2004-2009 Cinque anni per il futuro di tutti noi - Prospettive livornesi

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Politiche femminili Attraverso il Centro Donna e la sua gestione, è stato possibile consolidare le iniziative già avviate, ma soprattutto ampliare sia i servizi alle donne (consulenza legale e psicologica, sportello Welcome, corsi di alfabetizzazione per donne straniere) che l’offerta di iniziative tese ad approfondire i temi legati ai mutamenti sociali. In particolare si sono creati percorsi di socializzazione, ma anche di approfondimento culturale legato alla nuova composizione della società livornese che vede ormai una importante presenza di donne straniere desiderose di inserirsi, senza tuttavia abbandonare le loro tradizioni e la loro cultura. Il Centro Donna ha visto in questi anni crescere in modo esponenziale le presenze a tutte le iniziative proposte, ha saputo tessere contatti con le associazione più rappresentative e gli enti del territorio e diventare un importante punto di riferimento del mondo femminile livornese. Ha instaurato un rapporto di collaborazione fattiva con gli enti che si occupano di salute, di lavoro e di sicurezza, avviando tavoli su temi specifici come la violenza sulle donne, la disoccupazione, la sicurezza sui luoghi di lavoro e domestica. 26 CINQUE ANNI PER IL FUTURO DI TUTTI NOI
La città: ambiente, territorio, sicurezza Il territorio è da noi inteso come bene prezioso, non usato come fattore di produzione e di rendita, ma in quanto fonte non inesauribile per lo sviluppo (necessario di essere misurato in raffronti tra costi, in termini di spesa di territorio, e benefici, in termini di occupazione e lavoro sani), rispettosi dell’ambiente e delle regole come fattori dello stesso. Livorno ha trascorso amministrativamente oltre un decennio affrontando tre specifiche fasi che possiamo definire: dell’emergenza, della costruzione degli strumenti della programmazione del governo del territorio e, in ultimo, quella della realizzazione. Gli attuali strumenti di governo del territorio, in questi 10 anni di validità, hanno sicuramente sostenuto la fase economica e sociale del momento; oltre ad aver dato inizio a premesse innovative per il governo del territorio, hanno consentito la predisposizione di progetti di ristrutturazione e trasformazione. La fase della realizzazione è stata avviata ed ha impegnato gran parte del lavoro di questo mandato amministrativo, in particolare per quanto riguarda il lavoro sul fronte dell’attività urbanistica. La Porta a Mare, Salviano 2, l’area così definita del Nuovo Centro che, nel loro insieme, rappresentano la conclusione della fase che, per un verso, ha caratterizzato l’espansione della città e, per l’altro, la sua trasformazione. In questo quadro l’impegno nella “manutenzione della città” è diventato elemento strategico quanto lo è stato la realizzazione di nuove opere pubbliche, il cui utilizzo verrebbe meno senza un’adeguata, costante e finanziariamente impegnativa sua “conservazione”. All’interno di questo percorso, seppure i dati del sistema eco-ambientale siano positivi, la questione ambientale rafforza la propria centralità perchè da noi considerata come tutt’uno con l’idea di sviluppo. Il nostro territorio è punto di riferimento regionale e nazionale in ragione anche di una sostenibilità dello sviluppo con al centro un’adeguata e rinnovata politica energetica. L’uso di fonti energetiche rinnovabili e il risparmio energetico vengono fortemente incentivati da importanti strumenti normativi, come il Regolamento Edilizio recentemente approvato dal Consiglio Comunale. Abbiamo quindi posto le basi perché Livorno diventi anche il riferimento industriale di una politica eco-ambientale, a partire dallo smaltimento dei rifiuti e da attività produttive in settori impegnati nel risparmio eco-energetico. Il nostro impegno nella raccolta dei rifiuti e nella tutela delle risorse acqua, aria ed energia ha fatto ottenere positivi risultati ambientali, riconosciuti da statistiche nazionali indipendenti. In una città che vede l’Amministrazione Pubblica impegnata in tali strategie la “sicurezza” trova la sua realizzazione, per quanto complessa ed influenzata da fattori sociali ed economici globali, nella coesione sociale e nella partecipazione dei cittadini alla diffusione di una matura coscienza civile dell’uso e del rispetto del “bene pubblico”. In ciò sta il progetto Città Sicura, che coinvolge cittadini di tutte le età, le scuole, le forze dell’ordine, per lo sviluppo di un’educazione civica e di un controllo sociale del territorio in grado di affrontare anche le situazioni di degrado che via via si manifestano, sempre nel rispetto di ruoli e funzioni così come chiaramente attribuite dalle leggi. RENDICONTO DEL MANDATO 2004-2009 27
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