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2° Sezione - Università degli Studi della Repubblica di San Marino

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1998; Volkmar, et al., 1996). Infatti da un punto <strong>di</strong> vista clinico, la <strong>di</strong>agnosi del <strong>di</strong>sturbo <strong>di</strong><br />

Asperger è frequentemente data come alternativa più accettabile per i bambini autistici ad alto<br />

funzionamento (Bishop, 1989). Ci sono poi criteri multipli, che si sovrappongono parzialmente, e<br />

sono usati correntemente nel mondo per le <strong>di</strong>agnosi del <strong>di</strong>sturbo <strong>di</strong> Asperger, aumentando la<br />

confusione (APA, 1994; Attwood, 1998; Gillberg & Gillberg, 1989; 1995; Szatmari, Bremner, &<br />

Nagy, 1989; Wing,1981a; WHO, 1992, 1993). La similitu<strong>di</strong>ne e la sovrapposizione dei segnali e<br />

dei sintomi dell’Asperger, con la sindrome del <strong>di</strong>sturbo <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento non verbale 45 espandono<br />

ancor più lo spettro <strong>di</strong> questi <strong>di</strong>sturbi dello sviluppo (Harnadek & Rourke, 1994; Klin et al., 1995;<br />

Rourke, 1989a, 1989b; Voeller, 1986).<br />

Ma anche una <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbo <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento, non è una sostituzione appropriata per una<br />

<strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> autismo, e tutte, troppo spesso, non hanno sufficiente considerazione per i deficit<br />

sociali e gli interessi limitati e ripetitivi. Ad aumentare la confusione, una recente rivisitazione<br />

retrospettiva dei quattro casi originali <strong>di</strong> Asperger, (1991/1944) riporta che quei bambini, in<br />

verità, rispondono ai criteri del corrente DSM-IV (APA, 1994) per il <strong>di</strong>sturbo autistico (Miller &<br />

Ozonoff, 1997). Se tali criteri sono sod<strong>di</strong>sfatti, è preclusa la <strong>di</strong>agnosi del <strong>di</strong>sturbo <strong>di</strong> Asperger.<br />

Disturbo <strong>di</strong>sintegrativo <strong>della</strong> fanciullezza 46<br />

Il <strong>di</strong>sturbo <strong>di</strong>sintegrativo <strong>della</strong> fanciullezza (CDD) si riferisce al raro verificarsi <strong>di</strong> un primo sviluppo<br />

normale, fino ad almeno 24 mesi <strong>di</strong> età, seguito da una rapida regressione delle capacità<br />

precedentemente acquisite, con la frequente comparsa <strong>di</strong> sintomatologia autistica. Il CCD<br />

chiamato precedentemente Sindrome <strong>di</strong> Heller, demenza infantile o psicosi <strong>di</strong>sintegrativa 47 , si<br />

verifica solitamente fra i 36 ed i 48 mesi, ma può svilupparsi fino ai 10 anni <strong>di</strong> età. Solo circa<br />

cento casi <strong>di</strong> CDD sono riportati nella letteratura me<strong>di</strong>ca (Volkmar, Klin, Marans, & Cohen, 1997;<br />

Volkmar & Rutter, 1995). I tratti specifici includono la per<strong>di</strong>ta del linguaggio, delle abilità sociali,<br />

<strong>di</strong> gioco o motorie, precedentemente normali, e frequentemente, includono anche lo strutturarsi<br />

<strong>di</strong> comportamenti limitati e ripetitivi, tutti tipici dell’autismo (APA, 1994). Il CDD è solitamente<br />

associato con sintomi autistici più severi <strong>di</strong> quelli presenti nell’autismo strutturatosi<br />

precocemente, ed includono profonde per<strong>di</strong>te delle abilità cognitive fino al ritardo mentale<br />

(Catalano, 1998; Evans-Jones & Rosenbloom, 1978; Hoshino et al., 1987; Short & Schopler,<br />

1988; Tuchman & Rapin, 1997; Volkmar & Rutter, 1995). Una recente rivisitazione del CDD nota<br />

una predominanza maschile <strong>di</strong> 4:1, un’età usuale <strong>di</strong> strutturazione <strong>di</strong> 29 +/- 16 mesi e nel più del<br />

95% dei casi, sono evidenti sintomi <strong>di</strong> per<strong>di</strong>ta del linguaggio, <strong>di</strong>sturbi sociali, comportamenti<br />

stereotipati, resistenza al cambiamento, ansietà e deterioramento delle abilità <strong>di</strong> auto-aiuto<br />

(Volkmar, 1992, 1994).<br />

E’ chiaramente riconosciuto che, nei bambini con autismo, le regressioni delle capacità possono<br />

verificarsi, e spesso si verificano, presto, anche a 15 mesi <strong>di</strong> età, e comunque ad una età me<strong>di</strong>a<br />

<strong>di</strong> 21 mesi (Tuchman, 1996).<br />

La relazione fra autismo con regressione precoce (prima dei 36 mesi), CDD (dopo i 36 mesi),<br />

sindrome <strong>di</strong> Landau-Kleffner (Landau & Kleffner, 1957; Landau & Kleffner, 1998) e lo stato<br />

elettrico epilettico durante il sonno ad onde lente (stato epilettico elettrico nel sonno) (ESES), è<br />

attualmente, poco compresa, come lo sono anche l’eziologia e la patofisiologia sottostanti<br />

(Bristol et al., 1996; Tuchman & Rapin, 1997). Le stime sulle regressioni delle capacità nei<br />

bambini autistici, vanno dal 10 a oltre il 50% (Hoshino et al., 1987; Tuchman and Rapin, 1997),<br />

45 Syndrome of Non-verbal Disabilities<br />

46 Childhood Disintegrative Disorder (CDD)<br />

47 Heller’s Syndrome, Dementia Infantilis, Disintegrative Psychosis<br />

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