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Elezioni Provinciali 2009 - Unione Commercianti di Piacenza

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anno XLVIII - n. 4 - LUGLIO <strong>2009</strong><br />

Abbonamento annuo 5.50 euro - Spe<strong>di</strong>zione in abbonamento postale 45% - art. 2, comma 20/b Legge 662/1996<br />

<strong>Elezioni</strong> <strong>Provinciali</strong> <strong>2009</strong>


SOTTO RUBRICA LA... LENTE<br />

Crisi economica: uniti si può vincere<br />

FRANCESCO MEAZZA<br />

Presidente dell’<strong>Unione</strong><br />

<strong>Commercianti</strong> <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong><br />

Tiepi<strong>di</strong> segnali <strong>di</strong> miglioramento appaiono in un orizzonte ancora troppo ingombro <strong>di</strong> nuvole<br />

minacciose.<br />

La congiuntura economica è ancora <strong>di</strong>fficile non solo nella nostra realtà locale, ma grazie<br />

alla globalizzazione in tutti i maggiori paesi del nostro emisfero.<br />

Contrastare l’avanzamento della crisi congiunturale è un compito, un dovere per tutti i<br />

soggetti, dalle Istituzioni agli impren<strong>di</strong>tori, dalle famiglie alle parti sociali.<br />

La reazione deve essere significativa, forte e deve passare attraverso la crescita della<br />

impren<strong>di</strong>torialità sia essa in termini quantitativi, ma soprattutto qualitativi.<br />

Urge, quin<strong>di</strong>, una politica nuova che favorisca l’impren<strong>di</strong>torialità proprio nei settori da noi<br />

rappresentati quali il commercio, il turismo ed i servizi. Per fare che ciò avvenga è in<strong>di</strong>spensabile<br />

agire sulla formazione impren<strong>di</strong>toriale tracciando percorsi <strong>di</strong> aggiornamento<br />

professionale ed occorre mettere in campo finanziamenti riservati alle innovazione <strong>di</strong><br />

formula, <strong>di</strong> processo e <strong>di</strong> organizzazione.<br />

Proprio i finanziamenti dovrebbero <strong>di</strong>ventare il volano che utilizzando i fon<strong>di</strong> europei, le<br />

risorse regionali e statali mettano in accelerazione processi <strong>di</strong> trasformazione nel settore<br />

del commercio, governando così al meglio un cambiamento nella nostra realtà economica<br />

territoriale.<br />

A quanto detto dovrà però essere affiancata una riduzione dei costi fissi per il commercio<br />

e per le imprese dei servizi, puntando concretamente ad una vera liberalizzazione dei<br />

servizi bancari, assicurativi e delle utility.<br />

Ottimizzare quanto sopra accennato avrebbe, inoltre, un doppio effetto, il primo sicuramente<br />

sul sistema impren<strong>di</strong>toriale del terziario e, in seconda battuta per le famiglie<br />

consumatrici, soprattutto per le spese così dette obbligate (gas, luce, carburanti, ecc.).<br />

È in<strong>di</strong>spensabile peraltro e, questo Governo mi pare lo stia facendo, punterà con forza<br />

ad una visione strategica nuova dell’economia nazionale, dando così un forte segnale<br />

incoraggiante alle imprese ed alle famiglie.<br />

Certo dare ed incutere maggior fiducia nella società è un imperativo sufficiente, in<strong>di</strong>spensabile<br />

ma non esaustivo, occorre affiancare a ciò lo sviluppo degli investimenti in<br />

infrastrutture (considerato cosa sta succedendo per ricostruire il ponte sul Po crollato ad<br />

Aprile), detassazione dei red<strong>di</strong>ti da lavoro, significative riduzione della pressione fiscale<br />

e revisione degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> settore, detassazione degli utili reinvestiti, riduzione dell’IVA nel<br />

comparto ricettivo, nella ristorazione e nelle agenzie <strong>di</strong> viaggio, sono queste le leve in<strong>di</strong>spensabili<br />

per sollevare una economia troppo asfittica.<br />

Forse si è facilmente compreso come il futuro delle nostre imprese <strong>di</strong>penda da un<br />

lavoro sinergico <strong>di</strong> tutte le forze sociali coinvolte, ma soprattutto della nostra capacità<br />

<strong>di</strong> stare uniti e dare maggior forza e voce in capitolo alle Associazioni <strong>di</strong> categoria quale<br />

Confcommercio Imprese per l’Italia, perché solo con strutture rappresentative forti e<br />

coese potremmo incidere e far valere i nostri legittimi interessi per un futuro meno incerto<br />

e più sereno.<br />

luglio <strong>2009</strong> 3


SOMMARIO<br />

NUMERO 4 LUGLIO <strong>2009</strong><br />

Mensile dell’<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong>, del Turismo<br />

e dei Servizi della Provincia <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong><br />

EDITORE<br />

<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong> <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong><br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Giovanni Struzzola<br />

COORDINAMENTO EDITORIALE<br />

redazione@unionecommerciantipc.it<br />

HANNO COLLABORATO<br />

Giuseppe Accor<strong>di</strong>no,<br />

Alberto Malvicini, Alessia Pelò,<br />

Ernesto Torretta, Roberto Rossi<br />

FOTOGRAFIA<br />

Archivio fotografico <strong>Unione</strong><br />

<strong>Commercianti</strong> <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong><br />

PROGETTO GRAFICO<br />

Piermario Remeri<br />

STAMPA<br />

Grafiche Cesina<br />

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ<br />

Grafiche Cesina - Strada Malpaga, 8<br />

29010 Calendasco (PC) - Tel. 0523 768301<br />

Referente: Roberta Ticchi<br />

Tel. 340 8274713 - roberta@grafichecesina.it<br />

ASSOCIATI ALL’USPI<br />

<strong>Unione</strong> Stampa Perio<strong>di</strong>ca Italiana<br />

www.uspi.it<br />

Tiratura: 9.600 copie mensili<br />

La rivista è leggibile anche sul sito<br />

www.unionecommerciantipc.it<br />

3 SOTTO LA... LENTE<br />

Crisi economica: uniti si può vincere<br />

5 L’EDITORIALE DEL DIRETTORE<br />

Crollo del ponte sul Po. Un’occasione da sfruttare per <strong>Piacenza</strong><br />

7 SERVIZIO<br />

Intervista a Massimo Trespi<strong>di</strong><br />

11 L’AVVOCATO RISPONDE<br />

La chiusura dell’esercizio pubblico per motivi <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne pubblico<br />

è <strong>di</strong> competenza del questore<br />

12 LE SCADENZE DEL MESE<br />

13 CAF IMPRESE UNCOM PIACENZA<br />

- Dichiarazione Irap<br />

- Appren<strong>di</strong>stato Professionalizzante<br />

- Titolare <strong>di</strong> farmacia<br />

- La detenzione non giustifica <strong>di</strong> per sé il licenziamento<br />

- Nuovi adempimenti del garante<br />

18 LE NOSTRE CATEGORIE<br />

- Benzinai, serrata contro il Governo<br />

- Su prosciutto falsità che fanno male<br />

20 TUTTO ASSOCIATI<br />

- Il Ministro del Turismo al consiglio generale <strong>di</strong> Confcommercio<br />

- Asparagi, in 3mila alla rassegna<br />

- Commercio<br />

- Turismo<br />

25 ENASCO<br />

Le pensioni al minimo <strong>2009</strong>: occhio ai red<strong>di</strong>ti<br />

27 50&PIÙ FENACOM<br />

28 CASE HISTORY<br />

Mangia, Beva e Täs!<br />

30 BREVI NOTIZIE<br />

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Roberta Ticchi<br />

Tel. 340/8274713<br />

roberta@grafichecesina.it<br />

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e-mail: stcesina@tin.it<br />

snc


EDITORIALE<br />

RUBRICA<br />

Crollo del ponte sul Po.<br />

Un’occasione da sfruttare per <strong>Piacenza</strong><br />

GIOVANNI STRUZZOLA<br />

Direttore<br />

<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong> <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong><br />

“Millenovecentotto – duemilaotto cent’anni <strong>di</strong> vita del ponte sul Po a <strong>Piacenza</strong>, ma nessuno se<br />

ne è ricordato! Forse lo abbiamo offeso ed ecco quasi come per beffa lui, il nostro unico aggancio<br />

alla vicinissima Milano si fa notare, e lo fa in modo eclatante, ma con molta accortezza.<br />

Fa cadere qualche campata della sua struttura e lo fa in area golenale che, pur con il fiume in<br />

piena, non è stato pericoloso come farla cadere nel mezzo del letto del fiume.<br />

Poteva essere una catastrofe e per fortuna non lo è stata! grazie ponte per la Tua generosità e<br />

scusaci se non ti abbiamo celebrato nel tuo centenario.”<br />

Potrebbe sembrare una favola a lieto fine, ma è solo la cronaca <strong>di</strong> quello che è accaduto il<br />

30 Aprile u.s. e, da quel giorno si è tutti impegnati nel cercare <strong>di</strong> trovare soluzioni idonee ma<br />

soprattutto veloci al problema.<br />

Tutti i soggetti coinvolti o per competenza istituzionale o per <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> interessi economici sono<br />

convinti della necessità <strong>di</strong> costruire un nuovo ponte sul Po, una struttura che ci permetta <strong>di</strong><br />

togliere dall’isolamento la sponda lombarda da quella emiliana.<br />

Non credo sia opportuno, ne’ tanto meno produttivo, innescare polemiche sulle eventuali responsabilità<br />

o colpe, ci penserà la Magistratura che sa far bene il suo mestiere, a noi il compito<br />

arduo <strong>di</strong> testimoniare ad ogni ora ed in ogni consesso idoneo la estrema urgenza <strong>di</strong> ricostruire<br />

il ponte sul Po.<br />

Già ricostruire, ha ragione il Presidente della Camera <strong>di</strong> Commercio <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong> Giuseppe Parenti<br />

quando afferma che il piacentino in questa occasione deve <strong>di</strong>mostrare tutto il suo orgoglio,<br />

il suo amore per il nostro territorio, il suo desiderio <strong>di</strong> vedere realizzata un’opera straor<strong>di</strong>naria<br />

che non sia solo utile ed in<strong>di</strong>spensabile ma anche bella, affascinante, attraente.<br />

Quello che afferma il Presidente Parenti è con<strong>di</strong>visibile, <strong>Piacenza</strong> ha bisogno del Ponte sul Po,<br />

ma questo non deve limitare la nostra fantasia su <strong>di</strong> un suo anche <strong>di</strong>fferente utilizzo. Questo tipo<br />

<strong>di</strong> costruzioni oggi non si limitano solo a svolgere il compito <strong>di</strong> unire due sponde, ma sempre<br />

più <strong>di</strong>ventano un motivo che giustifichi nel territorio un elemento architettonico <strong>di</strong> grande pregio<br />

artistico, quasi un monumento paragonabile agli obelischi romani, alle pirami<strong>di</strong> egiziane, agli<br />

archi <strong>di</strong> trionfo, ecc. Basti citare quale esempio il ponte da Verrazzano a New York, il Golden<br />

Gate Bridge a San Francisco, il ponte Tacoma Narrows Washington, i ponti Kurushima, Kaikjo, il<br />

ponte 25 <strong>di</strong> Abril a Lisbona, ecc.<br />

Il nuovo ponte sul Po, insomma, dovrà essere la celebrazione del matrimonio tra l’arte e la<br />

tecnologia, dovrà essere progettato in termini polifunzionali per permettere non solo ai veicoli <strong>di</strong><br />

transitare, ma anche poter essere un punto <strong>di</strong> ritrovo (con la possibile presenza <strong>di</strong> un pubblico<br />

esercizio, possibilmente ristorante con vetrate) per godersi il Po, nei vari momenti dell’anno.<br />

Importante anche la sua collocazione che potrebbe veramente essere pensata ad ovest come da<br />

tempo sostiene Marcello Spigaroli con il vantaggio <strong>di</strong> potersi scrollare dalle nostre teste il viadotto<br />

dell’A21 che, in vista del corridoio 5 rischia <strong>di</strong> vedere moltiplicato il transito dei già eccessivi<br />

veicoli, anche perché non baipassato da una via alternativa pedecollinare che possa unire Castel<br />

San Giovanni a Fiorenzuola come continua a sollecitare Parenti, presidente della C.C.I.A.A..<br />

Eliminare quel fasti<strong>di</strong>oso ed antipatico viadotto vorrebbe <strong>di</strong>re anche restituire una possibile<br />

vivibilità del lungo Po piacentino, non dover sopportare il blocco del traffico da ottobre a marzo<br />

sapendo che inutile perché vanificato dalle polveri sottili che quoti<strong>di</strong>anamente ed abbondantemente<br />

ci piovono sulla città vanificando ogni nostra buona intenzione.<br />

Altresì fondamentale sarà ripristinare velocemente il ponte storico che dovrà continuare la sua<br />

funzione <strong>di</strong> collegamento con la Lombar<strong>di</strong>a, magari riservandolo ai pedoni, ciclisti e al traffico<br />

leggero, con lo scopo <strong>di</strong> raggiungere e poter usufruire delle strutture economiche e <strong>di</strong> servizio<br />

che lì sono inse<strong>di</strong>ate.<br />

In questo contesto <strong>di</strong> recupero del lungo Po è bene ricordare come <strong>Piacenza</strong> potrebbe riappropriarsi<br />

del suo fiume dando concretezza al progetto ban<strong>di</strong>era <strong>di</strong> Vision 2020 “La Baia <strong>di</strong><br />

San Sisto” che vedrebbe un utilizzo intelligente <strong>di</strong> aree e fabbricati attualmente occupati dal<br />

Laboratorio Pontieri e dalla Caserma del Genio Pontieri. La posizione strategica <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong> non<br />

è stata sufficientemente supportata da politiche <strong>di</strong> valorizzazione del centro storico, che mostra<br />

evidenti segnali <strong>di</strong> declino e desertificazione. Obiettivo che ormai da alcuni anni le associazioni<br />

<strong>di</strong> categoria stanno perseguendo è quello <strong>di</strong> un suo rilancio, un rilancio delle sue attrattività,<br />

vivibilità e utilità.<br />

A tal fine nei giorni scorsi si sono riunite le più rappresentative categorie economiche per esaminare<br />

quanto sino ad oggi si è scritto, detto e pensato sulla “Baia <strong>di</strong> San Sisto” con l’intento <strong>di</strong><br />

con<strong>di</strong>videre un percorso progettuale che si formalizzerà nei prossimi giorni con la sottoscrizione<br />

<strong>di</strong> un protocollo d’intesa da presentare ad un futuro incontro con esponenti dell’Amministrazione<br />

Comunale.<br />

Tutto ciò al fine <strong>di</strong> produrre sinergie che rendano più facili i contatti con le Istituzioni sia locali,<br />

regionali, nazionali ed europee, volte anche ad in<strong>di</strong>viduare canali <strong>di</strong> finanziamento per poter<br />

realizzare tale importante e strategico progetto per <strong>Piacenza</strong>, per il suo centro storico per la sua<br />

economia territoriale.<br />

luglio <strong>2009</strong> 5


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IL SERVIZIO<br />

Intervista a<br />

Massimo Trespi<strong>di</strong><br />

“…il mio ufficio è il territorio…<br />

sarò, il più possibile, con la gente, tra la gente…”<br />

<strong>di</strong> ROBERTO ROSSI<br />

È<br />

<strong>di</strong> prima mattina che raggiungo la<br />

Provincia, l’appuntamento con il neopresidente<br />

Massimo Trespi<strong>di</strong> è per<br />

le 9,30. Fuori, tra le vie del centro, splende<br />

il sole, dentro, nel palazzo <strong>di</strong> via Garibal<strong>di</strong>,<br />

risplendono i sorrisi degli impiegati, cor<strong>di</strong>ali<br />

e premurosi, gentili ed accoglienti.<br />

La breve anticamera è <strong>di</strong> pochi minuti, il<br />

tempo giusto per degustare l’orzo che mi<br />

viene offerto e servito. Un viavai <strong>di</strong> segretarie,<br />

con cartelle e documenti in mano,<br />

danno subito la misura dell’operosità che<br />

caratterizza questi uffici.<br />

Si apre la porta della stanza presidenziale<br />

ed il più giovane dei presidenti della Provincia<br />

mi viene incontro e mi invita ad<br />

entrare. Si <strong>di</strong>mostra imme<strong>di</strong>atamente un<br />

ottimo comunicatore, capace <strong>di</strong> creare<br />

un’ideale situazione <strong>di</strong> serenità, <strong>di</strong> agio. E<br />

sono quin<strong>di</strong> sufficienti poche battute per<br />

entrare subito in un clima <strong>di</strong> piacevole<br />

confidenza.<br />

La prima richiesta che avanzo è quella <strong>di</strong><br />

realizzare l’intervista facendo uso della<br />

telecamera, alla quale fa seguito il suo imme<strong>di</strong>ato<br />

consenso e inizio, quin<strong>di</strong>, con la<br />

ripresa e le domande.<br />

Presidente Trespi<strong>di</strong>, dopo i complimenti,<br />

felicitazioni e festeggiamenti siete passati<br />

subito al concreto… eravamo in attesa dei<br />

nuovi nomi, della nuova squadra da mettere<br />

in campo, e questi sono arrivati, senza<br />

grosse complicazioni, senza nemmeno<br />

troppe sorprese…<br />

Per la verità i festeggiamenti sono terminati<br />

subito il giorno stesso della mia vittoria,<br />

quello successivo ero già al lavoro.<br />

E devo ammettere che ho iniziato carico<br />

dell’entusiasmo che ho sentito da subito<br />

attorno a me; un entusiasmo travolgente,<br />

specchio del trionfo che ha fatto seguito<br />

alla campagna elettorale. Ancora oggi,<br />

dopo più <strong>di</strong> un mese da quell’8 giugno, le<br />

persone mi fermano per strada, mi vogliono<br />

conoscere, si vogliono complimentare,<br />

mi augurano buon lavoro e mi stringono<br />

la mano. Tra<strong>di</strong>rei la mia onestà se non<br />

ammettessi il piacere che provo in queste<br />

<strong>di</strong>mostrazioni <strong>di</strong> affetto, <strong>di</strong> fiducia. Solo<br />

qualche sera fa, ad esempio, ho risposto<br />

all’invito del sindaco Alberici, <strong>di</strong> Nibbiano;<br />

c’era molta gente in quell’occasione<br />

ed è stata ulteriore conferma dell’entusiasmo<br />

che ci circonda.<br />

Un entusiasmo che và ben oltre il semplice<br />

sentimento dato da una vittoria politica,<br />

si spinge ben più in là, come se la<br />

gente si aspettasse qualcosa <strong>di</strong> più rispetto<br />

a quello che la politica in senso stretto<br />

può fare. Questa vittoria, non v’è dubbio,<br />

ci carica <strong>di</strong> una responsabilità forte, <strong>di</strong> un<br />

compito importante, compito al quale noi<br />

vogliamo rispondere, attese che non vogliamo<br />

deludere.<br />

È chiaro, questo aspetto, per tutti gli attori<br />

chiamati in causa, per tutti i nomi che<br />

ha voluto al suo fianco Concretezza e lavoro<br />

sono concetti che ha trasferito chiaramente<br />

agli uomini della sua squadra<br />

La risposta è stata data subito. Non solo<br />

concretezza e lavoro, ma prima ancora<br />

senso del servizio e coesione. Quella stessa<br />

che ha caratterizzato la nostra campagna<br />

elettorale, quell’unità, quella responsabilità<br />

è stata confermata nelle fasi<br />

successive, come appunto nella composizione<br />

della giunta. E io lavorerò perché<br />

questo spirito <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione e <strong>di</strong> coesione<br />

venga preservata e <strong>di</strong>venti il 12° uomo<br />

in campo.<br />

Che se lo augurasse ne siamo certi, ma si<br />

aspettava un risultato <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>mensioni,<br />

mai in <strong>di</strong>scussione già ai primi scrutini E<br />

si sarà fatto un’idea circa le ragioni <strong>di</strong> tale<br />

riscontro…<br />

Massimo Trespi<strong>di</strong> incontra il Vescovo <strong>di</strong><br />

<strong>Piacenza</strong> Gianni Ambrosio<br />

È indubbio che quello dell’8 giugno è un<br />

risultato straor<strong>di</strong>nario, una vittoria <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni<br />

uniche, un tale consenso che<br />

profuma <strong>di</strong> primati, primo su tutti quello<br />

<strong>di</strong> portare in Provincia, per la prima volta,<br />

un can<strong>di</strong>dato <strong>di</strong> centrodestra. Poi la vittoria<br />

al primo turno, mai nessuno, in precedenza,<br />

aveva superato la soglia per vincere<br />

senza andare al ballottaggio; in terzo<br />

luogo sono il presidente più giovane <strong>di</strong><br />

sempre, anche questo dato, <strong>di</strong>rei, è assai<br />

significativo. C’è voglia <strong>di</strong> nuovo, <strong>di</strong> risposte<br />

concrete, <strong>di</strong> segnali positivi, e ripeto,<br />

più che mai, <strong>di</strong> coesione, <strong>di</strong> unità, su questo<br />

si è basata la nostra campagna elettorale,<br />

un messaggio chiaro, determinato,<br />

che arrivato dritto dritto ai citta<strong>di</strong>ni: “noi<br />

ci siamo e ci siamo per vincere”. Abbiamo<br />

trionfato, non dobbiamo <strong>di</strong>menticarlo, su<br />

un can<strong>di</strong>dato che era il presidente della<br />

Provincia uscente, che non è mai troppo<br />

facile battere, sostenuto da almeno 7 o 8<br />

liste. Eravamo, al momento della mia can<strong>di</strong>datura<br />

dell’11 marzo, in<strong>di</strong>etro <strong>di</strong> 6 punti;<br />

abbiamo vinto con 13 punti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stacco,<br />

per cui abbiamo guadagnato la bellezza <strong>di</strong><br />

19 punti in meno <strong>di</strong> 3 mesi. È il caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>re<br />

che i numeri si commentano da soli…<br />

Una squadra compatta, una capacità <strong>di</strong><br />

mettere insieme, il profilo <strong>di</strong> un can<strong>di</strong>dato<br />

che ha saputo trasferire serietà, serenità,<br />

ma anche determinazione, innovazione,<br />

slancio, ad un ritmo incalzante, coinvolgente…<br />

questo, ritengo, il messaggio percepito<br />

dai nostri elettori.<br />

luglio <strong>2009</strong> 7


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IL RUBRICA SERVIZIO<br />

Ad una vittoria così eclatante, fa eco una<br />

grande responsabilità; sul vostro operato<br />

ora si sono concentrate importanti attese<br />

e il momento storico non è, <strong>di</strong> certo, tra i<br />

più facili. Quali sono le priorità che vi siete<br />

posti<br />

Per prima cosa quelle <strong>di</strong> gettare i pilastri,<br />

<strong>di</strong> creare le fondamenta sulle quali impostare<br />

quel lavoro che sarà poi quello definitivo.<br />

In termini pratici, ad esempio, ho<br />

voluto incontrare i presidenti delle Province<br />

limitrofe, <strong>di</strong> Cremona e <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong>, mentre<br />

in agenda, a breve, ho quelli <strong>di</strong> Pavia e<br />

Parma. Con queste realtà c’è una comune<br />

vocazione territoriale, una pari sensibilità<br />

sotto l’aspetto economico e culturale. Con<br />

loro dobbiamo fare squadra, siamo 5 città,<br />

due emiliane e tre lombarde, <strong>di</strong>vise dal Po,<br />

o forse è meglio <strong>di</strong>re, unite dal Po, il nostro<br />

grande fiume, importante risorsa che<br />

è necessario valorizzare e promuovere per<br />

quello che è la sua naturale potenzialità, il<br />

turismo, con progetti che coinvolgono le<br />

due regioni. Tuttavia tutto il nostro territorio<br />

ha margini <strong>di</strong> crescita, sotto questo<br />

aspetto importanti, con i suoi borghi storici,<br />

le sue valli e, <strong>di</strong> conseguenza, i suoi<br />

prodotti tipici e tutto quello che ne consegue.<br />

Verso il mondo del lavoro e della<br />

produzione, dell’impren<strong>di</strong>toria in genere,<br />

guarderemo e ci attiveremo. <strong>Piacenza</strong><br />

è una città <strong>di</strong> cerniera fra la Lombar<strong>di</strong>a e<br />

l’Emilia, una posizione strategica per un<br />

ruolo importante. Un ruolo che vogliamo<br />

giocarci fino in fondo. È un impegno che<br />

ho assunto in campagna elettorale, un<br />

accordo che ho stretto anche con il presidente<br />

della Regione Lombar<strong>di</strong>a, Roberto<br />

Formigoni, su alcuni punti qualificanti<br />

per una strategia comune. E i risultati, con<br />

questi presupposti, verranno.<br />

Accennava prima circa le potenzialità<br />

della nostra provincia, fatta però <strong>di</strong> realtà<br />

che si <strong>di</strong>fferenziano per vari aspetti, l’una<br />

dall’altra. Come pensa <strong>di</strong> procedere in tal<br />

senso<br />

All’interno del programma con il quale ci<br />

siamo proposti ai citta<strong>di</strong>ni era previsto anche<br />

questo punto. L’iniziativa che a giorni<br />

prenderà corpo è quella che prevede un<br />

incontro con tutti i 48 sindaci dei comuni<br />

della nostra provincia. Sono convocati<br />

qui, in sala consiliare, per confrontarci<br />

ed ascoltarci, allo scopo <strong>di</strong> costruire un<br />

rapporto stretto e <strong>di</strong>retto per intervenire<br />

coscientemente sulle varie realtà locali<br />

che, come <strong>di</strong>ce lei, si <strong>di</strong>fferenziano l’una<br />

dall’altra. Significa prima conoscerle, poi<br />

stu<strong>di</strong>arle, infine intervenire con coerenza<br />

e adeguatezza. Ed è necessario creare subito<br />

i giusti rapporti con chi ha maggiore<br />

conoscenza delle locali problematiche <strong>di</strong><br />

ogni comune, cioè con i loro primi citta<strong>di</strong>ni,<br />

quei sindaci che fra pochi giorni<br />

incontrerò, perché la provincia è <strong>di</strong> tutti i<br />

citta<strong>di</strong>ni ed i sindaci sono l’espressione <strong>di</strong><br />

una comunità locale e territoriale.<br />

Massimo Trespi<strong>di</strong> incontra il Presidente<br />

della Provincia <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong> Pietro Foroni<br />

Una comunità locale e territoriale che fa<br />

sempre più i conti con una crisi che spaventa<br />

tutti, famiglie ed imprese…<br />

Dobbiamo remare tutti nella stessa <strong>di</strong>rezione,<br />

per far crescere il nostro territorio,<br />

per fare fronte anche a questa crisi economica.<br />

La provincia è un ente <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />

territoriale, che deve mettere<br />

insieme tutte le realtà positive del nostro<br />

territorio, quelle delle associazioni e delle<br />

categorie, quelle del mondo produttivo e<br />

del volontariato, un patrimonio <strong>di</strong> eccellenza<br />

che la nostra provincia possiede.<br />

Arricchito da una cultura <strong>di</strong> operosità, <strong>di</strong><br />

laboriosità, <strong>di</strong> capacità <strong>di</strong> sostenere e promuovere<br />

quei talenti che il nostro territorio<br />

esprime.<br />

Per affrontare i momenti negativi bisogna<br />

partire da ciò che <strong>di</strong> positivo c’è, quella realtà<br />

fatta <strong>di</strong> donne e uomini che con il loro<br />

lavoro, con la loro conoscenza, con la loro<br />

passione, producono, assumono rischi,<br />

fanno impresa, svolgono opere sociali,<br />

sono attivi e propositivi nelle aziende e<br />

nelle loro case.<br />

Tutto questo patrimonio straor<strong>di</strong>nario è<br />

un bene che esiste ed è qui, tra noi e attorno<br />

a noi.<br />

E da qui bisogna partire, con grande slancio,<br />

con spirito <strong>di</strong> solidarietà, <strong>di</strong> coesione<br />

e <strong>di</strong> concor<strong>di</strong>a sociale, per far fronte ad un<br />

momento che indubbiamente è <strong>di</strong>fficile,<br />

ma che <strong>Piacenza</strong> e la nostra provincia ha<br />

i numeri e le risorse per poterlo affrontare<br />

e superare.<br />

Un’ultima domanda, rivolta a metà tra<br />

il Massimo Trespi<strong>di</strong> professore e presidente:<br />

per fare politica quanto ci deve mettere<br />

<strong>di</strong> quella filosofia che insegna ogni giorno<br />

tra i banchi <strong>di</strong> scuola<br />

(sotto i baffi… scappa un sorriso)<br />

beh, si, una buona dose <strong>di</strong> filosofia mista<br />

a psicologia, certamente aiuta… io non<br />

ho mai abbandonato la mia professione<br />

per fare politica, ho sempre continuato ad<br />

insegnare, pensi che il giorno dello spoglio<br />

delle elezioni io ero a scuola a fare gli<br />

scrutini! Questo perché credo che la politica<br />

ha bisogno <strong>di</strong> persone che portino<br />

nella politica l’esperienza, la passione, la<br />

competenza della loro professione. Credo<br />

che ci sia bisogno in politica <strong>di</strong> aria nuova,<br />

donne e uomini che portino con sé<br />

quello che si respira in società, quello che<br />

si vive quoti<strong>di</strong>anamente stando in mezzo<br />

alla gente, a contatto con i problemi <strong>di</strong><br />

tutti i giorni. Il mio mestiere mi porta a<br />

contatto tutti i giorni con tante persone,<br />

con tanti giovani. E questo mi è <strong>di</strong> grande<br />

aiuto. Spesso invece la politica è lontana<br />

dalla gente, dai problemi veri delle persone.<br />

Appena investito dell’incarico ho voluto<br />

fare una cosa che mai era stata fatta<br />

prima: sono andato a conoscere i 380 <strong>di</strong>pendenti<br />

della Provincia, entrando negli<br />

uffici, perché credo nel valore dei rapporti<br />

umani, credo che la qualità delle relazioni<br />

umane sia la premessa fondamentale per<br />

svolgere bene il proprio lavoro. Per questo<br />

il mio ufficio, come ho detto in campagna<br />

elettorale, è il territorio. Per questo sarò, il<br />

più possibile, con la gente, tra la gente.<br />

Grazie presidente per l’ospitalità. Da<br />

parte <strong>di</strong> tutta la redazione del giornale e<br />

dell’intero staff dell’<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong><br />

l’augurio <strong>di</strong> un buonissimo lavoro.<br />

Grazie a voi. Colgo l’occasione per trasmettere<br />

tutti i sentimenti miei <strong>di</strong> sostegno<br />

al mondo del commercio e agli impren<strong>di</strong>tori.<br />

Per far sentire loro vicina la<br />

Provincia, per <strong>di</strong>re che il suo presidente<br />

è vicino ai loro affanni, alla loro fatica, ai<br />

loro sacrifici, al loro lavoro quoti<strong>di</strong>ano,<br />

perché anche attraverso la loro operosità<br />

cresce la nostra comunità. Per questo<br />

sono, ognuno <strong>di</strong> loro, un prezioso patrimonio<br />

da custo<strong>di</strong>re e sostenere.<br />

Massimo Trespi<strong>di</strong> visita gli uffici della Provincia al palazzo dell’Agricoltura<br />

luglio <strong>2009</strong> 9


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L’AVVOCATO RISPONDE<br />

La chiusura dell’esercizio pubblico per motivi<br />

<strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne pubblico è <strong>di</strong> competenza del questore<br />

GIUSEPPE ACCORDINO<br />

avvocato<br />

Legale <strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong><br />

Con una recente decisione<br />

(n. 129 del 4.5.<strong>2009</strong>) la<br />

Corte Costituzionale ha<br />

rigettato il ricorso proposto dalla<br />

Provincia <strong>di</strong> Bolzano che aveva<br />

sollevato un conflitto <strong>di</strong> attribuzione<br />

nei confronti dello Stato,<br />

con riferimento al decreto in data<br />

24.4.08 del Questore <strong>di</strong> Bolzano<br />

con il quale era stata <strong>di</strong>sposta la<br />

sospensione per <strong>di</strong>eci giorni, con<br />

effetto imme<strong>di</strong>ato a decorrere<br />

dalla notificazione del medesimo,<br />

della licenza <strong>di</strong> esercizio rilasciata<br />

dal Sindaco del Comune <strong>di</strong> Bolzano,<br />

per la gestione <strong>di</strong> un bar caffè<br />

sito in Bolzano.<br />

La Provincia ha sostenuto che l’atto<br />

impugnato avrebbe violato alcune<br />

norme in tema <strong>di</strong> autonomia, in<br />

quanto sarebbe lesivo delle competenze<br />

provinciali in materia <strong>di</strong><br />

“esercizi pubblici” assegnate dalle<br />

norme in questione, comprensive<br />

anche delle attribuzioni inerenti<br />

a detta materia e concernenti la<br />

pubblica sicurezza.<br />

Il provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> sospensione<br />

della licenza <strong>di</strong> esercizio era stato,<br />

in concreto, emesso dal Questore<br />

a seguito del verificarsi, in<br />

prossimità o all’interno del locale<br />

pubblico, <strong>di</strong> episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> turbativa<br />

dell’or<strong>di</strong>ne pubblico connessi<br />

all’attività ivi svolta, «comprovata<br />

dalla presenza <strong>di</strong> numerosi avventori,<br />

all’interno ed all’esterno<br />

dell’esercizio, visibilmente alterati<br />

dall’abuso <strong>di</strong> bevande alcoliche»,<br />

che hanno reso necessario l’intervento<br />

della Polizia <strong>di</strong> Stato ed<br />

imposto l’adozione del provve<strong>di</strong>mento,<br />

per scongiurare il verificarsi<br />

<strong>di</strong> situazioni analoghe, atte<br />

a turbare l’or<strong>di</strong>ne pubblico e la<br />

sicurezza.<br />

La Corte Costituzionale ha osservato<br />

che le Province autonome<br />

non sono titolari <strong>di</strong> competenza<br />

propria nella materia dell’or<strong>di</strong>ne<br />

pubblico e della sicurezza, nella<br />

materia cioè relativa «alla prevenzione<br />

dei reati e al mantenimento<br />

dell’or<strong>di</strong>ne pubblico», inteso<br />

quest’ultimo quale «complesso<br />

dei beni giuri<strong>di</strong>ci fondamentali<br />

e degli interessi pubblici primari<br />

sui quali si regge l’or<strong>di</strong>nata e civile<br />

convivenza nella comunità nazionale»,<br />

stante la riserva esclusiva<br />

allo Stato dei provve<strong>di</strong>menti non<br />

riconducibili alla polizia amministrativa.<br />

Dice, inoltre, la Consulta che l’atto<br />

impugnato rientra fra i provve<strong>di</strong>menti,<br />

adottati ex art. 100 del R.D.<br />

16 giugno 1931, n. 773 (Approvazione<br />

del testo unico delle leggi <strong>di</strong><br />

pubblica sicurezza), <strong>di</strong> sospensione<br />

della licenza <strong>di</strong> pubblico esercizio,<br />

la cui finalità - secondo il<br />

costante orientamento della giurisprudenza<br />

amministrativa - «non<br />

è quella <strong>di</strong> sanzionare la condotta<br />

del gestore <strong>di</strong> un pubblico esercizio<br />

per avere consentito la presenza,<br />

nel proprio locale, <strong>di</strong> persone<br />

potenzialmente pericolose per<br />

l’or<strong>di</strong>ne pubblico e la sicurezza<br />

dei citta<strong>di</strong>ni, bensì quella <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>re,<br />

attraverso la chiusura del locale,<br />

il protrarsi <strong>di</strong> una situazione<br />

<strong>di</strong> pericolosità sociale; ragion per<br />

cui si ha riguardo esclusivamente<br />

alla esigenza obiettiva <strong>di</strong> tutelare<br />

l’or<strong>di</strong>ne e la sicurezza dei citta<strong>di</strong>ni,<br />

in<strong>di</strong>pendentemente da ogni<br />

responsabilità dell’esercente».<br />

Il provve<strong>di</strong>mento impugnato dalla<br />

Provincia <strong>di</strong> Bolzano è, in altri<br />

termini, del tutto estraneo alle<br />

finalità che contrad<strong>di</strong>stinguono la<br />

<strong>di</strong>sciplina degli esercizi pubblici,<br />

essendo volto all’esclusivo scopo<br />

della tutela della sicurezza dei citta<strong>di</strong>ni.<br />

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IMPRESE UNCOM PIACENZA<br />

SCADENZE RUBRICA DEL MESE<br />

LUGLIO <strong>2009</strong><br />

caf<br />

Mercoledì 15 luglio<br />

MOD. 730/<strong>2009</strong><br />

Termine per la trasmissione telematica all’Agenzia delle<br />

Entrate da parte dei CAF/professionisti abilitati, delle<br />

<strong>di</strong>chiarazioni elaborate, compresi i modd. 730-1 per la<br />

destinazione dell’8‰ e del 5‰.<br />

IVA - CORRISPETTIVI GRANDE DISTRIBUZIONE<br />

Invio telematico mensile dei corrispettivi relativi al mese<br />

<strong>di</strong> giugno da parte delle imprese della grande <strong>di</strong>stribuzione<br />

commerciale e <strong>di</strong> servizi.<br />

persone fisiche, società <strong>di</strong> persone e soggetti assimilati,<br />

società <strong>di</strong> capitali ed enti non commerciali con esercizio<br />

coincidente con l’anno solare.<br />

DIRITTO ANNUALE CCIAA<br />

SOGGETTI CHE NON BENEFICIANO DELLA PROROGA<br />

Versamento, con la maggiorazione dello 0,40%, del<br />

<strong>di</strong>ritto CCIAA <strong>2009</strong> (co<strong>di</strong>ce tributo 3850). Si rammenta<br />

che il <strong>di</strong>ritto annuale <strong>di</strong> competenza delle CCIAA <strong>di</strong> Monza<br />

e Brianza e della CCIAA <strong>di</strong> Fermo va versato utilizzando<br />

rispettivamente i co<strong>di</strong>ci tributo 3863 e 3866.<br />

RIVALUTAZIONE - IMMOBILI D’IMPRESA<br />

SOGGETTI CHE NON BENEFICIANO DELLA PROROGA<br />

Versamento, con la maggiorazione dello 0,40%:<br />

• dell’imposta sostitutiva (intero importo o prima rata)<br />

pari al 3% per gli immobili ammortizzabili e all’1,5%<br />

per quelli non ammortizzabili dovuta a seguito della<br />

rivalutazione, con effetto anche ai fini fiscali, degli<br />

immobili d’impresa posseduti al 31.12.2008, ex art.<br />

15, commi da 16 a 23, DL n. 185/2008;<br />

• dell’imposta sostitutiva pari al 10% per l’affrancamento<br />

del relativo saldo attivo <strong>di</strong> rivalutazione.<br />

Le scadenze in<strong>di</strong>cate in questa pagina sono puramente in<strong>di</strong>cative e vanno sottoposte a verifica. L’<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong> declina ogni responsabilità per eventuali errori o omissioni.<br />

Giovedì 16 luglio<br />

IVA - LIQUIDAZIONE MENSILE<br />

Liquidazione IVA riferita al mese <strong>di</strong> giugno e versamento<br />

dell’imposta dovuta.<br />

IVA - DICHIARAZIONI D’INTENTO<br />

Presentazione in via telematica della comunicazione dei<br />

dati relativi alle <strong>di</strong>chiarazioni d’intento ricevute nel mese<br />

<strong>di</strong> giugno.<br />

IRPEF - RITENUTE ALLA FONTE SU REDDITI DI LAVO-<br />

RO DIPENDENTE E ASSIMILATI<br />

Versamento delle ritenute operate a giugno relative a<br />

red<strong>di</strong>ti <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong>pendente e assimilati (collaboratori<br />

coor<strong>di</strong>nati e continuativi e lavoratori a progetto – co<strong>di</strong>ce<br />

tributo 1004).<br />

IRPEF - RITENUTE ALLA FONTE SU REDDITI DI LAVO-<br />

RO AUTONOMO<br />

Versamento delle ritenute operate a giugno per red<strong>di</strong>ti <strong>di</strong><br />

lavoro autonomo (co<strong>di</strong>ce tributo 1040).<br />

IRPEF - RITENUTE ALLA FONTE SU DIVIDENDI<br />

Versamento delle ritenute operate (12,50%) relativamente<br />

ai <strong>di</strong>viden<strong>di</strong> corrisposti nel secondo trimestre per<br />

partecipazioni non qualificate e deliberati dall’1.7.98<br />

(co<strong>di</strong>ce tributo 1035).<br />

IRPEF - ALTRE RITENUTE ALLA FONTE<br />

Versamento delle ritenute operate a giugno relative a:<br />

• rapporti <strong>di</strong> commissione, agenzia, me<strong>di</strong>azione e rappresentanza<br />

<strong>di</strong> commercio (co<strong>di</strong>ce tributo 1038);<br />

• utilizzazioni <strong>di</strong> marchi e opere dell’ingegno (co<strong>di</strong>ce<br />

tributo 1040);<br />

• contratti <strong>di</strong> associazione in partecipazione con apporto<br />

<strong>di</strong> lavoro (co<strong>di</strong>ce tributo 1040) e con apporto <strong>di</strong><br />

capitale o misto (co<strong>di</strong>ce tributo 1030) se l’ammontare<br />

dell’apporto è non superiore al 25% del patrimonio<br />

netto dell’associante risultante dall’ultimo bilancio<br />

approvato prima della data <strong>di</strong> stipula del contratto.<br />

RITENUTE ALLA FONTE OPERATE DA CONDOMINI<br />

Versamento delle ritenute (4%) operate a giugno da parte<br />

dei condomini per le prestazioni derivanti da contratti<br />

d’appalto/d’opera effettuate nell’esercizio <strong>di</strong> impresa o<br />

attività commerciali non abituali (co<strong>di</strong>ce tributo 1019 a<br />

titolo <strong>di</strong> IRPEF, 1020 a titolo <strong>di</strong> IRES).<br />

INPS - DIPENDENTI<br />

Versamento dei contributi previdenziali relativi al personale<br />

<strong>di</strong>pendente, per le retribuzioni maturate nel periodo<br />

<strong>di</strong> paga <strong>di</strong> giugno.<br />

INPS - GESTIONE SEPARATA<br />

Versamento del contributo del 17% o 25,72% da parte<br />

dei committenti, sui compensi corrisposti a giugno a collaboratori<br />

coor<strong>di</strong>nati e continuativi, lavoratori a progetto,<br />

collaboratori occasionali, nonché incaricati alla ven<strong>di</strong>ta<br />

a domicilio e lavoratori autonomi occasionali (compenso<br />

superiore a € 5.000).<br />

Versamento da parte dell’associante del contributo dovuto<br />

sui compensi corrisposti a giugno agli associati in<br />

partecipazione con apporto esclusivo <strong>di</strong> lavoro, nella misura<br />

del 17% ovvero 25,72% (soggetti non pensionati e<br />

non iscritti ad altra forma <strong>di</strong> previdenza).<br />

INPS - AGRICOLTURA<br />

Versamento della prima rata <strong>2009</strong> dei contributi previdenziali<br />

sul red<strong>di</strong>to convenzionale da parte dei coltivatori<br />

<strong>di</strong>retti e impren<strong>di</strong>tori agricoli professionali (IAP).<br />

MOD. UNICO <strong>2009</strong> - PERSONE FISICHE<br />

SOGGETTI CHE NON BENEFICIANO DELLA PROROGA<br />

Termine per i versamenti, con la maggiorazione dello<br />

0,40%, relativi a:<br />

• IRPEF (saldo 2008 e primo acconto <strong>2009</strong>);<br />

• ad<strong>di</strong>zionale regionale all’IRPEF (saldo 2008);<br />

• ad<strong>di</strong>zionale comunale all’IRPEF (saldo 2008 e acconto<br />

<strong>2009</strong>);<br />

• imposta sostitutiva regime nuove iniziative (10%) e<br />

contribuenti minimi<br />

• (20%, saldo 2008 e acconto <strong>2009</strong>);<br />

• saldo IVA 2008 con maggiorazione dell’1,2% (0,4%<br />

per mese o frazione <strong>di</strong> mese dal 16.3);<br />

• acconto 20% dell’imposta dovuta per i red<strong>di</strong>ti a tassazione<br />

separata;<br />

• imposta sostitutiva 12-14-16% dovuta per il riallineamento<br />

del valore civile e fiscale dei beni esistenti al<br />

31.12.2008 da quadro EC;<br />

• contributi IVS (saldo 2008 e primo acconto <strong>2009</strong>);<br />

• contributi Gestione separata INPS (saldo 2008 e primo<br />

acconto <strong>2009</strong>).<br />

MOD. UNICO <strong>2009</strong> - SOCIETÀ DI PERSONE<br />

SOGGETTI CHE NON BENEFICIANO DELLA PROROGA<br />

Termine per i versamenti, con la maggiorazione dello<br />

0,40%, relativi a:<br />

• saldo IVA 2008 con maggiorazione dell’1,2% (0,4%<br />

per mese o frazione <strong>di</strong> mese dal 16.3);<br />

• imposta sostitutiva 12-14-16% dovuta per il riallineamento<br />

del valore civile e fiscale dei beni esistenti al<br />

31.12.2008 da quadro EC;<br />

• imposta sostitutiva 12-14-16% dovuta per il riallineamento<br />

del valore civile e fiscale a seguito <strong>di</strong> operazioni<br />

straor<strong>di</strong>narie;<br />

• imposta sostitutiva 16% (unica soluzione) dovuta per<br />

il riallineamento del valore civile e fiscale dei beni<br />

immateriali a seguito <strong>di</strong> operazioni straor<strong>di</strong>narie.<br />

MOD. UNICO <strong>2009</strong> - SOCIETÀ DI CAPITALI ED ENTI<br />

NON COMMERCIALI<br />

SOGGETTI CHE NON BENEFICIANO DELLA PROROGA<br />

Termine entro il quale effettuare, con la maggiorazione<br />

dello 0,40%, da parte dei soggetti con esercizio coincidente<br />

con l’anno solare (approvazione del bilancio nei<br />

termini or<strong>di</strong>nari), i versamenti relativi a:<br />

• saldo IVA 2008 con maggiorazione dell’1,2% (0,4%<br />

per mese o frazione <strong>di</strong> mese dal 16.3);<br />

• IRES (saldo 2008 e primo acconto <strong>2009</strong>);<br />

• imposta sostitutiva 12-14-16% dovuta per il riallineamento<br />

del valore civile e fiscale dei beni esistenti al<br />

31.12.2008 da quadro EC;<br />

• imposta sostitutiva 12-14-16% dovuta per il riallineamento<br />

del valore civile e fiscale a seguito <strong>di</strong> operazioni<br />

straor<strong>di</strong>narie;<br />

• imposta sostitutiva 16% (unica soluzione) dovuta per<br />

il riallineamento del valore civile e fiscale dei beni<br />

immateriali a seguito <strong>di</strong> operazioni straor<strong>di</strong>narie.<br />

MOD. UNICO <strong>2009</strong> - SOCIETÀ DI CAPITALI ED ENTI<br />

NON COMMERCIALI<br />

Versamento senza maggiorazione dello 0,40%, per i<br />

soggetti con esercizio coincidente con l’anno solare e<br />

approvazione del bilancio, nel mese <strong>di</strong> giugno (entro il<br />

29.6.<strong>2009</strong> per particolari esigenze ex art. 2364 C.c.):<br />

• saldo IVA 2008 con maggiorazione dell’1,6% (0,4%<br />

per mese o frazione <strong>di</strong> mese dal 16.3);<br />

• IRES (saldo 2008 e primo acconto <strong>2009</strong>);<br />

• IRAP (saldo 2008 e primo acconto <strong>2009</strong>).<br />

MOD. IRAP <strong>2009</strong><br />

SOGGETTI CHE NON BENEFICIANO DELLA PROROGA<br />

Versamento dell’IRAP (saldo 2008 e primo acconto<br />

<strong>2009</strong>), con la maggiorazione dello 0,40%, da parte <strong>di</strong><br />

Lunedì 20 luglio<br />

IVA COMUNITARIA - ELENCHI INTRASTAT MENSILI<br />

Presentazione, degli elenchi riepilogativi delle cessioni<br />

e degli acquisti intracomunitari registrati o soggetti a<br />

registrazione, relativi a giugno.<br />

La presentazione può essere effettuata anche con l’apposito<br />

software Intr@Web. Utilizzando la modalità telematica<br />

<strong>di</strong> presentazione, l’invio può essere effettuato<br />

entro il 25 luglio.<br />

VERIFICHE PERIODICHE - REGISTRATORI DI CASSA<br />

Invio telematico all’Agenzia delle Entrate dei dati relativi<br />

alle verifiche perio<strong>di</strong>che dei registratori <strong>di</strong> cassa<br />

effettuati nel secondo trimestre, da parte dei laboratori<br />

e fabbricanti abilitati.<br />

Venerdì 31 luglio<br />

IVA COMUNITARIA - ELENCHI INTRASTAT TRIMESTRALI<br />

Presentazione degli elenchi riepilogativi delle cessioni<br />

intracomunitarie registrate o soggette a registrazione,<br />

relativamente al secondo trimestre.<br />

La presentazione può essere effettuata anche con l’apposito<br />

software Intr@Web. Utilizzando la modalità telematica<br />

<strong>di</strong> presentazione, l’invio può essere effettuato<br />

entro il 5 agosto.<br />

IVA - CREDITO TRIMESTRALE<br />

Presentazione all’Agenzia delle Entrate, esclusivamente<br />

in via telematica, della richiesta <strong>di</strong> rimborso/compensazione<br />

del cre<strong>di</strong>to IVA relativo al secondo trimestre, utilizzando<br />

il mod. IVA TR.<br />

INPS - DIPENDENTI<br />

• Invio telematico del mod. DM 10/2 per le denunce<br />

contributive del mese <strong>di</strong> giugno;<br />

• Invio telematico del mod. Emens per le retribuzioni<br />

corrisposte nel mese <strong>di</strong> giugno. L’adempimento interessa<br />

anche i compensi corrisposti a collaboratori<br />

coor<strong>di</strong>nati e continuativi/lavoratori a progetto, incaricati<br />

alla ven<strong>di</strong>ta a domicilio, lavoratori autonomi<br />

occasionali, nonché associati in partecipazione con<br />

apporto esclusivo <strong>di</strong> lavoro.<br />

INPS - AGRICOLTURA<br />

Invio telematico del mod. DMAG relativo alla denuncia<br />

delle retribuzioni degli operai agricoli erogate nel secondo<br />

trimestre.<br />

MOD. 770/<strong>2009</strong> SEMPLIFICATO Termine per l’invio telematico,<br />

<strong>di</strong>retto o tramite interme<strong>di</strong>ari abilitati, del<br />

mod. 770 Semplificato relativo al 2008.<br />

MOD. 770/<strong>2009</strong> ORDINARIO Termine per l’invio telematico,<br />

<strong>di</strong>retto o tramite interme<strong>di</strong>ari abilitati, del<br />

mod. 770 Or<strong>di</strong>nario relativo al 2008.<br />

12 luglio <strong>2009</strong>


IMPRESE UNCOM PIACENZA<br />

CAF IMPRESE RUBRICAUNCOM<br />

CONTABILITÀ<br />

caf<br />

Dichiarazione Irap<br />

Gli agenti <strong>di</strong> commercio e i promotori finanziari (senza Autonoma<br />

organizzazione) possono ritenersi esclusi dall’Irap<br />

Sentenze Corte Cassazione 26.5.<strong>2009</strong>, nn. 12108, 12109, 12110 e 12111<br />

Secondo la sentenza appena citata, coloro che possono <strong>di</strong>mostrare <strong>di</strong> esercitare la propria<br />

attività senza un’autonoma organizzazione non sono tenuti al versamento dell’IRAP. Oltre a<br />

con<strong>di</strong>zionare la sorte dei contenziosi in essere e aprire la strada a nuove istanze <strong>di</strong> rimborso<br />

per gli anni pregressi, la recente giurisprudenza si riflette anche sulla (non) compilazione<br />

del mod. IRAP <strong>2009</strong>. Come noto, l’art. 2, D.Lgs. n. 446/97, stabilisce quale presupposto impositivo<br />

dell’IRAP “l’esercizio abituale <strong>di</strong> un’attività autonomamente organizzata <strong>di</strong>retta<br />

alla produzione o allo scambio <strong>di</strong> beni ovvero alla prestazione <strong>di</strong> servizi”.<br />

LE PRECEDENTI PRONUNCE DELLA CORTE<br />

DI CASSAZIONE<br />

Come accennato, in passato la Corte <strong>di</strong><br />

Cassazione in merito all’assoggettamento<br />

ad IRAP degli agenti <strong>di</strong> commercio e dei<br />

promotori finanziari non ha assunto posizioni<br />

univoche, come si evince, in particolare,<br />

nelle seguenti 3 sentenze emanate<br />

nel 2007.<br />

AGENTE DI COMMERCIO<br />

30.3.2007, n. 7899<br />

Solo per il lavoro autonomo-professionale,<br />

dove la prestazione del contribuente<br />

costituisce <strong>di</strong> regola l’elemento essenziale,<br />

si impone un’indagine sulla ricorrenza<br />

del presupposto impositivo, potendo lo<br />

stesso essere esercitato anche in assenza<br />

<strong>di</strong> un’autonoma organizzazione. Tale<br />

requisito “è invece intrinseco ed immanente<br />

ad ogni attività a connotato impren<strong>di</strong>toriale<br />

quale quelle rientranti nelle<br />

categorie dell’art. 2195, c.c. ...”. Di fatto, “la<br />

parziale apertura della Corte Costituzionale<br />

... riguarda ... esclusivamente il lavoro<br />

autonomo ...”. I red<strong>di</strong>ti derivanti dallo<br />

svolgimento dell’attività <strong>di</strong> agente o rappresentante<br />

<strong>di</strong> commercio, rientrando<br />

nella citata previsione dell’art. 2195, C.c.,<br />

sono qualificabili come red<strong>di</strong>ti d’impresa<br />

e pertanto devono essere assoggettati<br />

ad IRAP. Ciò anche nel caso <strong>di</strong> soggetto<br />

operante in regime <strong>di</strong> contabilità semplificata.<br />

PROMOTORE FINANZIARIO<br />

16.2.2007, n. 3673<br />

“L’esistenza <strong>di</strong> un’autonoma organizzazione<br />

... non dev’essere intesa in senso soggettivo,<br />

... ma in senso oggettivo, come esistenza<br />

<strong>di</strong> un apparato esterno alla persona del<br />

professionista e <strong>di</strong>stinto da lui, risultante<br />

dall’aggregazione <strong>di</strong> beni strumentali e/o <strong>di</strong><br />

lavoro altrui”. In particolare, l’IRAP è dovuta<br />

dal promotore finanziario solo quando la<br />

combinazione <strong>di</strong> mezzi e persone prevale<br />

sull’apporto del titolare.<br />

2.4.2007, n. 8177<br />

Il promotore finanziario “è una figura<br />

che oscilla tra il polo del lavoro subor<strong>di</strong>nato<br />

<strong>di</strong>pendente e quello dell’attività<br />

impren<strong>di</strong>toriale”. In particolare tale attività,<br />

quando è svolta da un impren<strong>di</strong>tore,<br />

rientra “tra le attività ausiliarie previste<br />

dall’art. 2195, n. 5, cod. civ. e costituisce,<br />

dunque, impresa commerciale”. L’assoggettamento<br />

ad IRAP del promotore finanziario<br />

richiede una valutazione complessiva<br />

dell’attività esercitata, la quale<br />

può assumere connotazioni variabili tra<br />

la figura del lavoro subor<strong>di</strong>nato, esente<br />

da imposta, quella del lavoro autonomo,<br />

assoggettabile ad IRAP solo in presenza<br />

<strong>di</strong> un’autonoma organizzazione, e quella<br />

dell’attività d’impresa, pacificamente<br />

sottoposta ad imposizione. Di fatto, per<br />

determinare l’assoggettamento al tributo<br />

in esame, emerge “la necessità <strong>di</strong> procedere<br />

ad una valutazione caso per caso”.<br />

Da tali pronunce emerge la <strong>di</strong>versità delle<br />

posizioni interpretative che si pongono<br />

tra la necessità <strong>di</strong> valutare caso per caso<br />

la situazione concreta dell’agente <strong>di</strong> commercio<br />

/ promotore finanziario e l’assoggettamento<br />

tout court <strong>di</strong> tali soggetti per<br />

il solo fatto <strong>di</strong> esercitare una delle attività<br />

ausiliarie in<strong>di</strong>cate nell’art. 2195, C.c.<br />

LA POSIZIONE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE<br />

L’Agenzia delle Entrate nella citata Circolare<br />

n. 45/E ha affermato l’assoggettamento<br />

ad IRAP del red<strong>di</strong>to prodotto dagli<br />

agenti <strong>di</strong> commercio e dai promotori finanziari<br />

basandosi, tra l’altro, su quanto<br />

sostenuto dalla Corte <strong>di</strong> Cassazione nella<br />

citata Sentenza n. 7899/2007 secondo la<br />

quale il red<strong>di</strong>to <strong>di</strong> un agente <strong>di</strong> commercio,<br />

che svolge attività commerciale ex<br />

art. 2195 C.c. è qualificabile come red<strong>di</strong>to<br />

d’impresa, con conseguente “automatica”<br />

sussistenza del requisito dell’autonoma<br />

organizzazione.<br />

LE RECENTI PRONUNCE DELLE SEZIONI<br />

UNITE DELLA CORTE DI CASSAZIONE<br />

A fronte <strong>di</strong> 4 <strong>di</strong>stinti ricorsi proposti<br />

dall’Agenzia delle Entrate avverso specifiche<br />

sentenze <strong>di</strong> secondo grado sulla medesima<br />

questione dell’assoggettamento<br />

o meno ad IRAP dell’attività dell’agente<br />

<strong>di</strong> commercio / promotore finanziario, le<br />

Sezioni Unite della Corte <strong>di</strong> Cassazione,<br />

con le citate sentenze, hanno innanzitutto<br />

affermato che per verificare l’assoggettamento<br />

ad IRAP dei soggetti in esame è<br />

essenziale in<strong>di</strong>viduare se le attività ausiliarie<br />

ex art. 2195, C.c. siano qualificabili<br />

nell’ambito dell’attività d’impresa o <strong>di</strong><br />

lavoro autonomo.<br />

A tal fine, secondo la Corte <strong>di</strong> Cassazione,<br />

non è utilizzabile né la <strong>di</strong>stinzione civilistica<br />

delle nozioni <strong>di</strong> impren<strong>di</strong>tore e lavoratore<br />

autonomo né quella prevista ai<br />

fini delle imposte <strong>di</strong>rette.<br />

In particolare, nell’ambito del TUIR, la <strong>di</strong>stinzione<br />

tra attività d’impresa e <strong>di</strong> lavoro<br />

autonomo si basa esclusivamente su elementi<br />

qualitativi: sono infatti incluse nel<br />

red<strong>di</strong>to d’impresa tutte le attività che hanno<br />

natura oggettivamente commerciale.<br />

Non assume invece alcuna rilevanza<br />

l’aspetto quantitativo, ossia la <strong>di</strong>mensione<br />

organizzativa dell’attività e il peso del<br />

lavoro personale rispetto all’impiego <strong>di</strong><br />

mezzi e <strong>di</strong> lavoro altrui. In base all’art. 55,<br />

TUIR, sono considerate produttive <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to<br />

d’impresa le attività ausiliarie <strong>di</strong> cui<br />

al citato art. 2195, C.c. “anche se non organizzate<br />

in forma d’impresa”.<br />

La Corte sul punto afferma che “a quel che<br />

è stabilito per le imposte sul red<strong>di</strong>to non<br />

può essere riconosciuta una efficacia<br />

con<strong>di</strong>zionante ai fini dell’interpretazione<br />

<strong>di</strong> imposte, come è l’IRAP, che rispondono<br />

ad altri criteri e ad una <strong>di</strong>versa ratio impositiva”.<br />

Va considerato infatti che:<br />

“... esiste tra «il territorio dell’impresa» e il<br />

«territorio del lavoro autonomo» un’area<br />

grigia, una linea mobile <strong>di</strong> confine, rappresentata<br />

dallo svolgimento delle attività<br />

ausiliarie <strong>di</strong> cui all’art. 2195, c.c., le<br />

quali, pur essendo ai fini delle imposte sul<br />

red<strong>di</strong>to considerate produttive <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to<br />

d’impresa, possono essere (e spesso sono)<br />

svolte dal soggetto senza «organizzazione<br />

<strong>di</strong> capitali o lavoro altrui».”<br />

Pertanto, pur ribadendo che ai fini IIDD<br />

l’attività esercitata dall’agente <strong>di</strong> commercio<br />

/ promotore finanziario è produttiva<br />

<strong>di</strong> red<strong>di</strong>to d’impresa, la Corte <strong>di</strong><br />

Cassazione ritiene che tale qualificazione<br />

non è necessariamente “trasferibile” in<br />

ambito IRAP.<br />

Partendo dal presupposto che l’IRAP, come<br />

affermato anche dalla Corte Costituzionale<br />

nella citata sentenza n. 156, è un’imposta a<br />

carattere reale, secondo la Cassazione, se le<br />

attività in esame venissero considerate tout<br />

court attività d’impresa:<br />

“... l’imposta non troverebbe corrispondenza<br />

nella sua ratio, e finirebbe per<br />

colpire una «base fittizia», un «fatto non<br />

reale», in contrad<strong>di</strong>zione con una interpretazione<br />

costituzionalmente orientata<br />

del presupposto impositivo.<br />

Non è, infatti, la oggettiva natura dell’attività<br />

svolta, ad essere alla base dell’imposta,<br />

ma il modo - autonoma organizzazione<br />

- in cui la stessa è svolta, ad essere<br />

la razionale giustificazione <strong>di</strong> una imposizione<br />

sul valore aggiunto prodotto, un<br />

quid che eccede il lavoro personale del<br />

soggetto agente ed implica appunto «l’organizzazione<br />

<strong>di</strong> capitali o lavoro altrui»: se<br />

ciò non fosse, e il lavoro personale bastasse,<br />

l’imposta considerata, non solo non<br />

sarebbe vincolata all’esistenza <strong>di</strong> una «autonoma<br />

organizzazione», ma si trasforme-<br />

luglio <strong>2009</strong> 13


IMPRESE UNCOM PIACENZA<br />

CAF IMPRESE RUBRICAUNCOM<br />

caf<br />

rebbe inevitabilmente in una sostanziale<br />

«imposta sul red<strong>di</strong>to».”<br />

Tenuto inoltre conto che:<br />

la normativa specifica relativa all’attività<br />

<strong>di</strong> agente <strong>di</strong> commercio / promotore<br />

finanziario non impone al soggetto <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> una particolare struttura per<br />

l’esercizio dell’attività;<br />

con particolare riguardo all’agente <strong>di</strong><br />

commercio, la Direttiva comunitaria n.<br />

86/653/CEE definisce la relativa attività<br />

quale “attività professionale” consistente<br />

in una prestazione d’opera per l’esercizio<br />

della quale non è necessaria una<br />

struttura d’impresa, e ciò a prescindere<br />

dall’assunzione del rischio per la conclusione<br />

del contratto e dal pagamento<br />

a provvigione. La presenza <strong>di</strong> tali elementi<br />

non determina necessariamente<br />

la trasformazione dell’attività professionale<br />

in attività d’impresa, come non<br />

lo determina l’obbligatorietà dell’iscrizione<br />

in un determinato ruolo;<br />

la Cassazione, dopo aver specificato che:<br />

“... anche con riferimento all’agente <strong>di</strong><br />

commercio e al promotore finanziario<br />

(quest’ultimo per l’ipotesi che lo stesso non<br />

sia un lavoratore <strong>di</strong>pendente...) deve essere<br />

riba<strong>di</strong>to il principio che la soggezione<br />

ad IRAP della loro attività è possibile solo<br />

nell’ipotesi nelle quali sussista il requisito<br />

dell’autonoma organizzazione...”<br />

sancisce il seguente principio <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto in<br />

materia <strong>di</strong> IRAP:<br />

“... il requisito dell’autonoma organizzazione,<br />

il cui accertamento spetta al giu<strong>di</strong>ce<br />

<strong>di</strong> merito ed è insindacabile in sede<br />

<strong>di</strong> legittimità se congruamente motivato,<br />

ricorre quanto il contribuente:<br />

a) sia, sotto qualsiasi forma, il responsabile<br />

dell’organizzazione, e non sia quin<strong>di</strong><br />

inserito in strutture organizzative riferibili<br />

ad altrui responsabilità ed interesse;<br />

b) impieghi beni strumentali eccedenti,<br />

secondo l’id quod plerumque acci<strong>di</strong>t, il<br />

minimo in<strong>di</strong>spensabile per l’esercizio<br />

dell’attività in assenza <strong>di</strong> organizzazione,<br />

oppure si avvalga in modo non occasionale,<br />

<strong>di</strong> lavoro altrui”.<br />

AGENTE DI COMMERCIO / PROMOTORE<br />

FINANZIARIO<br />

Assoggettamento a Irap solo se<br />

presenza <strong>di</strong> autonoma organizzazione<br />

GLI EFFETTI DELLA NUOVA<br />

INTERPRETAZIONE GIURISPRUDENZIALE<br />

Le recenti sentenze della Corte <strong>di</strong> Cassazione:<br />

con<strong>di</strong>zionano la sorte dei contenziosi in<br />

essere, in quanto, in assenza <strong>di</strong> un’autonoma<br />

organizzazione, all’agente <strong>di</strong><br />

commercio / promotore finanziario va<br />

riconosciuta la legittimità al non assoggettamento<br />

ad IRAP, con conseguente<br />

<strong>di</strong>ritto ad ottenere il rimborso <strong>di</strong> quanto<br />

corrisposto;<br />

aprono la strada a nuove istanze <strong>di</strong> rimborso<br />

per gli anni pregressi;<br />

impongono una valutazione in sede <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sposizione<br />

del mod. IRAP <strong>2009</strong>; infatti,<br />

se il contribuente è privo <strong>di</strong> un’autonoma<br />

organizzazione, secondo la Cassazione non<br />

è assoggettato ad imposta e pertanto non è<br />

tenuto né al versamento né alla compilazione<br />

della relativa <strong>di</strong>chiarazione;<br />

dovrebbero “imporre” all’Agenzia delle<br />

Entrate <strong>di</strong> rivedere la propria posizione<br />

sulla questione.<br />

ONERE DELLA PROVA - RIMBORSO IRAP<br />

Va evidenziato comunque che, come affermato<br />

nelle sentenze in esame, “costituisce<br />

onere del contribuente che chieda il<br />

rimborso dell’imposta asseritamente non<br />

dovuta dare la prova dell’assenza delle ...<br />

con<strong>di</strong>zioni” (assenza <strong>di</strong> autonoma organizzazione).<br />

A tale proposito, secondo la citata Circolare<br />

n. 45/E se il contribuente agisce per<br />

il rimborso deve descrivere l’organizzazione<br />

della sua attività e provare l’assenza<br />

dell’autonoma organizzazione esibendo<br />

copia delle scritture contabili (registro<br />

beni ammortizzabili) e della <strong>di</strong>chiarazione<br />

dei red<strong>di</strong>ti.<br />

Fornendo i citati documenti, l’agente / promotore<br />

è in grado <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare che esercita<br />

l’attività senza impiego <strong>di</strong> collaboratori /<br />

segretarie, utilizzando il “minimo in<strong>di</strong>spensabile”<br />

quale un’autovettura, un personal<br />

computer ed un telefono cellulare.<br />

Torrefazione Musetti S.r.l. - Via G. Marcora, 2/4 29010 Pontenure (PC)<br />

Tel +39 0523 692811 - Fax 0523 692828 - www.musetti.it<br />

14 luglio <strong>2009</strong>


IMPRESE UNCOM PIACENZA<br />

IMPRESE UNCOM PIACENZA<br />

CAF IMPRESE RUBRICAUNCOM<br />

caf<br />

Appren<strong>di</strong>stato<br />

professionalizzante<br />

Ministero Lavoro - Risposta<br />

ad interpello 05/06/<strong>2009</strong> n. 49<br />

Il Ministero del Lavoro, con risposta all’interpello<br />

n. 49 del 5 giugno <strong>2009</strong>, ha chiarito che,<br />

in assenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse in<strong>di</strong>cazioni contenute<br />

nella <strong>di</strong>sciplina del contratto <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>stato<br />

professionalizzante dettata dalle Regioni<br />

ovvero dalle parti sociali, ai sensi dell’art. 49<br />

del D.Lgs. 276/2003, il rapporto <strong>di</strong> associazione<br />

in partecipazione non è compatibile<br />

con il ruolo <strong>di</strong> tutor, dovendosi far riferimento<br />

a quanto <strong>di</strong>sposto dal D.M. 28 febbraio 2000.<br />

Il suddetto decreto, infatti, stabilisce sia<br />

i requisiti che il tutor deve avere per poter<br />

rivestire tale ruolo (possedere un livello <strong>di</strong> inquadramento<br />

contrattuale pari o superiore a<br />

quello che l’appren<strong>di</strong>sta conseguirà alla fine<br />

del periodo <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>stato; svolgere attività<br />

lavorative coerenti con quelle dell’appren<strong>di</strong>sta;<br />

possedere almeno tre anni <strong>di</strong> esperienza<br />

lavorativa), sia la tipologia <strong>di</strong> rapporto che lo<br />

stesso intrattiene con l’impresa. In particolare,<br />

le funzioni <strong>di</strong> tutor possono essere svolte:<br />

- da un lavoratore qualificato designato<br />

dall’impresa;<br />

- nel caso <strong>di</strong> imprese con meno <strong>di</strong> 15 <strong>di</strong>pendenti<br />

e nelle imprese artigiane, dal titolare<br />

dell’impresa stessa, da un socio o da un<br />

familiare coa<strong>di</strong>uvante.<br />

Titolare <strong>di</strong> farmacia<br />

Ministero Lavoro - Risposta<br />

ad interpello 05/06/<strong>2009</strong> n. 50<br />

Il Ministero del Lavoro, con risposta all’interpello<br />

n. 50 del 5 giugno <strong>2009</strong>, ha chiarito<br />

che il titolare <strong>di</strong> farmacia, essendo<br />

considerato “professionista” e non “commerciante”,<br />

sebbene possa esercitare la<br />

propria attività in forma <strong>di</strong> impresa, risulta<br />

obbligato esclusivamente all’iscrizione nei<br />

confronti della propria Cassa <strong>di</strong> categoria<br />

- ENPAF e tale circostanza preclude l’iscrizione<br />

del medesimo alla Gestione commercianti<br />

presso l’INPS. Per tale motivo<br />

non può fruire della contribuzione dovuta<br />

per il finanziamento dell’assegno per il nucleo<br />

familiare (ex CUAF) in misura ridotta<br />

ex art. 20, comma 1, punto 1) del D.L. n.<br />

30/1974, conv. da L. n. 114/1974.<br />

Diversamente, i coa<strong>di</strong>utori familiari che<br />

collaborano con il farmacista nello svolgimento<br />

dell’attività commerciale, essendo<br />

preposti alla ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> prodotti non farmaceutici,<br />

sono tenuti ad iscriversi alla<br />

Gestione commercianti dell’INPS; in tal<br />

modo, gli stessi possono fruire della tutela<br />

previdenziale prevista per tale categoria<br />

<strong>di</strong> lavoratori, anche in assenza <strong>di</strong> obbligo<br />

<strong>di</strong> iscrizione del titolare <strong>di</strong> farmacia alla<br />

Gestione INPS.<br />

La detenzione non giustifica<br />

<strong>di</strong> per sé il licenziamento<br />

Cassazione<br />

Sentenza 01/06/<strong>2009</strong> n. 12271<br />

La Corte <strong>di</strong> Cassazione, con la sentenza n.<br />

12271 dell’1 giugno <strong>2009</strong>, ha stabilito che<br />

la carcerazione preventiva o esecutiva per<br />

fatti estranei allo svolgimento del rapporto<br />

<strong>di</strong> lavoro non costituisce inadempimento<br />

degli obblighi contrattuali, ma è un fatto<br />

oggettivo che determina la sopravvenuta<br />

temporanea impossibilità della prestazione<br />

lavorativa.<br />

L’interesse del datore <strong>di</strong> lavoro a ricevere<br />

le ulteriori prestazioni del lavoratore detenuto,<br />

infatti, deve essere valutato in base<br />

a criteri oggettivi, costituiti dalle esigenze<br />

oggettive dell’impresa, valutate tenendo<br />

conto delle <strong>di</strong>mensioni della stessa, del<br />

tipo <strong>di</strong> organizzazione tecnico-produttiva,<br />

della natura ed importanza delle mansioni<br />

del lavoratore detenuto, della possibilità <strong>di</strong><br />

affidare ad altri le sue mansioni senza assumere<br />

nuovo personale e, in generale, <strong>di</strong><br />

ogni altra circostanza rilevante ai fini della<br />

determinazione della misura della tollerabilità<br />

dell’assenza.<br />

caf<br />

luglio <strong>2009</strong> 15


E.Bi.Ter. Ente Bilaterale Terziario <strong>Piacenza</strong><br />

L’E.Bi.Ter. (Ente Bilaterale del Terziario, <strong>di</strong>stribuzione e servizi), organismo previsto dal<br />

C.C.N.L., al fine <strong>di</strong> aiutare lo sviluppo delle <strong>di</strong>tte locali e tutelare i <strong>di</strong>pendenti del comparto,<br />

eroga le seguenti prestazioni:<br />

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO<br />

VISTI DI CONFORMITÀ ALL’ASSUNZIONE DI APPRENDISTI<br />

COMMISSIONI DI CONCILIAZIONE E ARBITRATO<br />

PRESTAZIONI DI SOSTEGNO AL REDDITO NELLA SEGUENTE FORMA:<br />

per i lavoratori:<br />

RIMBORSO SPESE PER PROTESI OCULISTICHE, ACUSTICHE E ORTOPEDICHE<br />

BORSE DI STUDIO E BUONI LIBRO PER I FIGLI DEI LAVORATORI<br />

CONTRIBUTO SPESE PER ASSISTENZA FIGLI DISABILI<br />

CONTRIBUTO ASTENSIONE FACOLTATIVA POST MATERNITÀ<br />

per le <strong>di</strong>tte:<br />

CONTRIBUTO PER LAVORATORI LICENZIATI PER GIUSTIFICATO MOTIVO OGGETTIVO<br />

E PRIVI DEL DIRITTO ALL’INDENNITÀ DI MOBILITÀ<br />

CONTRIBUTO PER SOSPENSIONI DOVUTE A RISTRUTTURAZIONI<br />

E/O RIORGANIZZAZIONE AZIENDALE<br />

CONTRIBUTO PER SOSPENSIONE ATTIVITÀ LAVORATIVA NON IMPUTABILE<br />

ALL’AZIENDA<br />

Centro Servizi Territoriali<br />

EBURT - <strong>Piacenza</strong><br />

L’Organismo Paritetico Provinciale svolge i compiti<br />

previsti dall’art. 20 del D. Lgs. n 626/94:<br />

forma i lavoratori in materia <strong>di</strong> prevenzione<br />

infortuni sul lavoro<br />

forma i rappresentanti dei lavoratori<br />

in tema <strong>di</strong> sicurezza<br />

orienta le aziende sulla corretta<br />

applicazione delle <strong>di</strong>sposizioni legislative<br />

da parte delle aziende in collaborazione<br />

con gli enti preposti<br />

L’Ente Bilaterale Turismo dell’Emilia Romagna<br />

vede la partecipazione delle associazioni sindacali<br />

dei lavoratori FILCAMS CGIL - FISASCAT CISL - UIL-<br />

TUCS UIL e delle associazioni regionali del settore<br />

aderenti a FEDERALBERGHI , FEDERAZIONE PUBBLICI<br />

ESERCIZI FIPE , FEDERAZIONE AGENZIE DI VIAGGIO<br />

FIAVET E FAITA FEDERAZIONE CAMPEGGI.<br />

Il C.S.T. Eburt <strong>Piacenza</strong> organizza perio<strong>di</strong>camente<br />

iniziative formative gratuite per il personale del settore,<br />

prossimo corso in programma “BARMAN”.<br />

Inoltre rilascia i visti <strong>di</strong> conformità per l’assunzione<br />

<strong>di</strong> appren<strong>di</strong>sti nel settore.


IMPRESE UNCOM PIACENZA<br />

CAF IMPRESE UNCOM<br />

Nuovi adempimenti del garante<br />

Per ogni eventuale informazione<br />

contattare i numeri<br />

# 0523/461863 (Manuela)<br />

# 0523/461807 (Patrizia)<br />

oppure inviare una e mail ai seguenti in<strong>di</strong>rizzi:<br />

e.marcotti@cafi mprese.com<br />

p.bosini@cafi mprese.com<br />

caf<br />

Con nuovi comunicati il Garante per la privacy ha dettato nuove in<strong>di</strong>cazioni relativi a<br />

determinati settori e figure qui <strong>di</strong> seguito descritti:<br />

1. Rottamazione Pc. Non si sa mai chi può sbirciare nella tua<br />

spazzatura elettronica. Per questo il Garante ha messo a punto<br />

una serie <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazioni per evitare che, al momento <strong>di</strong> <strong>di</strong>smettere<br />

apparecchiature elettriche ed elettroniche (anzitutto pc, ma anche<br />

cd rom o dvd), rimangano in memoria nomi, in<strong>di</strong>rizzi mail,<br />

rubriche telefoniche, foto, filmati, numero <strong>di</strong> conto bancario, dati<br />

personali in generale, anche <strong>di</strong> tipo sensibile come quelli sanitari,<br />

riferiti non solo all’utilizzatore, ma anche a terzi.Da oggi in poi, privati citta<strong>di</strong>ni, professionisti,<br />

ma anche aziende che intendono <strong>di</strong>smettere il proprio “usato” o consegnarlo ai punti<br />

<strong>di</strong> raccolta per lo smaltimento dovranno preoccuparsi <strong>di</strong> cancellare in maniera definitiva<br />

- anche con l’aiuto degli stessi riven<strong>di</strong>tori o se proprio necessario <strong>di</strong> tecnici specializzati - i<br />

dati personali memorizzati. Questo innanzitutto allo scopo <strong>di</strong> non esporsi e non esporre<br />

altri a rischi anche gravi, come ad esempio la manipolazione <strong>di</strong> dati e il furto <strong>di</strong> identità.<br />

2. Videosorveglianza Sono in corso in tutta Italia ispezioni su<br />

40 sistemi <strong>di</strong> videosorveglianza installati da, società private,<br />

istituti <strong>di</strong> vigilanza che trattano dati personali anche per conto<br />

terzi. Il Garante privacy, che si avvale della collaborazione del<br />

Comando unità speciali della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> finanza, intende verificare<br />

il rispetto delle regole già fissate dall’Autorità con il provve<strong>di</strong>mento<br />

generale del 2004 e <strong>di</strong>segnare un quadro aggiornato<br />

sull’attuale impiego dei sistemi <strong>di</strong> videosorveglianza in <strong>di</strong>versi ambiti, sia pubblici sia<br />

privati. É in crescita costante, infatti, il ricorso alle telecamere <strong>di</strong> controllo in aree aperte<br />

al pubblico e in aree private così come l’utilizzo <strong>di</strong> tecnologie sofisticate e sistemi miniaturizzati.Gli<br />

accertamenti del Garante mirano anche a far emergere eventuali aspetti<br />

non ancora specificamente <strong>di</strong>sciplinati dalla normativa.<br />

POSTA CERTIFICATA<br />

Il Decreto Legge n. 185 del 29/11/2008 convertito in legge n 2<br />

del 28/01/<strong>2009</strong> ha introdotto importanti novità in tema <strong>di</strong> Posta<br />

Elettronica Certificata.<br />

In particolare si prevede che: I professionisti iscritti in albi ed<br />

elenchi istituiti con legge dello Stato comunicano ai rispettivi<br />

or<strong>di</strong>ni o collegi il proprio in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> posta elettronica certificata<br />

entro un anno dalla data <strong>di</strong> entrata in vigore della presente<br />

legge con decorrenza effettiva dal 28/01/2010. Gli or<strong>di</strong>ni e i<br />

collegi pubblicano in un elenco consultabile in via telematica<br />

i dati identificativi degli iscritti con il relativo in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> posta<br />

elettronica certificata<br />

Le imprese <strong>di</strong> nuova costituzione in forma societaria sono tenute<br />

a in<strong>di</strong>care il proprio in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> posta elettronica certificata<br />

nella domanda <strong>di</strong> iscrizione al registro delle imprese.<br />

Entro il 28/01/2012 tutte le altre imprese, già costituite in forma<br />

societaria devono comunicare al registro delle imprese l’in<strong>di</strong>rizzo<br />

<strong>di</strong> posta elettronica certificata. L’iscrizione dell’in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong><br />

posta elettronica certificata nel registro delle imprese e le sue<br />

successive eventuali variazioni sono esenti dall’imposta <strong>di</strong> bollo<br />

e dai <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> segreteria.<br />

Al fine <strong>di</strong> ottemperare agli obblighi legislativi il nostro CAF Imprese<br />

Uncom <strong>Piacenza</strong> si è attivato ed è <strong>di</strong>sponibile a fornire alle<br />

aziende il servizio <strong>di</strong> dotazione <strong>di</strong> Posta Elettronica Certificata.<br />

Per informazioni potete rivolgerVi all’ufficio Amministrazione<br />

del Caf ai numeri:<br />

# 0523/461863 (Manuela Marcotti)<br />

# 0523/461807 (Patrizia Bosini)<br />

TEMP ON WEB<br />

La legge istitutiva del libro unico del lavoro (133 del 6 agosto<br />

2008) ha decretato l’abrogazione del libro delle presenze che,<br />

comunque, devono essere rilevate e inserite nel L.U.L. (Libro<br />

Unico del Lavoro).<br />

Il libro Unico del lavoro è lo strumento atto a documentare la<br />

gestione del rapporto <strong>di</strong> lavoro, la situazione occupazionale del<br />

datore <strong>di</strong> lavoro ed il regolare trattamento delle risorse umane<br />

sotto il profilo contrattuale, previdenziale, assicurativo, fiscale<br />

e lavoristico. Caf Uncom <strong>Piacenza</strong> al fine <strong>di</strong> velocizzare la registrazione<br />

e la trasmissione dei dati presenza lavoratori, ha attivato<br />

il servizio “Temp on Web” con il quale è possibile inviarli<br />

in forma elettronica.<br />

Per l’anno <strong>2009</strong> offriamo gratuitamente il servizio <strong>di</strong> inserimento/trasmissione<br />

“Temp on Web”.<br />

Per l’adesione al servizio<br />

le aziende interessate potranno rivolgersi:<br />

Ufficio paghe<br />

# 0523/461840 (Marco)<br />

Ufficio Amministrazione<br />

# 0523/46863 (Manuela)<br />

# 0523/461806 (Patrizia)<br />

luglio <strong>2009</strong> 17


LE NOSTRE CATEGORIE<br />

Benzinai, serrata<br />

contro il Governo<br />

II Governo non dà seguito agli impegni<br />

presi e nega le riforme promesse alla<br />

categoria, con queste motivazioni le<br />

tre organizzazioni sindacali dei benzinai<br />

– Figisc, Faib e Fegica – hanno proclamato<br />

per le giornate del 24 e 25 giugno una<br />

serrata generale degli impianti, sia sulla<br />

Proclamati due giorni <strong>di</strong> chiusura per<br />

chiedere il rispetto degli impegni sulla<br />

riforma del settore. Milazzo (Ascom):<br />

«Necessario confermare il bonus fiscale»<br />

BENZINAI: LO SCIOPERO GENERALE SLITTA ALL’8 E AL 9 LUGLIO<br />

Faib, Fegica e Figisc hanno deciso <strong>di</strong> “aderire all’invito della Commissione <strong>di</strong> Garanzia<br />

sullo sciopero nei pubblici servizi”. “Le giornate <strong>di</strong> chiusura già proclamate per<br />

il 24 e 25 giugno, vengono <strong>di</strong>fferite a mercoledì 8 e giovedì 9 luglio <strong>2009</strong>”.<br />

In una nota comune, Faib, Fegica e Figisc annunciano la decisione <strong>di</strong> “aderire spontaneamente<br />

all’invito avanzato dalla Commissione <strong>di</strong> Garanzia sullo sciopero nei pubblici<br />

servizi - che aveva rilevato una sostanziale sovrapposizione con i prossimi ballottaggi<br />

elettorali - e pertanto comunicano la loro decisione <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferire le giornate <strong>di</strong> chiusura<br />

degli impianti stradali ed autostradali, già proclamate per il 24 e 25 giugno, ai giorni <strong>di</strong><br />

mercoledì 8 e giovedì 9 luglio <strong>2009</strong>”.<br />

Nella stessa comunicazione, le sigle sindacali dei Gestori, ricordano <strong>di</strong> avere “deciso<br />

<strong>di</strong> proclamare la chiusura degli impianti su tutto il territorio nazionale sia nei confronti<br />

del Governo che delle compagnie petrolifere. Da un lato, infatti, il Governo, rispetto<br />

agli impegni assunti con il protocollo Scajola del 20 giugno 2007 ed alla collaborazione<br />

offerta dalla categoria nella vicenda della procedura <strong>di</strong> infrazione europea, non ha<br />

ancora corrisposto neppure la conferma degli interventi fiscali riconosciuti ormai da<br />

anni ai Gestori in funzione del loro ruolo <strong>di</strong> ‘esattori’ e, per giunta, mentre un ramo<br />

del Parlamento - con il parere favorevole del Governo - impone alla Categoria nuovi,<br />

onerosi e palesemente inapplicabili adempimenti, <strong>di</strong>scriminandola rispetto a tutte le<br />

altre categorie del commercio”.<br />

“Dall’altro” prosegue il comunicato dei gestori “l’esercizio dell’attività economica dei<br />

gestori è duramente compromesso, oltre che dal permanere <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong>storsivi della<br />

concorrenza che penalizzano le imprese, dai comportamenti spregiu<strong>di</strong>cati dell’industria<br />

petrolifera - sempre più impegnata a saldare i propri interessi con gli appetiti della<br />

grande <strong>di</strong>stribuzione ai danni dei Gestori e dei Consumatori - che tenta apertamente<br />

<strong>di</strong> eludere il quadro contrattuale previsto dalle norme vigenti, precarizzando il Gestore<br />

ed erodendone significativamente, gli esigui margini, già stretti dalla forte contrazione<br />

delle ven<strong>di</strong>te attuali e dal sensibile incremento dei costi fissi, negandone perfino il<br />

<strong>di</strong>ritto ad un equo adeguamento.” Mercoledì le Federazioni sono state ascoltate dalla<br />

Decima Commissione Industria del Senato, nell’ambito della Indagine conoscitiva sui<br />

prezzi dei prodotti petroliferi. Ai senatori, Faib, Fegica e Figisc hanno illustrato il dominio<br />

pressoché incontrastato delle aziende petrolifere sulle <strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> mercato e sui<br />

prezzi dei carburanti, stanti gli attuali rapporti contrattuali e le <strong>di</strong>sposizioni normative<br />

che non consentono ai Gestori alcun intervento <strong>di</strong>retto sulle politiche commerciali e<br />

li escludono da qualunque possibilità concorrenziale nei confronti delle medesime<br />

compagnie che scendono <strong>di</strong>rettamente al dettaglio e praticano prezzi <strong>di</strong> cessione nel<br />

canale <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta extrarete 4/5 volte più favorevoli ad operatori quali la GDO e le cosiddette<br />

pompe bianche. Con ciò praticando, nei fatti, una gravissima <strong>di</strong>scriminazione<br />

nei confronti dei medesimi Gestori, a tutto danno anche dei milioni <strong>di</strong> consumatori che,<br />

ogni giorno, riforniscono i loro veicoli presso la rete <strong>di</strong>stributiva italiana”.<br />

rete or<strong>di</strong>naria sia su quella autostradale.<br />

«A <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> un anno esatto – si legge<br />

nella nota congiunta – dalla sottoscrizione<br />

<strong>di</strong> uno specifico Protocollo d’Intesa tra<br />

la categoria ed il ministro Scajola, determinante<br />

per concludere positivamente la<br />

Procedura d’infrazione avviata dalla Commissione<br />

Europea nei confronti dell’Italia,<br />

tutti gli impegni assunti formalmente<br />

dal Governo volti a riformare il settore e a<br />

garantire anche per i gestori con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

equità, <strong>di</strong> maggiore concorrenza e <strong>di</strong> modernizzazione<br />

della rete <strong>di</strong>stributiva sono<br />

rimasti lettera morta». I gestori ricordano<br />

in primo luogo il mancato avvio del “tavolo<br />

delle regole del petrolio”, ripetutamente<br />

annunciato, e <strong>di</strong> interventi legislativi<br />

finalizzati a rendere possibile la nascita<br />

<strong>di</strong> attività <strong>di</strong>verse e collaterali all’interno<br />

degli impianti <strong>di</strong> rifornimento carburanti,<br />

«attività finora negate ai gestori – spiegano<br />

le associazioni <strong>di</strong> categoria – dalla<br />

mancanza <strong>di</strong> investimenti delle compagnie,<br />

dall’inerzia dell’amministrazione<br />

pubblica e dall’ostracismo <strong>di</strong> potenti lobby<br />

corporative». Oltre a non intraprendere<br />

le riforme promesse, il Governo non<br />

ha neppure confermato il bonus fiscale,<br />

uno sgravio già applicato da tempo alla<br />

categoria. Si tratta <strong>di</strong> un abbattimento<br />

forfetario <strong>di</strong> una quota del red<strong>di</strong>to d’impresa<br />

che consente <strong>di</strong> vedere riconosciuti<br />

costi che <strong>di</strong>fficilmente possono essere<br />

ricompresi nelle detrazioni e deducibilità<br />

consentite dalla normativa. «Un provve<strong>di</strong>mento<br />

– spiega il presidente del gruppo<br />

benzinai dell’Ascom <strong>di</strong> Bergamo, Giuseppe<br />

Milazzo –, che permette a molte attività<br />

<strong>di</strong> sopravvivere, soprattutto quelle<br />

più piccole e decentrate, che svolgono un<br />

importante servizio pubblico e fungono<br />

da esattori delle imposte per lo Stato. Il<br />

nodo <strong>di</strong> tante proteste portate avanti in<br />

questi anni è proprio la sopravvivenza<br />

delle nostre attività – prosegue –. Vale la<br />

pena ricordare che il margine del gestore<br />

è meno <strong>di</strong> 4 centesimi al litro, un margine<br />

esiguo, che non aumenta con l’aumentare<br />

del prezzo dei carburanti, ma viene invece<br />

assottigliato dalla forte contrazione<br />

delle ven<strong>di</strong>te attuali e dall’incremento dei<br />

costi fissi. Se scioperiamo – conclude Milazzo<br />

– è per <strong>di</strong>fendere il legittimo <strong>di</strong>ritto<br />

ad esercitare la nostra attività». «Un <strong>di</strong>ritto<br />

– evidenziano le organizzazioni sindacali<br />

– duramente compromesso, oltre che<br />

dal permanere <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong>storsivi della<br />

concorrenza che penalizzano le imprese<br />

dei gestori, dai comportamenti spregiu<strong>di</strong>cati<br />

dell’industria petrolifera. Sempre<br />

più impegnata a saldare i propri interessi<br />

con gli appetiti della grande <strong>di</strong>stribuzione<br />

ai danni dei gestori e dei consumatori,<br />

l’industria – continua il comunicato<br />

– tenta apertamente <strong>di</strong> eludere il quadro<br />

contrattuale previsto dalle norme vigenti,<br />

precarizzando il gestore ed erodendone i<br />

margini».<br />

18 luglio <strong>2009</strong>


LE NOSTRE RUBRICA CATEGORIE<br />

AGENTI E RAPPRESENTANTI<br />

DI COMMERCIO<br />

L’indennità suppletiva <strong>di</strong> clientela<br />

Novità introdotta dal nuovo<br />

Accordo economico<br />

Fra le novità normative introdotte dall’Accordo<br />

economico collettivo del settore<br />

commercio (ve<strong>di</strong> anche l’e<strong>di</strong>zione n. 4), vi<br />

è quella che riguarda il <strong>di</strong>ritto dell’agente<br />

a percepire l’indennità suppletiva <strong>di</strong> clientela,<br />

in caso <strong>di</strong> sua <strong>di</strong>sdetta del mandato <strong>di</strong><br />

agenzia e contemporaneo possesso della<br />

pensione <strong>di</strong> vecchiaia Inps. L’indennità<br />

suppletiva <strong>di</strong> clientela viene corrisposta<br />

all’agente (art. 12, capo II dell’Aec):<br />

– se il contratto (il mandato <strong>di</strong> agenzia)<br />

si scioglie ad iniziativa della casa mandante<br />

per fatto non imputabile all’agente<br />

o rappresentante,<br />

– in caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>missioni dell’agente dovute a<br />

sua invali<strong>di</strong>tà permanente e totale o per<br />

conseguimento della pensione <strong>di</strong> vecchiaia<br />

Enasarco o anche per conseguimento<br />

della pensione <strong>di</strong> vecchiaia Inps,<br />

nonché in caso <strong>di</strong> decesso, oppure per<br />

circostanze attribuibili al preponente (se<br />

il rapporto è in atto da almeno un anno).<br />

Rispetto al precedente Accordo (26 febbraio<br />

2002), in caso <strong>di</strong> sua <strong>di</strong>sdetta del<br />

mandato, l’agente può oggi richiedere l’indennità<br />

<strong>di</strong> clientela al conseguimento della<br />

pensione <strong>di</strong> vecchiaia Enasarco, oppure<br />

anche al conseguimento della pensione <strong>di</strong><br />

vecchiaia Inps. La pensione <strong>di</strong> vecchiaia<br />

Inps è oggi prevista in presenza contemporanea<br />

<strong>di</strong> due requisiti:<br />

– un’anzianità contributiva <strong>di</strong> almeno 20<br />

anni (possono essere cumulati i perio<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong>pendente e quelli <strong>di</strong> agente <strong>di</strong><br />

commercio),<br />

– un’età anagrafica <strong>di</strong> 65 anni per gli uomini<br />

e 60 per le donne.<br />

L’indennità suppletiva <strong>di</strong> clientela non può<br />

essere richiesta dall’agente in caso <strong>di</strong> sua<br />

<strong>di</strong>sdetta del mandato, in presenza della<br />

pensione <strong>di</strong> anzianità Inps, ma solo in<br />

presenza della pensione <strong>di</strong> vecchiaia Inps<br />

(oppure <strong>di</strong> pensione <strong>di</strong> vecchiaia Enasarco,<br />

o nei casi prima in<strong>di</strong>cati). Ribadendo che la<br />

<strong>di</strong>sdetta del mandato <strong>di</strong> agenzia da parte<br />

dell’agente in presenza della pensione <strong>di</strong><br />

anzianità Inps non dà <strong>di</strong>ritto a percepire<br />

l’indennità suppletiva <strong>di</strong> clientela, si precisa<br />

che attualmente la pensione <strong>di</strong> anzianità<br />

Inps può essere richiesta in presenza <strong>di</strong><br />

40 anni <strong>di</strong> contributi, in<strong>di</strong>pendentemente<br />

dall’età anagrafica, oppure in presenza,<br />

contemporanea, <strong>di</strong> almeno 35 anni <strong>di</strong> contributi<br />

e <strong>di</strong> un’età anagrafica <strong>di</strong> almeno 57<br />

anni.<br />

F.N.A.A.R.C.<br />

Made in Italy, Fida replica a Col<strong>di</strong>retti:<br />

“Su prosciutto falsità<br />

che fanno male”<br />

Continua la “guerra” <strong>di</strong> Col<strong>di</strong>retti<br />

contro il mondo del commercio e<br />

la giornata nazionale degli allevamenti<br />

italiani, ideata per salvare le stalle<br />

italiane e i primati qualitativi e <strong>di</strong> sicurezza<br />

del Made in Italy, attraverso quella che è<br />

stata definita una “capillare operazione verità”,<br />

è stata un’altra occasione per lanciare<br />

attacchi alla <strong>di</strong>stribuzione commerciale.<br />

Due le richieste principali<br />

degli allevatori della<br />

Col<strong>di</strong>retti: alla grande<br />

<strong>di</strong>stribuzione si chiede<br />

<strong>di</strong> tenere separati sugli<br />

scaffali gli spazi de<strong>di</strong>cati<br />

al vero prodotto alimentare<br />

italiano da quelli<br />

del finto Made in Italy,<br />

ottenuto con prodotti<br />

importati; alla politica<br />

<strong>di</strong> rendere obbligatoria<br />

l’in<strong>di</strong>cazione della provenienza dei prodotti<br />

agricoli ed alimentari (dalla carne<br />

<strong>di</strong> maiale al latte a lunga conservazione)<br />

per consentire scelte consapevoli ai consumatori.<br />

“L’influenza si batte con la trasparenza<br />

- etichettatura <strong>di</strong> origine subito”, “Due<br />

prosciutti su tre sono stranieri ma il supermercato<br />

non lo <strong>di</strong>ce”, “Con la filiera<br />

firmata l’origine è assicurata”, sono alcuni<br />

degli slogan che sono apparsi su manifesti<br />

e cartelloni issati dagli allevatori della<br />

Col<strong>di</strong>retti. Imme<strong>di</strong>ata è arrivata la nostra<br />

replica, tesa a far notare il paradosso, laddove<br />

in un periodo <strong>di</strong> crisi come quello<br />

attuale, dove le Associazioni degli impren<strong>di</strong>tori,<br />

il Governo, gli Enti Locali cercano<br />

<strong>di</strong> riportare la fiducia dei consumatori a<br />

livelli adeguati, Col<strong>di</strong>retti continua invece<br />

la propria personale battaglia contro<br />

il commercio italiano. Le affermazioni<br />

relative alla provenienza estera <strong>di</strong> due<br />

prosciutti su tre venduti nei supermercati<br />

italiani, denotano non solo ignoranza circa<br />

le reali <strong>di</strong>namiche del settore e scarsa<br />

considerazione delle imprese al dettaglio<br />

operanti sul mercato, ma anche poca stima<br />

nella capacità del consumatore <strong>di</strong> valutare<br />

ciò che il mercato offre.<br />

Non abbiamo timore nel <strong>di</strong>chiarare che nei<br />

negozi <strong>di</strong> vicinato e nei supermercati della<br />

<strong>di</strong>stribuzione organizzata che rappresentiamo,<br />

oltre il 90% dei prosciutti venduti<br />

è italiano al 100%. Questo dato ci è stato<br />

confermato anche da Alcide Vellani, <strong>di</strong>rettore<br />

marketing <strong>di</strong> Realco-Sigma, che fornendoci<br />

i numeri del caso, da proprio osservatorio<br />

privilegiato, non solo conferma<br />

le nostre affermazioni relative alla ven<strong>di</strong>ta<br />

dei prosciutti cru<strong>di</strong>, ma<br />

evidenzia come anche<br />

gli altri insaccati venduti<br />

sui punti ven<strong>di</strong>ta abbiano<br />

origine quasi esclusivamente<br />

italiana (la parte<br />

da leone lo fa proprio<br />

l’Emilia).<br />

Come sempre Col<strong>di</strong>retti<br />

alimenta una guerra<br />

tra poveri per cercare<br />

<strong>di</strong> guadagnare quote <strong>di</strong><br />

mercato con la ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong>retta, attraverso<br />

scorciatoie poco lusinghiere soprattutto<br />

per chi le usa.<br />

Anziché fare marketing attraverso la competenza<br />

e l’efficienza che contrad<strong>di</strong>stingue<br />

il nostro mondo, utilizza la demonizzazione<br />

<strong>di</strong> tanti operatori seri che, a<br />

<strong>di</strong>fferenza degli agricoltori, hanno sempre<br />

dovuto sudare ogni centesimo, non potendo<br />

contare su nessun aiuto <strong>di</strong> Stato.<br />

(Donatella Prampolini)<br />

luglio <strong>2009</strong> 19


TUTTO RUBRICA ASSOCIATI<br />

IL TURISMO<br />

HA IL SUO MINISTRO<br />

Bernabò Bocca, presidente <strong>di</strong> Confturismo:<br />

«La costituzione del Dicastero è<br />

una nostra vittoria»<br />

«La costituzione del Ministero del Turismo<br />

rappresenta per me e per tutti i<br />

nostri associati un risultato davvero storico,<br />

che corona con successo una battaglia<br />

che ho condotto con decisione da<br />

oltre <strong>di</strong>eci anni». Questo il commento <strong>di</strong><br />

Bernabò Bocca, vice presidente vicario<br />

<strong>di</strong> Confcommercio e presidente <strong>di</strong> Confturismo<br />

e Federalberghi, alla notizia del<br />

varo del Dicastero da parte del Consiglio<br />

dei Ministri, alla cui guida è stata in<strong>di</strong>cata<br />

Michela Vittoria Brambilla, che nel suo<br />

curriculum può vantare anche, nel recente<br />

passato, la presidenza dei Giovani Impren<strong>di</strong>tori<br />

<strong>di</strong> Confcommercio. «Da sempre<br />

ho ritenuto – ha osservato Bocca – che un<br />

Paese turistico come l’Italia, che occupa<br />

quasi il 15% della forza lavoro e raccoglie<br />

annualmente 140 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> giro d’affari,<br />

dovesse dotarsi <strong>di</strong> una struttura centralizzata,<br />

in grado <strong>di</strong> orientare con lungimiranza<br />

una politica del settore. Ora che<br />

il <strong>di</strong>castero è stato costituito e affidato a<br />

Michela Vittoria Brambilla, confido che<br />

con il supporto del Presidente del Consiglio<br />

si riesca con urgenza a varare iniziative<br />

che rilancino il settore, sostenute<br />

da adeguate risorse». «Per il quarto mese<br />

consecutivo, infatti, – ha sottolineato<br />

Bocca – il nostro monitoraggio continuo<br />

settoriale evidenzia un segno meno, che<br />

ad aprile fa registrare un calo del 3% nei<br />

pernottamenti alberghieri ed un -6,5% <strong>di</strong><br />

occupati (<strong>di</strong> cui -8% a tempo indeterminato<br />

e -4% a tempo determinato), dopo il<br />

-7% <strong>di</strong> presenze (ed il -4,5% <strong>di</strong> occupati)<br />

del mese <strong>di</strong> gennaio, il -10% <strong>di</strong> presenze<br />

(ed il -6% <strong>di</strong> occupati) del mese <strong>di</strong> febbraio<br />

ed il -14,6% <strong>di</strong> presenze (ed il -8,6% <strong>di</strong><br />

occupati) del mese <strong>di</strong> marzo». «Segno che<br />

la crisi morde e morde ancora fortemente<br />

– ha detto Bocca – e le misure finora<br />

approntate, pur forse appropriate per salvaguardare<br />

la finanza e l’industria, non<br />

hanno ancora fatto calare i propri effetti<br />

sull’economia reale <strong>di</strong> massa». «Atten<strong>di</strong>amo<br />

dunque fiduciosi – ha concluso il Presidente<br />

<strong>di</strong> Confturismo – che il ministro<br />

Brambilla, sedendo nel Cdm, porti la voce<br />

del settore all’attenzione dell’esecutivo,<br />

al fine <strong>di</strong> poter vedere l’approvazione <strong>di</strong><br />

provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>venuti impellenti per le<br />

270 mila imprese che costituiscono l’ossatura<br />

turistica nazionale».<br />

Il Ministro del Turismo<br />

al consiglio generale<br />

<strong>di</strong> Confcommercio<br />

Il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, è intervenuta al Consiglio<br />

Generale <strong>di</strong> Confcommercio riunitosi in rappresentanza delle 104 Associazioni<br />

provinciali, delle 20 Unioni Regionali e delle 147 Federazioni nazionali <strong>di</strong> categoria.<br />

Il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, è intervenuta al Consiglio Generale<br />

<strong>di</strong> Confcommercio riunitosi in rappresentanza delle 104 Associazioni provinciali, delle<br />

20 Unioni Regionali e delle 147 Federazioni nazionali <strong>di</strong> categoria del sistema Confcommercio<br />

e alla presenza del presidente Carlo Sangalli.<br />

Nel suo intervento, il presidente <strong>di</strong> Confcommercio ha riba<strong>di</strong>to la necessità <strong>di</strong> una politica<br />

nazionale per il turismo forte e coor<strong>di</strong>nata per cogliere e valorizzare le opportunità <strong>di</strong> un<br />

settore che, insieme alle tante declinazioni del “made in Italy” che su <strong>di</strong> esso si riflettono,<br />

costituisce una risorsa preziosa per il Paese. Un settore in cui è forte l’esigenza <strong>di</strong> fare sistema<br />

a partire da una stretta collaborazione tra soggetti pubblici e privati, tra istituzioni, amministrazioni<br />

e rappresentanze del mondo dell’impresa e del lavoro. Perché solo attraverso<br />

una maggiore cooperazione tra tutti gli attori del sistema è possibile perseguire l’obiettivo<br />

<strong>di</strong> raddoppiare il contributo <strong>di</strong> questo settore alla formazione del Pil nazionale, così come<br />

quello <strong>di</strong> un miglioramento delle infrastrutture e della qualità dei servizi offerti e della riqualificazione<br />

delle aree urbane anche a garanzia <strong>di</strong> una maggiore sicurezza. Il Presidente<br />

Sangalli ha infine ricordato, quale tema urgente nell’agenda <strong>di</strong> lavoro per il turismo italiano,<br />

la questione della riduzione delle aliquote Iva sul modello <strong>di</strong> quanto, ad esempio, fatto in<br />

Francia per la ristorazione.<br />

Da parte sua, il ministro Brambilla ha ricordato le esperienze maturate alla guida dei giovani<br />

impren<strong>di</strong>tori <strong>di</strong> Confcommercio e ha sottolineato l’importanza che oggi riveste l’istituzione<br />

<strong>di</strong> un ministero, per anni richiesto da Confturismo e, in particolare, dal suo Presidente, Bernabò<br />

Bocca, per poter realizzare una politica del turismo efficace, in collaborazione con le<br />

Regioni e con il mondo delle imprese.<br />

«Perché – ha aggiunto il ministro – non è più possibile pensare ad un settore così ricco <strong>di</strong><br />

risorse e <strong>di</strong> potenzialità senza gli strumenti necessari per poter affrontare un mercato che<br />

ormai sposta 900 milioni <strong>di</strong> turisti l’anno. E, perché questa politica possa davvero raggiungere<br />

i suoi obiettivi, occorre investire, da un lato, in servizi, infrastrutture e reti <strong>di</strong> trasporto e,<br />

dall’altro, in interventi volti a migliorare la qualità delle nostre strutture ricettive.»<br />

Infine, il Ministro Brambilla ha raccolto il plauso dell’intero Consiglio sull’accordo appena<br />

concluso dal governo che prevede una <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> 1,6 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro a favore delle<br />

imprese del turismo.<br />

Sangalli:<br />

“Crisi <strong>di</strong><br />

sistema, è ora<br />

<strong>di</strong> aprire una<br />

nuova fase”<br />

Un’attenta analisi della crisi in corso nel mondo<br />

e in Italia ha trovato ampio spazio nella relazione<br />

del presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli,<br />

nella sua relazione all’assemblea annuale<br />

della confederazione. Una recessione che per<br />

Sangalli è una “crisi <strong>di</strong> sistema” perché tanti<br />

sono stati i fallimenti, della finanze e del mercato,<br />

della globalizzazione. Una crisi “violenta” e<br />

con “effetti profon<strong>di</strong>” ma che “per fortuna, pur<br />

tra limiti e contrad<strong>di</strong>zioni, è stata governata”.<br />

Sangalli, che ha sostanzialmente approvato le<br />

misure assunte dal governo per fare fronte alla<br />

crisi, auspica tuttavia “ulteriore vigore per preparare<br />

il Paese a quando sarà passato il peggio”.<br />

Una crisi che, secondo Sangalli, segna la conclusione<br />

<strong>di</strong> una fase storica e, soprattutto, richiede<br />

un’altra fase in cui si apra “la necessità <strong>di</strong> ricostruire<br />

crescita e sviluppo sotto il segno <strong>di</strong> una<br />

maggiore attenzione alle ragioni del lavoro e<br />

dell’economia reale; <strong>di</strong> costruire istituzioni e regole<br />

coerenti con la nuova geografia della crescita<br />

e dello sviluppo nell’economia globalizzata<br />

20 luglio <strong>2009</strong>


TUTTO RUBRICA ASSOCIATI<br />

e con le sfide che da essa <strong>di</strong>scendono”. Allo<br />

stesso tempo, il presidente <strong>di</strong> Confcommercio<br />

ritiene più che mai “attuale la necessità <strong>di</strong> un<br />

rapporto tra banche ed imprese, soprattutto tra<br />

banche e piccole e me<strong>di</strong>e imprese, che assuma<br />

le caratteristiche <strong>di</strong> una vera e propria partnership<br />

e che valorizzi, in particolare, il ruolo dei<br />

consorzi fi<strong>di</strong>. Insomma, meno Basilea 2 e più attenzione<br />

a quella relazione <strong>di</strong> prossimità tra banca<br />

ed impresa, che ha così profondamente e<br />

positivamente agito nella storia dei processi <strong>di</strong><br />

sviluppo territoriale del nostro Paese”. Per Sangalli,<br />

“il pessimismo certo non aiuta. Non aiuta,<br />

anzitutto, ad accogliere la sollecitazione, formulata<br />

dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,<br />

nel suo messaggio <strong>di</strong> fine anno, a fare<br />

della crisi un’occasione per costruire un’Italia<br />

più prospera e più giusta. Ma il realismo è doveroso.<br />

Ed il realismo <strong>di</strong>ce che, con ogni probabilità,<br />

i tempi della fuoriuscita dalla crisi non si <strong>di</strong>scosteranno,<br />

nel nostro Paese, da quanto<br />

stimato, a livello mon<strong>di</strong>ale, dal Fondo Monetario<br />

Internazionale”. “Conforta, intanto, il fatto che<br />

alcuni in<strong>di</strong>catori inizino ad evidenziare almeno<br />

una decelerazione della crisi. E con<strong>di</strong>vi<strong>di</strong>amo<br />

anche - prosegue Sangalli - l’analisi che segnala<br />

come il nostro Paese abbia, rispetto allo shock<br />

abbattutosi sui mercati finanziari ed alla conseguente<br />

crisi <strong>di</strong> domanda, qualche buon punto <strong>di</strong><br />

tenuta: la maggiore soli<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> un sistema bancario<br />

tra<strong>di</strong>zionalmente più prudente; il risparmio<br />

delle famiglie; la flessibilità adattativa e la <strong>di</strong>namicità<br />

delle piccole e me<strong>di</strong>e imprese; il sistema<br />

<strong>di</strong> sicurezza sociale opportunamente potenziato,<br />

a contrasto della crisi, attraverso una maggiore<br />

inclusività degli ammortizzatori sociali”. “Ma pesano,<br />

a <strong>di</strong>scapito del Paese e delle sue prospettive<br />

<strong>di</strong> ripresa, ritar<strong>di</strong> strutturali <strong>di</strong> lungo periodo<br />

sul terreno dei fattori <strong>di</strong> produttività e <strong>di</strong> competitività<br />

ed i problemi strutturali della finanza pubblica.<br />

La sostanza dell’Italia al tempo della crisi<br />

si può provare a raccontarla attraverso una metafora<br />

‘atleticà, costruita attingendo alla <strong>di</strong>sciplina<br />

della corsa ad ostacoli. Nella corsa ad ostacoli<br />

della crescita, infatti, l’Italia è come un<br />

partecipante che, da tempo, era stato <strong>di</strong>staccato<br />

da concorrenti più veloci”. “Tutti i partecipanti<br />

alla corsa – ha osservato Sangalli - sono inciampati<br />

nell’ostacolo della crisi. L’impatto è stato più<br />

violento e la caduta è risultata più rovinosa per<br />

chi procedeva con maggior slancio, e si dovrà<br />

ora rialzare e riprendere la corsa senza potere<br />

far conto sul doping”. Sangalli ha rilevato che<br />

“per l’Italia, che non aveva un ritmo impetuoso,<br />

l’impatto contro l’ostacolo della crisi è stato forse<br />

meno forte rispetto a qualche suo concorrente.<br />

Ma certamente, quando la corsa riprenderà,<br />

l’Italia rischia, ancora una volta, <strong>di</strong> rimanere in<strong>di</strong>etro,<br />

anche perché, questa volta, l’effetto scia<br />

del plotone <strong>di</strong> testa sarà assai più modesto”. Tornando<br />

alle misure prese dal Governo, Sangalli ha<br />

approvato “l’azione <strong>di</strong> risposta alla crisi concentrata<br />

sui fondamentali: la stabilizzazione della<br />

finanza pubblica; il bonus fiscale, ed il potenziamento<br />

degli ammortizzatori sociali secondo<br />

un’impostazione volta a mantenere solido il rapporto<br />

tra lavoratori ed imprese; il rafforzamento<br />

patrimoniale del sistema bancario; il potenziamento<br />

del Fondo centrale <strong>di</strong> garanzia e le nuove<br />

missioni <strong>di</strong> Cassa Depositi e Prestiti e <strong>di</strong> Sace<br />

per contrastare il pericolo della stretta cre<strong>di</strong>tizia;<br />

l’Iva per cassa e la maggiore tempestività dei<br />

rimborsi fiscali. Ancora, l’impulso all’accelerazione<br />

della spesa infrastrutturale ed all’e<strong>di</strong>lizia”.<br />

Il presidente <strong>di</strong> Confcommercio ha quin<strong>di</strong> fatto<br />

nuovamente cenno alle banche: “non chie<strong>di</strong>amo<br />

certamente <strong>di</strong> rinunciare alla loro fondamentale<br />

missione <strong>di</strong> selezione del merito <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to. Chie<strong>di</strong>amo,<br />

però, che essa venga davvero esercitata<br />

con quella lungimiranza richiamata dal Governatore<br />

Draghi nelle Considerazioni finali <strong>di</strong><br />

quest’anno”. “Partnership tra banche ed imprese<br />

– ha spiegato - per contrastare fenomeni <strong>di</strong><br />

cre<strong>di</strong>to a due velocità: più veloce nei confronti <strong>di</strong><br />

gran<strong>di</strong> gruppi ed assai meno celere per le piccole<br />

e me<strong>di</strong>e imprese. Per scongiurare rischi <strong>di</strong><br />

asfissia finanziaria. Per evitare, ora, che l’abolita<br />

commissione <strong>di</strong> massimo scoperto risorga, sotto<br />

altre spoglie, dalle sue ceneri”. Ciò non toglie,<br />

secondo Sangalli, la necessità “<strong>di</strong> compatibili<br />

misure <strong>di</strong> riduzione del prelievo fiscale sui red<strong>di</strong>ti<br />

da lavoro: per sostenere la domanda interna<br />

ed i consumi delle famiglie, e per contrastare<br />

così la spirale pericolosa tra crisi dei consumi e<br />

crescita della <strong>di</strong>soccupazione”. “Ma, con una<br />

prospettiva più ampia, la nostra sollecitazione è<br />

soprattutto quella <strong>di</strong> perseverare nel cantiere<br />

delle gran<strong>di</strong> riforme strutturali”. “Perseverare<br />

nell’azione <strong>di</strong> valorizzazione del merito e della<br />

responsabilità, a partire dalla scuola e dall’università,<br />

perseverare nelle liberalizzazioni ancora<br />

necessarie, con particolare riguardo ai servizi<br />

pubblici locali ed ai mercati dell’energia. Perseverare<br />

nel processo <strong>di</strong> innalzamento dell’efficienza<br />

della giustizia e nella costruzione <strong>di</strong><br />

un’Italia civile ed accogliente, perché capace <strong>di</strong><br />

tutelare con rigore sicurezza e legalità, e <strong>di</strong> farlo<br />

anche con il determinato contrasto della clandestinità,<br />

così come <strong>di</strong> ogni forma <strong>di</strong> contraffazione<br />

e <strong>di</strong> abusivismo”. I commercianti spingono anche<br />

per un impegno ulteriore nella sicurezza e<br />

legalità e nel miglioramento della qualità e produttività<br />

dell’operato della funzione pubblica.<br />

“Viste anche le prospettive <strong>di</strong> crescita del debito,<br />

la spesa pubblica andrà, infatti, sempre <strong>di</strong> più<br />

controllata, riformata ed anche ridotta, mettendo<br />

in campo dei veri e propri in<strong>di</strong>catori, concreti e<br />

misurabili, dei risultati del suo utilizzo”. “Un miglior<br />

uso delle risorse pubbliche ed una migliore<br />

qualità dei servizi pubblici possono concorrere in<br />

modo determinante ad un rinnovato ‘patto fiscalè<br />

con i citta<strong>di</strong>ni, nello scenario del federalismo<br />

fiscale che verrà. Questo patto richiede certo<br />

determinazione nel contrasto e nel recupero <strong>di</strong><br />

evasione ed elusione. Ma anche, appunto, chiarezza<br />

<strong>di</strong> finalità nel ricorso alla spesa pubblica,<br />

impegno alla gestione rigorosa delle risorse ed<br />

al miglioramento delle prestazioni, ed una cre<strong>di</strong>bile<br />

prospettiva <strong>di</strong> riduzione della pressione fiscale<br />

complessiva. Fisco giusto e meno tasse: è<br />

un obiettivo che non deve essere accantonato:<br />

sarà soprattutto la capacità degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> settore,<br />

revisionati in considerazione dell’impatto della<br />

crisi, <strong>di</strong> meglio garantire il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> ciascun contribuente<br />

alla tassazione sulla base del red<strong>di</strong>to<br />

effettivo e non potenziale e stimato, a dare il segno<br />

della volontà <strong>di</strong> continuare a lavorare per un<br />

simile patto fiscale”. Sangalli ha chiesto “che<br />

vengano rivisti aspetti particolarmente penalizzanti,<br />

proprio in questa fase <strong>di</strong> crisi, della <strong>di</strong>sciplina<br />

Ires, come i limiti posti alla deducibilità<br />

degli interessi passivi. E sollecitiamo il varo <strong>di</strong><br />

misure <strong>di</strong> detassazione degli utili reinvestiti.<br />

Senza <strong>di</strong>menticare, poi, il nodo del progressivo<br />

superamento dell’Irap”. Sul fronte del lavoro,<br />

Confcommercio sollecita il varo <strong>di</strong> misure come<br />

il “premio <strong>di</strong> occupazione” “per le imprese che<br />

assumano lavoratori in cassa integrazione o che<br />

rinuncino a procedere a licenziamenti o a far ricorso<br />

alla cassa integrazione, e gli “incentivi<br />

all’autoimpiego”, ossia la capitalizzazione dei<br />

sussi<strong>di</strong> per lavoratori che usufruiscono <strong>di</strong> ammortizzatori<br />

sociali e decidano <strong>di</strong> avviare un’attività<br />

autonoma”. Occorre inoltre “un sistema <strong>di</strong><br />

ammortizzatori pienamente inclusivo <strong>di</strong> tutto il<br />

mondo del lavoro e fortemente orientato al reinserimento<br />

occupazionale, anche attraverso<br />

efficienti processi <strong>di</strong> formazione continua”. “Ritroviamo<br />

tutto questo nel recente Libro bianco<br />

sul futuro del modello sociale, pre<strong>di</strong>sposto dal<br />

Ministro Sacconi. Lo ritroviamo e lo con<strong>di</strong>vi<strong>di</strong>amo”.<br />

Un capitolo a parte concerne gli investimenti:<br />

“Investire sul futuro per l’ambiente e<br />

l’energia come opzioni strategiche fondamentali<br />

per favorire la crescita e lo sviluppo competitivo<br />

e sostenibile. È tempo, insomma - secondo Sangalli<br />

- <strong>di</strong> un ambientalismo del fare, che archivi<br />

definitivamente la stagione dell’ambientalismo<br />

dei ‘no’ sempre e comunque. Risparmio energetico,<br />

bioe<strong>di</strong>lizia, mobilità sostenibile sono alcuni<br />

esempi, tra i molti possibili, <strong>di</strong> questo nuovo ambientalismo,<br />

per il cui sviluppo nel nostro Paese<br />

si sta impegnando il ministro Prestigiacomo. E<br />

all’ambientalismo del fare, ci sembra ascrivibile<br />

anche l’impegno alla rapida definizione <strong>di</strong> regole<br />

semplificate per la gestione delle apparecchiature<br />

elettroniche usate”. Per il commercio, “in<br />

cui la crisi congiunturale si somma ad anni <strong>di</strong><br />

stagnazione dei consumi, <strong>di</strong> forte pressione concorrenziale,<br />

<strong>di</strong> carenza <strong>di</strong> politiche attive ed ora<br />

anche al dumping delle ven<strong>di</strong>te <strong>di</strong>rette dei produttori<br />

agricoli, la risposta non è nell’arretramento<br />

delle ragioni della concorrenza, ma<br />

nell’avanzamento <strong>di</strong> una politica per il commercio<br />

italiano, che declini il riconoscimento del valore<br />

del pluralismo <strong>di</strong>stributivo attraverso impegni<br />

concreti per il rafforzamento della<br />

produttività del settore”. “Se ne gioverebbero –<br />

ha detto Sangalli - le imprese e chi vi lavora.<br />

Soprattutto, se ne gioverebbero i consumatori<br />

per via dell’ulteriore impulso al costante<br />

miglioramento del rapporto qualità/prezzo”.<br />

“Investire sul futuro: soprattutto nel Mezzogiorno<br />

e per il Mezzogiorno, come ha scritto il<br />

ministro dell’Economia, Giulio Tremonti l’unica<br />

conclusione possibile è che la nostra strategia<br />

fondamentale <strong>di</strong> permanenza in Europa <strong>di</strong>pende<br />

dal rilancio del Sud. Si tratta, allora, <strong>di</strong> puntare<br />

sulla tanta qualità che nel Mezzogiorno c’è, irrobustendo,<br />

anzitutto, il tessuto del suo capitale<br />

sociale”. L’Italia è “patria” per eccellenza delle<br />

micro, piccole e me<strong>di</strong>e imprese. “Per questo,<br />

abbiamo pensato <strong>di</strong> ‘rilanciarè. E <strong>di</strong> fare, allora,<br />

del <strong>2009</strong> il primo anno italiano delle Pmi,<br />

volendo con cio’ segnalare - è la conclusione<br />

<strong>di</strong> Sangalli - che queste imprese costituiscono<br />

una grande risorsa per contrastare la crisi e per<br />

tornare a crescere. Abbiamo rilanciato, promuovendo<br />

un road-show che sta attraversando tutto<br />

il Paese. Ogni tappa è l’occasione per presentare<br />

il nostro Manifesto delle Pmi italiane e per<br />

approfon<strong>di</strong>rne un tema specifico”.<br />

luglio <strong>2009</strong> 21


TUTTO RUBRICA ASSOCIATI<br />

Asparagi,<br />

in 3mila alla rassegna<br />

Consorzio<br />

Asparago<br />

Piacentino<br />

Veduta del Relais Cascina<br />

Scottina <strong>di</strong> Cadeo,<br />

sede della serata finale<br />

Sede del Consorzio<br />

per la tutela e valorizzazione<br />

dell’Asparago Piacentino<br />

Via Moschini, 16 - 29010 Pontenure (PC)<br />

Giunta a conclusione la Rassegna<br />

Gastronomica dell’Asparago Piacentino<br />

che ha coinvolto 32 ristoranti<br />

in tutta la provincia, raccogliendo in<br />

un mese oltre 3.000 partecipanti. La serata<br />

finale, organizzata nel silenzio e nella bellezza<br />

della campagna del Relais Cascina<br />

Scottina <strong>di</strong> Cadeo, chiude una serie <strong>di</strong><br />

incontri itineranti promossi dal Consorzio<br />

Asparago Piacentino, nato il 6 maggio<br />

scorso, da un progetto <strong>di</strong> Emanuela Cabrini,<br />

produttrice e presidente del consorzio<br />

stesso. Hanno aderito al gruppo non<br />

solo i soci produttori (presenti i titolari <strong>di</strong><br />

Azienda Agricola Finetti Iolanda, Maria e<br />

Cabrini Emanuela <strong>di</strong> Muradello <strong>di</strong> Pontenure,<br />

Azienda Agricola Il Colombarone <strong>di</strong><br />

Paraboschi Luigi <strong>di</strong> Monticelli d’Ongina,<br />

Zaffignani Clau<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Besenzone, Benzi<br />

Paola <strong>di</strong> Rottofreno, Azienda Agricola<br />

Agrifood <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong> <strong>di</strong> Mucinasso <strong>di</strong><br />

<strong>Piacenza</strong>, Bianchi Minchiel Alessandro <strong>di</strong><br />

Case Riglio <strong>di</strong> Pontenure, Zaffignani Diego<br />

<strong>di</strong> Roncarolo <strong>di</strong> Caorso, Barabaschi Stefano<br />

<strong>di</strong> Rottofreno) ma anche la Provincia<br />

<strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong>, il Comune <strong>di</strong> Pontenure, la<br />

Camera <strong>di</strong> Commercio e l’<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong>.<br />

L’obiettivo è la tutela e la valorizzazione<br />

<strong>di</strong> uno dei prodotti <strong>di</strong> maggior<br />

qualità che compongono il paniere della<br />

tra<strong>di</strong>zione gastronomica <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong>. Per<br />

l’occasione, un pubblico <strong>di</strong> estimatori ha<br />

potuto apprezzare le creazioni gastronomiche<br />

dello chef Clau<strong>di</strong>o Cesena che ha<br />

presentato in tavola: l’asparago della Val<br />

Nure dal freddo al caldo con i suoi abbinamenti;<br />

i cappellacci <strong>di</strong> uova strapazzate<br />

con asparagi, tartufo nero, fondente <strong>di</strong><br />

Parmigiano e le sue scaglie; filetto <strong>di</strong> maiale<br />

avvolto nella pancetta con asparagi trifolati<br />

e salsa all’aroma <strong>di</strong> vaniglia e come<br />

dessert gelato allo zafferano con asparagi<br />

can<strong>di</strong>ti. Al tavolo delle autorità, accanto al<br />

presidente Emanuela Cabrini, Massimo<br />

Trespi<strong>di</strong>, presidente della Provincia, Giuseppe<br />

Parenti, Presidente della Camera <strong>di</strong><br />

Commercio <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong>, Giovanni Struzzola,<br />

<strong>di</strong>rettore dell’<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong>,<br />

l’ingegnere Luigi Demicheli e il consigliere<br />

comunale Alessandro Amici, in rappresentanza<br />

del Comune <strong>di</strong> Pontenure, Michele<br />

Lo<strong>di</strong>giani, presidente dell’<strong>Unione</strong><br />

Agricoltori <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong>, Alberto Bottazzi,<br />

<strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> Libera Artigiani, Pietro Copelli,<br />

in rappresentanza <strong>di</strong> Banca <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong><br />

e Francesca Politi, <strong>di</strong>rettore della rivista<br />

Contemporaneamente. Perché aderire ed<br />

appoggiare il consorzio “Come <strong>Unione</strong><br />

<strong>Commercianti</strong>, partecipo perché apprezzo<br />

ed amo il mio territorio. Trovo infatti scorretto<br />

l’atteggiamento <strong>di</strong> chi pur vivendo in<br />

una bellissima zona non desideri metterla<br />

in mostra.” Risponde Giovanni Struzzola.<br />

“Promuovere la filiera corta e l’acquisto <strong>di</strong><br />

prodotti a chilometro zero è fondamentale<br />

per preservare le qualità <strong>di</strong> un ortaggio<br />

aristocratico, qual è l’asparago.” Presente<br />

alla serata anche una delegazione del<br />

consorzio <strong>di</strong> Schrobenhausen, in Baviera<br />

(specializzato nella produzione dell’asparago<br />

bianco a cui hanno de<strong>di</strong>cato anche<br />

un curioso Museo Europeo) rappresentata<br />

da Marianne e Lisa Brandmayr, nei<br />

loro tra<strong>di</strong>zionali costumi, per sancire, in<br />

via ancora non ufficiale, un gemellaggio<br />

tra il comune <strong>di</strong> Pontenure e la municipalità<br />

tedesca. “Il nostro consorzio - precisa<br />

il presidente Emanuela Cabrini - ha come<br />

caratteristica fondamentale l’impegno<br />

nel preservare la freschezza del prodotto.<br />

E’ importante - continua - insegnare a<br />

consumare il prodotto <strong>di</strong> stagione appena<br />

colto cha ha gusto e sapore più deciso<br />

e spiccato rispetto a quello congelato.<br />

L’asparago reciso, infatti, aumenta drasticamente<br />

e velocemente la sua respirazione<br />

e <strong>di</strong> conseguenza aumenta il suo processo<br />

<strong>di</strong> invecchiamento <strong>di</strong>ventando così<br />

duro e fibroso. E’ quin<strong>di</strong> fondamentale il<br />

contatto tra produttore e consumatore<br />

per ridurre i tempi <strong>di</strong> passaggio.” L’appuntamento<br />

è dunque per il prossimo anno,<br />

con una nuova kermesse, a partire già dal<br />

mese <strong>di</strong> aprile, dove tante saranno le novità<br />

proposte dal consorzio.<br />

(Valentina Paderni)<br />

22 luglio <strong>2009</strong>


TUTTO RUBRICA ASSOCIATI<br />

COMMERCIO<br />

420 MILIONI DI EURO ALLE AZIENDE SANITARIE (ASL)<br />

PER RAFFORZARE LE MISURE PREVISTE DAL “PATTO ANTICRISI”<br />

Lunedì 18 maggio la Giunta della Regione Emilia Romagna ha deliberato<br />

<strong>di</strong> conferire 420 milioni <strong>di</strong> euro alle Aziende Sanitarie<br />

(ASL) per abbattere i tempi <strong>di</strong> pagamento alle imprese; le risorse<br />

verranno <strong>di</strong>stribuite in due trance: la prima da 270 milioni ed una<br />

successiva da 150 milioni. L’obiettivo ottenuto grazie al lavoro <strong>di</strong><br />

Confcommercio è quello <strong>di</strong> pagare i fornitori <strong>di</strong> beni e servizi del<br />

settore sanitario entro 200 giorni da tale provve<strong>di</strong>mento; tramite<br />

questa operazione vengono così rafforzate le misure previste dal<br />

“patto anticrisi” concordato da Confcommercio Emilia Romagna ed<br />

altre associazioni impren<strong>di</strong>toriali e sindacali con la Regione Emilia<br />

Romagna.<br />

Davide Urban – Direttore Confcommercio Emilia Romagna – commenta<br />

così: «Per quanto ci riguarda assistiamo ad un rinsaldamento<br />

delle misure previste dal “patto anticrisi” concordato da noi e<br />

dalle altre realtà sindacali con la Regione Emilia Romagna e siamo<br />

convinti che questo trasferimento <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> alle aziende sanitarie<br />

rappresenti un passo importante verso un miglioramento dell’efficienza<br />

dei rapporti tra le stesse aziende, i nostri soci fornitori ospe-<br />

dalieri e l’intero sistema produttivo».<br />

TURISMO<br />

AL 14° BUY EMILIA ROMAGNA GIOCO DI SQUADRA:<br />

PUBBLICO E PRIVATO INSIEME PER CONQUISTARE I MERCATI<br />

L’offerta turistica emiliano romagnola – “in vetrina” al 14° Buy<br />

Emilia Romagna, la borsa del turismo regionale (26-30 aprile) promossa<br />

da Confcommercio Emilia Romagna, in collaborazione con<br />

Apt Servizi ed Enit – sfodera il suo miglior gioco <strong>di</strong> squadra. E gli<br />

80 tour operator stranieri presenti alla Borsa, provenienti da oltre<br />

20 paesi, hanno <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> apprezzare. Alla Borsa regionale del<br />

turismo tornano i tour operator tedeschi, interessati alle proposte <strong>di</strong><br />

vacanze “alternative” alla spiaggia: arte, enogastronomia e natura;<br />

da evidenziare le new entry dei 2 operatori brasiliani che hanno<br />

apprezzato l’enogastronomia tipica e la Motor Valley. Per la prima<br />

volta al Buy la presenza dei Cral aziendali, ovvero i gruppi del turismo<br />

sociale, considerati, per i loro numeri, un potenziale acquirente<br />

<strong>di</strong> vacanze molto interessante.<br />

«Anno dopo anno il Buy si conferma come la manifestazione più<br />

importante nel suo genere» – commenta Ugo Margini, Presidente<br />

Confcommercio Emilia Romagna. «Da 14 e<strong>di</strong>zioni a questa parte –<br />

gli fa eco Danilo Galassi, Presidente del Club <strong>di</strong> Prodotto Città Arte<br />

e Turismo - Emilia Romagna Incoming – il Buy ha fatto incontrare<br />

in tutto più <strong>di</strong> 4.000 operatori, dando l’opportunità all’offerta tu-<br />

ristica locale <strong>di</strong> conoscere il trade internazionale e <strong>di</strong> captarne le<br />

esigenze».<br />

Combatti la crisi, aiuta la spesa<br />

Raccolta delle adesioni dei negozi per una card promossa dalla confIndustRIA<br />

PIAcenzA<br />

CONFINDUSTRIA PIACENZA ha proposto alla nostra Associazione la collaborazione<br />

per estendere il progetto già in essere denominato “combatti la crisi, aiuta<br />

la spesa”. L’iniziativa mira a sostenere i consumi e gli acquisti delle famiglie dei<br />

<strong>di</strong>pendenti delle aziende industriali del territorio. La forte crisi economica che sta investendo<br />

tutto il mondo non sta risparmiando le attività produttive della provincia; per<br />

questo motivo si ritiene opportuno mettere in campo azioni per aiutare i red<strong>di</strong>ti dei lavoratori<br />

attraverso una partnership con le Associazioni del Commercio. A tal fine è stata<br />

realizzata una “card sconti” convenzionata con gli esercizi commerciali che vorranno<br />

aderire al circuito. Attualmente sono già in circolazione circa 5000 card ed altre adesioni<br />

stanno arrivando con l’auspicio <strong>di</strong> poter raggiungere il bacino potenziale <strong>di</strong> circa 24.000<br />

addetti, tanti sono i <strong>di</strong>pendenti delle aziende iscritte a Confindustria <strong>Piacenza</strong>.<br />

La proposta che, riteniamo <strong>di</strong> interesse per le aziende del commercio, prevede:<br />

raccolta delle adesioni dei negozi interessati ad entrare nel circuito della card (ve<strong>di</strong><br />

scheda allegata per la preadesione)<br />

comunicazione alla CONFINDUSTRIA PIACENZA dell’elenco delle attività che hanno<br />

dato la loro <strong>di</strong>sponibilità<br />

definizione con gli esercizi commerciali degli sconti da applicare<br />

In ogni azienda industriale verrà fornito l’elenco degli esercizi che accetteranno la card<br />

e lo stesso elenco verrà inserito sui siti internet della CONFINDUSTRIA PIACENZA e<br />

della nostra Associazione. Ogni negozio sarà dotato <strong>di</strong> una vetrofania. La realizzazione,<br />

la stampa e la <strong>di</strong>stribuzione delle cards sarà a carico della CONFINDUSTRIA PIACEN-<br />

ZA. Invitiamo le attività commerciali interessate a compilare il modulo <strong>di</strong> pre-adesione<br />

e rispe<strong>di</strong>rcelo al fax 0523 - 452680. Con questo modulo verrà raccolta la <strong>di</strong>sponibilità a<br />

partecipare all’iniziativa e la persona da contattare nel momento in cui si procederà alla<br />

definizione della convenzione.<br />

luglio <strong>2009</strong> 23<br />

scHedA PReAdesIone<br />

PRoGetto cARtA scontI<br />

“comBAttI lA cRIsI, AIutA lA sPesA”<br />

Desidero manifestare l’interesse a<br />

partecipare all’iniziativa promossa.<br />

In attesa <strong>di</strong> una successiva<br />

comunicazione in<strong>di</strong>co i seguenti dati<br />

Nome ___________________________________<br />

Cognome _______________________________<br />

Azienda ________________________________<br />

Settore o breve descrizione attività<br />

__________________________________________<br />

Sconto proposto % _____________________<br />

In<strong>di</strong>rizzo (Comune, Via/piazza, n°)<br />

__________________________________________<br />

__________________________________________<br />

__________________________________________<br />

Tel. _____________________________________<br />

fax _____________________________________<br />

e-mail __________________________________<br />

Data __________________________________<br />

Firma __________________________________


RUBRICA<br />

Il Franchising Gulliver<br />

Gulliver apre il primo punto <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta a Voghera in via Mazzini nel 1964.<br />

Nel 1967 viene creata la sede della società in Casalnoceto con un magazzino <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione<br />

merci <strong>di</strong> 2500 mq. coperti. L’azienda entra subito a far parte del consorzio Vègè Italia ma a<br />

<strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> altri partecipanti al consorzio non sviluppa il commercio all’ingrosso ma punta<br />

decisamente al dettaglio utilizzando il marchio <strong>di</strong> insegna Gulliver.<br />

Questa scelta gli consente <strong>di</strong> aprire anno dopo anno punti ven<strong>di</strong>ta sempre più gran<strong>di</strong> e moderni<br />

creando nei consumatori presenti sul proprio bacino d’utenza una fidelizzazione sempre<br />

maggiore.<br />

Oggi i punti <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta Gulliver sono presenti in 6 province dell’Italia nord-ovest.<br />

Alfi, dopo anni <strong>di</strong> espansione della propria area d’influenza attraverso l’apertura <strong>di</strong> negozi <strong>di</strong>retti,<br />

ha deciso <strong>di</strong> de<strong>di</strong>care energie e risorse per incrementare al <strong>di</strong>ffusione del proprio marchio Gulliver<br />

attraverso una politica <strong>di</strong> franchising.<br />

Alfi vuole garantire in<strong>di</strong>pendenza e autonomia ai propri franchisee, fornendo loro:<br />

• Formazione<br />

• Logistica all’avanguar<strong>di</strong>a<br />

• Margini adeguati<br />

• Promozioni interessanti<br />

• Assortimento a misura del singolo punto ven<strong>di</strong>ta<br />

• Know-how <strong>di</strong> comprovato valore<br />

• Assistenza costante<br />

Gulliver collabora con l’impren<strong>di</strong>tore nelle operazioni organizzative e commerciali, negli adempimenti<br />

legislativi al fine <strong>di</strong> garantire la corretta red<strong>di</strong>tività dell’impresa e il rispetto <strong>di</strong> tutte le norme <strong>di</strong> legge.<br />

Ciò avviene tramite: lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità, la progettazione tecnica, la fornitura <strong>di</strong> attrezzature ed<br />

impianti, la definizione del layout, la selezione del personale, la definizione degli stock merceologici<br />

e il supporto da parte dei propri incaricati e la consulenza da parte <strong>di</strong> società specializzate nel<br />

settore.<br />

L’apertura viene seguita costantemente per garantire la corretta gestione delle varie fasi ed<br />

assicurare i risultati economici previsti in fase <strong>di</strong> apertura. Or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> impianti, caricamento del<br />

punto ven<strong>di</strong>ta, formazione continua del personale, affiancamento nel periodo <strong>di</strong> start-up.<br />

In seguito, viene instaurato un continuo rapporto tra l’affiliato e la sede per fornire risposte<br />

tempestive a tutte le esigenze. Il punto ven<strong>di</strong>ta viene costantemente monitorato per il<br />

controllo <strong>di</strong> eventuali scostamenti rispetto agli standard abituali. Inoltre viene fornito un<br />

continuo supporto all’impren<strong>di</strong>tore relativamente all’inserimento <strong>di</strong> nuovi prodotti, ad<br />

attività <strong>di</strong> marketing, <strong>di</strong> comunicazione, amministrative, gestionali onde garantire<br />

l’equilibrio red<strong>di</strong>tuale delle imprese.<br />

Se vuoi saperne <strong>di</strong> più chiama il numero verde 800753346<br />

o scrivi un email a affiliazione@supergulliver.it<br />

www.supergulliver.it<br />

24 luglio <strong>2009</strong>


ENASCO<br />

Le pensioni al minimo <strong>2009</strong>:<br />

occhio ai red<strong>di</strong>ti<br />

ERNESTO TORRETTA,<br />

responsabile<br />

del Patronato Enasco<br />

A CHI SPETTA L’INTEGRAZIONE<br />

LIMITI DI REDDITO 2008<br />

Pensionato solo<br />

Integrazione totale: Fino a 5.766,28<br />

Integrazione parziale(1): Da 5.766,29<br />

a 11.532,56<br />

Nessuna integrazione: Oltre 11.532,56<br />

Pensionato coniugato<br />

Integrazione totale: Fino a 17.298,84<br />

Integrazione parziale(1): Da 17.298,85<br />

a 23.065,12<br />

Nessuna integrazione: Oltre 23.065,12<br />

LIMITI DI REDDITO <strong>2009</strong> (2)<br />

Pensionato solo<br />

Integrazione totale: Fino a 5.956,60<br />

Integrazione parziale(1): Da 5.956,61<br />

a 11.913,20<br />

Nessuna integrazione: Oltre 11.913,20<br />

Pensionato coniugato<br />

Integrazione totale: Fino a 17.869,80<br />

Integrazione parziale(1): Da 17.869,81<br />

a 23.826,40<br />

Nessuna integrazione: Oltre 23.826,40<br />

(1) Spetta una somma pari alla <strong>di</strong>fferenza tra il<br />

red<strong>di</strong>to del pensionato (o della coppia) e il<br />

limite <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to previsto dalla legge.<br />

(2) La procedura del red<strong>di</strong>to presunto vale<br />

per le prime liquidazioni (a seguito della<br />

domanda) e per alcune prestazioni il cui<br />

<strong>di</strong>ritto è con<strong>di</strong>zionato in tutto o in parte alla<br />

presenza del red<strong>di</strong>to <strong>di</strong> lavoro (esempio:<br />

l’assegno <strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà).<br />

Valori espressi in euro.<br />

Diventano più semplici<br />

e basati solo su<br />

dati certi i rapporti<br />

tra Inps e pensionati che percepiscono<br />

prestazioni legate<br />

al red<strong>di</strong>to. È questa una delle<br />

novità introdotta dalla legge n.<br />

14 <strong>di</strong> quest’anno, che ha stabilito<br />

che ai fini delle prestazioni<br />

collegate al red<strong>di</strong>to si tiene<br />

conto unicamente del red<strong>di</strong>to<br />

conseguito dal beneficiario e<br />

dal coniuge nell’anno solare<br />

precedente e non più , come è<br />

avvenuto fino al 2008, su quello<br />

presunto dell’anno in corso.<br />

La <strong>di</strong>fferenza non è <strong>di</strong> poco<br />

conto ed è finalizzata a rendere<br />

più governabile il flusso delle<br />

<strong>di</strong>chiarazioni red<strong>di</strong>tuali che<br />

vengono rese ogni anno da circa<br />

sette milioni <strong>di</strong> pensionati.<br />

Con la nuova normativa il fenomeno,<br />

causato principalmente<br />

da erogazioni basate sul<br />

criterio del red<strong>di</strong>to presunto,<br />

dovrebbe essere notevolmente<br />

ri<strong>di</strong>mensionato. Il <strong>di</strong>ritto, dunque,<br />

alle quote <strong>di</strong> pensione<br />

viene verificato tenendo conto<br />

unicamente del red<strong>di</strong>to conseguito<br />

l’anno precedente.<br />

Questo parametro, inoltre, resta<br />

invariato fino al 30 giugno<br />

dell’anno successivo. Nel <strong>2009</strong>,<br />

per esempio, sul modello RED<br />

– che i pensionati debbono<br />

inoltrare tramite il Caf entro<br />

il 30 giugno prossimo – va riportato<br />

il red<strong>di</strong>to del 2008 sulla<br />

cui base viene confermato,<br />

ridotto o aumentato l’importo<br />

spettante fino al 30 giugno del<br />

2010.<br />

Il calcolo della pensione minima<br />

Per capire adesso con quale<br />

criterio viene attribuita l’integrazione<br />

dobbiamo ricordare<br />

anzitutto che l’Inps calcola la<br />

pensione sulla base dei versamenti<br />

effettuati. Ma se l’importo<br />

risulta inferiore al minimo<br />

<strong>di</strong> legge (458,19 euro al<br />

mese nel <strong>2009</strong>) aggiunge la <strong>di</strong>fferenza,<br />

cioè una integrazione<br />

a totale carico dello Stato.<br />

Attenzione però, l’integrazione,<br />

che un tempo veniva concessa<br />

a chiunque avesse maturato<br />

il <strong>di</strong>ritto a pensione, oggi<br />

è strettamente legata ai red<strong>di</strong>ti<br />

personali per chi vive da solo e<br />

a quelli della coppia per chi è<br />

coniugato.<br />

La legge fissa determinati limiti<br />

<strong>di</strong> red<strong>di</strong>to che, come si è<br />

detto, vengono aggiornati <strong>di</strong><br />

anno in anno in base al tasso<br />

<strong>di</strong> inflazione (costo della vita<br />

pari al 3,3% per il <strong>2009</strong>).<br />

E anche chi non li supera non è<br />

detto che riceva come integrazione<br />

la <strong>di</strong>fferenza tra la pensione<br />

maturata e il trattamento<br />

minimo. A seconda del red<strong>di</strong>to<br />

<strong>di</strong>chiarato può essere assegnata<br />

la misura intera o ridotta.<br />

Per chiarire meglio ve<strong>di</strong>amo<br />

intanto come si presenta la situazione<br />

per i pensionati che<br />

vivono da soli.<br />

Nel <strong>2009</strong> possono contare sul<br />

trattamento minimo <strong>di</strong> 458,19<br />

euro mensili se il loro red<strong>di</strong>to<br />

annuo non supera 5.766,28<br />

euro.<br />

Se il red<strong>di</strong>to extra pensione<br />

si colloca tra 5.766,29 euro e<br />

11.532,56 euro l’integrazione<br />

spetta in misura ridotta, pari<br />

alla <strong>di</strong>fferenza tra quest’ultimo<br />

importo e il red<strong>di</strong>to conseguito.<br />

Per rendere meglio il concetto è<br />

bene fare l’esempio <strong>di</strong> un pensionato<br />

che ha maturato con i<br />

soli contributi una pensione <strong>di</strong><br />

200 euro al mese e possiede altri<br />

red<strong>di</strong>ti (case, altre pensioni ecc.)<br />

per 9.000 euro l’anno. In questo<br />

caso l’integrazione è <strong>di</strong> 194,82<br />

euro (11.532,56 – 9.000 : 13) per<br />

cui la pensione sarà <strong>di</strong> 395 euro<br />

al mese, inferiore quin<strong>di</strong> al trattamento<br />

minimo.<br />

I red<strong>di</strong>ti personali e della coppia<br />

Il <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong>venta più complicato<br />

per le persone coniugate<br />

che devono superare in pratica<br />

un doppio sbarramento: quello<br />

del red<strong>di</strong>to personale che<br />

deve restare nei limiti sopra<br />

in<strong>di</strong>cati e quello della coppia.<br />

Quest’anno la situazione si<br />

presenta in questi termini:<br />

1) red<strong>di</strong>to personale che non<br />

supera 5.766,28 euro e red<strong>di</strong>to<br />

della coppia non oltre<br />

17.298,84 euro; in questo<br />

caso al pensionato spetta<br />

l’integrazione intera e viene<br />

quin<strong>di</strong> garantito il trattamento<br />

minimo <strong>di</strong> 458,19<br />

euro al mese.<br />

2) red<strong>di</strong>to personale compreso<br />

tra 5.766,28 e 11.532,56 e red<strong>di</strong>to<br />

della coppia compreso<br />

tra 17.298,84 e 23.065,12. In<br />

questo caso l’integrazione<br />

spetta in misura ridotta.<br />

La legge stabilisce che l’importo<br />

spettante è quello minore<br />

risultante dal doppio confronto<br />

tra il limite massimo <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to<br />

personale (11.532,56) e quello<br />

effettivamente posseduto e tra<br />

il limite <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to della coppia<br />

(23.065,12) e quello conseguito.<br />

Quali red<strong>di</strong>ti<br />

È il caso <strong>di</strong> ricordare che l’Inps<br />

considera tutti i red<strong>di</strong>ti <strong>di</strong><br />

qualsiasi natura, compresi<br />

quelli esenti o tassati alla fonte<br />

come gli interessi bancari e<br />

postali, i ren<strong>di</strong>menti da bot e<br />

altri titoli.<br />

Nel computo rientrano anche<br />

le ren<strong>di</strong>te Inail e gli assegni assistenziali.<br />

In altre parole bisogna denunciare<br />

tutto con la sola eccezione<br />

dei red<strong>di</strong>ti provenienti da:<br />

la casa <strong>di</strong> abitazione;<br />

le pensioni <strong>di</strong> guerra;<br />

l’assegno <strong>di</strong> accompagno;<br />

i trattamenti <strong>di</strong> famiglia;<br />

i sussi<strong>di</strong> erogati da Enti Pubblici<br />

senza carattere <strong>di</strong> continuità.<br />

Nel riquadro che si riporta qui<br />

a sinistra sono sintetizzati i requisiti<br />

per ottenere l’integrazione.<br />

luglio <strong>2009</strong> 25


50&Più FENACOM<br />

Incontri <strong>di</strong> primavera a Villasimius<br />

Il Sindacato 50 & Più Fenacom<br />

dell’<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong> <strong>di</strong> <strong>Piacenza</strong><br />

ha trascorso, dal 13 Giugno al<br />

20 Giugno, il classico soggiorno Incontri<br />

<strong>di</strong> Primavera nella splen<strong>di</strong>da terra <strong>di</strong> Sardegna<br />

più precisamente a Villasimius nel<br />

CALASERENA VILLAGE.<br />

Il numeroso gruppo piacentino della<br />

Fenacom 50 & Più accompagnato dal<br />

Presidente Giannantonio Moroni formato<br />

da 69 soci è giunto nella giornata del 13<br />

Giugno presso il CALASERENA VILLAGE<br />

nel pittoresco panorama sardo.<br />

Il CALASERENA VILLAGE è un Club<br />

Vacanze a 4 stelle con 350 camere situato<br />

in Sardegna più precisamente a<br />

Maracalagonis, <strong>di</strong>rettamente su una<br />

delle più belle spiagge sabbiose del<br />

mare Tirreno, fra Cagliari e Villasimius.<br />

Il Club Vacanze Calaserena Village ha offerto<br />

animazione e spettacoli per tutti,<br />

spiaggia privata e attrezzata, piscine, vari<br />

ristoranti e bar, camere con tutti i comfort,<br />

tutti gli sport, area fitness, isola del<br />

benessere, mini club, teeny club e junior<br />

club, sala TV, dancing all’aperto, boutique,<br />

negozi, parrucchiere, noleggio passeggini,<br />

autovetture e biciclette, internet point,<br />

parcheggio gratuito del villaggio, ambulatorio<br />

me<strong>di</strong>co.<br />

Durante il soggiorno sono state visitate le<br />

città <strong>di</strong> Villasimius e Cagliari ed è stata anche<br />

fatta una gita in veliero e un corso <strong>di</strong><br />

sub. Visto la sod<strong>di</strong>sfazione del gruppo Fenacom,<br />

l’appuntamento è rinnovato per il<br />

prossimo anno!!<br />

Si ricorda ai soci Fenacom che sono aperte<br />

le iscrizioni per la PUGLIA, Loc. Apulia<br />

presso il Villaggio Torre Serena dal 20 al<br />

27 Settembre chi fosse interessato può<br />

contattare il Sig. Giannantonio Moroni<br />

0523/956604 oppure 339/5490328.<br />

®<br />

50&Più<br />

Fenacom<br />

luglio <strong>2009</strong> 27


CASE HISTORY<br />

In Valtidone tra i<br />

sapori del Piemonte<br />

e della Valle d’Aosta.<br />

A Ziano Piacentino<br />

ha aperto da qualche<br />

mese il ristorante<br />

Mangia, Beva e Täs!<br />

Ristorante Mangia, Beva e Täs!<br />

Viale dei Mille, 19<br />

29010 Ziano Piacentino (PC)<br />

# 0523 862020<br />

mangiabevaetas@gmail.com<br />

www.mangiabevaetas.it<br />

Chiuso lunedì e martedì<br />

28 luglio <strong>2009</strong><br />

Uno scorcio <strong>di</strong> Piemonte (e <strong>di</strong> Valle d’Aosta) che si apre tra le colline vitate<br />

della Valtidone. A Ziano, Città del Vino, grazie a Cesarina Dordoni e Enrico<br />

Borasio, gestori da qualche mese a questa parte del ristorante “Mangia, Beva<br />

e Täs!”. Tutt’intorno vigneti a per<strong>di</strong>ta d’occhio e un paesaggio unico, non ancora<br />

valorizzato e apprezzato fino in fondo. Cesarina Dordoni e Enrico Borasio stanno<br />

provando a mettere la loro mattonella, con grande originalità e intraprendenza.<br />

L’apertura del ristorante risale al febbraio del <strong>2009</strong>, ma chi pensa al classico ristorante<br />

tipico piacentino ha sbagliato tutto.<br />

“Fino a pochi mesi ero un arredatore d’interni – spiega Enrico Borasio – con il sogno<br />

nel cassetto <strong>di</strong> aprire un ristorante. Dopo tre anni <strong>di</strong> permanenza nel Piacentino mi ero<br />

francamente stancato <strong>di</strong> uscire a cena e trovare quasi ovunque i soliti piatti. Quando,<br />

insieme a Cesarina, abbiamo deciso <strong>di</strong> iniziare questa avventura, ho subito pensato alla<br />

mia terra, al Piemonte e a quella dei miei genitori, la Valle d’Aosta, le due regioni che<br />

frequento ogni settimana per approvvigionarmi delle materie prime che utilizziamo in<br />

cucina”.<br />

La scelta cade dunque su un ex ristorante nel centro <strong>di</strong> Ziano, che da un anno aveva<br />

chiuso i battenti. I locali vengono rivoluzionati, con la creazione <strong>di</strong> un ingresso e <strong>di</strong><br />

due salette con vista sui filari del circondario. Il nome è tutto un programma: “Le prime<br />

due parole credo non abbiano bisogno <strong>di</strong> troppe spiegazioni – continua Enrico Borasio<br />

– mentre va spiegata l’ultima parte: ho sempre detestato i ristoranti nei quali, per<br />

<strong>di</strong>alogare con i miei commensali, si deve urlare. Il nostro ristorante potrebbe tranquillamente<br />

ospitare una novantina <strong>di</strong> coperti ma, per nostra scelta, per garantire privacy<br />

e tranquillità ai nostri clienti, li abbiamo ridotti a quaranta, sud<strong>di</strong>videndoli in due sale<br />

che possono essere gestite tranquillamente per le colazioni <strong>di</strong> lavoro, per la cene riservate<br />

e anche per quelle informali”.<br />

Gli ambienti riportano subito alla mente le baite <strong>di</strong> montagna: “Ho voluto creare un<br />

ambiente caldo, accogliente, per fare in modo che i clienti si possano quasi sentire a<br />

casa loro”.<br />

Scrivono nel sito <strong>di</strong> presentazione del ristorante Cesarina Dordoni e Enrico Borasio che<br />

“offrire al nostro ospite, un sorriso, un attimo <strong>di</strong> cor<strong>di</strong>alità , un momento spensierato <strong>di</strong><br />

relax può giovare e ristorare non solo il corpo, ma anche lo spirito”.<br />

Nel menu qualche legame con i sapori tipici del territorio piacentino non manca, ma a<br />

dominare la scena sono le tra<strong>di</strong>zioni del Piemonte, con qualche puntata nella confinante<br />

Valle d’Aosta: “I salumi piacentini – puntualizza Enrico Borasio - li abbiamo, i pisarei<br />

e faso, i tortelli con la coda, gli arrosti, a seconda delle stagioni li abbiamo, ma la nostra<br />

idea è quella <strong>di</strong> proporre un’alternativa a tutto questo, con piatti realizzati sempre attra-


CASE HISTORY<br />

verso cottura espressa. Partiamo con gli antipasti, nella carta ne abbiamo ben <strong>di</strong>ciotto:<br />

il salame cotto <strong>di</strong> capra, la mocetta <strong>di</strong> cervo servita con olio <strong>di</strong> noci, la paletta biellese<br />

(chiamata così perché il taglio <strong>di</strong> carne utilizzato è proprio situato al <strong>di</strong> sotto della spalla<br />

del maiale, che ha una forma simile a quella <strong>di</strong> una pala, ndr), il salame ad’ula, che viene<br />

fatto stagionare ricoperto dal grasso e si mantiene molto morbido, la coppa al ginepro,<br />

il lardo d’Arnad, il bou<strong>di</strong>n, un salame con bietole e patate, il teteun valdostano, ottenuto<br />

dalla salmistrazione delle mammelle bovine. Passando ai primi abbiamo la polenta<br />

concia biellese, che una volta cotta viene con<strong>di</strong>ta con formaggi piemontesi e burro, poi<br />

qualche ibrido in onore della terra che mi ospito: penso a una pasta fatta in casa con<strong>di</strong>ta<br />

con chicchi d’uva, pomodoro, scaglie <strong>di</strong> grana e qualche ingre<strong>di</strong>ente segreto. Un altro<br />

primo molto apprezzato sono i tortelli ripieni <strong>di</strong> polenta concia, anche in questo caso<br />

si tratta <strong>di</strong> un piatto che fonde la tra<strong>di</strong>zioni piacentina e quella piemontese. Per quanto<br />

riguarda i secon<strong>di</strong>, il criterio <strong>di</strong> preparazione è sempre quello della stagionalità: in<br />

estate ten<strong>di</strong>amo a preparare secon<strong>di</strong> freschi, come ad esempio un carpaccio per il quale<br />

utilizziamo carne piemontese. Mentre d’inverno an<strong>di</strong>amo sugli arrosti e sul bollito<br />

piemontese, rigorosamente preparato senza carne <strong>di</strong> gallina. Su richiesta prepariamo<br />

anche la bagna cauda, la raclette, la fondue bourguignonne”.<br />

Assolutamente da non perdere anche il carrello dei formaggi, altra specialità del ristorante<br />

“Mangia, Beva e Täs!”: la scelta è praticamente sterminata: an<strong>di</strong>amo dalla toma<br />

ubriaca al bluelvo, un formaggio alla vista simile al gorgonzola, ma <strong>di</strong> pasta dura, dai<br />

tomini al peperoncino e alle erbe alla toma biellese immersa nella birra, per arrivare alla<br />

classica fontina valdostana.<br />

Un <strong>di</strong>scorso a parte merita la carta dei vini: “Se nel menu ho scelto soprattutto piatti<br />

non piacentini – spiega Enrico Borasio – per quanto riguarda i vini ho preferito puntare<br />

su prodotti del territorio piacentino. Una piacevole scoperta, per quanto mi riguarda.<br />

Ho tre fornitori locali, Molinelli, i fratelli Piacentini e Lusenti, più l’azienda Torricelle <strong>di</strong><br />

Agazzano, che mi garantiscono prodotti <strong>di</strong> grande qualità, in grado <strong>di</strong> integrarsi benissimo<br />

con i piatti presenti nel menu”.<br />

A pochi mesi dal debutto, i riscontri sono senza dubbio positivi: il locale inizia ad essere<br />

apprezzato non solo dai turisti, ma anche dai piacentini, curiosi <strong>di</strong> lasciarsi guidare in<br />

questo seducente viaggio nelle tra<strong>di</strong>zioni piemontesi e valdostane: “So benissimo che<br />

appare quasi una sfida l’idea <strong>di</strong> proporre salumi piemontesi in un terra famosa per i<br />

propri salumi. Ma è una sfida che mi sono sentito <strong>di</strong> lanciare e che sento <strong>di</strong> poter vincere.<br />

La mia idea è quella <strong>di</strong> prendere per mano i clienti e accompagnarli lungo il percorso<br />

proposto dal nostro menu, spiegando ogni volta i piatti che stanno degustando”.<br />

E allora buon viaggio con il ristorante “Manga, Beva e Täs!” <strong>di</strong> Ziano Piacentino.<br />

luglio <strong>2009</strong> 29


RUBRICA BREVI<br />

Fiva:<br />

Al via la terza e<strong>di</strong>zione<br />

del mercato europeo<br />

Certo che lo conosciamo già, noi Piacentini: Giacomo Errico, oltre ad essere il Presidente<br />

della Commissione nazionale per le Politiche delle aree urbane <strong>di</strong> Confcommercio, è<br />

anche presidente della Fiva, la Federazione italiana ven<strong>di</strong>tori ambulanti.<br />

Vi ricordate del Mercato Europeo che si ripropone, puntualmente a <strong>Piacenza</strong>, da qualche<br />

anno a questa parte È grazie ad Errico che è approdato nella nostra città. Confermiamo<br />

comunque che anche quest’anno sarà a <strong>Piacenza</strong>, dal 12 al 14 settembre. Gli<br />

operatori proverranno da tutta l’Europa ma anche dall’America Latina.<br />

Area News<br />

Vendesi degustazione in centro storico completamente ristrutturato, arre<strong>di</strong> nuovi,<br />

cortiletto interno e possibilità <strong>di</strong> piccolo plateatico esterno.<br />

Per chi fosse interessato chiamare Lorena al num. 339 - 8993500<br />

UN SALUTO A... GIORGIO<br />

La nostra Associazione ha perso una persona<br />

molto cara, un amico in primis, un nostro<br />

consulente dopo.<br />

Giorgio Tinelli, stimato professionista, ingegnere,<br />

esperto in tante materie legate al<br />

mondo delle piccole e me<strong>di</strong>e imprese non<br />

è più con noi, ci ha lasciato quasi in punto<br />

<strong>di</strong> pie<strong>di</strong> senza <strong>di</strong>sturbo, con <strong>di</strong>screzione così<br />

come si comportava <strong>di</strong> solito quando si aggirava<br />

per i nostri uffici.<br />

Ho conosciuto Giorgio nel lontano 1989 alla<br />

Libera Associazione Artigiani dove svolgevo<br />

l’incarico <strong>di</strong> <strong>di</strong>rettore e lui era un nostro consulente<br />

incaricato ad organizzare le denunce<br />

dei rifiuti da parte delle aziende artigiane.<br />

Fu subito amicizia, rinsaldata da stima crescente<br />

per le doti umane e professionali <strong>di</strong><br />

Giorgio, ma soprattutto, per lo spirito associativo<br />

che Giorgio possedeva forte e ben<br />

marcato nel suo DNA.<br />

Ed è proprio l’amicizia che ha fatto sì che<br />

lasciata la Libera Artigiani ed approdato<br />

all’<strong>Unione</strong> <strong>Commercianti</strong> volli fortemente<br />

che Giorgio mi seguisse con la sua funzione<br />

<strong>di</strong> consulente seria e preparato.<br />

È nata una nuova collaborazione incentrata<br />

sui finanziamenti prima e poi sulle “utility”<br />

un campo <strong>di</strong>fficile da organizzare ma che<br />

la nostra Associazione ha saputo offrire ai<br />

propri iscritti in modo interessante e conveniente,<br />

grazie all’impegno che Giorgio vi<br />

trasfondeva <strong>di</strong> giorno in giorno.<br />

Poi i primi sintomi <strong>di</strong> una malattia che avrebbe<br />

messo KO tutti, ma non Giorgio che con il<br />

suo ottimismo e la sua fiducia nei me<strong>di</strong>ci lo<br />

ha visto lottare, vincere, cadere, rialzarsi, in<br />

un’altalena che avrebbe scoraggiato qualsiasi<br />

persona ma non Giorgio!<br />

Ho visto Giorgio prima <strong>di</strong> partire per il trapianto<br />

<strong>di</strong> midollo al San Raffaele a Milano e<br />

ho ammirato la sua sicurezza su quanto andava<br />

a sopportare e la sua grande speranza<br />

e fiducia nel successo dell’intervento.<br />

Caro Giorgio, le cose non sono andate così,<br />

un crudele destino ti ha voluto <strong>di</strong>rottare<br />

verso altri scenari, lasciando in tutti noi un<br />

immenso senso <strong>di</strong> vuoto che <strong>di</strong>fficilmente il<br />

tempo riuscirà a colmare.<br />

Ad Annamaria ed a Elisabetta corre il nostro<br />

pensiero ed il desiderio <strong>di</strong> poterLe aiutare in<br />

questo triste momento, ma sono certissimo<br />

che non le hai lasciate, non le hai abbandonate<br />

sei sempre lì presente accanto a loro<br />

e vegli affinchè nulla le possa accadere e<br />

mancare.<br />

Grazie Giorgio per la Tua amicizia, ma soprattutto<br />

per il Tuo esempio e per il coraggio che<br />

hai sempre <strong>di</strong>mostrato e che mi ha aiutato<br />

quando certe situazioni si complicavano.<br />

Ciao Giorgio, so che puoi vederci e sentirci,<br />

non ci lasciare e con la Tua persona aiutaci<br />

così come hai sempre fatto da vero amico.<br />

(Giovanni Struzzola)<br />

30 luglio <strong>2009</strong>


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