SEMANTICA DELLA VOCE - Area Sanremo

SEMANTICA DELLA VOCE
di Silvia Lorenzi

voi sapere già cantare!
Silvia Lorenzi

“la musica è radicale:
o si fa o se ne chiacchiera”
Denis Gaita
Silvia Lorenzi

OBIETTIVI
§ ponte tra la parola scientifica (foniatra e fisico
del suono) e la comunicazione per immagini e
metafore (artista e insegnante)
§ dotare il sapere scientifico della forza
dell’immagine e della metafora
§ legare la scienza all’arte, la parola alla
proiezione visionaria, in un circolo virtuoso di
rinforzo di significati e contenuti
Silvia Lorenzi

IN OGNI CASO
§ gli insegnamenti didattici sono importanti ma
non determinanti
§ l’arte del canto è qualcosa che ha assoluto
bisogno della pratica costante, del confronto
con uno più maestri e con altri cantanti
§ mio desiderio è rendere il vostro percorso più
consapevole, al fine di preparare un terreno
fertile alle esperienze di palcoscenico
Silvia Lorenzi

TERMINOLOGIA NEL CANTO
Silvia Lorenzi

ACCORDO PNEUMOFONICO
è consapevolezza del rapporto di equilibrio tra:
§ pressione sottoglottica
§ vibrazione cordale
Silvia Lorenzi

ACCORDO PNEUMOFONICO
adeguato equilibrio e coordinazione tra respiro
e suono:
§ presa d’aria (prevalenza di appoggio)
§ emissione (prevalenza di sostegno)
§ assetto laringeo (meccanica laringea)
§ articolazione fonemica (pronuncia)
Silvia Lorenzi

ACCORDO PNEUMOFONICO
l’accordo pneumofonico è valutabile in esercizi
come la messa di voce
terminologia associata:
§ agganciare il fiato
§ sostenere il suono
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RESPIRAZIONE
§ CLAVICOLARE: che coinvolge la muscolatura
respiratoria accessoria di collo e spalle, nel canto
induce tensioni muscolari, sforzo eccessivo,
scarso volume respiratorio e alterazione
posturale
§ COSTALE: che coinvolge le ultime coste
(fluttuanti), associata alla diaframmatica
rappresenta una respirazione funzionale al canto
§ DIAFRAMMATICA: caratterizzata dalla discesa
del diaframma in fase inspiratoria
Silvia Lorenzi

RESPIRAZIONE
§ COSTO-­‐DIAFRAMMATICA: è la condizione
migliore per il cantante, con azione
equilibrata e sinergica dei muscoli inspiratori
(diaframma e intercostali esterni) ed
espiratori (addominali e intercostali interni),
cioè con bilanciamento delle forze di
appoggio e sostegno
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APPOGGIO
durante l’inspirazione:
contrazione, conseguente appiattimento e
abbassamento del diaframma (con azione
coadiuvante degli intercostali esterni) al fine di
garantire una corretta gestione della pressione
sottoglottica
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SOSTEGNO
durante l’espirazione:
capacità di integrare l’azione del muscolo
diaframmatico che si sta rilasciando, con quella
della muscolatura della parete addominale (con
azione coadiuvante degli intercostali interni),
per contrastare l’intempestiva risalita del
diaframma e garantire la corretta gestione della
pressione sottoglottica
Silvia Lorenzi

APPOGGIO E SOSTEGNO
le due componenti di appoggio e sostegno si
integrano in un lavoro sinergico che procede
dalla fase inspiratoria a quella espiratoria,
variando ed equilibrando adeguatamente le due
grandezze:
in fase inspiratoria l’appoggio è massimo,
proseguendo verso la fase espiratoria,
diminuisce cedendo gradualmente la sua azione
al sostegno
Silvia Lorenzi

VOCE IMPOSTATA
§ indispensabile per una voce usata a lungo e
con intensità
§ ottenibile mediante procedura di accordo
pneumofonico e pneumorisonanziale
Silvia Lorenzi

Silvia Lorenzi

Silvia Lorenzi

VOCE IMPOSTATA
§ conseguenza di uno specifico atteggiamento
delle cavità di risonanza in relazione ai
parametri acustici del suono (fenomeni di
risonanza)
§ ricerca, attraverso sensazioni propriocettive,
di proiezione e focalizzazione del suono su
particolari superfici anatomiche (fenomeni di
consonanza)
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VOCE IMPOSTATA
modi di dire simili:
§ proiettare la voce in maschera
§ puntare la voce
§ posizionare il suono
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MASCHERA
luogo anatomico coincidente con il massiccio
facciale, sede di sensazioni vibratorie indotte
per conduzione ossea e testimonianti una
corretta impostazione
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GIRARE
metaforicamente indica l’atteggiamento
fisiologico atto a:
§ generare suoni armonicamente ricchi, focalizzati
e coperti
§ gestire il passaggio dal registro medio all’acuto
con attenzione e sensibilità alla propriocezione dei
fenomeni di risonanza e consonanza
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GIRARE
modi di dire simili:
§ suono in maschera
§ suono in testa
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TECNICA DELLO SBADIGLIO
qualità didattica intrinseca nell’azione dello
sbadiglio, caratterizzata da:
§ abbassamento della laringe
§ ampliamento della gola (istmo delle fauci)
§ inarcamento del velo palatino (chiusura
posteriore non non completa)
§ appiattimento della lingua
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TECNICA DELLO SBADIGLIO
sensazioni associate e didatticamente utili:
§ libertà da costrizioni
§ ampliamento degli spazi risonanziali
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TECNICA DEL SORRISO
stiramento trasversale delle labbra atto a
innescare sinergie con il muscolo elevatore del
velo palatino
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AFFONDO
tecnica che enfatizza i seguenti aspetti della
vocalità:
§ timbro scuro
§ portanza
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AFFONDO
tecnica sviluppata attraverso un:
§ eccessivo e talvolta forzato abbassamento
della laringe
§ arrotondamento associato a ipertonia delle
labbra
§ ampliamento del vocal tract
§ ipercinesia respiratoria
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AFFONDO
elementi potenzialmente negativi sono:
§ difficoltà negli acuti
§ pesantezza di suono
§ vibrato eccessivo
§ perdita di brillantezza e di proiezione
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AFFONDO
terminologia associata:
§ spinta in basso e in fuori
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DALLA PUNTA ALL’AFFONDO
tecniche tra loro opposte:
punta e sorriso
contro
affondo e cavità
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ANCORAGGIO
allineamento posturale, a garanzia di:
§ uno stato muscolare generale libero da
tensioni parassite
§ un miglior atteggiamento del vocal tract
§ una miglior proiezione del suono
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ANCORAGGIO
realizzazione posturale:
§ mento leggermente abbassato
§ colonna estesa e allungata verso l’alto (come
sospesi dal vertice)
§ spalle aperte
§ bacino leggermente retroverso
§ ginocchia non rigide
§ piedi ben radicati a terra
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ESTENSIONE E TESSITURA VOCALE
§ ESTENSIONE FISIOLOGICA: distanza dalla
nota più grave alla più acuta fisiologicamente
realizzabili
§ TESSITURA: range vocale entro il quale la
voce si esprime al meglio delle sue possibilità
con il minimo sforzo (ottava di comodità),
atta a definire la sottoclasse vocale
§ ESTENSIONE MUSICALE: per convenzione,
due ottave
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REGISTRI
§ le due corde vere possono emettere suoni con
grande variabilità di intonazione, di dinamica
e di timbrica, sfruttando una ampia e
articolata gamma di assetti glottici
§ le caratteristiche dominanti dell’assetto
glottico definiscono il registro vocale
Silvia Lorenzi

REGISTRI
§ per registro s’intende una gamma di toni
omogenei per timbro, prodotti da uno stesso
meccanismo laringeo e in equilibrio con la
capacità di adattamento dei risuonatori
§ esistono diverse meccaniche di lavoro
nell’emissione laringea dei suoni, che
implicano risultati acustici differenti
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REGISTRI
meccanismi vibratori laringei principali:
§ pieno
§ falsetto
uso prevalente nel canto:
§ donne pieno, misto e falsetto
§ uomini pieno, falsetto e falsettone
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REGISTRI
ARITENOIDEI:
se con azione prevalente =voce piena
interaritenoidei
cricoaritenoideo laterale
tiroaritenoideo (corda vocale)
CRICOTIROIDEI:
se con azione prevalente=voce di falsetto
cricotiroideo
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REGISTRI
azioni muscolari:
§ il gruppo dei muscoli aritenoidei è in
antagonismo con il gruppo dei cricotiroidei
§ entrambi i gruppi agiscono
contemporaneamente e in antagonismo
regolando la tensione delle corde vocali e
determinano forza adduttoria, massa,
lunghezza e tempi di contatto cordale
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REGISTRI
la prevalenza dell’azione di uno dei due gruppi
determina la meccanica in atto
Silvia Lorenzi

REGISTRI
due livelli di registri:
§ primario, come conseguenza dalla meccanica
laringea d’origine
§ secondario, dato dal contributo del vocal
tract sul suono prodotto dalla specifica
meccanica
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REGISTRI PRIMARI
meccanica registro ambiti
M0
fry,
pulse
- parlato,
- frequenze più basse dell’estensione
M1
modale,
pieno
- parlato e canto,
- frequenze gravi e centrali
M2
falsetto,
leggero
- canto
- toni medi e acuti dell’estensione
M3
flauto,
fischio
- sovracuti in donne e bambini
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PASSAGGIO
è riconosciuta una zona di passaggio tra un
registro e il successivo, che può determinare un
cambiamento timbrico
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“REGISTRO” MEDIO
§ tra M1 e M2 esiste un area tonale condivisa,
pari a circa un’ottava
§ in tale range è possibile scegliere la
meccanica di lavoro prevalente
§ tale range può essere affrontato
“miscelando” sapientemente le due
meccaniche producendo un suono MISTO
(M1 mix M2 nelle donne, o M2 mix M1 negli
uomini) con integrazione di un corretto
aggiustamento del vocal tract
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“REGISTRO” MEDIO
registro a cavallo tra il pieno e il falsetto, che
attua una miscela delle due diverse meccaniche
sinonimi: “registro” misto
da non confondere con “voce mista”, termine
usato più in riferimento a fenomeni di condivisa
consonanza tra petto e testa che non di
meccanica laringea (registro secondario)
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REGISTRO PIENO
termine che si riferisce al tipo di meccanica laringe
in atto (M1), caratterizzato da:
§ azione massima del muscolo vocale
(tiroaritenoideo)
§ tempi di contatto cordale superano il 50%
dell’intero ciclo vibratorio
§ corda spessa (c’è massa cordale)
§ vibrazione di tutta la corda
§ timbro ricco di armonici
§ tipico dei toni gravi e medio-­‐gravi
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REGISTRO PIENO
sinonimi:
§ modale
da non confondersi con “voce di petto” cioè in
riferimento alla sensazione di consonanza
percepita a livello del petto (registro
secondario)
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FALSETTO
termine che si riferisce al tipo di meccanica
laringe in atto (M2), caratterizzato da:
§ azione massima del sistema cricotiroideo
§ tempo di contatto inferiore al 50% dell’intero
ciclo vibratorio
§ corde sottili (poca massa cordale)
§ vibrazione del solo bordo libero
§ timbro povero di armonici
§ tipico dei toni acuti
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FALSETTO
tipico di:
§ tenori leggeri in acuto pp
§ falsettisti
§ cantanti jodel
§ country music
§ nel pop, per le dinamiche di colori
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FALSETTO
sinonimo:
§ meccanismo leggero
da non confondersi con “voce di testa” cioè in
riferimento alla sensazione di consonanza
percepita a livello della testa e del massiccio
facciale (registro secondario)
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FALSETTONE
falsetto rinforzato caratterizzato da:
§ meccanismo M2
§ laringe bassa con ampliamento del vocal tract
e incremento degli armonici
§ suono più ricco e rotondo
Silvia Lorenzi

FILATO
§ suono che inizia a bassa intensità per
raggiungere il culmine di volume e ritornare a
bassa intensità, senza interruzioni o
disomogeneità e con coerenza di colore e
timbro
§ è conseguenza di un buon accordo
pneumofonico
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FILATO
un corretto filato è sintomo di ottima
consapevolezza e padronanza nella transizione
tra i registri (pieno e falsetto)
modi di dire simili:
§ messa di voce
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COPERTO
emissione in registro pieno (M1) con
consonanza di testa (che coadiuva il giro)
tipico della vocalità lirica, caratterizzato da:
§ emissione rotonda e morbida
§ arrotondamento delle labbra
§ abbassamento della laringe
§ innalzamento del velo palatino
§ focalizzazione armonica
§ suono un po’ chiuso
Silvia Lorenzi