02.01.2015 Views

2° Sezione - Università degli Studi della Repubblica di San Marino

2° Sezione - Università degli Studi della Repubblica di San Marino

2° Sezione - Università degli Studi della Repubblica di San Marino

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

al., 1991; Dykens & Volkmar, 1997; Gillberg, Gillberg & Ahlsen, 1994; Harrison & Bolton, 1997;<br />

Hunt & Shepherd, 1993; Riikonen & Simell, 1990; Smalley, Smith & Tanguay, 1991; Smalley,<br />

Tanguay, Smith & Gutierrez, 1992). In contrasto a ciò, in stu<strong>di</strong> epidemiologici, il numero <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>vidui autistici con TSC è stato stimato essere fra il 0.4 ed il 3% (Dykens & Volkmar, 1997;<br />

Gillberg et al., 1991; Lotter, 1967; Olsson, Steffenburg & Gillberg, 1988; Ritvo et al., 1990;<br />

Smalley et al., 1992). Questa percentuale aumenta all’8-14% nei soggetti autistici epilettici<br />

(Gillberg, 1991; Riikonen & Amnell, 1981). Un rapporto recente ha notato una correlazione<br />

inversa fra Q.I e il numero delle tubers identificato su MRI, in un piccolo gruppo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui con<br />

TSC; questi in<strong>di</strong>vidui con TCS ed autismo, non solo hanno le tubers maggiori, ma hanno anche<br />

tubers localizzate nei lobi temporali, un risultato mai visto in soggetti non autistici con TSC<br />

(Bolton & Griffiths, 1997).<br />

Conclusioni pertinenti la valutazione fisica e neurologica<br />

La valutazione delle persone autistiche può richiedere più tempo, poichè vi è probabilmente poca<br />

cooperazione del paziente che ha menomazioni comunicative e problemi comportamentali. I<br />

mutamenti comportamentali severi, inspiegati, possono derivare da una malattia intercorrente<br />

non <strong>di</strong>agnosticata (es. ascesso dentale, ulcera gastrica, infezione dell’orecchio) o da un danno<br />

non riconosciuto. In alcuni in<strong>di</strong>vidui, una valutazione me<strong>di</strong>ca od odontoiatrica adeguata può<br />

richiedere sedativi.<br />

Circonferenza cranica. La circonferenza cranica dei bambini autistici è me<strong>di</strong>amente più larga <strong>di</strong><br />

quella dei bambini con sviluppo normale (Bailey et al.,1995; Bolton et al., 1994; Davidovitch,<br />

Patterson, & Gartside, 1996; Lainhart et al.,1997; Woodhouse et al.,1996). Analogo risultato è<br />

stato notato nel peso postmortem dei cervelli (Bailey, et al.,1993b;1998a; Bauman, 1992b,1996;<br />

Bauman & Kemper, 1994,1997; Courchesne, Muller, & Saitoh, 1999). Solo una piccola<br />

percentuale <strong>di</strong> bambini autistici ha una chiara macrocefalia con circonferenza cranica superiore<br />

al 98 percentile, in quanto la circonferenza cranica me<strong>di</strong>a nell’autismo è circa al 75 percentile<br />

(Bailey et al.,1995; Bolton et al.,1994; Davidovitch et al.,1996; Filipek et al.,1992b; Lainhart et<br />

al.,1997; Rapin,1996b; Woodhouse et al.,1996). E’ stato anche evidenziato che, la<br />

circonferenza cranica ampia, non debba essere necessariamente presente alla nascita, in quanto<br />

essa può apparire più tar<strong>di</strong>, fra la prima e la me<strong>di</strong>a infanzia, a causa dell’aumento <strong>della</strong> crescita<br />

cerebrale (Lainhart et al., 1997; Mason-Brothers et al., 1987,1990). E’ ampiamente riconosciuto,<br />

nei bambini autistici, il fenomeno <strong>della</strong> testa grossa senza chiara neuropatologia (Bailey et<br />

al.,1995; Bolton et al., 1995; Davidovitch et al.,1996; Lainhart et al.,1997; Rapin, 1996b,<br />

Woodhouse et al., 1996). Escludendo ogni risultato inaspettato che può ottenersi alla fine <strong>della</strong><br />

valutazione, non sono necessarie le neuroimmagini perio<strong>di</strong>che per stabilire definitivamente una<br />

circonferenza cranica maggiore del 98 percentile negli in<strong>di</strong>vidui autistici (Filipek, 1996; 1999;<br />

Filipek, Kennedy, & Caviness, 1992a; Minshew,1996b; Minshew & Dombrowski,1994).<br />

Esame generale. Data l’alta prevalenza dell’autismo nel TSC, dovrebbe essere attuato, su ogni<br />

bambino che si presenta con possibile autismo, o ad ogni screening iniziale per sclerosi tuberosa,<br />

un esame usando la luce ultravioletta (Lampada <strong>di</strong> Wood) (Reich, Lenoir, Malvy, Perrot, &<br />

Sauvage, 1997; Smalley et al., 1992). Devono essere anche notate tracce insolite o <strong>di</strong>smorfiche<br />

(delle espressioni facciali, delle estremità, <strong>della</strong> postura ecc.) per suggerire, se presenti, il<br />

bisogno <strong>di</strong> un consulto con un genetista.<br />

Esame dello stato mentale. L’esame dello stato mentale deve includere la valutazione delle<br />

interazioni sociali, del gioco, del linguaggio e <strong>della</strong> funzione comunicativa. Le interazioni sociali<br />

devono essere approfon<strong>di</strong>te se l’osservazione in stu<strong>di</strong>o si <strong>di</strong>mostra inconclusiva. Queste indagini<br />

devono includere le relazioni <strong>di</strong> amicizia <strong>di</strong> età appropriata, chi inizia i contatti con gli amici (se il<br />

bambino o il genitore), gli interessi verso gli altri bambini, e il ruolo del soggetto entro la<br />

202

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!