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2° Sezione - Università degli Studi della Repubblica di San Marino

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esperienza notevole nell’indagine e nella valutazione <strong>di</strong>agnostica delle anomalie dello sviluppo. In<br />

alcuni casi i bambini possono non essere stati <strong>di</strong>agnosticati appropriatamente in età<br />

prescolastica, è allora importante che lo screening includa anche bambini in età scolare.<br />

E’ per questo che il Consensus <strong>di</strong> questo Panel afferma che le valutazioni del Livello 2 devono<br />

essere attuate solo da professionisti con esperienza specifica nella valutazione e nel<br />

trattamento dell’autismo.<br />

Attualmente non esistono marchi biologici, semplici test <strong>di</strong> laboratorio o procedure tipiche, per la<br />

<strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> autismo e delle con<strong>di</strong>zioni relate. I me<strong>di</strong>ci devono, in accordo, affidarsi ai loro giu<strong>di</strong>zi<br />

clinici, aiutati da guide alle <strong>di</strong>agnosi come il DSM-IV e il ICD-10, così come ai risultati dei vari<br />

strumenti <strong>di</strong> valutazione, scale <strong>di</strong> percentuali, o checklist. Questi ultimi strumenti NON devono<br />

sostituire la <strong>di</strong>agnosi effettuata da un me<strong>di</strong>co esperto. Le collaborazioni e le consultazioni<br />

inter<strong>di</strong>sciplinari, sono ritenute molto importanti. Nella <strong>di</strong>agnosi e nella valutazione dei bambini<br />

autistici e delle <strong>di</strong>fficoltà correlate, il tipo <strong>di</strong> servizio offerto dalle <strong>di</strong>verse istituzioni <strong>di</strong>pende dalle<br />

necessità del bambino, <strong>della</strong> famiglia, <strong>della</strong> presentazione sintomatica, dal contesto clinico, ecc.<br />

(Volkmar, Cook, Pomeroy, Realmuto, & Tanguay, in stampa). Gli sforzi possono coinvolgere<br />

numerosi specialisti, inclusi psicologi, neurologi, logope<strong>di</strong>sti, ortofonici e au<strong>di</strong>ologi, pe<strong>di</strong>atri,<br />

psichiatri infantili, terapeuti occupazionali e terapeuti <strong>della</strong> riabilitazione, così come educatori o<br />

educatori speciali. Quando le valutazioni <strong>di</strong>agnostiche sono inter<strong>di</strong>sciplinari per loro natura, è <strong>di</strong><br />

importanza critica che coloro che provvedono ai servizi coor<strong>di</strong>nino il loro lavoro al fine <strong>di</strong> evitare<br />

sforzi doppi e al fine <strong>di</strong> massimizzare un uso efficiente del tempo. E’ anche essenziale che uno<br />

dei professionisti coinvolti assuma il compito <strong>di</strong> ‘coor<strong>di</strong>natore <strong>della</strong> valutazione <strong>di</strong>agnostica’.<br />

Ricerche effettuate tramite molti stu<strong>di</strong> suggeriscono che i <strong>di</strong>sturbi dello spettro autistico non<br />

sono qualitativamente <strong>di</strong>versi dal <strong>di</strong>sturbo autistico, ma <strong>di</strong>fferiscono principalmente nel grado <strong>di</strong><br />

severità o per la presenza <strong>di</strong> comportamenti ripetitivi o sensoriali. Questa <strong>di</strong>stinzione, negli<br />

in<strong>di</strong>vidui con <strong>di</strong>sturbi dello spettro autistico, è spesso confusa dalle più alte abilità verbali<br />

possedute, rispetto agli in<strong>di</strong>vidui con <strong>di</strong>sturbo autistico. E’ importante assicurarsi che ogni<br />

in<strong>di</strong>viduo con un <strong>di</strong>sturbo dello spettro autistico riceva valutazioni adeguate e <strong>di</strong>agnosi<br />

appropriate. I fattori che non sono specifici all’autismo, come il grado <strong>di</strong> compromissione<br />

linguistica, l’han<strong>di</strong>cap mentale, e la presenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbi non specifici del comportamento, come<br />

l’iperattività o l’aggressività, influenzano significativamente sia le risposte, che il trattamento <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>vidui autistici. Le valutazioni <strong>di</strong>agnostiche in<strong>di</strong>rizzate a queste problematiche, devono<br />

fornire, durante lo sviluppo, il monitoraggio continuo delle menomazioni, sia <strong>di</strong> quelle relazionate<br />

all’autismo, che <strong>di</strong> quelle non strettamente specifiche.<br />

In aggiunta al suo importante ruolo nella <strong>di</strong>agnosi, una valutazione approfon<strong>di</strong>ta ha anche un<br />

ruolo essenziale sul piano del trattamento. Sebbene il focus <strong>di</strong> questo lavoro sia sullo screening<br />

e sulla <strong>di</strong>agnosi, le funzioni <strong>di</strong> valutazione e trattamento sono altrettanto essenziali. La<br />

valutazione <strong>di</strong>agnostica deve riguardare non solo la <strong>di</strong>agnosi in quanto tale, ma anche<br />

l’assunzione <strong>di</strong> informazioni sui punti <strong>di</strong> forza e debolezza, importanti al fine dell’intervento.<br />

Infatti, i risultati delle valutazioni formali spesso non sono così importanti come quelli meno<br />

formali, ma clinicamente informativi, ottenuti delle osservazioni del bambino durante la<br />

valutazione <strong>di</strong>agnostica. I genitori devono essere intimamente coinvolti in questo processo. La<br />

valutazione inoltre, deve essere attenta a sottolineare i punti <strong>di</strong> forza così come quelli <strong>di</strong><br />

debolezza.<br />

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