontassieve - FI<br />
2011 - Le stanze comunicanti - Ex Fornace Pasqu<strong>in</strong>ucci<br />
- Capraia F.na - FI<br />
Mostre collettive e rassegne<br />
1998/2014 - Circa 150 partecipazioni <strong>in</strong> Italia, Ger-<br />
Via Teofilo Torri 21 - 52100 Arezzo<br />
Tel. 0575 22950 - Cell. 338 6369710<br />
37
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
irma cors<strong>in</strong>i<br />
Mare (Disgregazione M2), 2010, tecnica mista su tela, cm. 80x100<br />
mania, Romania.<br />
Concorsi<br />
1998/2014 - Circa 70 partecipazioni con 63 premi<br />
ottenuti tra i quali si ricordano:<br />
Premio Italia per le arti visive (Eco d’Arte Moderna<br />
- Firenze)<br />
2000 - Premio Espositivo<br />
2001 - Primo Premio<br />
2002 - Premio Espositivo<br />
2003 - Premio della Critica<br />
2004 - Premio Espositivo<br />
2005 - Secondo Premio<br />
2006 / 2007 / 2008 - Premio Espositivo<br />
2009 - Premio Editoriale<br />
2010 - Premio Espositivo<br />
- Premio Firenze (Palazzo Vecchio - Firenze)<br />
2000 - Premio Presidente della Giuria<br />
2001 / 2002 / 2003 / 2004 / 2005 / 2006 / 2007 - Premio<br />
Espositivo<br />
XVI Premio Cesare Pavese (Luoghi Personaggi Miti<br />
Pavesiani - S.Stefano Belbo (CN)<br />
2005 - Secondo Premio<br />
Premio Città di Civitavella (Arezzo)<br />
2002 / 2004 / 2010 - Premio acquisito<br />
Premio Donne Interpreti del loro tempo - Arezzo<br />
2006 - Primo Premio<br />
Premio Santhià (Vercelli)<br />
2006 - Premio acquisto<br />
Premio Foiano - Città del Carnevale - Foiano (AR)<br />
2003 / 2007 / 2013 - Premio acquisto<br />
Premio “Flower Power” - Arezzo<br />
2008 - Secondo premio<br />
Premio “Senior 2011” - Confartigianato nazionale -<br />
Bellaria<br />
Premio Chimera Arte - Arezzo<br />
2014 - Quarto premio<br />
38
Jole Crivelli<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Il gatto mió, tempera su carta<br />
La bottega fantastica, tempera su carta<br />
L’opera di Jole si colloca su un piano decisamente<br />
onirico. L’artista ha un impatto ist<strong>in</strong>tivo<br />
con l’arte pittorica, alla ricerca di figurazioni<br />
di sogno e di miti, secondo la peculiarità del<br />
“frammento“ naif. I suoi antesignani sono senza<br />
ombra di dubbio Astarita e Russeau, simbolicamente<br />
<strong>in</strong>terpretati ma non accolti dal punto di vista grafico.<br />
La Crivelli aderisce completamente al mondo<br />
onirico come compensazione del mondo fenomenico-logico,<br />
rivisitato dal subconscio, e proiettato<br />
nel divenire delle cose, con una ricerca di identità<br />
sul pentagramma di ciò che è reale e irreale: l’arte<br />
<strong>in</strong>somma vista come vita, secondo un canone fatto<br />
proprio dal Decadentismo del primo Novecento.<br />
Quadri pieni di contrappunti policromi, stilemi narrativi<br />
che sconf<strong>in</strong>ano “<strong>in</strong> un flusso atemporale sonoro<br />
visivo con la sua sbrigliata e colorita fantasia<br />
nel rapporto dialettico fra sé e gli altri, tra vivere e<br />
vedersi vivere. Il suo l<strong>in</strong>guaggio pittorico è approfondimento<br />
di tecniche, sperimentazione: ricerche<br />
che non solo le consentono una maggiore presa dei<br />
contenuti ispirativi, ma un arricchimento espressivo<br />
delle varie forme estetiche e delle costruzioni<br />
<strong>in</strong>ventive.<br />
Via Roma, 26 - 52044 Cortona (AR)<br />
Tel. 0575 62339 - Cell. 333 7251083<br />
39
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Jole Crivelli<br />
Mezza coda, olio su tela<br />
Musica d’altri tempi, tempera su legno<br />
40
Marco D<strong>in</strong>i<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Il Dio Prigioniero, tecnica polimaterica, cm. 100x70.<br />
È la rappresentazione di un essere superiore, tenuto prigioniero da una<br />
fitta rete di materia e di colori.<br />
Le simbologie devono essere lette dallo sfondo, rosso cupo, qu<strong>in</strong>di un<br />
dolore profondo che <strong>in</strong>duce il Dio alla fuga. Purtroppo esso viene bloccato<br />
prontamente dalla rete, costituita da fusioni plastiche dip<strong>in</strong>te con colori<br />
metallici che rappresentano l’impossibilità di oltrepassarla.<br />
Marco D<strong>in</strong>i è nato nel 1983 a Montevarchi<br />
ed ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte<br />
Piero della Francesca ad Arezzo.<br />
Curriculum vitae<br />
Concorso “La Rana d’Oro” San Sano - anno 2009<br />
Chimera Arte Arezzo - 2009<br />
Concorso “La Rana d’Oro” San Sano - anno 2010<br />
Chimera Arte Arezzo - 2010<br />
Chimera Arte Arezzo - 2011<br />
Chimera Arte Arezzo - 2012<br />
Concorso <strong>Artisti</strong>co Trivero - 2013<br />
Personale Presso il Liceo Scientifico Benedetto<br />
Varchi (Montevarchi V.no)<br />
Mostra “I Cento Presepi“ Piazza del Popolo - Roma<br />
- 1° Premio sez. pittura - 2014<br />
Chimera Arte Arezzo - 2014<br />
Direttore artistico e organizzatore del concorso artistico<br />
“Arte sotto il Campanile” 2011 - 2012 - 2013.<br />
Cell. 393 7382988<br />
mark<strong>in</strong>o_2583@libero.it<br />
41
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Marco D<strong>in</strong>i<br />
Simbologia del lavoro, tecnica polimaterica, cm. 50x70.<br />
Opera costituita da materiali di diverso valore che vanno a rappresentare<br />
i vari tenori di vita fra le varie classi sociali.<br />
L’oro rappresenta ricchezza e potere, le fusioni plastiche sono la forza<br />
lavoro <strong>in</strong>dustriale e <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e la juta è il livello più basso, ossia quello contad<strong>in</strong>o.<br />
Caratteristiche pittoriche:<br />
tecnica pittorica polimaterica che permette l’utilizzo o il riutilizzo<br />
di materiali di ogni tipologia, i quali assumono, a seconda<br />
del contesto, vari valori simbolici.<br />
Attraverso tali valori si arriva alla comprensione del messaggio<br />
dell’opera.<br />
42
Romano D<strong>in</strong>i<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Caron dimonio, <strong>terra</strong>cotta, cm. 50x25x55<br />
Romano D<strong>in</strong>i vive e lavora a Moncioni <strong>in</strong> uno<br />
studio le cui pareti sono le coll<strong>in</strong>e del Chianti.<br />
La sua scultura, fatta di <strong>terra</strong> Toscana,<br />
affronta tematiche che vanno dalla Div<strong>in</strong>a Commedia<br />
al paesaggio, al presepe e al mito.<br />
Ha partecipato, riscuotendo notevole successo e<br />
importanti riconoscimenti, a mostre, concorsi ed<br />
eventi <strong>in</strong> sedi prestigiose italiane ed estere.<br />
Le sue opere sono presenti <strong>in</strong> importanti collezioni,<br />
musei e gallerie del nostro paese.<br />
Sergio Neri<br />
www.d<strong>in</strong>iromanosculture.it<br />
43
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Romano D<strong>in</strong>i<br />
Paesaggio medievale, <strong>terra</strong>cotta pat<strong>in</strong>ata, diametro cm. 30x60<br />
Per Romano D<strong>in</strong>i scolpire significa <strong>in</strong>terpretare la<br />
memoria, dare forma e contenuto al sogno.<br />
Il suo articolato percorso artistico è fatto di tante<br />
emozioni che, attraverso la materia diventano vita.<br />
La sue opere nascono dall’<strong>in</strong>contro tra la potenza<br />
del mito e la bellezza della realtà raccontando luoghi,<br />
persone e fatti <strong>in</strong> modo tale da renderli capaci<br />
di esprimersi da protagonisti.<br />
Profondamente legato alla sua <strong>terra</strong>, Romano D<strong>in</strong>i<br />
riesce a coglierne pienamente i colori, i significati e<br />
i valori modellando con una naturale sapienza artigiana<br />
materiali antichi ed emozioni contemporanee.<br />
L’artista toscano parte dalla tradizione e dai suoi<br />
storici contenuti per arrivare ad un presente che<br />
guarda al futuro proponendosi con tematiche diverse<br />
il cui filo conduttore è l’impegno di dare alla materia<br />
presenza e significato.<br />
Le sculture di Romano D<strong>in</strong>i si muovono nello spazio<br />
e si esprimono nel tempo con la consapevolezza di<br />
raccontare a chi vuole ascoltare profonde emozioni<br />
e <strong>in</strong>tense passioni.<br />
Sergio Neri<br />
44
Marzia Dottarelli<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Donne relegate, 2011, mosaico a bassorilievo <strong>in</strong> vetro, cm. 93x78,5<br />
Marzia Dottarelli nasce a Montecchio di Cortona<br />
(AR) l’08/08/66, dove ancora oggi vive e<br />
lavora anche come Presidente dell’Associazione<br />
“Tuscan Art”, Si diploma presso l’Istituto d’Arte<br />
di Arezzo nel 1985.<br />
Nel 1997 apprende tutte le tecniche tradizionali di lavorazione<br />
del mosaico e accanto al lavoro classico <strong>in</strong>izia a<br />
svolgere un’attività sperimentale dalla quale nascono<br />
gli attuali mosaici a bassorilievo e a tutto tondo.<br />
Partecipa alla VI° e VII° edizione di Florence Biennale<br />
“Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea<br />
Città di Firenze”, dove v<strong>in</strong>ce: nel 2007 il 5° Premio<br />
Lorenzo il Magnifico categoria ”Mixed<br />
Media e opere su carta” e nel 2009 il 5° Premio<br />
categoria ”Istallazioni”.<br />
Dal 2008 al 2010 partecipa a molti concorsi a<br />
premi deve v<strong>in</strong>ce il 1° premio ben c<strong>in</strong>que volte<br />
e ottiene undici segnalazioni di merito. Espone<br />
<strong>in</strong> numerose mostre <strong>in</strong>ternazionali come <strong>in</strong><br />
Spagna (Barcellona 2008), <strong>in</strong> Romania (Slobozia<br />
2008) e partecipa come ospite d’onore e membro<br />
della giuria <strong>in</strong> Francia a Pezènas nel 2010.<br />
Incontra il Santo Padre Benedetto XVI nelle<br />
udienze del 12 novembre 2008 e nel maggio<br />
2012 al quale offre due mosaici per i musei Vaticani.<br />
Nell’agosto 2010 presenta la mostra personale<br />
“Frammenti di Luce”, a Palazzo Casali, Museo<br />
MAEC, Cortona (AR).<br />
Nel marzo 2011 espone nel Museo Capitol<strong>in</strong>o<br />
<strong>in</strong> occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia e<br />
nel maggio riceve a Parigi il premio alla carriera<br />
“Diplome de Medaille de Vermeil” sotto l’Alto<br />
Patronato del M<strong>in</strong>istero della Cultura Francese.<br />
Nel giugno 2011 realizza l’opera commemorativa<br />
di Vannuccio Faralli e nel dicembre partecipa<br />
al “Premio Internazionale d’Arte V<strong>in</strong>cent Van<br />
Gogh”, un riconoscimento sotto l’alto patronato<br />
dell’Università del Salento.<br />
A maggio 2012 riceve il premio Capitolium a<br />
Roma Villa Doria Pamphilj.<br />
In ottobre 2013 partecipa alle prime due selezione<br />
del premio: Urbis & Artist, dove ottiene <strong>in</strong><br />
entrambe “segnalazione di merito”.<br />
Montecchio di Cortona, 9/b - 52044 Cortona (AR)<br />
Cell. 333 9740193 - lagabola@libero.it - www.marziadottarelli.com<br />
45
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Ledo Fabbri<br />
Biennale Nazionale<br />
Falsi<br />
d’autore<br />
Mostra it<strong>in</strong>erante di pittura<br />
Palagio Fiorent<strong>in</strong>o di Stia<br />
Comune Pratovecchio-Stia (AR)<br />
Mesi:<br />
Agosto - Settembre<br />
Per <strong>in</strong>formazioni:<br />
LEDO FABBRI - Cell. 334 6366568 - ledofabbri@yahoo.it<br />
46
Fabio Fabbr<strong>in</strong>i<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Mazz<strong>in</strong>i osserva piazza Vittorio Veneto, acquerello<br />
Fabio Fabbr<strong>in</strong>i nasce a Montevarchi il 18 settembre1968.<br />
Vive e lavora a Montevarchi.<br />
Non sono una critica d’arte, sono una pittrice<br />
e un professoressa di disegno, pittura e<br />
storia dell’arte che sempre più spesso viene<br />
chiamata a esprimere il suo giudizio su giovani<br />
pittori e a scrivere qualcosa su di loro.<br />
Dato il mio grande amore per l’arte è una gioia immensa<br />
per me avvic<strong>in</strong>are questi artisti e scoprire<br />
qualche volta persone veramente dotate, come Fabio<br />
Fabbr<strong>in</strong>i, che hanno un “dono speciale” e capire<br />
quanto l’amore per la pittura abbia permeato tutta<br />
la sua vita e alimentato e formato non solo lui ma<br />
anche la sua famiglia, una famiglia meravigliosa con<br />
tre donne bellissime dagli occhi cerulei.<br />
Mentre a casa sua guardavo i suoi lavori, osservavo<br />
anche loro: la piccola addormentata sulla spalla del<br />
babbo, la grande vic<strong>in</strong>o alla madre, una donna dolcissima,<br />
e dietro…la parete piena di quadri.<br />
Qualcuno ha detto “la bellezza salverà il mondo” e<br />
la bellezza è armonia, è amore, è Dio.<br />
Conoscendo Fabio Fabbr<strong>in</strong>i ho conosciuto un “Artista”<br />
un uomo eccezionale che ha coltivato dentro<br />
di sé, da sempre, questo seme dell’Arte, questo<br />
desiderio di perfezione e di bellezza e che ha ritagliato,<br />
nell’<strong>in</strong>tervallo del suo lavoro, il tempo per dip<strong>in</strong>gere<br />
e per arrivare con la sua anima più vic<strong>in</strong>o<br />
possibile all’armonia delle cose.<br />
E solo chi cont<strong>in</strong>ua a dip<strong>in</strong>gere pur lavorando, può<br />
capire quanto questa esigenza <strong>in</strong>teriore, questa<br />
passione, sia così importante, così impellente da<br />
far dimenticare il sonno ed il riposo a volte.<br />
Dopo aver detto queste cose potrei non dire altro,<br />
ma per dovere di cronaca dirò che Fabbr<strong>in</strong>i è un<br />
acquerellista, che ha frequentato per alcuni anni la<br />
Viale Cadorna, 5 - 52025 Montevarchi (AR)<br />
Tel. 055 9102659 - Cell. 335 7524961 - fabiofabbr<strong>in</strong>i184@gmail.com<br />
47
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Fabio Fabbr<strong>in</strong>i<br />
Vicolo Brand<strong>in</strong>i, strappo di affresco, acquerello<br />
Tutto e niente, acquerello<br />
“Bottega del Bonfresco” (acquisendo l’antica tecnica<br />
dell’affresco e dello strappo d’affresco) con i<br />
maestri pittori Massimo Callossi, Luigi Falai e Mario<br />
Passavanti.<br />
È un acquerellista che ama <strong>in</strong> maniera smisurata<br />
questa tecnica e vuole cont<strong>in</strong>uare su questa strada.<br />
L’acquerello è forse la tecnica più difficile nella pittura,<br />
perché richiede una sensibilità estrema, una<br />
grande velocità di esecuzione, un occhio eccezionale.<br />
Fabbr<strong>in</strong>i possiede tutti questi doni e applica<br />
questa tecnica a figure e paesaggi <strong>in</strong> maniera direi<br />
quasi toscana, macchiaiola, con una ottima <strong>in</strong>tuizione<br />
per la composizione, per la prospettiva, il colore<br />
ed il disegno.<br />
Eppure nonostante tutti questi risultati raggiunti,<br />
Fabio mi ha confidato di avere un altro ideale dentro<br />
di sé, anche se non ha ancora il coraggio di esprimerlo<br />
<strong>in</strong> pittura.<br />
Vorrebbe riuscire a fare un acquerello più veloce,<br />
fatto di una pennellata “scappa e fuggi” per arrivare<br />
ad un risultato di s<strong>in</strong>tesi, di estrema semplicità ed<br />
essenzialità.<br />
La voglia di sperimentare, provare è tanta e fa parte<br />
cont<strong>in</strong>uamente dei suoi pensieri, ma il lavoro è<br />
pressante, il tempo limitato.<br />
Bello sarebbe vivere da pittore bohemien, ma Fabbr<strong>in</strong>i<br />
ha la sua famiglia nel cuore, le sue bamb<strong>in</strong>e da<br />
crescere, il lavoro che a volte lo porta fuori da casa e<br />
lui è un uomo che ama fare prima di tutto il suo dovere.<br />
Questa sua etica familiare, dovrà trovare un accordo<br />
con il suo essere “Pittore” e forse solo il tempo<br />
potrà aiutarlo.<br />
Ma lui è molto giovane ancora e saggio, e sicuramente<br />
troverà il suo momento.<br />
Io che gli voglio bene e che lo stimo molto come<br />
artista, gli auguro di realizzare i propri sogni e di avere<br />
un futuro pieno di soddisfazioni.<br />
Loretta Cappelletti<br />
48
Antonio Faccioli<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Antonio Faccioli<br />
Campagna toscana, acquerello e <strong>in</strong>chiostro, cm. 35x50<br />
Antonio Faccioli nasce a Firenze il 29 gennaio<br />
1941. Si diploma al Liceo <strong>Artisti</strong>co di Firenze<br />
nel 1960 e frequenta per due anni la Scuola<br />
di Nudo dell’Accademia; contemporaneamente<br />
aiuta il padre nella conduzione dell’allora famoso<br />
Laboratorio di Restauro di Arazzi, il cui patrimonio<br />
tecnico ed artistico, ereditato dall’omonimo nonno<br />
Antonio, doveva da lui stesso essere conservato e<br />
tramandato. Ma <strong>in</strong> quel lavoro Faccioli non trova<br />
piena soddisfazione, la sua vena artistica lo stimola<br />
a cercare qualcosa di diverso e il suo talento nel disegno,<br />
per il quale ha già avuto importanti riconoscimenti,<br />
lo sp<strong>in</strong>ge a fare della pittura la ragione<br />
prima della sua vita.<br />
Appena riesce ad ottenere un <strong>in</strong>carico d’<strong>in</strong>segnamento,<br />
lascia Firenze ed <strong>in</strong>izia la carriera di docente<br />
di materie artistiche nella scuola media <strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia<br />
di Arezzo. Questa scelta <strong>in</strong>fluenzerà profondamente<br />
e per sempre la sua vita artistica, perché <strong>in</strong> quello<br />
splendido angolo della Toscana, compreso fra<br />
Civitella, Monte San Sav<strong>in</strong>o, Foiano, Cortona e Castiglion<br />
Fiorent<strong>in</strong>o che è la Val di Chiana, Faccioli<br />
troverà l’ambiente e l’ispirazione giusta per la sua<br />
espressione artistica. In questo ambiente egli si<br />
cala <strong>in</strong>teramente, lo assorbe, lo studia, ne ricerca le<br />
radici, le leggende, le tradizioni antiche, ne <strong>in</strong>tuisce<br />
la natura magica e misteriosa.<br />
Trova i castelli, le case e i casolari, quell’atmosfera,<br />
velatamente triste e forse mal<strong>in</strong>conica dei suoi<br />
paesaggi dai colori pastello, dai contorni sfumati, e<br />
spesso <strong>in</strong>def<strong>in</strong>iti, espressione di un’<strong>in</strong>terpretazione<br />
della realtà vissuta, non solo contemplata.<br />
La magia, il mistero che sembra permeare talvolta<br />
i suoi quadri, si esprime chiaramente nelle maschere,<br />
negli alberi scheletrici e spettrali, <strong>in</strong> quei giochi<br />
grafici e di colore, simili ad antiche grottesche fatte<br />
di volti fantastici e caricaturali che, come un serpente<br />
o un policromo drago dalle cento teste, a volte<br />
<strong>in</strong>corniciano le sue opere ed altre si presentano<br />
come orig<strong>in</strong>ali ed autonome forme artistiche.<br />
Lanfranco Rosati, nel commentare le tempere ed<br />
acquerelli, con cui Faccioli ha illustrato i racconti di<br />
Maurizia Bucci Mirri (“La scuola del cuore” - Armando<br />
Ed.), scrive : “La pittura di Faccioli , somiglia<br />
come una goccia d’acqua alle narrazioni che r<strong>in</strong>fresca.<br />
E racconta, con la stessa <strong>in</strong>tensità evocativa,<br />
una stagione della memoria che restituisce entrambi<br />
– autore e illustratore – al tempo passato, <strong>in</strong> mezzo<br />
a bimbi bisognosi d’affetto oppure frammisti a<br />
scorci di paese, e di natura, che tradiscono l’orig<strong>in</strong>e<br />
e la connotazione agreste o coll<strong>in</strong>are di una Toscana<br />
dolce e ruvida, pur sempre elegante nella vetusta<br />
petrosità, e lussureggiante sugli sfondi a matita,<br />
oscurati dalle pieghe dei secoli”.<br />
Via Madonna di Mercatale, 44 - 52041 Civitella <strong>in</strong> Val di Chiana (AR)<br />
Cell. 320 4113466<br />
49
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Antonio Faccioli<br />
Ruderi di una antica casa colonica, acquerello, cm. 35x50<br />
Studi grafici di un antico castello, ch<strong>in</strong>a, cm. 35x50<br />
Altri hanno scritto di lui:<br />
Ferruccio Mas<strong>in</strong>i: “Di rado le vedute e gli scorci<br />
di Faccioli cadono nella divagazione di maniera:<br />
egli segue con tenacia d’attenzione e d’ascolto<br />
il movimento delle cose, siano alberi accesi di<br />
crepuscolo o sagome di forme <strong>in</strong>dist<strong>in</strong>guibili fra<br />
le brume, f<strong>in</strong>o ad <strong>in</strong>dov<strong>in</strong>are il richiamo sot<strong>terra</strong>neo<br />
della loro esistenza, la forza rude e mal<strong>in</strong>conica<br />
del loro crescere e durare…..Natura e storia<br />
sembrano confondersi nell’unicità di un<br />
l<strong>in</strong>guaggio che nasconde nell’immag<strong>in</strong>e gli <strong>in</strong>terrogativi<br />
dell’uomo di oggi, la sua volontà di<br />
vivere una vita più umana….”.<br />
Pier Francesco Greci: “Antonio Faccioli è pittore<br />
di fantasmi e di fantasie…che <strong>in</strong> fondo sono<br />
la stessa cosa. Fantasmi di case coloniche leopold<strong>in</strong>e,<br />
sorgenti nella disalberata pianura della<br />
Valdichiana come sparsi monumenti fra distese<br />
di girasoli e di granoturco, depositi di memorie<br />
dimenticate di un al di qua silenzioso e senza<br />
vita. Fantasie di saghe animistiche primordiali <strong>in</strong><br />
foreste di alberi-uomo che, nelle notti senza luna, parlano<br />
fra loro, immobilmente agitando nell’aria nodosi rami-braccia<br />
a spaventare il solitario viandante…”<br />
Isabella Bietol<strong>in</strong>i: “Con Faccioli rivivono le vecchie case<br />
coloniche, si riaprono le antiche f<strong>in</strong>estre di torri e castelli<br />
medioevali…case piccole e grandi, solitarie o abbarbicate<br />
<strong>in</strong>sieme, rughe antiche e soprattutto il mosaico<br />
delle pietre: qui il colore si fa suono per l’immag<strong>in</strong>e, posandosi<br />
con discrezione e leggerezza, stratificandosi<br />
senza fatica quasi come gli anni e i secoli su costruzioni<br />
senza tempo. Un messaggio di lontananza e ritorni è<br />
affidato al volo degli uccelli, forse colombi o rapaci o<br />
rond<strong>in</strong>i, che immancabilmente solcano e segnano i cieli<br />
di Antonio Faccioli.”<br />
Attualmente, Antonio Faccioli vive ed opera a Civitella<br />
della Chiana, <strong>in</strong> una bella casa immersa nel verde, accanto<br />
alla moglie Luciana, ai figli ed ai nipoti.<br />
Mostre personali e collettive - Premi di pittura<br />
Personali a Firenze, Pistoia, Fiesole, Arezzo, Sansepolcro,<br />
Civitella, Perugia, Foiano.<br />
Collettive a Firenze, Fiesole, Roma, Arezzo, Sansepolcro,<br />
Spoleto, Siena, Città del Messico, New York, Berl<strong>in</strong>o,<br />
Bruxelles, Tokio.<br />
Fra i molti premi e riconoscimenti ricevuti, ricordiamo la<br />
Medaglia d’Oro del Presidente della Repubblica al Premio<br />
Nazionale di Pittura Piero della Francesca a Sansepolcro.<br />
50
Sonia Fiacch<strong>in</strong>i<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Rugg<strong>in</strong>e con resti di trattore, olio su tela, cm. 30x30<br />
Bidonc<strong>in</strong>o, olio su tela, cm. 30x30<br />
Non è sempre facile catalogare un artista <strong>in</strong><br />
correnti pittoriche. La sensibilità <strong>in</strong>dividuale,<br />
la specifica personalità dell’autore,<br />
l’angolo visuale con cui viene <strong>in</strong>dividuata e costruita<br />
l’opera d’arte, rende spesso problematico il tentativo<br />
di classificazione.<br />
Non è cosi per Sonia Fiacch<strong>in</strong>i che possiamo decisamente<br />
<strong>in</strong>serire nel movimento dell’iperrealismo...<br />
...Si avverte nei suoi elaborati una meditata riflessione<br />
sull’impianto generale dell’opera da costruire,<br />
una scrupolosa attenzione ai dettagli, una cura<br />
diligente, quasi ossessiva nella scelta dei giusti cromatismi.<br />
L’artista segue una grammatica del creare<br />
l<strong>in</strong>eare, impostata su regole prive di consistenti eccezioni,<br />
dove il risultato f<strong>in</strong>ale è la somma di determ<strong>in</strong>ate<br />
fasi che procedono <strong>in</strong> una necessaria consequenzialità.<br />
Sonia è autodidatta. Si è formata lontana dagli allontanamenti<br />
“classici” di una scuola. Ha sviluppato <strong>in</strong><br />
assoluta autonomia il duro lavoro di chi si è fatto da<br />
solo. Questa sua peculiarità la manifesta con evidenza<br />
nel ciclo più importante della sua pittura. Un<br />
filone che si sofferma sui residui della società <strong>in</strong>dustriale:<br />
bidoni, secchi deformati, consunti contenitori<br />
di olio m<strong>in</strong>erale, ma anche motorette e motofurgoni<br />
che hanno fatto la storia della motorizzazione<br />
dell’Italia nell’immediato dopo dopoguerra. Qualche<br />
volta sono auto e motocicli recuperati da vecchie<br />
rimesse, mezzi rivisti nelle parti meccaniche e<br />
restituiti ai colori orig<strong>in</strong>ali, oppure auto sportive la<br />
cui potenza motoria può leggersi nella complicata<br />
fanaleria del frontale...<br />
D<strong>in</strong>o Tiezzi<br />
Dalla personale “Nature (<strong>in</strong>)quiete”<br />
Ospite della XIX Biennale di scultura<br />
“(S)Oggettivamente” di Civitella <strong>in</strong> Val di Chiana (AR)<br />
Via G. Oberdan, 58 - 52100 Arezzo - Tel. 0575 299961 - Cell. 349 5518315<br />
soniaulisse@alice.it - www.soniafiacch<strong>in</strong>i.com<br />
51
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Paolo Frontani<br />
Natura morta con quadro, acrilico su tavola, cm. 100x140<br />
Nudo con farfalla, tecnica mista su tavola, cm. 80x122<br />
Riflettendo su Paolo Frontani<br />
Aprima vista può sembrare una persona schiva<br />
e timida, quasi scostante, come volesse<br />
nascondere le sue vere doti. Escursionista e<br />
amante della natura, evita volontariamente le “luci<br />
della ribalta”. Frequentandolo, lo scopri sensibile,<br />
disponibile, desideroso di apprendere sempre cose<br />
nuove; <strong>in</strong> def<strong>in</strong>itiva ti accorgi di avere vic<strong>in</strong>o una<br />
persona squisita, con cui è piacevole accompagnarsi<br />
e scoprirne la sensibilità di “artista”. Il suo modo<br />
di operare è quello di “artigiano autodidatta”, ma da<br />
esso traspare tutta la sua vena poetica, a qui si ispira.<br />
La sua pittura è netta e modulata su toni ben<br />
armonizzati, tanto da rendere il soggetto rappresentato<br />
senza tempo ed emanatore di serenità.<br />
Particolarmente <strong>in</strong>teressanti i sui sassi dip<strong>in</strong>ti, dai<br />
quali traspare tutta la sua emotività di amante della<br />
natura, sia che essa si manifesti nelle persone, negli<br />
animali o <strong>in</strong> tutto ciò che ci circonda.”Questo<br />
patrimonio” lo ritroviamo ampiamente nella sua<br />
produzione artistica,con piacevolezza da “autodidatta<br />
erudito”.<br />
Rivo Vanzi<br />
Pittore/Architetto<br />
Loc. Via di Buresta, 69 - 52025 Levane (AR)<br />
Cell. 349 8634700 - paolofrontani@gmail.com<br />
52
Massimo Gallor<strong>in</strong>i<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Abbiate Fede dono al Santo Padre<br />
Oro, travert<strong>in</strong>o, microprocessore ed elettronica per il controllo della levitazione<br />
cm. ø 15x35<br />
Il carattere estroso e la fantasia di Massimo Gallor<strong>in</strong>i gli<br />
hanno consentito di sperimentare una <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ità di tecniche<br />
artistiche e di cimentarsi <strong>in</strong> vari campi. Dalla pittura alla<br />
scultura, dal modellismo alle ideazioni tecnologiche, non c’è<br />
campo della tecnica e dell’arte <strong>in</strong> cui lui non si sia per lo meno<br />
affacciato una volta. Certamente è una persona dotata di grande<br />
talento e non è un compito facile def<strong>in</strong>ire e collocare la sua<br />
opera.<br />
F<strong>in</strong> da giovane, un <strong>in</strong>nato senso artistico gli ha concesso di creare<br />
forme e immag<strong>in</strong>i con le quali riusciva a comunicare agli altri<br />
il suo mondo <strong>in</strong>teriore.<br />
Successivamente, gli studi e i vari impegni professionali lo hanno<br />
allontanato dalle sue primitive espressioni artistiche per <strong>in</strong>dirizzarlo<br />
verso il mondo della tecnologia e dell’<strong>in</strong>formatica. In<br />
questo periodo la fantasia e il desiderio di comunicare lo hanno<br />
condotto alla realizzazione di <strong>in</strong>venzioni, brevetti ed esperimen-<br />
Studio: via G. Bruno 69 - 52100 Arezzo - Cell. 333 8124278<br />
massimogallor<strong>in</strong>i@arteecoscienza.f2n.it - http://www.arteecoscienza.f2n.it/home.htm<br />
53
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Massimo Gallor<strong>in</strong>i<br />
Tentazione, marmo bianco di Carrara, cava Michelangelo, argento, legno di melo, essenza alla mela, spot a led rossi, cm. ø 30x15<br />
ti di vario genere co<strong>in</strong>volgendo spesso i suoi studenti<br />
<strong>in</strong> importanti progetti che <strong>in</strong> più occasioni hanno<br />
ottenuto ambiti consensi ed attestazioni. I<br />
numerosi riconoscimenti ricevuti <strong>in</strong> campo <strong>in</strong>ternazionale<br />
lo hanno portato sempre di più a percorrere<br />
la strada del successo <strong>in</strong> campo tecnologico, e solo<br />
recentemente ha riscoperto dentro di sé quella<br />
passione nei riguardi della creazione artistica che<br />
aveva caratterizzato gli anni della giov<strong>in</strong>ezza. Molti<br />
sono stati i motivi che lo hanno condotto <strong>in</strong> questa<br />
direzione, non ultime le sue esperienze come docente<br />
di Trattamento Digitale delle Immag<strong>in</strong>i nella<br />
facoltà di Beni Culturali dell’Università di Siena e<br />
come docente di Fotografia Digitale nei master europei<br />
<strong>in</strong> Conservazione e Gestione dei Beni Culturali<br />
e le collaborazioni con Geotecnologie UNISI, durante<br />
le quali si è avvic<strong>in</strong>ato alle bianche cave<br />
“Michelangelo” di Massa Carrara e il contatto con<br />
un materiale puro e <strong>in</strong>contam<strong>in</strong>ato come il marmo<br />
bianco ha risvegliato il desiderio di dare forma alle<br />
sue fantasie artistiche anche con opere scultoree.<br />
L’atmosfera di <strong>in</strong>izio millennio propone nuovi <strong>in</strong>terrogativi<br />
sulla fruibilità dell’arte <strong>in</strong>tesa <strong>in</strong> senso classico,<br />
sulla modernità e sulla civiltà multimediale che<br />
viviamo e la necessità di coniugare queste realtà<br />
apparentemente così diverse. L’arte <strong>in</strong> tutte le sue<br />
forme non può rimanere estranea a questi mutamenti<br />
come fanno notare gli epistemologi. Sono<br />
questi i presupposti da cui Gallor<strong>in</strong>i parte per poter<br />
affermare che, oggi più che mai, la creatività artistica<br />
può essere strumento e fuc<strong>in</strong>a che coniughi la<br />
tradizione con materiali e tecniche <strong>in</strong>novative.<br />
Le sue espressioni artistiche essenzialmente si<br />
possono suddividere <strong>in</strong> quattro tipologie:<br />
- la pittura di vario genere abbracciando multiformi<br />
tecniche e correnti: http://www.arteecoscienza.<br />
f2n.it/MariaFigliaD.htm;<br />
54
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Massimo Gallor<strong>in</strong>i<br />
Tramonto, 2008, acrilico su tavola di legno, tecnica mista: pennello, spatola, aerografo, cm. 150x70<br />
- la scultura con tecnica di asporto pura su pietra<br />
serena e marmo di Carrara, la scultura con<br />
tecnica mista utilizzando particolari res<strong>in</strong>e e<br />
trattamenti superficiali; alcune di queste realizzazioni<br />
si caratterizzano per essere opere<br />
sensoriali che co<strong>in</strong>volgono oltre alla vista, i<br />
sensi dell’olfatto, del tatto e dell’udito: http://<br />
www.arteecoscienza.f2n.it/Tentazione.htm;<br />
ha utilizzato altresì la modellazione anche <strong>in</strong><br />
campo della oreficeria: http://www.arteecoscienza.f2n.it/Abbiate%20fede.htm;<br />
- la grafica partendo <strong>in</strong> genere dall’elaborazione<br />
<strong>in</strong> digitale di foto: http://www.arteecoscienza.f2n.it/DigitalNature.htm<br />
- la fotografia 2d, e <strong>in</strong> particolare quella 3D<br />
stereoscopica dove realizza vere e proprie<br />
sculture, modellando i bit che compongono<br />
l’immag<strong>in</strong>e digitale o cogliendo al volo l’attimo<br />
fuggente…: http://photos.3dvisionlive.<br />
com/dn/most-favored/ : a livello mondiale la<br />
prima foto 3D è di Gallor<strong>in</strong>i e ne ha altre 3<br />
nella Top Ten.<br />
Digital Nature, elaborazione grafica da foto digitale, stampa su<br />
stoffa, cm. 60x60x25<br />
Gallor<strong>in</strong>i conferma che il suo essere presente <strong>in</strong><br />
questo periodo moderno/post-moderno gli permette<br />
di ripercorrere l’evoluzione dell’espressione<br />
artistica <strong>in</strong> tutte le sue forme riprendendo<br />
quello che è stato fatto ed esprimendolo dentro<br />
la modernità. In questo senso la sua ricerca artistica<br />
non si pone come un punto di arrivo, ma come un<br />
percorso teso a ricostruire una ricomprensione generale<br />
delle forme artistiche classiche utilizzando con attenzione<br />
e amore le nuove tecnologie.<br />
http://www.arteecoscienza.f2n.it/CurriculumMG.htm<br />
Cater<strong>in</strong>a Romano<br />
Docente di storia dell’arte<br />
55
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Luciano Gennai<br />
L’essenza della rosa, 2009, olio su tela, cm. 90x120<br />
Leila, 2011, olio su cartone telato, cm. 30x40<br />
Nato a Firenze, dove vive e lavora, si è diplomato<br />
“Maestro d’Arte” presso l’lstituto<br />
d’Arte di Porta Romana a Firenze, sotto la<br />
guida di Onofrio Mart<strong>in</strong>elli prima, di Alberto Caligiani<br />
poi.<br />
Successivamente è stato allievo del pittore Ma rio<br />
Romoli.<br />
Ha svolto attività di <strong>in</strong>segnamento di Educa zione<br />
<strong>Artisti</strong>ca e, presso l’ultima scuola <strong>in</strong> cui ha prestato<br />
la sua opera di docente, si è fatto promotore della<br />
realizzazione di vari murali, tra i quali, sulla facciata<br />
della scuola, un parti colare della “Battaglia di S. Romano”<br />
di Paolo Uccello. Dal 2005 si è dedicato<br />
esclusivamente all’attività artistica.<br />
Coltiva sia le discipl<strong>in</strong>e pittoriche-grafiche che quelle<br />
plastiche, <strong>in</strong> particolare la ceramica d’arte.<br />
Ha esposto <strong>in</strong> numerose mostre personali e collettive,<br />
ricevendo premi e rico noscimenti, anche da critici<br />
d’arte e pittori af fermati.<br />
Nel 2007 le sue opere sono state pubblica te sulla<br />
rivista Praxis ed esposte alla Galleria Malatestiana<br />
di Rim<strong>in</strong>i. Suoi lavori sono stati pubblicati <strong>in</strong> vari cataloghi,<br />
e hanno parlato di lui importanti giornali.<br />
La Ropa, 4 - Papiano - 52017 Stia (AR)<br />
Tel. 0575 509064 - Cell. 340 0814325<br />
56
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Luciano Gennai<br />
Il topol<strong>in</strong>o, 2011, olio su tela, cm. 35x50<br />
57
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Maria Laura Gh<strong>in</strong>assi<br />
Il canto della natura, 2005, olio, cm. 50x70<br />
Aret<strong>in</strong>a doc, Maria Laura Gh<strong>in</strong>assi si è dedicata<br />
alla scrittura di poesie, racconti e saggi f<strong>in</strong><br />
da giovane, ottenendo nel corso degli anni<br />
numerosi riconoscimenti, fra cui più di c<strong>in</strong>quanta<br />
primi premi <strong>in</strong> concorsi nazionali.<br />
Solo più tardi è approdata alla pittura, nella quale<br />
esterna tramite il colore i suoi stati d’animo. In tale<br />
settore ha partecipato con successo a concorsi e<br />
mostre.<br />
Via Mag<strong>in</strong>ardo, 5/A - 52100 Arezzo<br />
Tel. 0575 900481<br />
58
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Maria Laura Gh<strong>in</strong>assi<br />
Sulle strade dell’esodo<br />
Ho sentito il deserto<br />
Piangere<br />
Perché voleva essere un<br />
Prato<br />
Ho sentito il rumore<br />
Urlare<br />
Perché voleva essere il<br />
Silenzio<br />
Ho sentito la pioggia<br />
Lamentarsi<br />
Perché voleva essere il<br />
Sole<br />
Ho sentito il mare<br />
Mugghiare<br />
Perché voleva essere il<br />
Cielo<br />
Ho sentito me stessa<br />
Squarciarsi<br />
Perché voleva essere<br />
Altra.<br />
Così per abitare la mia vita<br />
Mi sono messa sulle strade<br />
Dell’esodo<br />
In cerca del sentiero<br />
Dove possa <strong>in</strong>contrarmi.<br />
59
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
L<strong>in</strong>a Giorgi<br />
Estremo Oriente, tecnica mista su tela, cm. 100x100<br />
Nata a Castel San Niccolò, vive e lavora a<br />
Ponte a Poppi (Arezzo). Da tempo è presente<br />
<strong>in</strong> numerose rassegne, fiere e premi<br />
dove ha ottenuto significativi riconoscimenti; tra<br />
i più recenti: le collettive a Foiano della Chiana (Arezzo),<br />
”FIDAPA espone le Artemisie”, a Meleto Cavriglia<br />
(Arezzo), nel palazzo della Prov<strong>in</strong>cia di Arezzo,<br />
“Arte per non dimenticare” ad Arezzo, le personali<br />
al Monastero di Camaldoli nel 2007 e 2008 e alla<br />
Galleria Modigliani a Milano, la partecipazione alle<br />
manifestazioni periodiche del “Premio Italia per le<br />
Arti Visive”, del “Premio Firenze”, della Rassegna<br />
nazionale di pittura Livorno. È presente alle fiere<br />
“Immag<strong>in</strong>a” di Reggio Emilia nel 2008 e 2009, “Vernice<br />
Art Fair” di Forli nel 2009, “Art Expo” di Arezzo<br />
nel 2011 e 2012; nel 2009 partecipa a “Primavera<br />
Maremmana” a Grosseto, a “Percorsi d’arte <strong>in</strong> Biblioteca”<br />
a Pontassieve, alla Mostra di Pittura al Castello<br />
Weissenste<strong>in</strong> Pommersfelden (Norimberga),<br />
ad “Arte Sotto i Portici” a Bologna - anche nelle tre<br />
edizioni successive - e tiene una nuova personale al<br />
Monastero di Camaldoli ed una ad Abano Terme,<br />
mentre nel 2012 è <strong>in</strong> personale a Poppi nella Galleria<br />
Comunale d’Arte Contemporanea.<br />
Anno 2013 Arte e musica alle Giubbe Rosse (FI).<br />
Personale Sala Comunale Castiglione della Pescaia<br />
(GR).<br />
2014 1° Premio della critica Cortona Città d’Arte.<br />
Cell. 349 3983780<br />
www.l<strong>in</strong>agiorgi.com - giorgi@l<strong>in</strong>a.it<br />
60
Ombretta Giovagn<strong>in</strong>i<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Con il Guggenheim negli occhi, 2010, collage su tavola, cm. 90x80<br />
Ombretta Giovagn<strong>in</strong>i è nata a Sansepolcro e<br />
vive a Staggiano (Ar).<br />
Si dedica attualmente alle varie possibilità<br />
espressive del collage e della fotografia.<br />
Fra le mostre e partecipazioni ricordiamo:<br />
1995 - “Etruriarte 6”<br />
- ”Rassegna <strong>Artisti</strong> e Ciclopi”, Alatri (opera premiata)<br />
- “Vetr<strong>in</strong>a degli <strong>Artisti</strong> Contemporanei” Firenze<br />
(opera premiata)<br />
- “Premio Italia per le Arti Visive” Certaldo (opera<br />
premiata)<br />
- “Premio Internazionale San Crisp<strong>in</strong>o” Porto S.<br />
Elpidio (opera premiata)<br />
1996 - Mostra Mercato a Vicenza e a Pordenone<br />
- Mostra Ud<strong>in</strong>e Galleria Tiepolo<br />
- Mostra Venezia Galleria S. Vidal<br />
- Mostra Firenze Galleria Gadarte<br />
- “Premio Italia per le Arti Visive”, Certaldo (opera<br />
premiata)<br />
1997 - Mostra a Palazzo Maffei Verona<br />
- “Iª Biennale d’arte Contemporanea Firenze”<br />
1998 - “Premio Italia per le Arti Visive”, Firenze<br />
(opera premiata)<br />
1999 - “Seconda Biennale d’Arte Internazionale di<br />
Via delle Vignacce, 13 - 52100 Staggiano (AR)<br />
Tel. 0575 360563 - Cell. 328 8144024<br />
61
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Ombretta Giovagn<strong>in</strong>i<br />
Mosaico, 2013, collage su tavola, cm. 60x80<br />
Firenze”<br />
- “Mostra It<strong>in</strong>erante di Pittura <strong>in</strong> Trent<strong>in</strong>o”<br />
2004 - Premio Italia per le Arti Visive”, Firenze (opera<br />
premiata)<br />
2005 -“Mostra Palazzo Pretorio “, Certaldo<br />
2007 - “Mostra a Palazzo della Loggia”, Città di<br />
Noale<br />
2010 - Mostra Galleria Zamenhof - Abstract, Milano<br />
- Mostra P<strong>in</strong>acoteca Civica, Imperia<br />
2011 - Mostra “Percorsi d’arte <strong>in</strong> Biblioteca”, Pontassieve<br />
(Fi)<br />
2012 - “XXX° Premio Firenze”, Firenze, premiata<br />
con mostra a Palazzo Bastogi<br />
2013 - Premio Internazionale d’arte Contemporanea<br />
“Il Segno”, Milano<br />
2014 - Opera Selezionata per il Premio Internazionale<br />
“Biennale d’arte di Asolo”<br />
62
Maura Giussani<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Diversamente acquatici, 2013, olio su policarbonato, cm. 70x50<br />
Maura Giussani nata a Milano, si è diplomata<br />
presso il liceo artistico Beato Angelico.<br />
Attualmente vive e lavora ad Arezzo.<br />
I suoi soggetti preferiti sono lo studio dei riflessi <strong>in</strong><br />
tutte le loro manifestazioni. Dal 2003 ha partecipato<br />
a varie collettive <strong>in</strong> Italia e all’estero. Ha partecipato<br />
anche a vari concorsi: 2006, terza classificata<br />
“Estemporanea Sasso di Simone”; 2007, opera segnalata<br />
al “Premio Nazionale Mecenate”; opera<br />
segnalata al “Premio Agazzi” (BG.) ; 2008, terza<br />
classificata all’estemporanea “Città di Monterchi”;<br />
2009, collettiva presso l’Atrio d’onore della Prov<strong>in</strong>cia<br />
(AR); 2010, terza classificata concorso pittura<br />
contemporanea al “Monterchifestival” ; 2011, opera<br />
segnalata al “Premio di pittura contemporanea di<br />
Lucignano; 2012, terza classificata al “Premio<br />
Astrolabio”; terza classificata all’estemporanea di<br />
Rigut<strong>in</strong>o; terza classificata al concorso “Ancos”;<br />
partecipazione ad “Artexpo” (AR); 2013, mostra<br />
collettiva it<strong>in</strong>erante “All you need is pa<strong>in</strong>t” (<strong>in</strong> tutta<br />
Italia); personale “Atrio d’onore della Prov<strong>in</strong>cia; partecipazione<br />
al premio “ Le Marais” a Parigi; collettiva<br />
a Venezia; prima classificata al “Premio estemporanea<br />
di Rigut<strong>in</strong>o”; 2014, collettiva “Viaggio<br />
dell’arte <strong>in</strong> europa” ad Assisi; partecipazione ad<br />
“Artexpo” N.York.<br />
“La pittura della Giussani è s<strong>in</strong>onimo di ricerca accurata<br />
della visione cromatica <strong>in</strong> vari aspetti. Lo studio<br />
dei riflessi ottenuti da varie visioni, quasi maniacalmente<br />
realistiche,nei suoi soggetti a vocazione<br />
motoristica (auto, moto ecc.), ne danno una lettura<br />
piacevole e fortemente conv<strong>in</strong>cente, con strati di<br />
contrasto che rafforzano lo spazio irreale dell’esterno<br />
del soggetto.<br />
Notturna, <strong>in</strong> opere, dove lo spazio e la luce giocano<br />
da padroni sul fondo pittorico, <strong>in</strong>fluenze quasi Hopperiane<br />
nei suoi soggetti da sala da ballo, bar e situazioni<br />
sospese nello spazio-tempo, fanno di<br />
quest’artista un composito equilibrato di ricerca<br />
pittorica al di sopra di mode e atteggiamenti molto<br />
comuni all’arte contemporanea. La Giussani è<br />
un’artista che riesce ad avere il coraggio di sperimentare<br />
nuove strade, anche se alla base vi è una<br />
maturità mentale e di concetto che la rende riconoscibile<br />
e unica nel suo stile”.<br />
M° Alessandro Marrone<br />
Via Romagna, 7 - 52100 Arezzo<br />
Tel. 0575 20590 - Cell. 320 2923833 - giuma.22@hotmail.it<br />
63
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Giacobbe Giusti<br />
Installazione, allum<strong>in</strong>io saldato e luci a led<br />
Giacobbe Giusti è nato a Subbiano (Ar). Nel<br />
1992 si è laureato <strong>in</strong> Economia e Commercio<br />
presso l’Università degli Studi di Perugia.<br />
I suoi <strong>in</strong>teressi spaziano dal c<strong>in</strong>ema al teatro,<br />
dalla moda alla scultura. Alla f<strong>in</strong>e degli anni Novanta<br />
sperimenta nuove lavorazioni dei metalli e mette a<br />
punto una tecnica di saldatura dell’allum<strong>in</strong>io, effettuata<br />
con ossigeno e acetilene. Tra le sue opere più<br />
note quelle per il nuovo cimitero e per piazza Martiri<br />
della Libertà a Capolona (Ar), e quella per Palazzo<br />
Albizz<strong>in</strong>i a Città di Castello (Pg).<br />
52010 Capolona (AR) - Tel. 335 5721291<br />
ggiacobbe@<strong>in</strong>w<strong>in</strong>d.it<br />
64
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Sergio Grilli<br />
Natura morta, olio su tela, cm. 60x40<br />
Sergio Grilli, affermato pittore, è nato a Cortona<br />
(Arezzo) il 20 maggio 1951.<br />
Da sempre appassionato di pittura ha partecipato<br />
a diverse mostre personali e collettive ottenendo<br />
lus<strong>in</strong>ghieri consensi dalla critica più qualificata,<br />
dalla stampa nazionale e dal pubblico estimatore.<br />
Ha conseguito importanti e significativi riconoscimenti<br />
a carattere nazionale ed <strong>in</strong>ternazionale; nel<br />
1995 gli è stato conferito l’ambito premio Biennale<br />
di Venezia 1995 che la Commissione <strong>in</strong>caricata a<br />
così motivato: “Lum<strong>in</strong>ose nature morte e sensuali<br />
figure femm<strong>in</strong>ili si alternano nella tematica, colori<br />
caldi, disegno netto e preciso nella l<strong>in</strong>ea caratterizzano<br />
la pittura di Sergio Grilli nella sua particolare<br />
personalità artistica”.<br />
Le sue opere sono custodite <strong>in</strong> collezioni pubbliche<br />
e private <strong>in</strong> Italia e all’estero.<br />
Fra i più importanti riconoscimenti c’è quello ottenuto<br />
dal Comune di Salsomaggiore Terme, il Secondo<br />
Premio della stampa maiuscola a Napoli,<br />
medaglia d’argento Rosas (Spagna). Premio Biennale<br />
di Venezia 1995, quattro volte 1° Premio Valdichiana,<br />
Premio della Critica 2001 al Centro Arte<br />
Bologna e il “Calice d’Oro 2007” alla Galleria Centro<br />
Storico di Firenze.<br />
Dal Novembre 2011 un’opera dell’artista si trova al<br />
museo d’Arte Moderna “Giuseppe Sciort<strong>in</strong>o” di<br />
Monreale (PA).<br />
Critici più famosi che si sono <strong>in</strong>teressati alla sua<br />
arte: Leo Pipparelli, Nicola Caldarone, Carlo Bagni,<br />
Lorenzo Righi, Sandra Lucarelli, Wiliam Raimondi,<br />
Lena Filippetti, D<strong>in</strong>o Marasà, Sandro Serradifalco,<br />
Paolo Levi, Salvatore Russo.<br />
Via 1° Maggio, 58 - 52040 Terontola (AR) - Tel. 0575 67558 - Cell. 335 7189345<br />
sergio.grilli@libero.it - www.sergiogrilli.it<br />
66
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Sergio Grilli<br />
Cortona, zona centrale, Palazzo del Comune , olio su tela, cm. 30x40<br />
Riflessione, olio su tela, cm. 70x50<br />
67
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Franco Gualdani<br />
L’autunno del pittore, cm. 90X90<br />
Nello studio, cm. 50x50<br />
Valdarnese, Franco Gualdani vive ed opera nel<br />
Valdarno con studio a Loro Ciuffenna (AR).<br />
Ha frequentato l’Istituto d’Arte di Arezzo e il<br />
Magistero d’Arte di Porta Romana di Firenze. Ha<br />
<strong>in</strong>segnato Educazione <strong>Artisti</strong>ca nella Scuola Media<br />
proseguendo parallelamente l’attività artistica partecipando<br />
a numerose rassegne d’arte ed esponendo<br />
<strong>in</strong> collettive anche all’estero.<br />
Dal 1962 al 1976 è presente al Premio Nazionale di<br />
Pittura “Ciuffenna” (Loro Ciuffenna - AR), 1974<br />
medaglia d’argento ed è del 1967 la sua prima “segnalazione”<br />
al 2° Concorso di pittura e scultura sul<br />
tema “La Natività” organizzato dal centro Cattolico<br />
Studentesco di Zambra (PI).<br />
Nel 1981 v<strong>in</strong>ce il 1° premio alla 7ª edizione del Premio<br />
Internazionale Pittura, Scultura e Grafica (Santa<br />
Croce - Firenze).<br />
Nel 1988 v<strong>in</strong>ce il concorso per la realizzazione del<br />
prestigioso “Palio Remiero” commissionato dalla<br />
Società Fiorent<strong>in</strong>a “San Giovanni Battista”.<br />
Nel 1996 è <strong>in</strong>vitato alla rassegna culturale (Sez. pittura)<br />
dal Comune di Oberdrauburg (Car<strong>in</strong>zia - Austria).<br />
Nel 1999 realizza il dip<strong>in</strong>to “Allegoria alla sorgente”<br />
commissionato dall’Amm<strong>in</strong>istrazione<br />
Comunale di Loro Ciuffenna per l’<strong>in</strong>augurazione del<br />
nuovo ponte sul fiume Ciuffenna.<br />
Nel 2014 è stato menzionato alla 5ª Edizione Concorso<br />
Nazionale di Pittura “Chimera Arte Arezzo”<br />
con l’opera “Autunno”.<br />
Le sue opere figurano <strong>in</strong> collezioni pubbliche e private<br />
anche all’estero.<br />
… è confortante trovare artisti come lui, ancora impegnati<br />
a mantenere la sfida con la tela quando i flussi<br />
di dati <strong>in</strong> formato digitale imperversano ovunque,<br />
raffreddando ogni entusiasmo.<br />
Charles D. Marco<br />
Così scrive nel 1980 il maestro scultore e pittore<br />
Ventur<strong>in</strong>o Venturi: “Io vedo Franco Gualdani <strong>in</strong> <strong>in</strong>timo<br />
raccoglimento nei migliori momenti di <strong>in</strong>tensa<br />
poesia”.<br />
Ventur<strong>in</strong>o Venturi, 1980<br />
… Gli oggetti che Franco Gualdani ritrae parlano; la<br />
loro collocazione nello spazio, la luce, i colori, la materia,<br />
sono voci che sussurrano le più gelose <strong>in</strong>timità<br />
che con le parole non si potrebbero mai raccontare.<br />
Franco Bagnolesi<br />
Via XVI Marzo, 4 - 52024 Loro Ciuffenna (AR) - Tel. 055 9172603 - Cell. 331 8666177<br />
franco.gualdani@gmail.com - http://digilander.libero.it/Gualdani<br />
68
Paolo Lacrim<strong>in</strong>i<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Dama con velo, 2012, olio su acrilico, cm. 50x50<br />
La Verg<strong>in</strong>e Maria, 2013, olio su acrilico, cm. 60x45<br />
Nasce il 10/8/1947 ad Arezzo ove risiede <strong>in</strong><br />
via Tommaso Sgricci n. 25.<br />
Autodidatta e appassionato di pittura negli<br />
anni Ottanta frequenta la scuola del maestro Luigi<br />
Cherub<strong>in</strong>i, allievo del più famoso Pietro Annigoni,<br />
assimilando uno stile pittorico classico-figurativo e<br />
partecipa a collettive e ad estemporanee; San Sano<br />
(SI), Porciano (AR), Civita di Bagnoregio (VT), Fighille<br />
(PG), ecc.<br />
Nel 2011 si iscrive alla scuola pittorica del maestro<br />
Alessandro Marrone, artista di fama <strong>in</strong>ternazionale.<br />
Nel 2012 partecipa al concorso nazionale “Chimera<br />
Arezzo” ottenendo una “menzione”.<br />
Nel 2013 partecipa al concorso nazionale “Sacre<br />
Visioni” di Forenza (PZ) classificandosi al 4° posto.<br />
Nel 2013 partecipa alla collettiva “Varchi d’Arte” <strong>in</strong><br />
Arezzo.<br />
Attualmente cont<strong>in</strong>ua gli studi pittorici frequentando<br />
la scuola del maestro Alessandro Marrone.<br />
Cell. 339 3965470<br />
paololacrim<strong>in</strong>i@alice.it<br />
69
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Roberto Lanari<br />
Il fumatore: ritratto del pittore Franco Alessandr<strong>in</strong>i, 2010, acquaforte e puntasecca, cm. 40x40<br />
Roberto Lanari è nato a Sansepolcro nel<br />
1958. Si è diplomato presso l’Istituto Statale<br />
d’Arte della stessa città.<br />
Ha com<strong>in</strong>ciato la sua attività di disegnatore, <strong>in</strong>cisore<br />
e pittore nel 1979. Ha allestito mostre a Sansepolcro,<br />
Arezzo, Montevarchi, Firenze, Città di Castello,<br />
New Orleans, Padova, Caprese Michelangelo, Cortona,<br />
Poppi, Cesena.<br />
Hanno scritto di lui: Ennio Cerr<strong>in</strong>i, Paolo Ba, Renzo<br />
Vespignani, D<strong>in</strong>o Pasquali, Eugenio Giannì, Mario<br />
Rigli, Dario Micacchi, Domenico Guzzi, Saverio Tut<strong>in</strong>o<br />
e Daniela Meli.<br />
Cell. 334 7262338<br />
www.robertolanari.it<br />
70
Orietta Lapucci<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Ceramica traforata<br />
La famiglia Lapucci è orig<strong>in</strong>aria di Borgo San<br />
Lorenzo, dove il nonno Giovanni (1885-1968)<br />
era alle dipendenze del ceramista Galileo Ch<strong>in</strong>i<br />
e sotto la direzione artistica del sav<strong>in</strong>ese Zulimo<br />
Aret<strong>in</strong>i, attivo presso la manifattura del Mugello dal<br />
1909. Proprio da questi venne a Giovanni il suggerimento<br />
di impiantare un laboratorio di ceramiche a<br />
Monte San Sav<strong>in</strong>o, ed il progetto trovò compimento<br />
negli anni Venti del Novecento. Giovanni Lapucci si<br />
trasferì <strong>in</strong>fatti nel paese della Valdichiana, dove prima<br />
collaborò con l’Aret<strong>in</strong>i medesimo che aveva<br />
aperto la sua “Antica Bottega”, successivamente<br />
costituì una società di produzione di ceramiche con<br />
Castruccio Frullani, dopo essersi sposato con Adele<br />
Natali, che gli diede <strong>in</strong> breve tempo tre figli: Paolo<br />
(1923), Luigi (1925), Luisa (1928), che sarebbero diventati<br />
tutti ceramisti. Dopo varie vicissitud<strong>in</strong>i e anche<br />
la cessazione della società con il Frullani, Giovanni<br />
Lapucci riprende l’attività <strong>in</strong> maniera autonoma<br />
dopo il 1930, prima nella sede produttiva posta <strong>in</strong><br />
località Castellare, che era già stata della precedente<br />
società, poi nella bottega di Corso Sangallo, <strong>in</strong><br />
contesto urbano, con l’<strong>in</strong>serimento al lavoro dei figli.<br />
Da allora l’attività della famiglia è cont<strong>in</strong>uata <strong>in</strong>cessantemente<br />
f<strong>in</strong>o ad oggi, nella stessa sede. La bottega<br />
di ceramiche Lapucci si è sempre caratterizzata,<br />
<strong>in</strong> particolare, per la tradizionale lavorazione della<br />
ceramica <strong>in</strong>gobbiata e del traforato. Il fondatore<br />
dell’attività, Giovanni, fu sostituito nella conduzione<br />
aziendale, prima dal figlio Paolo, poi da Luigi, purtroppo<br />
ambedue prematuramente scomparsi. Dalla<br />
metà degli anni Settanta la cont<strong>in</strong>uità della produzione<br />
della manifattura fu assicurata dalla vedova di<br />
quest’ultimo, Nimegia Cheli, che rimase attiva f<strong>in</strong>o<br />
al 1999. In quell’anno la bottega fu rilevata da Orietta<br />
Lapucci, figlia di Paolo, che la detiene ancora, e<br />
che ha cont<strong>in</strong>uato brillantemente la produzione artistica<br />
della famiglia. Con lei siamo arrivati ai discendenti<br />
di terza generazione.<br />
Orietta Lapucci ha impostato la sua lavorazione della<br />
ceramica <strong>in</strong> assoluta fedeltà alla tradizione<br />
familiare,aff<strong>in</strong>andosi e specializzandosi sopratutto<br />
nel traforato fiorito a mano, con la realizzazione di<br />
pezzi unici molto ricercati anche da coloro che hanno<br />
<strong>in</strong> casa pezzi “firmati” dai suoi antecessori. Le<br />
sue produzioni, che sono varie ma che sono per lo<br />
più costituite da ceramiche traforate arricchite da<br />
applicazioni a rilievo, richiamano le opere del nonno<br />
Giovanni, <strong>in</strong> assoluta cont<strong>in</strong>uità, dimostrata anche<br />
dall’uso delle stesse forme. Le tipologie traforate<br />
proposte dall’attuale titolare della manifattura sono<br />
impreziosite dall’uso di colori tenui determ<strong>in</strong>ati anche<br />
dall’impegno di varie qualità di argilla con cui<br />
vengono realizzate le applicazioni a rilievo. Una piccola<br />
<strong>in</strong>novazione nel solco di una comunque costante<br />
fedeltà alla tradizione.<br />
Via Corso Sangallo, 6/10 - 52048 Monte San Sav<strong>in</strong>o (AR)<br />
Tel. 0575 844928<br />
71
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Sabr<strong>in</strong>a Livi<br />
Note fuori dal coro, cm. 80x100<br />
Sabr<strong>in</strong>a Livi è nata e vive ad Arezzo, Ha sempre<br />
coltivato la passione per l’arte, <strong>in</strong> particolar<br />
modo per la pittura, si è formata attraverso<br />
corsi di disegno, modellazione e decorazione della<br />
ceramica, frequentato vari studi di pittori e la Scuola<br />
Libera di Nudo di Firenze. Tra le varie mostre tenute<br />
negli ultimi anni ricordiamo:<br />
Mostra nell’Atrio d’Onore della Prov<strong>in</strong>cia di Arezzo,<br />
“Armonie surreali”, luglio 2013<br />
Artexpo Arezzo, aprile 2012<br />
Mostra presso la Galleria Rielaborando (Ar), “Surrealtà”,<br />
ottobre 2011<br />
Mostra mercato Palazzo FAO, Roma, ottobre 2011<br />
Tel. 338 1511350 - sabr<strong>in</strong>a.livi@libero.it<br />
www.sabr<strong>in</strong>alivi.it<br />
72
Lilia Manneschi<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Decï, 2011, tecnica mista su tavola<br />
Sogni di carta, 2011,<br />
tecnica mista su tela<br />
Artista autodidatta, f<strong>in</strong> dalla giovane età ha<br />
maturato dentro di sé l’amore per la fotografia,<br />
l’archeologia, l’antiquariato e l’arte <strong>in</strong> genere<br />
f<strong>in</strong>o al momento <strong>in</strong> cui, riuscendo a ritagliarsi,<br />
fra gli <strong>in</strong>numerevoli impegni di lavoro e familiari, un<br />
angolo per esprimersi, questo mondo sommerso è<br />
venuto <strong>in</strong> superficie. Svariate le tecniche usate per<br />
i suoi dip<strong>in</strong>ti (olio, gessetti, acquarelli, tecniche miste…)<br />
e altrettanto variegati i supporti su cui nascono<br />
e si dipanano una miriade di immag<strong>in</strong>i sognate,<br />
di ricordi affiorati, di concetti <strong>in</strong>espressi.<br />
Di lei è stato scritto:<br />
“…Con una sua rara capacità di realizzare quella<br />
s<strong>in</strong>tesi di <strong>in</strong>tuizione ed espressione, Lilia ci consegna<br />
i contenuti dei suoi sogni, dei suoi affetti, dei<br />
suoi pensieri tradotti <strong>in</strong> forme e colori. Le immag<strong>in</strong>i<br />
che ci si presentano appaiono dense di significati<br />
arcani e reconditi...”<br />
Prof. Mario Belardi<br />
“…Le opere sono frutto di un’attenta osservazione<br />
del mondo circostante, di una fervente immag<strong>in</strong>azione<br />
e della voglia costante di sperimentare e sfidare<br />
le regole.”<br />
Gallerista Danielle Villicana D’Annibale<br />
Oltre che <strong>in</strong> mostre collettive e personali sia <strong>in</strong> Italia<br />
che all’estero le sue opere mensilmente vengono<br />
esposte <strong>in</strong> occasione della fiera antiquaria di Arezzo<br />
presso il chiostro della Biblioteca Comunale nelle<br />
collettive con il Cenacolo degli <strong>Artisti</strong> Aret<strong>in</strong>i di cui è<br />
membro del Consiglio.<br />
liliamanneschi@yahoo.it<br />
www.liliamanneschi.jimdo.com<br />
73
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Pasquale Marzelli<br />
Guarniente, tecnica mista su tavola, cm. 80x80<br />
Pasquale Marzelli nato nel 1951 ad Arezzo<br />
dove vive e lavora. Nel 1970 si diploma nella<br />
sezione arte dei metalli e dell’oreficeria dell’Istituto<br />
d’arte di Arezzo. Dagli anni Settanta si dedica<br />
attivamente alla pittura.<br />
Della sua attività sono da ricordare molte mostre<br />
collettive:<br />
Etruria Arte 2 - Ventur<strong>in</strong>a Livorno<br />
Quattro <strong>Artisti</strong> per Liberté egalité fraternité<br />
Casa degli artisti - Tenno<br />
Il paesaggio nella pittura toscana contemporanea -<br />
Torrita di Siena<br />
Vetr<strong>in</strong>a del Premio Arezzo<br />
Identità allo specchio - Ex convento del Carm<strong>in</strong>e<br />
Firenze<br />
Palazzo Panciatichi - Regione Toscana Firenze<br />
Sguardi <strong>in</strong>teriori - Galleria Rielaborando Arezzo<br />
Vernice Artefiera - Forli<br />
Rassegna <strong>in</strong>ternazionale d’arte contemporanea di<br />
Sulmona<br />
Artexpo Arezzo<br />
Ars futura percorsi nella pittura Massarosa Lucca<br />
Incontri confronti villa Paol<strong>in</strong>a Buonaparte Viareggio<br />
Incontri confronti palazzo Zenobio Venezia<br />
Le mostre personali di palazzo Pretorio Poggibonsi<br />
Siena<br />
Il mito dell’arte Castiglion Fiorent<strong>in</strong>o (AR)<br />
Via dell’Orciolaia, 12 - 52100 Arezzo<br />
pasqualemarzelli@libero.it - www.pasqualemarzelli.it<br />
74
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Pasquale Marzelli<br />
I luzzi, tecnica mista su tavola, cm. 125x85<br />
Sentimenti Centro Lavoro e Arte Milano<br />
Il colle degli ulivi Rigomagno Siena<br />
Mostra <strong>in</strong> Germania:<br />
- Regensburg 2002<br />
- Castello di Dannenlohee 2005<br />
Mostra <strong>in</strong> Francia:<br />
- Montbeliard 2008<br />
Mostra <strong>in</strong> Austria:<br />
- Innsbruck 2012<br />
Premiato <strong>in</strong> numerosi concorsi di pittura e rassegne<br />
di arte contemporanea.<br />
...Quello che lo dist<strong>in</strong>gue nel panorama contemporaneo<br />
toscano è la rara abilità nel comb<strong>in</strong>are pittura<br />
astratta e pittura realista,sovrapponendole con agilità<br />
e naturalezza che affasc<strong>in</strong>ano chiunque osserva<br />
le sue opere.<br />
Una pittura gestuale, a tratti violenta, ma fuida e<br />
piena di libertà, allo stesso tempo attenta ai particolari<br />
messi <strong>in</strong> evidenza con un metodico studio della<br />
luce...<br />
75
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Renato Marzocchi<br />
Modella dormiente, acquarello<br />
Nel mare, acquarello<br />
Pittore aret<strong>in</strong>o, iscritto al Cenacolo degli <strong>Artisti</strong><br />
di Arezzo dal 2003, si è appassionato alla pittura<br />
s<strong>in</strong> dagli anni giovanili. Pur <strong>in</strong>iziando la<br />
pratica <strong>in</strong> età matura, ha fatto esperienza delle molteplici<br />
tecniche con discreto successo sia nelle varie<br />
mostre cui ha partecipato sia nei giudizi della<br />
critica. Scopo della sua pittura è “la ricerca cont<strong>in</strong>ua,<br />
tramite questa arte, di tratti del suo <strong>in</strong>conscio,<br />
che, ben criptati nel suo <strong>in</strong>timo, possano f<strong>in</strong>almente<br />
arrivare <strong>in</strong> superficie ed essere rivelati”. La sua<br />
pittura è qu<strong>in</strong>di caratterizzata da soggettivismo<br />
espressivo.<br />
Pr<strong>in</strong>cipali mostre a cui ha partecipato:<br />
2012 - Valigia a doppio fondo - Galleria d’arte Villicana<br />
e D’Annibale<br />
2011 - Personale di quattro pittori presso Palazzo<br />
della Prov<strong>in</strong>cia di Arezzo<br />
2010 - Mostra collettiva su Caravaggio - Palazzo<br />
Chian<strong>in</strong>i V<strong>in</strong>cenzi - Arezzo<br />
2010 - Colori, impressioni ed emozioni dell’antico<br />
Borgo - San Sepolcro<br />
2009 - Mostra presso “Petite Galerie” di Arezzo<br />
2003 - Mostra Collettiva <strong>in</strong> Germania nel Castello<br />
di Dennenlohe.<br />
La gallerista Danielle Villicana D’Annibale ha scritto<br />
di lui: “Il mondo pittorico di Renato è connotato da<br />
una forte espressività nel l<strong>in</strong>guaggio cromatico e da<br />
una d<strong>in</strong>amicità nella resa delle forme. Nelle tele si<br />
respira la gioia <strong>in</strong>nocente e contagiosa che l’atto<br />
creativo da all’artista”<br />
renatomarzocchi@yahoo.it<br />
76
Luisella Menicacci<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Luisella Menicacci è nata il 1/09/1957 e cresciuta<br />
a Massa Carrara. Durante un’<strong>in</strong>fanzia<br />
tra mare e campagna, sviluppa l’amore per la<br />
natura, per gli animali, <strong>in</strong>vidiosa della loro libertà<br />
(“adoravo arrampicarmi sugli alberi, sentirmi libera<br />
come un’uccello”) ma anche l’amore per le vecchie<br />
“cianfrusaglie”, trovate <strong>in</strong> casa delle nonne, “puttigliando”<br />
con t<strong>in</strong>te pennelli, tele, bottoni, conchiglie<br />
e tutto quello che trovava. Questa <strong>in</strong>fanzia felice le<br />
ha lasiciato una profonda nostalgia per la sua <strong>terra</strong><br />
natale.<br />
Compiuti gli studi classici, Luisella Menicacci si laurea<br />
<strong>in</strong> medic<strong>in</strong>a veter<strong>in</strong>aria, (“con le segrete speranze<br />
di comprarmi un pappagallo”) e, dopo il suo trasferimento<br />
nel Casent<strong>in</strong>o, riesce f<strong>in</strong>almente oltre a<br />
fare il veter<strong>in</strong>ario, ad <strong>in</strong>canalare le sue energie creative<br />
<strong>in</strong> seri studi della pittura con il maestro Franco<br />
Tanganelli, nella scuola d’arte di Sarna (Arezzo).<br />
Loc. San Luigi, 46 - 52010 Chitignano (AR)<br />
Cell. 333 3507497<br />
77
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Luisella Menicacci<br />
Mostre e Premi:<br />
1996,1997,1998,1999 Mostra collettiva della scuola<br />
di Sarna, Chiusi della Verna (AR)<br />
1999 Mostra collettiva, Palazzo Comunale Bibbiena<br />
(AR)<br />
2000 Mostra collettiva, Centro Civico Corsalone,<br />
Chiusi della Verna (AR)<br />
Mostra personale, Galleria De’ Serpenti, Roma<br />
Concorso di pittura: Vetr<strong>in</strong>a del premio Arezzo<br />
2001 Premio Italia “Arti Visive” Certaldo (FI)<br />
Premio “Remo Gardeschi”, Moncioni (AR)<br />
Mostra collettiva, Centro Civico, Corsalone, Chiusi<br />
della Verna (AR)<br />
Mostra collettiva, Arts Culture Harrow Centre, Londra<br />
(GB)<br />
Mostra collettiva, Palazzo Comunale, Chiusi della<br />
Verna (AR)<br />
2002 Luglio, mostra personale, Galleria Kontraste,<br />
Pietrasanta (LU)<br />
Novembre, mostra m<strong>in</strong>i-collettiva Artepadova - Galleria<br />
Kontraste, Piertasanta (LU)<br />
2005 Maggio, copert<strong>in</strong>a del libro “P<strong>in</strong>occhio <strong>in</strong> endecasillabi”<br />
di Francobelli Ed. Polistampa<br />
2013 Illustrazioni di “Diario di un piccolo cane” di<br />
Marco Scortecci Ed. ISBN<br />
Senza titolo, olio su tela di juta, cm. 40x80<br />
78
Mirella Milan<strong>in</strong>i<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Cellule anomale, vite spezzate e Babies designed, 2009, olio su tela, cm. 120x30 (tutte e due formano un’unica opera)<br />
Mirella Milan<strong>in</strong>i, nata a Innichen (BZ), il<br />
09.11.1956, vive e lavora a Cesa <strong>in</strong> Valdichiana<br />
(AR).<br />
Dopo aver conseguito il diploma di maturità magistrale<br />
si è iscritta all’Accademia di Belle Arti a Venezia,<br />
alla sezione di Decorazione sotto la guida di<br />
Emilio Vedova e si è diplomata a Firenze nel 1978<br />
con il professor Pietro T<strong>in</strong>u. Nell’anno 1979 ha frequentato<br />
un corso di Grafica <strong>in</strong> Arezzo, organizzato<br />
dagli enti locali; ha poi partecipato a esposizioni e<br />
stage di grafica, pittura e comunicazione visiva <strong>in</strong><br />
prov<strong>in</strong>cia di Arezzo. È stata associata all’associazione<br />
dei pittori aret<strong>in</strong>i “Il Cenacolo” e all’associazione<br />
culturale “La bottega delle arti”. Ha partecipato alla<br />
Compagnia degli artisti di Sansepolcro.<br />
Opere pubbliche:<br />
• “San Michele Arcangelo” (Chiesa parrocchiale di<br />
Cesa);<br />
• “Cuore peso” (ospedale San Donato AR);<br />
• “Arcobaleni” (Scuola elementare De Amicis -<br />
Sansepolcro);<br />
• “Io sono” (Casa della salute - Castiglion Fiorent<strong>in</strong>o<br />
AR).<br />
Con la Solidart di Milano ha esposto <strong>in</strong> mostre it<strong>in</strong>eranti<br />
collettive <strong>in</strong> Australia, Belgio, Canada, Francia,<br />
Egitto, Germania (Norimberga), Grecia, Libano, Libia,<br />
Portogallo, Russia, Usa e naturalmente mostre<br />
personali <strong>in</strong> Italia.<br />
Nel suo percorso ha ottenuto vari riconoscimenti<br />
del pubblico e della critica.<br />
Cell. 333 6476906<br />
milan<strong>in</strong>i09@gmail.com<br />
79
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Mirella Milan<strong>in</strong>i<br />
Giard<strong>in</strong>o segreto, 2006, olio su tela, cm. 50x70<br />
Terra avvelenata, 2008, olio su tela, cm. 90x70<br />
Gioia creativa del colore che diviene forma, identità,<br />
narrazione di paesaggi <strong>in</strong>teriori. In un vivo bisogno<br />
di comunicazione diretta e di confronto ci conduce<br />
all’<strong>in</strong>terno di atmosfere meditative attraverso<br />
cui potersi sollevare dal quotidiano e r<strong>in</strong>venire al di<br />
là delle lacerazioni quei valori universali ai quali tende<br />
profondamente. Comunica una sensibilità coltivata<br />
che scava <strong>in</strong> silenzi <strong>in</strong>teriori pieni di energia <strong>in</strong>dividuale<br />
e cosmica rivolti ai richiami di una <strong>in</strong>timità<br />
femm<strong>in</strong>ile contemplativa e suggestiva. Senza abbandonare<br />
il codice figurativo e attraverso il registro<br />
espressivo che le è più congeniale, l’onirico e il<br />
visionario, elabora un colore personalissimo nelle<br />
sue gradazioni e negli accostamenti ricercati e raff<strong>in</strong>ati,<br />
comb<strong>in</strong>ati <strong>in</strong> modo emozionale per creare forme<br />
fluide e avvolgenti, allungate e flessuose, corpi<br />
impalbabili ancora immersi nel torpore del risveglio<br />
o raccolti nei tempi di una misteriosa germ<strong>in</strong>azione,<br />
corpi pronti a nutrirsi di perle di rugiada, di petali e di<br />
aria. Versione <strong>in</strong>tensamente lirica e silenziosa accentuata<br />
da colori sofisticati; è un mondo lunare, è<br />
la dimensione del notturno, delle prime luci dell’alba,<br />
la dimensione dell’attesa quando sonno e sogno<br />
trascolorano; è la dimensione acquatica dove<br />
forme smussate, senza peso quasi <strong>in</strong> dissolvenza<br />
virano verso una cifra decorativa. È il “talismano di<br />
Serusier”, sono “le stagioni della vita” di Segant<strong>in</strong>i,<br />
è la teosofia di Sta<strong>in</strong>er, è lo chakra energetico, è<br />
l’antroposofia Goethiana, tutto tradotto <strong>in</strong> un viaggio<br />
nel colore mai contam<strong>in</strong>ato dalla tentazione di<br />
oltrepassare il “limite delle acque sicure”, il limite<br />
del riconoscersi e della riconoscibilità. Gioia di vivere,<br />
ma anche lotta e contrasti. Amore e disamore,<br />
nascita, morte e r<strong>in</strong>ascita, sesso e sentimento dip<strong>in</strong>to<br />
ogni giornata.<br />
U. Nicastro<br />
80
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Roberto M<strong>in</strong>i<br />
Roberto M<strong>in</strong>i è nato nel 1938 a Cavriglia dove<br />
tuttora vive. Attivo nella vita artistica del<br />
centro del Valdarno ha partecipato a mostre<br />
collettive e premi nazionali con risultati di critica.<br />
Giudizi sul suo operato artistico sono stati espressi<br />
da Domenico Purificato, Ernesto Treccani, Elio Succi,<br />
Franco Ru<strong>in</strong>etti, Franco Tralli, D<strong>in</strong>o Pasquali e<br />
Franco Riccom<strong>in</strong>i, <strong>in</strong> varie testate giornalistiche e<br />
televisive quali “La Nazione”, “L’Unità”, “Il Corriere<br />
Aret<strong>in</strong>o”, RTV38, TV1.<br />
Mostre Personali<br />
1980 - Montevarchi (AR), Stanze Ulivieri<br />
- Poppi (AR), Castello Conti Guidi<br />
1981 - Arezzo, Galleria Circolo <strong>Artisti</strong>co<br />
1982 - Montevarchi (AR), Centro <strong>Artisti</strong>co “Il Chiostro“<br />
1983 - Vallombrosa (FI), Hotel Moderno<br />
1984 - S. Stefano d’Arreto (GE), Azienda di soggiorno<br />
1985 - Genova, Galleria “Boccadasse“<br />
- Montevarchi (AR), Centro <strong>Artisti</strong>co “Il Chiostro“<br />
1986 - Montespertoli (FI), Saletta d’arte “Studio 21“<br />
- Cortona (AR), Club Signorelli<br />
1992 - Comune di Cavriglia (AR)<br />
1993 - La Scapelle Sa<strong>in</strong>t Mesm<strong>in</strong> (Francia)<br />
1994 - Villa Barber<strong>in</strong>o, Meleto V.no (AR)<br />
- Presenze…vita nella memoria…Castelnuovo dei<br />
Sabbioni<br />
1996 - Comune di Palazzuolo sul Senio (FI), Per<br />
Sensazioni. Il Paesaggio<br />
1998 - Comune di Radda <strong>in</strong> Chianti (SI), Rassegna<br />
d’Arte Figurativa, Sensazioni<br />
1999 - San Giovanni Valdarno (AR), premio di pittura<br />
estemporanea, Lions Club “Masaccio“, Luci e colori<br />
del Valdarno (2 class.)<br />
Cavriglia (AR), Teatro Comunale, Angoli della nostra<br />
<strong>terra</strong><br />
2000 - Comune di San Giovanni Valdarno (AR) , due<br />
mondi / due vite<br />
Matt<strong>in</strong>o del pendolare, olio su tela, cm. 60x80<br />
Nomad Artist<br />
Articolo pubblicato su The Sundaytimes di Malta del 9 ottobre<br />
2011, a cura della dott.ssa Charlene Vella, University of Malta<br />
and Art Critic to the Sunday Times of Malta<br />
You never know when you are go<strong>in</strong>g to stumble<br />
upon good art. It happened to me recently when idle<br />
curiosity attracted me to an exhibition of crafts <strong>in</strong><br />
Mellicha. Among several stands by aspir<strong>in</strong>g and, let<br />
me be honest, not very talented or promis<strong>in</strong>g artists,<br />
I came across a humble unattended stand full of<br />
tubes of oil pa<strong>in</strong>t, but more importantly, of beautiful<br />
landscapes that where surely not by the hand of a<br />
dilettante. It Was a Pleasant surprise, for I never expected<br />
such quality work at this k<strong>in</strong>d of event.<br />
Via Monterm<strong>in</strong>i, 1 - Loc. S. Barbara - 52022 Cavriglia (AR)<br />
Tel. 055 961506<br />
81
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Roberto M<strong>in</strong>i<br />
Scorci cavrigliesi, olio su tela, cm. 30x20<br />
Traduzione dell’articolo<br />
Non sai mai quando ti imbatti nella buona arte. Mi è<br />
capitato recentemente quando, per curiosità, sono<br />
stata a una mostra di artisti <strong>in</strong> uno dei nostri paesi.<br />
Fra i tanti stand per pr<strong>in</strong>cipianti e, onestamente, lasciatemi<br />
dire, per gli artisti non molto patentati e<br />
promettenti, ho <strong>in</strong>contrato un modesto e <strong>in</strong>atteso<br />
stand pieno di tubi e colori ad olio. Ma, cosa più importante<br />
e bella, piccoli paesaggi che certamente<br />
non erano stati fatti dalla mano di un dilettante. È<br />
stata una piacevole sorpresa, che non mi sarei mai<br />
aspettata di trovare, una tale quantità di lavoro <strong>in</strong><br />
questo tipo di evento. Mentre aspettavo il proprietario<br />
dei dieci o quasi paesaggi, prima di avvic<strong>in</strong>armi<br />
allo stand, ho dato un’occhiata di meraviglia ad ogni<br />
dip<strong>in</strong>to, provando <strong>in</strong>teresse e piacere.<br />
Quando f<strong>in</strong>almente è arrivato e ho visto davanti a<br />
me un uomo dall’apparenza umile che si presentava<br />
come M<strong>in</strong>i. Gli ho chiesto il prezzo di un quadro<br />
e mi aspettavo un’altra sorpresa. Mi disse di dargli<br />
quanto pensavo valesse il lavoro. La sua reale soddisfazione,<br />
mi disse, era vedere l’<strong>in</strong>teresse verso i<br />
suoi lavori. Sotto la mia <strong>in</strong>sistenza mi fu offerto un<br />
prezzo, che era molto ma molto poco rispetto alla<br />
qualità dell’opera. Da una breve “chiacchierata”<br />
siamo passati ad una discussione profonda sull’arte<br />
e sull’artista M<strong>in</strong>i, un “pendolare” che si muove e<br />
lascia il suo ambiente locale per dip<strong>in</strong>gere e collezionare<br />
nuove esperienze.<br />
Questo è come il “pendolare” M<strong>in</strong>i ha trovato se<br />
stesso <strong>in</strong> Malta, esibendo piccoli ma <strong>in</strong>tensi ed entusiasmanti<br />
lavori. Ingannevolmente semplici<br />
come possono apparire e tradizionali <strong>in</strong> alcuni casi.<br />
Nel lavoro del M<strong>in</strong>i c’è qualcosa di più di una semplice<br />
rappresentazione di grazioso paesaggio e<br />
quelli astratti sono più emozionanti. Le sue “macchie”<br />
sulle piccole tele sono applicate con un talento<br />
che rivelano una buona esperienza artistica. È<br />
stata davvero una fortuna <strong>in</strong>contrare questo gentile<br />
settantenne talentuoso. I pochi lavori che ho avuto<br />
la fortuna di vedere rivelano un artista non riconosciuto<br />
che meriterebbe molto di più. Sebbene piccoli,<br />
i suoi dip<strong>in</strong>ti sono grandi <strong>in</strong> orig<strong>in</strong>alità.<br />
82
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Roberto M<strong>in</strong>i<br />
Ospitalità, olio su tela, cm. 70x90<br />
Introduzione del S<strong>in</strong>daco di Cavriglia<br />
Saluto e r<strong>in</strong>grazio il maestro Roberto M<strong>in</strong>i per aver<br />
scelto il nostro Comune per la sua splendida mostra<br />
“Belle Tristezze”, ultima di una lunga serie di<br />
personali <strong>in</strong>iziate nel lontano 1980.<br />
I suoi importanti lavori, alcuni <strong>in</strong>editi, trattano temi<br />
di grande attualità come il lavoro a altri fortemente<br />
radicati nella nostra storia come le fonte dei m<strong>in</strong>atori<br />
nel bac<strong>in</strong>o limitrofo di Castelnuovo dei Sabbioni.<br />
Le opere saranno esposte <strong>in</strong> un luogo particolarmente<br />
suggestivo, simbolico e <strong>in</strong> s<strong>in</strong>tonia con il lavoro<br />
dell’artista, quale la sala espositiva del Museo<br />
delle m<strong>in</strong>iere.<br />
Dalle opere emerge anche il legame storico fra le<br />
comunità di Cavriglia e San Giovanni Valdarno, entrambe<br />
unite da un forte senso di solidarietà e della<br />
ricerca di libertà e lavoro.<br />
Le “Belle Tristezze” del maestro M<strong>in</strong>i <strong>in</strong>ducono<br />
qu<strong>in</strong>di il visitatore ad una riflessione: ci può essere<br />
bellezza nella tristezza La risposta del maestro è<br />
si. I motivi di questa apparente contraddizione sono<br />
da ricercarsi nelle opere stesse, nel brillante cromatismo<br />
dei colori, nella forza evocativa delle immag<strong>in</strong>i,<br />
nella luce che sapientemente sfuma i contorni<br />
dei protagonisti di queste rappresentazioni di vita<br />
reale che trasmettono forza e passione.<br />
Ivano Ferri<br />
83
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Roberto M<strong>in</strong>i<br />
Se i nostri ricordi sono fidati, se non ci tendono un<br />
tranello, fu Silvio D’Amico a sostenere che la critica<br />
“è semplicemente la consapevole conoscenza<br />
dell’arte, la chiaroveggente comunicazione con l’arte,<br />
l’illum<strong>in</strong>ato piacere dell’arte” <strong>in</strong> verità si può presc<strong>in</strong>dere<br />
da questa impegnativa e tripartita climax<br />
(peraltro citata a memoria) nell’accostarsi all’opera<br />
di Roberto M<strong>in</strong>i, segnatamente a quel suo ciclo di<br />
medium del pennello, per immag<strong>in</strong>i dunque, le sue<br />
esperienze di “pendolare” ossia di lavorare che<br />
consuma buona parte dell’esistenza quotidiana (...)<br />
Abbiamo nei dip<strong>in</strong>ti <strong>in</strong> parola una realtà legata alle<br />
cose e alle vicende di tutti giorni, osservata da chi<br />
puoi ce la rende con il cosiddetto realismo del senso<br />
comune. Naturalmente non si tratta di fotocopie<br />
del vero: ci sono le deformazioni e gli squillanti colori<br />
ricreati (e non immemori di certi valori timbrici<br />
d’un Van Gogh con probabilità recepito per via guttusiana).<br />
Primamente v’è L’E<strong>in</strong>fuehlung, ovverosia<br />
l’animo del pittore che guarda e riguarda, sente e,<br />
notifica se stesso, la sua partecipazione, la sua<br />
emozione (...)<br />
(...) Troviamo la mensa con le relative panche, le<br />
implicite suppellettili, i cibi e gli oggetti per una veloce,<br />
parca agape, che una volta abbandonati a se<br />
stessi rappresenteranno s<strong>in</strong>golari nature morte.<br />
Troviamo l’abitacolo FS <strong>in</strong> cui s’ammucchieranno<br />
gambe e g<strong>in</strong>occhia a far da tavolo per un tressettuccio,<br />
una scop<strong>in</strong>a, una briscoletta, col f<strong>in</strong>e d’<strong>in</strong>gannare<br />
il tempo (...)<br />
Ma non sarebbe male che questi documenti (da allegare<br />
- lo vorremmo - ad una storia sociale dell’arte)<br />
venissero, oltre che per il racconto, per il lato<br />
cronachistico, capiti nelle loro implicazioni estetiche,<br />
<strong>in</strong> quel che hanno di buono e di bello quanto a<br />
pittura schietta, genitori essendone un felice, sicuro<br />
ist<strong>in</strong>to, una purezza di cuore, una l<strong>in</strong>fa vitale che<br />
supplisce alle regole.<br />
Firenze, aprile 1987<br />
D<strong>in</strong>o Pasquali<br />
84
Tommaso Musarra<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Girotondo, 2005, ferro verniciato, cm. h 155<br />
Vita dalla materia, ceramica<br />
Tommaso Musarra nato a S. Salvatore di Fitalia<br />
(Me), ha frequentato la scuola d’Arte per<br />
la Ceramica di S. Stefano di Camastra e l’Istituto<br />
d’Arte di Caltagirone. Vive e opera a Castiglion<br />
Fiorent<strong>in</strong>o <strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia di Arezzo. Molte sue opere<br />
sono custodite sia <strong>in</strong> Italia che all’estero oltre a essere<br />
state più volte pubblicate su annuari, cataloghi<br />
e riviste d’arte contemporanea.<br />
Dal 2011 - Esposizione Permanente nel proprio<br />
Centro Espositivo “Magazz<strong>in</strong>’ Art” - Castiglion Fiorent<strong>in</strong>o<br />
(Arezzo).<br />
Premi e riconoscimenti<br />
2005 - Primo premio <strong>in</strong>ternazionale Città di Lugano<br />
“1° classificato” - Centro diffusione Arte - Lugano<br />
- Premio Pour le grand talent artistique Expò Art<br />
Nice - 10° Exposition d’Art Contempora<strong>in</strong>” - Nizza<br />
- 1° Premio Assoluto - European Promotion of Art<br />
“Euro Art - Expò” Gran Premio dell’Adriatico - Riccione<br />
2006 - 1° Premio Internazionale “Taorm<strong>in</strong>a” Biennale<br />
d’arte visiva - 4° Premio ex equo - Taorm<strong>in</strong>a<br />
“…il Maestro, di orig<strong>in</strong>e siciliana, risulta essere …<br />
animo particolarissimo, dalla spiccata sensibilità percettiva…<br />
Assistiamo dunque alla rappresentazione<br />
Mostra permanente di Pittura - Scultura - Grafica<br />
Piazza S. Francesco, 1 - 52043 Castiglion Fiorent<strong>in</strong>o (AR)<br />
Studio: Via Fratelli Rosselli, 9 - 52043 Castiglion Fiorent<strong>in</strong>o (AR)<br />
Tel. 328 2022435 - tmusarra@alice.it - www.tommasomusarra.com<br />
85
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
tommaso musarra<br />
Orig<strong>in</strong>e della vita, 2013, olio su tavola, cm. 100x75<br />
Maternità, 2008, bronzo fuso cera persa, cm. 36x20<br />
di un mondo figurativo privato della sua materialità…si<br />
erge a conf<strong>in</strong>e tra il reale e l’irreale, tra il<br />
concreto e lo spirituale. Lo stile del Musarra è parte<br />
del suo modus vivendi, dell’essere etereo, superiore<br />
ai piccoli appigli della sofferenza quotidiana.<br />
Un far Arte che è prova d’evoluzione, non<br />
soltanto di tecnica stilistica, ma anche del pensiero<br />
di un uomo che nel tempo ha dato prova di<br />
spessore <strong>in</strong>tellettivo e culturale. Un concepire la<br />
vita e di riflesso il proprio operato artistico da grande<br />
mestatore, da grande <strong>in</strong>terprete dei nostri giorni…”<br />
Anna Francesca Biondolillo<br />
“…Pittura, scultura: non c’è differenza tra l’uno e<br />
l’altro versante dell’arte allorché si considerano le<br />
opere di Musarra; tematica e l<strong>in</strong>guaggio sono gli<br />
stessi…che…senza cadere o scadere nei dettagli<br />
sa riferire <strong>in</strong>tatti i sentimenti e le emozioni. I suoi<br />
uom<strong>in</strong>i e le sue donne sono sagome stilizzate o<br />
meglio plasmate <strong>in</strong> modo che la materia assume<br />
Transumanza, 2014, olio su tavola, cm. 70x50<br />
le forme dello spirito…la figura c’è sempre <strong>in</strong> queste<br />
opere ed è subito leggibile, qu<strong>in</strong>di il genere è “figurativo”,<br />
ma ogni categoria o classificazione va stretta a questo<br />
autore. Perché Musarra è Musarra, non è da imparentare<br />
con altri, ha <strong>in</strong>ventato e percorre la sua strada.<br />
Quelle sagome, figlie di tracciati curvil<strong>in</strong>ei, riferiscono il<br />
talento e l’esperienza del disegnatore. Si può del<strong>in</strong>eare<br />
all’orizzonte il profilo di una città, l’<strong>in</strong>tonazione globale dà<br />
la sensazione e la sofferenza della solitud<strong>in</strong>e. Poi si vedono<br />
alberi tagliati e porzioni di colonne litiche, erette,<br />
più o meno altre. Sono simboli, echi del pensiero. Il colore,<br />
pur molto dom<strong>in</strong>ato, cioè per <strong>in</strong>tenderci, che mai<br />
<strong>in</strong>dulge alla declamazione, ha un ruolo particolarmente<br />
importante. Può essere quasi spento nello stagno della<br />
mal<strong>in</strong>conia, può rimbalzare con la luce sulle superfici<br />
mosse dal piacere di esistere…”<br />
Maria Lucchi<br />
86
Anna Paggetti<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Mamma tira la sfoglia, 2012, olio su tela, cm. 70x50<br />
Amo def<strong>in</strong>irmi “dolce e forte” caratteristica<br />
che traspare anche dai miei quadri sia dal<br />
contrasto e dall’abb<strong>in</strong>amento dei colori sia<br />
dai temi rappresentati.<br />
Mi è sempre piaciuto pitturare ed <strong>in</strong> modo particolare<br />
usare colori forti, a volte direttamente dal tubetto.<br />
Per un breve periodo ho avuto la fortuna di essere<br />
allieva dell’<strong>in</strong>dimenticabile ed esuberante maestro<br />
Amedeo Lanci. Da lui ho imparato ad usare <strong>in</strong> maniera<br />
più armoniosa i colori.<br />
Ho sempre partecipato a mostre di pittura collettive<br />
<strong>in</strong>sieme al gruppo AR.CA, del quale faccio parte,<br />
fondato dal maestro Lanci.<br />
Le tematiche dei quadri che <strong>in</strong>vio mi hanno co<strong>in</strong>volto<br />
a livello emotivo:<br />
“Anni Settanta”, lo sbarco sulla luna si allargano gli<br />
orizzonti, nuove aspettative di vita;<br />
“Antichi mestieri”, niente di più caldo e rassicurante<br />
della mamma che prepara la sfoglia;<br />
“La favola”, mio fratello, molto più giovane di me,<br />
per ragioni di salute ha combattuto e sta ancora<br />
combattendo una grande battaglia per la vita.<br />
Anna Paggetti<br />
Borgo C.S., 10/D - 52018 Castel San Niccolò (AR)<br />
Cell. 347 9387690 - anna.paggetti@poste.it<br />
87
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Anna Paggetti<br />
Altri mondi, 2011, olio su tela, cm. 70x50<br />
La grande battaglia, 2011, olio su tela, cm. 100x90<br />
88
Sonia Palad<strong>in</strong>i<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Sconfitta, acrilico su legno, cm. 79x59,5<br />
Vento, olio su legno, cm. 40x(20x20)x40<br />
Nata a Firenze nel 1971 ha vissuto f<strong>in</strong>o all’età<br />
di 27 anni nel Mugello.<br />
Ha sempre voluto dip<strong>in</strong>gere; suo malgrado<br />
ha conseguito la maturità come Analista Contabile.<br />
Sta frequentando la scuola Leonardo di Prato<br />
sperimentando varie tecniche, la materialità del<br />
colore a olio è perfetta per esprimere le sue emozioni.<br />
Due anni fa ha sentito il bisogno di rimettersi<br />
<strong>in</strong> gioco,tele e pennelli ed ha messo su la sua prima<br />
mostra personale presso l’Accademia Toscana F.<br />
Moradei <strong>in</strong> Musicalcentro di Cianchi, mostra <strong>in</strong> cui<br />
ha potuto liberare pienamente le sue emozioni riscuotendo<br />
successo nonostante una pittura molto<br />
semplice per tecnica.<br />
È cresciuta professionalmente dist<strong>in</strong>guendosi per<br />
creatività e fantasia dei suoi dip<strong>in</strong>ti. Ha allestito la<br />
sua seconda mostra presso il Caffé Teatro <strong>in</strong> via<br />
Verdi a Prato nel maggio scorso dove sono rimaste<br />
esposte alcune opere.<br />
Ha partecipato ad una mostra collettiva <strong>in</strong>detta da<br />
Paolo Calamai ed il Comune di Prato presso il Centro<br />
Studi Arti Visive <strong>in</strong> via S.Giorgio 27.<br />
Successivamente ha presentato due personali<br />
“Materialità e colore” presso il Centro Studi Arti<br />
Visive <strong>in</strong> via S.Giorgio 27 a Prato.<br />
“Viaggio nel colore” presso il Circolo di Coiano.<br />
È stata presente con due opere alla Taverna degli<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>in</strong> via degli <strong>Artisti</strong> a Firenze dal 24 febbraio<br />
per un mese.<br />
Con un percorso personale ha tirato fuori le sue<br />
“Trappole”, donne dai lunghi capelli che ti catturano...<br />
Ognuno di noi ha le proprie Trappole e non puoi non<br />
cascarci perchè fanno parte della tua vita da sempre<br />
e per sempre ci <strong>in</strong>ciamperai senza accorgertene.<br />
Non ti resta che ascoltarle quando ti str<strong>in</strong>gono forte<br />
per ricordarti chi sei e chi sei stato e nel loro abbraccio<br />
farti cullare perchè, con loro ti senti al sicuro.<br />
Cell. 392 8158158 - 380 8959224<br />
tryllycampanell<strong>in</strong>o@libero.it<br />
89
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Paolo Palazzoli<br />
Preveggenza, mista su tela di iuta, cm 126x146 - Collezione: He Art - I tesori della luce<br />
Paolo Palazzoli nasce a Crema il 27/10/1963 e<br />
<strong>in</strong>izia a dip<strong>in</strong>gere all’età di 12 anni studiando<br />
la tecnica dei colori a olio.<br />
La ricerca spirituale si evolve misticamente nella<br />
bellezza della natura e nella voglia di trovare nuove<br />
forme di contemplazione.<br />
Lo studio dell’energia del colore legato agli elementi,<br />
o forze guida del Feng Shui, approfondisce la ricerca<br />
nella doppia chiave di lettura visiva di un’opera.<br />
Il paesaggio <strong>in</strong>teriore come luogo di pace e di ricchezza<br />
nel mondo dell’emozione e il monocromatismo<br />
per la sua giusta collocazione sia fisica che<br />
meditativa.<br />
HE ART<br />
QUANDO L’ARTE DIVENTA CUORE<br />
“Pensavo...C’è una luce fuori come quella del sole<br />
della luna e delle stelle, allora c’è anche una luce<br />
dentro che può illum<strong>in</strong>are tutto il mio essere...<br />
L’arte, il centro emozionale, sta dentro, dipende da<br />
una luce e da vita alle sue creazioni...Che fasc<strong>in</strong>o<br />
irresistibile quello di creare.<br />
Quale ricchezza possiede l’umanità Quali tesori<br />
sono quelli della luce Come Grandi Alberi nei Regni<br />
Celesti: Provvidenza-Preveggenza-Incorruttibilità<br />
- Vita Eterna-Verità“<br />
Piazza del Tribunale, 6 - 52046 Lucignano (AR) - Cell. 338 3136100<br />
Facebook: paolo palazzoli - greenmoonstone@libero.it<br />
90
Pablo Paoli<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Shoes, acrilico, smalto, res<strong>in</strong>a e spago su tela, cm. 120x100<br />
Tecnica e Colore, smalto, res<strong>in</strong>a, acrilico e scaglie di vetro su tela, cm. 120x160<br />
Nato a Bibbiena (AR) nel 1975.<br />
Diplomato presso l’Istituto d’Arte di Arezzo,<br />
<strong>in</strong>dividua presto il suo mondo nell’ambito<br />
dell’arte visiva e anche attraverso un attento e<br />
sistematico studio della forma e delle sue d<strong>in</strong>amiche<br />
<strong>in</strong> un arco di tempo che muove nel primo r<strong>in</strong>ascimento<br />
e giunge f<strong>in</strong>o al Novecento.<br />
I suoi primi lavori sono costituiti da affreschi <strong>in</strong> case<br />
private; l’esperienza, che si rivelerà fondamentale,<br />
lo condurrà alla realizzazione di quadri con tecnica<br />
ad olio. Tale tecnica presto si evolve <strong>in</strong> una particolare<br />
concezione dell’opera pittorica con tecnica ad<br />
acrilico a cui si aggiungono applicazioni di materiali<br />
vari (sabbia, quarzo, spago, garze, juta, gomma,<br />
ecc….).<br />
Nell’anno 2007 ha superato le selezioni per il Premio<br />
di pittura e scultura Remo Gardeschi (patroc<strong>in</strong>ato<br />
dalla Prov<strong>in</strong>cia di Arezzo, dal Comune di Mon-<br />
Via Curiel, 27 - 52010 Bibbiena (AR)<br />
Cell. 335 7032264 - pablop@aruba.it - www.pablopaoli.it<br />
91
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Pablo Paoli<br />
Accenni di movimento, acrilico su tela. Tecnica eseguita a mano libera senza utilizzo<br />
del pennello, cm. 100x70<br />
La Passione, acrilico su tela. Tecnica eseguita a mano libera senza utilizzo del<br />
pennello, cm.120x80<br />
tevarchi e dall’Associazione “Remo Gardeschi”)<br />
partecipando così alla VIIª edizione, tenutasi a Montevarchi<br />
(AR) dal 27/05 al 10/06/2007.<br />
Nel novembre 2007 ha allestito una mostra personale<br />
presso il Teatro Comunale di Part<strong>in</strong>a (AR).<br />
Dal 08/12/2007 al 06/01/2008 ha esposto, dietro<br />
<strong>in</strong>vito, un’opera alla terza edizione della Rassegna<br />
Annuale d’Arte Contemporanea “Arc@dia”, tenutasi<br />
presso la sala consiliare di Terranuova Bracciol<strong>in</strong>i<br />
(AR).<br />
Il 2008 è proseguito partecipando, a seguito di <strong>in</strong>vito,<br />
alla XXIIIª edizione del concorso “Premio Italia”,<br />
organizzato dalla rivista “Eco d’Arte Moderna”<br />
(23/02 - 02/03 Palazzo Pretorio di Certaldo, 12/04 -<br />
20/04 ex Fornace Pasqu<strong>in</strong>ucci di Capraia Fiorent<strong>in</strong>a),<br />
ottenendo uno dei premi che lo ha portato a<br />
partecipare ad una mostra collettiva presso la Limonaia<br />
di Pescille, Panzano <strong>in</strong> Chianti.<br />
L’evento pr<strong>in</strong>cipale del 2008 è la personale, presso<br />
la Limonaia di Villa Strozzi di Firenze, nel periodo<br />
25/04/2008 al 01/05/2008.<br />
Una terza personale dal 9/05 al 23/05/2009 presso<br />
92
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Pablo Paoli<br />
Volo, acrilico e smalto su tela. Tecnica eseguita a mano libera senza<br />
utilizzo del pennello, cm. 100x80<br />
La Passione, acrilico su tela. Tecnica eseguita a mano<br />
libera senza utilizzo del pennello, cm. 120x80<br />
la Jelmoni Studio Gallery a Piacenza.<br />
Nel 2010 ha partecipato tramite la Galleria<br />
Plat<strong>in</strong>um Collection di Treviso alla mostra collettiva<br />
“Incontri d’arte” presso Villa Benzi di<br />
Caerano di San Marco (TV), alla presenza del<br />
critico Vittorio Sgarbi.<br />
Sempre nel 2010 partecipa al concorso Nazionale<br />
“La Spadar<strong>in</strong>a” tenuto a Piacenza nel quale ha ottenuto<br />
la segnalazione di merito come artista emergente.<br />
Nel 2011 partecipa al Primo Premio Arte Contemporanea<br />
“Cromica” presso Bibbiena (AR).<br />
Nel 2012 partecipa alla “Quadriennale Leonardo da V<strong>in</strong>ci”<br />
svoltasi ad Alghero (SS), nella quale è stato selezionato<br />
per il “Premio Citta di Wash<strong>in</strong>gton”.<br />
Premio che ha ottenuto partecipando alla selezione artisti<br />
<strong>in</strong>ternazionali tramite la galleria “Mondial Art” di Padova<br />
presieduta dalla critica d’arte Lucia Bonac<strong>in</strong>i, esponente<br />
dell’Unione Europea Esperti d’Arte.<br />
Due mostre personali caratterizzano l’anno 2013.<br />
Dal 6/5/2013 al 5/6/2013 presso il locale Atlantic Oil località<br />
Porrena (AR).<br />
Dal 2/8/2013 al 18/8/2013 presso il Castello Medievale di<br />
Itri (LT), evento patroc<strong>in</strong>ato dal Comune e dalla Pro Loco di<br />
ITRI.<br />
L’anno 2014 <strong>in</strong>izia con la partecipazione al 5° Concorso<br />
Nazionale di Pittura “Chimera arte Arezzo”dal 25 gennaio<br />
al 2 febbraio e cont<strong>in</strong>ua nel mese di marzo con una mostra<br />
personale presso il locale Panart di Arezzo.<br />
93
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Marcello Pasqu<strong>in</strong>i<br />
Pittore, decoratore, restauratore di affreschi<br />
ecc. Nato a Montevarchi (AR) il 12/10/1945.<br />
Via Tevere, 27 - 52028 Terranuova Bracciol<strong>in</strong>i (AR)<br />
Tel. 055 9738114 - Cell. 333 6412014 - www.marcellopasqu<strong>in</strong>i.it<br />
96
Federico Piant<strong>in</strong>i<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Il lupo, Cappuccetto Rosso, il cacciatore, acrilico su tavola,<br />
cm. 56x68<br />
Federico Piant<strong>in</strong>i ha studiato arte e grafica pubblicitaria<br />
a Firenze. Dal 2000 ha fatto parte del<br />
gruppo AR-CA (<strong>Artisti</strong> Casent<strong>in</strong>esi) guidato<br />
dal maestro Amedeo Lanci. Ha partecipato a varie<br />
mostre sia con il gruppo AR-CA che s<strong>in</strong>golarmente.<br />
Vive a Borgo alla Coll<strong>in</strong>a <strong>in</strong> Casent<strong>in</strong>o.<br />
Il lupo, Cappuccetto Rosso, il cacciatore, acrilico su tavola,<br />
cm. 56x68<br />
Vuoi giocare con me Guarda il mio lavoro, riflettici<br />
il tuo stato d’animo: puoi farlo <strong>in</strong> tanti modi quante<br />
sono le comb<strong>in</strong>azioni possibili.<br />
Questa è l’essenza delle mie opere. Dopo tanti anni<br />
<strong>in</strong> cui ho dip<strong>in</strong>to per me stesso, per i miei stati d’animo<br />
mi sono messo dalla parte di chi guarda il dip<strong>in</strong>to:<br />
“Mi piace, non mi piace, mi crea emozione, mi è <strong>in</strong>differente,<br />
mi trasmette serenità, mi da angoscia....”<br />
Un quadro può comunicare tante diverse sensazioni<br />
a chi lo guarda, non sempre sono quelle che l’artista<br />
vuole esprimere.<br />
Sentivo la mancanza di un <strong>in</strong>terscambio dialettico<br />
tra me autore e chi osserva la mia opera. Ho voluto<br />
tentare di avvic<strong>in</strong>are i due soggetti rendendo partecipe<br />
dell’opera l’osservatore. Ecco perché <strong>in</strong> questa<br />
fase del mio percorso nell’arte figurativa dip<strong>in</strong>go<br />
opere “manipolabili”. I personaggi del quadro<br />
sono mobili, hanno tutti due facce e si possono girare<br />
o togliere (tutti o alcuni) così da dare all’opera<br />
aspetti e significati diversi.<br />
Nel dip<strong>in</strong>to qui <strong>in</strong> foto “Il lupo, Cappuccetto Rosso,<br />
il cacciatore”, l’ultima delle mie opere “<strong>in</strong>terscambiabili”,<br />
il lupo può essere visibile o nascosto, Cappuccetto<br />
Rosso se girato diventa il cacciatore. Se<br />
arriva il cacciatore il lupo si nasconde ma il lupo è <strong>in</strong><br />
agguato se c’è Cappuccetto Rosso. Realtà diverse<br />
proprio come nella vita. Mi chiedo che cosa direbbe<br />
il maestro Amedeo Lanci di questa mia nuova idea.<br />
Nei circa dieci anni <strong>in</strong> cui sono stato suo allievo nel<br />
gruppo AR-CA l’ho sempre visto apprezzare i miei<br />
lavori e divertirsi molto per le mie stramberie, voglio<br />
credere che sarebbe ancora una volta così. Non<br />
ho scelto a caso per questa pubblicazione un’opera<br />
<strong>in</strong> cui c’è il lupo, un soggetto molte volte presente<br />
nei lavori del nostro amatissimo maestro.<br />
Borgo Case Sparse, 4 - 52018 Castel S. Niccolò (AR)<br />
Cell. 338 4880517 - fp.piant<strong>in</strong>i@alice.it<br />
97
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Francesca Rialti<br />
Canone <strong>in</strong>verso, cm. 50x70<br />
Paolo e Francesca, cm. 50x40<br />
Figlia d’arte, casent<strong>in</strong>ese, nata da un estroverso<br />
e bravissimo scerpell<strong>in</strong>o. Ha com<strong>in</strong>ciato ad<br />
usare i colori <strong>in</strong> età matura, ma come diceva<br />
Alberto Manzi “non è mai troppo tardi”, non è mai<br />
troppo tardi per celebrare la donna <strong>in</strong> tutte le sue<br />
forme, le sue dimensioni, le sue armonie.<br />
Senza titolo, cm. 90x100<br />
Via Sanarelli, 3 - 52011 Bibbiena (AR) - Tel. 0575 593165<br />
Cell. 346 5284196 - aldo_ricci@hotmail.it<br />
98
Silvia Ritti<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Silvia Ritti nasce a Montevarchi (Arezzo).<br />
Trascorre più di vent’anni <strong>in</strong> Veneto e Friuli<br />
Venezia Giulia dove ha una formazione<br />
scientifica e matura esperienze di <strong>in</strong>segnamento.<br />
Nel 2000 torna <strong>in</strong> Toscana, nel Valdarno,<br />
dove coltiva la sua passione artistica come autodidatta<br />
ed entra a far parte di una Bottega<br />
dell’Arte dove sviluppa le competenze che le<br />
permettono l’iscrizione all’Accademia di Belle<br />
Arti di Firenze ed entra a far parte dell’ambita<br />
Scuola Libera del Nudo. La tecnica pittorica<br />
dell’artista è basata sull’uso di olio su tela prediligendo<br />
il chiaroscuro e il genere figurativo. I<br />
suoi quadri nascono da un fondo nero su cui<br />
vengono trovate per sovrapposizione di colore<br />
le varie gradazioni di luce raggiungendo qu<strong>in</strong>di il<br />
risultato d’effetto voluto.<br />
Ha partecipato al Concorso Nazionale di Pittura<br />
‘Chimera Arte Arezzo’ e al concorso ‘Arte sotto<br />
il Campanile’ a Moncioni (Arezzo) v<strong>in</strong>cendo il<br />
primo premio.<br />
La Passione, olio su tela, cm. 50x70<br />
Silvia Ritti mentre dip<strong>in</strong>ge Attesa, olio su tela, cm. 70x70<br />
Cell. 338 8696589<br />
silvia.ritti@gmail.com<br />
99
Andrea Roggi<br />
Andrea Roggi è artista a tutto tondo,<br />
perché ha sempre amato l’arte<br />
nella sua decl<strong>in</strong>azione più ampia,<br />
<strong>in</strong> particolare poesia, pittura<br />
e scultura, che rappresenta ormai<br />
da molti anni il vertice emozionale<br />
della sua fertilissima, <strong>in</strong>stancabile<br />
creatività.<br />
E’ particolarmente attratto dalla<br />
natura, dal suo <strong>in</strong>cessante farsi e<br />
rigenerarsi, dal misterioso fluire<br />
della vita nelle sue espressioni più<br />
sconvolgenti e affasc<strong>in</strong>anti.<br />
E’ molto <strong>in</strong>teressato alla vita imprevedibile<br />
e complessa degli<br />
uom<strong>in</strong>i, che scandaglia cont<strong>in</strong>uamente<br />
negli angoli più remoti e<br />
segreti. L’attenzione meticolosa<br />
al ‘mistero-uomo’ è chiaramente<br />
visibile nella sua arte scultorea: ricerca<br />
certos<strong>in</strong>a dei dettagli e resa<br />
plastica complessiva della figura<br />
umana <strong>in</strong>dagata nella sua imperscrutabile<br />
unicità.<br />
Ha partecipato ad esposizioni<br />
nazionali ed <strong>in</strong>ternazionali tra le<br />
quali Grand Hall Olympia, Londra;<br />
Ahoy, Rotterdam; Grand Palais,<br />
Parigi; Fukuoka Oishi Gallery<br />
- Fukuoka City Museum, Grimaldi<br />
Forum, Monte Carlo.<br />
Santa Margherita<br />
2006<br />
Bronzo<br />
Cortona (AR)<br />
100 x 250 cm<br />
Andrea Roggi<br />
Manciano 236a , 52043, Castiglion Fiorent<strong>in</strong>o<br />
0575653401<br />
www.andrearoggi.it<br />
andrearoggi@alice.it<br />
The Circle of Life Art Gallery<br />
Via Casali, 6, 52044, Cortona<br />
0575653125<br />
www.thecircleoflifeartgallery.com<br />
thecircleoflifeartgallery@gmail.com
Lella Rontani<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Riflessi d’autunno<br />
Lella Rontani svolge dal 1975 un’<strong>in</strong>tensa attività<br />
attraverso dec<strong>in</strong>e di mostre personali e<br />
partecipazioni a collettive e concorsi, nei quali<br />
la sua particolare sensibilità coloristica e le sue<br />
qualità di paesaggista le hanno meritato <strong>in</strong>numerevoli<br />
consensi e premi.<br />
Nel 1984, essendo legata culturalmente a “Studio<br />
Arte”, si <strong>in</strong>contra con il professor Luigi Bell<strong>in</strong>i,<br />
esperto d’arte fiorent<strong>in</strong>o, ed entra a far parte del<br />
movimento artistico “Nuovo R<strong>in</strong>ascimento” che la<br />
co<strong>in</strong>volge nella rassegna di Palazzo Ricci a Montepulciano<br />
e la porta successivamente al IX Salone<br />
Nazionale “Arte e Antiquariato” di Roma.<br />
Per soddisfare un’antica aspirazione ha <strong>in</strong>iziato poi<br />
un’approfondita ricerca nel campo dell’acquarello<br />
riuscendo ad essenzializzare i suoi delicatissimi<br />
paesaggi con risultati di particolare suggestione e<br />
di estrema eleganza che <strong>in</strong>ducono ulteriori <strong>in</strong>teressanti<br />
sviluppi.<br />
I suoi acquarelli hanno la consistenza onirica di<br />
quelle visioni lucide e attente che la giusta immag<strong>in</strong>azione<br />
dona agli umani e i loro colori sono quelli<br />
commoventi che si riflettono nello specchio delle<br />
pozzanghere della strada quando ritorna il sole.<br />
Vittorio Vanni<br />
Il disfarsi dei colori <strong>in</strong> una dimensione vaga, confusa,<br />
ma proprio per questo magicamente poetica,<br />
mi conquistarono di colpo. Mi trovai a confrontarmi<br />
con un’emozione quasi sensuale. I paesaggi ritratti<br />
erano re<strong>in</strong>ventati: paesaggi che occhi difficili da def<strong>in</strong>ire<br />
avevano guardato e che una mano a me sconosciuta<br />
aveva tracciato per me.<br />
Ennio Deconc<strong>in</strong>i<br />
Via Giusto d’Andrea, 19 - 50143 Firenze - Tel. 0575 7321008<br />
Via di Romena, 41 - 52015 Pratovecchio (AR) - Cell. 338 4347110 - norabanchi@gmail.com<br />
101
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Sirio Ruggeri<br />
La chiesa di Sigliano, olio su tela, cm. 40x50<br />
Sirio Ruggeri nasce ad Anghiari nel 1948. Date<br />
le modeste possibilità familiari, riesce a frequentare<br />
l’Istituto Statale d’Arte di Anghiari<br />
soltanto per un breve periodo della sua adolescenza,<br />
che però è sufficiente a trasmettergli quella passione<br />
e quella capacità necessarie a muovere i primi<br />
passi nel mondo del disegno e della pittura.<br />
Varie vicissitud<strong>in</strong>i lo costr<strong>in</strong>gono ad accantonare le<br />
proprie aspirazioni f<strong>in</strong>o 1985, quando <strong>in</strong>izia f<strong>in</strong>almente<br />
a dip<strong>in</strong>gere le prime tele.<br />
I suoi quadri raffigurano pr<strong>in</strong>cipalmente paesaggi,<br />
scorci del paese e d<strong>in</strong>torni, ma anche ritratti di familiari<br />
e amici, soggetti che traggono spunto dalla cultura<br />
popolare, dal mondo della natura e dai cicli<br />
delle stagioni, lasciando spazio anche a fantasiose<br />
e poetiche <strong>in</strong>terpretazioni.<br />
Nel 1991 partecipa al Premio Arte Mondadori presentando<br />
l’opera “Alba Tempestosa” e ottenendo<br />
la segnalazione da parte della critica. Nello stesso<br />
anno allestisce anche la sua prima personale nella<br />
Chiesa di S. Agost<strong>in</strong>o <strong>in</strong> Anghiari.<br />
Nel 1992 partecipa all’Esposizione Internazionale<br />
degli <strong>Artisti</strong> Contemporanei al Palaffari di Firenze.<br />
Nel 1993 espone a Perugia nel chiostro <strong>in</strong> S. Pietro.<br />
Nel 1996 partecipa al Premio Italia per le arti visive.<br />
Nel 2005 v<strong>in</strong>ce il concorso “Lancia d’Oro” della<br />
Giostra del Sarac<strong>in</strong>o, edizione di settembre dedicata<br />
a Federigo Nomi, con un bozzetto ispirato al poema<br />
eroicomico “Il Catorcio d’Anghiari”.<br />
Da circa un ventennio fornisce il proprio contributo<br />
artistico <strong>in</strong> occasione delle varie manifestazioni folcloristiche<br />
paesane, realizzando scenografie e allegorie<br />
con tecniche e materiali diversi.<br />
Hanno parlato di lui:<br />
Gianfranco Giorni<br />
Giuliana Magg<strong>in</strong>i<br />
Via Filippo Palomb<strong>in</strong>i, 17 - 52031 Anghiari (AR)<br />
Tel. 0575 788288 - <strong>in</strong>fo@sirioruggeri.it - www.sirioruggeri.it<br />
102
Fabrizio Ruggiero<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Ciclo: Aggregati icastici<br />
Interactions, Trittico, 2011, affresco con sabbia ed <strong>in</strong>tonaco su supporto ligneo, cm. 210x155, cm. 100x150, cm. 210x155<br />
In Aggregati Icastici ho proposto una riflessione<br />
nell’ambito dell’arte contemporanea, sulla pittura<br />
ad affresco, <strong>in</strong> cui l’iconografia diventa secondaria<br />
rispetto al processo di costruzione e di comunicazione<br />
visiva della materia pittorica.<br />
Il mio lavoro prende forma dalla consapevolezza<br />
che il mondo si presenta come una complessa rete<br />
di relazioni dove il processo della conoscenza non è<br />
la rappresentazione di un mondo che esiste <strong>in</strong>dipendentemente<br />
ma la cont<strong>in</strong>ua generazione di un<br />
mondo tramite l’atto dell’osservare.<br />
Lo sviluppo di consapevolezza attraverso il senso<br />
della vista è altro dalla parola che la racconta e le<br />
apparenze che la realtà può assumere sono disparate,<br />
nondimeno la loro sostanza è identica, come<br />
simile è il processo costruttivo e la sostanza materiale<br />
dei frammenti che formano gli Aggregati Icastici,<br />
benché i loro soggetti possano apparire discrepanti.<br />
Frammenti apparentemente differenti come parti<br />
di uno stesso <strong>in</strong>sieme.<br />
Loc. Camiano - 52031 Anghiari - Italy<br />
www.fabrizioruggiero.it<br />
103
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Fabrizio Ruggiero<br />
Ciclo: Aggregati icastici<br />
Far away from illusion, Triptych, 2012, affresco con sabbia ed <strong>in</strong>tonaco su supporto ligneo, cm. 180x180, cm. 180x175, cm. 180x180<br />
Da sempre i temi fondamentali del pittore e scultore<br />
Fabrizio Ruggiero sono l’unità e l’<strong>in</strong>terdipendenza<br />
di tutti i fenomeni d<strong>in</strong>amici che esistono <strong>in</strong> natura.<br />
La struttura ed il processo dell’antica tecnica<br />
dell’affresco <strong>in</strong>sieme alla tecnologia digitale sono<br />
alla base della sua pittura che mette <strong>in</strong> discussione<br />
l’essenza stessa del colore e il senso dell’atto della<br />
pittura nel mondo contemporaneo. La sua arte è <strong>in</strong><br />
gran parte ispirata dalla cultura orientale dato che<br />
Fabrizio Ruggiero ha vissuto a lungo nel subcont<strong>in</strong>ente<br />
<strong>in</strong>diano.<br />
Un’ampia rassegna del lavoro di Fabrizio Ruggiero<br />
è visibile all’<strong>in</strong>dirizzo:<br />
http://www.fabrizioruggiero.it<br />
104
Rocco Rusiello<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Senza titolo, olio su tela, cm. 55x45<br />
Rocco Rusiello nato a Picerno (Lucania). Ha<br />
partecipato a mostre personali e collettive<br />
tra le quali si segnalano: Galleria M<strong>in</strong>otauro<br />
Arezzo (1977), S. Frediano Firenze (1977), Trofeo<br />
Gioia Tauro (1978), Pasqua a Firenze (1979), Sette<br />
di Quadri Arezzo (1979), Terzo Concorso Nazionale<br />
M<strong>in</strong>o da Poppi (1980), Premio Piero della Francesca<br />
(1981), Biblioteca Comunale di Civitella (1981), Premio<br />
Arte alla Ribalta Arezzo (1982), Centro Culturale<br />
<strong>Artisti</strong>co Arezzo (1983), Comune di Talla (1984),<br />
Le Poggiola Arezzo (1985), Comune di Caprese Michelangelo<br />
(1986), Sport<strong>in</strong>g Club di Arezzo (1999),<br />
Vetr<strong>in</strong>a del Premio Arezzo (2000), Esposizione per<br />
Peugeot Italia Arezzo (2000), Cenacolo <strong>Artisti</strong> Aret<strong>in</strong>i<br />
(2001), Festival dei Due Mondi di Spoleto (2001),<br />
Regensburg - Germania (2002), Cenacolo Pittori<br />
Aret<strong>in</strong>i (2002), Premio Biennale di Venezia “San<br />
Marco” (2003), Premio Accademia Internazionale<br />
“Il Marzocco” - Firenze (2003), Bruxelles-Belgio<br />
Mariot Hotel (2003), II Ed. Vetr<strong>in</strong>a Premio Arezzo<br />
(2004), La Metafisica della Lira-Comune di Arezzo<br />
(2005), Comune di Montelupo F.no (2006), Chimera<br />
Arte Arezzo (2010), Chimera Arte Arezzo (2012),<br />
Chimera Arte Arezzo (2014).<br />
Loc. Agazzi, 117/B - 52100 Arezzo<br />
Tel. 0575 966291 - Cell. 333 3755794<br />
105
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Rocco Rusiello<br />
Spazio geometrico, olio su tela, cm. 45x55<br />
Fra i molti visitatori della mostra “De Chirico. La<br />
metafisica del paesaggio”, ebbi modo di conoscerne<br />
uno che, più di ogni altro, partecipava un’attenzione<br />
emotiva <strong>in</strong>tensa e speciale, cresciuta di giorno<br />
<strong>in</strong> giorno, visita dopo visita. Non era un ospite<br />
qualunque, bensì Rocco Rusiello, metafisico pittore<br />
aret<strong>in</strong>o.<br />
Conoscendolo scoprì un uomo dalla grande sensibilità<br />
e forte nella propria vocazione espressiva, che<br />
andava maturando, con illum<strong>in</strong>ato spirito critico e<br />
<strong>in</strong>domito senso di abnegazione, una pittura densa<br />
di suggestioni antiche, prima fra tutte, evidente, la<br />
metafisica dechirichiana.<br />
Oggi che sono passati anni dal nostro primo <strong>in</strong>contro<br />
stupisco ancora nel vedere con quale impegno<br />
e dedizione Rusiello porti avanti un’avventura creativa<br />
alimentata da passione vera e talento puro.<br />
È per questo che ho sempre sostenuto, e cont<strong>in</strong>uerò<br />
a farlo, Rusiello, un pittore bravo, un uomo nobile<br />
e autentico. Sono certo che andando avanti negli<br />
anni, egli saprà regalarci gioie ed emozioni esclusive,<br />
con la stessa bravura che oggi, s<strong>in</strong>ceramente,<br />
suscita il nostro plauso.<br />
Giovanni Faccenda<br />
106
Massimo Sacconi<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Massimo Sacconi è nato a S. Giovanni<br />
Valdarno nel 1945, ha frequentato la<br />
sezione Arte dei Metalli e dell’Oreficeria<br />
presso l’istituto Statale d’Arte di Arezzo dove<br />
si è diplomato nel 1965. Dal 1966 è stato titolare<br />
della Cattedra di Progettazione presso l’Istituto<br />
Statale d’Arte di Arezzo. Nell’anno scolastico<br />
1980/81 è titolare della medesima cattedra presso<br />
l’Istituto Statale d’Arte di Porta Romana a Firenze.<br />
Nel 1999 decide di abbandonare l’<strong>in</strong>segnamento.<br />
Ha tenuto mostre personali e partecipato a rassegne<br />
a: 1963: Roma, Premio Giornale d’Italia.<br />
Padova, Premio Fiera Campionaria. Castiglioncello,<br />
Premio Ventur<strong>in</strong>a. 1973: Tokio, <strong>in</strong>vitato a<br />
“Il gioiello Italiano moderno” Università dell’arte.1978:<br />
Roma, personale “Essenzialità” Galleria<br />
Sirio. Città del Capo, <strong>in</strong>vitato alla biennale di<br />
grafica. 1987: Arezzo, rassegna “<strong>Artisti</strong> e disegno,<br />
nuove tendenze nell’oreficeria italiana” (<strong>in</strong>vitato)<br />
Museo d’arte medioevale e moderna.<br />
Piomb<strong>in</strong>o, “1974-1985 Antologica” Circolo Deltasider.<br />
Modica, Rassegna “Ibla Medi<strong>terra</strong>neo“<br />
IV edizione (<strong>in</strong>vitato). 1994 Figl<strong>in</strong>e V.no, personale<br />
“I luoghi dell’acqua” C.F. Arno. 1998 Montevarchi<br />
“Fuori Campo” riprese sul set della serie<br />
televisiva “Turbo”, Circolo Stanze Ulivieri.<br />
2004 Montevarchi, “Architetture-Ospedale del<br />
Valdarno S. Maria alla Gruccia (M. Sacconi e Grazia<br />
Rossi) mostra presso la sede dell’ospedale.<br />
Nel 2003 riprende l’attività di scultura. 2006:<br />
Montevarchi, personale “MALA TEMPORA”<br />
Sala della Filanda alla G<strong>in</strong>estra. Nel 2007 dona<br />
l’opera “J’accuse” alla collezione permanente<br />
d’arte contemporanea della Regione Toscana.<br />
2007: Firenze, Personale “Il dolore delle madri”<br />
Palazzo Panciatichi Regione Toscana, Firenze,<br />
rassegna “La camicia dei mille - opere d’arte per<br />
Pietas per Beslan, 2006, alabastr<strong>in</strong>o dip<strong>in</strong>to, cm. 172<br />
Garibaldi nel bicentenario della nascita” Palazzo Cerretani.<br />
2008 realizza il monumento “Morti bianche” opera<br />
<strong>in</strong> bronzo e cemento armato (h. cm. 260) per la Regione<br />
Toscana, <strong>in</strong>augurato il 1° di maggio, situato <strong>in</strong><br />
Palazzo Cerretani Firenze. 2009: Arezzo, personale “...<br />
del Dolore, dell’Amore e della Libertà...le Cantiche di<br />
Massimo Sacconi”, Sottochiesa di San Francesco.<br />
2012 L’urlo muto della coscienza. 2012 Museo di Montevarchi<br />
800-900 “Il Cassero”.<br />
Cell. 347 5733847<br />
sacconim@gmail.com<br />
107
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Ulrike Schneider<br />
Ulivo - the golden ra<strong>in</strong>, 2013, cm. 100x100<br />
Ulrike nasce nel 1964 a Fussen e cresce <strong>in</strong><br />
un ambiente multiculturale di un quartiere<br />
della città; studia le m<strong>in</strong>iature persiane <strong>in</strong>sieme<br />
al suo caro amico persiano Nasir. Frequenta<br />
lo studio di Ulla Tobler di scuola ste<strong>in</strong>eriana per tre<br />
anni successivi. Gli <strong>in</strong>segnamenti di Rudolf Ste<strong>in</strong>er<br />
<strong>in</strong>cidono profondamente sulla sua arte. Frequenta<br />
un corso di formazione professionale <strong>in</strong> ceramica,<br />
tenuto dal maestro Giacomo Bonifazi e poi al Work<br />
Shop nella bottega d’arte di Cesare Calandr<strong>in</strong>i, sperimentando<br />
tecniche ceramiche con riflessi arabi, II°<br />
e III° fuoco. Effettua viaggi di studio nelle montagne<br />
della Svizzera per c<strong>in</strong>que anni successivi e le sponde<br />
del fiume Giordano e le montagne della Giordania.<br />
Ulrike ha esposto:<br />
Parco dei Frati Cappucc<strong>in</strong>i, Fossombrone (PU).<br />
Chiesa Santa Maria Assunta del Castello di Scavolo<br />
a Sant’Agata Feltria (PU).<br />
Convento di San Girolamo, Sant’Agata Feltria.<br />
Convento delle Monache di S.Cater<strong>in</strong>a e S. Barbera<br />
a Santarcangelo di Romagna (RN).<br />
Crocevia Pieve San Mart<strong>in</strong>o, Casteldeldi (RN).<br />
Mostre e Fiere d’arte pregiate nazionali ed <strong>in</strong>ternazionali.<br />
Palazzo del Pr<strong>in</strong>cipe Falconiere della Carpegna, Carpegna<br />
(PU).<br />
Ha collaborato con:<br />
Istituto delle Belle Arti di Zagabria, evento artistico<br />
<strong>in</strong>ternazionale per la pace, durante la prima guerra<br />
dei Balcani.<br />
1° Festival Teatrale (Performance e Scenografia),<br />
regista G. Boccal<strong>in</strong>i presso la Fondazione M. Pisto-<br />
Cell. 333 2129616<br />
silenceart@gmail.com<br />
108
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Ulrike Schneider<br />
Angelo del Monte Zuccola, 2010, olio e oro su tela, cm. 80x60<br />
letto “Cittadellarte”, Biella (Piemonte).<br />
Salva l’arte, Urb<strong>in</strong>o.<br />
Museo Quadreria Cesar<strong>in</strong>i Fossombrone (PU).<br />
Museo della Scienza <strong>in</strong>terattivo del Balì di Saltara<br />
(PU)<br />
Mostra di arte sacra, celebrazione dell’600° anniversario<br />
ispirato dal “Miracolo Eucaristia del Sacro<br />
Corpo” ed opere di Arte Sacra del 1600 e 1700 di<br />
provenienza Camaldolese, Palazzo del Capitano,<br />
Bagno di Romagna (FC).<br />
Lavora come curatrice e coord<strong>in</strong>atrice per eventi<br />
artistici: ideata e curata “Il Camm<strong>in</strong>o di San Vic<strong>in</strong>io”,<br />
evento sulla spiritualità, arte multimediale, convegno<br />
“Luoghi dell’Inf<strong>in</strong>ito” - “L’arte delle donne”.<br />
Fondatrice del gruppo performativo ”Die Traumer”.<br />
Dal 2008 collabora con enti istituzionali, politiche<br />
delle differenze ed assessorato alle pari opportunità<br />
“Contro la Violenza sulle Donne”.<br />
Collabora con il musicista e compositore contemporaneao<br />
Bernhard Lang, con lo scrittore William<br />
Rossi Tann<strong>in</strong>i “Il Camm<strong>in</strong>o di San Vic<strong>in</strong>io nelle terre<br />
del Santo Taumaturgo tra natura e storia”, con lo<br />
scrittore Efrem Satanassi “Mistico Dolore”, con il<br />
maestro Livio Picotti del coro toscano Cantus<br />
Anthimi, “Anghelos - la schiera celeste”-<br />
Dal 2013 collabora con il compositore, musicologo<br />
e critico d’arte Giorgio Sever<strong>in</strong>i. Ha curato anche il<br />
catalogo della mostra “Notte di Luna”, critico d’arte<br />
G.R. Manzoni, il catalogo della mostra “Soffio d’oro”,<br />
Luca Cesari, filosofo, poeta e presidente del<br />
Centro culturale “Pio Manzù“, la collezione e mostra<br />
permanente, Museo della Scienza Interattiva<br />
del Balì (PU) e la collezione a Albona “Lab<strong>in</strong> Art Express”<br />
<strong>in</strong> Croazia.<br />
109
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Claudio Secciani<br />
Sospeso tra i sogni, tecnica mista su tela, cm. 80x56<br />
Germichiglia, tecnica mista su tela, cm. 150x200<br />
Claudio Secciani nasce nel 1967 a San Giovanni<br />
Valdarno. Dopo essersi diplomato<br />
Maestro d’Arte presso l’Istituto Statale<br />
d’Arte di Arezzo, com<strong>in</strong>cia, a partire dai primi anni<br />
Novanta, a dedicarsi alla pittura.<br />
Attualmente vive e lavora a Cavriglia (Arezzo).<br />
Esposizioni<br />
1991, Bidart, Galleria Mentana, Bergamo. Personale,<br />
Galleria Solo Arte, Venezia.<br />
1992, Expoarte, Galleria Mentana, Montichiari (Brescia).<br />
1993, S.I.A.C., Galleria Mentana, Firenze. Collettiva<br />
di Maestri, Galleria Mentana, Firenze.<br />
1994, Individuazioni, Sala Sap, Firenze. ArteFiera,<br />
Bologna. Expoarte, Bari. Personale, Galleria Solo<br />
Arte, Milano.<br />
1995, Dalle Ultime Generazioni, Galleria d’Arte<br />
Contemporanea di Arezzo.<br />
1997, Contemporaneamente, Museo Cassioli,<br />
Asciano (Siena). Estro Si, Badia a Ruoti, Arezzo. Altre<br />
Luci 7ª edizione, San Giust<strong>in</strong>o Valdarno (Arezzo).<br />
1998, Altre Luci 8ª edizione, San Giust<strong>in</strong>o Valdarno<br />
(Arezzo).<br />
1999, Etruria Arte 10, Ventur<strong>in</strong>a (Livorno).<br />
2000, Arte Oggi, Ventur<strong>in</strong>a (Livorno).<br />
2002, Fantasmagorica, personale Galleria Matisse,<br />
Roma. Arte Fantastica, rassegna <strong>in</strong>ternazionale di<br />
artisti, Torre Strozzi, loc. Parlesca (Perugia).<br />
2005, selezionato, Premio European Arteam Prize<br />
3, Albissola Mar<strong>in</strong>a (Savona).<br />
2006, Arcadia, rassegna annuale arte contemporanea,<br />
Terranuova Bracciol<strong>in</strong>i (Arezzo).<br />
2007, Fantasmagorica, personale, Atelier Canard,<br />
Buc<strong>in</strong>e (Arezzo).<br />
2008, Arcadia, rassegna annuale arte contemporanea,<br />
Terranuova Bracciol<strong>in</strong>i (Arezzo).<br />
Via Ponte di Sasso, 6 - 52022 Cavriglia (AR)<br />
Cell. 346 7263311 - claudio.secciani@virgilio.it<br />
110
Margherita Simonetti<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Maglia, acrilico su tela, cm. 50x70<br />
Dal colore al bianco e nero per poi tornare al colore.<br />
Vivo <strong>in</strong> un girotondo di emozioni che porta a un<br />
cont<strong>in</strong>uo confronto con la mia natura, un viaggio<br />
con il cuore che porta a specchiarmi nel bianco di una tela.<br />
Emozioni raccolte e raccontate.<br />
Questa sono io, Margherita Simonetti, Goghi, nata a Bibbiena<br />
(AR) nel 1982.<br />
Grattacielo, acrilico su tela, cm. 20x60<br />
www.goghi.it - 3492525913 - <strong>in</strong>fo@goghi.it<br />
111
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Margherita Simonetti<br />
Indifferenza, pennarello su carta<br />
Mascher<strong>in</strong>a, tempera su tela, cm. 45x60<br />
112
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Joy Stafford Boncompagni<br />
Comune di Arezzo, 2011, sanguigna su carta<br />
Joy Stafford Boncompagni nata <strong>in</strong> Inghil<strong>terra</strong> si è<br />
laureata <strong>in</strong> pittura alla Norwich School of Art nel<br />
1978. Abita a Sansepolcro dal 1983 con il marito e<br />
quattro figli.<br />
Lavora con acquerello, olio e pastello e negli ultimi anni<br />
ha scoperto il mondo della vetro fusione creando opere<br />
che uniscono vetro e acquerello.<br />
A partire dalla scuola di Norwich, patria dell’acquerello<br />
<strong>in</strong>glese, ha sempre amato dip<strong>in</strong>gere paesaggi ma lavorare<br />
con il vetro le ha aperto nuovi orizzonti di astrattismo.<br />
Joy ama dip<strong>in</strong>gere “en ple<strong>in</strong> air” ed è affasc<strong>in</strong>ata dal<br />
“genius loci”. Ha v<strong>in</strong>to numerosi premi a concorsi<br />
estemporanei <strong>in</strong> Toscana e Umbria classificandosi 1° a<br />
Monterchi, Città di Castello, Bastiola e Foiano della<br />
Chiana. Nel 2011 si è aggiudicata il 1° Premio Europeo<br />
F.I.D.A.P.A. a Castiglion Fiorent<strong>in</strong>io v<strong>in</strong>cendo un soggiorno<br />
alla residenza per artisti nel Salento.<br />
Nel 2012 e 2013 è stata f<strong>in</strong>alista nella rassegna Saturarte<br />
a Genova, ed ha esposto <strong>in</strong> mostre collettive a Faenza,<br />
Ravenna, Perugia, Spoleto, Roma e Perg<strong>in</strong>e Valsugana.<br />
Espone regolarmente con la Compagnia <strong>Artisti</strong> di<br />
Sansepolcro e con il Cenacolo degli <strong>Artisti</strong> Aret<strong>in</strong>i.<br />
Impartisce lezioni di pittura per giovani e adulti.<br />
Mario Argenti scrive di lei: “Joy Stafford si rivela come<br />
pittrice che mira all’essenzialità poetica dell’immag<strong>in</strong>e”.<br />
Prato Valtiber<strong>in</strong>a, 2012, acquerello su carta, cm. 10x20<br />
Via del Pruc<strong>in</strong>o, 4 - 52037 Sansepolcro (AR)<br />
Tel. 0575 740095 - Cell. 320 9487431 - joy.m.stafford@hotmail.it<br />
113
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Maurizio Stagi<br />
P<strong>in</strong>occhio con Lucignolo che deve<br />
andare a scuola, cm. 100<br />
Maternità, cm. 100<br />
Maurizio Stagi nasce a Cavriglia (AR) il<br />
25/05/1949; f<strong>in</strong>o da ragazzo manifesta la<br />
passione per la lavorazione dei metalli <strong>in</strong><br />
genere (ferro, rame, ottone) <strong>in</strong>iziando a lavorare <strong>in</strong><br />
un laboratorio artigianale.<br />
Si dedica alla realizzazione dei presepi tutti fatti con<br />
i metalli e partecipa varie volte alla rassegna “Presepi<br />
nel mondo” che si tiene a Verona per le feste<br />
natalizie.<br />
Ha v<strong>in</strong>to il primo premio per l’orig<strong>in</strong>alità al Concorso<br />
Arnolfo di Cambio tenuto a Colle Val d’Elsa, <strong>in</strong><br />
prov<strong>in</strong>cia di Siena. Ha preso parte a Milano alla rassegna<br />
Presepi per l’Europa nel 2005 ed al concorso<br />
di Greccio (Rieti) ricevendo dei riconoscimenti. Ha<br />
partecipato varie volte al Fior<strong>in</strong>o d’Oro piazzandosi<br />
due volte nella rosa dei f<strong>in</strong>alisti e v<strong>in</strong>to una rassegna<br />
al Palazzo Panciatichi, sede del Consiglio della<br />
Regione Toscana <strong>in</strong> via Cavour a Firenze. Diverse<br />
volte ha partecipato al Premio Italia e ha v<strong>in</strong>to mostre<br />
premio a Noale (Venezia), a Capraia Fiorent<strong>in</strong>a<br />
ed a Certaldo (Firenze).<br />
Nel 2013 <strong>in</strong> aprile ha realizzato una mostra personale<br />
con la partecipazione del Comune di Loro Ciuffenna,<br />
<strong>in</strong>sieme al suo amico pittore Bruno Becatt<strong>in</strong>i:<br />
titolo della mostra “Un mondo di chiodi”. Nel<br />
2014 ha tenuto una mostra personale nel Comune<br />
di Castelfranco di Sopra (AR) dove le sue opere<br />
sono state apprezzate.<br />
“Le sculture di Maurizio Stagi sono frutto di un senso<br />
creativo e fantastico; nascono dalla fusione di<br />
materiali arricchiti da elementi e colori che spaziano<br />
dalla fiaba alla storia agli eventi quotidiani a cui cerca<br />
di dare un senso ludico anche per gli adulti”.<br />
Lidia Mazzetto<br />
Eco Arte Moderna n. 173 agosto/settembre 2010<br />
Via Tic<strong>in</strong>o, 5 - 52025 Montevarchi (AR)<br />
Tel. 055 984583 - Cell. 328 8096305<br />
114
Marco Tavanti<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Vecchio con papale, 2007, olio su tela, cm. 35x25<br />
Marco Tavanti nasce a Castiglion Fiorent<strong>in</strong>o<br />
(Arezzo) nel 1969. Inizia il suo approccio<br />
con l’arte figurativa dall‘età adolescenziale,<br />
prima utilizzando soltanto matite e<br />
carbonc<strong>in</strong>i; <strong>in</strong> seguito cambia tecnica e <strong>in</strong>izia a dip<strong>in</strong>gere<br />
con colori ad olio. La maggior parte del<br />
tempo che dedica alla pittura sono le ore notturne,<br />
dimensione <strong>in</strong> cui trova maggiore ispirazione e <strong>in</strong>tima<br />
concentrazione.<br />
I soggetti a cui si dedica con m<strong>in</strong>uziosa riproduzione<br />
di dettagli, sono quelli umani, <strong>in</strong> modo particolare<br />
i volti, quei volti che esprimono sentimenti forti e<br />
significativi di autenticità e purezza, che arrivano a<br />
toccare <strong>in</strong> modo prorompente, la soglia dell’anima;<br />
“il soggetto pr<strong>in</strong>cipale dei miei quadri sono i volti…<br />
mi attraggono i loro sguardi, le espressioni, specie<br />
dei vecchi, dei bamb<strong>in</strong>i, specie se poveri, sofferenti,<br />
capaci di trasmettere le emozioni più vere, perché<br />
più forti ed <strong>in</strong>tense…”<br />
Nella sua straord<strong>in</strong>aria semplicità, ritrae i soggetti<br />
da alcune fotografie, che il più delle volte realizza il<br />
suo amico fotografo Carlo Landucci, nei frequenti<br />
viaggi umanitari che effettua <strong>in</strong> Africa, e sceglie<br />
quelle che sente più aff<strong>in</strong>i e <strong>in</strong> cui può trovare ciò<br />
che poi fedelmente riprodurrà nei suoi quadri.<br />
Per Marco Tavanti non è importante se il soggetto<br />
lo ritrae dal vero o meno, è fondamentale <strong>in</strong>vece il<br />
valore assoluto di una emozione, aff<strong>in</strong>ché possa rivelarsi<br />
<strong>in</strong> tutto il suo complesso contenuto.<br />
Via G. Valdarn<strong>in</strong>i, 12 - 52043 Castiglion Fiorent<strong>in</strong>o (AR)<br />
Tel. abitazione 0575 659540 - Cell. 393 8653570 - tavantimarco@alice.it<br />
115
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Mario Valent<strong>in</strong>i<br />
Personale di Mario Valent<strong>in</strong>i con sculture e pitture, Galleria Il Graffiacielo, San Giovanni Valdarno (AR)<br />
Mario Valent<strong>in</strong>i pittore scultore. Nativo di<br />
Montevarchi, si forma a Firenze nell’anno<br />
1968. Frequenta l’ambiente artistico<br />
della città <strong>in</strong> particolare lo studio del pittore Nazzareno<br />
Mal<strong>in</strong>coni <strong>in</strong> piazza Savonarola. In quel periodo<br />
trova un suo ambiente <strong>in</strong> via Borgognissanti e dopo<br />
un anno si trasferisce <strong>in</strong> via Pellicceria, 2 dove resterà<br />
f<strong>in</strong>o al 1981.<br />
Consolidata la sua capacità artistica e la sua formazione<br />
culturale si dedica ad opere di decisa forza<br />
espressiva con cui affronta il tema dell’uomo di<br />
fronte a se stesso. Espone <strong>in</strong> numerose mostre<br />
personali e collettive <strong>in</strong> Italia, Francia e New York.<br />
Produzioni litografiche si trovano <strong>in</strong> vari paesi,<br />
come Austria, Germania, Hong Kong, Usa, Francia,<br />
Sud Africa, Corea, S<strong>in</strong>gapore, Portogallo,Inghil<strong>terra</strong>,<br />
Filipp<strong>in</strong>e.<br />
È stato selezionato nel concorso, bozzettisti italiani<br />
per l’emissione dei valori bollati postali.<br />
Ha realizzato, con il pittore e collega Mario Guarducci,<br />
una pala collocata nel chiostro della collegiata<br />
di Casole d’Elsa (SI). Una crocifissione <strong>in</strong> permanenza<br />
nell’ospedale di S. Maria alla Gruccia del<br />
Valdarno (AR).<br />
Una ascensione nella cappell<strong>in</strong>a dei padri cappucc<strong>in</strong>i<br />
di Montevarchi (AR).<br />
Fa parte dei trecento artisti a Palazzo Borromeo<br />
(MI). È nella collezione, “I Tondi” di Duilio Zanni<br />
(MI). Attualmente vive ed opera a Montevarchi (AR)<br />
con studio <strong>in</strong> via Ammiraglio Burzagli, 6.<br />
Via Ammiraglio Burzagli, 11 - 52025 Montevarchi (AR)<br />
Tel. 055 9102899 - Cell. 333 7313041<br />
116
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Mario Valent<strong>in</strong>i<br />
Spazio.03, olio, cm. 180x140<br />
117
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Marisa Vannucci Valori<br />
Senza titolo, tela, cm. 60x70<br />
Cristo, tavola, cm. 32x25<br />
Marisa Vannucci Valori di Bibbiena è una<br />
nonna d’età, laica domenicana (per questo<br />
Ord<strong>in</strong>e ha preso il nome di Suor Maddalena)<br />
che ha sempre pitturato con passione e<br />
amore.<br />
Da 15 anni è iscritta al Gruppo ARCA (artisti casent<strong>in</strong>esi<br />
amici e associati all’Accademia Casent<strong>in</strong>ese)<br />
con sede <strong>in</strong> un salone della suggestiva Casa del<br />
Land<strong>in</strong>o a Borgo alla Coll<strong>in</strong>a. Per diversi anni il Gruppo<br />
ARCA è stato seguito dal noto professor Amedeo<br />
Lanci, <strong>in</strong>segnante all’Accademia delle Belle<br />
Arti di Firenze e sempre nella città toscana promotore<br />
della corrente artistica conosciuta come “Arte<br />
Sentimentale”, che sarebbe poi stata conosciuta<br />
anche oltre i conf<strong>in</strong>i nazionali ed europei grazie alle<br />
numerose ed apprezzate mostre del professor Lanci<br />
nelle più importanti città del mondo.<br />
Marisa negli anni più recenti ha partecipato a diverse<br />
mostre collettive: Bibbiena (Palazzo Niccol<strong>in</strong>i),<br />
La Verna (Palazzo Comunale), Strada <strong>in</strong> Casent<strong>in</strong>o,<br />
Porrena (presso pub Atlantic Oil), Mar<strong>in</strong>a di Pietrasanta,<br />
Pratovecchio, Livorno, Firenze (Centro d’Arte<br />
Pucc<strong>in</strong>i), Arezzo (Palazzo della Prov<strong>in</strong>cia) ed altre<br />
ancora.<br />
La sua pittura e i lavori <strong>in</strong> cartapesta hanno quasi<br />
sempre un’ispirazione serena, spirituale, segni di<br />
un percorso del tracciato provvidenziale (che è dentro<br />
ognuno di noi) nella speranza per il f<strong>in</strong>e della<br />
salvezza.<br />
Via Sanarelli, 8 - 52011 Bibbiena (AR)<br />
Tel. 0575 593177 - Cell. 347 3840155 - ruggerovalori@<strong>in</strong>w<strong>in</strong>d.it<br />
118
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Marisa Vannucci Valori<br />
Crocifissi, cartapesta<br />
Santa Maria Maddalena de’ Pazzi, cm. 59x42<br />
119
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Annamaria Veccia<br />
Profumo di g<strong>in</strong>estre <strong>in</strong> una matt<strong>in</strong>a di agosto, acrilico, vetrofusione, cm. 40x50<br />
Annamaria Veccia risiede a Sansepolcro ma<br />
deve la propria formazione artistica a Firenze,<br />
città nella quale consegue il Diploma di<br />
Liceo <strong>Artisti</strong>co. Allieva del maestro Pietro Annigoni<br />
(famoso ritrattista) e dello scultore Marcello Tommasi<br />
per un lungo periodo si dedicherà al “Ritratto”<br />
(famoso quello che l’artista fece alla pr<strong>in</strong>cipessa<br />
Lady Diana <strong>in</strong> occasione delle sue nozze). Alla<br />
ricerca di sempre nuovi stimoli da tempo la pittrice<br />
dip<strong>in</strong>ge quasi esclusivamente il “paesaggio” prevalentemente<br />
toscano ed umbro, due “terre” da<br />
lei molto amate e che sono state protagoniste della<br />
recente esposizione personale che Annamaria<br />
Veccia ha presentato ad “Arezzo Fiere e Congressi“.<br />
La ricca tavolozza e la pennellata decisa pronta<br />
a catturare l’attimo, fanno dell’artista un’impressionista/espressionista.<br />
Le opere della pittrice fanno<br />
parte di collezioni private e pubbliche. Annamaria<br />
Veccia è spesso <strong>in</strong>vitata a dip<strong>in</strong>gere <strong>in</strong> estemporanea<br />
durante i concerti prevalentemente con brani<br />
mozartiani. La pittrice esegue opere anche <strong>in</strong> vetrofusione<br />
associandole alla pittura acrilica.<br />
... Il ricordo è probabilmente uno dei temi più cari<br />
nelle ambientazioni dei suoi quadri. C’è <strong>in</strong> tutti una<br />
certa atmosfera retró; spesso pare quasi di udire,<br />
guardando i suoi dip<strong>in</strong>ti, i brani di Riverberi, dell’<strong>in</strong>confondibile<br />
Rondò Veneziano; ma nei soggetti<br />
dell’artista, non canali né gondole, la Veccia dip<strong>in</strong>ge<br />
quasi dimenticando le sue orig<strong>in</strong>i veneziane, gli<br />
scorci, i luoghi dell’oggi.<br />
Michele Foni<br />
Presidente Compagnia <strong>Artisti</strong> di Sansepolcro<br />
Via della Misercodia, 18 - 52037 Sansepolcro (AR)<br />
Cell. 338 8299507 - annamariaveccia1@hotmail.it<br />
120
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Danielle Villicana D’Annibale<br />
Astrazione argentata I (diptych), 2013, pacchetti di zucchero,<br />
blisters & pachetti su l<strong>in</strong>o, cm 25x39<br />
Danielle Villicana D’Annibale è una personalità<br />
vivace e poliedrica: musicista, teatrante,<br />
studiosa d’arte, pittrice, scultrice, ceramista,<br />
scenografa, curatrice e gallerista. Nasce<br />
negli Stati Uniti a San Francisco, <strong>in</strong> California, nel<br />
1972. Nel 1994 si laurea con un B.A. <strong>in</strong> Storia<br />
dell’arte e arti visive al Occidental College di Los<br />
Angeles. L’amore per il R<strong>in</strong>ascimento la porta nello<br />
stesso anno <strong>in</strong> Italia, dove frequenta importanti<br />
maestri e atelier fiorent<strong>in</strong>i, dallo Charles Cecil Studios<br />
alla Florence Academy, f<strong>in</strong>o allo studio di Silvestro<br />
Pistolesi nel 1996. In seguito apprende la<br />
tecnica dell’affresco alla scuola di Leonetto T<strong>in</strong>tori<br />
di Prato. Nel 2001 si iscrive all’Accademia di Belle<br />
Arti di Roma dove ha per docente Costant<strong>in</strong>o Bald<strong>in</strong>o.<br />
Prosegue nel frattempo con le ricerche plastiche<br />
e pittoriche, virando verso l’astrazione: prende<br />
vita la serie Cigarette Box Pa<strong>in</strong>t<strong>in</strong>gs. Con il diploma<br />
accademico conseguito nel 2006, la statunitense<br />
si trasferisce ad Arezzo. Apre, nel 2010, una galleria<br />
d’arte contemporanea nel cuore di Arezzo. Dal<br />
1994 ha partecipato a mostre personali e collettive<br />
<strong>in</strong> Italia e negli Stati Uniti. Negli ultimi anni è stata<br />
protagonista di tre mostre personali di grande importanza:<br />
American Spirit, a cura dello storico e<br />
critico d’arte Michele Loffredo, Mimì Cocò & Co.,<br />
curata dallo storico e dal critico d’arte Matilde Puleo,<br />
Angelo Andriuolo e critico d’arte Francesco<br />
Giulio Farachi e la più recente Cocktails. Dal 2010 a<br />
oggi ha curato e organizzato oltre sessanta mostre,<br />
concerti e <strong>in</strong>contri letterari all’<strong>in</strong>terno della Villicana<br />
D’Annibale Galleria d’Arte e il nuovo spazio espositivo<br />
alternativo via Cavour 85 di Arezzo.<br />
Via Cavour, 85 - 52100 Arezzo - Cell. +39 338 6005593<br />
danielle@villicanadannibale.com - www.villicanadannibale.com<br />
121
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Danielle Villicana D’Annibale<br />
Astrazione argentata II (diptych), 2013, pacchetti di zucchero, blisters & pacchetti su<br />
l<strong>in</strong>o, cm. 25x39<br />
122
Lucia Zei<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Lucia Zei nasce ad Arezzo nel 1976.<br />
Si iscrive all’Istituto Statale d’Arte di Arezzo<br />
sezione moda e costume teatrale.<br />
Nel 1999 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di<br />
Firenze nella sezione si scultura.<br />
Nel 2003 si laurea discutendo la tesi teorico pratica<br />
sulle tecniche di lavorazione del gioiello “granulato”<br />
tecnica delicatissima risalente agli etruschi aff<strong>in</strong>ando<br />
le sue abilità <strong>in</strong> una prova difficile quale la<br />
gioielleria: ovvero la scultura <strong>in</strong> m<strong>in</strong>iatura.<br />
Nel 2003 si iscrive ad un corso conseguendo la<br />
qualifica professionale rilasciata dal Centro per lo<br />
Sviluppo ed Innovazione delle Competenze nel<br />
Settore Orafo di Modellazione CAD, prototipazione<br />
rapida ed <strong>in</strong>gegneria <strong>in</strong>versa applicate all’oreficeria,<br />
con l’utilizzo di softwares di grafica tridimensionale.<br />
Nel 2004 fa pratica di modellazione d’arredo d’<strong>in</strong>terni<br />
presso uno studio di architettura ed oggettistica.<br />
Nel 2005 collabora con l’Ufficio Stile di un’importante<br />
azienda di abbigliamento per cerimonia.<br />
Nel 2006 frequenta un corso completo di grafica<br />
3D: modellazione, textur<strong>in</strong>g, animazione e render<strong>in</strong>g.<br />
La carica satirica politico-religiosa dei suoi volti<br />
così come la perfezione tecnica di personaggi mitologici<br />
o artificiali l’hanno resa protagonista nella<br />
creazione di carri per svariate edizioni dei carnevali<br />
di Foiano della Chiana e di Arezzo.<br />
Nel 2013 collabora con la fonderia <strong>in</strong>caricata per il<br />
riprist<strong>in</strong>o della formella del Ghiberti “La cacciata<br />
dei mercanti dal tempio” della porta nord del Battistero<br />
di Firenze per la copia sostitutiva.<br />
Maternità Bamichi, bronzo, cm. 80x30x20<br />
Realizza sculture a tuttotondo di varie dimensioni:<br />
pezzi unici per lo più di bronzo e di acciaio (per arredamento)<br />
s<strong>in</strong>o a pezzi di dimensioni monumentali<br />
per esterno (piazze, giard<strong>in</strong>i, ecc.).<br />
Via Fiorent<strong>in</strong>a, 334 - 52100 Arezzo<br />
Cell. 339 5965138 - luciazei@yahoo.it - www.luciazei.it<br />
123
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Lucia Zei<br />
Giostra del Sarac<strong>in</strong>o - Cavallo <strong>in</strong> carriera, bronzo, cm. 50x60x20<br />
Mostre:<br />
• Quattro edizioni della “Mostra della Pietra Lavorata”<br />
• “Impresa Donne” Centro Affari di Arezzo. Culturando<br />
• Mostra di Pittura e Scultura al Cassero di Monte<br />
San Sav<strong>in</strong>o<br />
• Esposizione 2003 Caffè “La Torre”, Arezzo<br />
• Mostre d’arte ad Arezzo, Castiglion Fiorent<strong>in</strong>o,<br />
Capolona, Cortona, ecc.<br />
• Ottava Rassegna Internazionale di Scultura Radicondoli<br />
- Belforte 2006<br />
• Cortona Palazzo Ferretti “Tre artisti a confronto”<br />
2009 - collettiva<br />
• Donnarte@ Fattezze di donna, Centro d’arte M<strong>in</strong>erva<br />
- Cortona Fortezza Medicea il Girifalco<br />
2009 collettiva<br />
• “Doppia personale. Dialogo tra colore e materia”,<br />
4 giugno - 4 luglio 2010, Ente Filarmonico<br />
Italiano<br />
• Cortona Palazzo Ferretti “Esposizione di Arte<br />
Contemporanea”, 8 settembre - 23 settembre<br />
2010 - collettiva<br />
• “Visioni oniriche e plastiche”, Loggiato di Palazzo<br />
Comunale 2° piano, piazza della Libertà, Arezzo,<br />
20 novembre - 30 dicembre 2010<br />
• Artexpo Arezzo 2011, 17 marzo - 21 marzo 2011,<br />
Galleria Rielaborando<br />
• Proponendo, nuove proposte per l’arte contemporanea.<br />
Forte dei Marmi, Palasport 19 agosto -<br />
22 agosto 2011. Arte sotto i Portici, Forlì<br />
• Cortona Palazzo Ferretti, Esposizione di Arte<br />
Contemporanea 30 luglio - 15 settembre 2011 -<br />
collettiva<br />
• Artexpo Arezzo 2012, 27 aprile - 30 aprile 2012,<br />
Chimera Arte Arezzo<br />
• Personale centro Ippico “Equestrian Center”,<br />
San Zeno, Arezzo<br />
• 6° Premio Arte Laguna 2012<br />
• Dal 10 gennaio al 3 febbraio 2013 “1ª Biennale<br />
d’Arte Internazionale di Palermo” presso il Museo<br />
Civico Giuseppe Sciort<strong>in</strong>o, Monreale, piazza<br />
Guglielmo II<br />
• Dal 26 aprile al 26 maggio 2013, personale “La<br />
forza del legame ai valori figurativi” presso la Galleria<br />
Triphè di Maria Laura Perilli. Cortona<br />
• Luglio 2013 Premio “Le Marais” presso la Galleria<br />
Thuillier, Parigi<br />
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<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Zenone (Emilio Giunchi)<br />
La bancarella, 2012, acrilico, cm. 40x60<br />
LA PITTURA DI ZENONE, UN LIBRO APERTO<br />
Non è certamente un modo semplice e <strong>in</strong>genuo<br />
di vedere e di raffigurare la realtà<br />
facendole assumere connotati<br />
onirico-fiabeschi, ma è una vera e propria filosofia di<br />
vita quella che Zenone dispensa attraverso le sue<br />
opere.<br />
La s<strong>in</strong>cerità d’ispirazione proveniente dai luoghi a<br />
lui cari, densi di storia e naturale ed umana, lo porta<br />
a dipanare con spontanea verità il filo della memoria,<br />
annodando passato e presente con una facilità<br />
estrosa e brillante, capace di annullare la dimensione<br />
spazio-temporale, come avviene nel sogno. Al<br />
risultato- frutto peraltro di diligente studio e cognizione-<br />
appare del tutto <strong>in</strong>adeguato l’accostamento<br />
di scontati aggettivi che vanno dal gradevole al poetico,<br />
a cui il genere naif è bene o male abituato.<br />
Nei lavori di Zenone c’è molto, molto di più. Egli sa<br />
raggiungere il cuore delle cose, sa cogliere la loro<br />
essenza più profonda, disvelandola a noi attraverso<br />
immag<strong>in</strong>i immediatamente leggibili, descritte con<br />
misurata accuratezza e con un senso di radiosa gratitud<strong>in</strong>e<br />
nei confronti della vita, della sacralità del<br />
creato.<br />
L’armonia del quotidiano scandita dal susseguirsi<br />
delle stagioni, scorre nella pienezza delle attività<br />
umane, nella saggezza di gesti antichi, nel loro ripetersi<br />
rituale e nel loro r<strong>in</strong>novarsi alla luce dei sentimenti.<br />
In un’atmosfera limpida e respirante di sere-<br />
Studio: Via Aurelio Saffi, 3 - 52100 Arezzo<br />
Cell. 338 1152378<br />
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<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Zenone (Emilio Giunchi)<br />
Colazione al convento, 2010, acrilico, cm. 30x40<br />
nità si muovono con naturalezza personaggi<br />
realmente esistenti, mentre il paesaggio è quello<br />
suggestivo e magico del Casent<strong>in</strong>o, con le sue abbazie,<br />
le pievi, i poderi, le solenni architetture medievali,<br />
dove l’artista <strong>in</strong>dugia sapientemente e dalle<br />
quali sconf<strong>in</strong>a volentieri, portandoci f<strong>in</strong>o Notre<br />
Dame di Parigi.<br />
Infatti, la precisione narrativa e l’acuta attenzione ai<br />
particolari si accompagnano sempre ad un’estrema<br />
perizia tecnica nella resa dei valori architettonici,<br />
prospettici e lum<strong>in</strong>istici, <strong>in</strong>dice di una chiarezza<br />
mentale che è <strong>in</strong>tenso riverbero <strong>in</strong>teriore.<br />
La pittura di Zenone è un grande racconto popolare<br />
dai toni gioiosi e commossi, un libro aperto che ci<br />
<strong>in</strong>segna e ci fa riflettere.<br />
Gabriella Gentil<strong>in</strong>i<br />
Storica dell’arte<br />
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Patrizio Zona<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
C’è luce oltre lo schema, marmo bianco di Carrara, cm. 240x150x40,<br />
Poggio Sant’Angelo<br />
lo schema..<strong>in</strong> equilibrio precario, 2008, marmo bianco di<br />
Carrara, h. cm. 40, coll. privata<br />
Patrizio Zona nasce a Napoli il 17 maggio<br />
1953.<br />
F<strong>in</strong> da bamb<strong>in</strong>o esprime una grande predisposizione<br />
per la manualità che, <strong>in</strong> giovane<br />
età, diviene vivo <strong>in</strong>teresse per le arti <strong>in</strong> genere.<br />
Da ragazzo frequenta laboratori artigiani e fonderie<br />
dove apprende i segreti della lavorazione<br />
della materia: bronzo, marmo, legno. Il piacere<br />
di ascoltare il richiamo della materia, conoscerla,<br />
plasmarla, lo guida, f<strong>in</strong> da subito, <strong>in</strong> un percorso<br />
<strong>in</strong>dividuale di ricerca quale, mezzo di <strong>in</strong>nalzamento<br />
dalla meccanicità, dallo “schema”<br />
che lo circonda. Della concretezza della materia,<br />
Patrizio coglie la leggerezza delle forme che affiorano<br />
e che lo elevano <strong>in</strong> un’<strong>in</strong>tensa spazialità<br />
senza tempo f<strong>in</strong>almente libero.<br />
Patrizio Zona si è trasferito da poco <strong>in</strong> Toscana<br />
dove vive e lavora.<br />
Le sue opere sono riconosciute ed esposte <strong>in</strong><br />
varie nazioni europee.<br />
Patrizio Zona è scultore di felice creatività, che accompagna<br />
ad una notevole conoscenza tecnica dei materiali<br />
con cui realizza le sue forme astratte, un senso di<br />
laica solennità. Significativa, per tentare una prima valutazione<br />
stilistica di questi lavori, è la sua scultura <strong>in</strong><br />
pietra di Lecce di due metri e mezzo, esposta due anni<br />
fa al Simposio di scultura di Termoli, che si presenta col<br />
titolo di “Omaggio al Futurismo”. Questo potrebbe essere<br />
il segno di un debito culturale nei confronti di quella<br />
modalità espressiva. Tuttavia Zona non sembra – e<br />
soprattutto <strong>in</strong> quell’opera così specificatamente connotata<br />
– condividerne la filosofia, <strong>in</strong> quanto la sua ricerca<br />
, pur co<strong>in</strong>volta <strong>in</strong> una spazialità che si del<strong>in</strong>ea lungo<br />
traiettorie d<strong>in</strong>amiche molto prossime al Futurismo,<br />
tende a r<strong>in</strong>serrare le l<strong>in</strong>ee di fuga <strong>in</strong> una dimensione<br />
volutamente def<strong>in</strong>ita. Le sue strutture plastiche si impongono<br />
soprattutto per la loro imperiosa presenza<br />
nello spazio. In questo senso l’appellativo di totem,<br />
che spesso l’artista attribuisce come titolo ad alcune<br />
delle sue opere, non è una forzatura concettuale, bensì<br />
il segno di una titolarità funzionale e simbolica. La tensione<br />
verso l’alto di queste forme comporta importanti<br />
accensioni figurali che si aprono a una riconoscibilità<br />
allusiva, anche se non esplicitamente narrativa.<br />
Come per una scommessa giocata sull’equilibrio, svet-<br />
52100 Arezzo - Cell. 335 8202972<br />
<strong>in</strong>fo@patriziozona.it - www.patriziozona.it<br />
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<strong>Artisti</strong> <strong>contemporanei</strong> <strong>in</strong> <strong>terra</strong> d’Arezzo<br />
Patrizio Zona<br />
Corrosione...il cuore, 2005, marmo statuario, diam. cm. 35, coll.<br />
privata<br />
Corrosione...il tempo, 2005, marmo bianco di Carrara, cm. 75x75,<br />
coll. privata<br />
ta talvolta un aquilone, un tratto alato, comunque<br />
suggestioni poetiche di volo e di leggerezza. Le forme<br />
totemiche <strong>in</strong> bronzo non evocano terrori arcaici<br />
<strong>in</strong>combenti, ma solo il benefico e laico esorcismo<br />
della materia plasmata, che si trasforma <strong>in</strong> un l<strong>in</strong>guaggio<br />
vitalistico e sovversivo, dove l’<strong>in</strong>telligenza<br />
creativa sa sfruttare tutte le potenzialità <strong>in</strong>site sotto<br />
la pelle stessa del metallo. I bronzi giocano qui i loro<br />
preziosi cromatismi, sottol<strong>in</strong>eati da nichelature piene<br />
di luce, salvo poi r<strong>in</strong>chiudersi nuovamente, via<br />
via che la composizione scorre verso l’alto, <strong>in</strong> volute<br />
scure e <strong>in</strong> equilibri <strong>in</strong>stabili. Queste contorsioni<br />
figurali evocano la corposità di una metamorfosi<br />
misteriosa, o di un <strong>in</strong>nesto fra specie m<strong>in</strong>erali arborescenti<br />
dense di l<strong>in</strong>fa, che si radicano nel suolo e si<br />
<strong>in</strong>nalzano come per un naturale processo di crescita.<br />
Sicuramente libero dai dogmi dell’<strong>in</strong>formale,<br />
spesso ancora l’artista costruisce col bronzo o con<br />
il marmo superfici parzialmente ruvide su cui si immettono<br />
sezioni arcuate ed appuntite armoniosamente<br />
suadenti e pers<strong>in</strong>o morbide. In altri casi<br />
emergono forme circolari <strong>in</strong> parte scabre, da cui<br />
sbocciano tasselli limpidamente specchianti aperti<br />
alla luce esaltante del sole. Inf<strong>in</strong>e alcune forme ricavate<br />
dal marmo, come <strong>in</strong>quietanti memorie di miti<br />
e riti arcaici, si chiudono <strong>in</strong> una f<strong>in</strong>itezza che non<br />
esclude la riconoscibilità di un volto, di un occhio, di<br />
un’onda di capelli, di un capitello antico. Qui sulla<br />
pietra l’artista opera di sbozzo, secondo la grande<br />
tradizione e con la stessa energia dei grandi maestri<br />
della nostra storia dell’arte plastica. Gli spacchi e le<br />
lacerazioni non consentono drammatizzazioni <strong>in</strong>controllate,<br />
ma solo giochi di luce fra le diverse densità<br />
dell’<strong>in</strong>tervento manuale. In ogni caso si tratta di<br />
lavori densi di messaggi emblematici, che certamente<br />
mirano allo svelamento o a un riconoscimento<br />
per empatia. Qui non troviamo astruse sperimentazioni<br />
visive, ma soluzioni segniche<br />
argomentate dalla forza di un tensione <strong>in</strong>teriore. La<br />
consistenza spesso monumentale di tutte queste<br />
forme, soprattutto quelle circolari o sferiche, non si<br />
abbassa certo alla formulazione retorica di assunti<br />
commemorativi, ma piuttosto alla celebrazione dello<br />
spazio e della libertà.<br />
Vittorio Sgarbi<br />
128
ISBN 978-88-6039-319-7<br />
E 15,00 (IVA <strong>in</strong>clusa)