I libri di famiglia - Fondazione Museo Storico del Trentino
I libri di famiglia - Fondazione Museo Storico del Trentino
I libri di famiglia - Fondazione Museo Storico del Trentino
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
libro crea quella che possiamo definire un’anagrafe familiare) 5 . Ma an<strong>di</strong>amo con<br />
or<strong>di</strong>ne.<br />
1. I nostri <strong>libri</strong> <strong>di</strong> <strong>famiglia</strong> nascono perlopiù come <strong>libri</strong> dei conti. È innanzitutto il<br />
supporto cartaceo a rivelarlo: troviamo spesso la presenza <strong>di</strong> una rubrica<br />
alfabetica con i nomi <strong>del</strong>le persone con cui si hanno transazioni economiche; <strong>di</strong><br />
un «partitario» a volte or<strong>di</strong>nato a volte meno; <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>ce con il riferimento a carte<br />
numerate. Sono <strong>libri</strong> soli<strong>di</strong>, robustamente rilegati, spesso dotati <strong>di</strong> allacciature,<br />
destinati a durare nel tempo. Ma succede, specie lungo l’Ottocento, che si<br />
utilizzino supporti impropri come i quaderni <strong>di</strong> scuola rimasti in parte inutilizzati.<br />
Mentre nel secolo successivo fanno la loro comparsa gli almanacchi e le agende<br />
prestampate.<br />
Il libro rimane nella casa paterna e passa <strong>di</strong> generazione in generazione nelle<br />
mani <strong>del</strong> primogenito. E quando ciò non succede, il nuovo scrivente è tenuto a<br />
giustificarsi, come fa Nicolò Fontanari terzo figlio <strong>di</strong> Giovan Antonio, che inizia a<br />
scrivere nel 1777 raccontando che uno dei suoi due fratelli più vecchi era morto<br />
proprio in quel medesimo anno, soffocato «dal fumo <strong>di</strong> carbone inpizato in una<br />
camera per scaldarla», mentre l’altro aveva scelto la vita monastica 6 .<br />
E dunque ogni scrivente continua la registrazione là dove è possibile scrivere,<br />
spesso sul libro capovolto, utilizzando ogni spazio rimasto bianco, negando per<br />
necessità l’or<strong>di</strong>ne originario, così che le <strong>di</strong>verse scritture spesso si intersecano e<br />
si sovrappongono rendendo <strong>di</strong>fficile la lettura e l’identificazione degli scriventi.<br />
Anche in questo caso, Francesco Dallepiatte <strong>di</strong> Pergine si comporta<br />
<strong>di</strong>versamente: <strong>di</strong> fronte al libro <strong>di</strong> <strong>famiglia</strong> iniziato nel 1768 da Giovan Battista<br />
(nato nel 1718), continuato dal figlio Giacomo (nato nel 1747) e poi da<br />
Francesco Antonio (nato nel 1792) che vi scriverà fino al 1852, preferisce<br />
utilizzare <strong>libri</strong> propri, dapprima rilegandoli in casa e poi comperandoli.<br />
Si deve aggiungere, a proposito <strong>di</strong> scritture sovrapposte, che scriventi <strong>di</strong><br />
generazioni successive a volte ritornano sulle annotazioni precedenti al fine <strong>di</strong><br />
completarle con la data <strong>del</strong>la morte o con altre informazioni mancanti,<br />
5 Cfr. A. Cicchetti e R. Mordenti, La scrittura dei <strong>libri</strong> <strong>di</strong> <strong>famiglia</strong>, in A. Asor Rosa (ed.), Letteratura italiana, III, 2.<br />
Le forme <strong>del</strong> testo. La prosa, Torino 1984, pp. 117-1159; A. Cicchetti e R. Mordenti, I <strong>libri</strong> <strong>di</strong> <strong>famiglia</strong> in Italia, I.<br />
Filologia e storiografia letteraria, Roma 1985. Per un bilancio degli stu<strong>di</strong> e <strong>del</strong>le ricerche più recenti si veda R.<br />
Mordenti (ed.), I <strong>libri</strong> <strong>di</strong> <strong>famiglia</strong> in Italia, II. Geografia e storia, Roma 2001.<br />
6 Archivio storico <strong>del</strong> Comune <strong>di</strong> Pergine, Fondo <strong>del</strong>la <strong>famiglia</strong> Fontanari <strong>di</strong> Costasavina: «Libro de vivi e de morti<br />
<strong>di</strong> q[u]esta Famiglia Fontanari» [1710-1821]. Sui fon<strong>di</strong> Fontanari e Bortolame<strong>di</strong> (più sotto) si veda la tesi <strong>di</strong> laurea<br />
<strong>di</strong> K. Marchel, «Scrissi queste memorie ad esempio de’ miei trapassatti». L’archivio Bortolame<strong>di</strong> <strong>di</strong> Roncogno<br />
nell’archivio storico <strong>del</strong> comune <strong>di</strong> Pergine Valsugana. Rel.: Andrea Giorgi. Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Trento,<br />
Facoltà <strong>di</strong> lettere e filosofia, a.a. 2003-2004.