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Terzo - Quarto Rapporto Governativo - Minori.it

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x. Protocollo opzionale sulla vend<strong>it</strong>a di bambini, la prost<strong>it</strong>uzione dei bambini e la pornografia<br />

rappresentante bambini<br />

209<br />

3. stanziare risorse finanziarie e umane per l’identificazione delle v<strong>it</strong>time;<br />

4. garantire chiarezza nell’assegnazione e svolgimento delle indagini, in particolare per<br />

quanto riguarda mandati, strutture e competenze;<br />

5. garantire un alto livello di attenzione verso la tutela dei minori e migliorare i servizi<br />

di assistenza ai bambini;<br />

6. formare gli operatori che lavorano nell’amb<strong>it</strong>o della tutela dei minori sull’identificazione<br />

delle v<strong>it</strong>time e sulle conseguenze dell’essere oggetto di abusi sessuali finalizzati<br />

alla produzione di immagini pedopornografiche;<br />

7. aggiornare le statistiche e garantire che vengano svolte ricerche accademiche sull’ent<strong>it</strong>à<br />

del fenomeno degli abusi sessuali su minori finalizzati alla diffusione di immagini<br />

in Internet.<br />

Il Governo <strong>it</strong>aliano ha sostenuto il documento di Save the Children sia attraverso la partecipazione<br />

al tavolo di lavoro nazionale di rappresentanti dell’Osservatorio per il contrasto<br />

della pedofilia e della pornografia minorile e di rappresentanti del Centro nazionale per il<br />

contrasto della pedopornografia sulla rete Internet, che ha il comp<strong>it</strong>o di raccogliere tutte le<br />

segnalazioni, provenienti anche dagli organi di polizia stranieri e da soggetti pubblici e privati<br />

impegnati nella lotta alla pornografia minorile; sia attraverso la proposta di specifiche<br />

previsioni di impegno da parte degli Stati parte nella negoziazione del testo della Convenzione<br />

di Lanzarote. In essa, dopo intensa negoziazione tra gli Stati su specifica richiesta dei rappresentanti<br />

dell’Osservatorio, è stato inser<strong>it</strong>o, difatti, l’impegno a cost<strong>it</strong>uire un<strong>it</strong>à o servizi<br />

investigativi atti ad identificare le v<strong>it</strong>time di pedopornografia, in particolare attraverso<br />

l’analisi di materiale pedopornografico, come foto e registrazioni audiovisive trasmesse o rese<br />

disponibili attraverso l’uso di tecnologie informatiche e di comunicazione.<br />

4. Assistenza finanziaria e di altro tipo<br />

Raccomandazione n. 30, relativa all’attuazione delle Linee guida della Cooperazione<br />

<strong>it</strong>aliana sulla tematica minorile, rafforzando in tal senso gli aspetti di supporto<br />

finanziario<br />

Durante il periodo di riferimento del presente rapporto la cooperazione internazionale<br />

<strong>it</strong>aliana ha intensificato gli interventi ad attuazione delle Linee guida della Cooperazione<br />

<strong>it</strong>aliana sulla tematica minorile. In particolare per quanto concerne le attiv<strong>it</strong>à dedicate<br />

allo sfruttamento della prost<strong>it</strong>uzione, la pedopornografia e la vend<strong>it</strong>a di bambini e adolescenti<br />

mer<strong>it</strong>ano di essere segnalate le seguenti iniziative.<br />

La Cooperazione <strong>it</strong>aliana in conform<strong>it</strong>à con i Piani d’azione delle conferenze internazionali<br />

di Stoccolma (1996) e Yokohama (2001), e il Protocollo opzionale della Convenzione<br />

delle Nazioni un<strong>it</strong>e sui dir<strong>it</strong>ti del fanciullo, sulla vend<strong>it</strong>a di bambini, la prost<strong>it</strong>uzione<br />

e la pornografia infantile, ha finanziato alcune importanti iniziative in diversi Paesi<br />

del mondo, che sono state applicate in contesti diversi e secondo diverse modal<strong>it</strong>à, in collaborazione<br />

con le Agenzie delle Nazioni un<strong>it</strong>e, le organizzazioni internazionali specializzate,<br />

le ONG, le Regioni <strong>it</strong>aliane e gli enti locali. Al momento, la Cooperazione <strong>it</strong>aliana<br />

sta intervenendo attraverso programmi bilaterali e multibilaterali nella Repubblica Dominicana,<br />

in otto Paesi del Centro America e dei Caraibi, in sei Paesi del Sud-Est asiatico<br />

e in Nigeria.<br />

Il contributo che la cooperazione allo sviluppo può dare nel prevenire e combattere il<br />

fenomeno della CSEC può essere piuttosto rilevante. Il comp<strong>it</strong>o principale della cooperazio-

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