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2° Sezione - Università degli Studi della Repubblica di San Marino

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LO SCREENING E LA DIAGNOSI DEI DISTURBI DELLO<br />

SPETTRO AUTISTICO (Pauline A. Filipek et All)<br />

Pauline A. Filipek, Pasquale J. Accardo, Grace T. Baranek, Edwin H, Cook, Jr., Geral<strong>di</strong>ne<br />

Dawson, Barry Gordon, Ju<strong>di</strong>th S. Gravel, Chris P. Johnson, Ronald J. Kallen, Susan E.<br />

Levy, Nancy J. Minshew, Barry M. Prizant, Isabelle Rapin, Sally J. Rogers, Wendy L.<br />

Stone, Stuart Teplin, Roberto F. Tuchman, e Fred R. Volkmar<br />

La Child Neurology Society e la American Academy of Neurology hanno recentemente proposto <strong>di</strong> formulare,<br />

per i loro membri, dei parametri pratici per la <strong>di</strong>agnosi e la valutazione dell’autismo. La loro proposta fu<br />

avanzata anche ai rappresentanti <strong>di</strong> nove organizzazioni professionali e <strong>di</strong> quattro organizzazioni dei genitori,<br />

con la consultazione del National Institutes of Health. Da questo Consensus Panel multi<strong>di</strong>sciplinare venne<br />

redatto questo documento dopo l’analisi sistematica <strong>di</strong> più <strong>di</strong> 2500 importanti articoli scientifici <strong>della</strong> letteratura<br />

me<strong>di</strong>ca. La conclusione a cui giunge il Panel è che una <strong>di</strong>agnosi appropriata <strong>di</strong> autismo richiede un approccio a<br />

due livelli : (a) sorveglianza <strong>della</strong> routine dello sviluppo, e (b) <strong>di</strong>agnosi e valutazione <strong>di</strong> autismo. In questo<br />

documento sono state stabilite raccomandazioni specifiche e dettagliate per ogni livello, intese a migliorare la<br />

percentuale dei primi sospetti e delle <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>, e successivamente del primo intervento per, l’autismo.<br />

PAROLE CHIAVE : Parametri pratici per la <strong>di</strong>agnosi e la valutazione dell’autismo; approccio a due livelli.<br />

INTRODUZIONE<br />

I sinonimi <strong>di</strong>sturbi dello spettro autistico e <strong>di</strong>sturbi generalizzati dello sviluppo si riferiscono ad un<br />

ampio continuum <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbi cognitivi associati a <strong>di</strong>sturbi neurocomportamentali, includenti, ma<br />

non limitati, a tre gruppi sintomatologici principali: compromissioni qualitative nella<br />

socializzazione, compromissioni qualitative nella comunicazione verbale e non verbale, e modelli<br />

<strong>di</strong> comportamento limitati e ripetitivi (American Psychiatric Association [APA, 1994]). Negli anni<br />

passati sono stati usati <strong>di</strong>versi termini per riferirsi a questi <strong>di</strong>sturbi (es., autismo infantile,<br />

<strong>di</strong>sturbo generalizzato dello sviluppo <strong>di</strong> tipo residuale, schizofrenia infantile, e psicosi autistiche).<br />

Sebbene l’autismo sia stato inizialmente descritto, più <strong>di</strong> 50 anni fa, da Kanner (1943), la miglior<br />

comprensione <strong>di</strong> questa patologia è emersa solo nei due ultimi decenni e, nonostante l’intenso<br />

recente focus sull’autismo, il suo stu<strong>di</strong>o continua a rappresentare una scienza in rapida<br />

evoluzione.<br />

In questo documento i termini autismo, autistico e <strong>di</strong>sturbi dello spettro autistico, sono usati in<br />

modo interscambiabile e si riferiscono al più ampio insieme dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo<br />

(PDD), mentre il termine specifico <strong>di</strong>sturbo autistico è usato in riferimento a criteri più limitati,<br />

come definito dal Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, 4 th E<strong>di</strong>tion (DSM-IV;<br />

APA, 1994). La complessità e la grande variabilità dei sintomi inclusi nello spettro autistico,<br />

in<strong>di</strong>rizza verso etiologie multiple, attualmente incluse nello stesso raggruppamento <strong>di</strong>agnostico,<br />

data la similitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> fondo <strong>della</strong> sintomatologia comportamentale.<br />

I <strong>di</strong>sturbi dello spettro autistico non sono rari, in quanto prevalenti nella popolazione pe<strong>di</strong>atrica,<br />

rispetto al cancro, al <strong>di</strong>abete, alla spina bifida e alla sindrome <strong>di</strong> Down. I primi stu<strong>di</strong><br />

epidemiologici notarono la presenza <strong>di</strong> autismo infantile in 4-5 bambini ogni 10.000,<br />

approssimativamente 1 ogni 2000 (Lotter, 1996). Con un fenotipo clinico più ampio e una miglior<br />

indagine clinica, la stima è aumentata a 10-20 bambini ogni 10.000, o 1 ogni 500-1.000 persone<br />

(Bryson, 1996; Bryson, Clark, & Smith, 1988a; Ehlers & Gillberg, 1993; Gillberg, Steffenburg, &<br />

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