Elezioni Provinciali 2009 - Unione Commercianti di Piacenza
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CASE HISTORY<br />
In Valtidone tra i<br />
sapori del Piemonte<br />
e della Valle d’Aosta.<br />
A Ziano Piacentino<br />
ha aperto da qualche<br />
mese il ristorante<br />
Mangia, Beva e Täs!<br />
Ristorante Mangia, Beva e Täs!<br />
Viale dei Mille, 19<br />
29010 Ziano Piacentino (PC)<br />
# 0523 862020<br />
mangiabevaetas@gmail.com<br />
www.mangiabevaetas.it<br />
Chiuso lunedì e martedì<br />
28 luglio <strong>2009</strong><br />
Uno scorcio <strong>di</strong> Piemonte (e <strong>di</strong> Valle d’Aosta) che si apre tra le colline vitate<br />
della Valtidone. A Ziano, Città del Vino, grazie a Cesarina Dordoni e Enrico<br />
Borasio, gestori da qualche mese a questa parte del ristorante “Mangia, Beva<br />
e Täs!”. Tutt’intorno vigneti a per<strong>di</strong>ta d’occhio e un paesaggio unico, non ancora<br />
valorizzato e apprezzato fino in fondo. Cesarina Dordoni e Enrico Borasio stanno<br />
provando a mettere la loro mattonella, con grande originalità e intraprendenza.<br />
L’apertura del ristorante risale al febbraio del <strong>2009</strong>, ma chi pensa al classico ristorante<br />
tipico piacentino ha sbagliato tutto.<br />
“Fino a pochi mesi ero un arredatore d’interni – spiega Enrico Borasio – con il sogno<br />
nel cassetto <strong>di</strong> aprire un ristorante. Dopo tre anni <strong>di</strong> permanenza nel Piacentino mi ero<br />
francamente stancato <strong>di</strong> uscire a cena e trovare quasi ovunque i soliti piatti. Quando,<br />
insieme a Cesarina, abbiamo deciso <strong>di</strong> iniziare questa avventura, ho subito pensato alla<br />
mia terra, al Piemonte e a quella dei miei genitori, la Valle d’Aosta, le due regioni che<br />
frequento ogni settimana per approvvigionarmi delle materie prime che utilizziamo in<br />
cucina”.<br />
La scelta cade dunque su un ex ristorante nel centro <strong>di</strong> Ziano, che da un anno aveva<br />
chiuso i battenti. I locali vengono rivoluzionati, con la creazione <strong>di</strong> un ingresso e <strong>di</strong><br />
due salette con vista sui filari del circondario. Il nome è tutto un programma: “Le prime<br />
due parole credo non abbiano bisogno <strong>di</strong> troppe spiegazioni – continua Enrico Borasio<br />
– mentre va spiegata l’ultima parte: ho sempre detestato i ristoranti nei quali, per<br />
<strong>di</strong>alogare con i miei commensali, si deve urlare. Il nostro ristorante potrebbe tranquillamente<br />
ospitare una novantina <strong>di</strong> coperti ma, per nostra scelta, per garantire privacy<br />
e tranquillità ai nostri clienti, li abbiamo ridotti a quaranta, sud<strong>di</strong>videndoli in due sale<br />
che possono essere gestite tranquillamente per le colazioni <strong>di</strong> lavoro, per la cene riservate<br />
e anche per quelle informali”.<br />
Gli ambienti riportano subito alla mente le baite <strong>di</strong> montagna: “Ho voluto creare un<br />
ambiente caldo, accogliente, per fare in modo che i clienti si possano quasi sentire a<br />
casa loro”.<br />
Scrivono nel sito <strong>di</strong> presentazione del ristorante Cesarina Dordoni e Enrico Borasio che<br />
“offrire al nostro ospite, un sorriso, un attimo <strong>di</strong> cor<strong>di</strong>alità , un momento spensierato <strong>di</strong><br />
relax può giovare e ristorare non solo il corpo, ma anche lo spirito”.<br />
Nel menu qualche legame con i sapori tipici del territorio piacentino non manca, ma a<br />
dominare la scena sono le tra<strong>di</strong>zioni del Piemonte, con qualche puntata nella confinante<br />
Valle d’Aosta: “I salumi piacentini – puntualizza Enrico Borasio - li abbiamo, i pisarei<br />
e faso, i tortelli con la coda, gli arrosti, a seconda delle stagioni li abbiamo, ma la nostra<br />
idea è quella <strong>di</strong> proporre un’alternativa a tutto questo, con piatti realizzati sempre attra-