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2° Sezione - Università degli Studi della Repubblica di San Marino

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parto, storia perinatale, storia dello sviluppo includente le tappe fondamentali, regressione<br />

nella prima infanzia e negli anni successivi, eventi encefalopatici, <strong>di</strong>sturbo dell’attenzione,<br />

<strong>di</strong>sturbi relativi a crisi EEG (assenza o generalizzate), depressione o mania, comportamenti<br />

problematici, come irritabilità, autolesionismo, <strong>di</strong>sturbi del sonno e dell’alimentazione e pica<br />

per una possibile esposizione al piombo. La storia famigliare dovrebbe specificatamente<br />

indagare sulla famiglia sia n nucleare che estesa in riguardo all’autismo, al ritardo mentale,<br />

alla sindrome da X Fragile e alla sclerosi tuberosa per possibili implicazioni riguardanti la<br />

necessità <strong>di</strong> successive valutazioni cromosomiche o genetiche. Dovrebbero essere<br />

identificati inoltre i membri <strong>della</strong> famiglia con <strong>di</strong>sturbi affettivi o <strong>di</strong> ansietà ed il loro impatto<br />

sulla cura del bambino e <strong>della</strong> struttura famigliare stessa. L’esaminazione fisica e neurologica<br />

dovrebbe includere: le misurazioni longitu<strong>di</strong>nali <strong>della</strong> circonferenza <strong>della</strong> testa, i tratti insoliti<br />

(facciali, delle estremità, <strong>della</strong> statura ecc.) suggerenti la necessità <strong>di</strong> valutazioni genetiche,<br />

le anormalità neurocutanee (richiedenti una esaminazione con la lampada ultravioletta <strong>di</strong><br />

Wood), la postura, il tono, i riflessi, i nervi cranici e lo stato mentale, includente il linguaggio<br />

verbale e non verbale ed il gioco.<br />

6. Su tutti i bambini che falliscono le procedure <strong>di</strong> screening dello sviluppo del linguaggio,<br />

dovrebbero essere attuate valutazioni <strong>di</strong>agnostiche <strong>della</strong> comunicazione, dell’eloquio e del<br />

linguaggio, da un logope<strong>di</strong>sta o da uno specialista con esperienza nel valutare i bambini<br />

autistici. In questa valutazione <strong>di</strong>agnostica dovrebbero essere usate strategie <strong>di</strong>verse,<br />

includenti, ma non limitate, agli strumenti <strong>di</strong>retti standar<strong>di</strong>zzati all’osservazione naturalistica,<br />

ai colloqui con i genitori e a procedure focalizzate sulle abilità socio-pragmatiche. I risultati<br />

<strong>della</strong> valutazione <strong>di</strong> eloquio, linguaggio e comunicazione, devono essere sempre interpretati in<br />

relazione alle abilità cognitive, motorie e socioemozionali del bambino.<br />

7. Una valutazione cognitiva dovrebbe essere effettuata su tutti i bambini autistici da psicologi<br />

o pe<strong>di</strong>atri dello sviluppo, esperti nell’autismo e dovrebbe includere l’analisi <strong>della</strong> famiglia<br />

(genitori e fratellini), dei punti <strong>di</strong> forza, dei talenti, <strong>degli</strong> stress e <strong>degli</strong> adattamenti, così<br />

come delle risorse e dei supporti. Gli psicologi che lavorano con i bambini autistici dovrebbero<br />

avere famigliarità con un’ampia gamma <strong>di</strong> teorie e approcci specifici per questa popolazione.<br />

Gli strumenti psicologici dovrebbero essere appropriati all’età mentale e cronologica,<br />

dovrebbero fornire una gamma totale (verso la <strong>di</strong>rezione inferiore) dei punteggi standard,<br />

includenti le misurazioni in<strong>di</strong>pendenti dei punteggi sulle abilità verbali e nonverbali, un in<strong>di</strong>ce<br />

generale <strong>di</strong> abilità e dovrebbero avere norme attuali in<strong>di</strong>pendenti dalle abilità sociali.<br />

8. Dovrebbe essere raccolta dagli psicologi, per ogni bambino valutato per han<strong>di</strong>cap mentale<br />

associato, una misurazione delle funzioni adattive. Per far ciò gli strumenti raccomandati<br />

includono le Vineland Adaptive Behavior Scales e le Scales of In<strong>di</strong>pendent Behavior-Revised<br />

(SIB-R).<br />

9. Devono essere considerati screening e valutazioni totali delle abilità sensomotorie, eseguite<br />

da professionisti qualificati (terapisti occupazionali e terapeuti <strong>della</strong> riabilitazione) con<br />

esperienza nel testare persone autistiche, includenti una valutazione <strong>della</strong> motricità fine e<br />

globale, <strong>della</strong> prassi, delle abilità sensorie, dei manierismi inusuali o stereotipati e dell’impatto<br />

<strong>di</strong> queste componenti sulla vita <strong>della</strong> persona autistica.<br />

10. Una valutazione <strong>di</strong> terapia occupazionale è in<strong>di</strong>cata quando un in<strong>di</strong>viduo autistico ha <strong>di</strong>sturbi<br />

nelle abilità funzionali o nelle performance occupazionali, nelle aree del gioco o del<br />

<strong>di</strong>vertimento, dell’auto-mantenimento durante le attività del vivere quoti<strong>di</strong>ano, e negli<br />

obiettivi produttivi <strong>di</strong> scuola e lavoro. Il terapista occupazionale potrà valutare tutte queste<br />

aree nel contesto <strong>di</strong> ambienti <strong>di</strong>versi, e, attraverso le analisi delle attività, potrà valutare<br />

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