02.01.2015 Views

2° Sezione - Università degli Studi della Repubblica di San Marino

2° Sezione - Università degli Studi della Repubblica di San Marino

2° Sezione - Università degli Studi della Repubblica di San Marino

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

essere guardati negli occhi. I bambini autistici, a causa <strong>della</strong> loro mancanza <strong>di</strong> interesse sociale,<br />

ignorano spesso le persone, sia famigliari che non.<br />

Certi bambini realizzano veri approcci sociali, anche se le modalità <strong>di</strong> conversazione o la<br />

modulazione del contatto visivo, sono spesso qualitativamente inferiori rispetto alla norma.<br />

All’estremo opposto delle interazioni sociali, vi sono bambini che possono fare approcci<br />

in<strong>di</strong>scriminati anche ad estranei (es. possono arrampicarsi sulle gambe dell’esaminatore<br />

ad<strong>di</strong>rittura prima che il genitore sia entrato nella stanza, essere incoscienti delle barriere<br />

psicologiche, o essere descritti come bambini che continuamente ed inappropriatamente, si<br />

mettono al centro dell’attenzione).<br />

(A1b). Incapacità <strong>di</strong> sviluppare relazioni coi coetanei adeguate al livello <strong>di</strong> sviluppo. I bambini<br />

autistici più piccoli possono <strong>di</strong>mostrare mancanza <strong>di</strong> interesse, o ad<strong>di</strong>rittura apparente mancanza<br />

<strong>di</strong> coscienza, per i loro pari o per altri bambini. Alcuni bambini autistici non hanno amici <strong>di</strong> età<br />

appropriata, e spesso quelli più gran<strong>di</strong> sono presi in giro o sono oggetto <strong>di</strong> ‘atti <strong>di</strong> bullismo’. Un<br />

bambino può volere ‘amici’ ma solitamente non capisce il concetto <strong>della</strong> reciprocità e <strong>della</strong><br />

con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> interessi ed idee inerenti l’amicizia. Per esempio i ragazzini autistici possono<br />

riferirsi a tutti i compagni <strong>di</strong> classe come ‘amici’. Un esempio è il bambino che afferma senza<br />

esitazione ‘Oh, io ho molti amici, ventinove amici, ma nessuno <strong>di</strong> loro come me’. I bambini verbali<br />

possono avere un ‘amico’ ma la relazione solitamente è limitata o incentrata solo su un<br />

circonstanziato interesse in comune, come un particolare gioco al computer. Spesso i bambini<br />

“gravitano” attorno ad adulti o a bambini più gran<strong>di</strong>, nel qual caso giocano un ruolo passivo,<br />

oppure attorno a bambini troppo piccoli, dei quali <strong>di</strong>ventano leader. In entrambi i casi le<br />

richieste <strong>della</strong> reciprocità sociale sono <strong>di</strong> molto inferiori se comparate alle interazioni con pari <strong>di</strong><br />

età appropriata.<br />

(A1c). Mancanza <strong>di</strong> ricerca spontanea <strong>della</strong> con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> gioie, interessi o obiettivi con altre<br />

persone (per es. non mostrare, portare, né richiamare l’attenzione su oggetti <strong>di</strong> proprio<br />

interesse). Alcuni piccoli con autismo, non mostrano reciprocità nel giocare sulle ginocchia, ma<br />

piuttosto stringono le braccia del genitore quando questo attua il gioco in una affascinazione<br />

meccanica, o insistono che il genitore guar<strong>di</strong> il bambino attuare il gioco. Inoltre manca il<br />

caratteristico prendere e dare del gioco sulle ginocchia, come si vede nello sviluppo normale dei<br />

bambini entro la fine del primo anno. I bambini autistici spesso non in<strong>di</strong>cano cose o non usano il<br />

contatto visivo per con<strong>di</strong>videre il piacere del vedere qualcosa con un’altra persona, non usano<br />

quella che è chiamata attenzione con<strong>di</strong>visa.<br />

(A1d). Mancanza <strong>di</strong> reciprocità sociale o emotiva. Alcuni bambini autistici non mostrano<br />

interesse verso gli altri bambini o verso gli adulti, e tendono a giocare da soli, lontano dagli altri.<br />

Altri giocano vicino ad adulti, o situati nel limite del gioco <strong>degli</strong> altri bambini, occupati in un gioco<br />

parallelo o semplicamente guardando gli altri. Alcuni bambini coinvolgono altre persone in giochi<br />

strutturati e spesso ripetitivi, ma, anche in questo caso, sembrano “assistere” al gioco, senza<br />

ascoltare alcuna suggerimento proveniente dalle altre persone. Altri bambini autistici tendono<br />

invece a svolgere un ruolo passivo nei giochi <strong>degli</strong> altri, per esempio svolgendo il ruolo <strong>di</strong> bambino<br />

nel gioco <strong>della</strong> ‘famiglia’, seguendo semplicemente le <strong>di</strong>rettive altrui. Altri, infine, ricercano uno<br />

specifico bambino con il quale c’è un interesse limitato e solitario che domina l’intera relazione.<br />

(A2). Compromissione qualitative <strong>della</strong> comunicazione. Le compromissioni qualitative <strong>della</strong><br />

comunicazione, rilevate nello spettro autistico sono davvero molto più complesse <strong>di</strong> quelle<br />

presumibili dal semplice ritardo verbale, e con<strong>di</strong>vidono alcune similitu<strong>di</strong>ni con i deficit riscontrati<br />

in bambini con <strong>di</strong>sturbi dello sviluppo del linguaggio 36 o con <strong>di</strong>sturbo specifico del linguaggio 37<br />

36 Developmental Language Disorders<br />

180

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!