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Elezioni Provinciali 2009 - Unione Commercianti di Piacenza

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EDITORIALE<br />

RUBRICA<br />

Crollo del ponte sul Po.<br />

Un’occasione da sfruttare per <strong>Piacenza</strong><br />

GIOVANNI STRUZZOLA<br />

Direttore<br />

<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong> <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong><br />

“Millenovecentotto – duemilaotto cent’anni <strong>di</strong> vita del ponte sul Po a <strong>Piacenza</strong>, ma nessuno se<br />

ne è ricordato! Forse lo abbiamo offeso ed ecco quasi come per beffa lui, il nostro unico aggancio<br />

alla vicinissima Milano si fa notare, e lo fa in modo eclatante, ma con molta accortezza.<br />

Fa cadere qualche campata della sua struttura e lo fa in area golenale che, pur con il fiume in<br />

piena, non è stato pericoloso come farla cadere nel mezzo del letto del fiume.<br />

Poteva essere una catastrofe e per fortuna non lo è stata! grazie ponte per la Tua generosità e<br />

scusaci se non ti abbiamo celebrato nel tuo centenario.”<br />

Potrebbe sembrare una favola a lieto fine, ma è solo la cronaca <strong>di</strong> quello che è accaduto il<br />

30 Aprile u.s. e, da quel giorno si è tutti impegnati nel cercare <strong>di</strong> trovare soluzioni idonee ma<br />

soprattutto veloci al problema.<br />

Tutti i soggetti coinvolti o per competenza istituzionale o per <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> interessi economici sono<br />

convinti della necessità <strong>di</strong> costruire un nuovo ponte sul Po, una struttura che ci permetta <strong>di</strong><br />

togliere dall’isolamento la sponda lombarda da quella emiliana.<br />

Non credo sia opportuno, ne’ tanto meno produttivo, innescare polemiche sulle eventuali responsabilità<br />

o colpe, ci penserà la Magistratura che sa far bene il suo mestiere, a noi il compito<br />

arduo <strong>di</strong> testimoniare ad ogni ora ed in ogni consesso idoneo la estrema urgenza <strong>di</strong> ricostruire<br />

il ponte sul Po.<br />

Già ricostruire, ha ragione il Presidente della Camera <strong>di</strong> Commercio <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong> Giuseppe Parenti<br />

quando afferma che il piacentino in questa occasione deve <strong>di</strong>mostrare tutto il suo orgoglio,<br />

il suo amore per il nostro territorio, il suo desiderio <strong>di</strong> vedere realizzata un’opera straor<strong>di</strong>naria<br />

che non sia solo utile ed in<strong>di</strong>spensabile ma anche bella, affascinante, attraente.<br />

Quello che afferma il Presidente Parenti è con<strong>di</strong>visibile, <strong>Piacenza</strong> ha bisogno del Ponte sul Po,<br />

ma questo non deve limitare la nostra fantasia su <strong>di</strong> un suo anche <strong>di</strong>fferente utilizzo. Questo tipo<br />

<strong>di</strong> costruzioni oggi non si limitano solo a svolgere il compito <strong>di</strong> unire due sponde, ma sempre<br />

più <strong>di</strong>ventano un motivo che giustifichi nel territorio un elemento architettonico <strong>di</strong> grande pregio<br />

artistico, quasi un monumento paragonabile agli obelischi romani, alle pirami<strong>di</strong> egiziane, agli<br />

archi <strong>di</strong> trionfo, ecc. Basti citare quale esempio il ponte da Verrazzano a New York, il Golden<br />

Gate Bridge a San Francisco, il ponte Tacoma Narrows Washington, i ponti Kurushima, Kaikjo, il<br />

ponte 25 <strong>di</strong> Abril a Lisbona, ecc.<br />

Il nuovo ponte sul Po, insomma, dovrà essere la celebrazione del matrimonio tra l’arte e la<br />

tecnologia, dovrà essere progettato in termini polifunzionali per permettere non solo ai veicoli <strong>di</strong><br />

transitare, ma anche poter essere un punto <strong>di</strong> ritrovo (con la possibile presenza <strong>di</strong> un pubblico<br />

esercizio, possibilmente ristorante con vetrate) per godersi il Po, nei vari momenti dell’anno.<br />

Importante anche la sua collocazione che potrebbe veramente essere pensata ad ovest come da<br />

tempo sostiene Marcello Spigaroli con il vantaggio <strong>di</strong> potersi scrollare dalle nostre teste il viadotto<br />

dell’A21 che, in vista del corridoio 5 rischia <strong>di</strong> vedere moltiplicato il transito dei già eccessivi<br />

veicoli, anche perché non baipassato da una via alternativa pedecollinare che possa unire Castel<br />

San Giovanni a Fiorenzuola come continua a sollecitare Parenti, presidente della C.C.I.A.A..<br />

Eliminare quel fasti<strong>di</strong>oso ed antipatico viadotto vorrebbe <strong>di</strong>re anche restituire una possibile<br />

vivibilità del lungo Po piacentino, non dover sopportare il blocco del traffico da ottobre a marzo<br />

sapendo che inutile perché vanificato dalle polveri sottili che quoti<strong>di</strong>anamente ed abbondantemente<br />

ci piovono sulla città vanificando ogni nostra buona intenzione.<br />

Altresì fondamentale sarà ripristinare velocemente il ponte storico che dovrà continuare la sua<br />

funzione <strong>di</strong> collegamento con la Lombar<strong>di</strong>a, magari riservandolo ai pedoni, ciclisti e al traffico<br />

leggero, con lo scopo <strong>di</strong> raggiungere e poter usufruire delle strutture economiche e <strong>di</strong> servizio<br />

che lì sono inse<strong>di</strong>ate.<br />

In questo contesto <strong>di</strong> recupero del lungo Po è bene ricordare come <strong>Piacenza</strong> potrebbe riappropriarsi<br />

del suo fiume dando concretezza al progetto ban<strong>di</strong>era <strong>di</strong> Vision 2020 “La Baia <strong>di</strong><br />

San Sisto” che vedrebbe un utilizzo intelligente <strong>di</strong> aree e fabbricati attualmente occupati dal<br />

Laboratorio Pontieri e dalla Caserma del Genio Pontieri. La posizione strategica <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong> non<br />

è stata sufficientemente supportata da politiche <strong>di</strong> valorizzazione del centro storico, che mostra<br />

evidenti segnali <strong>di</strong> declino e desertificazione. Obiettivo che ormai da alcuni anni le associazioni<br />

<strong>di</strong> categoria stanno perseguendo è quello <strong>di</strong> un suo rilancio, un rilancio delle sue attrattività,<br />

vivibilità e utilità.<br />

A tal fine nei giorni scorsi si sono riunite le più rappresentative categorie economiche per esaminare<br />

quanto sino ad oggi si è scritto, detto e pensato sulla “Baia <strong>di</strong> San Sisto” con l’intento <strong>di</strong><br />

con<strong>di</strong>videre un percorso progettuale che si formalizzerà nei prossimi giorni con la sottoscrizione<br />

<strong>di</strong> un protocollo d’intesa da presentare ad un futuro incontro con esponenti dell’Amministrazione<br />

Comunale.<br />

Tutto ciò al fine <strong>di</strong> produrre sinergie che rendano più facili i contatti con le Istituzioni sia locali,<br />

regionali, nazionali ed europee, volte anche ad in<strong>di</strong>viduare canali <strong>di</strong> finanziamento per poter<br />

realizzare tale importante e strategico progetto per <strong>Piacenza</strong>, per il suo centro storico per la sua<br />

economia territoriale.<br />

luglio <strong>2009</strong> 5

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