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"L'eroina di Port-Arthur" di Emilio Salgari

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– Il parco dei Kuwa-no-ki sembra fatto appositamente per<br />

le persone che vogliono morire tranquillamente, e sarà là che io<br />

ven<strong>di</strong>cherò mio padre squarciandovi il ventre colla daisciò che<br />

vi ho recata.<br />

– Qualunque sia l'arma che scegliete, poco importa –<br />

rispose Boris, che pareva fuori <strong>di</strong> sé. – I russi non hanno paura<br />

dei giapponesi.<br />

– Vi aspetto laggiù – <strong>di</strong>sse Sakya con accento secco.<br />

Raccolse la daisciò, se la rimise nella fascia e uscì senza<br />

degnare d'uno sguardo il suo avversario, che era <strong>di</strong>ventato<br />

pallido come un cencio lavato, coll'aria tranquilla <strong>di</strong> un uomo<br />

che è completamente sicuro <strong>di</strong> se stesso.<br />

– An<strong>di</strong>amo – <strong>di</strong>sse ai samorai. – Conducetemi nel parco dei<br />

Kuwa-no-ki.<br />

Risalì sulla norimon ed il drappello si rimise in cammino,<br />

ritornando verso la Kai-gen-dori, ossia via del mare.<br />

Sakya aveva alzata una delle tende e guardava<br />

<strong>di</strong>strattamente verso la rada dove in quel momento ferveva<br />

un'animazione insolita.<br />

Dei grossi vapori entravano vomitando torrenti <strong>di</strong> fumo<br />

rimorchiando delle immense chiatte piene <strong>di</strong> carbone e delle<br />

torpe<strong>di</strong>niere, lunghe, sottili, percorrevano, veloci come ron<strong>di</strong>ni<br />

<strong>di</strong> mare, le acque radunandosi verso l'isola <strong>di</strong> Urus come si<br />

preparassero a prendere il largo.<br />

Dalle kastoban <strong>di</strong> tratto in tratto provenivano dei clamori e<br />

si u<strong>di</strong>vano squillare trombe e conche marine, poi un urlo<br />

improvviso, selvaggio, copriva quei clamori propagandosi fra<br />

gli equipaggi delle giunche.<br />

– Viva la guerra! – urlavano migliaia <strong>di</strong> voci.<br />

– Sì, viva la guerra! – <strong>di</strong>sse Sakya con voce cupa. – Morte<br />

a quegli stranieri che m'hanno ucciso il padre e che forse hanno<br />

spento per sempre il cuore della mia povera Shima. La mia<br />

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