2011/2012 - Auditorium Parco della Musica
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ARTE<br />
CULTURA<br />
Lezioni di arte<br />
sul museo a cielo aperto<br />
di Roma.<br />
sei serate tra musica, aritmetica,<br />
geometria e astronomia<br />
PRIMA EDIZIONE<br />
DAL 23 GENNAIO <strong>2012</strong><br />
Il quadrivio, in epoca medievale, costituiva assieme<br />
al trivio la formazione scolastica delle Arti Liberali e<br />
serviva ad avviare l’insegnamento tanto <strong>della</strong> teologia<br />
che <strong>della</strong> filosofia; il quadrivio comprendeva quattro<br />
discipline attribuite alla sfera <strong>della</strong> matematica: l’Aritmetica,<br />
la Geometria, l’Astronomia e la <strong>Musica</strong>.<br />
La struttura di Quadrivio, la nuova rassegna <strong>della</strong><br />
Fondazione <strong>Musica</strong> per Roma, progettata da Pino<br />
Donghi e Barbara Gallavotti, prevede di conseguenza<br />
sei serate dedicate ai rapporti tra musica e<br />
aritmetica, astronomia e geometria e sarà la musica,<br />
in sostanza, a permettere ogni sera di leggere e interpretare<br />
il tema in cartellone.<br />
Un cartellone costruito intorno all’improvvisazione e<br />
alla creatività, al significato dello “zero” e <strong>della</strong> pausa,<br />
alla musica per altri mondi, ai frattali, alla matematica<br />
e alla musica <strong>della</strong> natura. Si comincia il 23 gennaio<br />
con un inedito incontro, un duetto tra Piero Angela<br />
e Danilo Rea; seguiranno, tra le altre, conferenze con<br />
John Barrow sul vuoto cosmico con Giovanni Bignami<br />
e Philip Ball sulla musica per gli extra-terrestri<br />
con Domenico Vicinanza che ha tradotto in musica<br />
le vibrazioni dei vulcani, insieme a Luciano Maiani.<br />
Tra gli appuntamenti:<br />
23 gennaio <strong>2012</strong><br />
Piero Angela e Danilo Rea<br />
SECONDA EDIZIONE<br />
DAL 4 DICEMBRE <strong>2011</strong><br />
AL 20 MAGGIO <strong>2012</strong><br />
A Roma le meraviglie dei luoghi svelano un universo di stili<br />
unico al mondo; passeggiare per le sue vie e le sue piazze<br />
è come sfogliare il più ricco manuale <strong>della</strong> storia dell’arte<br />
occidentale. Dopo il ciclo<br />
Tra gli appuntamenti:<br />
di lezioni <strong>della</strong> stagione<br />
scorsa si è deciso di riproporre<br />
un’altra serie di percorsi<br />
di approfondimento:<br />
per ar ric chire di nuove<br />
tessere uno straordinario<br />
mosaico di cultura, perché<br />
i cittadini siano messi<br />
nella condizione di aspirare<br />
alla bellezza, invitati<br />
ancora al piacere <strong>della</strong><br />
scoperta, alla dolcezza del<br />
vivere. Alle forme classiche<br />
di ineguagliata purezza<br />
4 dicembre <strong>2011</strong><br />
Claudio Strinati<br />
Il secolo del Rinascimento.<br />
Dalla Pietà di Michelangelo<br />
alla Santa Cecilia di Maderno.<br />
8 gennaio <strong>2012</strong><br />
Antonio Paolucci<br />
Raffaello – Le Stanze <strong>della</strong><br />
Segnatura.<br />
4 marzo <strong>2012</strong><br />
Maria Vittoria Marini Clarelli<br />
Roma nell’età delle<br />
avanguardie.<br />
6 maggio <strong>2012</strong><br />
rispondono gli Anna Ottani Cavina<br />
incanti e le sensuali armonie<br />
rinascimentali, la bellezza<br />
ideale e le so fi sticate<br />
iconografie di Raffaello, le<br />
Fine ‘700 a Roma.<br />
20 maggio <strong>2012</strong><br />
Achille Bonito Oliva<br />
Roma Caput mundi,<br />
l’arte contemporanea.<br />
invenzioni <strong>della</strong> scultura<br />
da Michelangelo a Stefano Maderno inverate in esperimenti<br />
di perfezione. La Roma veduta nei raffinati souvenir dei<br />
viaggiatori del Grand Tour parla del fervore intellettuale del<br />
Settecento, il secolo che vide nascere con gli studi antiquari<br />
proprio la storia dell’arte mentre ai più grandi cineasti spettò<br />
di coglierne nel secolo passato l’anima vera raccontata mirabilmente<br />
in tanti film. Di questa città perduta, inventata,<br />
risorta si sono infatti nutriti anche gli spiriti del Novecento<br />
in provocatorie e immaginarie metamorfosi per il futuro.