02.01.2015 Views

2° Sezione - Università degli Studi della Repubblica di San Marino

2° Sezione - Università degli Studi della Repubblica di San Marino

2° Sezione - Università degli Studi della Repubblica di San Marino

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

1 ed il 4% dei casi che rispondono ai criteri per il <strong>di</strong>sturbo autistico (Cook et al., 1998; Gillberg,<br />

1998). Queste sono solitamente duplicazioni materne inherited, sia pseudo<strong>di</strong>centric 15<br />

(duplicazione inverted 15) o altri cromosomi segnati atipicamente, con uno o due extra copie<br />

dell’area sommariamente corrispondente alla tipica sindrome <strong>di</strong> Angelman (AS)/Sindrome <strong>di</strong> Prader<br />

Willi (PWS) regione cancellata, <strong>di</strong> approssimatamente 4 milioni <strong>di</strong> base pairs. I pazienti 15q<br />

hanno solitamente ritardo mentale da moderato a profondo. Nelle analisi <strong>di</strong> pazienti con <strong>di</strong>sturbo<br />

autistico, quelli in cui il Q.I era maggiore <strong>di</strong> 35, sono state trovate duplicazioni interstiziali <strong>di</strong><br />

15q11-13 in più del 1% dei pazienti e con maggior frequenza rispetto l’X Fragile o altri <strong>di</strong>sturbi<br />

cromosomici attualmente identificabili (Cook et al., 1998; Gillberg, 1998; Pericak-Vance et al.,<br />

1997; Schroer et al., 1998; Weidmer Mikhail, Sheldon, & Ghaziud<strong>di</strong>n, 1998). La sindrome <strong>di</strong><br />

Angelman, solitamente risultante da una cancellazione <strong>di</strong> materiale materno ere<strong>di</strong>tato 15q11-<br />

q13, è stata trovata in pazienti con autismo e ritardo mentale profondo (Gillberg, 1998; Schroer<br />

et al.,1998; Steffenburg, Gillberg, Steffenburg & Kyllerman, 1996). L’autismo è stato trovato<br />

anche in pazienti con PWS (Demb & Papola, 1995), sebbene ad un tasso inferiore rispetto alla<br />

frequenza <strong>di</strong> autismo nella sindrome <strong>di</strong> Angelman o alle duplicazioni <strong>di</strong> 15q11-13. E’ necessaria<br />

una conferma, attuata dalle indagini FISH per la regione PWS/AS, al fine <strong>di</strong> confermare evidenza<br />

<strong>di</strong> anormalità citogenetiche 15q11-13.<br />

Analisi del DNA per X Fragile e stu<strong>di</strong> del cariotipo ad alta risoluzione, sono in<strong>di</strong>cati per una<br />

<strong>di</strong>agnosi per autismo, ritardo mentale (o quando questo non può essere escluso), quando c’è<br />

una storia famigliare <strong>di</strong> X Fragile, o un ritardo mentale non <strong>di</strong>agnosticato, o se sono presenti<br />

tratti <strong>di</strong>smorfici (American College of Me<strong>di</strong>cal Genetics: Policy Statement, 1994). Dovrebbe<br />

essere comunque chiaro, che c’è una piccolissima possibilità <strong>di</strong> cariotipo positivo o X Fragile in<br />

presenza <strong>di</strong> autismo ad alto funzionamento. L’assenza <strong>di</strong> un test genetico positivo non esclude<br />

una base genetica per l’autismo. Se sono presenti le in<strong>di</strong>cazioni per l’analisi del DNA, per l’X<br />

Fragile e per stu<strong>di</strong> ad alta risoluzione cromosomica, ma la famiglia rifiuta i test, andrebbero<br />

ugualmente informati i membri <strong>della</strong> famiglia estesa sui potenziali rischi genetici <strong>di</strong> questo<br />

<strong>di</strong>sturbo cosicchè possano cercare consultazioni genetiche appropriate. Inoltre il rischio <strong>di</strong><br />

autismo ricorrente è stimato essere fra il 3 e il 7% da <strong>di</strong>versi stu<strong>di</strong> (Bolton et al., 1994; Jorde et<br />

al., 1990; Piven et al., 1990; Szatmari et al., 1993). Dunque, sebbene non ci sia attualmente<br />

un metodo prenatale per scoprire l’autismo, i genitori devono essere avvertiti sul fatto che<br />

esiste un aumento <strong>di</strong> circa il 50% <strong>di</strong> rischio dell’avere un secondo bambino con un <strong>di</strong>sturbo dello<br />

spettro autistico (da 1 su 20 ad 1 su 10, paragonato a 1 da 1 su 1000 a 1 su 500 per la<br />

popolazione generale).<br />

Test elettrofisiologici 67<br />

La presenza <strong>di</strong> epilessia in un gruppo <strong>di</strong> bambini autistici in età prescolare, è stata stimata nella<br />

misura del 7% (Rapin, 1996a), in un altro gruppo del 14% (Tuchman et al., 1991b), mentre la<br />

prevalenza totale nella maturità è stimata essere fra il 20 ed il 35% (Minshew et al., 1997). I<br />

punti più alti <strong>della</strong> strutturazione delle crisi epilettiche sono toccati nella prima infanzia e<br />

successivamente nell’adolescenza (Gillberg & Steffenburg, 1987; Lockyer & Rutter, 1970;<br />

Minshew et al., 1997; Rossi, Parmeggiani, Bach, <strong>San</strong>tucci, & Visconti, 1995; Volkmar & Nelson,<br />

1990; Wong, 1993). Il ritardo mentale, con o senza anormalità motorie e storie famigliari <strong>di</strong><br />

epilessia, è un importante fattore a rischio per lo sviluppo <strong>di</strong> crisi epilettiche in in<strong>di</strong>vidui autistici.<br />

La relazione fra autismo con un precoce corso regressivo (prima dei 36 mesi), CDD (dopo i 36<br />

mesi), la sindrome <strong>di</strong> Landau-Kleffner (Landau & Kleffner, 1957, 1998) e lo stato epilettico<br />

67 Electrophysiologic Testing<br />

214

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!