2° Sezione - Università degli Studi della Repubblica di San Marino
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ipetizione imme<strong>di</strong>ata <strong>di</strong> parole o frasi dette da un altro; i bambini ripetono semplicemente ed<br />
esattamente quello che hanno u<strong>di</strong>to senza formulare un loro proprio linguaggio. E’ molto<br />
importante tener presente che l’ecolalia imme<strong>di</strong>ata è un aspetto cruciale dello sviluppo del<br />
linguaggio normale in bambini con meno <strong>di</strong> due anni. Essa <strong>di</strong>venta patologica quando è ancora<br />
presente come il solo e predominante linguaggio espressivo dopo i 24 mesi circa, ma è spesso<br />
presente nei bambini autistici, per tutta la durata dell’età prescolastica e scolastica. E’ dunque<br />
un imperativo <strong>di</strong>fferenziare il linguaggio consistente, in modo predominante, in ecolalia<br />
imme<strong>di</strong>ata dalla normale fase <strong>di</strong> ecolalia imme<strong>di</strong>ata che progre<strong>di</strong>sce rapidamente verso la<br />
costruzione spontanea <strong>della</strong> frase-linguaggio nei bambini piccoli con sviluppo normale.<br />
L’ ecolalia <strong>di</strong>fferita si riferisce invece all’uso <strong>di</strong> frasi ritualizzate che sono state memorizzate (es.<br />
da video, televisione, pubblicità o conversazioni più volte ascoltate).<br />
L’origine <strong>di</strong> questo linguaggio stereotipato non ha necessariamente una chiara identificazione.<br />
Molti bambini autistici più gran<strong>di</strong> incorporano i loro rituali verbali in contesti conversazionali<br />
appropriati: ciò contribuisce a sostenere il loro linguaggio proprio perché queste ‘ripetizioni’<br />
hanno spesso una maggior flui<strong>di</strong>tà verbale rispetto al resto del <strong>di</strong>scorso. I bambini autistici<br />
incontrano <strong>di</strong>fficoltà anche con i pronomi o con le altre parole che cambiano significato in base<br />
al contesto: ciò determina il riferirsi a se stessi in terza persona o per nome. Altri possono usare<br />
letteralmente frasi i<strong>di</strong>osincratiche o neologismi, possono parlare con frasi dettagliate e<br />
grammaticalmente corrette, che, malgrado tutto, rimangono ripetitive, concrete e pedanti. Se<br />
la risposta <strong>di</strong> un bambino ad una domanda pare ‘mancare il punto <strong>della</strong> situazione’ la<br />
conversazione successiva dovrebbe farlo emergere in quanto, anche questo, è un tratto tipico<br />
del deficit autistico. Questi bambini rispondono solitamente a domande su fatti concreti<br />
correttamente e in modo appropriato, ma quando viene chiesto loro <strong>di</strong> rispondere a domande che<br />
richiedono la comprensione <strong>di</strong> concetti o la formazione <strong>di</strong> questi, forniscono dettagli che spesso<br />
sono solo tangenzialmente relazionati alla domanda in questione.<br />
(A2d). Mancanza <strong>di</strong> giochi <strong>di</strong> simulazione vari e spontanei, o <strong>di</strong> giochi <strong>di</strong> imitazione sociale<br />
adeguati al livello <strong>di</strong> sviluppo. Alcuni bambini autistici non usano oggetti in miniatura, animaletti o<br />
bamboline per i loro giochi simbolici. Altri li usano in modo meccanicamente ripetitivo senza<br />
mostrare gioco flessibile e rappresentativo. Alcuni bambini con un buon linguaggio possono<br />
inventare un mondo <strong>di</strong> fantasia che <strong>di</strong>venta il solo focus del gioco ripetitivo. Un esempio<br />
classico <strong>della</strong> mancanza <strong>di</strong> un gioco appropriato è il bambino verbale <strong>di</strong> età prescolare che ‘gioca’<br />
recitando ripetitivamente un soliloquio <strong>della</strong> scena <strong>della</strong> vecchia strega tratta da ‘La bella e la<br />
bestia’ mentre manipola, in sequenza, i personaggi <strong>della</strong> casa delle bambole accordandoli<br />
precisamente al copione. Quando gli vengono dati gli stessi personaggi e la stessa casa delle<br />
bambole con l’istruzione però <strong>di</strong> fare un gioco <strong>di</strong>verso da ‘La bella e la bestia’, lo stesso bambino<br />
è incapace <strong>di</strong> creare un qualunque altro scenario <strong>di</strong> gioco.<br />
(A3). Modalità <strong>di</strong> comportamento, interessi e attività ristretti, ripetitivi e stereotipati. Ancora<br />
una volta, questa categoria <strong>di</strong> comportamenti ed interessi stereotipati, racchiude in sé deficit<br />
qualitativi in molti comportamenti.<br />
(A3a). De<strong>di</strong>zione assorbente ad uno o più tipi <strong>di</strong> interessi ristretti, ripetitivi e stereotipati.<br />
Alcuni bambini autistici verbali formulano ripetitivamente la stessa domanda, senza alcun<br />
riguardo per la risposta data loro, o si intrattengono in giochi altamente ripetitivi. Altri sono<br />
mentalmente occupati in interessi speciali e inusuali. Ad esempio, molti bambini sono affascinati<br />
dai <strong>di</strong>nosauri, ma i bambini autistici possono non solo conoscere tutti i fatti esaustivi su ogni<br />
concepibile tipo <strong>di</strong> <strong>di</strong>nosauro, ma anche conoscere quale museo ospita quel particolare fossile<br />
ecc.; questi bambini spesso ‘con<strong>di</strong>vidono’ ripetitivamente il loro sapere con altri, senza alcun<br />
riguardo per gli interessi altrui o per i suggerimenti contrari. Alcuni bambini in età prescolare<br />
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