2° Sezione - Università degli Studi della Repubblica di San Marino
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secondo i criteri del DSM-III-R (APA, 1997), con <strong>di</strong>sturbo autistico furono comparati ai 18<br />
bambini <strong>di</strong>agnosticati con PDD-NOS, nei risultati delle <strong>di</strong>verse misurazioni neuropsicologiche o<br />
comportamentali, non vennero notate <strong>di</strong>fferenze significative a parità <strong>di</strong> Q.I. non verbale (Rapin<br />
et al., 1996). Le procedure <strong>di</strong> screening e <strong>di</strong>agnostiche, così come il trattamento per l’autismo<br />
atipico/PDD-NOS, sono le stesse che per gli altri <strong>di</strong>sturbi dello spettro autistico.<br />
La sindrome <strong>di</strong> Rett<br />
La sindrome <strong>di</strong> Rett, un <strong>di</strong>sturbo neurodegenerativo limitato essenzialmente alle bambine, si<br />
manifesta dopo un periodo successivo alla nascita, con funzioni normali. Malgrado sia stato<br />
descritto per primo da Rett, nel 1966, non si ebbe consapevolezza clinica delle sindrome fino a<br />
quando Hagberg et al (1983) riportò 35 casi aggiuntivi. La bambina con sindrome <strong>di</strong> Rett dopo<br />
un normale periodo perinatale, una normale circonferenza cranica alla nascita, un normale<br />
sviluppo psicomotorio, presenta precocemente all’età <strong>di</strong> 6/8 mesi, un rallentamento<br />
dell’accrescimento cranico. Questo è seguito poi da microcefalia (es. la circonferenza <strong>della</strong> testa<br />
minore del secondo percentile) e dalla per<strong>di</strong>ta delle abilità manuali. Conseguentamente, si<br />
sviluppano movimenti stereotipati delle mani, come lo strizzare, il lavare, il leccare o il battere le<br />
mani, si evidenziano un misero sviluppo del coor<strong>di</strong>namento del tronco o <strong>della</strong> deambulazione,<br />
concomitante alla compromissione delle interazioni sociali e severe menomazioni nello sviluppo<br />
ricettivo ed espressivo del linguaggio e delle abilità cognitive (Armstrong, 1997; Hagberg et al.,<br />
1983; Naidu, 1997; Percy, Gillberg, Hagberg & Witt-Engerstrom, 1990). Quasi tutte le bambine<br />
hanno EEG anormali, caratterizzati da rallentamento delle attività <strong>di</strong> fondo e punte, ma soltanto<br />
in circa 1/3 dei casi, si presentano crisi clinicamente riconosciute (Armstrong, 1997; Naidu,<br />
1997; Percy et al., 1990). La sindrome <strong>di</strong> Rett è, secondo l’accordo generale, un <strong>di</strong>sturbo dello<br />
sviluppo, sebbene la sua classifficazione nel DSM-IV e ICD-10 come PDD rimanga controversa<br />
(Burd, Fisher, & Kerbeshian, 1989; Gillberg, 1994; Tsai, 1992). Fu comunque classificata nel<br />
raggruppamento dei PDD affinchè non sia effettuata una <strong>di</strong>agnosi sbagliata <strong>di</strong> autismo al posto<br />
<strong>della</strong> corretta <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> sindrome <strong>di</strong> Rett.<br />
SCREENING E DIAGNOSI DI AUTISMO: ‘VAGLIARE, INDAGARE,<br />
VALUTARE’<br />
Lo screening per l’autismo richiede due <strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong> indagine, rispondenti ognuno ad una<br />
<strong>di</strong>versa domanda (Siegel, 1998). Lo screening Livello 1 deve essere attuato su tutti i bambini e<br />
include l’identificazione dei bambini a rischio per ogni tipo <strong>di</strong> sviluppo atipico. Il Livello 2<br />
coinvolge in una indagine più profonda, i bambini già identificati a rischio <strong>di</strong> un <strong>di</strong>sturbo dello<br />
sviluppo, <strong>di</strong>fferenzia l’autismo dagli altri tipi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà dello sviluppo, e include valutazioni <strong>degli</strong><br />
specialisti in autismo per la determinazione <strong>della</strong> migliore progettazione dell’intervento, basato sul<br />
profilo dei punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza del bambino.<br />
Sebbene il processo sia stato <strong>di</strong>stinto in due livelli <strong>di</strong> valutazione, ciò non in<strong>di</strong>ca necessariamente<br />
livelli separati ed in<strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> coinvolgimenti professionali, tanto che lo stesso professionista<br />
potrebbe attuare entrambi gli sta<strong>di</strong> sequenziali. Fino a quando non saranno stati in<strong>di</strong>viduati<br />
segnali biologici per l’autismo, lo screening continuerà a focalizzarsi sul comportamento. In molti<br />
casi poi esso appare avere una strutturazione graduale, spesso senza una chiara evidenza <strong>di</strong><br />
menomazioni sensomotorie. I bambini autistici solitamente siedono, gattonano e camminano<br />
all’età aspettata. Alcuni producono ad<strong>di</strong>rittura alcune parole al tempo appropriato <strong>di</strong> sviluppo,<br />
malgrado che le stesse raramente evolvano nel primo linguaggio utile. Sintomi autistici che<br />
possono essere presenti durante l’infanzia (espressione seria, irritabilità crescente, <strong>di</strong>fficoltà nel<br />
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