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Notiziario Dicembre 2010 - Comune di Montecchio Emilia

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PAR CONDICIO DAI GRUPPI CONSILIARI<br />

quelle già fatte o quelle alternative da<br />

farsi non lo siano) si avvicinano sempre<br />

più. Bene, ci piacerebbe parlare <strong>di</strong> questo<br />

in consiglio comunale, <strong>di</strong> quali scelte<br />

fare per e con i citta<strong>di</strong>ni. Noi denunciamo<br />

i tagli perché vorremmo migliorare,<br />

qualificare e se possibile incrementare i<br />

servizi che i citta<strong>di</strong>ni richiedono. Invece,<br />

chi a Roma decide per i tagli, a <strong>Montecchio</strong><br />

ne sostiene l’irrilevanza per i bilanci<br />

comunali perché non ha il coraggio <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>re che avranno pesanti ricadute e <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>care a quali rinunce ci costringeranno.<br />

O meglio, in finanziaria si <strong>di</strong>ce, ma<br />

poi come al solito in sede locale si nega,<br />

che i comuni non devono più occuparsi<br />

<strong>di</strong> sport, cultura e sviluppo economico.<br />

Qualcuno <strong>di</strong>rà: poco male, sappiamo<br />

che lo stato italiano ha un debito pubblico<br />

altissimo bisogna che ognuno faccia<br />

la sua parte per farvi fronte. Peccato<br />

che a fronte <strong>di</strong> tagli continui (enti locali,<br />

scuola, università, ecc.ecc.) il debito non<br />

cali, anzi pare continui a salire. Forse da<br />

qualche parte i sol<strong>di</strong> continuano a defluire,<br />

magari in modo incontrollato É<br />

un’opinione. Non è un’opinione invece<br />

il fatto che, mentre i fon<strong>di</strong> per comuni<br />

<strong>di</strong>ssestati tipo Catania, si trovano, gli altri<br />

comuni (non <strong>di</strong>ssestati) devono pure<br />

fare i conti con regole cervellotiche, grazie<br />

alle quali non riescono a spendere i<br />

sol<strong>di</strong> che hanno già in cassa, magari per<br />

effettuare opere pubbliche importanti<br />

come le tanto attese nuove scuole che<br />

vorremmo costruire a <strong>Montecchio</strong>. Su<br />

questo versante, nessun miglioramento.<br />

Viene da chiedersi dove siano i ver<strong>di</strong><br />

pala<strong>di</strong>ni del territorio in questi frangenti.<br />

Forse stanno nello stesso posto<br />

dove stavano quando, a loro insaputa,<br />

qualcuno ha nominato un esponente<br />

del PdL ministro per il federalismo (si è<br />

dovuto <strong>di</strong>mettere per lesa maestà). Non<br />

se n’erano accorti, e allora forse non si<br />

sono accorti nemmeno delle enormi<br />

<strong>di</strong>fficoltà che le loro scelte <strong>di</strong> governo a<br />

Roma creano a tutti i comuni italiani. O<br />

forse continuano in questa stucchevole<br />

pantomima <strong>di</strong> <strong>di</strong>re una cosa “sul territorio”,<br />

“a casa loro” (che sarebbe poi anche<br />

nostra) e poi fare il contrario quando si<br />

siedono in consiglio dei ministri e in parlamento.<br />

O forse, più semplicemente,<br />

non sanno <strong>di</strong> cosa si stia parlando. Viene<br />

da pensarlo quando dopo aver fatto<br />

mesi <strong>di</strong> campagna elettorale invocando<br />

il federalismo, dopo due anni e mezzo<br />

<strong>di</strong> governo non sono ancora riusciti non<br />

<strong>di</strong>co ad attuarlo, ma nemmeno a spiegarci<br />

come funziona, quali effetti avrà e<br />

quanto ci costerà. Eppure ci sono almeno<br />

tre ministri che ci si de<strong>di</strong>cano a tempo<br />

pieno (quattro con quello nominato<br />

<strong>di</strong> nascosto e poi <strong>di</strong>missionato). Viene<br />

da pensarlo dal momento che non sanno<br />

quante tasse pagano i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong><br />

<strong>Montecchio</strong>, a quanto stanno le aliquote<br />

ICI (ve<strong>di</strong> ultimo consiglio comunale)<br />

anche se sono scritte in bilancio da anni<br />

e se ne è <strong>di</strong>scusso più volte, almeno finché<br />

il governo <strong>di</strong> cui fanno parte non<br />

ha impe<strong>di</strong>to ai comuni <strong>di</strong> determinarle<br />

(prima) e <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporne (poi), fulgido<br />

esempio <strong>di</strong> decentramento. Viene da<br />

pensarlo quando, magnificando l’ormai<br />

prossimo federalismo demaniale, ci informano<br />

sul giornalino comunale che la<br />

caserma dei carabinieri <strong>di</strong> <strong>Montecchio</strong><br />

<strong>di</strong>venterà <strong>di</strong> proprietà del comune, con<br />

buona pace del proprietario (che per<br />

inciso non è il demanio, ma un privato<br />

citta<strong>di</strong>no) che forse se la vedrà espropriata<br />

(può stare tranquillo, non succederà).<br />

Ma in fondo c’è da capirli, forse si<br />

sono persi anche loro nel labirinto del<br />

loro leader che li ha guidati prima verso<br />

la secessione, poi, passando per la<br />

devolution, dritti verso l’in<strong>di</strong>pendenza.<br />

Infine si è <strong>di</strong>retto sul più abbordabile<br />

federalismo, che pian piano è <strong>di</strong>ventato<br />

federalismo sì, ma fiscale (che non toglierà<br />

nessuna tassa) e per ora sarà solo<br />

demaniale, ma poi forse…chissà. E poi<br />

accusano il centrosinistra <strong>di</strong> avere fatto<br />

una riforma in senso federale “che è un<br />

poccio” (citazione da verbale <strong>di</strong> consiglio<br />

comunale) e che pertanto si sono guardati<br />

bene dall’attuare. Sarà stata anche<br />

una riforma pasticciata, ma nel 2001<br />

era già fatta, fu pure confermata da un<br />

referendum (che fino a prova contraria<br />

esprime quella volontà popolare che<br />

solo ora è un bene supremo) e siccome<br />

la Lega da allora è stata al governo per<br />

sette anni su nove poteva pure approfittarne,<br />

aggiustarne il tiro, correggerla<br />

o stravolgerla, ma forse avremmo avuto<br />

ciò che finora non abbiamo: risultati.<br />

Però la data in cui cominceremo a vederli,<br />

la sappiamo: 2014 (ve<strong>di</strong> sempre<br />

ultimo giornalino <strong>Montecchio</strong>). Guarda<br />

caso l’anno dopo la scadenza dell’attuale<br />

legislatura (se ci si arriverà), com’era<br />

quella famosa frase sul pensare male<br />

PDL<br />

Sicurezza, dal latino sine cura, senza preoccupazioni,<br />

ovvero essere sicuri, essere<br />

certi che ciò che si realizza non provocherà<br />

danni. Se si utilizzasse tale termine<br />

come cartina <strong>di</strong> tornasole dell’agenda<br />

politico-istituzionale dell’attuale Amministrazione,<br />

prendendo in considerazione<br />

tutti i suoi campi, quello che si evidenzierebbe<br />

sarebbe veramente poco.<br />

In tema <strong>di</strong> sicurezza stradale basta poco<br />

per rilevare come vi siano zone del Paese<br />

in cui le strade siano zeppe <strong>di</strong> buche<br />

che paiono dei pozzi petroliferi per la<br />

sua profon<strong>di</strong>tà, o frutto <strong>di</strong> un bombardamento<br />

(esempio clamoroso Via Umiltà).<br />

Senza parlare delle piste ciclabili: si sono<br />

belle ed utili, ma se non le delimiti in altezza<br />

a che servono Le auto non hanno<br />

<strong>di</strong>fficoltà ad invadere la pista quando ne<br />

hanno la necessità, mettendo a rischio<br />

l’incolumità <strong>di</strong> coloro che utilizzano la<br />

bici. E poi, per quanto attiene la sicurezza<br />

urbana: dove sono i vigili urbani Al<br />

mercato non si vedono mai, transitare<br />

per il Paese durante il giorno men che<br />

meno: basterebbe farsi vedere un po’ <strong>di</strong><br />

più giro per <strong>di</strong>sincentivare qualche malintenzionato.<br />

Abbiamo cercato <strong>di</strong> avere<br />

un incontro con il Comandante per rendergli<br />

note le nostre preoccupazioni, ma<br />

ad oggi non si è ancora avuto notizia <strong>di</strong><br />

nulla. Forse…..sono troppo impegnati a<br />

fare le multe!!!<br />

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