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Elezioni Provinciali 2009 - Unione Commercianti di Piacenza

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SOTTO RUBRICA LA... LENTE<br />

Crisi economica: uniti si può vincere<br />

FRANCESCO MEAZZA<br />

Presidente dell’<strong>Unione</strong><br />

<strong>Commercianti</strong> <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong><br />

Tiepi<strong>di</strong> segnali <strong>di</strong> miglioramento appaiono in un orizzonte ancora troppo ingombro <strong>di</strong> nuvole<br />

minacciose.<br />

La congiuntura economica è ancora <strong>di</strong>fficile non solo nella nostra realtà locale, ma grazie<br />

alla globalizzazione in tutti i maggiori paesi del nostro emisfero.<br />

Contrastare l’avanzamento della crisi congiunturale è un compito, un dovere per tutti i<br />

soggetti, dalle Istituzioni agli impren<strong>di</strong>tori, dalle famiglie alle parti sociali.<br />

La reazione deve essere significativa, forte e deve passare attraverso la crescita della<br />

impren<strong>di</strong>torialità sia essa in termini quantitativi, ma soprattutto qualitativi.<br />

Urge, quin<strong>di</strong>, una politica nuova che favorisca l’impren<strong>di</strong>torialità proprio nei settori da noi<br />

rappresentati quali il commercio, il turismo ed i servizi. Per fare che ciò avvenga è in<strong>di</strong>spensabile<br />

agire sulla formazione impren<strong>di</strong>toriale tracciando percorsi <strong>di</strong> aggiornamento<br />

professionale ed occorre mettere in campo finanziamenti riservati alle innovazione <strong>di</strong><br />

formula, <strong>di</strong> processo e <strong>di</strong> organizzazione.<br />

Proprio i finanziamenti dovrebbero <strong>di</strong>ventare il volano che utilizzando i fon<strong>di</strong> europei, le<br />

risorse regionali e statali mettano in accelerazione processi <strong>di</strong> trasformazione nel settore<br />

del commercio, governando così al meglio un cambiamento nella nostra realtà economica<br />

territoriale.<br />

A quanto detto dovrà però essere affiancata una riduzione dei costi fissi per il commercio<br />

e per le imprese dei servizi, puntando concretamente ad una vera liberalizzazione dei<br />

servizi bancari, assicurativi e delle utility.<br />

Ottimizzare quanto sopra accennato avrebbe, inoltre, un doppio effetto, il primo sicuramente<br />

sul sistema impren<strong>di</strong>toriale del terziario e, in seconda battuta per le famiglie<br />

consumatrici, soprattutto per le spese così dette obbligate (gas, luce, carburanti, ecc.).<br />

È in<strong>di</strong>spensabile peraltro e, questo Governo mi pare lo stia facendo, punterà con forza<br />

ad una visione strategica nuova dell’economia nazionale, dando così un forte segnale<br />

incoraggiante alle imprese ed alle famiglie.<br />

Certo dare ed incutere maggior fiducia nella società è un imperativo sufficiente, in<strong>di</strong>spensabile<br />

ma non esaustivo, occorre affiancare a ciò lo sviluppo degli investimenti in<br />

infrastrutture (considerato cosa sta succedendo per ricostruire il ponte sul Po crollato ad<br />

Aprile), detassazione dei red<strong>di</strong>ti da lavoro, significative riduzione della pressione fiscale<br />

e revisione degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> settore, detassazione degli utili reinvestiti, riduzione dell’IVA nel<br />

comparto ricettivo, nella ristorazione e nelle agenzie <strong>di</strong> viaggio, sono queste le leve in<strong>di</strong>spensabili<br />

per sollevare una economia troppo asfittica.<br />

Forse si è facilmente compreso come il futuro delle nostre imprese <strong>di</strong>penda da un<br />

lavoro sinergico <strong>di</strong> tutte le forze sociali coinvolte, ma soprattutto della nostra capacità<br />

<strong>di</strong> stare uniti e dare maggior forza e voce in capitolo alle Associazioni <strong>di</strong> categoria quale<br />

Confcommercio Imprese per l’Italia, perché solo con strutture rappresentative forti e<br />

coese potremmo incidere e far valere i nostri legittimi interessi per un futuro meno incerto<br />

e più sereno.<br />

luglio <strong>2009</strong> 3

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