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Relazione di Giulio Malgara, presidente Upa (.pdf 160 kb) - Prima ...

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Assemblea upa 2006<br />

Assemblea UPA 2006<br />

<strong>Relazione</strong> del <strong>presidente</strong><br />

giulio malgara<br />

Milano, 28 giugno 2006


ASSEMBLEA UPA<br />

RELAZIONE DEL PRESIDENTE<br />

GIULIO MALGARA<br />

28 giugno 2006


Con grande sod<strong>di</strong>sfazione constato che anche quest’anno ci ritroviamo<br />

numerosi a riflettere sui temi nodali della pubblicità e della comunicazione.<br />

Lasciatemi interpretare l’intensa partecipazione come un segnale <strong>di</strong> attenzione<br />

e interesse verso l’Associazione che ho l’onore <strong>di</strong> presiedere e che da oltre<br />

cinquant’anni rappresenta e affianca le più autorevoli aziende nazionali e<br />

multinazionali attive nel nostro Paese.<br />

Vedo fra voi manager <strong>di</strong> primissimo piano, professionisti <strong>di</strong> grande levatura<br />

del mondo delle imprese, della comunicazione, delle concessionarie,<br />

esponenti <strong>di</strong> spicco della cultura e delle istituzioni. Questa presenza ricca e<br />

composita richiama in tutti noi l’impegno alla coesione, alla tensione comune<br />

verso gli obiettivi e le sfide che ci stimolano e affollano il presente ed il nostro<br />

futuro prossimo.<br />

Lo scenario politico-economico<br />

L’Italia sta attraversando una fase congiunturale che ispira un cauto<br />

ottimismo. Dopo un lungo periodo <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà l’economia sta mostrando<br />

segnali <strong>di</strong> recupero, inizialmente sospinti dalla produzione industriale ma<br />

<strong>di</strong>ffusisi nel tempo alla domanda, ai consumi privati. Il miglioramento del<br />

clima <strong>di</strong> fiducia delle famiglie lascia presagire un <strong>di</strong>namismo da troppo tempo<br />

sopito.<br />

2


La ripresa ciclica poggia però su fragili fondamenta. Non abbiamo ancora<br />

affrontato e risolto i no<strong>di</strong> strutturali che paralizzano il nostro paese e ci<br />

condannano a vivere <strong>di</strong> riflesso se non a subire la crescita tumultuosa<br />

dell’economia mon<strong>di</strong>ale.<br />

La velocità dello sviluppo globale, sempre meno concentrato sulle <strong>di</strong>rettrici<br />

tra<strong>di</strong>zionali, non consente ulteriori indecisioni.<br />

Penso anzitutto al risanamento dei conti pubblici, premessa per lo sviluppo<br />

solido e durevole. Riallineare le finanze ai parametri virtuosi che in Europa ci<br />

siamo impegnati a rispettare è fuor <strong>di</strong> dubbio. In gioco c’è la nostra cre<strong>di</strong>bilità<br />

e il futuro del Paese. Ma senza inibire la crescita. Addossare a famiglie e<br />

imprese l’onere del risanamento sarebbe miope.<br />

Auspichiamo un programma ambizioso <strong>di</strong> liberalizzazioni – specie nei servizi<br />

– e apertura dei mercati. Eliminare le rigi<strong>di</strong>tà che ingessano il nostro sistema<br />

produttivo significa sgravare le imprese <strong>di</strong> un peso che ne azzoppa la<br />

competitività, a detrimento dell’intera collettività e a vantaggio <strong>di</strong> imprese <strong>di</strong><br />

altri paesi che hanno avuto il sostegno pieno dei loro sistemi nazione.<br />

Abolire i privilegi, i monopoli, le ren<strong>di</strong>te garantite vuol <strong>di</strong>re mettere al bando<br />

o<strong>di</strong>ose iniquità ed accettare che sia l’eccellenza e il merito a prevalere nelle<br />

<strong>di</strong>namiche concorrenziali.<br />

Anche il mondo della comunicazione necessita <strong>di</strong> regole. Poche regole precise<br />

e fatte rispettare, senza sconti. In un quadro <strong>di</strong> crescente complessità e<br />

3


frammentazione una legislazione ipertrofica condanna le imprese allo stallo e<br />

avvantaggia non i migliori ma i più <strong>di</strong>sinvolti.<br />

Perio<strong>di</strong>camente ve<strong>di</strong>amo riaffiorare tentazioni <strong>di</strong>rigistiche. Il mercato<br />

pubblicitario italiano è segnato da una forte leadership degli investimenti in<br />

televisione. Un maggiore bilanciamento è auspicabile ma non può derivare da<br />

provve<strong>di</strong>menti normativi o misure punitive <strong>di</strong> vario segno. Diversi fattori<br />

hanno concorso al ra<strong>di</strong>carsi <strong>di</strong> questo stato <strong>di</strong> fatto, ma non <strong>di</strong>mentichiamo che<br />

le aziende scelgono liberamente, secondo convenienza e cercando <strong>di</strong><br />

massimizzare efficienza ed efficacia, come e dove destinare i propri<br />

investimenti.<br />

Incoraggiamo politiche che allarghino lo spettro delle opportunità a<br />

<strong>di</strong>sposizione delle aziende, favorendo le con<strong>di</strong>zioni per uno sviluppo più<br />

armonioso dei vari mezzi. Non mancano le leve su cui agire, fa specie che si<br />

possa soltanto immaginare <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zionare l’autonomia decisionale<br />

dell’impresa indebolendo un mezzo a vantaggio <strong>di</strong> altri, così ristabilendo pesi<br />

arbitrariamente ritenuti più consoni.<br />

Il mondo della comunicazione<br />

L’evoluzione cui stiamo assistendo a livello internazionale rischia peraltro <strong>di</strong><br />

vanificare ogni previsione. I mutamenti avvengono a un ritmo continuo, prima<br />

che le abitu<strong>di</strong>ni si possano consolidare e <strong>di</strong>vengano stabili. La risposta sta<br />

nell'innovazione. Per le nostre aziende questo vuol <strong>di</strong>re senza dubbio<br />

abbandonare una certa attitu<strong>di</strong>ne alla staticità e investire <strong>di</strong> più su innovazione<br />

4


a tutto campo: nei prodotti, nei servizi, nelle modalità <strong>di</strong> produzione. Ma<br />

anche nella comunicazione.<br />

UPA deve porsi al centro del rinnovamento, aprendo un cantiere <strong>di</strong><br />

lavoro permanente sul futuro del nostro mercato.<br />

Il panorama me<strong>di</strong>ale sta cambiando ra<strong>di</strong>calmente. Nuovi mezzi, come internet,<br />

la televisione mobile e online, i telefoni cellulari, i videogiochi, il punto<br />

ven<strong>di</strong>ta si stanno affiancando ai mezzi classici nelle <strong>di</strong>ete me<strong>di</strong>atiche <strong>di</strong> ampie<br />

porzioni <strong>di</strong> popolazione – specie le fasce più giovani.<br />

La centralità della pubblicità tra<strong>di</strong>zionalmente intesa nelle strategie <strong>di</strong><br />

comunicazione va riducendosi. Le gran<strong>di</strong> multinazionali del largo consumo,<br />

anticipando un trend che verrà, hanno iniziato a destinare quote sempre più<br />

rilevanti <strong>di</strong> investimento a nuove modalità <strong>di</strong> relazione con il consumatore.<br />

Product placement, comunità online e blog, marketing virale, intrattenimento<br />

bran<strong>di</strong>zzato, podcasting ovvero i contenuti au<strong>di</strong>o - video scaricabili dalla rete<br />

e consumabili in mobilità.<br />

Integrazione sta <strong>di</strong>ventando la parola chiave. Le aziende sempre più<br />

dovranno sfruttare sinergicamente tutte le leve e i canali <strong>di</strong> comunicazione, in<br />

una logica <strong>di</strong> convergenza e <strong>di</strong> ottimizzazione dei punti <strong>di</strong> contatto con i<br />

propri pubblici.<br />

5


Il consumatore al centro<br />

Le aziende si confrontano con un consumatore <strong>di</strong>venuto più esigente,<br />

informato, selettivo, pragmatico. Dalle aziende si attende affidabilità e<br />

trasparenza, responsabilità e <strong>di</strong>alogo. In una fase <strong>di</strong> passaggio dall’economia<br />

dell’immagine all’economia della cre<strong>di</strong>bilità la responsabilità è un valore e<br />

al contempo una sfida cui le aziende non si possono sottrarre se vogliono<br />

costruire un rapporto <strong>di</strong> fiducia durevole.<br />

Assistiamo ad un innalzamento continuo delle attese. La qualità dei prodotti<br />

da fattore <strong>di</strong>stintivo <strong>di</strong>viene progressivamente pre-requisito. Parimenti è<br />

aumentata la competenza con cui vengono valutate le strategie <strong>di</strong> marketing e<br />

comunicazione delle aziende. Un consumatore conscio della propria influenza,<br />

che non vuole essere blan<strong>di</strong>to ma ascoltato e coinvolto sul terreno dei<br />

significati e dei valori <strong>di</strong> marca.<br />

I modelli e gli atteggiamenti <strong>di</strong> consumo risentono delle <strong>di</strong>fficoltà che<br />

perdurano. Nei consumi delle famiglie italiane crescono le spese destinate<br />

all’abitazione, le spese energetiche e <strong>di</strong> trasporto, le spese in dotazioni<br />

tecnologiche (telefonini e computer in testa). Non brilla invece la spesa per<br />

generi alimentari e più in generale per i beni <strong>di</strong> largo consumo<br />

L’andamento degli investimenti pubblicitari<br />

La composizione dei consumi si riflette sulla ripartizione degli investimenti<br />

pubblicitari. Se alimentari e bevande faticano a tenere le posizioni ed<br />

6


arretrano, nel corso del 2005 a trainare la crescita del mercato spiccano le<br />

telecomunicazioni, con risorse ingenti <strong>di</strong>spiegate in maniera continuativa, il<br />

comparto finanziario – assicurativo e, su volumi minori ma con balzi<br />

ragguardevoli, il comparto farmaceutico, gli oggetti personali e l’area degli<br />

enti e delle istituzioni. Il primo trimestre dell’anno in corso conferma queste<br />

in<strong>di</strong>cazioni, segnalando anche una vigorosa accelerazione del settore<br />

automotive e della grande <strong>di</strong>stribuzione.<br />

Complessivamente gli investimenti hanno tenuto, mantenendosi su un livello<br />

sod<strong>di</strong>sfacente, con tassi <strong>di</strong> crescita superiori al PIL. Se il Paese finora ha retto,<br />

una parte del merito va ascritto alla lucida caparbietà e alla fiducia delle<br />

migliaia <strong>di</strong> imprese che hanno continuato a credere nel valore della pubblicità,<br />

stimolando una domanda che altrimenti si sarebbe pericolosamente ritratta.<br />

La consapevolezza della funzione della pubblicità non è purtroppo ancora<br />

generalizzata. Nell’ultimo anno è aumentato il numero <strong>di</strong> aziende attive in<br />

comunicazione ma il <strong>di</strong>vario che ci separa dai maggiori paesi europei resta<br />

ampio. Penso ai 41.000 inserzionisti inglesi (rispetto ai 16.000 italiani), o ai<br />

154 euro pro capite spesi in Italia a fronte dei 191 spesi in Germania, dei 271<br />

nel Regno Unito, dei 399 negli USA. La <strong>di</strong>stribuzione, ampi settori<br />

dell’industria, il turismo, i servizi ed il terziario avanzato investono ancora<br />

poco, larga parte della piccola e me<strong>di</strong>a impresa si affaccia con troppo<br />

titubanza o latita.<br />

7


Il +4% degli investimenti nei primi tre mesi del 2006 autorizza un ottimismo<br />

non <strong>di</strong> maniera. I dati ancora provvisori <strong>di</strong> questi mesi confermano il trend al<br />

rialzo e l’apporto dei mon<strong>di</strong>ali <strong>di</strong> calcio in corso in Germania sarà un ulteriore<br />

spinta. Confi<strong>di</strong>amo in una chiusura d’anno positiva, intorno al 2-3%.<br />

Le ricerche sui mezzi<br />

In una fase segnata da fortissime pressioni competitive e dalla tensione<br />

esasperata all’efficienza, il ritorno sugli investimenti e l’accountability<br />

assumono un rilievo preponderante. L’accuratezza e l’affidabilità delle<br />

ricerche me<strong>di</strong>a, che regolano l’allocazione delle risorse pubblicitarie, è<br />

<strong>di</strong>venuta decisiva.<br />

Le indagini che rilevano la fruizione dei <strong>di</strong>versi mezzi – il cosiddetto sistema<br />

Au<strong>di</strong> – sono oggetto <strong>di</strong> analisi critiche.<br />

C’è chi contesta l’impianto metodologico della rilevazione, sospettato <strong>di</strong><br />

rappresentare in maniera <strong>di</strong>storta l’universo della popolazione italiana e <strong>di</strong><br />

sottostimare realtà emergenti come la televisione satellitare.<br />

Sull’aggiornamento e l’affidabilità del campione investiamo enormi risorse,<br />

anche affidandoci ai più stimati consulenti statistici. La ricerca <strong>di</strong> base da<br />

quest’anno viene condotta ogni due mesi (a fronte dei sei precedenti) proprio<br />

8


per monitorare al meglio fenomeni in rapida evoluzione, come il canale<br />

attraverso il quale le famiglie ricevono i segnali tv.<br />

Au<strong>di</strong>tel è in grado già oggi <strong>di</strong> rilevare, con la massima definizione, le<br />

piattaforme <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione dei contenuti televisivi.<br />

Au<strong>di</strong>tel si configura come un Joint Industree Committee, il modello tripartito<br />

più evoluto <strong>di</strong> gestione a livello internazionale – come conferma anche un<br />

recente stu<strong>di</strong>o dell’Università Bocconi. Nella compagine societaria siedono<br />

e<strong>di</strong>tori e concessionarie da un lato, aziende, agenzie e centri me<strong>di</strong>a dall’altro,<br />

soggetti portatori <strong>di</strong> interessi confliggenti.<br />

Già prima che l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni deliberasse<br />

l’atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo sulle rilevazioni degli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> ascolto Au<strong>di</strong>tel si stava<br />

autonomamente muovendo nella <strong>di</strong>rezione raccomandata.<br />

Noi riteniamo che il sistema Au<strong>di</strong>, voluto dall’UPA oltre vent’anni orsono,<br />

rimanga un insostituibile strumento per la pianificazione. Stiamo facendo e<br />

faremo ogni sforzo per perfezionarlo e ammodernarlo, convinti che non<br />

esistano modelli eterni e in<strong>di</strong>scutibili.<br />

Con il contributo della Commissione Strategie dell’UPA, guidata dal nostro<br />

consigliere Umberto Paolucci, Vice President Corporate della Microsoft, e<br />

d’intesa con i nostri partner internazionali – in primis la World Federation of<br />

Advertisers – stiamo monitorando nuovi approcci <strong>di</strong> ricerca integrati<br />

centrati sul consumatore e sulla fruizione me<strong>di</strong>ale e pubblicitaria, attenti<br />

9


soprattutto ai test in atto negli Stati Uniti, nel Regno Unito e, da ultimo, agli<br />

sviluppi italiani. Strumenti e metriche complementari che ci supportino nel<br />

misurare l’efficacia delle campagne e il contributo che ogni mezzo offre al<br />

raggiungimento degli obiettivi <strong>di</strong> comunicazione.<br />

I tra<strong>di</strong>zionali in<strong>di</strong>catori dell’efficacia si rivelano sempre più insufficienti ad<br />

orientare l’azienda nelle sue strategie <strong>di</strong> marca.<br />

Non basta che le campagne arrivino al consumatore, marchi e prodotti devono<br />

agire sul terreno dei significati e valori attesi, essere sintonici e proattivi per<br />

generare impatto, così saldando un legame virtuoso e innescando meccanismi<br />

<strong>di</strong> partecipazione attiva.<br />

I mezzi<br />

Il rafforzamento ed il miglioramento qualitativo dei mezzi <strong>di</strong> comunicazione è<br />

pre-con<strong>di</strong>zione per innalzare il volume e l’efficacia degli investimenti<br />

pubblicitari.<br />

La televisione<br />

Il sostanziale duopolio della tv analogica raccoglie oltre il 90% degli<br />

investimenti pubblicitari sul piccolo schermo. Non c’è asservimento e<br />

nemmeno inerzia, le aziende optano per le emittenti che garantiscono<br />

au<strong>di</strong>ence migliori e ritorni certi. Abbiamo bisogno <strong>di</strong> più offerta, <strong>di</strong> canali<br />

nuovi e alternativi, forti e cre<strong>di</strong>bili. Servono progettualità ambiziose e robuste<br />

iniezioni <strong>di</strong> capitali. L’effetto <strong>di</strong> improvvide cure <strong>di</strong>magranti – giova<br />

10


imarcarlo – sarebbe l’imme<strong>di</strong>ata riduzione dei bacini <strong>di</strong>sponibili, in attesa che<br />

nuovi soggetti si staglino all’orizzonte. Le nostre imprese non possono<br />

accollarsi l’onere <strong>di</strong> una transizione dai contorni indefiniti.<br />

Nella RAI ad ogni cambio <strong>di</strong> maggioranza rinfocola la polemica tra i fautori<br />

dello spacchettamento, della <strong>di</strong>visione netta tra canali <strong>di</strong> servizio pubblico e<br />

canali vocati alla concorrenza <strong>di</strong>retta con i competitors commerciali, e i<br />

custo<strong>di</strong> dello status quo. Non cre<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> dover prendere parte alla contesa, a<br />

patto che un’alternativa non implichi la riduzione o ad<strong>di</strong>rittura l’eliminazione<br />

degli spazi pubblicitari. Chie<strong>di</strong>amo una RAI sempre più autorevole, scevra da<br />

con<strong>di</strong>zionamenti e tutele, che senza inari<strong>di</strong>re la propria attrattività, ma anzi<br />

esaltandola, sappia valorizzare la qualità dei contenuti offrendo agli investitori<br />

opportunità ancora più efficaci.<br />

Assistiamo da tempo ad un calo tendenziale degli ascolti televisivi, reso più<br />

contenuto soprattutto dalla crescita delle emittenti satellitari. Le <strong>di</strong>fficoltà non<br />

si riflettono sul fronte della raccolta, che cresce per i due principali network<br />

senza contraccolpi. Mi pare fuor <strong>di</strong> dubbio che il rapporto tra efficacia e costi<br />

deve riallinearsi su con<strong>di</strong>zioni a livelli più vantaggiosi per gli inserzionisti.<br />

Presi<strong>di</strong>amo il tema degli affollamenti con grande attenzione. All’interno della<br />

Commissione UPA per i rapporti con i Mezzi, presieduta dal nostro<br />

consigliere Valerio Di Natale, Amministratore Delegato della Kraft, abbiamo<br />

analizzato le evidenze <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o comparato sulle pressioni pubblicitarie<br />

11


sviluppate dalle campagne televisive nei maggiori paesi europei e sui tassi <strong>di</strong><br />

efficacia rilevati. I risultati ci spronano a evitare <strong>di</strong>strazioni.<br />

La <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> strumenti che consentono <strong>di</strong> saltare la pubblicità, pur<br />

rallentata rispetto alle previsioni più fosche e dagli esiti ancora incerti, desta<br />

ulteriore preoccupazione.<br />

Su tutti questi temi continueremo a misurarci con broadcasters e<br />

concessionarie, con spirito collaborativo e fattiva <strong>di</strong>sponibilità. Abbiamo da<br />

poco ratificato i nuovi accor<strong>di</strong> per l’affollamento con Sipra e Publitalia e per<br />

la prima volta ci stiamo confrontando anche con La7 ed MTV. Senza<br />

precluderci la strada a una futura revisione organica, su basi nuove, delle<br />

intese dove la qualità dell’investimento costituisca il fondamento per le<br />

nostre aziende.<br />

La televisione satellitare continua a rafforzarsi, come testimoniano tutti gli<br />

in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> ascolto e consumo. Le aziende non <strong>di</strong>spongono ancora <strong>di</strong> dati<br />

<strong>di</strong>saggregati sul valore delle singole emittenti, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> quest’ultime<br />

che, pur in regime <strong>di</strong> prova, fruiscono del massimo dettaglio informativo. Una<br />

situazione <strong>di</strong> squilibrio cui porre rime<strong>di</strong>o e che danneggia tutti.<br />

Il <strong>di</strong>gitale terrestre resta un’opportunità ancora da scoprire. La penetrazione<br />

cresce ma l’incertezza sui tempi dello switch off e uno scenario tecnologico in<br />

repentino mutamento alimentano previsioni contrastanti.<br />

12


Insieme agli e<strong>di</strong>tori televisivi, alle loro concessionarie e alle più importanti<br />

sigle associative del mondo pubblicitario abbiamo costituito un Comitato per<br />

la comunicazione sul <strong>di</strong>gitale terrestre, con l’obiettivo <strong>di</strong> sperimentare format<br />

e linguaggi creativi interattivi e <strong>di</strong> favorire la contaminazione fra i <strong>di</strong>versi<br />

mestieri del DTT. A breve avvieremo la fase operativa, da cui ci atten<strong>di</strong>amo<br />

preziose in<strong>di</strong>cazioni sulle reali opportunità per gli inserzionisti.<br />

La stampa<br />

La stampa sta migliorando la raccolta, sia delle testate quoti<strong>di</strong>ane che dei<br />

perio<strong>di</strong>ci. I primi mesi del 2006 hanno riba<strong>di</strong>to, incrementandolo, l’andamento<br />

positivo del 2005. Il mezzo <strong>di</strong>mostra una grande vivacità.<br />

L’introduzione del full color, il lancio <strong>di</strong> dorsi e nuove e<strong>di</strong>zioni territoriali, il<br />

ricorso a collaterali e inserti <strong>di</strong> grande appeal, la progressiva penetrazione<br />

della free press hanno portato nuova linfa ai quoti<strong>di</strong>ani, che si confermano il<br />

mezzo principe per cre<strong>di</strong>bilità e capacità <strong>di</strong> creare d’opinione – come sempre<br />

si <strong>di</strong>mostra nelle fasi elettorali.<br />

Nei perio<strong>di</strong>ci la lotta al calor bianco ha reso effervescente il mercato. Tra<br />

nuove testate e restyling il gioco è a somma positiva. Innovative politiche <strong>di</strong><br />

marketing e<strong>di</strong>toriale hanno ricreato intorno a settimanali e mensili curiosità e<br />

interesse. Il mezzo ha saputo accentuare le caratteristiche <strong>di</strong> profilazione del<br />

target che le aziende ricercano.<br />

13


I risultati non sempre sopiscono le doglianze degli e<strong>di</strong>tori per la subalternità al<br />

mercato pubblicitario televisivo. Mi sono già <strong>di</strong>lungato in precedenza su<br />

questo punto. Vorrei spronare gli e<strong>di</strong>tori e la Federazione che li rappresenta a<br />

considerare piuttosto i limiti strutturali entro cui agiscono.<br />

Sia i lettori che le <strong>di</strong>ffusioni sono stabili da molti anni su livelli modesti al<br />

cospetto delle cifre vantate dai Paesi più avanzati. Larghe porzioni <strong>di</strong><br />

popolazione hanno scarsissima consuetu<strong>di</strong>ne con la lettura.<br />

Da tempo chie<strong>di</strong>amo trasparenza nelle classificazioni dell’Accertamento<br />

Diffusione Stampa, l’aggiornamento del regolamento e la revisione delle<br />

procedure <strong>di</strong> verifica e controllo delle <strong>di</strong>chiarazioni sulle copie cedute.<br />

Abbiamo sempre riba<strong>di</strong>to l’esigenza <strong>di</strong> apertura alla stampa gratuita,<br />

plaudendo ad ogni iniziativa utile all’allargamento del mercato. Le resistenze<br />

si sono attenuate solo <strong>di</strong> recente, con l’ammissione dal ciclo primaverile <strong>di</strong><br />

quest’anno dei quoti<strong>di</strong>ani gratuiti nell’indagine Au<strong>di</strong>press.<br />

Daremo vita quanto prima a dei tavoli <strong>di</strong> confronto con gli e<strong>di</strong>tori sul fronte<br />

del posizionamento e<strong>di</strong>toriale, dell’impaginazione pubblicitaria, della qualità,<br />

della trasparenza commerciale e della misurazione dell’efficacia.<br />

La ra<strong>di</strong>o<br />

La ra<strong>di</strong>o dopo un 2005 in cui ha mantenuto gli ottimi risultati dell’anno<br />

precedente ha ripreso a crescere con vigore. Il mezzo è vivo e vitale e si<br />

14


segnala per qualità e composizione dei palinsesti e per la capacità <strong>di</strong><br />

fidelizzare un vasto pubblico sia con programmi <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento che <strong>di</strong><br />

svago.<br />

Gli affollamenti pubblicitari eccessivi rischiano però <strong>di</strong> compromettere quanto<br />

<strong>di</strong> buono è stato fatto, deprimendo gli investimenti. Ci adopereremo, anche<br />

confrontandoci con e<strong>di</strong>tori e concessionarie, per definire delle proposte che<br />

tutelino l’offerta, senza ridurne il pregio.<br />

Appoggiamo convintamente le sperimentazioni avviate per perfezionare la<br />

ricerca sull’ascolto ra<strong>di</strong>ofonico, in <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> maggior affidabilità,<br />

tempestività e precisione. Una ricerca qualitativa ha già affiancato la<br />

tra<strong>di</strong>zionale indagine Au<strong>di</strong>ra<strong>di</strong>o e permetterà alle aziende <strong>di</strong> monitorare nel<br />

tempo gli strumenti tecnologici attraverso cui i consumatori accedono<br />

all'ascolto della ra<strong>di</strong>o. L'UPA si è fatta promotrice <strong>di</strong> questa iniziativa,<br />

consapevole che nuovi mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> comunicare non possono prescindere dagli<br />

strumenti che veicolano il messaggio pubblicitario.<br />

La pubblicità esterna<br />

Vorrei ancora una volta invitare il mondo della comunicazione a sfruttare in<br />

modo più razionale gli strumenti <strong>di</strong> cui <strong>di</strong>sponiamo per valutare le nostre<br />

strategie pubblicitarie. Troppo spesso abitu<strong>di</strong>ni consolidate nel tempo non ci<br />

fanno considerare con la dovuta attenzione le innovazioni fornite. Nel caso<br />

della pubblicità esterna possiamo giustamente vantare <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre della ricerca<br />

più evoluta al mondo, che Paesi dove il peso dell'affissione è <strong>di</strong> gran lunga<br />

superiore al nostro ci invi<strong>di</strong>ano.<br />

15


Il continuo aggiornamento della ricerca ha portato le aziende del settore a<br />

riqualificare la loro impiantistica che oggi, per le società che si sono<br />

impegnate su Au<strong>di</strong>poster, è garantita ed in continua crescita professionale.<br />

Nei prossimi mesi l’indagine verrà estesa a nuove città e rileverà anche la<br />

pubblicità speciale e la pubblicità <strong>di</strong>namica, che offrono opportunità creative<br />

molto stimolanti per le aziende.<br />

Il cinema<br />

Il cinema esce da un anno <strong>di</strong> crisi acuta, sia in termini <strong>di</strong> presenze che <strong>di</strong><br />

raccolta pubblicitaria. I primi mesi del 2006 non mostrano un’inversione <strong>di</strong><br />

tendenza. Confido che il varo <strong>di</strong> Au<strong>di</strong>movie porterà maggiore ottimismo.<br />

La nuova indagine fornirà al mercato i dati quantitativi relativi ai biglietti<br />

venduti nelle sale cinematografiche italiane ogni mese, ripartiti per<br />

concessionaria e circuito, con dettaglio territoriale oltre che <strong>di</strong> tipologia <strong>di</strong><br />

sala. Un’indagine qualitativa, aggiornata nel tempo, fornirà invece il profilo<br />

del pubblico nelle sale.<br />

Credo che il cinema debba crescere come mezzo <strong>di</strong> comunicazione ben oltre i<br />

confini nei quali in passato è stato relegato. Target particolarmente qualificati<br />

e giovani hanno con le sale un rapporto sempre più articolato e completo che<br />

va al <strong>di</strong> là della sola visione del film. Luoghi <strong>di</strong> incontro e <strong>di</strong> sosta possono<br />

<strong>di</strong>ventare veicolo <strong>di</strong> comunicazione a 360 gra<strong>di</strong>.<br />

16


Il web<br />

Il web si sviluppa a tassi roboanti. Internet figura ormai in pianta stabile nelle<br />

pianificazioni <strong>di</strong> molte aziende, anche se ancora poche vi destinano quote<br />

importanti <strong>di</strong> investimento. Il mercato resta concentrato sui settori tra<strong>di</strong>zionali,<br />

finanza, viaggi, telecomunicazioni, itc, servizi professionali e tempo libero,<br />

ma anche il largo consumo sta testando il mezzo non più in maniera episo<strong>di</strong>ca.<br />

Le polemiche sulla ricerca Au<strong>di</strong>web, dalle critiche all’impianto metodologico,<br />

alla messa in mora dei risultati, hanno condotto allo stallo o<strong>di</strong>erno in cui non<br />

sappiamo chi e come produrrà i dati nei mesi a venire. Non possiamo accettare<br />

che le concessionarie <strong>di</strong>ffondano solo i loro dati, ne ci convince un Au<strong>di</strong>web<br />

orfana dei gran<strong>di</strong> players. Si faccia chiarezza in fretta e ciascuno assuma le<br />

proprie responsabilità.<br />

I nuovi me<strong>di</strong>a<br />

Sui nuovi me<strong>di</strong>a, sul portato del cambiamento in atto e sugli scenari<br />

evolutivi,desidero ancora riba<strong>di</strong>re come la tecnologia stia ampliando le<br />

opportunità a <strong>di</strong>sposizione delle persone nonché le frontiere alle quali affidare<br />

il messaggio pubblicitario. I me<strong>di</strong>a sempre più <strong>di</strong>verranno network, gli stessi<br />

contenuti saranno fruibili da piattaforme <strong>di</strong>verse.<br />

Nella proliferazione dei canali o delle piattaforme <strong>di</strong>stributive, i contenuti<br />

costituiranno l’asset più prezioso. E qui le attese sono molteplici .<br />

Dall’accessibilità all’esclusività , dalla personalizzazione – sia del contenuto<br />

17


medesimo che dei tempi e delle modalità <strong>di</strong> consumo – fino<br />

all’autoproduzione, al ruolo attivo e partecipativo dell’in<strong>di</strong>viduo nella<br />

creazione dei palinsesti.<br />

La crescita sarà ancora una volta trainata dalla televisione. Il modello<br />

analogico viene progressivamente soppiantato dalle varie piattaforme <strong>di</strong>gitali,<br />

satellitare, terrestre, fibra. La rapida penetrazione della banda larga sta<br />

favorendo la crescita delle web tv, che dopo una fase pseudo artigianale si<br />

accostano a modelli <strong>di</strong> business red<strong>di</strong>tizi. Alla fruizione domestica si affianca<br />

la fruizione in mobilità. Il recente lancio, operato da tutti i principali gestori<br />

telefonici, della tv sui terminali mobili apre straor<strong>di</strong>narie possibilità. Per il<br />

consumatore <strong>di</strong> accedere a contenuti originali e offerta senza più barriere<br />

fisiche, per le aziende <strong>di</strong> seguirlo con servizi a valore aggiunto e<br />

comunicazioni customizzate.<br />

Diventa ancora più articolato e composito l’insieme degli strumenti e delle<br />

soluzioni utilizzate dalle aziende per raggiungere il consumatore. Il product<br />

placement, uscito dalla clandestinità, sta affinando le tecniche per esaltare<br />

marchi e prodotti senza in<strong>di</strong>spettire lo spettatore.<br />

Il marketing virale e il cosiddetto ambient me<strong>di</strong>a avanzano, sulle ali<br />

dell’originalità, talvolta della genialità, delle soluzioni e della capacità <strong>di</strong><br />

sorpresa e stimolo.<br />

18


Il punto ven<strong>di</strong>ta da semplice luogo <strong>di</strong> acquisto è assurto a catalizzatore <strong>di</strong><br />

cospicui investimenti pubblicitari e complesse strategie <strong>di</strong> comunicazione.<br />

Vorrei qui ricordare la de<strong>di</strong>zione con cui l’UPA, attraverso la Commissione<br />

New Me<strong>di</strong>a presieduta da Olivier Dubois della Fiat, sta seguendo questi<br />

fenomeni. Oltre a promuovere la <strong>di</strong>scussione e il confronto fra i manager delle<br />

nostre aziende abbiamo realizzato convegni e seminari esclusivi. I temi<br />

spaziano dalla creatività sui nuovi me<strong>di</strong>a alle logiche e alle soluzioni della<br />

comunicazione online, dal product placement cinematografico alle frontiere<br />

del marketing non tra<strong>di</strong>zionale, presto in agenda. Continueremo a spenderci,<br />

consapevoli che la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> cultura e know how è al centro della nostra<br />

mission.<br />

L’area allargata<br />

Il ricorso alle forme e alle <strong>di</strong>scipline dell’area allargata rappresenta sempre più<br />

una soluzione ottimale per garantirsi, con investimenti relativamente<br />

contenuti, la <strong>di</strong>stintività e l’impatto ricercati.<br />

Le sponsorizzazioni e soprattutto gli eventi, per la loro flessibilità e per<br />

l’adattabilità alle esigenze del committente, oltre che per la capacità <strong>di</strong><br />

segmentare e mirare la comunicazione su target specifici, si segnalano molto<br />

positivamente.<br />

19


Il <strong>di</strong>rect marketing e le relazioni pubbliche assumono un rilievo crescente<br />

nelle strategie aziendali. La costruzione <strong>di</strong> una relazione efficace e durevole<br />

con il consumatore e i vari interlocutori deve primeggiare tra gli obiettivi <strong>di</strong><br />

ogni impresa. L’evoluzione tecnologica mette a <strong>di</strong>sposizione una vasta gamma<br />

<strong>di</strong> veicoli potenzialmente in grado <strong>di</strong> sostenere questo flusso bi<strong>di</strong>rezionale,<br />

garantendo alle operazioni le necessarie affidabilità, rapi<strong>di</strong>tà ed economicità.<br />

Numerosi fattori convergono a fare delle promozioni un driver del mercato e<br />

tutto lascia prevedere che nel 2006 si confermeranno gli ottimi risultati<br />

dell’ultimo biennio.<br />

Ci atten<strong>di</strong>amo strumenti certificati e con<strong>di</strong>visi, in grado <strong>di</strong> misurare l’effettivo<br />

valore della prestazione e i suoi risultati e ai nostri partner <strong>di</strong> comunicazione<br />

chie<strong>di</strong>amo anche in queste <strong>di</strong>scipline competenze strategiche e creative<br />

originali. L’assuefazione del pubblico, la ripetitività, la banalizzazione<br />

attentano, anche in quest’area, all’efficacia degli investimenti.<br />

Il quadro normativo<br />

Sul versante normativo prosegue alacremente l’impegno dell’Associazione a<br />

presi<strong>di</strong>o degli interessi delle aziende, sia in sede comunitaria che nazionale.<br />

Lo spostamento del baricentro geopolitico su Bruxelles ci ha indotto ad<br />

attivare canali <strong>di</strong> comunicazione <strong>di</strong>retti e continuativi con gli organi<br />

decisionali europei.<br />

20


Abbiamo portato la nostra voce nel processo <strong>di</strong> revisione della Direttiva<br />

Au<strong>di</strong>ovisual Me<strong>di</strong>a Services, che investe ambiti delicati come l’introduzione <strong>di</strong><br />

norme più flessibili sulle interruzioni pubblicitarie televisive, l’equiparazione<br />

fra mezzi lineari e non lineari, il product placement all’interno <strong>di</strong> film tv e<br />

fiction, l’autoregolamentazione e la coregolamentazione. Su molti altri temi,<br />

dalle pratiche commerciali sleali tra imprese e consumatore alle regole in<br />

materia <strong>di</strong> alimentazione ed etichettatura dei prodotti non è mancato il nostro<br />

contributo, grazie all’operato della Commissione Giuri<strong>di</strong>ca UPA presieduta da<br />

Massimo Grimal<strong>di</strong> dell’Unilever.<br />

Non abbiamo abbassato la guar<strong>di</strong>a nemmeno con il legislatore italiano. Al<br />

termine <strong>di</strong> un iter estenuante è finalmente caduto il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> impiego dei<br />

minori <strong>di</strong> 14 anni negli spot ra<strong>di</strong>otelevisivi. Una norma senza senso che ha<br />

danneggiato per molti mesi il mercato pubblicitario, impoverendolo.<br />

Abbiamo sostenuto Pubblicità Progresso, recentemente costituitasi in<br />

Fondazione, nella campagna Movimento, per la promozione <strong>di</strong> uno stile <strong>di</strong> vita<br />

sano e <strong>di</strong> corretti comportamenti alimentari fra i più giovani. Il tema<br />

dell’obesità, specie <strong>di</strong> quella infantile non ci lascia in<strong>di</strong>fferenti.<br />

Siamo sensibili anche al rapporto fra pubblicità e minori. Pensiamo che i<br />

tempi siano maturi per avviare, anche in Italia, un progetto educativo su larga<br />

scala che avvicini i più piccoli alla fruizione consapevole dei mezzi <strong>di</strong><br />

comunicazione e dei messaggi pubblicitari.<br />

21


Nell’anno in cui celebriamo il quarantennale dalla sua costituzione, voglio<br />

ricordare le quasi mille campagne vagliate nel corso del 2005 dall’Istituto<br />

dell’Auto<strong>di</strong>sciplina Pubblicitaria. Uno sforzo straor<strong>di</strong>nario, a <strong>di</strong>fesa<br />

dell’integrità della comunicazione, che le aziende associate all’UPA<br />

sostengono senza esitazioni.<br />

I nostri partner<br />

Per accelerare il processo <strong>di</strong> rinnovamento e <strong>di</strong> cambiamento, è cruciale che<br />

ogni realtà del nostro settore faccia la propria parte. Le aziende necessitano <strong>di</strong><br />

partner <strong>di</strong> comunicazione forti e preparati ed è per questo che il rapporto con<br />

agenzie <strong>di</strong> comunicazione e centri me<strong>di</strong>a deve evolvere verso una forte<br />

partnership, aprendo il <strong>di</strong>alogo sulla qualità strategica, sul valore della<br />

creatività e dei linguaggi.<br />

Apprezziamo il nascere <strong>di</strong> iniziative volte al <strong>di</strong>alogo tra le parti E’<br />

nell’interesse <strong>di</strong> tutti ridare - o finalmente attribuire – alla comunicazione il<br />

giusto ruolo all’interno del Sistema Economico Italiano.<br />

Alle agenzie chie<strong>di</strong>amo preparazione, sviluppo continuo delle competenze,<br />

versatilità, investimento sull’innovazione. Sui nuovi mezzi e strumenti per<br />

interagire con il consumatore serve un cambio <strong>di</strong> marcia altrimenti<br />

affronteremo con armi spuntate il cambiamento. Abbiamo necessità <strong>di</strong> figure<br />

capaci <strong>di</strong> un approccio integrato alla comunicazione nei linguaggi e nei mezzi<br />

22


e <strong>di</strong> una visione strategica <strong>di</strong> me<strong>di</strong>o lungo periodo per costruire e rafforzare<br />

marche <strong>di</strong> successo sui mercati internazionali.<br />

L’oculatezza nella gestione dei budget affidati non sempre è stata esemplare.<br />

Il ritorno sugli investimenti non è un rovello degli uffici acquisti e dei revisori<br />

ma un obiettivo che ci deve accomunare.<br />

Siamo pronti ad un confronto aperto e serrato sulla qualità, l’efficacia e sul<br />

valore della creatività, ma anche su remunerazioni in<strong>di</strong>cizzate alle<br />

performance e, in ambito me<strong>di</strong>a, sulla trasparenza delle negoziazioni.<br />

Sul tema delle gare abbiamo già preso posizione. Sul finire dello scorso anno<br />

abbiamo <strong>di</strong>ffuso una Guida al Rapporto fra Utente e Agenzia ove senza<br />

reticenze sono affrontati tutti i punti più controversi. Ci riconobbero saggezza<br />

in molti, fino alla piena con<strong>di</strong>visione da parte <strong>di</strong> alcuni.<br />

I risultati <strong>di</strong> una recente indagine, realizzata dalla WFA in collaborazione con<br />

SCAN International e presentata a Parigi nel corso della Global Advertiser<br />

Conference, nel maggio 2006, fotografano le attese degli utenti. Se per il 48%<br />

dei manager intervistati l’agenzia ha significativamente contribuito ad ottenere<br />

i ritorni desiderati e per ben il 72% ha dato un fondamentale apporto al<br />

raggiungimento degli obiettivi <strong>di</strong> marketing, restano margini <strong>di</strong> miglioramento<br />

sull’utilizzo sinergico <strong>di</strong> tutte le leve della comunicazione, sulla neutralità<br />

delle pianificazioni, sulla trasparenza del business.<br />

23


Conclusioni<br />

Avviandomi al termine vorrei tracciare alcune priorità della nostra azione<br />

futura.<br />

Facendoci cantiere, abbiamo l’ambizione <strong>di</strong> guidare le aziende nella<br />

transizione in corso, orientandole nella selezione delle migliori leve per<br />

massimizzare il successo della loro azione:<br />

1. In<strong>di</strong>viduando soluzioni volte ad accrescere l’efficacia della<br />

pubblicità con riferimento a vari fattori, dagli affollamenti alla<br />

creatività, dalla qualità <strong>di</strong> programmi e palinsesti alle strategie <strong>di</strong><br />

pianificazione.<br />

2. Favorendo un <strong>di</strong>alogo fertile con e<strong>di</strong>tori e concessionarie per<br />

rafforzare la struttura dell’offerta ed estendere le opportunità a<br />

<strong>di</strong>sposizione delle aziende.<br />

3. Definendo, anche attraverso indagini proprietarie, criteri e<br />

metodologie idonee a stimare il valore e la convenienza dei <strong>di</strong>versi<br />

mezzi.<br />

4. Analizzando le potenzialità dei nuovi me<strong>di</strong>a, le interazioni e le<br />

integrazioni con i me<strong>di</strong>a tra<strong>di</strong>zionali all’interno dei processi <strong>di</strong><br />

mutamento e convergenza in atto.<br />

5. Promuovendo maggiore integrità, trasparenza, concorrenza e<br />

apertura nel mercato pubblicitario.<br />

6. Incoraggiando una collaborazione sempre più stretta con agenzie<br />

<strong>di</strong> pubblicità e <strong>di</strong> comunicazione e centrali me<strong>di</strong>a sui temi della<br />

qualità della strategia, della creatività e dei linguaggi.<br />

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Continueremo a rappresentare un elemento <strong>di</strong> forza e compattezza per tutte le<br />

aziende che investono in pubblicità e a svolgere un ruolo attivo e propositivo<br />

nei confronti delle controparti, imprimendo all'azione e agli interventi delle<br />

aziende un carattere <strong>di</strong> univocità e vigore.<br />

Continueremo a rafforzarci, ampliando la base associativa e aprendoci a<br />

settori nuovi, specie alla piccola e me<strong>di</strong>a impresa che costituisce l’ossatura del<br />

nostro sistema produttivo.<br />

Continueremo a formare la classe <strong>di</strong>rigente della nostra industry. All’impegno<br />

ultradecennale con l’Università Ca’Foscari <strong>di</strong> Venezia nel Master in<br />

Comunicazione d’Impresa – proprio sabato scorso ho consegnato i <strong>di</strong>plomi<br />

della XVII e<strong>di</strong>zione – affiancheremo nuove partnership con l’Università San<br />

Raffaele per la formazione manageriale sui temi della Società, della<br />

Comunicazione e del Mercato, e con l’Almed dell’Università Cattolica su<br />

percorsi <strong>di</strong> education specialistica nell’ambito degli eventi culturali.<br />

Concludendo consentitemi <strong>di</strong> ringraziare le numerose aziende che ci<br />

sostengono, con calore particolare quelle che si sono da poco aggiunte – <strong>di</strong>eci<br />

solo nel primo semestre – e che hanno portato nuova linfa all’Associazione.<br />

Tutti i manager che si spendono con generosità all’interno delle Commissioni<br />

UPA, affrontando problemi complessi risolti sempre brillantemente. Il<br />

Consiglio Direttivo, che ispira la politica associativa e ne definisce le strategie<br />

<strong>di</strong> sviluppo, tutti i Consiglieri singolarmente per il valore della loro<br />

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professionalità e competenza e il management dell’UPA, guidato dal neo<br />

<strong>di</strong>rettore generale Valeria Monti, che ha avviato i lavori del cantiere, il<br />

<strong>di</strong>rettore centrale Giovanna Maggioni che garantisce la continuità<br />

dell’organizzazione e dei servizi e tutti i collaboratori <strong>di</strong> UPA.<br />

Anche nelle <strong>di</strong>fficoltà non abbiamo ammainato la ban<strong>di</strong>era dell’ottimismo.<br />

Alla logica del declino abbiamo opposto operosità e fiducia non a <strong>di</strong>fesa del<br />

nostro particolare, a beneficio della ricchezza dell’intero Paese.<br />

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