Pedagogia e lavoro sociale in Europa - Università degli Studi della ...
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vera e propria si è sviluppata dopo la seconda guerra mondiale; solo allora ha<br />
avuto un vero impatto sul sistema economico e <strong>sociale</strong>. A pari passo procedette<br />
anche lo sviluppo di sistemi di assistenza e sussidio che nacquero<br />
prevalentemente nel dopoguerra, mentre precedentemente i pilastri pr<strong>in</strong>cipali<br />
che prestavano sussidio e assistenza di ogni genere erano le famiglie e la<br />
Caritas cattolica” (Riege 1996, P.49)<br />
Indicazioni sui tre diversi sistemi di assistenza:<br />
Lorenz (1994) Social Work <strong>in</strong> a Chang<strong>in</strong>g Europe, P.15 e seguenti<br />
Lyons (1999) International Social Work, P. 55 e seguenti<br />
L’esempio italiano<br />
“Gli enti assistenziali nell’Italia <strong>della</strong> prima metà del XIX sec. erano <strong>in</strong> mano<br />
alla chiesa e a benefattori privati. Dopo l’unità d’Italia (1861) lo stato si<br />
assicurò il controllo e l’<strong>in</strong>tervento nel campo <strong>della</strong> previdenza ed <strong>in</strong>trodusse<br />
assicurazioni contro gli <strong>in</strong>fortuni, la vecchiaia e l’<strong>in</strong>validità per i lavoratori e<br />
una assicurazione contro la malattia legalmente riconosciuta nel 1943.<br />
L’ambito dell’assistenza <strong>sociale</strong> rimase comunque affidato al settore privato,<br />
mentre ci furono solo vaghi accenni alla responsabilità statale” (Polmoni 1993,<br />
P.27)<br />
Nella metà del secolo scorso sorsero associazioni dei lavoratori <strong>in</strong> aiuto alla<br />
società di mutuo soccorso. Dopo l’unità d’Italia fu promossa una serie di leggi<br />
con lo scopo di regolamentare l’assistenza secondo prerogative statali.<br />
Le Opere Pie furono regolamentate e <strong>in</strong> seguito secolarizzate con la legge<br />
Crispi del 1890. Il monopolio <strong>della</strong> chiesa nell’ambito dell’assistenza ai poveri<br />
ebbe f<strong>in</strong>e e fu sostituita dalle IPAB (Istituzioni Pubbliche di Assistenza e<br />
Beneficenza), le quali furono subord<strong>in</strong>ate al controllo e alla sorveglianza delle<br />
prov<strong>in</strong>ce. Con la costituzione del 1948 l’Italia si proclamò stato <strong>sociale</strong> e<br />
l’<strong>in</strong>troduzione <strong>della</strong> solidarietà <strong>sociale</strong> divenne un compito obbligatorio dello<br />
stato, ossia doveva essere prestato aiuto a tutti coloro che lo necessitano, tutti<br />
avevano diritto al mantenimento. Ulteriori riforme (decentralizzazione e<br />
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