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Pedagogia e lavoro sociale in Europa - Università degli Studi della ...

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Gli operatori sociali che si occupavano dei poveri potevano concedere aiuti<br />

economici <strong>in</strong> accordo con i comuni. Con questo sistema, che fu adottato <strong>in</strong><br />

molte città, si del<strong>in</strong>eò una struttura di <strong>in</strong>tervento <strong>sociale</strong> che è sopravvissuta<br />

f<strong>in</strong>o ad oggi e che viene denom<strong>in</strong>ata “duplice mandato”, perché si tratta di<br />

aiuto/assistenza e controllo.<br />

In quest’epoca, caratterizzata dal passaggio da una società stabile ad una<br />

società di classe, emerse per la prima volta il concetto di pedagogia <strong>sociale</strong>.<br />

Karl Mager (1844) e Adolf Diesterweg (1850) descrissero la nuova situazione<br />

<strong>in</strong> Germania <strong>in</strong> modi diversi. Diesterweg con il term<strong>in</strong>e “ pedagogia <strong>sociale</strong>” si<br />

riferì a tutti i tentativi di compensare e ridurre la povertà e i problemi ad essa<br />

legati attraverso aiuti materiali, provvedimenti politici, educazione <strong>sociale</strong> e<br />

speciali misure educative. I cambiamenti sociali svelarono che il contesto<br />

familiare non era più sicuro e che la parrocchie non erano <strong>in</strong> grado di fornire<br />

abbastanza appoggio e ricoprire una funzione socioeducativa. La mancata<br />

educazione <strong>in</strong>tesa come dis<strong>in</strong>tegrazione, disadattamento e negligenza venne<br />

concepita come un pericolo per l’esistenza comune. Il fatto che le pretese<br />

eccessive delle famiglie potessero condurre alla negligenza non era qualcosa di<br />

nuovo, ma nuova era la concezione che tutto ciò dovesse essere risolto dal<br />

punto di vista pedagogico come problema <strong>sociale</strong> e non più <strong>in</strong>dividuale.<br />

Lo stato dovette agire e assicurare contributi necessari ad accogliere la forza<br />

<strong>lavoro</strong> e a canalizzare la pressione politica dei lavoratori. Fu così che negli<br />

anni <strong>in</strong> cui Bismarck fu cancelliere, dal 1881 al 1889, sorsero le prime<br />

assicurazioni sociali: contro le malattie, gli <strong>in</strong>fortuni e la vecchiaia; nel 1927 si<br />

aggiunse anche l’assicurazione contro la disoccupazione. Importante è<br />

sottol<strong>in</strong>eare che proprio con l’<strong>in</strong>troduzione di garanzie relative ai rischi dei<br />

lavoratori, cambiò il carattere dell’assistenza ai poveri.<br />

Una volta che i bisogni materiali erano assicurati, emersero altre necessità di<br />

carattere <strong>in</strong>teriore, ossia problemi <strong>in</strong>dividuali che dovevano essere elim<strong>in</strong>ati<br />

con provvedimenti pedagogici e psicologici.<br />

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