JASMINE n° 55 - Istituto di scienze umane
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LO SPIRITO DELLA<br />
NOTIZIA<br />
L'ANGOLO<br />
DI VITTORIO<br />
<strong>di</strong> Vittorio Calogero<br />
L’ARTE ESSENZIALE<br />
DI FERMARSI<br />
"Il recíproco amore tra chi<br />
apprende e chi insegna è il primo<br />
e più importante gra<strong>di</strong>no verso<br />
la conoscenza."<br />
Erasmo da Rotterdam (umanista<br />
olandese, 1466-1536)<br />
A<br />
nche quando viaggio,<br />
librerie e biblioteche sono<br />
il luogo preferito dove mi<br />
fermo per riposarmi, per allontanarmi<br />
dai rumori della strada, per interrompere<br />
il chiacchierio della mente.<br />
Sfoglio rapidamente quei libri che<br />
attraggono la mia attenzione e finisco<br />
quasi sempre per comprarne<br />
almeno uno, che sembra adatto a<br />
farmi compagnia durante il prossimo<br />
viaggio in treno.<br />
Uno <strong>di</strong> questi “acquisti”, effettuato<br />
in Brasile, è stato un libro <strong>di</strong> David<br />
Kundtz intitolato “A essencial arte de<br />
parar” (L’arte essenziale <strong>di</strong> fermarsi).<br />
Mi fa piacere esporre in sintesi<br />
alcune idee esposte nel suo libro…<br />
L’autore definisce fermarsi il<br />
“restare senza fare nulla, il massimo<br />
possibile (da un secondo a un mese)<br />
con il proposito <strong>di</strong> risvegliarsi completamente<br />
e scoprire chi siamo.<br />
Fermarsi significa anche trovare<br />
tranquillità sufficiente per potersi<br />
rammentare le domande importanti<br />
della vita. Non significa fuggire dalla<br />
vita per evitarne le responsabilità,<br />
ma piuttosto entrare nella vita e<br />
nelle sue responsabilità in modo<br />
nuovo.<br />
Fermarsi ci fa <strong>di</strong>ventare svegli e<br />
coscienti del momento presente.<br />
L’autore cita quanto ha scritto<br />
Antonio Machado “Oltre che vivere e<br />
sognare, c’è qualcosa più importante.<br />
Svegliarsi”.<br />
Fermandoci, possiamo prendere<br />
contatto con i nostri desideri più profon<strong>di</strong>,<br />
che forse abbiamo bloccato per<br />
povertà <strong>di</strong> sol<strong>di</strong> o <strong>di</strong> spirito, per<br />
paura, per influenza delle chiese o<br />
istituzioni, che spesso ci impongono<br />
quello che noi dobbiamo desiderare.<br />
È fondamentale ricordarsi che<br />
non è mai troppo tar<strong>di</strong> per ascoltare<br />
la propria vocazione e scoprire la<br />
nostra missione nella vita.<br />
La nostra vocazione può essere<br />
evitata, ritardata, ma un giorno essa<br />
si manifesterà.<br />
La vita non si misura con il numero<br />
<strong>di</strong> anni che passiamo sulla terra,<br />
ma per il modo in cui la utilizziamo.<br />
Per questo dobbiamo liberarci dei<br />
con<strong>di</strong>zionamenti poderosi che la<br />
nostra cultura esercita su <strong>di</strong> noi. Per<br />
esempio, ci è stato detto che l’ozio è<br />
un lusso, che per progre<strong>di</strong>re bisogna<br />
lavorare molto, che più è meglio che<br />
meno, e così via.<br />
Se noi siamo quello che facciamo,<br />
quando non facciamo nulla non esistiamo.<br />
Se ci identifichiamo con quello<br />
che facciamo: professore, me<strong>di</strong>co,<br />
avvocato e così via, quando non esercitiamo<br />
un lavoro specifico per<strong>di</strong>amo<br />
la nozione <strong>di</strong> quello che siamo.<br />
La ricerca <strong>di</strong> cose che valgano la<br />
pena <strong>di</strong> viverle esige lunghi perio<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
solitu<strong>di</strong>ne, perché la solitu<strong>di</strong>ne trasforma<br />
e ci aiuta a conoscere e ad<br />
amare noi stessi e ad essere a proprio<br />
agio in propria compagnia.<br />
È possibile che la nostra decisione<br />
<strong>di</strong> fermarci sia ostacolata dalla<br />
paura. L’incoraggiamento <strong>di</strong> D.<br />
Kundtz è quello <strong>di</strong> perseverare nella<br />
decisione <strong>di</strong> fermarsi, nonostante la<br />
paura. Osserviamo la paura senza<br />
identificarci con essa. Per esempio si<br />
può avere paura <strong>di</strong> non riuscire a<br />
cominciare <strong>di</strong> nuovo, qualora ci<br />
dovessimo fermare.<br />
L’autore consiglia <strong>di</strong> cominciare<br />
con delle pause brevi, se non si è in<br />
con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> concedersi una pausa<br />
lunga.<br />
Tutti dobbiamo fermarci per contemplare<br />
la nostra vita e per allontanarci<br />
dalle preoccupazioni che non si<br />
allontanano da noi.<br />
Fermarsi è come entrare in un<br />
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I S U - I S T I T U T O D I S C I E N Z E U M A N E