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I fonti battesimali <strong>di</strong> San Severo: osservazioni sulla scultura me<strong>di</strong>evale in Capitanata<br />

259<br />

siano <strong>di</strong>fferenze sul piano della qualità dell’esecuzione, molto più curata nel caso<br />

troiano. Questa analogia conforta, per il fonte <strong>di</strong> S. Maria, una datazione al pieno XII<br />

sec. 16 ; in ambito regionale, infatti, è noto che fra XI e primi del XII sec. fosse in voga<br />

un tralcio più stilizzato che declinava lo stile <strong>di</strong> Acceptus; mentre nella seconda metà<br />

del XII sec. esso cominciò ad acquisire articolazione e volumetria maggiori, arricchendosi<br />

<strong>di</strong> particolari decorativi come frutti o foglie 17 , influenzato, nell’ultimo quarto<br />

del secolo, anche dalla coeva produzione abruzzese (si pensi all’archivolto della<br />

lunetta <strong>di</strong> S. Maria Maggiore a Monte Sant’Angelo 18 ).<br />

In merito al manufatto in esame, infine, è degna <strong>di</strong> nota la presenza <strong>di</strong> un’epigrafe<br />

che corre lungo lo spessore della conca: il testo pur se lacunoso permette <strong>di</strong> riconoscere<br />

una struttura metrica assimilabile al trimetro giambico catalettico, comune<br />

nella poesia me<strong>di</strong>evale, così come la figura retorica della prosopopea, che vede il<br />

fonte personificato che parla e chiama a sé i fedeli; tale riscontro in un contesto<br />

epigrafico presuppone senz’altro la presenza <strong>di</strong> un colto personaggio in grado <strong>di</strong><br />

comporla. Il primo verso è integro: AD ME 19 GAUDENTES VENIANT BAPTISMA<br />

/ PETENTES. (fig. 7) Gli altri versi sono piuttosto frammentari 20 , ma dal riferimento<br />

al peccato originale VETERUM SCELUS è chiara l’allusione all’azione salvifica <strong>di</strong><br />

Cristo me<strong>di</strong>ante il battesimo; le caratteristiche formali dell’iscrizione non ostano la<br />

datazione al XII sec. 21 .<br />

16<br />

A mio avviso appare del tutto immotivata la datazione alla fine del XVI sec. in<strong>di</strong>cata da G.<br />

MUNDI (San Severo…, cit., p. 496), forse indotta dal testo <strong>di</strong> V. TITO (Memorie della Parrocchiale<br />

e Collegiata Chiesa <strong>di</strong> S. Giovanni Battista eretta nella città <strong>di</strong> S. Severo, Napoli 1859, p. 33).<br />

17<br />

A questa tipologia appartengono la cornice del rosone <strong>di</strong> S. Maria e i due frammenti<br />

murati all’esterno <strong>di</strong> S. Francesco, analizzati supra.<br />

18<br />

Per la bibliografia si veda la nota 29.<br />

19<br />

Esiste una tra<strong>di</strong>zione locale che interpreta queste lettere come AD MC, sciogliendole in<br />

Anno Domini 1100; ma sembra evidente la presenza della barretta trasversale della E. Esistono,<br />

inoltre, considerazioni <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne linguistico che portano a ritenere del tutto improbabile<br />

che una frase cominci con un participio (GAUDENTES) e che un verbo <strong>di</strong> movimento<br />

(VENIANT) sia privo del complemento <strong>di</strong> moto a [o da] luogo. Se si interpretassero le prime<br />

due parole come AD MC, infine, verrebbe meno l’andamento metrico: che il verso abbia una<br />

struttura metrica sembrerebbe, invece, denunciato dalla insolita presenza del suddetto participio,<br />

cui si accorda un secondo participio (PETENTES). Per l’interpretazione del testo<br />

epigrafico sono grata ai Proff. Antonio Felle (Università <strong>di</strong> Bari) e Mario Massimo (Foggia)<br />

per i loro preziosi consigli.<br />

20<br />

I fori che interrompono il testo appartengono, con tutta probabilità, all’alloggiamento <strong>di</strong><br />

un coperchio ligneo che spesso, in età moderna, veniva aggiunto a questa classe <strong>di</strong> manufatti.<br />

21<br />

Si noti che la grafia non è particolarmente curata, non vi è omogeneità nella resa delle<br />

lettere come A, E, M e al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> GAUDENTES le loro <strong>di</strong>mensioni passano da 3-4 cm ca. a 2-3<br />

cm ca.<br />

Stampa: Centro Grafico S.r.l. - www.centrografi cofoggia.it

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