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Terzo - Quarto Rapporto Governativo - Minori.it

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152 <strong>Terzo</strong>-quarto rapporto alle Nazioni un<strong>it</strong>e sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia<br />

tive alla costruzione di un progetto di intervento realmente attuabile. In particolare si fa riferimento<br />

ai collocamenti in comun<strong>it</strong>à disposti con provvedimenti penali dall’autor<strong>it</strong>à giudiziaria<br />

minorile in quanto misura che rappresenta una valida opportun<strong>it</strong>à di inserimento a<br />

fronte delle disagiate condizioni sociali e familiari dei minori e che garantisce la residual<strong>it</strong>à<br />

del ricorso alla detenzione. Permane tuttavia il problema degli allontanamenti volontari dalle<br />

comun<strong>it</strong>à che riguardano soprattutto ragazze zingare e minori di nazional<strong>it</strong>à rumena.<br />

Il comp<strong>it</strong>o di vigilare sulle modal<strong>it</strong>à di soggiorno dei minori stranieri e di coordinare<br />

le attiv<strong>it</strong>à delle amministrazioni interessate è affidata al Com<strong>it</strong>ato minori stranieri ai sensi<br />

dell’art. 33 del DLGS 286/1998.<br />

Gli oneri per gli interventi socioassistenziali per i dimessi dai centri di prima accoglienza<br />

o dagli ist<strong>it</strong>uti penali per minorenni, in alcune realtà terr<strong>it</strong>oriali, sulla base dell’art. 41<br />

della L. 286/1998 e dall’art. 2 della L. 328/2000, competono al Comune di residenza anagrafica<br />

dei gen<strong>it</strong>ori esercenti la potestà (siano essi c<strong>it</strong>tadini <strong>it</strong>aliani o stranieri iscr<strong>it</strong>ti nella<br />

carta di soggiorno dei gen<strong>it</strong>ori).<br />

Altre attiv<strong>it</strong>à realizzate dal Governo nel periodo 2000-2007<br />

Con decreto del 31 marzo 2003, il Ministro della giustizia ha ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o nell’amb<strong>it</strong>o del Dipartimento<br />

per la giustizia minorile il Centro europeo di studi sulla devianza e il disagio giovanile<br />

con sede a Nisida, con la final<strong>it</strong>à di sviluppare insieme ai Paesi dell’Unione europea<br />

pol<strong>it</strong>iche e interventi di contrasto alla devianza e alla delinquenza giovanile. Tra le attiv<strong>it</strong>à<br />

del Centro si c<strong>it</strong>a la pubblicazione Numeri pensati. <strong>Minori</strong> stranieri e giustizia minorile in<br />

Italia (Quaderni dell’Osservatorio sulla devianza minorile in Europa, Dipartimento per la<br />

giustizia minorile, n. 1, 2007), dedicata ai minori stranieri che incontrano la Giustizia minorile.<br />

Fino al 2005, inoltre, il Dipartimento ha pubblicato annualmente un documento riepilogativo<br />

di tutte le attiv<strong>it</strong>à formative, professionali, sportive, ricreative e teatrali realizzate<br />

negli ist<strong>it</strong>uti penali minorili. Infine, il Dipartimento per la giustizia minorile ha sottoscr<strong>it</strong>to<br />

diversi protocolli d’intesa sia con le Regioni e gli enti pubblici sia con il privato sociale.<br />

Gli accordi Stato-Regione riguardano:<br />

• misure diversificate da attuarsi nei confronti dei minori sottoposti a provvedimento<br />

dell’autor<strong>it</strong>à giudiziaria o compresi nell’area del disagio sociale; l’attuazione dell’assistenza<br />

san<strong>it</strong>aria negli ist<strong>it</strong>uti pen<strong>it</strong>enziari, il trattamento dei tossico o alcoldipendenti,<br />

degli affetti da forme infettive (HIV, AIDS), dei soggetti con problematiche psichiatriche;<br />

l’istruzione, la formazione professionale e l’avviamento al lavoro; le attiv<strong>it</strong>à<br />

culturali, ricreative, sportive; il dir<strong>it</strong>to alla libertà di espressione religiosa; i rapporti<br />

con il mondo esterno con il volontariato e le famiglie;<br />

• iniziative integrate da parte della Regione, degli enti locali e della comun<strong>it</strong>à esterna,<br />

per sostenere lo sforzo riabil<strong>it</strong>ativo e di reinserimento sociale dei detenuti in esecuzione<br />

penale esterna;<br />

• iniziative formative congiunte rivolte agli operatori pen<strong>it</strong>enziari per adulti e minori,<br />

agli operatori degli enti locali e delle organizzazioni di volontariato in tutti gli amb<strong>it</strong>i<br />

in cui si realizza il rapporto collaborativo;<br />

• interventi specifici per le donne detenute e per gli stranieri adulti e minori.<br />

Dal 2000 al 2007, il Dipartimento ha sottoscr<strong>it</strong>to nuovi protocolli con sette Regioni<br />

(Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Sardegna, Umbria, Veneto), che vanno ad aggiungersi<br />

a quelli sottoscr<strong>it</strong>ti negli anni Novanta con altre otto Regioni (Abruzzo, Emilia-<br />

Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Provincia autonoma di Trento, Toscana).<br />

Si segnalano in questo amb<strong>it</strong>o i seguenti protocolli:

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